Guerra Israele, Trump ad Hamas: "Liberate gli ostaggi". La risposta: "Pronti a trattare"

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Il presidente Usa interviene nelle trattative tra Israele e Hamas. Un portavoce della fazione palestinese ha fatto sapere che la proposta di Trump non viene respinta, ma deve essere approfondita. Il premier israeliano ha dichiarato che l'esercito sta "intensificando" l'attacco a Gaza City. Intanto l'Idf ha annunciato di aver colpito un grattacielo di Gaza utilizzato da Hamas come base, la torre al-Roya. Secondo Save The Children, oltre 20mila bambini palestinesi sono stati uccisi dall'inizio della guerra

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Il presidente degli Stati Uniti ha presentato a Hamas una nuova proposta per un accordo globale: rilascio di tutti gli ostaggi (vivi e deceduti) nel primo giorno dell'accordo in cambio della liberazione di migliaia di detenuti palestinesi, tra cui centinaia di terroristi. E Israele interromperà l'operazione per la conquista della città di Gaza. Secondo i media Hamas non respinge la proposta, ma ci sarebbero punti da chiarire.

Israele non si ferma nella Striscia con l'Idf che esorta la popolazione di Gaza City a evacuare la città e a spostarsi verso sud. Intanto l'Idf ha annunciato di aver colpito il grattacielo Al-Ruya a Gaza City, del quale aveva ordinato l'evacuazione. "Colpito un grattacielo utilizzato dall'organizzazione terroristica Hamas nella zona di Gaza City", ha scritto su X l'Idf pubblicando una mappa che indica la torre. 

Almeno 52 palestinesi sono stati uccisi dall'alba a Gaza nei raid israeliani. Lo riferiscono ad Al Jazeera fonti ospedaliere locali, sottolineando che la  maggioranza delle vittime, 48 persone, è deceduta negli attacchi israeliani contro Gaza City, dove sono state colpite una tenda e una scuola-rifugio.

Altri cinque palestinesi, tra cui tre bambini, sono morti di fame a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo afferma il ministero della Salute della Striscia controllata da Hamas, citato da Al Jazeera. Il numero totale di decessi per malnutrizione a Gaza dall'inizio della guerra sale a 387, inclusi 138 bambini.

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Abu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza

Considerato un simbolo di Hamas, ammirato in tutto il Medio Oriente e figura di riferimento per i palestinesi, Obeida è stato ucciso nel bombardamento dell'appartamento nel quale si trovava insieme alla moglie e ai figli. Tra i principali obiettivi di Israele, poiché ritenuto il responsabile ufficiale della propaganda psicologica del gruppo, è sempre apparso in pubblico con il volto coperto da una kefiah bianco-rossa per nascondere la propria identità.

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L'Onu decide la fine di Unifil, missione in Libano terminerà nel 2027

La decisione è stata presa dal Consiglio di sicurezza dell'Onu che ha sì approvato il rinnovo della missione ma soltanto fino alla fine del 2026, quando inizierà un "ritiro ordinato e sicuro" della durata di un anno. "Per una volta, abbiamo delle buone notizie dall'Onu", ha dichiarato Danny Danon, rappresentante di Israele alle Nazioni Unite.  Il premier libanese Nawaf Salam ha invece espresso soddisfazione per il rinnovo del mandato fino alla fine del 2026.

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Hamas: "Pronti a sederci subito a tavolo delle trattative"

Hamas afferma di essere pronta "a sedersi immediatamente al tavolo delle trattative". 

Media: "Israele sta considerando seriamente proposta Trump"

Una fonte vicina al primo ministro Benyamin Netanyahu ha riferito ai media israeliani che l'ultima proposta presentata dal presidente Usa a Hamas è stata inoltrata ad Hamas, ma non è ancora stata formalmente trasmessa a Israele. L'entourage di Netanyahu - riporta la tv pubblica Kan - afferma che "Israele sta considerando molto seriamente la proposta del presidente Trump ma teme che  Hamas continuerà a rifiutarla. Trump ha scritto su Truth che "gli israeliani hanno accettato" le sue condizioni. Kan news ha ottenuto la registrazione di un messaggio in cui si sentiva l'alto funzionario di Hamas Razi Hamed esprimere il suo consenso a un accordo globale. 

Global Sumud Flotilla, cos'è la flotta internazionale per Gaza

L'iniziativa di solidarietà, supportata da migliaia di volontari, mira a portare aiuti umanitari a Gaza, sfidando il blocco israeliano, che ha già intercettato in acque internazionali numerose sue spedizioni a Gaza. La partenza è prevista il 31 agosto dal porto di Barcellona. "Decine di imbarcazioni sono pronte a salpare" per la missione che aspira a essere la più grande di sempre, e prevede la partecipazione di 44 paesi e migliaia di volontari, ha assicurato il portavoce della Global Sumud Flotilla, Saïf Abukeshek: "Il genocidio deve finire".

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Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

"So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, ha affermato lunedì Donald Trump sul suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente degli Usa ha ribadito più volte: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali un possibile disastro nucleare”, aggiungendo che quello tra Mosca e Kiev sarebbe il settimo scenario bellico da lui fermato. A quali conflitti si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?

Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

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Media, Hamas non respinge proposta, ma punti da chiarire

Una fonte vicina ad Hamas ha detto al quotidiano israeliano Ynet che l'organizzazione palestinese non rifiuta l'offerta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardo a un accordo sugli ostaggi, ma - spiega - sono necessari chiarimenti riguardo il rapporto tra il rilascio dei rapiti e il numero di detenuti palestinesi da rilasciare.

Londra, almeno 300 arresti manifestazione pro-Palestina. VIDEO

al-Jazeera, 52 morti in raid Idf a Gaza dall'alba

Almeno 52 palestinesi sono stati uccisi dall'alba a Gaza nei raid israeliani. Lo riferiscono ad Al Jazeera fonti ospedaliere locali, sottolineando che la  maggioranza delle vittime, 48 persone, è deceduta negli attacchi israeliani contro Gaza City. 

Israele intensifica i bombardamenti su Gaza. VIDEO

Israele, nuove proteste per ostaggi e fine della guerra. VIDEO

Il 6 settembre, migliaia di persone hanno manifestato a Gerusalemme e Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi a Gaza. Le famiglie hanno intensificato la campagna pubblica mentre i negoziati di tregua sono bloccati da luglio. Attivisti invocano un accordo diplomatico per liberare i 48 prigionieri rimasti, 20 dei quali sarebbero ancora vivi. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu insiste su un’intesa totale con la resa di Hamas.

Global Flottilla, missione pronta a partire tra pochi giorni. VIDEO

Proposta Trump a Hamas: "Ostaggi liberi e stop guerra"

Il presidente degli Stati Uniti ha presentato a Hamas una nuova proposta per un accordo globale: rilascio di tutti gli ostaggi (vivi e deceduti) nel primo giorno dell'accordo in cambio della liberazione di migliaia di detenuti palestinesi, tra cui centinaia di terroristi. E Israele interromperà l'operazione per la conquista della città di Gaza. Lo rivela questa sera Channel 12. Trump gestirà direttamente i negoziati per porre fine alla guerra. Le ostilità non riprenderanno fino alla fine dei colloqui. Hamas non ha ancora risposto, Israele sarebbe intenzionato ad accettare la proposta di Trump, riferisce Channel 12. 

Idf, drone Houthi che ha colpito aeroporto Ramon non era classificato come ostile

Il drone esplosivo lanciato dai ribelli Houthi dallo Yemen e caduto  sul terminal passeggeri dell’aeroporto di Ramon, nel sud di Israele, era stato rilevato dai sistemi della forza aerea, ma non è stato classificato come "ostile". Di conseguenza, i sistemi di intercettazione e di allerta non sono stati attivati. Questo quanto riferito dall'Idf, riporta Haaretz. 

L’attacco aveva provocato due feriti lievi secondo il Magen David Adom: uno colpito da schegge o dall’onda d’urto dell’esplosione e l’altro soccorso per una crisi d’ansia acuta. L’incidente arriva dopo che l’Idf aveva abbattuto tre droni provenienti dallo Yemen nelle ultime ore. L’area è stata isolata dalle forze di sicurezza, mentre l’Autorità aeroportuale israeliana ha confermato la chiusura temporanea dello spazio aereo sopra l’aeroporto. L’inchiesta Idf ha inoltre ricordato che dall’inizio della guerra circa 150 droni sono stati lanciati dagli Houthi verso Israele, dei quali oltre il 98% intercettati con successo.

Netanyahu: "Stiamo intensificando l'attacco a Gaza City"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che l'esercito sta "intensificando" l'attacco a Gaza City e nei dintorni. "Stiamo intensificando le manovre alla periferia di Gaza City e all'interno di Gaza City stessa", ha detto Netanyahu ai ministri all'inizio di una riunione di gabinetto, secondo un video condiviso dal suo ufficio. Israele non ha annunciato pubblicamente l'inizio di una grande offensiva per conquistare Gaza City, che il governo di Netanyahu ha approvato il mese scorso, ma le truppe hanno intensificato i bombardamenti e le operazioni nell'area per settimane. "Stiamo distruggendo le infrastrutture terroristiche, stiamo demolendo le torri del terrore identificate", ha detto Netanyahu. 

Idf, abbattuto grattacielo a Gaza: "Era base Hamas"

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito un grattacielo di città di Gaza utilizzato da Hamas come base, la torre al-Roya. "I terroristi di Hamas hanno piazzato mezzi di raccolta di informazioni e posti di osservazione per monitorare la posizione delle truppe Idf nella zona", si legge nel comunicato delle Israel Defense Forces, "nell'ambito dei preparativi di Hamas per l'attività delle Idf nella zona, i terroristi di Hamas hanno piazzato molti esplosivi destinati a danneggiare le truppe Idf vicino all'edificio". "Prima dell'attacco, sono state adottate misure per mitigare i danni ai civili, tra cui avvertimenti anticipati alla popolazione, l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni", prosegue il comunicato, "le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza violano sistematicamente il diritto internazionale, sfruttando brutalmente le infrastrutture civili e la popolazione di Gaza come scudi umani per attività terroristiche. Le Idf continueranno a operare contro le organizzazioni terroristiche".

Idf, distrutto tunnel sotterraneo e obiettivi Hamas nel nord di Gaza

Le forze israeliane hanno distrutto un tunnel sotterraneo lungo centinaia di metri nel quartiere di Zeitoun, nel nord della Striscia di Gaza. All’interno del tunnel era stato individuata una "sala operativa" utilizzata dal battaglione Zeitoun di Hamas per coordinare azioni terroristiche contro le truppe israeliane. Lo ha reso noto un portavoce dell'Idf, citato da Ynet. 

Nel corso dell’operazione - riporta ancora l'esercito - i militari hanno eliminato terroristi nascosti nell’edificio sopra il tunnel operativo e hanno colpito decine di altri obiettivi legati al terrorismo, tra cui postazioni di osservazione e depositi di armi che rappresentavano una minaccia diretta per le forze israeliane nella zona. 

Idf: attacco imminente alla torre Al-Ruya a Gaza City

L'Idf ha annunciato il "bombardamento imminente" dell'edificio Al-Ruya a Gaza City, ordinando alle persone che si trovano "nelle tende adiacenti" di fuggire. "Le Idf attaccheranno l'edificio nel prossimo futuro a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nelle sue vicinanze", ha affermato il portavoce in arabo dell'esercito Avichay Adraee. "Per la vostra sicurezza, dovete evacuare l'edificio immediatamente a sud, verso l'area umanitaria di al-Mawasi e Khan Yunis", ha aggiunto. 

Ben Gvir: "Corte protegge assassini e stupratori di Hamas"

Il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir, ha condannato la sentenza dell'Alta Corte che ha stabilito che lo Stato non sta adempiendo ai suoi obblighi legali di nutrire adeguatamente i detenuti palestinesi. "I nostri ostaggi a Gaza non hanno un'Alta Corte a difenderli. I terroristi assassini di Nukhba (Hamas) e gli abominevoli stupratori hanno, con nostra vergogna, l'Alta Corte a proteggerli", ha affermato Ben Gvir, affermando che la sua politica di fornire "le più minime condizioni previste dalla legge" per i prigionieri sarà preservata. 

Media, Netanyahu in Cisgiordania giovedì per nuove colonie

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, visiterà giovedì la città di Maale Adumim, in Cisgiordania, e firmerà un accordo quadro per la costruzione di un gran numero di unità abitative, tra cui il controverso progetto E1. Lo riporta la Radio militare rilanciata dal Times of Israel secondo cui Netanyahu firmerà l'accordo con il sindaco di Maale Adumim, Guy Yifrah. Yifrah ha dichiarato che attualmente esiste "un'opportunità d'oro" per annettere parti o tutta la Cisgiordania, ma che non è prevista la firma di un accordo in questo senso giovedì. Ma "sarei felice se ci sorprendesse", ha dichiarato Yifrah. 

Corte Israele, detenuti palestinesi denutriti, fornire cibo

L'Alta Corte di Giustizia di Israele ha stabilito che lo Stato non sta adempiendo ai suoi obblighi legali di nutrire adeguatamente i detenuti palestinesi nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani e che deve adottare misure per fornire loro cibo sufficiente "per garantire la sussistenza ". Lo riporta il Times of Israel. La decisione risponde alle petizioni presentate da alcune ong contro il ministro Ben Gvir e il Servizio Penitenziario Israeliano, accusati di aver deliberatamente ridotto le razioni dei prigionieri sotto livello di sussistenza e di aver sostanzialmente fatto morire di fame i detenuti palestinesi

Gb: protesta a sostegno Palestine Action, 890 arresti

La polizia londinese ha annunciato di aver arrestato ieri 890 persone durante una nuova protesta a sostegno del gruppo Palestine Action, bandito a luglio dal governo di Keir Starmer, che lo ha classificato come organizzazione "terroristica". La maggior parte dei manifestanti sono stati arrestati per aver sostenuto un gruppo bandito, mentre altri 33 sono stati arrestati per altri reati, tra cui violenza contro gli agenti di polizia. Sono centinaia i sostenitori di questo gruppo filo-palestinese, che in particolare denuncia la vendita di armi a Israele, arrestati nei mesi scorsi.

Drone sull'aeroporto di Eilat-Ramon, un ferito lieve

Una persona è rimasta leggermente ferita per l'impatto di un drone lanciato dagli Houthi sull'aeroporto di Eilat-Ramon, nel sud di Israele. Lo hanno riferito i servizi di emergenza israeliani del Magen David Adom citati dal Times of Israel. Una persona è stata colpita da schegge o dall'esplosione, hanno riferito i soccorsi aggiungendo che un'altra persona è stata assistita per ansia acuta. Secondo quanto riferito, il drone lanciato dallo Yemen ha colpito il terminal passeggeri dell'aeroporto, a nord di Eilat. L'Idf sta indagando mentre le autorità hanno chiuso lo spazio aereo dello scalo. Filmati mostrano il fumo vicino al terminal. 

Hamas, no disarmo ma con tregua libereremo ostaggi

Hamas non accetterà mai di essere disarmata ma è pronta a riconsegnare a Israele tutti gli ostaggi non appena Tel Aviv accetterà di porre fine alle ostilità. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Bassem Naim, a Reuters. "Questa è da lungo tempo la posizione dell'organizzazione", ha detto Naim.

Sa'ar: "Azioni unilaterali" con riconoscimento Palestina

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha definito un "errore" la recente spinta internazionale a riconoscere lo Stato palestinese, avvertendo che potrebbe innescare una "risposta unilaterale" non meglio specificata. Mentre Israele, secondo alcuni media, appare pronto ad annettere parti della Cisgiordania occupata, diversi paesi, tra cui Francia e Gran Bretagna, si sono impegnati a riconoscere uno Stato palestinese a margine dell'ottantesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si svolgera' questo mese. Le relazioni franco-israeliane sono particolarmente tese da quando il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato i piani del suo paese e ha co-ospitato con l'Arabia Saudita una conferenza sulla soluzione dei due Stati alle Nazioni Unite a luglio. Il mese scorso il premier britannico, Keir Starmer, ha dichiarato che il Regno Unito avrebbe seguito l'esempio riconoscendo uno Stato palestinese se Israele non avesse accettato una tregua nella guerra di Gaza, innescata dall'attacco di Hamas contro Israele nell'ottobre 2023.

Hamas: no al disarmo ma con tregua libereremo ostaggi

Hamas non accetterà mai di essere disarmata ma è pronta a riconsegnare a Israele tutti gli ostaggi non appena Tel Aviv accetterà di porre fine alle ostilità. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Bassem Naim, a Reuters. "Questa è da lungo tempo la posizione dell'organizzazione", ha detto Naim.

Soldati Idf in Italia, tutelati perchè obiettivi sensibili

I soldati dell'Idf in vacanza in Italia sono tutelati perchè considerati obiettivi sensibili in considerazione della guerra a Gaza e delle proteste pro Palestina. Lo si apprende da fonti informate. Il Fatto oggi in un articolo ha riportato la presenza di gruppi di soldati dell'Idf nelle Marche.

Israele: "Riconoscere Palestina può innescare azione unilaterale"

Il ministro degli Esteri israeliano ha definito un "errore" la recente spinta internazionale a riconoscere lo Stato palestinese e ha avvertito che potrebbe innescare una risposta unilaterale non specificata. "Stati come la Francia e il Regno Unito che hanno spinto per il cosiddetto riconoscimento hanno commesso un errore tremendo", ha dichiarato il ministro, Gideon Saar, in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo danese in visita, Lars Lokke Rasmussen. Dare seguito ai piani renderebbe "più difficile raggiungere la pace", ha aggiunto. "Destabilizzerà la regione. Spingerà Israele ad adottare decisioni unilaterali". Le dichiarazioni di Saar giungono dopo che Israele ha approvato una serie di nuovi insediamenti in Cisgiordania, tra cui un importante progetto appena a est di Gerusalemme, noto come E1, che la comunità internazionale ha avvertito come una minaccia per la fattibilità di un futuro Stato palestinese. Tutti gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi occupati sono considerati illegali dal diritto internazionale. Diversi media hanno riportato notizie secondo cui Israele intenderebbe annettere parti della Cisgiordania occupata. 

Israele intercetta tre droni dallo Yemen

La contraerea israeliana ha intercettato tre droni lanciati dallo Yemen, due dei quali sono stati abbattuti prima di entrare in territorio israeliano. Lo riferiscono le Israel Defence Forces.

Relitto israeliano a Lampedusa, ipotesi satellite o serbatoio

Un relitto cilindrico metallico di circa 5 metri, con un diametro di un metro e mezzo, è stato avvistato ieri pomeriggio a circa 8 miglia da Capo Ponente, fra le isole di Lampione e Lampedusa, dal motopeschereccio Andrea Doria. Fatta la segnalazione, è intervenuta una motovedetta della guardia costiera. Sulle fiancate laterali del relitto risulta un logo stilizzato, della space administration israeliana (Minhalat HaHalal), che fa parte del ministero della Difesa e si occupa dello sviluppo di missili balistici e satelliti, e una scritta ebraica.   I controlli effettuati fino a ieri sera hanno escluso la presenza di tracce di materiale esplosivo e radioattivo. Potrebbe trattarsi del residuo di un satellite o il serbatoio supplementare di un aereo.  L'area del ritrovamento risulta essere monitorata dalla guardia costiera di Lampedusa che è, al momento, in attesa di indicazioni per le operazioni di recupero. 

Papa: "Dalle armi vittorie apparenti, Dio non vuole la guerra"

Il Papa all'Angelus ha lanciato un nuovo appello "per la pace specialmente in Terra Santa e in Ucraina e in ogni altra terra insanguinata dalla guerra". "Ai governanti ripeto: ascoltate la voce della coscienza. Le apparenti vittorie ottenute con le armi, seminando morte e distruzione, sono in realtà delle sconfitte e non portano mai pace e sicurezza. Dio non vuole la guerra, Dio vuole la pace e Dio sostiene - ha sottolineato Leone - chi si impegna a uscire dalla spirale  dell'odio e a percorrere la via del dialogo". 

M5s: "Difesa spieghi resti missile israeliano a Lampedusa"

"Dopo la segnalazione di aerei spia israeliani in volo sul canale di Sicilia, di strani raggi nel cielo e di forti boati, la notizia del ritrovamento al largo di Lampedusa del rottame di un missile delle forze spaziali israeliane. Tutto questo suscita preoccupazione, tantopiù perché tutto questo accade proprio mentre dalle coste siciliane è prevista la partenza della Sumud Flotilla per Gaza: una coincidenza inquietante. Il Movimento 5 Stelle pretende chiarimenti immediati dal ministero della Difesa italiano su questi accadimenti e per questo depositerò un'interrogazione urgente al Senato". Lo dichiara la senatrice M5s siciliana Dolores Bevilacqua.

Mediatori: "In settimana nuova proposta tregua"

Egitto, Qatar e Stati Uniti sono al lavoro su una nuova proposta per il rilascio di tutti gli ostaggi a Gaza, che sara' presentata in settimana. Lo hanno riferito fonti egiziane. Il nuovo piano, e' stato spiegato, prevede anche "la fine della guerra a Gaza e la formazione di un governo nella Striscia" per amministrare l'enclave palestinese nel dopoguerra. L'Egitto "ha convocato una delegazione di Hamas" al Cairo alla fine della settimana "per consultazioni". Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelaty ha sentito ieri al telefono l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sabato per discutere di "sforzi congiunti per raggiungere un cessate il fuoco", nonche' della "tragica situazione umanitaria" nella Striscia, secondo un comunicato. Abdelaty ha informato Witkoff "dei preparativi dell'Egitto per organizzare una conferenza internazionale per la ripresa e ricostruzione di Gaza subito dopo l'annuncio di un cessate il fuoco".

Cinque morti ieri a Gaza per malnutrizione, 387 in tutto

Almeno cinque persone, tre delle quali minorenni, sono morte ieri a Gaza per cause legate alla malnutrizione e alla fame, secondo il conteggio degli ospedali pubblicato dal ministero della Salute. Il bilancio totale sale a 387 vittime, di cui 138 bambini.

Tranciati cavi fibra ottica ne Mar Rosso, internet in tilt

Diversi cavi sottomarini in fibra ottica sono stati tagliati nel Mar Rosso, con ripercussioni sulla rete Internet in alcune parti dell'Asia e del Medio Oriente, tra cui India, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti. Lo riporta l'account Osint613, secondo cui principali sospetti sono l'Iran e i suoi alleati Houthi. A quanto riporta il 'Times of India', Microsoft ha pubblicato sulla sua homepage un avviso secondo cui il Medio Oriente "potrebbe sperimentare un aumento della latenza a causa dei tagli in fibra sottomarina nel Mar Rosso", anche se il traffico Internet al di fuori della regione non e' stato influenzato. Secondo NetBlocks, osservatorio globale che monitora l'accesso a Internet, "una serie di interruzioni di cavo sottomarini nel Mar Rosso" ha degradato la connettivita' in diversi paesi, tra cui India e Pakistan.

Jihad Islamica rivendica lancio razzi su Israele

La Jihad islamica palestinese ha rivendicato la responsabilità del lancio di due razzi di questa mattina dalla Striscia di Gaza alla cittadina di Netivot, nel sud di Israele. Lo riferisce il Times of Israel che cita un post dell'organizzazione su Telegram.

Iran, Araghchi: "Pronti a restrizioni su arricchimento"

L'Iran è disponibile a un'intesa sul suo programma nucleare che includa restrizioni all'arricchimento, ma ammonisce che il momento della diplomazia è questo e non deve essere sprecato. A sottolinearlo è stato il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, in un intervento sul quotidiano britannico 'The Guardian'. "L'Iran resta disponibile alla diplomazia", ha scritto, "è pronto a raggiungere un accordo realistico e duraturo che includa un monitoraggio rigoroso e restrizioni sull'arricchimento in cambio della fine delle sanzioni. Non riuscire a cogliere questa fugace finestra di opportunità può avere conseguenze distruttive per la regione e oltre a un livello completamente nuovo". Il messaggio di Araghchi è diretto anche a Gran Bretagna, Francia e Germania che hanno attivato il meccanismo di ripristino delle sanzioni previsto dall'accordo del 2015, ma hanno dato a Teheran 30 giorni scongiurarne la reintroduzione. "Se l'Europa vuole davvero una soluzione diplomatica, e se il presidente (americano Donald) Trump vuole che lo spettro (dei negoziati) si concentri su questioni reali che non sono fabbricate a Tel Aviv, devono dare alla diplomazia il tempo e lo spazio di cui ha bisogno per avere successo. L'alternativa non sarebbe probabilmente bella", ha ammonito.

Due razzi su Israele dalla Striscia di Gaza, rivendica la Jihad islamica

La Jihad Islamica Palestinese ha rivendica il lancio di due razzi questa mattina dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. In una dichiarazione su Telegram, il gruppo afferma di aver lanciato due razzi contro la città meridionale di Netivot. Un razzo è stato intercettato e il secondo ha colpito un'area non abitata, secondo le Forze di difesa israeliane. Non ci sono state segnalazioni di feriti. Lo riporta il Times of Israel.

Media: "Usa ha inviato ad Hamas nuovi principi per accordo"

Gli Stati Uniti hanno trasmesso ad Hamas i principi di una proposta per un accordo globale. Lo rivela l'emittente israeliana Kan. Il testo è stato veicolato attraverso la mediazione di Gershon Baskin, già coinvolto nei negoziati con Hamas che portarono al rilascio del soldato Gilad Shalit nel 2011. Non si tratta di una vera e propria piattaforma, ma di un elenco di punti fermi che dovrebbero guidare i negoziati. Secondo Canale 12, Baskin ha ricevuto la proposta dall'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, ed è in contatto con l'alto funzionario di Hamas Ghazi Hamad. Il capo della squadra negoziale del premier Benjamin Netanyahu e suo stretto collaboratore, il ministro Ron Dermer, dovrebbe arrivare negli Stati Uniti questa settimana per parlare con alti funzionari dell'amministrazione Trump.

Al Jazeera: "17 morti nella notte a Gaza City"

Diciassette palestinesi sono morti a Gaza City negli attacchi notturni portati avanti dalle forze armate israeliane. Lo riporta Al Jazeera che cita fonti mediche. Il bilancio include sei persone uccise dopo che le forze israeliane hanno bombardato una scuola, la Al-Farabi, trasformata in rifugio per sfollati a ovest di Gaza City. Sempre secondo l'emittente qatarina, nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, almeno altre nove persone sono state uccise, tra cui quattro bambini, dopo che le forze israeliane hanno attaccato una tenda e una casa, e altri due bambini sono stati uccisi quando l'Idf ha preso di mira una tenda che ospitava sfollati nel quartiere Remal di Gaza City. 

Media: "Almeno 17 morti per attacchi a Gaza. 6 i bambini"

Almeno 17 palestinesi sono rimasti uccisi nella notte a Gaza citta' in attacchi delle forze israeliane, tra cui sei bambini. Lo riferisce al Jazeera citando fonti sanitarie. Fra le vittime ci sono sei persone che vivevano nella scuola Al-Farabi trasformata in rifugio per gli sfollati a ovest del capoluogo. Nel quartiere Sheikh Radwan, almeno altre nove persone sono morte, tra cui quattro bambini, in un raid su una tenda e una casa. Bambini anche le due vittime di un bombardamento su una tenda che ospitava sfollati nel quartiere Remal.

Due razzi lanciati da Gaza verso città di confine, nessun ferito

Due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso comunità israeliane poco prima delle 7, ora italiana. Uno dei razzi è stato intercettato, mentre il secondo è caduto in un'area disabitata. Lo rende noto l'esercito israeliano (Idf) sul suo canale Telegram. I razzi hanno fatto scattare le sirene nella città di Netivot e in diverse comunità circostanti. Il servizio di emergenza Magen David Adom, spiega The Times of Israel sul suo sito, ha affermato che non ci sono state segnalazioni immediate di feriti. Non sono stati segnalati danni. 

Israele caccia i palestinesi e spiana le torri a Gaza City

Israele non si ferma nella Striscia. L'Idf esorta la popolazione di Gaza City a evacuare la città e a spostarsi verso sud, mentre un altro grattacielo è stato centrato e distrutto dalle bombe. Secondo Save The Children, oltre 20.000 bambini palestinesi sono stati uccisi dall'inizio della guerra. Migliaia in piazza a Gerusalemme per chiedere la tregua e la liberazione dei rapiti. A Londra oltre 400 arresti durante la manifestazione contro la messa al bando di Palestine Action, un gruppo che il governo britannico ha bollato come 'organizzazione terroristica'. Trump afferma che alcuni dei 20 ostaggi ancora nella mani di Hamas potrebbero essere 'morti di recente'.

Media, si teme ostaggi trasferiti a Gaza City in vista offensiva

Le famiglie degli ostaggi israeliani Alon Ohel e Guy Gilboa-Dalal ritengono che i due siano stati recentemente trasferiti a Gaza City in vista della pianificata operazione israeliana, sulla base di informazioni fornite da ex ostaggi tenuti prigionieri con loro, secondo quanto riportato dal notiziario di Channel 12 citato da Times of Israel. I parenti degli ostaggi hanno ripetutamente affermato di essere stati informati da fonti di sicurezza che i loro cari avrebbero potuto essere messi in pericolo da un'imminente offensiva volta a conquistare la città e distruggere eventuali bastioni di Hamas. Il timore è che altri ostaggi siano stati trasferiti a Gaza City, apparentemente per metterli in pericolo o per dissuadere Israele dal portare avanti il piano.

Media, 'se vero accordo Israele ferma piani ma non c'è offerta'

L'emittente pubblica israeliana Kan cita una fonte vicina al premier Benyamin Netanyahu, secondo cui Israele sarebbe disposto a sospendere la sua offensiva pianificata contro Gaza City in favore di un "vero accordo" che ponga fine alla guerra e liberi gli ostaggi, ma al momento non è stata presentata alcuna offerta del genere. Lo scrive Times of Israel. Il commento arriva in risposta alle notizie diffuse dai media israeliani secondo cui Stati Uniti, Qatar ed Egitto si stanno preparando a proporre un accordo onnicomprensivo che riporti a casa tutti gli ostaggi, dopo che il governo di Netanyahu ha dichiarato che non avrebbe più preso in considerazione accordi parziali. 

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