L’amministrazione Usa ha informato alcuni Paesi occidentali sulla composizione del futuro Consiglio di pace previsto dal piano per Gaza. Secondo Axios, Germania e Italia sono già state invitate a farne parte. Gaza sta subendo piogge torrenziali, allagamenti e basse temperature a causa della tempesta Byron. Amnesty: "I gruppi armati palestinesi hanno commesso violazioni della legge umanitaria internazionale, crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Hamas replica: "Bugie"
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Una bambina di soli otto mesi è morta per il freddo a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza che sta subendo piogge torrenziali, allagamenti e basse temperature a causa della tempesta Byron. Lo scrivono l'agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera. Si tratta di una neonata la cui famiglia è stata sfollata per le operazioni militari israeliane.
Amnesty International accusa per la prima volta Hamas e gli altri gruppi armati palestinesi di crimini contro l'umanità durante e dopo il 7 ottobre 2023. "I gruppi armati palestinesi - si legge in un report di 173 pagine dell'associazione - hanno commesso violazioni della legge umanitaria internazionale, crimini di guerra e crimini contro l'umanità durante i loro attacchi nel sud di Israele che hanno avuto inizio il 7 ottobre 2023". Amnesty sottolinea inoltre che Hamas "ha continuato a commettere violazioni e crimini di diritto internazionale trattenendo e maltrattando gli ostaggi e trattenendo i corpi sequestrati". Hamas ha proposto il "congelamento" delle armi in cambio di una tregua a lungo termine.
Israele ha riaperto la principale via di transito per gli aiuti umanitari provenienti dalla Giordania a Gaza. Hamas ha chiesto ai Paesi mediatori di "fare pressione" su Israele affinchè rispetti la prima fase dell'accordo.
Gli approfondimenti:
- Piano di pace per Gaza: il testo integrale dell'accordo
- Da Oslo a Sharm el Sheik, i piani di pace degli ultimi decenni
- Chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas
- Dagli ostaggi rilasciati alle vittime, i numeri della guerra
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
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Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Vai al contenutoJared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas
Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.
Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas
Vai al contenutoLa questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell'ottobre del 2025.
La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata
Vai al contenutoLa guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni
Il 7 ottobre del 2023 i terroristi sono penetrati nel Sud dello Stato ebraico, attaccando i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state circa 1.300. Israele ha risposto lanciando l’operazione 'Spade di Ferro' con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra che ha portato all’invasione della Striscia, che ancora oggi è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 60mila morti. Nel corso dei mesi, il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano e all'Iran.
La guerra Israele-Hamas e il sì al piano Usa: cos’è successo in 2 anni
Vai al contenutoDagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza
Il giorno dopo la firma ufficiale dell'accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori hanno lavorato alla "fase 2" del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza
Vai al contenutoGaza, Amnesty denuncia crimini contro umanità di Hamas. VIDEO
Tregua Gaza, Amnesty accusa Hamas di cormin contro umanità. VIDEO
Egitto a Guterres, pericolosa l'escalation israeliana in Cisgiordania
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha avuto oggi una lunga telefonata con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, nel corso della quale ha messo in guardia dall'escalation israeliana in Cisgiordania, "tra allarmanti violenze dei coloni e continue confische di terreni". La situazione in Cisgiordania "non è meno grave di quella di Gaza a causa della violenza israeliana", ha detto Abdelatty, ribadendo la necessità di maggiori sforzi internazionali per allentare le tensioni, rafforzare il cessate il fuoco a Gaza e ripristinare la calma in Cisgiordania. Il ministro ha poi aggiunto che le politiche israeliane nei territori occupati rischiano di aumentare la tensione, sottolineando che la comunità internazionale "ha l'urgente responsabilità di intervenire per porre fine alle violazioni e prevenire un ulteriore deterioramento". Il ministro ha infine ribadito l'impegno dell'Egitto per la sicurezza e la stabilità regionale e nel favorire corridoi umanitari, sollecitando la formazione del comitato tecnico palestinese auspicato dal piano di ricostruzione e governance postbellica per Gaza adottato dai leader arabi durante il vertice del Cairo del marzo scorso, come preludio al ritorno dell'Autorità Nazionale Palestinese nella Striscia. Ha inoltre ribadito il "categorico rifiuto" di qualsiasi richiesta volta a sfollare i palestinesi o ad alterare la natura geografica e demografica della Striscia.
Idf: "Esercitazione congiunta con Quinta flotta Usa"
La Marina israeliana e la Quinta Flotta statunitense hanno condotto per cinque giorni un'esercitazione congiunta. A riferirlo è una nota dell'Idf. L'operazione 'Intrinsic Defender' terminata oggi si è tenuta nel Mar Mediterraneo - nella baia di Haifa e nella zona di Nahariya - e nell'area del Mar Rosso. L'esercitazione, si legge, è stata concepita per rafforzare e mantenere la cooperazione di lunga data tra le due Marine, ampliare e migliorare le risposte agli scenari di minaccia marittima, e promuovere l'apprendimento operativo reciproco. In particolare, "sono stati simulati diversi scenari: sabotaggio e neutralizzazione di mine, risposte alle minacce di intrusione marittima, operazioni di immersione e ricerca, scenari di abbordaggio e addestramento medico". Non solo. "L'aereo statunitense P-8 Poseidon e la corvetta missilistica israeliana classe Sahar 5 si sono addestrati nella creazione di un quadro situazionale congiunto aria-mare". Negli ultimi anni, si ricorda nella nota, la Marina israeliana e la Quinta Flotta degli Stati Uniti hanno condotto diverse esercitazioni congiunte e numerosi pattugliamenti nell'area del Mar Rosso e più a sud. (AGI) La cooperazione tra l'IDF e il CENTCOM (Comando Centrale degli Stati Uniti) evidenzia l'alleanza strategica e lo stretto rapporto tra le forze armate e costituisce un pilastro fondamentale per garantire la sicurezza e la stabilità marittima nella regione.
Hamas: "Le accuse di Amnesty International sono bugie"
Hamas ha respinto come "bugie" le accuse di crimini contro l'umanità mosse da Amnesty International nel report che l'organizzazione ha pubblicato in queste ore.
Sabato incontri separati di Abu Mazen anche con leader campo largo
Anche i leader del campo largo vedranno sabato a Roma Abu Mazen, ma in incontri separati. La riunione con la segretaria Elly Schlein - che già nei giorni scorsi l'aveva preannunciata - avverrà presumibilmente alle 12.30 all'hotel Rome Cavalieri. Alle 13 sarà la volta dei leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Ancora incerto l'orario dell'incontro con il presidente del M5s Giuseppe Conte, che dovrebbe avvenire sempre a ora di pranzo.
Ben Gvir: "Rimuoveremo da Israele la tomba dell'arci-terrorista al-Qassam"
Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, esponente dell'estrema destra, ha promesso di rimuovere la tomba del leader nazionalista arabo Ezzedine al-Qassam, la cui tomba si trova in Israele e il cui nome è stato dato all'ala armata di Hamas. Ben Gvir, noto per le sue dichiarazioni provocatorie, ha pubblicato un video su X che lo mostra mentre accompagna le forze di sicurezza mentre smantellano una tenda da preghiera accanto alla tomba del militante di origine siriana. Al-Qassam, ucciso in uno scontro a fuoco nel 1935, combatté contro gli inglesi e il sionismo nella Palestina sotto mandato prima della creazione di Israele nel 1948. La sua tomba si trova vicino a Haifa, nel nord di Israele, ed è stata vandalizzata in diverse occasioni nel corso degli anni. "La tomba dell'arci-terrorista Ezzedine al-Qassam a Nesher deve essere rimossa. E ieri all'alba abbiamo fatto il primo passo", ha scritto Ben Gvir su X. Il politico aveva già chiesto la demolizione della tomba durante un dibattito parlamentare ad agosto. Il quotidiano israeliano di destra Israel Hayom ha riferito che le forze di sicurezza hanno anche rimosso le telecamere di sorveglianza intorno al luogo di sepoltura e allontanato una persona a guardia dei locali. Interpellata dall'Afp, la polizia israeliana ha insistito di non essere coinvolta e ha inoltrato le indagini all'autorità responsabile dei cimiteri. In una dichiarazione di Hamas, il funzionario Mahmoud Mardawi ha definito la minaccia "un livello senza precedenti di trasgressione contro la sacralità e profanazione dei luoghi sacri, e una violazione della sacralità delle tombe". "Prendere di mira la tomba di al-Qassam non è semplicemente un attacco a una tomba, ma piuttosto un tentativo di cancellare la memoria di una nazione e rimuovere una testimonianza della nostra lotta in corso", ha aggiunto. "L'estremismo è diventato una politica ufficiale e dichiarata, che richiede un'azione internazionale per arginare questa barbarie", ha affermato.
Media: "Gli Usa invitano l'Italia ad aderire al Consiglio di pace per Gaza"
L'amministrazione statunitense ha informato i Paesi occidentali in merito alla composizione del Consiglio di pace previsto nel piano per Gaza. Secondo due fonti direttamente informate, i due Paesi che sono già stati invitati ad aderire al Consiglio sono la Germania e l'Italia. Lo riferisce Axios. Secondo il media, gli alleati sarebbero stati informati anche sulla Forza internazionale di stabilizzazione (Isf), che dovrebbe essere composta da rappresentanti di diversi Paesi per il mantenimento della pace sotto il mandato delle Nazioni Unite. Indonesia, Azerbaigian, Turchia ed Egitto hanno già detto di voler inviare soldati all'Isf.
Media, invito Usa a Italia e Germania per Consiglio Gaza
Gli Stati Uniti hanno invitato già Italia e Germania a fare parte del Consiglio di Pace, l'organismo che in base agli accordi di Sharm el Sheikh dovrà sovrintendere alla transizione a Gaza e che sarà presieduto da Donald Trump. Lo ha rivelato Axios. Gli americani stanno lavorando da settimane sulla Fase Due dell'intesa che prevede la creazione del 'Board of Peace' così come della Forza internazionale di Stabilizzazione (Isf), alla cui guida Washington vuole un generale a due stelle Usa. Nel Consiglio di pace dovrebbe sedere anche l'ex inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente Nickolay Mladenov. E Washington sta riservatamente contattando diversi paesi occidentali affinché entrino a far parte del Consiglio e forniscano truppe per l'Isf. Finora, hanno annunciato l'intenzione di contribuire alla Forza l'Indonesia, l'Azerbaigian, la Turchia e l'Egitto. Ma ancora non vi sono stati passi formali, senza contare che Israele si riserva di approvare le nazionalità dei contingenti e non ha fatto mistero di non gradire l'eventuale presenza di soldati turchi.
Reuters: "Il governo Usa valuta di colpire l'Unrwa con sanzioni legate al terrorismo"
I funzionari dell'amministrazione Trump hanno avviato discussioni approfondite sulla possibilità di colpire l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) con sanzioni legate al terrorismo, hanno affermato due fonti a conoscenza diretta della questione, sollevando serie preoccupazioni legali e umanitarie all'interno del Dipartimento di Stato. Lo scrive la Reuters sul suo sito. L'agenzia delle Nazioni Unite opera a Gaza, in Cisgiordania, in Libano, Giordania e Siria, fornendo aiuti, istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e alloggio a milioni di palestinesi.
Allagamenti per la tempesta a Gaza, neonata sfollata muore di freddo
Una bambina di soli otto mesi è morta durante la scorsa notte per il freddo a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza che sta subendo piogge torrenziali, allagamenti e basse temperature a causa della tempesta Byron. Lo scrivono l'agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera. Si tratta di una neonata la cui famiglia è stata sfollata per le operazioni militari israeliane. 'Continuava a piovere e il freddo stava peggiorando. Improvvisamente, ho trovato la mia bambina immobile, morta', ha detto la madre della bambina ad Al Jazeera. Un attacco israeliano nel nord di Gaza ha ucciso una donna e ne ha ferite altre, scrive la stessa emittente.
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Vai al contenutoMedia: "Trump pensa a generale Usa per la Forza di Gaza"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump progetta di nominare un generale americano a capo della Forza Internazionale di Stabilizzazione (ISF) a Gaza. Lo scrive Axios citando fonti statunitensi e israeliane. La sua nomina, ha aggiunto l'agenzia, aumenterà ulteriormente il coinvolgimento degli Stati Uniti nella sicurezza e nella ricostruzione di Gaza. La creazione di questa forza di stabilizzazione fa parte della risoluzione adottata il 17 novembre dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato il piano in 20 punti di Trump per Gaza. Tale piano include l'impegno per la ricostruzione sotto la supervisione internazionale e l'istituzione di un governo di transizione, il cosiddetto Consiglio di Pace, che dovrebbe essere guidato da Trump. La prima fase del piano del presidente degli Stati Uniti è iniziata a ottobre con l'attuazione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, sebbene da allora gli attacchi israeliani abbiano causato la morte di oltre 300 palestinesi.Il rilascio degli ostaggi trattenuti dal gruppo islamista è praticamente completo, in attesa della restituzione dei resti di uno degli ostaggi deceduti. Il penultimo corpo, quello di un cittadino thailandese, è stato consegnato a Israele il 3 dicembre e rimpatriato sei giorni dopo. Se la previsione che un generale statunitense guiderà la Forza Internazionale di Stabilizzazione dovesse essere confermata, Axios sottolinea che gli Stati Uniti controlleranno non solo l'amministrazione di transizione, ma anche la sicurezza dell'enclave.

©Ansa
Israele, nessun futuro per Hamas che "sarà disarmato"
"Non ci sarà futuro per Hamas con il piano in 20 punti. Il gruppo terroristico sarà disarmato e Gaza sarà smilitarizzata". Lo ha dichiarato un funzionario israeliano in risposta a un alto leader di Hamas, Khaled Meshaal, che ieri aveva proposto un "blocco" delle armi. All'emittente televisiva qatariota Al Jazeera, Meshaal ha detto che Hamas è aperto al "congelamento" delle armi, ma respinge la richiesta di disarmo avanzata nel piano del presidente Usa Donald Trump per Gaza
Abbas a Roma, focus su riconoscimento dello Stato palestinese
Intraprendere ''un dialogo diretto sulla devastante situazione in Palestina e sull'importanza del riconoscimento dello Stato palestinese''. Questo l'obiettivo della visita a Roma del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas, secondo quanto riferiscono all'Adnkronos fonti dell'ambasciata palestinese in Italia. Abbas, proseguono le fonti, ''sta utilizzando la sua visita a Roma per parlare direttamente al governo italiano e all'opposizione e per far sentire loro direttamente la voce palestinese''.
Domani Abbas parteciperà ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia in programma dal 6 al 14 dicembre ai giardini di Castel Sant’Angelo a Roma. Sabato il presidente palestinese incontrerà separatamente il leader dei Cinque Stelle ed ex premier Giuseppe Conte, la Segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein, il leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni, il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e Maurizio Acerbo segretario nazionale di Rifondazione comunista. Successivamente incontrerà rappresentanti di Anpi e Arci insieme ai Sanitari per Gaza e alla comunità palestinese.
La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell'ottobre del 2025.
La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata
Vai al contenutoMedioriente, da domani visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi
Da domani, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi inizierà un tour in Medio Oriente per colloqui bilaterali negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita e in Giordania. Lo ha riferito il ministero degli Esteri cinese in una nota. Wang sarà in visita dal 12 al 16 dicembre per colloqui con i ministri degli Esteri "per uno scambio di opinioni sulle relazioni bilaterali, sulla situazione in Medio Oriente e sulle principali questioni di interesse comune", sottolinea la nota ufficiale. "La Cina si aspetta che attraverso questa visita possa consolidare la fiducia politica reciproca con i tre Paesi", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun. Pechino ha rafforzato le sue relazioni commerciali e diplomatiche con il Medio Oriente negli ultimi anni, contrastando la consolidata influenza degli Stati Uniti nella regione. Al contempo, la Cina ha cercato di presentarsi come mediatore in Medio Oriente, facilitando un riavvicinamento tra Arabia Saudita e Iran entro il 2023 e presentandosi come un attore più neutrale nel conflitto israelo-palestinese rispetto ai suoi rivali, gli Stati Uniti. La Cina si sta inoltre concentrando sul Medio Oriente nell'ambito della sua Belt and Road Initiative, un vasto progetto infrastrutturale globale sviluppato nell'ultimo decennio sotto la presidenza di Xi Jinping.
Calenda: "Trump, Netanyahu e Putin personaggi più pericolosi al mondo"
"Uno ha fatto una strage a Gaza, l’altro sta distruggendo l’Occidente e secondo me anche gli Usa. Sono probabilmente con Putin i tre personaggi più pericolosi che ci sono al mondo". E' il commento del leader di Azione, Carlo Calenda, a margine della sua visita all'Università Parthenope di Napoli per un convegno su blue economy e innovazione al Sud, a proposito della candidatura di Benjamin Netanyahu, con Donald Trump al titolo di Persona del 2025 secondo la rivista Time. Tra i candidati c'è anche il sindaco di New York, Zohran Mamdani, ma Calenda darebbe il premio "agli ucraini che resistono contro un dittatore, sono gli unici all’altezza della storia in questo momento".
Media: "Nuove incursioni israeliane nel sud-ovest della Siria"
Nuove incursioni militari israeliane nel sud-ovest della Siria nella regione occupata del Golan. Lo riferiscono media locali, secondo cui tre mezzi dell'esercito israeliano si sono attestati sul colle di Abu al Ghithar, a ovest di Saida al Hanut, nella parte meridionale della regione di Quneitra. La zona è da giorni in stato di allerta lungo la fascia occidentale dell'Antilibano, dopo uno scontro a fuoco tra soldati israeliani e non meglio precisati uomini armati locali, il secondo nell'arco di un anno. In seguito allo scontro, droni israeliani avevano bombardato l'area uccidendo 13 civili, secondo fonti mediche di Damasco. Nelle ultime ore l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito dell'arresto di un giovane civile di Ayn al Qadi, fermato da reparti israeliani nei pressi del villaggio di al Mushayda e trasferito in una destinazione non precisata. Fonti di Damasco segnalano inoltre un'incursione notturna israeliana nella regione di Daraa, confinante con Quneitra, nella località di Arda, con perquisizioni e il fermo di un uomo da parte di unità israeliane. Gli episodi si inseriscono in un quadro di tensione crescente nel sud siriano, dove Israele compie da mesi operazioni mirate e mantiene una presenza militare avanzata in alcune porzioni della fascia del Golan dopo la dissoluzione del regime degli Assad nel dicembre 2024.
Waltz al valico Kerem Shalon. Unrwa: "Servono piu' aiuti"
L'ambasciatore Usa alle Nazioni Unite Mike Waltz ha visitato il valico di Kerem Shalom, nel sud di Gaza, con funzionari dell'esercito israeliano. L'inviato Usa ha affermato che da quando e' stato raggiunto il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, piu' di 600 camion hanno portato cibo, alloggi e medicine a Gaza ogni giorno. Un'affermazione in netto contrasto con la situazione nell'enclave palestinese dove gli aiuti scarseggiano ancora. Nel mezzo della crisi umanitaria in corso a Gaza, le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie internazionali riferiscono che Israele non sta consentendo l'ingresso nell'enclave di aiuti alimentari o attrezzature di emergenza sufficienti. Una crisi ulteriormente aggravata dalle inondazioni. Ancora oggi, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha riferito che alcune strade di Gaza sono allagate e le tende sono inzuppate d'acqua dopo le ultime piogge invernali, peggiorando ulteriormente le gia' precarie condizioni di vita della popolazione sfollata. "Ambienti freddi, sovraffollati e insalubri aumentano il rischio di malattie e infezioni. Questa sofferenza potrebbe essere evitata con aiuti umanitari senza ostacoli, inclusi supporto medico e alloggi adeguati", ha dichiarato l'agenzia Onu. Da fonti concordanti, l'esercito israeliano ha rifiutato l'ingresso di molte tende e case mobili a Gaza nonostante le dure condizioni meteorologiche e le infrastrutture distrutte, lasciando centinaia di migliaia di persone senza protezione e supporto adeguati. La Protezione Civile Palestinese ha fatto sapere che le sue squadre nel sud di Gaza hanno evacuato 14 tende allagate dall'acqua piovana in diverse zone di Khan Younis, trasferendo gli sfollati palestinesi in altre localita'. Ieri l'esercito israeliano ha nuovamente affermato che le Nazioni Unite stanno "fabbricando una falsa narrativa" sulla mancanza di medicinali essenziali e altri farmaci salvavita, che sono completamente esauriti o stanno subendo gravi carenze. Intanto le violenze proseguono a Gaza: l'agenzia Wafa ha riferito dell'uccisione di un palestinese ad al-Mawasi, vicino a Rafah, nella Striscia meridionale. Secondo l'agenzia stampa palestinese, ieri sera le forze israeliane hanno aperto il fuoco nei pressi della Rotatoria delle Bandiere ad al-Mawasi, uccidendo una persona e ferendone altre. Secondo l'ufficio stampa del governo di Gaza, Israele ha violato il cessate il fuoco piu' di 700 volte dal suo inizio, il 10 ottobre.
Numero morti a Gaza sale a 70.369
Il numero dei morti a Gaza dal 7 ottobre 2023 ha superato le 70mila unita' e ha raggiunto quota 70.369. Lo rende noto il ministero della Salute. Si tratta di un morto ogni 33 persone che vivevano a Gaza. Il numero dei feriti e' di 171.069 unita', un ferito ogni 14 abitanti. Dal cessate il fuoco a Gaza sono state uccise 379 persone e 992 ferite.
Hamas: "Sì a forza internazionale pace a Gaza"
Hamas dice sì a una forza internazionale di pace dispiegata nella Striscia di Gaza. E' stato Khaled Meshaal, leader del gruppo terrorista, a dire in un'intervista ad Al Jazeera che non ci sono obiezioni alla presenza di una forza internazionale di stabilizzazione simile a Unifil in Libano. La forza, ha detto, "separerebbe Gaza dall'occupazione israeliana" e sarebbe garantita dai mediatori (Qatar, Egitto e Turchia) e da otto paesi arabi e islamici, con l'obiettivo che "nessuna escalation militare contro Israele provenga dall'interno della Striscia".
Onu: "Emergenza invernale a Gaza, neonati a rischio"
Il Coordinamento degli Affari Umanitari dell'Onu ha lanciato l'allarme pioggia e freddo a Gaza. "Con l'arrivo di un'altra tempesta invernale nella Striscia - ha dichiarato il portavoce, Farhan Haq - le basse temperature e le piogge mettono particolarmente a rischio i gruppi vulnerabili. Tra questi figurano i neonati, per i quali l'ipotermia è estremamente pericolosa". Le Nazioni Unite e le noprofit, ha aggiunto, "hanno intensificato gli sforzi per fornire assistenza alle comunita' che vivono in aree soggette a inondazioni, anche aumentando la distribuzione di abiti invernali per bambini, da cinquemila a ottomila kit al giorno".
Trump: "Il board of peace per Gaza sarà nominato il prossimo anno"
Il board of peace per Gaza sarà nominato il prossimo anno: lo ha detto Donald Trump rispondendo ai reporter durante una riunione con un gruppo di imprenditori.
Hamas: "Aperti a congelare il nostro arsenale per una tregua duratura"
Hamas è aperta all'idea di un "congelamento" o di uno "stoccaggio" del proprio armamento per "fornire garanzie contro qualsiasi escalation militare" che parta "da Gaza con l'occupazione israeliana": lo ha detto Khaled Mechaal, alto dirigente dell'organizzazione politico-militare palestinese, parlando ad Al Jazeera. "Per noi l'idea di un disarmo totale è inaccettabile", ha però puntualizzato. Mechaal ha aggiunto che Hamas apre anche alla presenza di una forza internazionale di mantenimento della pace lungo il confine della Striscia di Gaza con Israele, ma rifiuta che essa operi all'interno del territorio palestinese, come previsto dall'accordo di cessate il fuoco sponsorizzato da Washington. "Ciò equivarrebbe a un'occupazione", ha sostenuto.
Amnesty: "Da Hamas crimini contro l'umanità dal 7 ottobre in poi"
Amnesty International accusa per la prima volta Hamas e gli altri gruppi armati palestinesi di crimini contro l'umanità durante e dopo il 7 ottobre 2023. "I gruppi armati palestinesi - si legge in un report di 173 pagine dell'associazione - hanno commesso violazioni della legge umanitaria internazionale, crimini di guerra e crimini contro l'umanità durante i loro attacchi nel sud di Israele che hanno avuto inizio il 7 ottobre 2023". Amnesty sottolinea inoltre che Hamas "ha continuato a commettere violazioni e crimini di diritto internazionale trattenendo e maltrattando gli ostaggi e trattenendo i corpi sequestrati".