Ucraina, Trump: "Putin vuole far finire la guerra". Attesa per incontro Usa-Kiev a Miami

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Un funzionario della Casa Bianca ha confermato un nuovo meeting tra i negoziatori Usa e quelli ucraini in Florida nelle prossime ore. Nonostante l'incontro saltato tra Witkoff, Kushner e Zelensky all'indomani del vertice a Mosca con Putin, il presidente Usa aveva mostrato ottimismo: "L'impressione è che Putin vorrebbe mettere fine alla guerra". L'Ue intanto ha risposto alle minacce dello zar bloccando del tutto il gas russo. Meloni: “Entro fine anno decreto armi per sostenere Kiev”

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Attesa per un nuovo meeting tra Stati Uniti e Ucraina in Florida, dopo la tensione sulle trattative per la pace delle ultime ore. Nonostante l'incontro saltato tra Witkoff, Kushner e Zelensky all'indomani del vertice a Mosca con Putin, il presidente Usa sembra ottimista: "L'impressione è che Putin vorrebbe mettere fine alla guerra. Un incontro molto buono, vediamo quello che succede, quello che è venuto fuori non posso dirlo". E poco dopo la Casa Bianca ha confermato per le prossime ore un nuovo meeting tra i negoziatori Usa e quelli di Kiev a Miami.

L'Ue intanto ha risposto alle minacce dello zar bloccando del tutto il gas russo, ma resta lo scoglio Orban. Anche la Nato si prepara al no deal: “Mosca sempre più sconsiderata, avanti con armi e sanzioni”. Proprio sugli aiuti militari a Kiev, Meloni ha avvisato che il decreto si farà entro fine anno. "La soluzione al conflitto russo-ucraino abbiamo capito dall'inizio che non sarebbe stata facile. C'è una disponibilità da parte ucraina,  europea e statunitense ma non da parte russa. Ciò non toglie che bisogna  continuare a lavorare e spingere per una pace giusta, sostenibile e duratura", ha riferito la premier Giorgia Meloni alla fine della  missione in Bahrein.

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Witkoff incontrerà nelle prossime ore il negoziatore di Kiev in Florida

L'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, insieme a Jared Kuishner, incontreranno nelle prossime ore in Florida il negoziatore ucraino Roustem Oumerov, dopo il loro colloquio a Mosca con Vladimir Putin. Lo riferisce un funzionario dell'amministrazione Usa. L'incontro, che si terrà nella zona di Miami, arriva dopo che il presidente americano ha dichiarato che il presidente russo vuole “porre fine alla guerra” in Ucraina.

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Ucraina, Trump: credo che Putin voglia davvero la pace

Piano pace Ucraina, quali sono i punti che ostacolano un'intesa?

Da 28 a 19 punti, rimodulati sulla base dei rilievi europei. Il piano di pace di Donald Trump per l’Ucraina continua a cambiare forma. Ma tutto è ancora in divenire e anche l’ultima bozza del piano, quella che è uscita dai negoziati ad Abu Dhabi, potrebbe essere superata a stretto giro. Anche perché, se la prima versione del piano andava più incontro a Mosca della seconda - Reuters scrive che da il documento traeva "ispirazione" da una proposta russa presentata all'amministrazione Trump in ottobre - il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov adesso ha detto che "alcuni aspetti" del testo "possono essere considerati positivamente, ma molti richiedono una seria discussione tra gli esperti", che non c'è ancora stata.

Piano pace Ucraina, quali sono i punti che ostacolano un'intesa?

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Guerra in Ucraina, chi sono gli uomini che negoziano la pace?

Proseguono i colloqui tra americani, ucraini ed europei per rivedere e rifinire il piano di pace messo a punto dagli Stati Uniti per la fine della guerra in Ucraina. Se tutto filasse liscio, in linea di principio si potrebbe rispettare la scadenza originariamente auspicata da Donald Trump, fissata a giovedì 27 novembre. È però possibile che il termine venga posticipato di una settimana. Ma chi sono gli uomini delle delegazioni impegnate a discutere per la pace?

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Media: "Domani a Miami incontro fra gli Usa e Umerov"

Funzionari dell'amministrazione americana incontreranno domani a Miami il capo dei negoziatori  ucraini Rustem Umerov. Lo riporta l'Associated Press citando alcune fonti. 

Ue, addio definitivo al gas e al petrolio russo. I dati con Alessandro Marenzi. VIDEO

Trump: "Putin vorrebbe mettere fine alla guerra"

Donald Trump pensa che il presidente russo Vladimir Putin "vorrebbe mettere fine alla guerra" con l'Ucraina. "Questa è l'impressione che hanno avuto", ha detto Trump, commentando l'incontro a Mosca a cui hanno partecipato l'inviato speciale Steve Witkoff e il genero del presidente, Jared Kushner. "Io penso - ha aggiunto - che gli piacerebbe tornare a una vita normale, penso che vorrebbe fare affari con gli Stati Uniti, sinceramente, invece di perdere migliaia di soldati ogni settimana". 

Ucraina, tensioni nel governo su proroga invio armi a Kiev

Ucraina, Trump: "Incontro molto positivo con Putin"

Donald Trump ha parlato di incontro "molto positivo" tra la delegazione americana e quella russa con il presidente Vladimir Putin, ma si e' mostrato meno ottimista su una soluzione positiva a breve termine. "Il presidente Putin - ha detto - ha avuto un incontro molto positivo con Jared Kushner e Steve Witkoff. Cosa uscirà da quell'incontro? Non posso dirlo, perché per ballare il tango servono due". "Con l'Ucraina - ha aggiunto - penso che abbiamo definito qualcosa abbastanza bene. Molto soddisfacente, considerando la situazione. Ma la parte triste è che, se ci fosse stato il nostro presidente, la guerra non sarebbe mai avvenuta. Non sarebbe successo niente".

Ucraina, Russia rivendica Pokrovsk: Kiev parla di resistenza. VIDEO

Vladimir Putin ha definito la presa russa di Pokrovsk un successo strategico, dopo l’annuncio di Mosca riguardo caduta della città il 2 dicembre. Le immagini diffuse dalla Russia mostrano l’area urbana, ma non la data esatta delle riprese. La visita a Mosca dell’inviato USA Steve Witkoff avviene mentre il Cremlino lega la conquista agli obiettivi più ampi della guerra. L’esercito ucraino sostiene però di controllare ancora il settore nord e di colpire periodicamente le forze russe nel sud, mantenendo aperti i propri corridoi logistici.

Ue, stop alle importazioni di gas russo entro il 2027

Il regolamento introduce un divieto graduale e giuridicamente vincolante sulle importazioni di gas naturale liquefatto e di gas tramite gasdotti dalla Russia, con un divieto totale rispettivamente dalla fine del 2026 e dall'autunno 2027. L'intesa dovrà essere ratificata dai 27 e dalla Plenaria. Von der Leyen: "Giornata storica"

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Lupi: "Il sostegno italiano all’Ucraina non è in discussione"

"Tutti vogliamo una pace giusta, che può essere raggiunta solo con il  consenso dell’Ucraina ed il pieno coinvolgimento di Usa e Unione  Europea. Nel frattempo, il sostegno italiano all’Ucraina non è in  discussione: continueremo a inviare aiuti a Kiev per difendersi  dall’aggressione russa, che ha già provocato un numero altissimo di  vittime e colpito duramente la popolazione civile. Difendere l’ucraina  significa difendere l’Europa, la democrazia e le nostre libertà”. Lo  afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Tarquinio a Sky Tg24: Serve difesa comune, ma senza far esplodere spesa militare. VIDEO

Tarquinio a Sky Tg24: Serve difesa comune, ma senza far esplodere spesa militare | Video Sky - Sky TG24

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Ucraina, le immagini di Pokrovsk prima e dopo la battaglia. VIDEO

Cavo Dragone, Meloni: si riferiva a cybersecurity. VIDEO

"E' una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole" evitando "quello che può far surriscaldare gli animi. L'ammiraglio Cavo Dragone stava parlando di cybersicurezza. Io circoscriverei le sue parole all'ambito di cui stava parlando. Io l'ho letta così: la Nato è un'organizzazione difensiva, oltre a difenderci dobbiamo fare anche meglio prevenzione. Attenzione anche a come si leggono parole che bisogna anche essere molto attenti a pronunciare". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata in un punto stampa alla fine della missione in Bahrein.

Cavo Dragone, Meloni: si riferiva a cybersecurity

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Ucraina, Papa Francesco ha lasciato denaro per aiutare missione suor Caram

Papa Francesco nel suo testamento ha lasciato denaro per aiutare la  missione umanitaria in Ucraina di suor Lucia Caram, la religiosa  Argentina amica di Bergoglio. Caram -riporta il sito cattolico spagnolo  Religion digital - ha rivelato nel programma Orbita B di Betevé che  Francesco  le ha lasciato denaro nel testamento per comprare ambulanze  per la sua missione umanitaria in Ucraina.   La  suora domenicana ha anche parlato del suo rapporto con papa Leone XIV,  che ha descritto come un leader "prudente", ma "chiaro nelle sue  parole".  La religiosa argentina, che aveva uno stretto rapporto con  Bergoglio, ha detto che il lascito del Pontefice argentino l'ha lasciata  "scioccata. Mi ha detto, nei nostri incontri, che mi avrebbe aiutato in  qualche modo, ma non immaginavo che l'avrebbe fatto così", ha spiegato  Caram che ha viaggiato più di 20 volte in Ucraina dall'inizio  dell'invasione russa il 25 febbraio 2022.

Casa Bianca: "Incontro Witkoff-Kushner con Putin produttivo"

L'incontro fra gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner con il presidente russo Vladimir Putin è stato "approfondito e produttivo". Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca a Reuters. Dopo l'incontro Witkoff e Kushner hanno informato Donald Trump e i funzionari ucraini.

Zelensky: "Accordo di pace dignitoso solo ascoltando l'Ucraina"

"Stiamo preparando incontri negli Stati Uniti. Dopo il ritorno della squadra americana da Mosca e le relative consultazioni a Washington, Rustem Umerov, Andriy Hnatov e tutti quelli necessari per le conversazioni continueranno il dialogo con i rappresentanti del presidente Trump. Aspettiamo notizie nei prossimi giorni riguardo tali incontri, contatti, conversazioni - incontri personali o chiamate telefoniche - c'è un contatto costante tra tutti i partner e tra i partner e l'Ucraina. Tutto sta avvenendo in modo abbastanza produttivo - durante gli incontri a Ginevra e in Florida si è sentito parlare dell'Ucraina e si è ascoltata l'Ucraina. E questo è importante. Speriamo che continui così. Solo considerando gli interessi dell'Ucraina è possibile un dignitoso accordo di pace". Lo afferma il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo discorso serale.    "Ora il mondo sente chiaramente che c'è la possibilità di terminare la guerra e bisogna sostenere la pressione sulla Russia con gli attuali negoziati. Proprio da questa combinazione tutto dipende - diplomazia costruttiva più pressione sull'aggressore. Entrambe le cose lavorano per la pace", aggiunge.

Germania più sicura con gli Arrow 3: "Si chiude buco di difesa"

La Germania, da oggi, si sente un po' più sicura. Con l'entrata in funzione dei primi elementi del sistema di difesa antiaerea Arrow 3, la Repubblica federale è in grado di intercettare e distruggere missili di lunga gittata ad un'altezza superiore dei 100 km di altezza, oltre l'atmosfera, e lungo un raggio di 2000 km di distanza. La Bundeswehr ha adesso capacità che prima non aveva, sottolineando gli esperti, dal momento che gli Arrow si aggiungono ai Patriot e agli Iris T, utili invece nella difesa di medio raggio.     Il passo di oggi è stato possibile grazie ad una cooperazione con gli israeliani: un contratto di acquisto firmato due anni fa, per un investimento di 3,6 miliardi di euro. Nelle parole del ministro della Difesa socialdemocratico Boris Pistorius, si tratta di "un'assunzione di responsabilità", nell'ambito degli impegni con la Nato, che "rende la Germania più in grado di difendere se stessa e l'Europa", ha ribadito presenziando alla giornata dell'attivazione dei primi elementi del sistema, a Schoenewalde-Holzdorf, nel Brandeburgo, il Land che confina con la città-Stato di Berlino. "Dimostriamo insieme che si possano realizzare obiettivi complessi in poco tempo", ha anche affermato il ministro alle prese da anni col difficile compito di riarmare la Germania, la cui forza militare resta per ora sotto dimensionata rispetto al fabbisogno espresso dall'Alleanza.        L'installazione degli Arrows, che coinvolgerà tre basi nel Paese, sarà completa entro il 2030. E se c'è chi ha solleva il dubbio, nel dibattito, che questi non siano affatto ideali nel caso di un attacco dalla Russia, la liberale Marie Strack-Zimmermann, esperta di difesa oltre che strenua sostenitrice dell'Ucraina, sottolinea che "così la Germania chiude un buco decisivo nella sua capacità difensiva". Berlino fa parte è fra i Paesi protagonisti della European Sky Shield Initiative, con altri 23 partner. La pressione sul riarmo, in Germania, è fortissima, dal momento che molti analisti ed elementi dei servizi ritengono che la Russia potrebbe essere in grado di sferrare un attacco alla Nato entro il 2029.

Guerra in Ucraina e aiuti a Kiev, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue. I dati

Si è riacceso il dibattito riguardo agli aiuti militari da inviare a Kiev. Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca. La richiesta dell’Ue per il 2026 è molto più alta e dove trovare i fondi resta un rebus che accomuna tutta l’Europa. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata del 2 dicembre

Guerra in Ucraina, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue

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Ucraina, Della Vedova: "Bene Tajani su Mes per uso asset russi"

"L'uso degli asset finanziari russi congelati per sostenere la difesa e la ricostruzione dell'Ucraina e' necessario e possibile. Di fronte ai danni provocati da una guerra di aggressione immotivata e completamente illegale, il principio di riparazione dei danni e' piu' che evidente. A maggior ragione se si usano gli asset come garanzia per un prestito a favore di Kyiv. Il problema non e' piu' di natura tecnico e legale, ma tutto politico". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. "Detto questo - riprende - al fine di rassicurare i Paesi membri, a partire dal Belgio, si potrebbe usare il Mes come strumento di ultima istanza, nella pur remotissima possibilita' che le pretese russe trovino un qualche ascolto, come ha proposto il ministro Tajani. A differenza della Bce che deve difendere la propria autonomia, il Mes e' istituzionalmente un fondo gestito dai paesi dell'Euro, dotato di una certa flessibilita' come si e' visto nei tempi del Covid. Una pace che rappresenti la resa dell'Ucraina e premi l'aggressione violenta e distruttiva di Putin lascerebbe l'Europa insicura e sempre meno capace di garantire un futuro di prosperita', sicurezza, liberta' e democrazia a tutti i propri cittadini". "Per questo l'Ue deve agire e lo deve fare proprio in questa fase in cui almeno formalmente si e' aperto uno spiraglio per la fine della guerra, mettendo in chiaro che non c'e' alcuna intenzione di abbandonare l'Ucraina", conclude.

Aeroporto Vilnius nuovamente chiuso per palloni aerostatici

L'aeroporto di Vilnius è stato chiuso alle 19.30 lituane di oggi (le 18.30 in Italia) a causa di una nuova violazione dello spazio aereo del Paese baltico da parte di una serie di palloni aerostatici in arrivo dalla Bielorussia. Lo comunica l'Agenzia per la gestione del traffico aereo della Lituania.     Secondo i dati pubblicati ieri dal ministero degli Interni di Vilnius, da gennaio sono stati registrate 599 violazioni dello spazio aereo lituano da parte di palloni aerostatici e 197 da parte di droni e velivoli senza pilota.    Le incursioni hanno causato la soppressione di 320 voli.

Kiev: 9 bombe aeree su Slovyansk, 8 feriti

Un raid russo con nove bombe aeree su Slovyansk ha causato 8 feriti, tra cui due bambini. Lo ha riferito il capo dell'Amministrazione militare regionale di Donetsk, Vadim Filashkin, su Telegram, ripreso da Rbc. "Almeno otto persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini, a seguito di molteplici attacchi su Slovyansk. Oggi i russi hanno sganciato nove bombe aeree sulla città, una delle quali ha colpito un grattacielo", ha affermato.

Commissione Ue: soldi a Kiev con asset russi o eurobond. VIDEO

Commissione Ue: soldi a Kiev con asset russi o eurobond | Video Sky - Sky TG24

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Ucraina, Conte: sulle armi teatrino ipocrita di Salvini e Meloni

"Insistono. Con l'aggravante di un ipocrita teatrino tra Meloni e Salvini sugli invii di armi. Ma dopo oltre 3 anni non sarebbe più onesto ammettere il fallimento di tutte le strategie del Governo Meloni a partire dalla "scommessa sulla vittoria militare dell'Ucraina"? Ormai tutte le persone in buona fede o anche solo di buon senso riconoscono la verità di quel che abbiamo detto dall'inizio: dopo i primissimi aiuti per arginare l'invasione russa, l'Europa doveva sedersi al tavolo dei negoziati per ottenere condizioni sicuramente migliori per l'Ucraina rispetto a quelle che si prospettano oggi. Invece si sono buttati a capofitto in una guerra per procura, sull'escalation militare, su invii di armi a oltranza, ottenendo sempre più morti e distruzione, sempre più disastri per l'economia italiana ed europea. Chiedano scusa invece di mischiare le carte: hanno fallito su tutta la linea". Lo scrive su facebook il leader M5s Giuseppe Conte.

Giallo su astronauta russo escluso da una missione con la Nasa

L'esclusione di uno dei principali astronauti russi, Oleg Artemyev, da una missione in programma con la Nasa e l'agenzia spaziale europea (Esa) a inizio 2026 sta assumendo le dimensioni di un vero e proprio giallo: lo riporta El País, che riprende fonti specializzate secondo cui l'allontanamento, comunicato ieri, è dovuto ai sospetti che il cosmonauta abbia "violato norme di segretezza" su materiale riguardante SpaceX, compagnia di Elon Musk che partecipa nel progetto. In un comunicato con data 2 dicembre, l'agenzia di Stato spaziale russa, Roscosmos, ha annunciato che l'astronauta Andrej Fedjaev era "stato inserito nell'equipaggio principale della missione Crew-12" con destinazione Stazione spaziale internazionale (Ssi) e sviluppata in collaborazione con Nasa ed Esa, "al posto di Oleg Artemyev". La decisione, aggiunge la nota, "è stata presa in relazione al trasferimento di Artemyev a un altro incarico". Al di là delle spiegazioni ufficiali, a suggerire il presunto vero motivo della sostituzione è stato un noto analista di tematiche spaziali, Georgij Trishkin, ripreso dal portale russo The Insider. "I miei contatti confermano che c'è stata una violazione", ha spiegato, aggiungendo che il sospetto è che l'astronauta abbia fotografato documenti e altro materiale riservato relativo a SpaceX, trasferendo poi tale informazioni segrete via telefono in un ambiente esterno non autorizzato. Lo stesso Trishkin ha precisato che sono in corso indagini interne per chiarire se si sia trattato di azioni deliberate o di una negligenza. Partecipante a tre precedenti missioni sulla Ssi, Artemyev è anche deputato locale a Mosca per il partito di Vladimir Putin, Russia Unita. La partenza missione Crew 12 è prevista al momento per febbraio 2026, con quattro astronauti in viaggio verso la Ssi con una capsula Crew Dragon di SpaceX.

Estonia: "No al gas russo è tutela della sicurezza europea"

"La Russia sta usando le forniture energetiche come arma. La decisione odierna dimostra il chiaro impegno dell'Unione europea a tagliare i legami con un Paese che ignora gli standard internazionali e rappresenta una minaccia diretta per il mercato energetico dell'Ue e per le infrastrutture critiche degli Stati membri". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahakna, commentando la decisione del Consiglio Ue e del Parlamento europeo di eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale russo.    "Si tratta di un passo decisivo che rafforzerà la sicurezza europea, ridurrà le dipendenze del settore energetico e, allo stesso tempo, infliggerà un duro colpo all'economia russa", ha concluso Tsahkna.

Baltici: "Nato difenda da attacchi convenzionali e ibridi"

"Osserviamo una costante ricerca di una via per la pace da parte degli Stati Uniti, mentre la Russia non dimostra alcuna flessibilità e cerca piuttosto di convincere la comunità internazionale che i principi fondamentali possono essere violati. Riconoscendo alla Russia guadagni territoriali, il diritto internazionale non avrà più alcun valore". Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys, intervenendo oggi al vertice dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles.     "La Russia è e sarà una minaccia militare diretta per la Nato indipendentemente dal fatto che venga o meno concordato un cessate il fuoco che possa poi condurre alla pace in Ucraina. Dobbiamo essere pronti ad affrontare tanto una minaccia militare diretta che un ulteriore intensificazione degli attacchi ibridi che già la Russia e la Bielorussia stanno utilizzando", ha aggiunto ancora Budrys, sottolineando che Vilnius confida nel supporto dell'Alleanza atlantica nella sua lotta contro i palloni aerostatici con cui Minsk sta violando lo spazio aereo lituano da alcuni mesi.     L'importanza di aumentare lo sforzo della Nato per contrastare gli attacchi ibridi è stata messa in risalto anche dalla ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, che ha invitato gli alleati a concordare quanto prima il rafforzamento della difesa aerea e della capacità antidrone del confine orientale della Nato.     "Gli atti di sabotaggio, gli attacchi informatici e le campagne di disinformazione della Russia sono diventati sempre più frequenti negli ultimi anni e ha toccato pressoché tutti i Paesi della Nato - ha a sua volta affermato il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna -. Serve una strategia comune che tenga conto sia di questo, così come del continuo aumento delle capacità militari della Russia".

Rutte: "Solo Trump può sbloccare la situazione in Ucraina". VIDEO

Tajani sente Rubio: "Sforzi comuni su Ucraina e Gaza"

"Lungo ed amichevole colloquio telefonico con il segretario di Stato Rubio. Continuano gli sforzi comuni Italia-Usa in favore della pace. Confermato il sostegno italiano alla mediazione Usa in Ucraina, per rafforzare tregua e ricostruzione a Gaza attraverso il Piano Trump". Lo rende noto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Discussa la situazione in Venezuela, con particolare riguardo alla detenzione di Alberto Trentini e degli altri prigionieri politici italiani. Lavoriamo senza sosta per la loro liberazione". E "ringrazio Rubio per aver garantito il suo impegno ad una rapida scarcerazione di tutti i detenuti politici".

Ucraina, Tajani sente Rubio: "Italia sostiene mediazione Usa"

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto un "lungo e amichevole" colloquio telefonico con il segretario di Stato americano, Marco Rubio. "Continuano gli sforzi comuni Italia-Usa in favore della pace. Ho confermato il sostegno italiano alla mediazione statunitense in Ucraina, per rafforzare la tregua e la ricostruzione a Gaza attraverso il Piano Trump", scrive Tajani su X.

Ue indica Russia tra paesi ad alto rischio di riciclaggio

La Commissione europea ha inserito la Russia all'elenco dei paesi ad alto rischio con carenze strategiche nei suoi quadri di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Lo comunica l'esecutivo Ue in una nota. L'8 luglio scorso la Commissione ha adottato un regolamento che la impegna a concludere, entro la fine del 2025, un riesame dei paesi terzi non inseriti nell'elenco del gruppo di azione finanziaria Internazionale, ma la cui adesione è sospesa.     Poiché la Russia rientra nell'ambito di applicazione del presente regolamento delegato, la Commissione ha condotto una valutazione tecnica, integrando informazioni raccolte da fonti pubbliche, dalle autorità competenti degli Stati membri e dal Servizio europeo per l'azione esterna. Tale valutazione ha concluso che la Russia soddisfa i criteri per essere designata come paese terzo ad alto rischio. In conformità con la quarta direttiva antiriciclaggio, la Commissione sta pertanto adottando misure per preservare l'integrità del sistema finanziario dell'Ue, aggiungendo la Russia all'elenco delle giurisdizioni ad alto rischio che presentano carenze strategiche nei rispettivi regimi nazionali di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Le entità dell'Ue soggette al quadro normativo antiriciclaggio sono tenute ad applicare una vigilanza rafforzata nelle transazioni che coinvolgono tali giurisdizioni.

Ucraina, Russia rivendica Pokrovsk: Kiev parla di resistenza. VIDEO

Ucraina, Russia rivendica Pokrovsk: Kiev parla di resistenz | Video Sky - Sky TG24

Ucraina, Russia rivendica Pokrovsk: Kiev parla di resistenz | Video Sky - Sky TG24

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Rutte: "Mosca è sempre più sconsiderata con la Nato"

"Dobbiamo continuare a rispondere con forza, unità e determinazione. Uno dei temi centrali odierni è stato quello degli investimenti nella difesa. Gli alleati europei e il Canada stanno compiendo passi avanti significativi. Ma dobbiamo fare di più. E tutti gli alleati devono fare la loro parte per garantire che siamo preparati", ha aggiunto.    "I ministri hanno discusso la pianificazione in corso per intraprendere un percorso credibile verso gli impegni assunti all'Aia di investire il 5% del Pil annuo nella difesa. Ciò garantirà lo sviluppo e l'acquisizione delle capacità fondamentali essenziali per la nostra difesa collettiva, compresi i sistemi avanzati di difesa aerea. Abbiamo ribadito che il sostegno all'Ucraina contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo del 5%, poiché contribuisce direttamente alla nostra sicurezza. Gli alleati hanno condiviso gli aggiornamenti sui loro piani nazionali, sottolineando come l'aumento della spesa si traduca in miglioramenti tangibili, quali il rafforzamento delle forze sul fianco orientale e la modernizzazione delle attrezzature. Non si tratta solo di numeri. Si tratta di costruire un'alleanza più forte e più adattabile, in grado di scoraggiare qualsiasi aggressione e di difendere ogni centimetro del territorio alleato.    "La Nato - ha ribadito - è un'alleanza difensiva. Rimarrà un'alleanza difensiva, ma non ci sono dubbi: siamo pronti e disposti a fare tutto il necessario per proteggere il nostro miliardo di cittadini che garantiscono la sicurezza del nostro territorio".

Ucraina, Pd: "Meloni conferma divisioni maggioranza"

"Le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che dal Bahrein è costretta a puntualizzare l'ovvio sulla calendarizzazione del decreto sugli aiuti all'Ucraina, confermano ancora una volta la grave e crescente divisione all'interno della maggioranza sulla politica estera. Sull'Ucraina il governo continua a mostrarsi profondamente diviso, con Salvini che non solo detta l'agenda politica alla Premier, ma tenta di sostituirsi ai ministri Crosetto e Tajani, arrivando persino a incidere sulla definizione dell'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Mentre il mondo guarda con attenzione alle difficili trattative per costruire un percorso credibile verso la pace, il governo italiano rinuncia a offrire una linea chiara e responsabile nell'interesse del Paese e della sicurezza europea, con un Vice Premier che non smette di evidenziare il suo filoputinismo".     Così il responsabile nazionale Esteri del Pd, Peppe Provenzano.

Ucraina approva Bilancio: "60% delle spese all'esercito"

Il bilancio statale per il 2026 è stato approvato. E' importante per noi che il bilancio sia in pareggio e risponda alle reali esigenze del Paese durante la guerra". Lo ha annunciato su Telegram, come riportato da Ukrinform, il primo ministro Yulia Svyrydenko. Le priorità del bilancio sono la difesa, la sicurezza e la sostenibilità sociale, è spiegato: il Primo Ministro ha informato che lo Stato destina il 100% delle proprie entrate alle Forze di Difesa: sostegno finanziario al personale militare e sostegno alle loro famiglie, rafforzamento della difesa aerea e sviluppo e produzione di armi ucraine, compresi i droni. "L'anno prossimo spenderemo 2,8 trilioni di grivne (circa 57 miliardi di euro, ndr) per l'esercito, ovvero quasi il 60% di tutte le spese", ha sottolineato Svyrydenko.    Nel Bilancio, riporta ancora Ukrinform, sono stati stanziati 72,6 miliardi di grivne (1,72 miliardi di euro, ndr) per sostenere gli sfollati interni. Secondo il capo del governo, l'attenzione sarà focalizzata sul sostegno alle persone che hanno perso la casa a causa della guerra. Saranno stanziati 18,9 miliardi di grivne (380 milioni di euro circa, ndr) per le politiche a favore dei veterani.    Il governo ha inoltre stanziato fondi per creare condizioni di sicurezza nelle regioni in prima linea: per la prima volta, è stato stanziato 1 miliardo di grivne (20 milioni di euro, ndr) per l'alloggio negli asili nido. Il primo ministro ha aggiunto che, nonostante la guerra, l'economia ucraina sta dimostrando resilienza e ripresa. Secondo lei, nel 2026 si prevede un'ulteriore crescita del Pil fino a 10,31 trilioni di grivne (209 miliardi di euro), un rallentamento dell'inflazione e un aumento dello stipendio medio a 30.000 grivne.

Lagarde: "Asset russi? Non possiamo violare il trattato"

Come Bce "faremo tutto ciò che possiamo, ma non violeremo il Trattato" come sarebbe pesando che Bce faccia "da 'backstop' per sostituire gli impegni che gli Stati membri dovrebbero assumere nei confronti del Belgio". "Fare una cosa del genere sarebbe una violazione dell'articolo 123 del Trattato". "Non possiamo monetizzare le obbligazioni degli Stati membri". Lo ha detto la presidente Bce Christine Lagarde in audizione al Parlamento Europeo interpellata su un eventuale ruolo dell'istituto centrale nell'uso dei frozen asset per il prestito all'Ucraina. "Quindi non è che ci stiamo rifiutando, è solo che stiamo dicendo che dobbiamo rispettare il Trattato dell'Unione europea rispetto al funzionamento della Banca centrale europea", ha proseguito ancora Lagarde sull'ipotesi di utilizzo degli asset russi per erogare il prestito di Riparazione all'Ucraina. "La mia forte speranza" è "che gli eccellenti estensori e comunicatori che lavorano a questo progetto abbiano trovato il modo di chiamare le cose con il loro nome: Si tratta di un obbligo fiscale che abbiamo tutti".     "Quando lo spazio fiscale non c'è, dobbiamo trovare una soluzione. E ci sono soluzioni che sono state individuate". Servirà una decisione dei leader "se esiste un rischio di instabilità finanziaria, perché uno snodo chiave della rete finanziaria in cui operiamo, cioè Euroclear, è esposto al rischio. È nostro dovere dirlo. Il secondo dovere che abbiamo è verificare che il diritto internazionale sia rispettato, perché si tratta della fiducia nella nostra regione economica e nella nostra moneta - ha affermato -. Quindi, la mia forte speranza è che si aiuti l'Ucraina, che si aiuti il suo finanziamento, ma senza aggirare il trattato e senza aggirare l'imperativo della stabilità finanziaria. Ed è questo il motivo per cui il governo belga, che ha autorità su Euroclear, dove l'istituzione ha il suo quartier generale e la sua base giuridica, vuole essere garantito e sicuro che il rischio sia condiviso 'in solido', e non un rischio per il Belgio da solo. Sono sicura che esistono soluzioni".

Lagarde: "Aiuteremo l'Ucraina ma non violeremo il Trattato"

"Possiamo aiutare a finanziare l'Ucraina ma non violando il Trattato ed eludendo il mandato di stabilita' finanziaria". Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso dell'audizione al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda sul rifiuto della Banca centrale europea a fornire un sostegno al prestito destinato all'Ucraina garantito da asset russi congelati. "Faremo tutto quello che possiamo ma non violeremo il Trattato", ha aggiunto Lagarde. "Non sono stata nominata presidente Bce per violare il Trattato, ha osservato.

Rutte a Putin: "Siamo qui, non andiamo da nessuna parte"

Gli invii di armi all'Ucraina acquistate grazie al programma Purl  (Prioritized Ukraine Requirements List) "mandano" al presidente russo  Vladimir "Putin il messaggio che noi siamo qui, non andiamo da nessuna  parte" e faremo in modo che l'Ucraina abbia "ciò di cui ha bisogno" per  difendersi dall'invasione russa. Lo dice il segretario generale della  Nato Mark Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles al termine della  Ministeriale Esteri. "Solo una manciata di nazioni" alleate nella Nato  sono ancora fuori dal programma Purl, sottolinea Rutte.

Rutte: "La pace in Ucraina non si fa in un colpo solo"

"Portare a termine il percorso di pace non è qualcosa che si può fare in modo lineare e in un colpo solo. È necessario presentare proposte, è necessario discutere. E abbiamo visto nelle riunioni di Ginevra, Miami e ieri a Mosca che si tratterà di un approccio graduale". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte al termine della ministeriale esteri. "Siamo tutti d'accordo sul fatto che alla fine ciò di cui abbiamo bisogno è un'Ucraina sovrana, che disponga delle necessarie garanzie di sicurezza".

Cremlino: "Successi sul campo hanno rafforzato posizione negoziale di Mosca"

I successi sul campo di battaglia in Ucraina hanno rafforzato la   posizione negoziale di Mosca nei colloqui con gli Stati Uniti sulla  fine della campagna militare. A dirsene convinto è stato il consigliere  del Cremlino, Yuri Ushakov. "I progressi e la natura dei negoziati sono  stati influenzati dai successi dell'esercito russo sul campo di  battaglia nelle ultime settimane", ha dichiarato ai giornalisti. "I  nostri soldati, attraverso le loro imprese militari, hanno contribuito a  rendere più appropriate le valutazioni dei nostri partner sui percorsi  verso un accordo di pace", ha aggiunto.

Rutte: "Solo una manciata di alleati fuori da Purl"

"Ora oltre due terzi degli alleati hanno contribuito all'iniziativa Purl, per un totale di 4 miliardi, e siamo in marcia per 5 miliardi entro la fine dell'anno: solo una manciata di alleati non lo hanno fatto ed è una buona notizia". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte al termine della ministeriale esteri, aggiungendo che anche Nuova Zelanda e Australia hanno indicato di voler partecipare al programma per il sostegno militare all'Ucrain, Prioritized Ukraine Requirements List.

Cavo Dragone, Meloni: si riferiva a cybersecurity

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Rutte: "Nato è difensiva ma pronti a tutto per difenderci"

"La Nato e' un'alleanza difensiva. Restera' un'alleanza difensiva, ma non ci sono dubbi: siamo pronti e disposti a fare tutto il necessario per proteggere la nostra popolazione da un miliardi di persone e mettere in sicurezza il nostro territorio". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza.

Meloni: "Continuare a lavorare per la pace giusta"

"Abbiamo capito fin dall'inizio che la soluzione del conflitto in Ucraina non sarebbe stata una cosa facile perche' e' una guerra che va avanti da ormai quasi quattro anni. C'e' oggettivamente una disponibilita' da parte ucraina, da parte statunitense, da parte europea ma non ad oggi diciamo segnalata da parte russa". Cosi' la premier Giorgia Meloni, parlando della situazione sulla guerra in Ucraina. "Cio' - ha detto la premier - non toglie che bisogna continuare a lavorarci, cio' non toglie che il nostro obiettivo dal mio punto di vista deve essere quello di continuare a spingere per arrivare a una pace, purche' quella pace sia, come abbiamo detto mille volte, una pace giusta e sostenibile e duratura. E e' quello su cui siamo concentrati ora". 

Rutte: "Russia sempre più sconsiderata verso Nato"

"La Russia sta anche dimostrando un comportamento sempre piu' sconsiderato nei confronti della Nato, come la violazione del nostro spazio aereo, attacchi informatici e l'impiego di navi spia per mappare le infrastrutture sottomarine degli alleati. Questi incidenti sottolineano la necessita' di una vigilanza costante. Dobbiamo continuare a rispondere con forza, unita' e determinazione". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza.

Ucraina: russi occupano Balagan, Solodke e Zatyshshya

Gli analisti di DeepState hanno riferito che i russi hanno occupato gli insediamenti di Balagan nella regione del Donetsk, Solodke e Zatyshshya (nella regione di Zaporizhzhia). La notizia e' rilanciata dalla Pravda ucraina. I russi sarebbero avanzati anche a Pokrovsk, nonche' nei pressi di Novoekonomichesky e Hulyaipol. Secondo gli analisti, a novembre gli occupanti russi hanno occupato 505 chilometri quadrati di territorio ucraino. Il 40% di tutte le conquiste e' avvenuto nella zona di Hulyaipol, nella regione di Zaporizhzhia.

Cremlino: "Usa pronti a considerare nostre proposte"

Gli Stati Uniti sono pronti a considerare le opinioni della Russia per la pace in Ucraina, in particolare sull'esigenza di raggiungere una soluzione "a lungo termine". Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov.    "Gli americani sono pronti a fare ogni sforzo per raggiungere una soluzione a lungo termine, che, di fatto, è in linea con i nostri obiettivi", ha osservato Ushakov, citato dall'agenzia Tass. "L'atmosfera è costruttiva", ha aggiunto il consigliere.

Presidente Croazia: "La resistenza ucraina è eroica"

"La resistenza ucraina è eroica, ma il costo umano è insostenibile. L'Ucraina è la prima linea di difesa dell'Unione europea. L'accordo di pace deve quindi essere accettabile e deve prevenire attacchi russi per il futuro". Lo ha detto il primo ministro della Croazia, Andrej Plenkovic, intervenendo a Saint-Vincent al Sommet Grand Continent, organizzato dalla rivista di geopolitica Le Grand Continent in collaborazione con la Regione Valle d'Aosta. "L'Europa - ha aggiunto - oggi si trova di fronte alla situazione di sicurezza più complessa dalla fine della seconda guerra mondiale. Putin ha lanciato l'ennesimo assalto. La Russia ha messo in atto azioni di destabilizzazione in Europa con cyberattacchi. Non sono crisi isolate ma è una strategia per stravolgere l'ordine internazionale. Mosca vuole cambiare le cose con la forza e questo mette in crisi l'architettura di sicurezza europea. Saremmo ingenui a credere che l'Ucraina sarà l'ultimo tentativo di usare la forza da parte dei russi". Riguardo alla situazione militare Plenkovic ha osservato: "Rispetto all'Europa la Russia ha un vantaggio nelle truppe di terra e nei droni, che sono diventati uno strumento fondamentale nella guerra contemporanea. Però è inferiore per quanto riguarda la marina e l'aeronautica". "Il momento è decisivo per l'Europa - ha concluso - e occorre aumentare la capacità di difendere la democrazia. Non dobbiamo avere paura, è il momento di scelte coraggiose".

Lega: "Intesa sullo stop al gas russo rischiosa per l'Ue"

"Una decisione che non avrà impatto sulle sorti del conflitto in Ucraina e, tantomeno, sull'economia russa. Al contrario, rischia di spingere l'aumento dei costi per imprese e famiglie, nonché ridurre la sicurezza energetica dell'Ue. In tal senso, troviamo fuori luogo l'entusiasmo con cui stamani, in commissione Industria al Parlamento europeo, è stata accolta la conclusione dell'accordo con il Consiglio, per la messa al bando del gas russo. La Lega ha cercato di tenere una posizione di buon senso, per soluzioni basate sulle reali condizioni di mercato". Così in una nota Paolo Borchia, capo delegazione Lega e Raffaele Stancanelli.

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Ucraina, Meloni: "Il dl ci sarà, ci saranno altri Cdm"

Il decreto di proroga dell'invio delle armi a Kiev "ci sara'". Lo assicura la premier Giorgia Meloni, al termine della sua visita in Bahrein dove ha partecipato al Consiglio di cooperazione dei paesi del Golfo. "Ci saranno altre riunioni del Consiglio dei ministri da qui a fine anno", ha spiegato la premier riferendosi al caso di ieri quando il dl sulla proroga di invio delle armi e' stato tolto dall'ordine del giorno della riunione.

Meloni: "Sosteniamo popolo ucraino anche con generatori"

"Stiamo andando avanti e abbiamo già definito il sostegno all'Ucraina per i generatori di corrente. Zelensky aveva chiesto aiuto da questo punto di vista, ci sono aziende italiane che producono generatori di dimensioni sufficienti. Sappiamo che la Russia predilige attaccare le infrastrutture strategiche che servono alla popolazione civile. Si è ormai in inverno e ci stiamo dedicando anche a questo per aiutare la popolazione civile". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata in un punto stampa alla fine della missione in Bahrein.

Meloni: "Decreto armi non significa lavorare contro pace"

"Chiaramente noi lavoriamo per la pace ma finché ci sarà una guerra faremo quello che possiamo fare, come abbiamo sempre fatto, per aiutare l'Ucraina a difendersi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla fine della missione in Bahrein parlando del nuovo decreto di proroga degli aiuti militari a Kiev. "Il decreto  - ha proseguito - entro la fine dell'anno viene fatto in ogni caso perché serve. Non vuol dire lavorare contro la pace. Vuol dire che finché c'è una guerra aiuteremo l'Ucraina a potersi difendere da un aggressore. C'è più di un Consiglio dei Ministri che lo consente e quindi cerchiamo sempre di spalmare i provvedimenti del Consiglio dei Ministri in maniera tale da lavorare su quello che è più urgente. È una questione logistica".

Meloni: "Parole Cavo Dragone circoscritte alla cybersicurezza"

"Circoscriverei le parole dell'ammiraglio Cavo Dragone a quello di cui stava parlando, la cybersicurezza". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata in un punto stampa alla fine della missione in Bahrein. "Bisogna evitare tutto ciò che può generare confusione e spaventare", ha premesso però la premier.

Meloni: "Russia non disponibile ma continuare a lavorare per pace"

"La soluzione al conflitto russo-ucraino abbiamo capito dall'inizio che non sarebbe stata facile. C'è una disponibilità da parte ucraina, europea e statunitense ma non da parte russa. Ciò non toglie che bisogna continuare a lavorare e spingere per una pace giusta, sostenibile e duratura". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla fine della missione in Bahrein.

Meloni su Cavo Dragone: "Fase in cui bisogna misurare le parole"

"E' una fase in cui bisogna misurare molto bene le parole" evitando "quello che può far surriscaldare gli animi. L'ammiraglio Cavo Dragone stava parlando di cybersicurezza. Io l'ho letta così: la Nato è un'organizzazione difensiva, oltre a difenderci dobbiamo fare anche meglio prevenzione. Attenzione anche a come si leggono parole che bisogna anche essere molto attenti a pronunciare". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata in un punto stampa alla fine della missione in Bahrein. 

Meloni: "Entro fine anno decreto armi per sostenere Kiev"

"La possibilità di inviare aiuti all'Ucraina scade il 31 dicembre, un decreto ci sarà. Aiuteremo l'Ucraina a difendersi dall'aggressore, c'è più di un Cdm che lo consente". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla fine della missione in Bahrein. 

Ucraina, le immagini di Pokrovsk prima e dopo la battaglia. VIDEO

Il Cremlino: "Aperti al dialogo con gli europei, ma rifiutano"

La Russia è aperta al dialogo sull'Ucraina anche con i Paesi europei, ed è pronta a ricevere a Mosca anche leader di questi Paesi, ma loro "rifiutano tutti i contatti". Lo ha detto il consigliere presidenziale Yuri Ushakov. "Gli europei rifiutano tutti i contatti, anche se il presidente Putin ha detto più volte: se qualcuno dei leader europei vuole parlare, prego, benvenuti, venite a Mosca". "Da parte nostra non c'è alcun atteggiamento negativo verso le proposte di contatto", ha insistito il rappresentante del Cremlino, citato dall'agenzia Tass. 

Cremlino

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Cremlino: "Ucraina in Nato tra questioni chiave negoziati"

La questione dell'adesione dell'Ucraina alla Nato "è una delle questioni chiave" nelle trattative tra Russia e Usa. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov, sottolineando che quindi l'argomento "è stato discusso" nei colloqui di ieri al Cremlino tra Vladimir Putin e gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kushner. Lo riferisce la Tass. 

Dombrovskis: "Prestito asset russi fino a 210 miliardi"

Il prestito basato sui beni congelati alla Banca centrale della Federazione Russa che l'Ue vorrebbe erogare all'Ucraina avrà un ammontare "massimo" di "210 miliardi" di euro e non sarà versato in un'unica soluzione. Lo spiega il commissario europeo all'Economia Valdis Dombrovsksis, in conferenza stampa a Bruxelles. Uno dei nuovi regolamenti proposti, dice il commissario, "fornisce una base giuridica per misure adeguate a questa situazione economica e di sicurezza, incluso il divieto di trasferire i beni immobilizzati alla Russia".

Ed è, continua, "in linea con le conclusioni del Consiglio Europeo che affermano: 'I beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non la risarcirà per i danni causati da questa guerra'. Questo regolamento opererà parallelamente al regime di sanzioni". In termini di volumi di finanziamento, aggiunge Dombrovskis, "nell'Ue ci sono 210 miliardi di euro di beni immobilizzati. Questo è, quindi, l'importo massimo del prestito che possiamo proporre". Il denaro "non verrà erogato in un'unica soluzione, ma strutturato per rispondere alle mutevoli esigenze dell'Ucraina".

Queste, aggiunge, "saranno specificate nella strategia di finanziamento, da presentare ogni anno. Terremo inoltre 45 miliardi di euro di questo importo come riserva per rimborsare i prestiti esistenti, garantendo che i prestiti Era (Extraordinary Revenue Acceleration, prestiti concordati in sede G7, ndr) non aumentino l'onere del debito dell'Ucraina". Infine, continua, "ma non meno importante, le proposte sono supportate dal rispetto da parte dell'Ucraina di prerequisiti essenziali per ricevere il sostegno. Tra questi rientrano il rispetto dei meccanismi democratici, dei diritti umani e dello Stato di diritto, inclusa la lotta alla corruzione", sottolinea infine.

Due opzioni Ue: "Prestito asset russi o debito"

La Commissione Europea mette sul tavolo due soluzioni per finanziare l'Ucraina per i prossimi due anni: debito comune Ue, garantito dal cosiddetto headroom, il margine dato dalla differenza tra impegni e pagamenti nel bilancio pluriennale dell'Unione, "e" (non "o") un prestito di riparazione, basato sui beni congelati alla Banca centrale della Federazione Russa. Anche dopo lo stop arrivato dalla Bce, che, secondo indiscrezioni non smentite riportate dal Financial Times, non intende fungere da pagatore di ultima istanza nel caso in cui gli Stati membri non dovessero disporre dei denari necessari a far fronte agli obblighi finanziari nei confronti della Banca centrale russa, che scatterebbero nel caso in cui il congelamento dei beni dovesse venire meno per qualsiasi motivo, l'esecutivo Ue propende decisamente per la seconda opzione.

Per realizzare la prima opzione, il debito Ue garantito dal bilancio, occorrerebbe l'unanimità dei 27, assai improbabile viste le posizioni dell'Ungheria di Viktor Orban, sempre meno isolato. La Commissione ha preparato cinque proposte giuridiche, in vista del Consiglio Europeo del 18 e 19 dicembre in cui i leader discuteranno della materia.

Con le proposte di oggi, dice la presidente Ursula von der Leyen, "garantiremo all'Ucraina i mezzi per difendersi e portare avanti i negoziati di pace da una posizione di forza. Proponiamo soluzioni per contribuire a coprire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi due anni, sostenere il bilancio dello Stato e rafforzare la sua industria della difesa, nonché la sua integrazione nella base industriale di difesa europea. Proponiamo di creare un prestito di riparazione, utilizzando i saldi di cassa derivanti dagli asset russi immobilizzati nell'Ue, con solide garanzie per i nostri Stati membri. Incrementiamo il costo della guerra di aggressione russa. Questo dovrebbe rappresentare un ulteriore incentivo per la Russia a partecipare al tavolo dei negoziati".

Von der Leyen: "Proposta risponde a preoccupazioni Belgio"

La proposta di finanziamento del bilancio ucraino per i prossimi due anni grazie all'utilizzo degli asset russi congelati e detenuti in Belgio, presentata oggi dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, risponde alle tre principali preoccupazioni del Paese. Lo afferma la leader dell'esecutivo Ue nel corso della conferenza stampa. "È molto importante accogliere tutte le preoccupazioni e i rischi percepiti del Belgio. Condividiamo assolutamente gli stessi obiettivi: l'onere del rischio deve essere condiviso da tutti noi ed essere distribuito in modo equo e uniforme, come abbiamo fatto,  e dobbiamo mettere in atto meccanismi che proteggano i nostri Stati membri, specie il Belgio", aggiunge.

Anzitutto, prosegue von der Leyen, il Belgio aveva chiesto che le regole del prestito non si applicassero solo a sé e a Euroclear, l'ente che detiene la maggior parte dei fondi russi congelati: "abbiamo esteso l'ambito a tutti i depositari centrali di titoli e alle banche commerciali nell'Ue", da qui l'ammontare massimo di 210 miliardi di euro, contro i 140 previsti originariamente. In secondo luogo, Bruxelles aveva chiesto meccanismi forti di condivisione degli oneri: "abbiamo risposto assicurando che sia in atto una garanzia solida per coprire qualsiasi danno che possa accadere e che gli Stati membri contribuiscano al prestito. Poiché l'ambito è più ampio, le preoccupazioni del Belgio riguardano molti più Stati membri".

Terzo, la garanzia che Euroclear possa sempre restituire i fondi alla Russia in caso di necessità, in accordo con i suoi obblighi, è "assicurata attraverso un meccanismo di liquidità molto forte, che garantisce che il contante sia sempre disponibile, non solo grazie agli Stati membri ma anche con il bilancio dell'Ue", conclude von der Leyen. La proposta, spiega, è il risultato di "tante consultazioni a differenti livelli: non abbiamo finito con le consultazioni, discuteremo con gli Stati e il Parlamento, e come per qualsiasi proposta ci saranno miglioramenti".

Berlino: "Mosca non vuole conclusione negoziata della guerra"

La Russia non cerca una conclusione negoziata della guerra in Ucraina. Ad affermarlo è il ministero degli Esteri tedesco, in un post su X all'indomani dell'incontro che al Cremlino ha riunito il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff. "Salutiamo tutti i colloqui volti a mettere fine alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Al momento semplicemente non vediamo la Russia passare in modalità negoziale", si legge nella dichiarazione. 

Berlino: "La Russia non è entrata in modalità trattativa"

"Vediamo con favore ogni colloquio che possa portare a chiudere la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina. Solo che al momento non vediamo che la Russia stia entrando in modalità di negoziato". È quello che ha postato su x il ministero degli Esteri tedesco, guidato da Johann Wadephul. 

Von der Leyen: "Prestito asset russi contributo a pace"

Se il prestito all'Ucraina basato sui beni congelati alla Russia verrà approvato "dai colegislatori" dell'Ue, Consiglio e Parlamento, "contribuirà positivamente ai negoziati di pace", perché sarà una "leva" che dimostrerà alla Russia che "noi ci siamo", a fianco di Kiev, "nel lungo periodo". Lo sostiene la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles dopo il collegio dei commissari che ha varato le proposte giuridiche relative al prestito progettato per sostenere finanziariamente Kiev nei prossimi due anni. 

Dombrovskis: "Prestito asset russi fino a 210 mld"

Il prestito basato sui beni congelati alla Banca centrale della Federazione Russa che l'Ue vorrebbe erogare all'Ucraina avrà un ammontare "massimo" di "210 miliardi" di euro e non sarà versato in un'unica soluzione. Lo spiega il commissario europeo all'Economia Valdis Dombrovsksis, in conferenza stampa a Bruxelles. Uno dei nuovi regolamenti proposti, dice il commissario, "fornisce una base giuridica per misure adeguate a questa situazione economica e di sicurezza, incluso il divieto di trasferire i beni immobilizzati alla Russia". Ed è, continua, "in linea con le conclusioni del Consiglio Europeo che affermano: 'I beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non la risarcirà per i danni causati da questa guerra'. Questo regolamento opererà parallelamente al regime di sanzioni".

Von der Leyen: "Su prestito Riparazione voto a maggioranza"

Sulla proposta del prestito per le Riparazioni all'Ucraina "utilizzeremmo i saldi di cassa derivanti dai beni russi immobilizzati nell'Ue. Proponiamo di includere tutte le istituzioni finanziarie che hanno accumulato tali saldi di cassa" che "dovrebbero trasferire la liquidità nello strumento del prestito per le Riparazioni". I saldi di cassa saranno messi a disposizione di Kiev come prestito da rimborsare "se e quando la Russia pagherà le riparazioni. Questa soluzione può essere istituita tramite votazione a maggioranza qualificata". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

von der Leyen: "Per 26-27 servono 135 mld; 90 da noi"

"Il Fondo monetario internazionale stima che l'Ucraina avrà bisogno di 135 miliardi di euro per i prossimi due anni, ovvero il 2026 e il 2027. Questi fondi sono necessari per mantenere in funzione lo Stato e i servizi di base, sia dal punto di vista civile, sia per continuare a sostenere la coraggiosa resistenza ucraina sul campo di battaglia, sia dal punto di vista militare". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa. "Oggi proponiamo di coprire due terzi del fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi due anni. Si tratta quindi di 90 miliardi di euro. La quota rimanente sarebbe a carico dei partner internazionali", ha spiegato. 

Bruxelles: "2 ipotesi per Kiev, prestiti Ue e asset russi"

La Commissione Ue presenta due proposte legislative possibili per il supporto all'Ucraina nel 2026-2027: prestiti basati sul bilancio Ue e il prestito di Riparazione usando "la liquidità delle istituzioni finanziarie europee" che detengono gli asset russi immobilizzati in Ue (non solo Euroclear, dunque). Sono incluse una norma per vietare il ritorno degli asset a Mosca" fino alla fine del conflitto, salvaguardie su ritorsioni e rischi legali per Stati e istituzioni finanziarie, e una modifica al Quadro finanziario pluriennale per sostenere le due ipotesi. Non si esclude esplicitamente uso in contemporanea delle due ipotesi. 

Ungheria: su stop gas russo ricorreremo a Corte Ue

L'Ungheria minaccia di ricorrere alla Corte di giustizia dell'Ue contro il piano europeo per lo stop all'import di gas dalla Russia. "Non appena il piano RePowerEU sarà formalmente adottato, lo contesteremo immediatamente alla Corte di giustizia dell'Ue", ha scritto su X il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto. "Il procedimento legale inizierà senza indugio. I lavori preparatori sono già in corso. Faremo tutto il necessario per difendere la sicurezza energetica dell'Ungheria", ha aggiunto. 

Ucraina, Italia proroga stato emergenza per un anno (2)

Con decreto del ministro della Difesa è autorizzata la cessione alle autorità governative dell'Ucraina dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari di cui al documento classificato elaborato dallo Stato Maggiore della difesa (il documento è secretato). I mezzi, i materiali e gli equipaggiamenti sono ceduti a titolo non oneroso per la parte ricevente. Lo Stato Maggiore della difesa è autorizzato ad adottare le procedure più rapide per assicurare la tempestiva consegna dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti.

Ucraina, Italia proroga stato emergenza per un anno

L'Italia ha prorogato per dodici mesi, fino al 20 novembre 2026, lo stato di emergenza per intervento all'estero in conseguenza del perdurare degli accadimenti in atto nel territorio dell'Ucraina. Lo stabilisce la delibera del Consiglio dei Ministri, pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Per l'attuazione degli interventi urgenti di supporto alle attività di soccorso ed assistenza alla popolazione interessata, da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, si provvede, con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, anche in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, nel limite di due milioni di euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali.

Media: "Nuovo attacco di Kiev all'oleodotto Druzhba"

La notte del 1 dicembre le forze ucraine hanno attaccato nuovamente l'oleodotto russo Druzhba. Lo scrivono i media ucraini citando fonti dell'intelligence di Kiev. Noto anche come Oleodotto dell'Amicizia, si tratta della più grande arteria per il trasporto di petrolio russo in Europa: in passato riforniva Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Germania e Ucraina, sebbene Ungheria e Slovacchia siano ora gli unici paesi dell'Ue a ricevere ancora petrolio russo. Secondo le fonti l'attacco è stato effettuato nei pressi dell'insediamento di Kazinsky Vysilky, che si trova nel tratto dell'oleodotto Taganrog-Lipetsk. Per colpire la sezione dell'oleodotto, sono stati utilizzati esplosivi detonati a distanza e ulteriori miscele combustibili, affermano le fonti del Gur ucraino. Secondo i media internazionali, si tratta del quinto attacco ucraino all'oleodotto. 

Ministra della Finlandia: "Non dare peso alle minacce di Putin, cercare una via d'uscita"

L'avvertimento lanciato da Vladimir Putin all'Europa sul fatto che la Russia sia pronta a combatterla è "retorica di cui la Russia si serve per intimidirci, e non dovremmo prendere troppo sul serio discorsi del genere". Lo afferma la ministra degli esteri finlandese Elina Valtonen entrando alla ministeriale Nato in corso a Bruxelles. 

"Abbiamo capacità molto forti come Nato, come Europa, e le stiamo rafforzando di giorno in giorno", prosegue. "La Russia, al contrario, si trova in una posizione in cui sta disperatamente cercando una via d’uscita dalla guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare e che si basava chiaramente su un calcolo completamente sbagliato rispetto a ciò che sarebbe successo. Gli ucraini sono stati abbastanza coraggiosi da resistere al male per quattro anni ormai, e ancora più a lungo se consideriamo l’illegale annessione della Crimea", conclude, aggiungendo che Kiev ha "tutte le possibilità di avere un futuro basato non solo sulla libertà, ma anche sulla piena sovranità che merita".

Il Cremlino: "Non è vero che Putin ha respinto il piano degli Usa"

Il Cremlino asserisce che "non sarebbe corretto" dire che Vladimir Putin ha respinto la bozza di un piano di pace presentata ieri da Steve Witkoff e Jared Kushner al Presidente russo. Ma il portavoce Dmitry Peskov non elabora ulteriormente per spiegare l'esito negativo dell'incontro di ieri. Il Consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, aveva spiegato che un compromesso su un testo per una soluzione della guerra in Ucraina non era ancora stato trovato. "Alcune proposte americane sono più o meno accettabili, ma devono essere discusse. Parte del wording che hanno presentato è inaccettabile", aveva detto. 

Zelensky: "Umerov incontra gli europei dopo i colloqui degli Usa a Mosca"

"Rustem Umerov ha riferito sui preparativi per gli incontri odierni a Bruxelles con i consiglieri per la sicurezza nazionale dei leader europei" affiancato dal capo di Stato maggiore generale Andrii Hnatov. "I rappresentanti ucraini informeranno i loro colleghi in Europa su quanto appreso in seguito ai contatti di ieri con la parte americana a Mosca e discuteranno anche della componente europea della necessaria architettura di sicurezza". Così Volodymyr Zelensky su X. 

Zelensky: "Prepariamo incontri con inviati Usa a Washington"

Dopo gli incontri a Bruxelles con i consiglieri europei sugli sviluppi del negoziato per la pace, "Rustem Umerov e Andrii Hnatov inizieranno i preparativi per un incontro con gli inviati del presidente Trump negli Stati Uniti". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Il Cremlino: "La rinuncia al gas russo peserà sull'economia Ue"

La rinuncia della Ue al gas russo "accelererà solo il processo già in atto negli ultimi anni di perdita del potenziale di leadership dell'economia europea". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Significa - ha affermato il portavoce, citato dall'agenzia Interfax - che l'Europa dipenderà da un gas che costa di più, e a volte molto di più, rispetto al gas russo. In questo modo l'Europa si condanna a fonti di energia molto più costose, il che inevitabilmente porterà a conseguenze per l'economia europea e a una diminuzione della competitività dell'Europa". 

Ucraina, Rutte: "Senza accordo avanti con armi e sanzioni". VIDEO

Peskov: "Telefonata Putin-Trump possibile in tempi rapidi"

Una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump puo' essere organizzata rapidamente in qualsiasi momento e il lavoro è in corso a livello di esperti. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Una telefonata è possibile in qualsiasi momento. Può essere organizzata rapidamente", ha detto Peskov ai giornalisti in risposta alla domanda se fosse prevista una telefonata con Trump. "Come ha detto ieri il mio collega Yury Ushakov, il lavoro è in corso a livello di esperti. E' necessario raggiungere determinati risultati a livello di esperti, in particolare per gettare le basi per futuri contatti al vertice", ha affermato. 

Peskov

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Il Cremlino: "Non respinto il piano Usa, solo alcune parti"

Il presidente russo Vladimir Putin non ha respinto il piano americano di pace presentato ieri nei colloqui al Cremlino da Steve Witkoff e Jared Kushner, ma mentre alcune parti sono state accolte, altre sono state giudicate non accettabili. Lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. La Russia e gli Stati Uniti stanno ora conducendo un lavoro a livello di esperti, e i risultati dovrebbero diventare la base per i contatti a livello più alto, ha aggiunto Peskov. 

Alleati Nato annunciano un miliardo per le armi Usa a Kiev

Germania, Polonia, Norvegia, Paesi Bassi e Canada hanno annunciato che insieme stanzieranno circa un miliardo di dollari in più per il programma di acquisto di armi americane destinate all'Ucraina, o Purl. "Stiamo mantenendo la pressione sulla Russia e, come alleati della Nato, intendiamo aumentarla ulteriormente", ha commentato il ministro degli Esteri tedesco Wadephul. A tal fine, la Germania acquisterà ulteriori attrezzature di difesa per l'Ucraina per un valore di 200 milioni di dollari, che saranno consegnate in due pacchetti nell'ambito del meccanismo Purl", ha aggiunto. "Il messaggio che stiamo inviando come Alleanza è inequivocabile: siamo in grado di agire, siamo forti e siamo pronti a difendere ciò che ci unisce, ovvero la nostra sicurezza, la nostra libertà e l'ordine pacifico in Europa". 

Mosca, conquistato altro villaggio nella regione di Zaporizhzhia

La Russia ha rivendicato la conquista di un altro villaggio, Chervonoe, nella regione ucraina di Zaporizhzhia. "Le unità del raggruppamento di forze Est hanno continuato ad avanzare in profondità nelle difese nemiche e hanno preso il villaggio di Chervonoe, nella regione di Zaporizhzhia", ha dichiarato il ministero della Difesa sul suo canale Telegram. 

Cavo Dragone: "La Nato è e rimane un'alleanza difensiva"

"Nell'intervista al Financial Times, così come in altre dichiarazioni, ho fatto riferimento specificatamente alle minacce ibride di cui siamo quotidianamente oggetto, evidenziando come sia importante e necessario mantenere un approccio flessibile e assertivo, senza alimentare ovviamente processi escalatori". Lo dichiara all'ANSA l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, a margine della ministeriale esteri in corso. "La Nato, come sempre ribadito, rimane infatti un'alleanza difensiva", ha aggiunto rispondendo a una domanda sull'opzione di azioni preventive. 

Cavo Dragone

©Getty

Kiev, 111 droni lanciati da russi, 2 morti in raid sull'est

Due persone sono state uccise e tre sono rimaste ferite in un attacco russo avvenuto nella notte nella regione orientale di Dnipropetrovsk. Lo ha dichiarato il Servizio di emergenza statale ucraino. Gli attacchi dei droni hanno provocato un incendio nella città di Ternivka, danneggiando garage, edifici residenziali e automobili.

Secondo l'aeronautica militare ucraina, la Russia ha lanciato complessivamente 111 droni ieri sera. Di questi, 83 sono stati abbattuti, mentre 27 hanno colpito 13 località ucraine. Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kharkiv e Odessa sono state le regioni più colpite.

Ucraina, Macron arrivato in Cina: farà pressione su Xi per sostenere la tregua

Il presidente francese Emmanuel Macron è atterrato in Cina, dove dovrebbe fare pressione sul suo omologo Xi Jinping affinché contribuisca a garantire un cessate il fuoco in Ucraina e a discutere delle relazioni commerciali. Lo riporta l'Afp.

Macron, alla quarta visita di Stato in Cina dal suo insediamento nel 2017, incontrerà Xi e il premier Li Qiang presso la Grande Sala del Popolo della capitale prima di dirigersi nella città sud-occidentale di Chengdu.

Gb: "Trump e Zelensky cercano la pace, Putin l'escalation"

"Abbiamo visto due presidenti cercare la pace, il presidente Trump e il presidente Zelensky, ma finora tutto ciò che abbiamo visto da Putin è stato un tentativo di intensificare la guerra". Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Yvette Cooper, arrivando alla ministeriale Nato di Bruxelles. "Putin dovrebbe porre fine alle chiacchiere e allo spargimento di sangue", ha aggiunto. 

Media: "Salta l'incontro tra Witkoff-Kushner e Zelensky"

L'incontro a Bruxelles tra Volodymyr Zelensky e gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner non avrà luogo "a causa del ritorno degli inviati" a Washington. Lo riporta Kyiv Post citando fonti non specificate: "L'incontro di Bruxelles è annullato" e Zelensky sta tornando in Ucraina. Il Cremlino sostiene che Witkoff e Kushner abbiano "promesso" di volare direttamente a Washington dopo i colloqui con Putin. Il motivo dell'annullamento non è stato reso noto. La Tass ha scritto - citando un controllore del traffico aereo europeo - che il volo con Witkoff e Kushner ha superato l'Europa ed è entrato di notte nello spazio aereo canadese. 

Belgio: "Per il sostegno a Kiev preferiamo il prestito dell'Ue"

"E' ovviamente essenziale affrontare le necessità finanziarie dell'Ucraina. Il Belgio sostiene pienamente questo obiettivo. Ma esistono diverse opzioni per farlo. Abbiamo ripetutamente affermato che consideriamo l'opzione del prestito basato sulle riparazioni la peggiore di tutte, poichè è rischiosa e non è mai stata attuata prima". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri belga, Maxime Prevot, all'arrivo alla ministeriale Esteri Nato. "Tutti possono vedere quanto sia stato difficile, per mesi, trovare una soluzione solida all'opzione proposta. Questo spiega perchè continuiamo a sostenere un'alternativa, cioè che l'Ue prenda in prestito sui mercati l'importo necessario. Si tratta di un'opzione nota, solida e consolidata, con parametri prevedibili", ha aggiunto. 

Tajani: "E' prematuro per noi parlare di armi Usa per Kiev"

"Per adesso ancora è prematuro". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando alla ministeriale Nato a proposito della possibilità che l'Italia compri armi Usa per l'Ucraina nell'ambito dell'iniziativa Purl. "Speriamo intanto che non servano più armi nei prossimi mesi, perché se si raggiunge un accordo e si arriva a cessare il fuoco, le armi non serviranno più, servirà a fare altro". 

Tajani: "La posizione della Bce complica il lavoro per gli asset russi"

"La posizione della Banca Centrale Europea era uno dei problemi che c'era da affrontare e se la Bce si è schierata contro certamente si complica il lavoro per per i beni congelati, come poterli utilizzare e se poterli utilizzare". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando alla ministeriale Nato. "Il problema è sempre quello delle garanzie - ha aggiunto - quindi vediamo. Bisogna fare uno studio giuridico approfondito, se si può fare o non si può fare, e considerare anche la stabilità dell'eurozona. Politicamente noi siamo favorevoli, il problema è se giuridicamente tutto ciò si può fare, se non si creano scosse". 

Bce

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Ministro della Norvegia: "Nessuno vuole attaccare la Russia ma pronti alla difesa"

"Nessuno ha intenzione di attaccare la Russia", ma la Nato è "pronta a difendere" il proprio territorio. Lo afferma il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide entrando alla ministeriale Nato in corso a Bruxelles. "Nei 76 anni di esistenza della Nato, nessuno ha mai attaccato un Paese membro della Nato. E questo perché siamo sempre pronti a difenderci nella più forte alleanza militare della storia. Quindi sconsiglierei di farlo, ma posso assicurarvi che nessuno qui sta cercando una guerra con la Russia. Siamo però sempre pronti a difendere il nostro territorio e i nostri cittadini con una forza estremamente capace", evidenzia.

È "assolutamente imperativo" che l'Ue sia ai tavoli dei negoziati, prosegue il ministro norvegese. "Come continuiamo a dire, niente sull'Ucraina senza l'Ucraina, ma niente sull'Europa senza l'Europa. Perché questa guerra avviene nel nostro continente. È la prima guerra tra Stati degli ultimi 80 anni nel nostro stesso continente. E l'esito di questa guerra, che ha plasmato la nuova era postbellica dell'Europa, sarà l'era post-guerra in Ucraina. E, naturalmente, l'Europa deve far parte della definizione di tutto ciò".

La riunione odierna serve anche per assicurarsi che gli alleati, Usa inclusi, rimangano "impegnati, fermi e uniti, perché questo è nel nostro interesse transatlantico condiviso. È nell'interesse di noi europei, ed è nell'interesse dei nostri amici nordamericani, Canada e Stati Uniti, rimanere uniti in un mondo sempre più impegnativo. Questa è una conversazione continua. Ma sono ottimista che questo incontro contribuirà in una buona direzione", conclude.

Von der Leyen: "Con stop a gas russo è giorno storico per l'Ue"

"Oggi è una giornata storica per l'Unione europea: molti pensavano che non sarebbe stato possibile invece oggi è successo. Ho sempre saputo che avremmo potuto farlo. Ora siamo pronti ad aprire collaborazioni con nuovi partner affidabili. Questo è solo l'inizio di un vero successo europeo". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando l' Intesa tra il Consiglio Ue e il Parlamento europeo sul regolamento per eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale russo. "Inverno dopo inverno abbiamo aiutato Kiev e il suo sistema energetico: ripareremo le infrastrutture e lo faremo ancora". 

Sky TG24 Mondo, Witkoff e Kushner da Putin a Mosca. VIDEO

L'incontro Putin-Trump "dipenderà dai progressi del lavoro"

Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump dipendera' dai risultati del lavoro svolto dai rispettivi collaboratori e dalle agenzie designate. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov al termine dei colloqui con una delegazione Usa di alto livello al Cremlino. "Abbiamo concordato di rimanere in contatto con gli americani a livello di inviati, collaboratori e altri rappresentanti, comprese le due persone che hanno visitato oggi il Cremlino. Per quanto riguarda un possibile incontro a livello presidenziale, ciò dipenderà dai progressi che potremo compiere su questo percorso, nel corso del costante e duro lavoro svolto dai collaboratori e dai rappresentanti dei ministeri degli Esteri e di altre agenzie", ha affermato Ushakov dopo l'incontro di Putin con l'inviato presidenziale speciale Usa Steve Witkoff e l'investitore e uomo d'affari nonchè genero di Trump, Jared Kushner.

Erdogan a Macron: "Diplomazia per porre fine alla guerra Mosca-Kiev"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che "la Turchia sta compiendo il massimo sforzo per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia con una pace giusta e duratura", durante un colloquio telefonico con l'omologo francese Emmanuel Macron. Durante la telefonata, Erdogan "ha sottolineato la necessità di utilizzare i canali diplomatici nel modo più efficace per raggiungere una pace duratura", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara, sottolineando che la chiamata è avvenuta su richiesta del presidente francese. Il leader turco ha inoltre affermato che il sostegno della Turchia al processo per raggiungere il cessate il fuoco continuerà ad aumentare e che "evitare misure che potrebbero mettere a repentaglio la pace globale contribuirà agli sforzi di pace". Durante la telefonata, Erdogan e Macron hanno discusso anche  degli ultimi sviluppi della situazione nel Caucaso, a Gaza e in Siria. 

Rutte: "Se non c'è accordo continuare con armi e sanzioni"

"È un bene che il processo di pace sia in corso, solo gli Usa sotto la guida del presidente Trump potevano rompere lo stallo. Ma se non si saranno risultati è essenziale che le armi continuino ad arrivare in Ucraina, come sta accadendo oggi grazie all'iniziativa Purl e gli aiuti bilaterali, e che le sanzioni economiche imposte alla Russia mordano, che è quello che avviene". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte arrivando alla ministeriale Esteri. "È la cosa migliore per far cambiare idea a Putin". 

Ushakov: "Senza soluzione sui territori nessuna fine della crisi"

Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso di questioni territoriali con l'inviato speciale presidenziale Usa Steve Witkoff e con Jared Kushner, ma al momento non è stato ancora raggiunto un compromesso territoriale per risolvere il conflitto ucraino. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov. "Le questioni territoriali, senza le quali non vediamo alcun modo per risolvere la crisi, sono state discusse specificamente", ha riferito ai giornalisti al termine dei negoziati durati quasi cinque ore. "La questione è naturalmente la più importante per noi, e lo è anche per gli americani. Non è stato ancora raggiunto alcun compromesso, alcune proposte statunitensi sembrano più o meno accettabili, ma devono essere ulteriormente discusse. Alcune formulazioni proposte non sono accettabili per noi. Il lavoro proseguirà. Questa è davvero una delle questioni cruciali", ha sottolineato Ushakov. 

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Si è riacceso il dibattito riguardo agli aiuti militari da inviare a Kiev. Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca. La richiesta dell’Ue per il 2026 è molto più alta e dove trovare i fondi resta un rebus che accomuna tutta l’Europa. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24, nella puntata del 2 dicembre.

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Mosca: "Da Putin valutazione su azioni distruttive dell'Europa"

Durante i negoziati a Mosca con la delegazione statunitense, il presidente Vladimir Putin ha valutato le azioni distruttive dell'Europa nel contesto della risoluzione del conflitto ucraino. Lo ha affermato il massimo consigliere del titolare del Cremlino, Yury Ushakov. "Certo, il nostro presidente ha valutato le azioni distruttive intraprese dall'Europa nel contesto della risoluzione (del conflitto in Ucraina)", ha dichiarato alla stampa al termine dei colloqui. 

Rubio: "Il Donetsk principale punto di contesa nei negoziati"

La regione di Donetsk rimane il principale punto di contesa nei negoziati di pace tra l'Ucraina e la Russia, a cui spetta la decisione finale di terminare la guerra. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista a Fox News, al termine dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. "Gli Stati Uniti stanno lavorando per risolvere la guerra in Ucraina e cercano di aiutare le parti in conflitto a superare le loro divergenze, ma alla fine la decisione di porre fine alle ostilità spetterà a Kiev e Mosca" ha detto Rubio. "Se decidono di non voler porre fine alla guerra, allora la guerra continuerà, ma noi cercheremo di porvi fine", ha assicurato, ribadendo l'impegno dell'amministrazione del presidente Donald Trump, con una diplomazia attiva per aiutare le parti a superare i loro disaccordi. Rubio ha affermato che il principale punto di disaccordo nei negoziati in questo momento riguarda circa il 20% della regione di Donetsk, che rimane sotto il controllo dell'Ucraina. "Quello per cui stanno letteralmente combattendo ora riguarda uno spazio di circa 30-50 chilometri e il 20% della regione di Donetsk. Quindi quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire cosa possono sopportare gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro", ha aggiunto Rubio. "Per fare questo, dobbiamo parlare con entrambe le parti. Ci sono persone irrazionali coinvolte in questa questione. Persone che credono che dovremmo parlare solo con la parte ucraina e non con quella russa. Ma non si può porre fine a una guerra tra Russia e Ucraina senza parlare con la Russia, ma bisogna anche tenere conto della posizione ucraina", ha osservato Rubio. Infine, sul sostegno Usa all'Ucraina, il segretario di Stato ha affermato che "alcune persone credono che la nostra politica dovrebbe essere quella di continuare a finanziare l'Ucraina in quantità illimitate finchè dura la guerra. Questo non è realistico e non accadrà". 

L'aereo di Witkoff è ripartito da Mosca

L'inviato speciale americano Steve Witkoff ha lasciato Mosca, riporta l'agenzia di stampa russa Tass. Il volo di Witkoff è decollato dall'aeroporto di Vnukovo alle 2:02 ora locale (00:02 in Italia), rendono noto fonti di controllo aereo specificando che il volo dell'inviato Usa è diretto oltre il confine di Stato russo. Ieri il presidente Vladimir Putin, Witkoff e il genero del leader americano Donald Trump, Jared Kushner, hanno avuto colloqui al Cremlino sull'Ucraina. 

Cremlino: "Le trattative continueranno con Witkoff e Kushner"

La Russia continuerà le trattative con gli Usa per una pace in Ucraina nelle persone dell'inviato speciale Steve Witkoff e di Jared Kushner. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dalla Tass. 

Cremlino: "Nessun compromesso sul territorio dopo i colloqui"

Il Cremlino ha dichiarato che "nessun compromesso" è stato ancora raggiunto sulla questione chiave del territorio in Ucraina, dopo ore di colloqui con l'inviato statunitense Steve Witkoff e il genero del presidente Donald Trump, Jared Kushner. "Finora non abbiamo trovato un compromesso, ma si possono discutere alcune soluzioni americane", ha dichiarato il principale collaboratore del Cremlino, Yuri Ushakov, in risposta alla domanda di un giornalista sui territori ucraini occupati. Tuttavia, ha aggiunto Ushakov, "la conversazione è stata molto utile e costruttiva", tuttavia "c'è ancora molto lavoro da fare sia a Washington che a Mosca".

Cremlino: "D'accordo solo con parte del piano americano"

I colloqui al Cremlino, sono stati "utili e costruttivi", ma il presidente russo Vladimir Putin ha detto agli interlocutori americani che la Russia potrebbe concordare con "qualcosa" nel piano degli Stati Uniti per l'Ucraina, mentre "qualcosa suscita la critica da parte della parte russa". Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato da Ria Novosti. 

Putin

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Ushakov: "Con gli Usa discusse diverse opzioni per la pace"

Durante i colloqui russo-americani al Cremlino sono state discusse "diverse opzioni per un piano per la soluzione della questione ucraina". Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, presente all'incontro, riporta Tass. Ushakov ha definito la conversazione tra il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, "costruttiva, molto utile e sostanziosa". Il consigliere di Putin ha spiegato che "in cinque ore è stato possibile discutere in modo approfondito" come porre fine al conflitto. 

Kiev: due morti e tre feriti in raid russo in Dnipropetrovsk

Due persone sono state uccise e altre tre sono rimaste ferite in un attacco russo stanotte sulla città di Ternivka, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Lo riporta il capo dell'amministrazione militare regionale Vladislav Gaivanenko citato da Ukrainska Pravda. "Di notte, l'aggressore ha colpito Ternivka, nel distretto di Pavlohrad, con dei droni. Due uomini di 43 e 50 anni sono stati uccisi. Altre tre persone sono rimaste ferite, tutte ricoverate in ospedale: un uomo e una donna di 65 anni sono in condizioni gravi, e un ragazzo di 18 anni è in condizioni moderate", ha affermato. Gaivanenko ha aggiunto che è scoppiato un incendio in città, un'abitazione privata è stata parzialmente distrutta, mentre garage e automobili sono stati danneggiati. 

Intesa in Ue sul divieto graduale di import di gas russo

Intesa nel trilogo tra il Consiglio Ue e il Parlamento europeo sul regolamento per eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale russo. Il regolamento introduce un divieto graduale e giuridicamente vincolante sulle importazioni di gas naturale liquefatto (gnl) e di gas tramite gasdotti dalla Russia, con un divieto totale rispettivamente dalla fine del 2026 e dall'autunno 2027. L'intesa dovrà essere ratificata dai 27 e dalla Plenaria. "Finalmente, e per sempre, stiamo chiudendo il rubinetto del gas russo. Non torneremo mai più alla nostra pericolosa dipendenza dalla Russia", ha sottolineato il commissario Dan Jorgensen. 

Rubio: "Progressi in colloqui con Russia su Ucraina"

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che sono stati compiuti "alcuni progressi" nei colloqui con la Russia per porre fine alla guerra con l'Ucraina. "Quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire con cosa potrebbero convivere gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro", ha detto Rubio al conduttore in un'intervista a Fox News, aggiungendo che gli Stati Uniti sperano che il compromesso "permetta" agli ucraini "non solo di ricostruire la loro economia, ma di prosperare come Paese". 

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