Sparatoria alla Brown University negli Stati Uniti, 2 studenti morti e 9 feriti
“Questo è un giorno di immenso dolore. Nessun genitore o familiare dovrebbe mai sopportare una giornata come questa”, ha scritto l’università. Le autorità hanno diffuso un video del presunto autore e hanno chiesto la collaborazione di chi ha informazioni utili a identificarlo. Trump: “Che cosa terribile. Tutto ciò che possiamo fare ora è pregare per le vittime”. Diffuso il video del presunto attentatore, fermata "una persona sospettata"
LA SPARATORIA
- Una nuova sparatoria è avvenuta in un'università statunitense, a tre mesi di distanza da quella presso la Utah Valley University dove è stato ucciso l'attivista di destra Charlie Kirk. Questa volta il teatro delle violenze è stata la storica Brown University a Providence, in Rhode Island, vicino a Boston, dove studiano circa 10 mila studenti.
IL BILANCIO DELLE VITTIME
- Per adesso il bilancio ufficiale è di due morti - entrambi studenti dell’università - e 9 feriti, di cui alcuni in condizioni critiche. Anche le persone ferite sono tutte studenti della Brown University. “Questo è un giorno di immenso dolore. Nessun genitore o familiare dovrebbe mai sopportare una giornata come questa”, ha scritto l’università.
IL SOSPETTO AUTORE
- ILe autorità hanno diffuso un breve video del sospetto mentre lascia l'edificio camminando verso Hope Street e hanno chiesto la collaborazione di chi ha informazioni utili a identificarlo.
IL VIDEO DEL SOSPETTATO
- Il volto del sospettato non è visibile nel video e, secondo quanto riferito dai testimoni, potrebbe aver indossato una maschera mimetica grigia, ha dichiarato il vice capo della polizia di Providence, Timothy O'Hara.
ARRESTATO UN SOSPETTATO
- La polizia statunitense ha poi "arrestato una persona sospettata" della sparatoria all'università alla Brown University a Providence, in Rhode Island. Lo scrive la Cnn. Una troupe della Cnn ha assistito a una intensa attività di polizia durante la notte in un hotel nella zona, che le forze dell'ordine presenti sulla scena hanno detto essere "collegata" alla sparatoria in cui sono rimaste uccise due persone e nove ferite.
IL LUOGO DELLA SPARATORIA
- La sparatoria è avvenuta nei pressi dell'edificio Barus & Holley, una struttura di sette piani che ospita la Facoltà di Ingegneria e il Dipartimento di Fisica. L'edificio comprende 117 laboratori, 150 uffici, 15 aule e 29 sale riunioni. Sabato era il secondo giorno degli esami finali del semestre autunnale e quindi c'era un certo affollamento prima del ritorno a casa per le festività.
RECUPERATI I BOSSOLI
- Gli investigatori hanno recuperato i bossoli sul luogo della sparatoria alla Brown University, che saranno utilizzati come prove: lo ha dichiarato il sindaco di Providence, Brett Smiley, durante una conferenza stampa. "Sì, si tratta di bossoli, ma non rilasceremo alcuna informazione specifica su questo tipo di prova", ha affermato Smiley rispondendo alla domanda di un giornalista in merito alle indagini.
I PRIMI SPARI
- I primi colpi sono stati uditi a metà pomeriggio e hanno seminato il panico tra gli studenti. L'ateneo ha diramato immediatamente un'allerta invitando a chiudere a chiave le porte, a silenziare i telefoni e a rimanere nascosti fino a nuovo aggiornamento. Nel primo avviso aveva anche annunciato l'arresto di un sospetto, smentito poco dopo perché si trattava di una persona estranea alla vicenda.
LE PAROLE DI TRUMP
- L'informazione ha però tratto in inganno Donald Trump, che sul social Truth si era precipitato a divulgare la notizia dell'arresto, salvo poi correggersi. Dal presidente sono arrivate poche parole: "Che cosa terribile. Tutto ciò che possiamo fare ora è pregare per le vittime", ma nessun commento sull'epidemia delle armi da fuoco che miete numerose vittime in America.
L’UNIVERSITÀ IN LOCKDWON
- Nel frattempo gli studenti, ancora barricati in lockdown per la sparatoria, rassicuravano i loro cari al telefono e fornivano le loro testimonianze in diretta ai network Usa, tra paura e dolore per la tragedia.
GLI STUDENTI SOPRAVVISSUTI
- Secondo quanto riportato dal New York Times, tra gli studenti presenti al campus della Brown University quando si è verificata la sparatoria ce n’erano almeno due che erano già sopravvissuti a un’altra sparatoria a scuola. Di questi, una era stata colpita all’addome nel 2019.