Accolta all'entrata della fiera dai ministri Lollobrigida, Valditara e Santanchè, dal presidente del Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Verona Damiano Tommasi, la premier ha detto: "Oggi è la prima giornata nazionale del made in Italy, la qualità dei nostri prodotti sono un pezzo fondamentale di come l'Italia è vista all'estero"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata oggi alla fiera di Verona, dove ha vistato la 56esima edizione di Vinitaly. "Sono giornate complesse, ma ci ho tenuto a essere qui oggi, a ribadire valore e centralità che questo governo attribuisce al mondo dell'agricoltura, le eccellenze degli agricolori italiani fanno un pezzo significativo del nostro made in italy", ha spiegato la premier. Con lei c'erano anche tre ministri del suo governo: Francesco Lollobrigida, Daniela Santanchè e Giuseppe Valditara. Insieme a loro la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, il presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il presidente di Veronafiere Federico Bricolo, il prefetto di Verona Demetrio Martino e il presidente della provincia Flavio Massimo Pasini.
Il programma della premier al Vinitaly
Il programma prevede un incontro nell'auditorium della fiera con gli studenti degli istituti agrari, quindi un giro per i padiglioni del Vinitaly, a partire da quelli del Masaf e della Regione Veneto. Per visitare la kermesse Meloni ha scelto di indossare un abbigliamento casual, con scarpe da ginnastica. "Oggi è la prima giornata nazionale del made in Italy, che questo governo ha voluto per sostenere il valore che ha per la nostra economia" e perché "la qualità dei nostri prodotti sono un pezzo fondamentale di come l'Italia è vista all'estero", ha sottolineato presidente del Consiglio.
approfondimento
Vinitaly 2024 al via oggi, i dati su export ed enoturismo
Meloni agli studenti di Agraria: "Voi tenete in piedi identità italiana"
Il primo appuntamento per la premier è stata la premiazione degli istituti agrari per la Giornata del Made in Italy. "Dobbiamo garantire una istruzione sempre migliore, ringrazio il ministro Valditara per il lavoro fatto sugli istituti tecnici e professionali, e sul liceo del made in Italy: possono dire quello che vogliono ma cultura e identità italiana la tenete in piedi voi con quello che avete scelto di studiare, grazie per quello che farete, per raccontare l'Italia nel mondo", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Vinitaly parlando agli studenti.
approfondimento
Vino, architettura e design: viaggio tra le cantine d'autore d'Italia
"Lavoriamo per smontare l'approccio Ue sull'ambiente"
"Chi pensa che bisogna cacciare l'uomo per difendere l'ambiente immagina un mondo che non esiste. Nel mondo reale abbiamo bisogno dell'opera dell'uomo per difendere la natura e la nostra capacità di trasmetterla alle giovani generazioni", ha ribadito la presidente del Consiglio. "Il ministro Lollobrigida faceva riferimento all'Europa che noi abbiamo cercato di smontare, che stiamo cercando di smontare, chi ha pensato che si potesse difendere la natura non tenendo conto del lavoro degli agricoltori o addirittura pensando di farlo contro di loro non sapeva di cosa stava parlando perché gli agricoltori sono i primi bioregolatori e noi dobbiamo ricordarci che per difendere l'ambiente è fondamentale l'opera dell'uomo", ha continuato.
leggi anche
Made in Italy agroalimentare, fino al 50% di manodopera straniera
"Italia seria e credibile, apripista su tanti dossier Ue"
Meloni ha poi aggiunto: "Abbiamo aumentato le risorse per l'agricoltura e portato avanti delle battaglie in Europa per le quali l'Italia ha avuto il coraggio di porre delle questioni e piano piano tante altre nazioni hanno cominciato a seguirci, perché quando dici cose serie, di buon senso, quando sei pragmatico e credibile è possibile che tu possa fare da apripista". La premier ha sottolineato anche che "è accaduto su molti dossier su cui abbiamo lavorato, anche grazie al sistema Italia".
leggi anche
Meloni: "Utero in affitto disumano, diventi presto reato universale"
"Implacabili contro contraffazione e italian sounding"
Nel suo intervento la premier si è poi concentrata sul problema contraffazioni. "Nel disegno di legge sul made in Italy - ha spiegato - abbiamo immaginato una serie di misure di protezione, dalla concorrenza sleale, dall'italian sounding, dalla contraffazione, che non sono solamente un problema economico. La contraffazione e l'italian sounding ogni anno drenano dal sistema Italia decine di miliardi di euro e nel fare questo purtroppo compromettono anche la qualità della nostra eccellenza e del nostro nome, perché quando tu non distingui cosa sia italiano e cosa non lo sia, e purtroppo quando il livello di produzioni che vengono vendute come italiane ma italiane non sono non è il livello delle produzioni che in Italia si portano avanti, purtroppo questo compromette anche il nostro nome". Poi Meloni ha avvertito: "Noi dobbiamo essere implacabili contro chi pensa di poter usare il nome italiano per produrre, per portare avanti e vendere prodotti che non hanno neanche lontanamente l'eccellenza che l'Italia può vantare, e intendiamo farlo a ogni livello".
approfondimento
Patrimonio culturale, nel 2023 recuperati oltre 100mila beni
"Vino e made in Italy parti fondamentali nostra identità"
"L'istruzione tecnica sembrava istruzione di serie B e se volevi essere una persona di un certo livello dovevi fare il liceo, allora lo abbiamo chiamato liceo del made in Italy perché non c'è identità italiana senza made in Italy, non c'è cultura italiana senza made in Italy e non è un caso che il made in Italy sia il pezzo fondamentale della nostra identità", ha sottolineato la premier. "Pensate proprio al vino a ogni latitudine, ringrazio il lavoro fatto anche all'interno del Vinitaly, è stato cantato nelle poesie, nella letteratura, dipinto nei quadri, scolpito nelle nostre sculture, un pezzo fondamentale della nostra identità". Oggi, ha aggiunto Meloni, "non è una giornata come le altre: è la giornata nazionale del made in Italy" e "non è un caso che noi abbiamo voluto istituire questa giornata nel giorno che ricorda la nascita di quello che forse è il più grande genio italiano, Leonardo Da Vinci, per ricordare che attraverso il made in Italy passa un pezzo fondamentale della nostra identità e del nostro genio".
approfondimento
Scuola, le novità del 2024. Liceo del made in Italy: ecco le novità
"Ferma condanna per attacco Iran, ma ora de-escalation"
La premier, a margine della visita alla fiera, ha parlato anche di altri temi, in primo luogo delle tensioni in Medio Oriente. "Sono contenta che ci sia una unità di vedute nel G7 su quello che va fatto relativamente al tema di Israele e Iran", ha spiegato. "Credo - ha proseguito - che chiunque sia ragionevole in questo momento debba essere preoccupato, ma credo anche che dobbiamo essere molto lucidi". Nella riunione di ieri del G7 , ha specificato, "si è ribadita la necessità di fare tutti la nostra parte per dialogare con tutti gli attori interessati e far passare messaggi di responsabilità". Poi ha aggiunto: "Ribadiamo come governo la nostra ferma condanna per l'attacco iraniano contro Israele. Credo però sia molto importante una de-escalation nel conflitto all'interno di quella regione, tutti quanti ci rendiamo conto che una escalation potrebbe avere conseguenze molto significative".
leggi anche
Iran-Israele, condanna unanime del G7. Biden: "No contrattacco"
"Su Autonomia lungi dal governo mettere pressione. Terzo mandato? Non c'è maggioranza"
La presidente del Consiglio ha toccato anche temi di politica interna, come l'approvazione dell'Autonomia differenziata che, ha spiegato, "non dipende da me, lungi dal Governo mettere pressione al Parlamento". Poi ha voluto chiarire: "Io so che sicuramente i gruppi parlamentari, in questo caso della maggioranza, hanno fatto del loro meglio per terminare il lavoro della commissione, che dovrebbe portare all'approvazione il 29 aprile. Dopodichè, dipende dall'andamento dei lavori parlamentari, da quanta opposizione verrà fatta. Sono fiduciosa, non è questione di un giorno in più o in meno. Abbiamo dimostrato che il provvedimento sta andando avanti". Sul terzo mandato dei presidenti di Regione ha invece affermato che "a livello parlamentare, per ora, non c'è una maggioranza, ma è ancora presto per vedere". Meloni ha poi affermato: "Sono laica, però non penso che su una cosa del genere ci debba essere un'iniziativa del Governo, che sarebbe oggettivamente una forzatura". La questione, per la premier, "interessa vari partiti, per cui se poi si trova una maggioranza in Parlamento, se c'è una disponibilità, si vedrà a livello di Parlamento. Anche la tempistica in cui portare una proposta del genere penso possa vedere dei momenti in cui c'è un clima un po' più sereno".