Guerra Ucraina Russia, Putin: test nucleari se li fanno Usa. "Liberato palazzo Pokrovsk"
"I russi che non sono fuggiti o si sono arresi sono stati annientati". Lo afferma l'ufficio stampa del reggimento ucraino. In una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale russo, lo zar ha ordinato di "raccogliere informazioni" sull'eventuale tenuta di test nucleari da parte degli Usa e di "presentare proposte concordate sull'eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari" se gli Usa dovessero avviarli. Trump: "Ho incaricato Pentagono per la ripresa dei test"
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Durante i combattimenti a Pokrovsk, gli assaltatori ucraini del 425° reggimento d'assalto "Skelya" hanno cacciato i russi dal palazzo del consiglio comunale e hanno issato la bandiera ucraina. "I russi che non sono fuggiti o si sono arresi sono stati annientati". Lo afferma l'ufficio stampa del reggimento, ripreso dai media ucraini.
Volodymyr Zelensky in persona ha raggiunto le truppe impegnate nei combattimenti visitando il posto di comando del primo Corpo della Guardia d'Azov, che guida la difesa nell'area di Dobropillia, a Nord di Pokrovsk. Al fronte, Zelensky ha incontrato il comandante del Corpo d'Azov, Denys Prokopenko, una figura quasi leggendaria in Ucraina: il colonnello è stato infatti tra i comandanti che hanno difeso l'acciaieria Azovstal, simbolo della resistenza ucraina nella città assediata di Mariupol nel 2022.
In una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, il presidente Vladimir Putin ha dato mandato al governo e ai servizi di intelligence di "raccogliere informazioni" sull'eventuale tenuta di test nucleari da parte degli Usa e di "presentare proposte concordate sull'eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari" se gli Usa dovessero avviarli.
"Gli Stati Uniti hanno più armi nucleari di qualsiasi altro Paese. Questo obiettivo è stato raggiunto, incluso un completo ammodernamento e rinnovamento delle armi esistenti, durante il mio primo mandato. Visti i test di altri Paesi, ho incaricato il dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su base paritaria", ha ribadito poi Donald Trump sul suo social Truth.
Gli approfondimenti:
- Cosa sappiamo dell'operazione "Sentilla dell'Est" della Nato"
- Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
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Putin: se Stati Uniti fanno test nucleari Russia risponderà. VIDEO
Trump ribadisce, incaricato il Pentagono a ripresa test nucleari
"Gli Stati Uniti hanno più armi nucleari di qualsiasi altro Paese. Questo obiettivo è stato raggiunto, incluso un completo ammodernamento e rinnovamento delle armi esistenti, durante il mio primo mandato. Visti i test di altri Paesi, ho incaricato il dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari su base paritaria". Lo ribadisce Donald Trump sul suo social Truth
Guerra in Ucraina, la Russia nel 2026 potrebbe produrre 5mila droni al mese. I DATI
Idroni sono diventati il simbolo del conflitto fra Mosca e Kiev: nella prima fase erano quasi assenti dall’arsenale russo, mentre oggi la media è di 194 armi utilizzate al giorno. Un’escalation che è legata anche al massiccio aumento della produzione. Di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
Guerra Ucraina, Russia nel 2026 produrrà 5mila droni al mese. I DATI
Vai al contenutoUcraina, come Trump ha cambiato posizione sui territori contesi con la Russia
Il presidente degli Stati Uniti ha scritto su Truth che Kiev può “combattere e riconquistare” alcune zone e che “i confini originali di quando la guerra è iniziata sono un'opzione”. Un nuovo colpo di scena che arriva dopo le tensioni di febbraio - culminate nello scontro con Zelensky nello Studio Ovale -, la riconciliazione dei due leader in Vaticano ad aprile e il vertice di agosto in Alaska con Vladimir Putin.
Ucraina, come Trump ha cambiato idea su territori contesi con Russia
Vai al contenutoTomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che "decisione finale" prendere su questo accordo.
Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
Vai al contenutoAmbasciatore russo: nessun legame con i droni
La Russia non ha alcun legame con i voli dei droni nello spazio aereo belga, non ne ha né motivo né interesse. Lo ha dichiarato l'ambasciatore russo in Belgio, Denis Gonchar, al canale televisivo VRT. "La Federazione Russa non ha alcun legame con i voli dei droni nello spazio aereo belga. Non abbiamo né motivo né interesse in questo", ha affermato. Secondo lui, "l'unico modello corretto di comportamento in tali situazioni non dovrebbe essere quello di infiammare le passioni o di ricorrere alla diplomazia del megafono, ma di stabilire contatti e interazioni tra le agenzie competenti", per i quali la Russia è preparata.
Bandiera gialloblu in consiglio comunale Pokrovsk
I soldati del 425esimo reggimento d'assalto ucraino "Skelya" hanno liberato l'edificio del consiglio comunale di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, dai russi e vi hanno issato la bandiera dell'Ucraina. Lo conferma un video del reggimento.
Droni Shahed, come le armi della Russia contro l'Ucraina hanno cambiato la guerra
L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri" del 1° ottobre.
I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra
Vai al contenutoGuerra in Ucraina, ecco il piano di pace in 12 punti di Kiev ed Europa: cosa prevede
Le nazioni europee stanno lavorando con l'Ucraina su una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee di battaglia, respingendo le rinnovate richieste di Vladimir Putin agli Stati Uniti affinché Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace. Gli europei corrono in sostegno del presidente ucraino Volodymyr Zelensky - come all'indomani del vertice fra il presidente russo e Donald Trump in Alaska - e fanno quadrato. Prima con una dichiarazione congiunta in cui si dicono "consapevoli che l'Ucraina" debba trovarsi "nella posizione più forte possibile, prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco", poi con "un piano in 12 punti" - in questo caso reso noto da Bloomberg - che delinea i possibili confini della pace una volta fermate le ostilità. Il punto di partenza dei negoziati, come suggerito dallo stesso presidente degli Stati Uniti, è infatti il "congelamento del fronte" e lo "stop ai combattimenti".
Guerra in Ucraina, ecco il piano di pace in 12 punti di Kiev ed Europa
Vai al contenutoGuerra Ucraina, perché gli Usa hanno dato l’ok a invio missili Patriot e non Tomahawk?
Kiev riceverà dagli Stati Uniti i sistemi di difesa Patriot per continuare a resistere nella guerra contro la Russia. Sono mesi che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiedeva a Washington nuovi aiuti militari. Adesso è arrivato il via libera all’invio di 25 sistemi aerei, come annunciato per primo dal capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, che l’Ucraina spera di acquistare utilizzando gli asset russi congelati.
Guerra Ucraina, da Usa ok a invio Patriot ma non Tomahawk. Perché?
Vai al contenutoKiev, liberato palazzo consiglio Pokrovsk, issata bandiera
Durante i feroci combattimenti a Pokrovsk, gli assaltatori ucraini del 425° reggimento d'assalto "Skelya" hanno cacciato i russi dal palazzo del consiglio comunale e hanno issato la bandiera ucraina. "I russi che non sono fuggiti o si sono arresi sono stati annientati". Lo afferma l'ufficio stampa del reggimento, ripreso dai media ucraini.
Burevestnik, cos'è il nuovo missile a propulsione nucleare russo testato da Putin
Irussi sostengono che non solo abbia una gittata illimitata, ma che possa anche eludere le difese. Operando a bassa quota, tra i 50 e i 100 metri, è più difficile per i radar rilevarlo. Un'arma, ha sintetizzato con orgoglio Vladimir Putin, "senza eguali al mondo".
Burevestnik, cos'è il nuovo missile a propulsione nucleare russo
Vai al contenutoPutin: se Stati Uniti fanno test nucleari Russia risponderà
Ministro russo: opportuni preparativi immediati a eventuali test
Il ministro della Difesa russo Andrei Belousov, ha detto di ritenere "opportuno iniziare immediatamente a prepararsi" a eventuali "test nucleari" e che "il sito di test di Novaya Zemlya ne consente" eventualmente "l'attuazione in tempi brevi". A riportare le parole di Belousov in una riunione del Consiglio di sicurezza russo è la Tass. Nei giorni scorsi il presidente americano Donald Trump ha detto di aver "dato istruzioni" per "iniziare a testare armi nucleari". Successivamente, il segretario all'Energia americano Chris Wright, ha dichiarato che i test nucleari ordinati da Trump non comporteranno esplosioni nucleari ma coinvolgeranno "le altre parti di un'arma nucleare" per garantirne il funzionamento.
Angelina Jolie ha visitato Kherson
L'attrice, modella, regista e ambasciatrice dell'Unicef, Angelina Jolie, ha visitato la citta' di Kherson. Una fonte lo ha riferito all'agenzia Ukrinform. Anche l'ex membro del consiglio comunale di Kherson, Vitalii Bohdanov, ha pubblicato una foto con l'attrice su Facebook. Nell'aprile 2022, Jolie visito' una struttura medica a Leopoli dove venivano curati i bambini feriti nell'attacco missilistico su Kramatorsk.
Mosca: "Sui test chiesti chiarimenti a Usa, ma non ricevuti"
La Russia ha cercato inutilmente nei giorni scorsi di avere chiarimenti dagli Usa sulle dichiarazioni con cui il presidente Donald Trump ha annunciato la ripresa dei test nucleari. Lo ha detto il direttore del servizio d'intelligence per l'estero (Svr), Serghei Naryshkin, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale al termine della quale il presidente Vladimir Putin ha ordinato di valutare la preparazione di eventuali test nucleari se Washington dovesse avviarli. Naryshkin ha precisato che diplomatici dell'ambasciata russa negli Usa hanno contattato funzionari americani per chiarire il significato delle dichiarazioni di Trump, ma "i rappresentanti sia della Casa Banca sia del Dipartimento di Stato hanno evitato una risposta sostanziale, assicurando che avrebbero riferito ai loro superiori e contattato poi la parte russa se fosse stato ritenuto necessario fornire chiarimenti".
Putin dà mandato "per eventuali test nucleari"
In una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, il presidente Vladimir Putin ha dato mandato al governo e ai servizi di intelligence di "raccogliere informazioni" sull'eventuale tenuta di test nucleari da parte degli Usa e di "presentare proposte concordate sull'eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari" se gli Usa dovessero avviarli. Lo riferisce il Cremlino.
Mosca: "Continuiamo a distruggere il nemico a Kupyansk"
L'esercito russo "sta distruggendo" il gruppo di forze ucraino accerchiato a Kupyansk e ha sventato diversi contrattacchi ucraini, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota. "Unita' della Sesta armata continuano a distruggere le truppe nemiche accerchiate vicino a Kupyansk, nella regione di Kharkiv", si legge nella nota. Quattro contrattacchi ucraini vicino a Monachinovka, Blagodatovka e Petrovka, nella regione di Kharkiv, sono stati sventati nelle ultime 24 ore, ha aggiunto.
La Difesa belga sui droni: "Un piano per destabilizzarci"
"È chiaro che si tratta di un problema più grave". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa del Belgio Theo Francken in merito all'ultimo incidente coi droni, dopo quelli del fine settimana, ribadendo che non si trattava di droni amatoriali. "Dobbiamo reagire rapidamente", ha aggiunto. Francken ha rifiutato di puntare il dito contro la Russia ma ha parlato di un'operazione coordinata condotta da "professionisti" per seminare "il panico" e "destabilizzare" il Belgio
Governatore russo: "Droni ucraini danneggiano raffinerie petrolio"
Il governatore della regione di Yaroslavl, nella Russia centro-occidentale, afferma che un attacco di droni ucraini ha provocato "danni lievi alle raffinerie di petrolio in due distretti della regione". Lo riporta l'agenzia Interfax. "A seguito di un attacco con droni nemici alle infrastrutture energetiche nella regione di Yaroslavl, sono stati causati danni lievi alle raffinerie di petrolio in due distretti della regione. Secondo i primi rapporti, non ci sono vittime", ha dichiarato Mikhail Evraev, secondo l'agenzia di stampa russa.
La battaglia di Pokrovsk nella fase finale: "Situazione molto critica" (2)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato ieri "nel settore di Pokrovsk" per visitare diverse unità "che garantiscono la difesa" della città, come ha dichiarato sul suo canale Telegram. "Questo è il nostro Paese, questo è il nostro fianco orientale e faremo tutto il possibile per garantire che rimanga ucraino", ha affermato. Se il capo di stato maggiore russo, Valery Gerasimov, sostiene che migliaia di militari ucraini sono circondati a Pokrovsk, sono diversi gli esperti che confutano questa affermazione e per i quali nel nord della città resta sotto controllo ucraino un corridoio largo da uno a tre chilometri. L'accerchiamento dunque non sarebbe totale ma la zona è sotto il fuoco costante dei droni russi, che attaccano i veicoli che cercano di rifornire le unità ucraine ancora posizionate a Pokrovsk e a Myrnohrad, che assieme formano una conurbazione un tempo abitata da 100mila persone. La "Battaglia di Pokrovsk" è iniziata un anno e mezzo fa, ricostruiscono gli analisti, ma i tentativi di assalto frontale hanno incontrato una forte resistenza. Mosca ha cambiato tattica l'estate scorsa, quando ha impegnato le sue unità di droni contro la logistica militare ucraina, mentre prendeva la città con un movimento a tenaglia da nord. Bersaglio di attacchi da due anni, la città si è svuotata ormai di quasi tutti i civili, ma non è stata rasa al suolo, e la guerra strada per strada potrebbe in teoria durare mesi. Il taglio dei rifornimenti mette però le forze di Kiev in una posizione insostenibile.
La battaglia di Pokrovsk nella fase finale: "Situazione molto critica"
Resta molto critica la situazione a Pokrovsk, lo snodo logistico-ferroviario del Donetsk, nell'est dell'Ucraina, che i militari russi potrebbero puntare ad usare come piattaforma di lancio per nuove offensive in direzione del Dnipropetrovsk. A constatarlo è DeepState, il gruppo nato per iniziativa di alcuni volontari, vicino all'esercito ucraino e che mappa regolarmente la linea del fronte: l'esercito russo "continua ad ammassare forze in città", scrive in un post pubblicato su Telegram, dove parla di una "città gradualmente assorbita, con le forze russe che hanno già preso il controllo di alcune aree, stabilito posizioni, creato siti di stoccaggio e mantenuto libere le vie di rifornimento logistiche in vista di ulteriori infiltrazioni in città". Alcune unità inoltre stanno tentando "di prendere il controllo dell'area tra Pokrovsk e Hryshyne, con tentativi simultanei di raggiungere quest'ultima", situata leggermente più a nord. La battaglia potrebbe essere entrata nella sua fase finale e Pokrovsk potrebbe diventare la prima importante località ucraina conquistata dall'esercito russo dalla presa di Avdiivka, nel febbraio 2024, secondo alcuni analisti. Ma - constata DeepState, le operazioni ucraine contro i russi continuano con attacchi di droni e, più in generale, numerose immagini pubblicate su Internet "testimoniano un lavoro costante sulle posizioni nemiche". Nella tarda serata di ieri l'intelligence militare ucraina (Hur) aveva diffuso il filmato di quella che descriveva come un'operazione speciale in corso nella città. Il video mostrava riprese aeree e terrestri di attacchi con droni, carri armati, fanteria, elicotteri e artiglieria, a testimonianza della portata della lotta contro l'avanzata delle forze russe. "Sono in corso aspri combattimenti con gli occupanti russi", aveva dichiarato l'Hur.
Cremlino: "Kiev non vuole i giornalisti a Pokrovsk e Kupyansk"
Il Cremlino ha accusato Kiev di avere respinto la proposta russa di fare accedere giornalisti stranieri alle aree di Pokrovsk e Kupyansk per nascondere "la difficile situazione" delle sue truppe in queste località, dove Mosca afferma che i soldati ucraini sono circondati. "L'interesse è molto grande - ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Sappiamo che un gran numero di giornalisti occidentali vorrebbe andarci". Ma, ha aggiunto, "al momento il viaggio non può avvenire, perché il regime di Kiev ha completamente respinto questa possibilità e questa proposta". "Cosa nascondono a Kiev? Nascondono - ha concluso il portavoce - la difficile situazione delle loro truppe nelle aree indicate". Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che le truppe di Mosca sono disposte a sospendere i combattimenti per alcune ore per permettere l'accesso dei giornalisti, anche ucraini, e consentire loro di parlare con i militari di Kiev.
Cremlino: "Non abbiamo capito cosa esattamente gli Usa intendano testare"
Mosca non ha ricevuto alcun chiarimento da Washington in merito al significato preciso delle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla ripresa dei test nucleari nel suo Paese. La Russia non ha chiarezza su cosa esattamente gli Stati Uniti intendano testare. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov durante un briefing, referendosi all'annuncio del presidente degli Stati Uniti di aver dato ordine al Pentagono di riprendere immediatamente i test sulle armi nucleari. Trump non ha specificato a quali test si riferisse, né se questi includessero l'utilizzo di testate nucleari.
Mosca: "Sviluppiamo armi come scudo contro le 'teste calde'"
"La Russia sta sviluppando sistematicamente armamenti progettati per garantire in modo affidabile la sicurezza del nostro Paese, garantire prevedibilità e fungere da scudo affidabile contro le teste calde che non solo rilasciano dichiarazioni sconsiderate, ma sono anche potenzialmente pronte a compiere azioni sconsiderate": lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, riferendosi ai test dei missili Burevestnik e Poseidon che Mosca ha dichiarato di aver eseguito nelle scorse settimane.
Cremlino: "Da Trump nessun chiarimento su test nucleari"
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che Mosca non ha ricevuto chiarimenti da Washington in merito all'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla ripresa di test nucleari. Alla stampa che, durante il briefing quotidiano, gli ha chiesto se Mosca avesse ricevuto tali chiarimenti e se avesse compreso con "chiarezza" che tipo di test gli Usa volessero effettuare, Peskov ha risposto: "No. A entrambe le parti della sua domanda".
Il Papa: "Preghiamo per chi soffre la guerra"
"Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per quanti sono provati dai conflitti armati in diverse parti del mondo; penso in particolare al Myanmar ed esorto la Comunità Internazionale a non dimenticare la popolazione birmana e a fornire la necessaria assistenza umanitaria". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale.
Russia: "Peggiora posizione forze ucraine a Pokrovsk e Kupyansk"
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che "la posizione delle forze ucraine" a Kupyansk e Pokrovsk si sta "rapidamente deteriorando". Lo riporta l'agenzia Interfax. "La posizione delle forze ucraine intrappolate nelle sacche" di Kupyansk e Pokrovsk "e che subiscono costantemente perdite significative a causa degli attacchi e dell'avanzata delle truppe russe si sta rapidamente deteriorando e non lascia ai militari ucraini altra possibilità di sopravvivenza se non quella di arrendersi volontariamente", afferma il ministero della Difesa russo, ripreso da Interfax. Il Cremlino sostiene che le sue truppe abbiano accerchiato quelle ucraine, Kiev invece nega che i suoi militari siano stati circondati.
Kiev: "Abbattuti nella notte 61 droni russi, ma 18 a segno"
Durante la notte i russi hanno lanciato contro l'Ucraina almeno 80 droni, 50 di tipo Shahed, 18 dei quali sono andati a segno in sette località. Lo scrive su Telegram l'aeronautica militare ucraina, citata da Rbc-Ukraine. Nelle tarda serata di ieri, inoltre, i russi hanno lanciato anche alcuni missili balistici: un Iskander-M e sei S-300, aggiungono le forze armate di Kiev.
Difesa, Crosetto: "Servono almeno 200mila soldati, 30mila in più di oggi"
"Il modello della legge 244, che era 170mila soldati, era fatto per un'Italia che, al massimo, prevedeva come possibile peggiore scenario quella di partecipare a delle missioni internazionali come quella dell'Afghanistan. La situazione che stiamo vivendo adesso ci obbliga a prepararci a qualunque tipo di scenario, anche ad alcuni che cinque anni fa non erano prevedibili. Questo vuol dire avere più personale, perché serve anche capacità di farlo ruotare. Servirebbero 30mila unità in più per arrivare a 200mila". Sono le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto ieri sera a Cinque Minuti su Rai 1. C'è bisogno, spiega Crosetto, "di una rotazione, c'è bisogno di un modello con più uomini, più persone e anche con delle regole diverse di reclutamento. Noi abbiamo pensato che le forze armate dovessero essere inclusive, reclutare chiunque per dare a tutti un'occasione. No, le forze armate devono difendere, proteggere e magari combattere". Sulla "difesa aerea, la nostra Aeronautica è la migliore al mondo. Peccato che abbiamo comprato gli aerei, ma poi gli aerei non hanno magari le dotazioni che servirebbero. Il problema della difesa aerea è che deve avere uno scudo che parta dallo spazio. Serviranno 6-7 anni per avere una difesa almeno, per avere una difesa paragonabile minimamente a quella di Israele. Quella americana è impossibile", ha detto ancora. Per adesso non è prevista alcuna missione Onu, per avere dei soldati sul campo bisognerebbe che ci fossero delle garanzie di sicurezza assolute. In questo momento nessuno è in grado di dare garanzie di sicurezza assolute, e io non ho intenzione di mandare militari italiani in luoghi dove possono perdere la vita senza portare nessun altro risultato", ha detto. "In questo momento, a Rafah abbiamo già 8 carabinieri sul valico - afferma Crosetto - e abbiamo dato la disponibilità ad aiutare sotto diversi aspetti, o con assetti sanitari o con l'addestramento delle forze di polizia che dovranno in qualche modo presidiare il territorio, o sulla parte di sminamento: per rimuovere le macerie e sminare Gaza richiederà qualche decennio per dire di cosa parliamo in quantità, sia di materiale bellico sia di macerie".
Belgio convoca consiglio di sicurezza nazionale droni notturni
Il primo ministro belga, Bart De Wever, ha convocato d'urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale dopo i diversi avvistamenti di droni che si sono registrati agli scali di Bruxelles e di Liegi e in due basi militari del Paese. In totale il sorvolo dei velivoli sui due aeroporti ha portato all'annullamento di 41 voli, 22 in partenza e 19 in arrivo. I media belgi raccontano che tra le 400 e le 500 persone hanno dormito all'interno dello scalo di Zavantem a causa dello stop al traffico aereo innescato dall'avvistamento dei droni. Ancora nella mattinata le operazioni di imbarco sono tornate molto lentamente alla normalità. "Non possiamo accettare che i nostri aeroporti siano disturbati da voli di droni non autorizzati. Ciò richiede una risposta coordinata a livello nazionale", ha dichiarato il ministro della Sicurezza e dell'Interno Bernard Quintin. La portavoce dell'aeroporto Zaventem ha parlato di almeno 80 voli cancellati o dirottati.
Per colpa dei droni cancellati da ieri 80 voli a Bruxelles
Almeno 80 voli sono stati cancellati da ieri sera all'aeroporto Zaventem di Bruxelles, il più trafficato del Belgio, per colpa della presenza di droni nella zona, ma si prevede che oggi la situazione torni alla normalità: lo spiega all'Afp la portavoce dello scalo brussellese Ariane Goossens. Molti dei voli sono quindi stati dirottati su Paesi e scali vicini, in particolare nei Paesi Bassi e tra i 400 e i 500 passeggeri sono stati costretti a trascorrere la notte in aeroporto a causa delle cancellazioni, ha aggiunto la portavoce. Tuttavia, questa mattina "i voli possono riprendere" a Zaventem" e "la situazione tornerà alla normalità nel corso della giornata", ha precisato. Skeyes, la società responsabile del controllo del traffico aereo belga, ha dovuto sospendere tutto il traffico aereo sul Paese due volte martedì sera intorno alle 20 e di nuovo alle 22 in seguito a due segnalazioni consecutive di droni vicino agli aeroporti di Bruxelles e di Liegi. Come molti altri Paesi europei, negli ultimi due mesi anche il Belgio ha assistito a incidenti causati da droni ritenuti sospetti che sorvolavano luoghi o infrastrutture sensibili.
Ucraina: 80 droni russi ma Kiev colpisce centrale elettrica Orel
E' stata un'altra notte di attacchi con droni tra Kiev e Mosca. Le forze russe hanno attaccato il territorio ucraino con 80 droni, 61 dei quali sono stati neutralizzati dalle difese ucraine, mentre 18 hanno colpito sette diverse localita'. Lo ha riferito l'Aeronautica militare ucraina nel suo rapporto giornaliero, senza pero' precisare quali localita' sono state effettivamente raggiunte dagli attacchi russi. Al contempo, Andriy Kovalenko, capo del Centro contro la disinformazione del Consiglio di sicurezza nazionale dell'Ucraina, ha segnalato sui social media un altro attacco riuscito delle forze ucraine contro le retrovie russe. "La centrale elettrica di Orel in Russia e' in pessime condizioni in questo momento", ha scritto Kovalenko sui social media, segnalando l'obiettivo colpito all'interno della Russia. La centrale di Orel era stata precedentemente colpita da missili Neptune lanciati dalla Marina ucraina il 31 ottobre. L'Ucraina sta ora cercando di colpire le centrali elettriche russe in risposta alla campagna di bombardamenti in corso contro la propria infrastruttura elettrica.
Leonardo e Rheinmetall: contratto fornitura corazzati per EI
La RTI tra Leonardo e Rheinmentall, nell'ambito della Joint Venture Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (50% Leonardo e 50% Rheinmetall AG), si è aggiudicata il primo contratto di fornitura di 21 veicoli "A2CS Combat" destinati all'Esercito Italiano. La consegna del primo veicolo è prevista entro la fine del 2025. Lo si legge in una nota. Leonardo e Rheinmetall forniranno 21 mezzi corrazzati cingolati per la fanteria, 5 dei quali modello Lynx KF-41 di Rheinmetall con la torretta Lance, seguiti da 16 mezzi in nuova configurazione dotati dello stesso scafo e della torretta Hitfist 30mm di Leonardo. L'accordo prevede inoltre l'aggiornamento dell'intera flotta a quest'ultima configurazione, oltre a includere altri 30 veicoli opzionali e sistemi di addestramento e simulazione per formare al meglio gli equipaggi. Si tratta - spiega la nota - di veicoli di ultima generazione completamente digitalizzati basati sull'utilizzo delle migliori tecnologie presenti sul mercato e in grado di agire in modo interoperabile in un contesto multidominio. La fornitura rientra nell'ambito del programma A2CS - Army Armoured Combat System, originariamente denominato AICS - Armored Infantry Combat System, che prevede l'acquisizione totale di 1050 veicoli di fanteria e che, insieme al programma Main Battle Tank, rinnoverà le linee dei mezzi pesanti dell'Esercito Italiano. "Questo primo ordine congiunto, a seguito della decisione di costituire una joint venture tra Rheinmetall e Leonardo- spiega David Hoeder, Presidente Esecutivo della JV Leonardo Rheinmetall Military Vehicles - rappresenta un traguardo importante. Avvicina le due aziende e due dei più grandi Paesi europei. La cooperazione non è più un'opzione; è l'essenza stessa della nostra sovranità strategica europea." "Siamo lieti di annunciare questo primo step della sinergia industriale tra Leonardo e Rheinmetall che ci vedrà lavorare fianco a fianco per fornire mezzi all'avanguardia e in grado di operare nei moderni scenari operativi", sottolinea Laurent Sissmann, Amministratore Delegato della JV Leonardo Rheinmetall Military Vehicles.
Cremlino: "Test nucleari? Chiedete chiarimenti a Trump"
Il presidente americano, Donald Trump, dovrebbe dare "spiegazioni" su quello che intende quando dice che gli Usa riprenderanno i test nucleari perché la Russia e la Cina già li fanno, dal momento che nessuno dei due Paesi conduce questo tipo di test. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, alla televisione russa in inglese Rt. "Noi non siamo in grado di spiegare quello che voleva dire, forse i giornalisti americani dovrebbero chiedergli dei chiarimenti", ha commentato Peskov rispondendo a una domanda in materia.
Putin: "Poseidon e Burevestnik garantiranno parità strategica per il XXI secolo"
Vladimir Putin ha premiato gli sviluppatori del veicolo sottomarino Poseidon e del missile da crociera Burevestnik e ha annunciato l'inizio della produzione in serie del sistema Oreshnik. Il missile Burevestnik e il veicolo sottomarino senza pilota Poseidon garantiranno la parità strategica per tutto il XXI secolo, ha affermato il presidente russo conferendo le onorificenze statali. "Il risultato che avete raggiunto è, senza esagerare, di importanza storica per il nostro popolo, per garantire la sicurezza e la parità strategica per i decenni a venire e, si potrebbe persino dire, per l'intero XXI secolo", ha detto Putin durante la cerimonia di premiazione.
Nucleare, Russia a Usa: Mosca e Pechino non hanno ripreso test
Gli Stati Uniti non hanno ancora fornito chiarimenti in merito alle dichiarazioni del Presidente Donald Trump sui test nucleari. Lo ha osservato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. Trump ha ordinato test nucleari negli Stati Uniti, citando test simili presumibilmente condotti da altri Paesi, come Russia e Cina. Il Presidente degli Stati Uniti - scrive la Tass - non ha mai spiegato cosa intendesse dire con questo. "Dobbiamo ancora ottenere chiarimenti dalla parte americana, perché né la Russia né la Cina hanno ripreso i test nucleari", ha detto Peskov in un’intervista con Russia Today.