Vertice in Cina da Xi con Putin e Modi, perché è importante e la teoria della sicurezza
MondoDal 31 agosto al 3 settembre il presidente della Repubblica Popolare cinese presiederà il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai a Tanjin, lo scalo portuale più vicino a Pechino. È uno dei più importanti appuntamenti di diplomazia tra capi di Stato e di governo del 2025: attesi leader di oltre 20 Paesi e 10 organizzazioni internazionali
Tutto pronto per il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai che si terrà da 31 agosto al 3 settembre. Il presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping presiederà una serie di eventi allo scopo di mostrare la centralità geopolitica della superpotenza asiatica. Attesi oltre 20 leader e 10 organizzazioni internazionali a Tianjin, lo scalo portuale più vicino a Pechino, nel nord della Cina. Tra loro ci saranno il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente russo Vladimir Putin (GUERRA IN UCRAINA, GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Si tratta di uno dei più importanti appuntamenti di diplomazia tra capi di Stato e di governo dell’anno. Assente l'Occidente, che resta a guardare.
Il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai
Il 25° vertice del Consiglio dei Capi di Stato dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) 2025 si terrà nella metropoli di Tianjin, nel nord della Cina, il 31 agosto e il 1° settembre. La SCO è stata fondata nel 2001 ed è un meccanismo di cooperazione attivo in Asia centrale, la cui rilevanza, specie dal punto di vista geopolitico, è in continua crescita. Nata come meccanismo per favorire la risoluzione di dispute territoriali tra i sei paesi aderenti – Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan – l’organizzazione è andata progressivamente istituzionalizzandosi, intensificando la cooperazione tra i suoi membri tanto su questioni di sicurezza quanto in ambiti come quello economico, energetico e culturale. Il piano militare e di sicurezza è senz’altro quello più rilevante, all’insegna della comune volontà degli aderenti di contrastare tre fenomeni che sono identificati come le principali minacce alla sicurezza regionale: il terrorismo, l’estremismo e il separatismo. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, accogliendo i leader venuti dai paesi emergenti, ha sottolineato come "il Grande Sud globale non è più la maggioranza silenziosa".
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I primi arrivi al vertice in Cina e chi ci sarà
Il 30 agosto il presidente cinese, Xi Jinping, ha iniziato a ricevere i leader stranieri giunti a Tianjin per il vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco). Il primo a essere accolto da Xi è stato Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite seguito dal Primo Ministro egiziano Mustafa Madbouly, riferiscono i media ufficiali cinesi. Al summit, che consentirà una fitta serie di incontri bilaterali sono attesi una ventina di capi di Stato e di governo, nonché funzionari di diverse organizzazioni internazionali e regionali. Tra questi, i presidenti di Russia, Iran e Turchia, Vladimir Putin, Massoud Pezeshkian e Recep Tayyip Erdogan, e il primo ministro indiano, Narendra Modi. La Sco riunisce 10 Stati membri e 16 Paesi osservatori o partner e, da sola, rappresenta quasi la metà della popolazione mondiale e una quota significativa del Pil globale, con l'ambizione di fare da contrappeso alla Nato. Il vertice di Tianjin è stato reclamizzato come il maggiore dal 2001, anno della creazione della Sco, che Pechino ritiene un modello di multilateralismo. La riunione apre una serie di eventi che culmineranno mercoledì con la dimostrazione della potenza militare cinese nella grandiosa parata commemorativa della fine della Seconda Guerra Mondiale, avvenuta 80 anni fa. Pechino ha annunciato la presenza del leader nordcoreano, Kim Jong Un, a tale evento.
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L'importanza del vertice in Cina
L'ultimo giorno della serie di eventi, il 3 settembre, si terrà la Parata della Vittoria, a ottant’anni esatti dal giorno della capitolazione formale del Giappone, al termine della Seconda Guerra Mondiale. Come spiega Federico Rampini sul Corriere della Sera "la propaganda del regime comunista cinese ha preparato la celebrazione con un’offensiva di revisionismo storico: i manuali “riscritti” da Pechino ridimensionano il ruolo degli americani in quella guerra, accusano gli Stati Uniti di non raccontare le cose come stanno, cioè che la sconfitta del Giappone avvenne grazie all’eroica resistenza dei cinesi. Perfino il nome cambia, quel conflitto viene ribattezzato Grande Guerra di Resistenza del Popolo cinese contro i giapponesi". Ma perché il vertice è importante? Secondo quanto dichiarato da un portavoce del presidente cinese, Xi vuole portare avanti lo "spirito di Shanghai, assumersi la missione del nostro tempo, e rispondere alle aspettative dei popoli" e annuncerà nuovi percorsi per "salvaguardare in modo costruttivo l’ordine internazionale del dopoguerra e migliorare il sistema di governance globale". "Xi userà il vertice come un’opportunità per illustrare un ordine internazionale post-americano, e dimostrare che tutti gli sforzi della Casa Bianca per contrastare Cina, Iran, Russia e ora anche India non hanno avuto l’effetto sperato", ha dichiarato Eric Olander, direttore del China-Global South Project.
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Cos'è la nuova teoria della sicurezza di Xi Jinping
Nell’aprile 2022 Xi Jinping ha presentato l’Iniziativa per la sicurezza globale (Gsi) esprimendo la volontà cinese di adottare un nuovo approccio alle questioni securitarie. Ai tradizionali concetti di contrapposizione, alleanza e mondo a somma zero, la Gsi oppone nozioni di dialogo, partenariato e cooperazione reciprocamente vantaggiosa. In un articolo intitolato "La Nuova teoria della sicurezza di Xi" del Quotidiano del Popolo, l’organo del partito comunista cinese, si spiega che l’Iniziativa per la Sicurezza Globale (GSI) è "un’innovazione sistemica: il pensiero tradizionale è centrato sullo Stato, invece la nostra sicurezza globale guarda all’umanità nel suo complesso. È la manifestazione di una visione olistica del mondo, rappresenta una trasformazione fondamentale del paradigma teorico". L'idea di Xi "supera la teoria realista occidentale secondo cui la sicurezza è antagonistica e a somma zero; al contrario afferma il principio dell’indivisibilità della sicurezza. La teoria realista occidentale sostiene che, in un contesto anarchico della società internazionale, gli Stati debbano massimizzare il potere per garantire la propria sicurezza, cercando di costruirla sull’insicurezza altrui. Così, quando la potenza di un paese – in particolare quella militare – cresce, provoca la reazione di altri attraverso misure precauzionali o corse agli armamenti, dando origine a dilemmi di sicurezza. Quando uno Stato non ha abbastanza potere per garantire la propria sicurezza, ricorre spesso ad alleanze militari, che sono esclusive e dirette contro terzi. Questo aggrava le divisioni e i conflitti nella comunità internazionale. Invece il principio cinese della sicurezza indivisibile rifiuta la logica selettiva, spinge la governance globale a passare dalla frammentazione all’integrazione sistemica".
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Gli appuntamenti di Putin in Cina
Il presidente russo Vladimir Putin avrà diversi incontri bilaterali durante la sua visita in Cina, dal 31 agosto al 3 settembre, in occasione del vertice dell'Organizzazione della cooperazione di Shanghai e delle celebrazioni per la fine della Seconda guerra mondiale. Putin vedrà il leader cinese Xi Jinping, il presidente iraniano Massud Pezeshkian, quello turco Recep Tayyip Erdogan e il premier indiano Narendra Modi. Lo riferisce il consigliere del Cremlino, Yuri Ushakov, citato dalle agenzie russe. Ushakov ha aggiunto che è in fase di preparazione anche un incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-un. Putin, ha sottolineato Ushakov, "ha promesso a Xi Jinping che lo informerà in dettaglio sui risultati del suo vertice con il presidente americano Donald Trump il 15 agosto in Alaska e sugli altri contatti con gli americani, anche via telefono". Il presidente russo Vladimir Putin discuterà del conflitto in Ucraina con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. "La Turchia svolge un ruolo importante nel processo di risoluzione della questione ucraina", ha dichiarato Yuri Ushakov, in un briefing prima della visita di Putin al vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
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Putin sul partenariato Russia-Cina
Alla vigilia della sua visita in Cina il presidente russo Vladimir Putin, in un'intervista scritta alla Xinhua, ha fatto sapere che la cooperazione tra Russia e Cina in ambito multilaterale svolge "un ruolo fondamentale negli affari globali", mentre il "coordinamento strategico" bilaterale "funge da forza stabilizzatrice" di fronte a sfide e minacce che rimangono "un obiettivo costante del dialogo politico bilaterale". Putin ha elogiato la cooperazione in ambito multilaterale tra Russia e Cina , riaffermando che "gli scambi tra i due Paesi su questioni internazionali critiche" hanno dimostrato che Mosca e Pechino condividono ampi interessi comuni e opinioni "sorprendentemente simili su questioni fondamentali". Il concetto russo di creare uno spazio comune di sicurezza "equa e indivisibile" in Eurasia è "in stretta sintonia con l'Iniziativa per la Sicurezza Globale proposta dal presidente cinese Xi Jinping". Il leader russo ha affermato che la stretta cooperazione tra Mosca e Pechino ha influenzato positivamente il lavoro dei principali forum economici, tra cui il G20 e l'Apec. "Quest'anno, i nostri amici sudafricani detengono la presidenza del G20. Grazie ai loro sforzi, non vediamo l'ora di consolidare i risultati del Sud del mondo e di consolidarli come fondamento per la democratizzazione delle relazioni internazionali".
Zelensky: "Ho sentito Modi, sostenga la necessità della tregua"
Spettatore interessato del summit di Tianjin è soprattutto il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, che in giornata ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro indiano Modi prima della partenza di quest'ultimo per la Cina. "La Russia continua la guerra, continua a uccidere. È importante che il primo ministro indiano sostenga la necessità di un cessate il fuoco, e questo sarà un chiaro segnale che la Russia è pronta per la diplomazia. Ci aspettiamo che questo venga ascoltato durante gli incontri in Cina", ha detto il leader ucraino che poi ha definito "assolutamente sfacciati" gli attacchi russi su larga scala avvenuti la notte scorsa. "Putin sta solo confondendo i leader e attirandoli nella sua complicità. Sta ignorando la minaccia di sanzioni ed è importante che insieme facciamo pressione sulla Russia affinché ponga fine alla guerra", ha aggiunto Zelensky.