Comunali, 9 giugno ballottaggio in 15 capoluoghi: in 14 la sfida è centrodestra-Pd

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I Cinque Stelle sono usciti sconfitti dal primo turno ma potrebbero essere l’ago della bilancia in diversi ballottaggi. Sarà sfida a due in diverse città, mentre i cittadini di 10 grandi centri hanno già scelto al primo turno

Dopo la prima tornata elettorale del 26 maggio, domenica 9 giugno 15 comuni capoluogo vanno al ballottaggio. Si tratta di Potenza, Campobasso, Ascoli Piceno, Avellino, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Verbania e Vercelli. Chi non deve tornare alle urne sono invece i cittadini di Firenze, Bari, Bergamo, Modena, Pesaro e Lecce, dove al primo turno si sono confermati i sindaci di centrosinistra. Altre conferme già arrivate – per il centrodestra – sono quelle di Perugia e Vibo Valentia, mentre Pescara e Pavia già al primo turno sono passate da sinistra a destra (TUTTI I RISULTATI).

Cinque Stelle sconfitti ma ago della bilancia

Se centrosinistra e centrodestra possono dirsi per diversi motivi soddisfatti del primo risultato delle Comunali, lo stesso non vale per i Cinque Stelle: i grillini si ritrovano infatti al ballottaggio per un soffio solo a Campobasso, hanno perso la poltrona di sindaco a Livorno e ad Avellino e hanno ottenuto percentuali basse in molte città. Tuttavia, il loro ruolo non è da sottovalutare: saranno ago della bilancia in diverse città nei ballottaggi del 9 giugno. Formalmente i pentastellati non appoggiano nessuna forza politica, in nessuna realtà. Eppure, diversi osservatori ritengono probabile che, in mancanza di indicazioni, ai ballottaggi gli elettori finiranno per votare i candidati del centrosinistra, anche influenzati da una campagna elettorale che ha visto quotidianamente toni accesi quando non veri e propri scontri tra le due forze alleate di governo. Altrettanto vero è però che molto dipende dai rapporti di forza che ci sono sui territori.

Le sfide nelle città: Livorno

A Livorno, considerata un tempo la "fortezza del potere rosso", i pentastellati sembra vogliano lasciare libertà di voto ai propri elettori, ma pare che alla fine appoggeranno il candidato di centrosinistra Luca Salvetti, fermo al 34,2%. Salvetti tenterà di far confluire sul suo nome anche le altre forze della sinistra più radicale, che al primo turno non sono riuscite a trovare l'accordo con il Pd. Lo sfidante è Andrea Romiti, centrodestra, al 26,5%.

Avellino

Il 9 giugno il centrosinistra si riprenderà Avellino, dove si sfidano al ballottaggio due suoi esponenti: Luca Cipriano, candidato dal Pd che si è fermato al 32,5%, e Gianluca Festa (28,6%), espressione di alcune liste civiche.

Cremona

Gianluca Galimberti, sindaco uscente di Cremona, cerca la riconferma, ma con diverse difficoltà (al primo turno fermo al 46,5%). Qui non è da escludere che gli elettori Cinque stelle possano dare il proprio voto al candidato di centrodestra Carlo Malvezzi, che si è fermato al 40,54% e che molto probabilmente godrà anche dell'appoggio dell'ex di Forza Italia Ferruccio Giovetti.

Reggio Emilia

Un altro sindaco uscente che cerca il bis è Luca Vecchi, a Reggio Emilia. Sostenuto dal Pd e dal centrosinistra, Vecchi non ha colto la vittoria al primo turno per pochi voti, fermandosi al 49,1%. Al secondo turno parte però con un vantaggio enorme nei confronti del suo sfidante, Roberto Salati del centrodestra che ha preso il 28,2%. La situazione è a tutto vantaggio del sindaco uscente, per il quale sarà, di fatto, sufficiente riportare alle urne gli elettori che lo hanno votato al primo turno.

Ferrara

Una situazione simile a Ferrara: qui, a fermarsi a circa un punto percentuale dal successo al primo turno è stato il leghista Alan Fabbri (48,4%), che ha chiuso con un vantaggio molto importante nei confronti di Aldo Modonesi del Pd (31,7%). Il primo obiettivo del candidato del centrosinistra sarà quello di convincere gli elettori che al primo turno hanno votato Roberta Fusari (Coalizione civica e +Europa), che ha preso un significativo 8,6%, anche se potrebbe non essere sufficiente.

Forlì

A Forlì il centrodestra ha un chiaro vantaggio nei confronti del centrosinistra. Gian Luca Zattini ha infatti preso il 45,8%, contro il 37,2% di Giorgio Calderoni. A essere determinante qui è il comportamento degli elettori che al primo turno hanno scelto i 5 stelle (10,8%).

Vercelli

A Vercelli la strada è spianata per la vittoria del candidato di centrodestra Andrea Corsaro, che ha ottenuto al primo turno il 41,89% e che potrebbe contare sull'elettorato del terzo arrivato Roberto Scheda (liste civiche) - anche se formalmente non ci sono apparentamenti - per battere la sindaca uscente Maura Forte del Pd (24,6).

Verbania

Ballottaggio anche a Verbania, dove la sindaca uscente Silvia Marchionini Pd (45,81) se la vedrà con il candidato del centrodestra Giandomenico Albertella (37,5%).

Cesena

Non è un capoluogo, ma tra le città importanti va al ballottaggio anche Cesena. Qui il centrosinistra riparte da un vantaggio di nove punti: l'ex parlamentare Pd Enzo Lattuca ha preso il 42,8% contro il 33,8% del civico di centrodestra Andrea Rossi. L'anomalia rispetto agli altri comuni è che qui l'ago della bilancia potrebbe essere una lista puramente civica, “Cesena siamo noi”, che con Vittorio Valletta ha preso il 9,5% superando il Movimento 5 Stelle.

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