
Il virus compare a Wuhan a dicembre 2019: l'11 gennaio 2020 è confermata la prima vittima nel Paese e il 13 il primo decesso fuori confine, in Thailandia. Poi si registrano casi in Usa ed Europa. Il 30 gennaio l'Oms dichiara l'emergenza globale e l'11 marzo la pandemia. Tutto il pianeta si ferma per lockdown e chiusure. In autunno la seconda ondata ma a fine anno è arrivata la speranza dei vaccini

2 marzo 2021 - I morti legati alla pandemia di coronavirus nel mondo sono oltre 2 milioni e 541mila, più di 114 milioni e 563mila i casi. In Italia il numero complessivo dei contagiati - compresi vittime e guariti - ha raggiunto quota 2.955.434. Le vittime sono 98.288. Questi gli ultimi aggiornamenti dell'epidemia globale. Ecco le tappe del virus, dal primo caso a oggi
Lo speciale coronavirus
Dicembre 2019, il coronavirus cinese fa la sua prima comparsa a Wuhan (in foto), metropoli da 11 milioni di abitanti, capoluogo della provincia di Hubei, dando il via a quella che nel giro di poche settimane è diventata un’epidemia in grado di varcare i confini nazionali
Coronavirus in Italia: dati, infografiche e mappe
Il 31 dicembre 2019 le autorità cinesi informano l’Organizzazione mondiale della Sanità che nella metropoli si è verificata una serie di casi di simil polmonite, la cui causa è però sconosciuta: il virus non corrisponde a nessun altro noto. Si comincia a indagare sull’origine della malattia

L’epicentro della diffusione del virus sconosciuto viene individuata nel mercato del pesce di Huanan (in foto), a Wuhan, dove negli stessi spazi si mescolavano persone e animali, anche selvatici, vivi e morti, in scarse condizioni di igiene. Dal primo gennaio il mercato viene chiuso

Il 7 gennaio le autorità cinesi confermano di aver identificato un nuovo tipo di virus, precisamente un coronavirus, la stessa famiglia di cui fanno parte, tra gli altri, l’influenza, la Sars e la Mers. Il nuovo coronavirus viene rinominato “2019-nCoV”

Successivamente, a metà febbraio, la rivista del Partito comunista cinese scriverà che Xi Jinping proprio dal 7 gennaio era a conoscenza dell'emergenza coronavirus e che proprio da quel giorno il presidente iniziò a dare istruzioni sulle misure da adottare. Il primo intervento ufficiale di XI però è datato sola 20 gennaio. Ora è polemica per quei 13 giorni di "silenzio"

L’11 gennaio viene confermata la prima vittima del coronavirus: si tratta di un uomo di 61 anni, morto di polmonite. A quel punto sono una quarantina i contagiati nel Paese, secondo le cifre diffuse dalla Cina

Il 13 gennaio il coronavirus provoca il primo decesso fuori dalla Cina: in Thailandia muore una donna cinese che era appena tornata da Wuhan

20 gennaio, prima dichiarazione ufficiale e globale di XI Jinping. Il presidente sollecita uno "sforzo totale" per frenare la diffusione del coronavirus e il Partito comunista minaccia di perseguire i funzionari locali colpevoli di omissioni. Sembra un'inversione di tendenza rispetto a quanto accadde nel 2003, quando la Cina tentò di insabbiare le proporzioni dell'epidemia di Sars

Il coronavirus fa il suo ingresso in altri Paesi vicini: casi di contagio vengono confermati, oltre che in Thailandia, anche in Corea del Sud, Giappone e Australia. Il 21 gennaio le autorità sanitarie statunitensi confermano il primo caso negli Usa: si tratta di un trentenne ricoverato a Everett, nello Stato di Washington. Anche lui era di ritorno da Wuhan

Il 23 gennaio l’Organizzazione mondiale della Sanità decide di non dichiarare un’emergenza di salute pubblica internazionale relativamente al coronavirus, spiegando che “è troppo presto” per farlo (in foto, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus). I morti sono 17

Nel frattempo, negli aeroporti di diversi Paesi del mondo (in foto, lo scalo di Fiumicino a Roma) scattano i controlli sui voli in arrivo dall’area di Wuhan. Utilizzati anche gli scanner per rilevare la temperatura corporea dei passeggeri

La Cina annuncia che due nuovi ospedali saranno costruiti a Wuhan per trattare i contagiati dal coronavirus. Entrambi, rispettivamente da 1.000 e 1.300 posti letto, saranno pronti entro dieci giorni

La diffusione del coronavirus mette a rischio i festeggiamenti del Capodanno cinese: in diverse città della Cina, a partire da Pechino, vengono vietate le celebrazioni di "ampia portata"

Il 24 gennaio vengono accertati i primi casi in Europa: in Francia, a Bordeaux e Parigi, tre persone risultano contagiate dal coronavirus

Nuovi casi di contagio al di fuori della Cina si registrano a Hong Kong, Macao, Malesia, Singapore, Taiwan, Vietnam e Nepal

Nel frattempo la città di Wuhan viene isolata: nessuno può lasciare la metropoli e il traffico di treni e aerei in uscita, bus, metropolitane, traghetti e trasporto interurbano è stato temporaneamente bloccato. Verso la fine di gennaio, le vittime del coronavirus sono oltre 100

Il 30 gennaio l'Oms dichiara che il coronavirus un' "emergenza sanitaria globale". Nessuna restrizione. però, viene indicata sui viaggi. Nella foto: Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, il 30 gennaio 2020
L'Oms dichiara l'emergenza globale
Sempre il 30 gennaio arriva la notizia dei primi due casi accertati anche in Italia: si tratta di due turisti cinesi che sono stati ricoverati in isolamento all'ospedale Spallanzani. L'Italia, annuncia il premier Conte, ha deciso di chiudere il traffico aereo da e per la Cina

Il 31 gennaio il Cdm decreta lo stato d'emergenza per il rischio sanitario legato al coronavirus. Durerà 6 mesi. Stanziati 5 milioni di euro

A metà febbraio, la rivista ufficiale del partito comunista cinese riporta le parole del presidente Xi Jinping: "Il 7 gennaio ho dato ordini sulla prevenzione del Coronavirus". Ma il primo intervento ufficiale in cui il presidente parla di "epidemia" risalirebbe a 13 giorni dopo, il 20 gennaio

Tra il 21 e il 22 febbraio si registrano i primi contagi in Italia legati al Covid19. L'emergenza investe anche il nostro Paese con i focolai maggiori nel Lodigiano e in Veneto. Si susseguono le riunioni fra il premier Conte, la Protezione civile e i ministri competenti. Il Cdm nella serata tra il 22 e il 23 febbraio vara un decreto per contrastare la trasmissione del Coronavirus

Il 4 marzo, il premier italiano firma un nuovo decreto: scuole e università chiuse fino al 15 marzo, campionato di calcio a porte chiuse per un mese e restrizioni anche per cinema e teatri. Per tutti distanza di sicurezza di un metro, da evitare strette di mano e abbracci

Nella notte tra il 7 e l'8 marzo, con un nuovo decreto, Conte limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio, in entrata e in uscita e all'interno dei territori. La sera del 9 marzo, con un nuovo decreto in vigore dal giorno successivo, tutta l'Italia diventa zona rossa

L'11 marzo l'Oms dichiara che quella di Sars-CoV-2 è una pandemia. "Nelle ultime 2 settimane il numero dei Paesi fuori dalla Cina che sono stati colpiti dal coronavirus è triplicato", ha detto Ghebreyesus. Tuttavia, questo "non cambia ciò che l'Oms sta facendo e ciò che i Paesi dovrebbero fare". Sono oltre 165 i Paesi nel mondo dove si registrano contagi

Dopo l'emergenza italiana, molti Paesi europei hanno iniziato a introdurre restrizioni sempre più stringenti per i propri cittadini, per cercare di fermare i contagi. E il 17 marzo, alle 12, l'Ue ha chiuso le sue frontiere esterne

Il 21 marzo Conte torna a rivolgersi all'Italia: "È la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra". Nuove misure in campo: chiuse tutte le aziende non strategiche fino al 3 aprile. Aperti supermercati, farmacie e altri servizi essenziali. A inizio aprile si è deciso di prorogare queste misure almeno fino al 13 aprile. Il 10 aprile, poi, la nuova proroga fino al 3 maggio

"Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche", ha detto il premier rivolgendosi agli italiani. Dal 14 aprile, però, previste alcune riaperture (ma non in tutte le Regioni) tra cui librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini

Il 26 aprile, un nuovo annuncio del premier: dal 4 maggio parte la fase 2. Riapre la maggior parte delle attività produttive, ma i negozi dovranno attendere il 18 maggio. Resta il distanziamento sociale e resta anche il divieto di assembramento. Nei luoghi chiusi obbligatorio indossare la mascherina

Il 13 maggio il governo presenta il decreto Rilancio, maxi manovra da 55 miliardi di euro per far ripartire l’economia. Il provvedimento contiene 25,6 miliardi per i lavoratori (tra proroga della cassa integrazione e bonus autonomi), 15-16 miliardi per le imprese, 3,25 miliardi per la sanità, 1,4 miliardi per ricerca e università e i fondi per reddito di emergenza e regolarizzazione dei migranti

Il 16 maggio, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte annuncia le riaperture in Italia, a partire dal 18 maggio, di molte delle attività chiuse per l'emergenza coronavirus

Il 18 maggio l'Italia prova quindi a ripartire: riaprono bar, ristoranti e negozi. Ricominciano le messe. I mezzi di trasporto e le strade delle città si ripopolano. Il tutto osservando le nuove regole di sicurezza: dal distanziamento sociale all'utilizzo delle mascherine

Il 3 giugno riaprono i confini regionali e gli italiani sono completamente liberi di muoversi nel Paese

Il 14 settembre arriva anche la riapertura ufficiale delle scuole in Italia, con nuove regole per cercare di contenere la diffusione dei contagi

In autunno, in Europa, si assiste a una crescita dei contagi in diversi Paesi, dalla Francia al Regno Unito. Nei vari Stati vengono quindi adottate varie misure per contenere nuovamente la pandemia
Covid, in Uk piano con 3 livelli di misure. Allarme a Parigi: oltre 17% dei test positivi
Dal 13 ottobre anche in Italia, di fronte alla crescita della curva dei contagi, arrivano nuove misure restrittive. Come stabilisce un nuovo Dpcm, c'è l’obbligo della mascherina anche all’aperto. Vietati i party al chiuso e all'aperto, mentre in casa la “forte raccomandazione” è quella di non accogliere più di 6 familiari o amici con cui non si conviva. Stop alle gite scolastiche. Le attività di bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e fino alle 21 in assenza di servizio al tavolo
LE NUOVE MISURE
Nella serata del 18 ottobre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia un nuovo Dpcm, in vigore dal giorno successivo. Arrivano una nuova stretta alla movida e regole per bar e ristoranti. Le scuole rimangono aperte ma con un'ulteriore "modulazione" della gestione degli orari d'ingresso e di uscita degli alunni. Stop a sagre e fiere locali. Palestre e piscine hanno una settimana di tempo per allinearsi ai protocolli di sicurezza
Tutte le misure del Dpcm del 18 ottobre
Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre il presidente del Consiglio ha firmato un nuovo Dpcm, in vigore da lunedì 26 ottobre fino al 24 novembre, con misure ancora più restrittive su tutta l'Italia. Tra queste ci sono: chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie, stop a palestre, piscine, teatri, cinema, impianti sciistici e sale giochi. Didattica a distanza anche oltre il 75% per le scuole superiori
Nuovo Dpcm, il pdf con tutte le misure
La sera del 3 novembre il premier Conte firma un nuovo Dpcm, le cui misure entrano in vigore il 6 novembre. Viene istituito un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una regione: gialla, arancione o rossa. Su tutto il territorio nazionale coprifuoco dalle 22 alle 5
Le misure del nuovo Dpcm di novembre
Il 3 dicembre viene emanato un nuovo dpcm, che detta le regole per le feste natalizie. Divieto di spostarsi tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Vietato uscire dal proprio comune il 25, 26 dicembre e il 1 gennaio. In questi tre giorni ristoranti aperti solo a pranzo. Coprifuoco per Capodanno dalle 22 alle 7 del mattino; riapertura impianti sci dal 7 gennaio; chiusura dei centri commerciali nei fine settimana. Quarantena per chi torna dall'estero e per turisti che arrivano in Italia. Dal 7 gennaio didattica in presenza al 75% per gli studenti delle superiori
Dpcm 3 dicembre: il testo in pdfIl 18 dicembre il governo emana un nuovo decreto per un'ulteriore stretta nel periodo delle festività natalizie. L'Italia si alterna tra zona rossa (nei giorni festivi e prefestivi: 24,25,26,27, 31 dicembre e 1,2,3,5,6 gennaio) e zona arancione (nei giorni feriali 28,29,30 dicembre e 4 gennaio)
Decreto Natale, nuova stretta dal 24 dicembre al 6 gennaio: il calendario dei divieti
Il 27 dicembre, in tutta Europa, è il Vax Day, la giornata in cui vengono somministrate le prime dosi del vaccino anti Covid di Pfizer-BioNTech. In Italia i primi ad essere vaccinati sono una dottoressa, un'infermiera e un operatore sociosanitario allo Spallanzani di Roma
Il 15 gennaio 2021 Conte firma un nuovo Dpcm, in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo, che proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile. Fra le altre misure il divieto fino al 15 febbraio degli spostamenti fra regioni (anche gialle) e lo stop all'asporto dai bar dopo le 18
Nuovo Dpcm, cosa si può fare dal 16 gennaio. FAQ
Il Consiglio dei ministri del 22 febbraio 2021, il primo sulla crisi pandemica del governo di Mario Draghi, ha approvato il decreto legge Covid che proroga fino al 27 marzo il divieto di spostamento tra Regioni, che scadeva il 25 febbraio. Prorogata anche la possibilità di fare visita ad amici e parenti in un'altra abitazione privata in massimo in due persone, più i figli minori di 14 anni, ma non in zona rossa
Stop agli spostamenti tra regioni fino al 27 marzo, la proroga nel nuovo decreto Covid
Intanto, in Italia, le persone decedute positive al coronavirus arrivano a 98.288 (bollettino del 2 marzo 2021), soprattutto anziani e con patologie pregresse. Sono 2.955.434 i casi totali nel Paese, compresi i guariti e le vittime