
Crisi governo, ipotesi Mario Draghi presidente del Consiglio: chi lo sosterrebbe e chi no
L’ex presidente della Bce ha accettato l'incarico di Sergio Mattarella per essere la guida di quel “governo di alto profilo” auspicato dal capo dello Stato. Sembra sicuro l’appoggio di Pd, +Europa e Italia Viva, mentre il centrodestra non si espone ma nemmeno chiude del tutto, fermo restando che Lega e FdI invocano un ritorno alle urne. Contrario invece il M5s, che però rischia di spaccarsi sulla questione con un’ala che sarebbe invece orientata a seguire la linea di responsabilità del Colle

Fallito il tentativo di costruire un Conte Ter, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto alle forze politiche di dare la fiducia a un governo di alto profilo. Entra così scena l’ipotesi di un esecutivo guidato da Mario Draghi, con l’ex presidente della Bce: uno scenario che troverebbe l’appoggio del Pd, ma non quello del M5s. Più cauti Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Forza Italia propenderebbe per il sì. Ecco i possibili scenari in Parlamento
Ipotesi Draghi premier: i partiti pro e quelli contro
Convocato al Quirinale, Mario Draghi ha accettato con riserva l'incarico da parte del presidente Sergio Mattarella
Il fotoracconto della giornata di Draghi
PD - Un esecutivo sostenuto da Mario Draghi trova un’apertura da parte del Pd: "Saremo pronti al confronto per garantire l'affermazione del bene comune del Paese", ha fatto sapere il segretario dem Nicola Zingaretti, lasciando intendere un sostegno
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Un ok dem che arriva anche dal vicesegretario Pd, pur con qualche preoccupazione: "Non resteremo insensibili all'appello del Capo dello Stato - ha detto Andrea Orlando - Ma mi ricordo l'esperienza Monti: una grande personalità è un punto di partenza importante ma non è una questione risolutiva se non si forma una maggioranza che sia in grado di accompagnare un processo politico. Abbiamo già fatto l'errore che con un nome si possa riformare tutto il sistema, non faremmo un regalo a Draghi a riproporre la stessa narrativa"
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Un'apertura confermata anche durante l'assemblea dei deputati dem dal capogruppo Graziano Delrio: "Non ci anima l'interesse di partito ma l'interesse generale. Ed è questa la bussola nella fase nuova che si è aperta con l'incarico affidato a Mario Draghi. Per questo siamo disponibili a fare la nostra parte, sostenendo attivamente lo sforzo di Draghi, di cui apprezziamo gli importanti riferimenti alla centralità del Parlamento espressi nell'intervento con cui ha accettato l'incarico, con le nostre proposte e la nostra visione del Paese"

M5S - Dall’ex maggioranza giallo-rossa arriva però anche il no del M5s: "Il Movimento 5 Stelle, già durante le consultazioni, aveva rappresentato che l'unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi" - ha detto il capo politico Vito Crimi in un post su Fb - Una tale tipologia di esecutivi è già stata adottata in passato, con conseguenze estremamente negative per i cittadini italiani”
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Una posizione ribadita da Crimi all'assemblea dei gruppi M5S: "Un governo tecnico non fa il bene del Paese, abbiamo già dato". Il capo politico ha sottolineato: "Per qualunque misura a livello parlamentare si deve sempre o comunque passare da noi. Noi siamo determinanti anche nel caso in cui dovesse nascere questo governo. Se non possiamo far nascere un governo tecnico noi possiamo però essere determinanti nelle scelte, su qualunque cosa"

Luigi Di Maio non si è pronunciato, ma potrebbe esserci una spaccatura nel Movimento con un'ala pentastellata che sarebbe orientata a rispondere favorevolmente al capo dello Stato. Sarà l'assemblea congiunta delle prossime ore a decidere la linea ufficiale
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GRUPPO MISTO - Dal Gruppo Misto arriva il sostegno di Emilio Carelli, che ieri ha lasciato il M5s e potrebbe “attrarre” altri pentastellati favorevoli a un governo Draghi: “Per senso di responsabilità nei confronti del Paese, voteremo sì. È chiaro che attendiamo di vedere la squadra dei ministri e il programma di governo"
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ITALIA VIVA - Un governo Draghi avrebbe l’appoggio di Italia Viva: "Ora è il momento dei costruttori - ha scritto Matteo Renzi sui social - Ora tutte le persone di buona volontà devono accogliere l'appello del Presidente Mattarella e sostenere il governo di Mario Draghi. Ora è il tempo della sobrietà. Zero polemiche, Viva l'Italia"

LEU - Stessa vocazione di responsabilità potrebbe avere Leu, ma anche a sinistra dicono che è prematuro esprimersi

"Renzi ha raggiunto l'obiettivo, colpire questa maggioranza e impedire che diventasse una prospettiva per il futuro. Altro che fatica dei suoi ministri a dimettersi. Renzi guarda a Forza Italia esplicitamente.", afferma Nicola Fratoianni. "Per quel che mi riguarda - prosegue il parlamentare di Leu - mi pare molto difficile che ci possa essere un sostegno a un governo di questo tipo, naturalmente ne discuteremo nei gruppi parlamentari di Leu che sappiamo tutti non è un partito"

+EUROPA - Il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, ha espresso parere positivo all'appoggio a Draghi: "Più Europa è pronta a sostenere Mario Draghi: serve autorevolezza e competenza per gestire la campagna vaccinale e il Next Generation Eu. Anche il riscontro positivo dei mercati rappresenta un patrimonio che l'Italia di oggi non deve sprecare. Ora si lavori a una 'maggioranza Draghi'", ha scritto su Twitter

LEGA - Dal centrodestra arriva il commento di Matteo Salvini, che pur con delle critiche non esclude del tutto un sostegno: "Vedere Draghi andare a cercare una maggioranza tra i Mastella e i Ciampolillo è preoccupante. Non sarebbe meglio accompagnare gli italiani a un parlamento migliore che lavori bene per 5 anni? Non diciamo dei no pregiudiziali: se Draghi fa sue nostre proposte per rilanciare il Paese saremmo felici"

Un sostegno però “a tempo”: "Chiunque - ha sottolineato il leader della Lega - voglia governare questo Paese se vuole avere il nostro consenso si deve impegnare a un taglio delle tasse, alla rottamazione delle cartelle di Equitalia, alla difesa di quota 100, a fare un piano vaccinale serio e a impostare una riforma della giustizia degna di questo nome e a un'apertura di tutti i cantieri fermi". La premessa, però, è che "bisogna subito fissare la data delle elezioni per serietà"

FRATELLI D’ITALIA - E anche Fratelli d'Italia, pur chiedendo le urne, mostra un atteggiamento più cauto di fronte agli appelli alla responsabilità da parte del presidente della Repubblica: "Rispondiamo che, in ogni caso, anche dall'opposizione ci sarà sempre la nostra disponibilità a lavorare per il bene della Nazione", ha detto Giorgia Meloni

FORZA ITALIA - Forza Italia, pur chiedendo che tutto il centrodestra si confronti sull'opzione Draghi, sarebbe propensa a dare il via libera, considerato anche l'invito del presidente della Repubblica. Di sicuro - riferisce chi ha parlato con Silvio Berlusconi - c'è soddisfazione perché come era prevedibile la maggioranza uscente si è frantumata e c’è una stima per Mario Draghi che è antica, al punto che lo stesso Berlusconi - riferiscono le stesse fonti - ha più volte rivendicato di averlo voluto fortemente alla guida Bce

Ecco come si presenta oggi la Camera

Questa invece l'attuale composizione del Senato

La possibile maggioranza alla Camera senza M5s e FdI

Questo sarebbe invece il Senato senza l'appoggio del M5s e di FdI

La maggioranza alla Camera senza Lega e FdI

Questo il Senato di un ipotetico governo Draghi senza Lega e FdI ma con FI
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