"Stiamo lavorando a un accordo" per la pace in Ucraina, assicura il presidente americano. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo statunitense Rubio: i due hanno avuto "un dibattito costruttivo sui possibili passi concreti" per gli accordi. Zelensky si è detto pronto a partecipare all'incontro che avranno il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente Trump a Budapest, in Ungheria, se invitato
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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo statunitense Marco Rubio, in cui i due hanno avuto "un dibattito costruttivo sui possibili passi concreti da intraprendere per attuare gli accordi raggiunti durante la conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump del 16 ottobre".
"L'Ucraina può ancora vincere la guerra, ma non penso ci riuscirà", ha affermato il presidente americano Donald Trump, ricordando che Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "si odiano profondamente". Trump - parlando ai giornalisti alla Casa Bianca - in merito alla fine della guerra ha risposto: "Penso ci arriveremo".
Zelensky si è detto pronto a partecipare all'incontro che avranno il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump a Budapest, in Ungheria, se invitato. "Se vengo invitato a Budapest, se si tratta di un invito in un formato in cui ci incontriamo a tre, o come viene chiamato, diplomazia itinerante, il presidente Trump incontra Putin e il presidente Trump incontra me, in un formato o nell'altro, ci metteremo d'accordo", ha detto Zelensky ai giornalisti. "Stiamo collaborando con gli Stati Uniti per garantire che l'Ucraina possa ancora ricevere il numero necessario di sistemi Patriot", ha riferito su X.
Una persona è rimasta uccisa lunedì mattina in un bombardamento russo nel villaggio di Antonivka, a Kherson. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Yaroslav Shanko, a quanto riporta Ukrinform.
Gli approfondimenti:
- Cosa sappiamo dell'operazione "Sentilla dell'Est" della Nato"
- Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?
Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo.
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Vai al contenutoTrump: missili all'Ucraina potrebbero innescare escalation. VIDEO
Il presidente ucraino Zelensky in visita alla Casa Bianca. Trump: "Spero che la guerra finisca senza che l'Ucraina abbia bisogno dei Tomahawk". Il presidente Usa dice che dare i missili a lungo raggio a Kiev "sarebbe un'escalation e poi ne abbiamo bisogno per la nostra difesa". A Zelensky non resta che fare buon viso a cattivo gioco: "Putin non vuole la pace, ma con il tuo aiuto possiamo fermare la guerra - dice a Trump - Per prima cosa dobbiamo sederci e parlare, poi abbiamo bisogno del cessate il fuoco. Noi siamo pronti in qualsiasi forma, bilaterale o trilaterale".
Trump: missili all'Ucraina potrebbero innescare escalation
Vai al contenutoPerché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?
La relazione tra i due leader continua a muoversi su una linea instabile, fatta di fasi di intesa e momenti di scontro. Il nuovo vertice annunciato nella capitale dell'Ungheria promette di riaprire il dialogo, ma alimenta anche nuovi sospetti. Sul tavolo restano la guerra in Ucraina e la posizione americana sulla fornitura di armi. La diplomazia Usa alterna aperture e minacce, in un clima di grande incertezza. E la scelta della sede del faccia a faccia non è casuale, ma carica di simboli e implicazioni politiche.
Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?
Vai al contenutoLa Nato promette difesa a Est, ma l’Europa è divisa e senza strategie
Il vertice dei ministri della Difesa dell'Alleanza Atlantica si chiude con obiettivi chiari ma piani ancora vaghi. Si è ribadito il sostegno “incrollabile” a Kiev e promesso di rafforzare il fronte orientale, ma restano aperte le questioni di costi, tempi e strategie. Gli Stati Uniti chiedono più investimenti europei nel piano PURL. L’Europa, divisa e frammentata, fatica a parlare con una voce sola. E intanto la Russia aumenta la pressione ai confini.
La Nato promette difesa a Est, ma l’Europa è divisa e senza strategie
Vai al contenutoKiev: i russi attaccano un impianto energetico nel Chernihiv
Le truppe russe hanno attaccato in serata un impianto energetico in una comunità nella regione di Chernihiv con un drone, lasciando la parte settentrionale della regione senza elettricità. Lo ha reso noto Yurii Fomichev, sindaco di Slavutich. Lo scrive l'Ukrainska Pravda.
Zelensky: "Collaboriamo con Usa per ricevere Patriot"
"Stiamo collaborando con gli Stati Uniti per garantire che l'Ucraina possa ancora ricevere il numero necessario di sistemi Patriot. Non è un compito facile, ma è una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e funzionerà a lungo termine". Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. "A Washington ho parlato con le aziende del settore della difesa che producono i Patriot e altre armi di cui abbiamo bisogno. L'Ucraina gode di fiducia - ha aggiunto -. È importante che ci sia un sostegno sufficiente a livello politico a Washington".
Il tempo per la guerra in Ucraina (forse) sta finendo
Putin e Zelensky accelerano le operazioni militari spinti da un contesto diplomatico internazionale mutato, con Washington che si allontana da Mosca e il sostegno europeo a Kiev sempre più complicato.
Il tempo per la guerra in Ucraina (forse) sta finendo
Vai al contenutoGuerra in Ucraina, Ue: deciso stop completo all'acquisto di gas russo. VIDEO
Guerra in Ucraina, Ue: deciso stop completo all'acquisto di gas russo | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoVendere armi a Kiev o evitare l'escalation con Mosca? I dubbi di Trump
I missili a lunga gittata potrebbero essere la chiave della svolta della guerra o la scintilla di una nuova crisi globale. Zelensky li invoca per costringere Putin al dialogo, ma il presidente Usa prende tempo e valuta le possibili conseguenze. Dalla Russia arrivano minacce e avvertimenti. E mentre gli Stati Uniti esitano, l’Ucraina accelera sul proprio programma missilistico nazionale, segnale di una crescente autonomia militare.
Vendere armi a Kiev o evitare l'escalation con Mosca? I dubbi di Trump
Vai al contenutoZelensky a Londra venerdì prima vertice Trump-Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà a Londra venerdì per un incontro della "coalizione dei volenterosi" prima del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in Ungheria, tra crescenti preoccupazioni in Europa per l’esclusione dell’Ucraina dall’incontro di Budapest, riporta il Guardian. In un post sui social, Zelensky ha dichiarato che la visita a Londra mira a ottenere garanzie di sicurezza per Kiev, annunciando “molti incontri e negoziati in Europa” questa settimana. Deluso dall’esito dell’incontro con Trump a Washington, dove la richiesta di missili Tomahawk è stata respinta e Trump ha riecheggiato le richieste di Mosca, come la rinuncia al Donbass, Zelensky ha chiesto 25 batterie antimissile Patriot USA. Parlando a Kiev, ha proposto di usare i beni russi congelati in Occidente per acquistarle. L’Ucraina, con pochi missili Patriot, fatica a proteggere città e infrastrutture energetiche dai crescenti attacchi aerei russi, con l’inverno alle porte.
Per molti americani gli Usa stanno facendo troppo poco per l'Ucraina
L'accordo di pace tra Kiev e Mosca sembra ancora lontano e l'andamento diplomatico ondivago del presidente Usa Donald Trump non sta convincendo i cittadini. Cosa dicono i sondaggi.
Per molti americani gli Usa stanno facendo troppo poco per l'Ucraina
Vai al contenutoMattarella: "Intollerabili le delegittimazioni dell'Ue"
Non sono accettabili ne' tollerabili i tentativi di delegittimare, anche solo attraverso narrative, l'Europa divenuta protagonista del processo del Continente. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del brindisi che ha chiuso la prima giornata della sua visita in Belgio. L'Europa, ha detto il Capo dello Stato, e' un "continente che, poco meno di settanta anni fa, i nostri due Paesi hanno contribuito a unire - anche grazie ai nostri leader politici dell'epoca - nel nome di valori comuni, di prosperita' condivisa e di un futuro di pace". Oggi, invece, "le Istituzioni Europee, che Bruxelles si e' assunta il compito di accogliere, si confrontano con sfide esistenziali. Regno del Belgio e Repubblica Italiana, forti dei loro valori e della loro storia democratica, possono sostenere l'Unione Europea in una fase storica in cui sfide globali vogliono porre in discussione principi fondanti della nostra stessa Unione e della convivenza pacifica tra i popoli.Non possiamo permetterci cedimenti. L'Unione e' garanzia della liberta' e del progresso dei nostri popoli. Sono intollerabili narrative e atti che vorrebbero indebolire la sovranita' e la liberta' del popolo europeo e degli altri popoli".
Mattarella: "Su sfide esistenziali nessun cedimento permesso"
"Oggi le Istituzioni Europee si confrontano con sfide esistenziali. Regno del Belgio e Repubblica Italiana, forti dei loro valori e della loro storia democratica, possono sostenere l'Unione Europea in una fase storica in cui sfide globali vogliono porre in discussione principi fondanti della nostra stessa Unione e della convivenza pacifica tra i popoli. Non possiamo permetterci cedimenti". Lo ha detto il presidente della Repubblica nel brindisi alla cena di Stato in Belgio.
Baltici: "Kiev deve partecipare ai negoziati per la pace"
"La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina non possono essere oggetto di negoziati. Si tratta di un principio che deve essere difeso. E va ripetuto: i negoziati sulla fine dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina non possono svolgersi solo con l'aggressore, l'Ucraina deve farne parte". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys, durante il vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione europea. "La sicurezza dell'ala orientale dell'Unione europea garantisce la sicurezza di tutta l'Ue. Tutte le capacità militari necessarie per scoraggiare il nemico devono essere concentrate qui. Se l'Europa non lo farà, assisteremo a un'escalation sempre più profonda", ha aggiunto Budrys. Analoghi toni sono stati impiegati anche dal ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna. "La Russia non vuole solo alcuni territori ucraini, ma è ancora interessata a distruggere l'indipendenza e la sovranità di tutto il Paese e a minare l'ordine di sicurezza transatlantico basato sull'Unione Europea e sulla Nato"; ha detto Tsahkna invitando a prendere velocemente tutte le decisioni necessarie a contrastare le provocazioni russe nel continente europeo.
Magi: "Ambasciatore russo rispetti sovranità Italia"
"Dopo aver inserito nella lista nera dei russofobi il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'ambasciatore russo in Italia Paramonov oggi si lancia in un'altra intollerabile invasione della nostra sovranita' e contesta la legittima scelta italiana di considerare insieme ai partner europei di usare i beni russi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina devastata dalla guerra imperialista di Putin. Non solo Paramonov ha perso un'altra occasione per tacere, visto che le sue parole cadranno nel vuoto come e' sempre accaduto, ma ci aspettiamo che tutto il governo prenda una posizione dura contro l'ambasciatore russo. In particolare ci piacerebbe sentire cosa ne pensa Salvini di questa intrusione nella nostra politica nazionale: Salvini ricordi ai russi che l'Italia e' un paese sovrano e dimostri di essere un patriota italiano e non una marionetta del Cremlino". Lo dichiara il segretario di Piu' Europa Riccardo Magi.
Trump: "Ucraina potrebbe ancora vincere, ma non credo lo farà". VIDEO
Trump: "Stiamo provando a fare un accordo sull'Ucraina"
"Siamo sulla strada di provare a fare un accordo. Se non faremo un accordo un sacco di persone pagheranno un grande prezzo": lo ha detto Donald Trump nell'incontro alla Casa Bianca col premier australiano Anthony Albanese, commentando i negoziati per mettere fine alla guerra in Ucraina.
Trump: "Kiev può ancora vincere la guerra, ma dubito ci riesca"
"L'Ucraina può ancora vincere la guerra, ma non penso ci riuscirà". Lo ha affermato il presidente americano Donald Trump, ricordando che Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "si odiano profondamente". Trump - parlando ai giornalisti alla Casa Bianca - ha affermato che gli resta "ancora una cosa da fare" per risolvere le guerre. "Si tratta della Russia e dell'Ucraina, e penso che ci arriveremo, ma la situazione si è rivelata difficile perché abbiamo due leader che si odiano profondamente - ha detto - Si odiano più di ogni altra cosa, e questo rende le cose un po' difficili".
Trump: "Stop guerra in Ucraina? Penso ci arriveremo"
"Penso che ci arriveremo": lo ha detto Donald Trump nell'incontro allo studio Ovale col premier australiano Anthony Albanese, rispondendo alla domanda se spera nella fine della guerra in Ucraina.
Rubio a Lavrov: "Collaborare per soluzione duratura"
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, nella sua telefonata di oggi con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sottolineato la necessità di collaborare per giungere a una soluzione duratura del conflitto in Ucraina. Lo riferisce in una nota il viceportavoce del dipartimento di Stato, Tommy Pigott, secondo il quale la conversazione ha affrontato "i prossimi passi successivi alla telefonata del 16 ottobre tra il presidente Trump e il presidente Putin". Rubio, ha spiegato Pigott, "ha sottolineato l'importanza degli imminenti impegni come un'opportunità per Mosca e Washington di collaborare nel portare avanti una soluzione duratura della guerra tra Russia e Ucraina, in linea con la visione del presidente Trump".
Sofia pronta a fornire a Putin corridoio aereo per Budapest
Se verrà richiesto, la Bulgaria è pronta a fornire un corridoio aereo a Vladimir Putin per raggiungere Budapest e incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Georg Georgiev a margine del Consiglio affari esteri Ue a Lussemburgo. "Se lo svolgimento di un incontro rappresenta la condizione per raggiungere la pace, è logico che ciò avvenga con tutti i canali possibili", ha spiegato. Alla domanda se ciò significasse che Sofia avrebbe fornito un corridoio aereo, ha risposto: "E in quale altro modo si potrebbe tenere l'incontro se uno dei partecipanti non può raggiungerlo?".
Media, riunione di venerdì dei volenterosi con Zelensky a Londra
Si terrà a Londra la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi in programma venerdì. Lo riporta Sky News. È stato il presidente francese Emmanuel Macron a parlare per primo dell'incontro dei Paesi coinvolti nell'iniziativa a sostegno di Kiev guidata da Parigi e Londra. Mentre secondo i media ucraini è stato lo stesso Zelensky a sollecitare tramite il suo ministero degli Esteri gli alleati europei a organizzare la riunione prima dell'atteso vertice di Budapest preannunciato dal presidente americano Donald Trump e da quello russo Vladimir Putin.
Presidenza Ue: "Addio gas russo, ok nucleare e rinnovabili"
L'Ue, ora che abbandonerà l'importazione di gas naturale dalla Russia, dovrà sostituirlo con l'energia da fonti "rinnovabili e nucleari". Lo sottolinea, in conferenza stampa a Lussemburgo al termine del Consiglio, il ministro danese del Clima e dell'Energia Lars Aagaard. La Danimarca ha la presidenza di turno del Consiglio Ue.
"Ora diciamo effettivamente addio al gas russo - afferma - dobbiamo anche abbracciare qualcosa di nuovo: deve essere l'energia europea che viene prodotta in Europa, deve essere decarbonizzata. Questo significa effettivamente che deve essere elettricità proveniente da fonti rinnovabili e nucleari", perché "l'elettrificazione è fondamentale", conclude.
Macron: "Bene vertice Budapest ma Europa sia presente"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha mostrato apprezzamento per la convocazione di un vertice a Budapest tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, ma ha avvertito che l'Ucraina e l'Europa devono essere incluse nel negoziato per giungere a una tregua tra Mosca e Kiev. "Nel momento in cui discutono il destino dell'Ucraina, gli ucraini dovrebbero essere al tavolo", ha dichiarato Macron ai cronisti in Slovenia, dove è in corso un vertice dei Paesi dell'Europa meridionale, "nel momento in cui discutono l'impatto sulla sicurezza degli europei, gli europei dovrebbero essere al tavolo".
Mosca, Lavrov e Rubio si sono parlati al telefono
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo statunitense Marco Rubio, in cui i due hanno avuto "un dibattito costruttivo sui possibili passi concreti da intraprendere per attuare gli accordi raggiunti durante la conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump del 16 ottobre". Lo si apprende da un comunicato del ministero degli Esteri russo.
Macron: "Budapest? Se si parla di Ucraina anche Kiev partecipi"
Per quanto riguarda l'incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donand Trump e il presidente russo, Vladimir Putin, a Budapest "credo che sia buona cosa" se si incontrano "per discutere della loro agenda bilaterale. Nel caso di discussione sul tema Ucraina anche l'Ucraina dovrebbe partecipare. Se l'argomento è la sicurezza europea anche l'Ue dovrebbe sedere a quel tavolo". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante la conferenza stampa finale al vertice Med9 a Portorose, in Slovenia. "Noi continuiamo a sostenere l'Ucraina, che continua a combattere", ha confermato. "Venerdì ci sarà un incontro dei Volenterosi, a cui parteciperà anche Zelensky". Secondo il presidente francese, "l'unica soluzione è la pace duratura".
Zelensky dubita di Orban: "Non credo sia equilibrato con noi"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che interessi elettorali sono alla base della proposta del primo ministro ungherese, Viktor Orban, di ospitare a Budapest il prossimo incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. "Stiamo parlando di pace in Ucraina, non di elezioni in Ungheria. Non credo che un primo ministro che blocca l'Ucraina ovunque, possa fare qualcosa di positivo per gli ucraini, o almeno qualcosa di equilibrato", ha dichiarato Zelensky durante una conferenza stampa, secondo quanto riportato da Rbc. Zelensky ha messo in dubbio le capacità di mediatore di Orban, il giorno dopo essersi offerto di recarsi nella capitale ungherese per incontrare i suoi omologhi russo e americano. Il presidente ucraino ha ricordato che Orban ha nel tempo rilanciato teorie vicine al Cremlino sull'Ucraina, appellandosi a una presunta neutralità, e ha avvertito che un vertice nella capitale ungherese potrebbe ripetere gli errori del passato. "Il memorandum di Budapest ci ha danneggiato. Ripetere Budapest può non essere positivo. L'ho già detto al presidente Trump", ha aggiunto Zelensky, riferendosi all'accordo del 1994 che prevedeva garanzie di sicurezza per l'Ucraina in cambio della rinuncia alle armi nucleari. Nonostante le critiche, Zelensky ha detto di ritenere che la fine della guerra sia "vicina", aggiungendo che, secondo quanto riferito, Trump considera il "formato ungherese" potenzialmente utile.
Salvini: "Trump metta allo stesso tavolo Zelensky e Putin"
"Se Trump è riuscito a mettere intorno allo stesso tavolo Israele e Hamas, bisogna fare il possibile perché riesca a fare lo stesso con Zelensky e Putin". Così il vicepremier e ministro ai Trasporti e infrastrutture Matteo Salvini (Lega). "Stiamo vivendo settimane di ansia e di speranza. Ansia perché la seppur fragile tregua tra Israele e Hamas è già una grande conquista, è un filo sottile ma va rinforzato. Ed è miracoloso", anche pensando che "solo qualche giorno fa l'Italia era bloccata da pro Pal di qua e Pro pal di là", con incidenti e stazioni danneggiate o bloccate, aggiunge Salvini intervenendo al XVI Forum nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio a Milano.
Kallas: "Al vaglio maggiori poteri per abbordaggio navi ombra"
"La flotta ombra di Mosca finanzia la guerra della Russia e fa da trampolino di lancio per attacchi ibridi. Abbiamo discusso di una risposta piu' incisiva, inclusi maggiori poteri per abbordare le navi della flotta ombra russa". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Ho anche nominato un coordinatore per raccogliere le migliori pratiche dai diversi Stati membri dell'Unione e anche per agire piu' rapidamente su questi punti e tagliare ulteriormente i fondi per la guerra russi. Abbiamo bisogno di un approccio piu' incisivo a livello Ue contro la flotta ombra", ha aggiunto. Fra le opzioni possibili, ha poi precisato Kallas, anche il possibile cambio di mandato per le missioni Irini, Aspides e Atalanta. Non possiamo usarle al momento, ma esaminiamo i mandati per capire come possiamo utilizzarle realmente in futuro", ha concluso.
Ue, fonti: "Importante preferenza europea in prestito beni russi"
Per quanto riguarda il prestito di riparazione da erogare all'Ucraina con garanzia dagli asset russi congelati, "per noi e' fondamentale che vi sia una preferenza europea, cioe' che i fondi impiegati in questo quadro vadano anche a beneficio dell'industria europea della difesa". Lo afferma una fonte diplomatica europea. Tra le altre priorita' per il prestito, si chiede "che la soluzione sia giuridicamente sicura, ossia che non si tratti di un'espropriazione. Ritengo che cio' sia stato garantito nei documenti presentati dalla Commissione", afferma la fonte. Inoltre, "per noi e' essenziale che l'attenzione sia chiaramente rivolta alla copertura delle esigenze militari dell'Ucraina".
Kallas: "Intesa a giorni sulle nuove sanzioni a Mosca"
"Questa settimana puntiamo ad adottare un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ogni euro che neghiamo alla Russia è un euro che non può utilizzare per la guerra". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Oggi abbiamo anche chiaro che, dopo il diciannovesimo pacchetto, dovremmo lavorare al pacchetto successivo, non sarà l'ultimo. Dovremmo anche tutti ascoltare l'appello del presidente Trump, di smettere di acquistare petrolio e gas russi. L'Ucraina ha bisogno di maggiore supporto militare, ma anche di maggiore sostegno finanziario" ha aggiunto. I ministri dei Ventisette non hanno dato il via libera al diciannovesimo pacchetto di sanzioni, su cui vi è un accordo sostanziale in merito al contenuto dopo che l'Austria ha tolto il suo veto, perché la Slovacchia ha chiesto di rinviare la discussione al vertice dei leader Ue in programma giovedì prossimo.
Il ministro degli Esteri ungherese domani a Washington
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha dichiarato che domani sarà a Washington. Lo riporta il Guardian. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato giovedì che incontrerà presto il presidente russo Vladimir Putin a Budapest per colloqui sulla guerra in Ucraina.
Kallas: "Trump sincero per pace; ma senza Ue-Kiev no risultati"
"Penso che il presidente Trump sia sincero nel cercare di porre fine a questa guerra. Anche noi vogliamo porre fine a questa guerra. Gli ucraini vogliono sicuramente porre fine a questa guerra. Chi non vuole porre fine a questa guerra e' la Russia". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza al termine del Consiglio Affari esteri a Lussemburgo. "Non dovremmo distrarci. Penso che la nostra linea di condotta qui sia molto chiara. Il nostro punto e' che dobbiamo convincere anche la Russia a volere la pace, ed e' per questo che stiamo lavorando, cercando di convincere i nostri alleati in tutto il mondo che da questi incontri non puo' venire fuori nulla se l'Ucraina o l'Europa ne fanno parte", ha aggiunto.
Kallas: "Mettere pressione su Kiev non è giusto approccio"
"Mettere pressione sull'Ucraina, che è la vittima, non è il giusto approccio". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in Lussemburgo rispondendo ad una domanda sull'esito del bilaterale Trump-Zelensky alla Casa Bianca. "Vediamo che l'economia russa non va bene, la guerra finisce quando finiscono i soldi ed è per questo che adottiamo le sanzioni, spesso sovrastimiamo la Russia e sottovalutiamo noi stessi".
Kallas: "19esimo pacchetto sanzioni a Russia non sara' ultimo"
"I ministri sono stati chiari anche oggi: dopo il 19esimo pacchetto, dovremmo lavorare al pacchetto successivo. Non sara' l'ultimo. Dovremmo anche tutti prestare attenzione all'appello del presidente Trump di smettere di acquistare petrolio e gas dalla Russia". Lo ha dichiarato l'alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza al termine del Consiglio Affari esteri a Lussemburgo.
Zelensky: "Potenzieremo dotazioni a lungo raggio"
Il presidente Volodymyr Zelensky ha assicurato che l'Ucraina rafforzera' le sue dotazioni a lungo raggio per rispondere all'offensiva russa. "Piu' vicine sono le posizioni dell'esercito russo, maggiori sono le sfide. Stiamo preparando una gamma completa di risposte, tra cui il potenziamento delle nostre risposte a lungo raggio al terrorismo russo contro le infrastrutture ucraine", ha spiegato su X dopo una riunione di gabinetto. Tra i temi in discussione, gli attacchi russi alla rete energetica. "Abbiamo preso decisioni sull'invio di elicotteri aggiuntivi e sul rafforzamento complessivo della nostra aviazione da combattimento", ha raccontato ancora. "Ho incaricato il team competente di preparare tempestivamente tutta la documentazione necessaria per gli accordi con la parte americana sull'approvvigionamento di sistemi di difesa aerea", ha poi proseguito in riferimento al previsto acquisto di 25 sistemi Patriot.
Kallas: "Ucraina è vittima, pressione va fatta su aggressione"
"Non dobbiamo dimenticare che la Russia e' l'aggressore e l'Ucraina la vittima. Quindi, fare pressione sull'Ucraina da vittima non e' l'approccio giusto, e non solo per l'Ucraina, ma anche per la sicurezza europea e globale, perche' se l'aggressione paga, serve come un invito a usarla anche altrove, ed e' per questo che abbiamo mantenuto la rotta e molto chiari nella nostra strategia: fare pressione sulla Russia porra' fine a questa guerra". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Se ci arrendiamo e lasciamo che la Russia ottenga cio' che vuole, allora vedremo altri casi simili. Lo abbiamo gia' visto nella storia, tante volte. Quindi il nostro approccio e' chiaro. Ne abbiamo discusso anche oggi con i ministri: aiutare l'Ucraina a difendersi e fare pressione sulla Russia affinche' fermi questa guerra", ha aggiunto.
Kallas: "Ampio sostegno all'uso degli asset russi per Kiev"
"Oggi abbiamo registrato ampio sostegno sugli asset russi immobilizzati, dobbiamo finalizzare il lavoro tecnico-legale questa settimana". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas in Lussemburgo.
Kallas: "Putin negozia sul serio solo se teme di perdere"
"I ministri degli Esteri europei hanno appena concluso le discussioni su una serie di questioni, in primo luogo sull'Ucraina, i cui principi fondamentali non sono cambiati. L'Ucraina e' pronta per un cessate il fuoco incondizionato gia' da febbraio, ma la Russia non ha alcun reale interesse per la pace. Sosteniamo tutti gli sforzi del presidente Trump per porre fine alla guerra, ma Putin negoziera' seriamente solo se pensa di essere in perdita". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Questa settimana, puntiamo ad adottare un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ogni euro che neghiamo alla Russia e' un euro che non puo' usare in guerra. I ministri sono stati anche chiari oggi che, dopo il pacchetto 19, dovremmo lavorare al pacchetto successivo. Non sara' l'ultimo. Dovremmo anche tutti prestare attenzione all'appello del presidente Trump a smettere di acquistare petrolio e gas russi", ha aggiunto.
Nuovi attacchi russi a siti energia. Un morto a Kherson
Una persona e' rimasta uccisa questa mattina in un bombardamento russo nel villaggio di Antonivka, a Kherson. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, Yaroslav Shanko, a quanto riporta Ukrinform. Proseguono senza sosta poi i raid delle forze di Mosca sulle infrastrutture energetiche ucraine. L'ultimo a finire del mirino e' stato un impianto di carbone nella regione di Dnipro. Secondo il viceministro dell'Energia ucraino Mykola Kolisnyk, la Russia ha messo in atto una nuova strategia. "Rispetto allo scorso inverno, c'e' un cambiamento nei bombardamenti nemici. Se prima, durante i massicci attacchi agli impianti energetici, il nemico cercava di colpire tutto e ovunque, ora si sta concentrando su singole regioni e singoli impianti energetici", ha spiegato. E i russi cercano di distruggere contemporaneamente sia gli impianti di generazione sia le reti di trasmissione e distribuzione dell'elettricita'. "Questo approccio complica il rapido ripristino della normale fornitura di corrente", ha sottolineato Kolisnyk.
Paita: "Ora Meloni riferisca in Aula su dazi e aiuti a Ucraina"
"Il video ri-postato da Trump sui suoi social è preoccupante: in esso, si ipotizza che l'Italia intenda sfilarsi dall'Unione europea sui dazi e dagli aiuti all'Ucraina. Il ministro Tajani non ha detto una parola sull'ipotesi Ucraina parlando genericamente di dazi, ma è la voce della premier che vogliamo sentire". Lo dice la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia viva. "Giorgia Meloni non vuole evidentemente infastidire il presidente degli Stati Uniti. Ma così si fa un danno all'immagine internazionale dell'Italia. Una presa di posizione di palazzo Chigi - aggiunge - è più che mai necessaria".
Mosca: "Si avvicina la telefonata tra Lavrov e Rubio"
Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha dichiarato che "si avvicina" una possibile conversazione telefonica tra i capi delle diplomazie di Russia e Usa, Serghei Lavrov e Marco Rubio. Lo riporta la Tass.
Russia-Usa: ancora non decisa sede incontro Lavrov-Rubio
Non e' ancora stata decisa la sede dell'annunciato incontro tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio. Lo ha assicurato il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. "Si sta ancora valutando", ha detto. Piu' o meno definita invece l'agenda del colloquio, che dovrebbe essere gia' giovedi': Ucraina, agenda bilaterale e temi economici. "Naturalmente, le questioni dell'operazione militare speciale e il percorso perseguito dagli occidentali per sostenere l'Ucraina, di cui non siamo soddisfatti, sono al centro dell'attenzione", ha spiegato Ryabkov. "Soprattutto, dobbiamo far capire agli americani che Anchorage ha stabilito un quadro di riferimento all'interno del quale lavorare. Non abbiamo alternative: cio' che ha preso forma ed e' stato formulato dai presidenti e' cio' su cui dovremmo fare affidamento per ulteriori sforzi", ha spiegato ancora.
Ucraina, Ue: "Bene accordo Consiglio su stop gas russo"
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo raggiunto oggi a livello del Consiglio Ue, dove un'"ampia maggioranza" di capitali Ue (tutte meno Budapest e Bratislava) hanno concordato di cessare completamente le importazioni di gas e gnl russi entro il 2028, procedendo gradualmente per quanto riguarda i prossimi anni a seconda del tipo di contratto di fornitura. Lo afferma la portavoce della Commissione Anna-Kaisa Itkonen nel corso del briefing giornaliero con la stampa. L'obiettivo è eliminare anche le importazioni di combustibile nucleare dalla Russia, aggiunge la portavoce. "Siamo impegnati in un dialogo stretto con gli Stati membri e i principali portatori di interesse. Prendiamo molto seriamente la sicurezza dell’approvvigionamento, ed è per questo che dobbiamo garantire forniture alternative. La catena di approvvigionamento nucleare presenta specificità e complessità che dovranno essere affrontate prima di avanzare una proposta", che arriverà, assicura, anche se al momento non c'è una tempistica precisa.
Ucraina, presto colloquio Lavrov-Rubio in vista di summit Budapest
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov avrà presto un colloquio telefonico con il Segretario di Stato americano Marco Rubio in vista del vertice di Budapest tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, spiegando che al momento non è stato ancora concordato un faccia a faccia.
Ucraina, Shevchuk: "Nessuna tregua in vista ma Paese resiste"
"Nessun segnale di pace, nessuna tregua all'orizzonte". Lo afferma, nel suo videomessaggio settimanale, il capo e padre della Chiesa greco-cattolica monsignor Sviatoslav Shevchuk, che ha tracciato un quadro drammatico della situazione nel Paese, a quasi 200 settimane dall'inizio del conflitto. "Per oltre undici anni la nostra terra e' irrigata dal sangue innocente dei nostri difensori e dei civili - ha ricordato -. Questa settimana non si sono placati gli intensi combattimenti sulle linee del fronte. I nostri soldati compiono gesta soprannaturali per fermare e respingere le forze nemiche". L'arcivescovo maggiore di Kiev ha denunciato una nuova ondata di attacchi massicci russi contro l'infrastruttura energetica, che ha lasciato al buio e al freddo ampie aree del Paese. "In quasi tutte le regioni sono state introdotte interruzioni d'emergenza dell'elettricita'", ha spiegato, sottolineando la situazione drammatica delle citta' dove "senza luce, riscaldamento e acqua, i palazzi multipiano si trasformano in fredde trappole mortali". "Ringraziamo i tecnici elettrici che lavorano senza sosta, giorno e notte, per garantire luce e calore alle nostre case. Nelle parrocchie e nei monasteri facciamo di tutto per scaldare gli ucraini e fornire ogni aiuto necessario in queste circostanze straordinarie". La sfiducia verso le trattative di pace e' evidente. Il capo della Chiesa greco-cattolica ha descritto gli ucraini come un popolo stremato ma determinato a resistere: "Vogliamo che tutto il mondo senta che nessun attacco, nessun bombardamento potra' mai spezzare la volonta' dell'Ucraina di vivere e di lottare per la liberta'. L'Ucraina resiste, l'Ucraina combatte, l'Ucraina prega!". In parallelo, e' in corso una missione del Consiglio Panucraino delle Chiese in Norvegia, volta a difendere la causa ucraina e a rafforzare il sostegno internazionale. "Incontreremo il Re di Norvegia e i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane - ha annunciato - per parlare della verita' sull'Ucraina e chiedere sostegno alle azioni salvavita nel nostro Paese". Un ringraziamento speciale e' stato rivolto alla Conferenza episcopale polacca, che ha preso posizione in difesa dei migranti ucraini, esortando a respingere la xenofobia e a garantire i diritti dei rifugiati. "Speriamo che la loro voce sia ascoltata anche in altri Paesi d'Europa e del mondo", ha detto il presule, ricordando che "la nostra gente ha diritto a trovare un degno posto dove vivere". Shevchuk ha infine rilanciato l'appello alla preghiera per la pace, ricordando i cinque anni dell'iniziativa "Il Rosario unisce", che ogni sera alle 20 raduna migliaia di persone nel mondo per pregare per l'Ucraina. "Ringrazio tutti coloro che pregano per il nostro popolo martoriato, e in particolare i bambini che si uniscono a questa catena di fede. Dio benedica la nostra eroica e sofferente Ucraina, donandole la luce in mezzo alle tenebre".
Polonia: 'Su gas sosterremo Paesi in difficoltà, solidarietà Ue'
"Durante il mio intervento, ma anche ascoltando i discorsi degli altri rappresentanti dei vari Paesi e del commissario Jorgensen, è emerso chiaramente che questi Paesi riceveranno un sostegno specifico. Li sosterremo in termini di forniture di gas ai loro Paesi. Ciò non può avere alcun impatto, e l'ho detto anche in termini di solidarietà europea sul portafoglio europeo." Lo ha sottolineato il ministro dell'Energia della Polonia, Miłosz Motyka, rispondendo sull'opposizione di Slovacchia e Ungheria allo stop al gas russo deciso a Lussemburgo. "Una politica di questo tipo ha senso quando la solidarietà è bidirezionale, quando sosteniamo l'Ucraina nei momenti di difficoltà e allo stesso tempo ci sosteniamo a vicenda, in modo che in seguito queste azioni siano accolte in modo ampio e positivo nei paesi che non sono colpiti. Beh, questa non è certamente un'azione che minaccerà radicalmente la sicurezza energetica della Slovacchia o dell'Ungheria. Saremo insieme. Questo è il significato della solidarietà europea. Hanno lavorato su meccanismi per compensarli per queste forniture. Siamo anche in trattative bilaterali con la Repubblica slovacca. Siamo pronti a fornire sostegno in questo ambito, perché il principio fondamentale che dovrebbe guidare l'Unione europea e tutti gli Stati membri dovrebbe essere la solidarietà. E lo garantiremo anche in questo settore, in caso di una possibile minaccia di aumento dei prezzi da altre direzioni", ha sottolineato Motyka.
Serbia, firmato accordo per rafforzare collaborazione con Mosca
A Belgrado è stato ricordato oggi l'81/mo anniversario della liberazione della città dall'occupazione nazista con cerimonie commemorative, mostre e dibattiti. Corone di fiori sono state deposte da esponenti del governo serbo e rappresentanti della municipalità della capitale ai memoriali e monumenti che ricordano il sacrificio di migliaia di combattenti dell'Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia (Novj), appoggiati dalle truppe dell'Armata rossa sovietica. L'operazione militare per la liberazioine di Belgrado, dopo tre anni e sette mesi di occupazione nazista, prese il via il 12 ottobre 1944 e si concluse il 20 ottobre dopo furiosi combattimenti, con un bilancio di quasi 3 mila morti tra le formazioni di difesa e resistenza jugoslava e quali mille caduti dell'Armata rossa. In coincidenza con l'anniversario della liberazione, nella capitale serba è stata organizzata per oggi e domani la manifestazione 'Giornate di Mosca a Belgrado', con un programma che prevede mostre, concerti, conferenze, incontri fra organizzazioni serbe e russe. Nell'ambito di tale iniziativa, a Belgrado è stato firmato un memorandum che prevede il rafforzamento della collaborazione fra le due capitali nel periodo 2026-2029. A siglare il documento sono stati il presidente del consiglio comunale di Belgrado Nikola Nikodijevic e il responsabile per i rapporti internazionali del Comune di Mosca Serghiei Ceriomin. L'obiettivo è intensificare i rapporti e gli scambi tra le due capitali in particolare nei settori dei trasporti e delle comunicazioni, dell'istruzione, della cultura, dello sport. Per Nikodijevic, tale accordo favorirà l'afflusso di nuovi investimenti russi a Belgrado e nel resto della Serbia, consentendo al tempo stesso l'ingresso di aziende e imprenditori serbi sul mercato della Federazione russa. La Serbia, con la Bielorussia, è l'unico Paese europeo a non aver imposto sanzioni alla Russia, e Belgrado è la sola capitale del vecchio continente ad aver mantenuto collegamenti aerei diretti con Mosca e San Pietroburgo, e ciò senza l'obbligo di visto per i cittadini dei due Paesi. Per le difficoltà finanziarie causate dalle sanzioni, decine di migliaia di russi - professionisti, informatici, imprenditori - si sono trasferiti negli ultimi anni in Serbia, Paese considerato amico e non ostile come il blocco occidentale, dando vita, in particolare a Belgrado e Novi Sad, a nuove società, aprendo negozi e ristoranti e intervenendo massicciamente sul mercato immobiliare con l'acquisto di appartamenti e interi edifici.
Kubilius: 'La Danimarca ha scelto i Samp/T, mostra la via'
"La Danimarca è leader nella difesa europea. Quest'anno aumenterà la spesa per la difesa. Aumenterà il controllo sulla flotta ombra russa nel Baltico. La Danimarca sta indicando all'Europa la strada da seguire: acquistare prodotti europei. Scegliere per la difesa aerea non il Patriot, ma il sistema di difesa aerea franco-italiano SAMP/T. Grazie Danimarca. Si tratta di 7,7 miliardi di euro di denaro dei contribuenti europei che andranno alle aziende europee, alle regioni europee, ai posti di lavoro europei". Lo ha detto il commissario alla Difesa Andrius Kubilius alla Conferenza sulla difesa dell'Europa.
Ue. 'Mai più import di gas russo, anche dopo eventuale pace'
"Quanto deciso è un po' differente dalle sanzioni. Il cuore della nostra opposizione al gas russo è stato deciso oggi con il Repower, le sanzioni possono essere complementari a questa misura". Lo ha detto il ministro per l'Energia e il Clima della Danimarca, Lars Aagard, a margine del Consiglio Energia a Lussemburgo. "Con questa decisione anche dopo un eventuale accordo di pace l'Ue non importerà più l'energia russa, ed è un segnale molto molto importante", ha aggiunto il commissario Ue Dan Jorgensen. Il via libera conferma che le importazioni di gas russo saranno vietate a partire dal 1° gennaio 2026, mantenendo tuttavia un periodo di transizione per i contratti esistenti. In particolare, i contratti a breve termine conclusi prima del 17 giugno 2025 potranno proseguire fino al 17 giugno 2026, mentre quelli a lungo termine potranno durare fino al 1° gennaio 2028. Le modifiche ai contratti esistenti saranno consentite solo per scopi operativi strettamente definiti e non potranno comportare un aumento dei volumi, ad eccezione di alcune flessibilità specifiche per gli Stati membri senza sbocco sul mare interessati dai recenti cambiamenti nelle rotte di approvvigionamento. Rispetto alla proposta della Commissione, il Consiglio ha semplificato gli obblighi doganali stabilendo requisiti e procedure di documentazione meno onerosi per le importazioni di gas non russo. In tali casi, prima che il gas entri nel territorio doganale dell'Ue, devono essere fornite alle autorità competenti solo alcune informazioni, mentre per le importazioni di gas dalla Russia durante la fase transitoria sono richieste ulteriori informazioni (tra cui la data e la durata del contratto di fornitura, i quantitativi contrattati ed eventuali modifiche al contratto).
Shevchuk: grazie al Papa per gli appelli sull'Ucraina
"Siamo grati a Papa Leone XIV per aver elevato la voce in difesa della popolazione dell'Ucraina, per aver nuovamente dichiarato che tali crimini sono una violazione del diritto internazionale. Sua Santità ha esortato a porre fine immediatamente al terrorismo contro la popolazione civile ucraina". Lo dice in un videomessaggio il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk. "Ricordiamo ad esempio, la notte del 17 ottobre, dove con un attacco massiccio è stata quasi distrutta l'infrastruttura del nostro Kryvyj Rih, una città grandissima. Ma vogliamo che tutto il mondo senta che: nessun attacco, nessun bombardamento, nessun crimine perpetrato dall'esercito russo - sottolinea l'arcivescovo maggiore di Kiev - potranno mai spezzare la forza e la volontà dell'Ucraina: la volontà di vivere e la forza di lottare per la nostra libertà. Vogliamo ancora una volta dichiarare a tutto il mondo: l'Ucraina resiste, l'Ucraina combatte, l'Ucraina prega!".
Ue: 'Sul gas russo presa una decisione senza precedenti'
"La decisione presa oggi delinea il futuro di un continente che non dovrà più finanziare la macchina di guerra russa. Il via libera è stato preso con un ampio consenso, è risultato di un compromesso costruito con i Paesi membri. Ora possiamo andare nella fase finale dell'approvazione, e concludere entro l'anno". Lo ha detto il ministro per l'Energia e il Clima danese Lars Aagard a margine del Consiglio Energia e dopo il via libera allo stop al gas e al Gnl russi. "Sono estremamente soddisfatto. L'Ue non ha mai preso simili misure nei confronti di un Paese. Stiamo mandando un segnale molto chiaro a Mosca. Non saremo mai più dipendenti energeticamente da uno stato aggressore", ha aggiunto il commissario Ue all'Energia Dan Jorgensen. "Possiamo attuare quanto deciso, non sarà facile ma possiamo farlo", ha aggiunto. Sul no di Ungheria e Slovacchia, superato con il quorum richiesto della maggioranza, Aagard ha ricordato che "queste sono le regole della nostra democrazia. Il tema delle forniture energetiche e dei costi dell'energia riguarda tutti noi e noi siamo al lavoro per ammorbidire i potenziali effetti negativi per i singoli Paesi".
Mosca: Budapest scelta pure per rapporti Putin e Trump con Orban
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che "Trump mantiene relazioni piuttosto cordiali con Orbán" mentre "Putin ha un rapporto piuttosto costruttivo" con il premier ungherese e che ciò, a suo avviso, ha contribuito all'indicazione di Budapest come possibile sede di un eventuale incontro tra i presidenti di Usa e Russia: lo scrive l'agenzia Ria Novosti. "Il presidente Trump ha un rapporto piuttosto cordiale con Orbán, e il presidente Putin ha un rapporto piuttosto costruttivo. Questo, naturalmente, ha contribuito notevolmente all'intesa sviluppata durante l'ultima conversazione telefonica", ha detto Peskov, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa statale russa rispondendo a una domanda su "perché Putin abbia accettato di incontrare Trump a Budapest".
Cremlino: posizione Kiev contraddittoria
La posizione di Kiev sulla risoluzione del conflitto in Ucraina è altamente contraddittoria e ostacola la ricerca di una soluzione pacifica. A sostenerlo e' stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Stiamo assistendo a dichiarazioni piuttosto contraddittorie fatte a Kiev", ha detto oggi alla stampa, "questo non aiuta il processo di pace". Al contrario, ha sostenuto, la posizione di Mosca sul conflitto è coerente e ben nota. "Continuiamo la nostra comunicazione, in questo caso con gli americani, sul tema di un accordo ucraino. Si sta lavorando seriamente e vedremo cosa accadrà", ha spiegato.
Zelensky: guerra potrebbe finire presto ma non è come a Gaza
"Siamo vicini a una possibile fine della guerra. Ve lo dico con certezza. Questo non significa che finirà sicuramente, ma il presidente Trump ha ottenuto molto in Medio Oriente e, su questa scia, vuole porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina": lo ha affermato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky precisando però che "siamo in guerra con l'esercito russo. Pertanto, questa guerra non può essere conclusa così rapidamente", come successo a Gaza. Lo riporta Rbc Ukraina. Secondo Zelensky, nei negoziati internazionali si sta delineando una forte richiesta politica per porre fine alla guerra. "Questo è lo stato d'animo nel mondo: mettiamo subito in campo tutte le nostre forze e poniamo fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina", ha osservato.
Russia: 'preso controllo di un villaggio in Ucraina orientale'
Il ministero della Difesa russo afferma che le sue truppe hanno preso il controllo di un paesino della regione di Donetsk, nell'Ucraina sud-orientale. Lo riporta la Tass. Le dichiarazioni delle autorità russe non sono verificabili in modo indipendente.
Cremlino: 'ancora non concordati dettagli per vertice con Trump'
"C'è ancora molto da fare" per la preparazione del vertice fra Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest, e "al momento non ci sono dettagli" concordati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda se al summit possano essere invitati rappresentanti dell'Ucraina e dell'Europa e su quali documenti potrebbero essere firmati. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
Tajani: Putin a Budapest? Ok purché parlino di pace
"Io non mi soffermerei tanto sul luogo dove ci si incontra. L'importante e' che si trovi un modo per discutere, per parlare e costruire la pace. Questa è la questione principale. In queste situazioni bisogna essere pragmatici". Cosi' il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Portorose (Slovenia) per partecipare al vertice Med-9 ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la polemica scaturita dalla scelta della capitale ungherese, Budapest, per ospitare il vertice tra il presidente Usa Donald Trump e l'omologo russo Vladimir Putin.
Zelensky propone di estendere per 3 mesi la legge marziale
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha presentato alla Verkhovna Rada il progetto di legge sulla proroga della mobilitazione e della legge marziale per altri 90 giorni a partire dal 5 novembre. Lo riportano i media ucraini.
Tajani: accettare condizioni Putin? Solo Kiev deve decidere
"Soltanto l'Ucraina potra' decidere cosa fare del suo territorio". A ribadirlo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Portorose (Slovenia) per partecipare al vertice Med-9. In merito alle dichiarazioni 'forti' riportate da alcune testate dopo l'incontro tra il presidente Usa Donald Trump e l'omologo ucraino Volodymyr Zelenski, "beh, non e' proprio cosi'", ha tagliato corto Tajani riferendosi alle recenti smentite della Casa Bianca. "Putin ha problemi per chiudere immediatamente la partita ma noi dobbiamo fare di tutto" perche' cio' avvenga, per questo - ha spiegato - "sosteniamo l'azione americana per trovare una mediazione e allo steso tempo continuiamo a sostenere il presidente Zelensky e l'Ucraina, perche' possa difendersi in questa fase che potrebbe poi essere prodromica a un avvio di un confronto senza che ci siano cessioni di territorio che poi la Russia possa rivendicare. Continueremo ancora a dare sostegno politico, economico e militare all'Ucraina", ha concluso.
Via libera ministri Ue a maggioranza su stop al gas russo
I ministri dell'Energia Ue hanno dato il via libera a maggioranza alla proposta della Commissione europea sullo stop al gas e gnl russo in tre fasi: dal primo gennaio 2026 sarà vietato firmare nuovi contratti, gli accordi a breve termine già in corso dovranno terminare entro il 17 giugno 2026, mentre quelli a lungo termine entro il 31 dicembre 2027. Contrarie soltanto Ungheria e Slovacchia.
Ue: ok Consiglio a stop gas russo. No Ungheria e Slovacchia
Il Consiglio dell'Ue ha dato il via libera alla proposta di vietare l'importazione di gas russo dal 2026. Si sono espressi contro solo Ungheria e Slovacchia.
Polonia: 'arresto Putin a Budapest? Sappiamo che non accadrà'
"Penso che sia una domanda puramente giornalistica. Sappiamo tutti che non accadrà, anche se dovrebbe. Non vedo la necessità di commentare ulteriormente. Se Putin arrivasse lì su invito del presidente degli Stati Uniti, mi è difficile immaginare una situazione del genere". Lo ha dichiarato il segretario di Stato per gli affari europei della Polonia, Ignacy Niemczycki, interpellato sullo scenario di un arresto di Vladimir Putin a Budapest nei cui confronti pende un mandato d'arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra in Ucraina. Quanto all'incontro di Putin e il presidente americano Donald Trump nella capitale ungherese, Niemczycki ha sottolineato l'intenzione di "svolgere un ruolo costruttivo": "Se questo vertice porterà a soluzioni che servano gli interessi dell'Unione Europea e dell'Ucraina, ottimo. Allora loderemo tutti la saggezza del presidente Trump", ha aggiunto. Il polacco non ha poi commentato l'incontro di Trump con Zelensky a Washington, sottolineando tuttavia la necessità che "l'America continui a impegnarsi". "Ci rendiamo conto - ha detto - che senza il coinvolgimento americano sarà probabilmente impossibile raggiungere un accordo coerente con gli interessi dell'Ucraina".
Ambasciatore russo: 'Italia non partecipi a furto nostri capitali'
L'ambasciatore russo a Roma, Alexei Paramonov, ha messo in guardia l'Italia dal partecipare ai piani per l'utilizzo dei capitali congelati di Mosca in Europa a beneficio dell'Ucraina, che ha definito "il furto del secolo". "La complicità dell'Italia in un reato finanziario di questa portata rischia di compromettere in modo sostanziale, per molti anni a venire, la possibilità stessa di ripristinare la cooperazione economica e commerciale con la Russia", afferma il diplomatico in una dichiarazione postata sul canale Telegram dell'ambasciata.
Ciciliano: 'azione Protezione Civile a Gaza solo dopo condizioni sicurezza stabili
"Non ci sarà nessuna azione del sistema di Protezione civile e del sistema Itala se non dopo la garanzia di condizioni di sicurezza stabili. Senza questo tipo di azione, che è assolutamente preliminare ma fondamentale, non ci può essere nessun tipo di attività di supporto alle popolazioni di Gaza”. Lo ha detto il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano, al termine del comitato operativo nella sede di via Vitorchiano sulla ricostruzione a Gaza.
M.O.: pace in bilico, Erdogan vola nel Golfo
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parte oggi per una tre giorni di visite ufficiali nel Golfo Persico. L'agenda di Erdogan prevede tappe in Kuwait domani, in Qatar il 22 e in Oman il 23 ottobre; una serie di incontri ufficiali in cui è la situazione a Gaza a costituire l'argomento principale. A renderlo noto e' stato l'ufficio della presidenza turca. In Kuwait Erdogan vedra' l'emiro Meshal Al Ahmad Al Jaber Al Sabah. In agenda gli aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza, il coordinamento del sostegno alla popolazione civile e le mosse da compiere a livello diplomatico per mantenere il fragile cessate il fuoco in corso. Sullo sfondo i rapporti bilaterali, investimenti, cooperazione in ambito energetico e nell'ambito della Difesa. Nella seconda tappa, il 22 ottobre, Erdogan sarà nella capitale del Qatar Doha, dove era stato l'ultima volta poco piu' di un mese fa. A livello diplomatico si tratta della tappa piu' importante. I due Paesi sono stretti alleati ed Erdogan incontrera' l'emiro Tamim bin Hamad al Thani. Erdogan e al Thani sono stati entrambi figure centrali per l'accordo che ha portato al cessate il fuoco a Gaza, intesa che nelle ultime ore appare sempre piu' in bilico. I due leader discuteranno dei passi da compiere per far valere le clausole dell'intesa, fare pressioni sul comune alleato americano e sul presidente Donald Trump e garantire gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Ultima tamma in Oman. Erdogan è atteso dal sultano Tariq bin Taimur al Said per un dialogo con al centro rapporti bilaterali ed equilibri regionali.
Zelensky sente Macron: far pressione su Mosca
Volodymyr Zelensky ha avuto questa mattina una conversazione telefonica con il suo omologo francese Emmanuel Macron. Lo ha reso noto lo stesso presidente ucraino su Telegram. "Ora è il momento giusto per spingere la situazione verso la fine della guerra, e soprattutto per sfruttare appieno tutte le opportunita' e fare pressione correttamente sulla Russia. La pressione su chi ha iniziato la guerra è la chiave per la soluzione", ha sottolineato. "Abbiamo discusso con Emmanuel di tutti gli aspetti attuali della diplomazia e dei nostri recenti contatti con i partner. Grato per il supporto. Abbiamo concordato di incontrarci a breve", ha riferito.
Danimarca, 'su stop a gas russo chiudere prima del 2026'
"Mi aspetto il sì allo stop definitivo all'import di gas russo in Ue. Mi aspetto di avere la maggioranza a sostegno delle misure che noi chiamiamo "Pacchetto libertà". Dopodiché andremo rapidamente ai negoziati con il Parlamento Ue per concludere prima del nuovo anno. Ci sono ragioni di sicurezza e economiche" a sostegno delle misure. Lo ha detto Lars Aagard, ministro per il Clima e l'Energia della Danimarca, presidente di turno dell'Ue.
Mosca, azioni europee per far fallire vertice Trump-Putin
Mosca accusa i Paesi dell'Europa occidentale di ricorrere a "sforzi attivi sovversivi" in vista del possibile vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin, allo scopo di fare fallire ogni tentativo di una pace negoziata in Ucraina. "Noi, ovviamente, vediamo e sentiamo quello che sta accadendo - ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, in un'intervista all'agenzia Tass -. L'Unione europea e l'aggressiva comunità europea occidentale sono passate ad attuare, come piace a loro, azioni sovversive". "Capiamo - ha proseguito Zakharova - quello che vogliono fare. Intendo la comunità europea occidentale, alimentata dagli ex atteggiamenti ultra-liberali americani. Vogliono distruggere ogni aspirazione pacifica, dai colloqui sui negoziati di pace alle azioni reali". Quanto alle consultazioni avute da Volodymyr Zelensky con i leader europei dopo il suo incontro alla Casa Bianca con Trump, la portavoce della diplomazia russa ha affermato che il presidente ucraino "non solo è completamente dipendente, è al guinzaglio di questo partito della guerra".
Kallas: "Non è bello che Putin vada in Ungheria per colloqui"
''Non è bello" che il presidente russo Vladimir Putin, ''una persona sottoposta a un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale'', si rechi in Ungheria, ''un paese membro dell'Ue'', per colloqui sull'Ucraina con il presidente Usa Donald Trump. Lo ha dichiarato l'alto rappresentante per la politica estera della Ue Kaja Kallas ai giornalisti, prima di un incontro dei ministri degli Esteri europei in Lussemburgo.
Governatore: "Due civili uccisi in raid ucraino in Belgorod"
Due civili - un uomo e una donna - sono rimasti uccisi e un terzo ferito in un bombardamento ucraino su un insediamento agricolo nella regione russa di Belgorod, secondo quanto riferisce il governatore, Vyacheslav Gladkov. L'attacco, ha precisato Gladkov sul suo canale Telegram, è avvenuto nel villaggio di Yasnye Zori, dove un drone "ha sganciato ordigni esplosivi". La persona rimasta ferita è stata ricoverata all'ospedale della città capoluogo, Belgorod.
Germania, lavoriamo per aiutare Slovacchia su ban gas russo
"Alcuni Stati membri dell'Unione europea trovano il ritiro" dalle importazioni di gas russo "chiaramente piu' difficile. La presidenza danese del Consiglio e la Commissione stanno facendo tutto il possibile per ridurre piu' rapidamente la dipendenza di questi Stati membri. Questo significa che anche per la Germania si tratta di dare il proprio contributo affinche' Slovacchia e altri Stati membri possano essere riforniti di energia". Lo ha dichiarato la ministra dell'Economia e l'Energia della Germania, Katherina Reiche, all'arrivo al Consiglio Energia Ue.
Zelensky: "Andrò a Budapest se invitato a incontro Trump-Putin"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a partecipare all'incontro che avranno il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump a Budapest, in Ungheria, se invitato. "Se vengo invitato a Budapest, se si tratta di un invito in un formato in cui ci incontriamo a tre, o come viene chiamato, diplomazia itinerante, il presidente Trump incontra Putin e il presidente Trump incontra me, in un formato o nell'altro, ci metteremo d'accordo", ha detto Zelensky ai giornalisti.
Zelensky: "L'Ucraina ha bisogno di 25 sistemi Patriot"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto che al suo Paese vengano forniti 25 missili Patriot per la difesa aerea, al fine di aiutarlo a respingere i crescenti attacchi aerei russi. Parlando a Kiev dopo i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i produttori di armi americani, Zelensky ha dichiarato ai giornalisti che "si tratta di 25 sistemi di cui abbiamo bisogno", aggiungendo che per acquistarli dovrebbero essere utilizzati i beni russi congelati in Occidente.
Parigi, "vertice Trump-Putin? Utile solo se servirà a tregua"
"È utile per le autorità americane poter dialogare e proseguire con le autorità russe, ma questa annunciata presenza di Vladimir Putin sul territorio dell'Unione Europea ha senso solo se consente di ottenere un cessate il fuoco immediato e incondizionato". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot, in merito al vertice previsto a Budapest tra i presidenti di Usa, Donald Trump e Russia, Vladimir Putin.
Ue, Jorgensen: "Ottimista su chiusura rubinetto gas russo oggi"
"Oggi è un giorno importante. Ci auguriamo vivamente e ci aspettiamo di ottenere il sostegno del Consiglio, dei ministri, per chiudere finalmente il rubinetto del gas russo. Per troppo tempo abbiamo permesso a Putin di usare l'energia come arma contro di noi. Per troppo tempo siamo dipesi dal gas di un aggressore che sta conducendo una guerra illegale in Ucraina". Lo ha dichiarato il commissario all'Energia, Dan Jorgensen, al suo arrivo al Consiglio Energia a Lussemburgo.
Media, incontro fra Rubio e Lavrov atteso giovedì
Un incontro fra il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro russo degli Esteri Serghei Lavrov sarebbe in programma per il prossimo giovedì. Lo riferisce Reuters sul suo sito citando fonti informate. Il Dipartimento di Stato non ha risposto immediatamente alla richiesta di un commento a riguardo, precisa Reuters.
Ue, Ucraina e Moldavia pronte per aprire negoziati di adesione
"La Commissione ha completato l'esame di tutta la legislazione" di Ucraina e Moldavia. "Entro novembre, il Consiglio avrà la possibilità di avviare tutti e sei i cluster negoziali e tutto sarà pronto dopo aver completato questo processo per accelerare le riforme". Lo ha dichiarato la commissaria europea all'Allargamento Marta Kos al suo arrivo alla riunione dei ministri europei degli Esteri a Lussemburgo. "Ciò che è importante è che dobbiamo porre rimedio alla corruzione e rafforzare le istituzioni e, soprattutto, lo stato di diritto", ha aggiunto. Kos ha spiegato che la Commissione sta vagliando "tutte le possibilità" per dare via libera all'avvio dei negoziati anche senza il consenso di Budapest. "È un principio basato sul merito e Ucraina e Moldavia hanno dato risultati positivi" ha spiegato, ricordando che "l'Ungheria non si è opposta al riconoscimento dello status di candidato all'Ucraina" e dicendo di aspettarsi quindi che "l'Ungheria sosterrà" l'apertura dei cluster negoziali. "Se l'Ungheria ha preoccupazioni riguardo alla minoranza in Ucraina, possiamo affrontare la questione" ha poi aggiunto, spiegando tuttavia che durante il suo incontro con i rappresentanti della minoranza ungherese in Ucraina, "non hanno espresso nemmeno una lamentela, come afferma il governo ungherese".
Kiev, "serve sistema integrato di difesa aerea: noi ci siamo"
"Oggi sono a Lussemburgo per partecipare al Consiglio Affari Esteri dell'Ue e concentrarmi sui prossimi passi da compiere per raggiungere una pace giusta. Rimane fondamentale esercitare una forte pressione su Mosca, anche attraverso il 19° pacchetto di sanzioni dell'Ue e il pieno utilizzo dei beni russi congelati. Informerò i colleghi dell'Ue sugli ultimi attacchi della Russia contro l'Ucraina e sulla necessità di fornire assistenza energetica in vista dell'inverno". Lo afferma il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sibiha. "Ci concentreremo anche sulla cooperazione in materia di difesa e sul rafforzamento della difesa aerea e delle capacità a lungo raggio dell'Ucraina, anche attraverso l'iniziativa PURL e il meccanismo SAFE. Di fronte alle minacce russe, abbiamo bisogno di un sistema integrato di difesa aerea europeo che veda l'Ucraina come contributore e parte integrante. Durante la mia permanenza in Lussemburgo, intendo anche tenere una serie di negoziati bilaterali con i nostri partner".
Parigi, ora nuove sanzioni contro chi aiuta la Russia
"Oggi proporrò di parlare di un 20esimo pacchetto sanzioni, concentrato su Paesi terzi che sostengono in modo diretto o indiretto lo sforzo bellico della Russia". Lo afferma il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot arrivando al Consiglio del Lussemburgo. L'economia russa, ha aggiunto, "sta agonizzando", stretta tra i colpi dell'ucraina e le sanzioni. "La Russia è in stallo in Ucraina dopo 100 giorni di guerra e a Putin ora conviene un cessate il fuoco", ha notato.
Finlandia, "summit Trump-Putin? Nessuno decide su testa Ue"
"Vediamo cosa succede, che tipo di incontro sarà e dove si terrà alla fine. In fin dei conti, nessuno può decidere sulla testa dell'Europa ciò che rientra nel potere decisionale dell'Europa, ad esempio riguardo alle sanzioni, che si sono rivelate una strategia molto efficace per indebolire la macchina da guerra russa". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, in merito al vertice previsto a Budapest tra i presidenti di Usa, Donald Trump e Russia, Vladimir Putin. "Decidiamo in che misura aiutare l'Ucraina e certamente non vedo l'ora di lavorare sul prestito di riparazione e su altri mezzi per aiutare l'Ucraina. E allo stesso tempo, ovviamente, stiamo rafforzando la nostra difesa e deterrenza: tutte queste cose sono qualcosa che solo l'Europa decide" ha aggiunto.
Kallas: "L'Ucraina non può arrendersi, lotta per indipendenza"
"Non è bello vedere che una persona colpita da un mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale va in una Paese dell'Ue ma dobbiamo valutare il risultato dell'incontro". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio affari esteri del Lussemburgo commentando il summit Trump-Putin a Budapest. "Preferirei che fosse Zelensky a incontrare Putin", ha aggiunto. Per quanto riguarda le indiscrezioni sull'incontro tra Zelensky e Trump, ha commentato: "l'Ucraina lotta per la sua indipendenza, non può semplicemente arrendersi, sarebbe un segnale per tutti gli aggressori del mondo".
Lituania, unico posto per Putin in Europa è tribunale Aja
"L'unico posto per Putin in Europa e' all'Aja, davanti al tribunale, non in nessuna delle nostre capitali. E questo è chiarissimo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Oggi è importante inviare un messaggio molto chiaro anche dalla Lituania: non c'è posto per i criminali di guerra in Europa. Non c'è modo per i criminali di guerra di attraversare l'Europa per partecipare a nessun evento. E questo è molto importante per noi sottolinearlo e ribadirlo ancora una volta: siamo fermamente a favore dell'Ucraina e continuiamo a esercitare pressioni sulla Russia", ha evidenziato. "Certamente non attraverserà il nostro spazio aereo", ha confermato il ministro lituano.
Vance: "Sui Tomahawk Trump sta decidendo. Pace priorità"
Sull'invio di missili Tomahawk il presidente Usa Donald Trump ha ascoltato la richiesta dell'Ucraina e sta ancora decidendo. Lo ha dichiarato il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance durante una visita alla base di Andrews. Vance ha affermato, inoltre, che l'amministrazione Trump continuera' a perseguire la strada verso la pace in Ucraina, a prescindere da quanto tempo ci vorra'. "Continueremo a percorrere la strada della pace, che ci vogliano altri mesi, altre settimane o, Dio non voglia, piu' tempo, continueremo a lavorarci", ha detto Vance, le cui dichiarazioni vengono ampiamente rilanciate dai media ucraini. Tuttavia ha assicurato di rimanere ottimista, ma la tempistica non e' ancora chiara. Alla domanda se l'Ucraina potrebbe ricevere missili Tomahawk, Vance ha affermato che il presidente "sta certamente ascoltando questa richiesta" da parte degli ucraini. "Sappiamo che e' qualcosa che vogliono. E' una decisione che alla fine spetta al presidente. Ma non ha ancora preso la decisione di consegnare i Tomahawk all'Ucraina", ha risposto. Alla domanda su cosa stia trattenendo l'amministrazione dal compiere questo passo, ha spiegato che la priorita' di Trump è la sicurezza dell'America stessa. "Cio' significa che dobbiamo avere sistemi d'arma critici per il nostro esercito, per le nostre truppe. Quindi e' su questo che si concentra il presidente", ha aggiunto Vance.
Finlandia, a Zelensky non serve aiuto per arrendersi
"E' evidente che Putin non vuole la pace. Vuole avere il potere, e certamente Zelensky non ha bisogno dell'aiuto dell'Occidente per arrendersi, ma al contrario, Zelensky ha bisogno dell'aiuto di tutti noi per proteggere ciò che abbiamo qui, ovvero la libertà e la libera scelta delle persone. Quindi, ovviamente, come Europa, continueremo a sostenere fermamente l'Ucraina". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri della Finlandia, Elina Valtonen, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo.
Kallas: "Aggressore non può ottenere ciò che vuole"
"Gli ucraini sono molto resilienti. Stanno lottando per la loro liberta', la loro indipendenza, il loro Paese, quindi non possono semplicemente arrendersi". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. "E penso che sia per l'ordine internazionale. E' anche negativo se l'aggressore ottiene cio' che vuole, perche' questo da' un segnale a tutti gli aggressori del mondo che possono semplicemente andare e prendersi cio' che desiderano", ha aggiunto.
Kallas: "Trump-Putin? Avrei preferito incontro Putin-Zelensky"
Riguardo il possibile incontro Trump-Putin a Budapest, "avrei desiderato che fosse il presidente Zelensky a incontrare Putin, perche' in realta' sono loro che devono trovare un accordo su questa questione". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio Esteri Ue, a Lussemburgo. "Si stanno incontrando, vediamo cosa uscira' da questo incontro. Penso che sia importante che anche il presidente Zelensky incontri Putin, cosi' possano discutere concretamente di cosa possono fare. L'America ha molta forza per fare pressione sulla Russia affinche' si sieda al tavolo dei negoziati. Se useranno questa forza, allora certo, sara' una cosa positiva se farà sì che la Russia fermi questa guerra", ha aggiunto.
Kallas: "Ok sanzioni non oggi ma spero questa settimana"
"Ci aspettiamo che questa settimana venga adottato anche il 19esimo pacchetto di sanzioni. Purtroppo, non oggi, ma abbiamo anche una riunione dei leader in programma giovedì. Speriamo possa essere raggiunto l'accordo li'". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. "Stiamo anche coordinando la questione della flotta ombra, perchè vediamo che ci sono molte entrate provenienti da questa flotta e ci siamo impegnati molto per ridurle, e abbiamo fatto molti progressi, se osserviamo come funziona davvero sulla Russia. Quindi dovremmo rifletterci di piu'. Bisogna essere più creativi in questo senso, perche' anche loro sono creativi nell'aggirare queste cose. Quindi dobbiamo chiederci continuamente cosa possiamo fare di piu'", ha aggiunto.
Raid russi a rete elettrica Chernihiv: in 30mila al buio
Oltre 30mila residente sono al buio nella regione di Chernihiv dopo una serie di attacchi russi alla rete elettrica. Lo ha dichiarato la societa' energetica regionale Chernihivoblenergo in un post su Telegram rilanciato da Ukrinform. "Purtroppo, altri 28mila consumatori nella regione rimangono senza elettricita': il nemico ha attaccato un altro impianto energetico nella regione di Chernihiv", ha dichiarato l'azienda. Secondo la stessa fonte, le squadre di riparazione stanno lavorando per ripristinare l'energia elettrica ai consumatori, ma la situazione rimane critica. In seguito, Chernihivoblenergo ha segnalato un altro attacco a un impianto energetico nel distretto di Nizyn, lasciando altri 2.700 consumatori senza elettricita'. "Gli ingegneri elettrici hanno subito lavorato intensamente per riparare i danni, che sono pero' ingenti. Stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare l'elettricita' ai nostri consumatori il più rapidamente possibile, anche se non e' un compito facile", ha affermato l'azienda.
Mosca, abbattuti 7 droni ucraini su Crimea e regioni interne
Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte sette droni ucraini sopra le regioni di Ulyanovsk, Lipetsk e Bryansk, oltre che sopra la Crimea. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. "Nel corso della notte - si legge nel comunicato - le unità di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto sette droni ad ala fissa ucraini: tre sopra la Crimea, due nella regione di Bryansk e uno ciascuno nelle regioni di Lipetsk e Ulyanovsk".
Kiev, attacco russo contro miniera con 200 persone sottoterra
Il 19 ottobre la Russia ha lanciato un attacco su larga scala contro una miniera di carbone nell'oblast di Dnipropetrovsk, dove erano al lavoro sottoterra 192 dipendenti, secondo quanto riferito dalla società energetica ucraina Dtek. Lo scrive il Kyiv Independent. L'evacuazione dei minatori è ancora in corso, ha dichiarato la società sui social media. E' il quarto attacco contro le imprese carbonifere Dtek negli ultimi due mesi.
Russia, due morti e un ferito in attacco drone
Due civili sono morti e uno è rimasto ferito colpiti da un drone nella regione russa di Belgorod. "Due civili sono stati uccisi nel villaggio di Yasnye Zori quando un drone ha sganciato esplosivi su una fattoria", ha riferito il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, sul social network Telegram. Dall'inizio dell'offensiva, tre anni e mezzo fa, la Russia ha lanciato droni e missili quasi quotidianamente contro l'Ucraina, che risponde regolarmente colpendo il territorio russo, in particolare le infrastrutture energetiche. Venerdi', il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, mostrando una rinnovata complicita' con il presidente russo Vladimir Putin, ha esortato Volodymyr Zelensky a cessare le ostilita', ignorando le richieste del leader ucraino di un maggiore supporto militare.
Trump: "Io e Putin non abbiamo parlato del Donetsk"
Donald Trump ha smentito le indiscrezioni del Washington Post secondo le quali lui e Vladimir Putin non hanno parlato di Donetsk e ha ribadito il desiderio che Russia e Ucraina "si fermino". "Il 78% del territorio è già occupato dalla Russia. Potranno negoziare qualcosa più avanti", ha detto ancora il presidente a proposito di Donetsk.