Guerra a Gaza, Smotrich: "Chi non lascia Gaza City muoia o si arrenda"

©IPA/Fotogramma

Il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir si è scontrato con i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, affermando che le Idf non sono sicure di quanto tempo ci vorrà per evacuare la popolazione civile di Gaza City. "Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità, può morire di fame o arrendersi", avrebbe detto Smotrich. Oggi almeno 51 morti dall’alba nei nuovi attacchi israeliani su Gaza. Otto bambini uccisi

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In un recente incontro, il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir si è scontrato con i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, affermando che le Idf non sono sicure di quanto tempo ci vorrà per evacuare la popolazione civile di Gaza City. "Vi abbiamo ordinato un'operazione rapida. Secondo me, potete assediarli. Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità, può morire di fame o arrendersi. Questo è ciò che vogliamo e voi siete in grado di farlo", avrebbe dichiarato Smotrich, secondo quanto riportato da Channel 12 e rilanciato dal Times of Israel.

Nuovi attacchi israeliani su Gaza: almeno 51 palestinesi sono stati uccisi oggi, ed è salito a sei il numero di bambini uccisi e diversi altri rimasti feriti nell'attacco di stamani dell'artiglieria israeliana sulle tende degli sfollati nell'area di Asdaa - a nordovest di Khan Younis. Altri due bambini sono tra le vittime in un raid a Jabalia an-Nazla. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. In totale otto i bambini uccisi da Israele.

Il ministro della Difesa Katz promette di radere al suolo Gaza City se Hamas non libererà gli ostaggi. Trump ha affermato ieri che probabilmente meno di 20 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono ancora vivi. Il Forum delle famiglie delle vittime replica: "Signor Presidente, ci sono 50 ostaggi". Il coordinatore per gli ostaggi di Netanyahu precisa: "Venti degli ostaggi sono vivi. Due sono in condizioni critiche". 

Un rapporto dell'Onu accusa Israele: la carestia a Gaza è "interamente provocata dall'uomo" e le vite di 132.000 bimbi sotto i cinque anni sono a rischio. La fame è "promossa da alcuni leader israeliani come arma di guerra" e questo "è un crimine di guerra". Israele respinge il rapporto: "È falso e si basa su dati provenienti da Hamas". Netanyahu attacca: è "una palese menzogna", la carestia è "orchestrata da Hamas". 

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Al Jazeera, oggi 70 uccisi negli attacchi israeliani a Gaza

Sale ad almeno 70 morti il bilancio dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani di oggi a Gaza. Lo scrive Al Jazeera citando fonti degli ospedali locali. Sono stati segnalati diversi feriti in un bombardamento israeliano di una tenda che ospitava sfollati palestinesi ad as-Saraya, nel quartiere di Remal, nella parte occidentale di Gaza City, scrive l'emittente. 

Israele, Netanyahu: "Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla". Onu: Rischio escalation

"Abbiamo sempre lavorato per scongiurare una crisi umanitaria. Gli unici che muoiono di fame sono i nostri ostaggi", ha dichiarato il premier israeliano, che ha annunciato "nuovi siti e corridoi sicuri" per la distribuzione degli aiuti. Le Nazioni Unite: "Se messo in pratica, il piano dello Stato ebraico innescherebbe un'altra calamità nella Striscia".

Israele, Netanyahu: 'Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla'

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Israele in protesta: quanto consenso ha perso davvero Netanyahu?

Circa un milione di cittadini sono scesi in piazza in tutto il Paese per manifestare contro la guerra. Eppure, i sondaggi dicono che, se si andasse alle urne oggi, vincerebbe di nuovo il Likud. Forse, però, qualcosa è cambiato e ora il primo ministro è più preoccupato per la tenuta del fronte interno.

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Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il piano di conquista della Striscia, con le Forze di difesa israeliane che si stanno preparando a prendere il controllo di Gaza City. Vediamo numeri e obiettivi del progetto di occupazione voluto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e criticato dalla comunità internazionale.

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M.O.: Decine di magliaia manifestano a Tel Aviv per ostaggi

Decine di migliaia di manifestanti si sono radunati in Piazza degli Ostaggi e in Begin Road, chiedendo la restituzione degli ostaggi tenuti da Hamas. I manifestanti di Begin Road hanno acceso un falo' sulla strada e in entrambi i luoghi sono state esposte foto degli ostaggi.

Gantz a Netanyahu: "Creare un governo per liberare rapiti" (2)

"Gli ostaggi sono in pericolo di vita e i nostri fratelli stanno crollando sotto questo peso", ha dichiarato Gantz in una conferenza stampa citato dal Times of Israel. "Presento un'alternativa responsabile: adottala. Ai miei amici dell'opposizione, sono certo che anche voi desiderate il meglio per il Paese. Proponiamoci di entrare nel governo. Se Netanyahu non sarà d'accordo, allora sapremo di aver fatto tutto il possibile", ha poi sottolineato citato da Ynet. Il parlamentare israeliano è già entrato due volte in governi di unità nazionale sotto Netanyahu: una volta durante la pandemia di Covid-19 e di nuovo dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, prima di lasciare la coalizione a giugno 2024 a causa delle frustrazioni per la gestione della guerra da parte di Netanyahu.

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: "Israele deve fermarsi"

L'obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che "il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali". Tra settembre e ottobre, tra l'altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'

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Gantz a Netanyahu: "Creare un governo per liberare rapiti"

Il leader del partito centrista israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, ha invitato Benyamin Netanyahu, il leader dell'opposizione Yair Lapid e il presidente del partito Yisrael Betyenu, Avigdor Liberman, a formare quello che definisce un "governo per la redenzione dei prigionieri e l'uguaglianza nel fardello", con un chiaro mandato di sei mesi prima di nuove elezioni. La proposta prevede che il partito di Gantz si unisca temporaneamente alla coalizione per concentrarsi sul rilascio degli ostaggi e sulla promozione di una legislazione sull'arruolamento degli ultra-ortodossi. "Non voglio salvare Netanyahu, ma gli ostaggi", ha detto.

In centro a Milano presidio proPalestina con filmati da Gaza

Un presidio in centro a Milano "per informare i cittadini che avessero ancora dei dubbi - dicono i promotori - sul genocidio a Gaza" è stato organizzato dall'associazione palestinesi d'Italia questa sera, come ogni sabato dal 7 ottobre 2023, proprio mentre la situazione nella Striscia si fa sempre più drammatica. Quasi 300 persone sono presenti dalle 19 in piazza San Babila, dove gli attivisti stanno volantinando e hanno piazzato un grande schermo da 90 pollici su un camion, in modo da rendere visibili anche ai passanti le immagini che provengono dalla Palestina. "Fermiamo il genocidio, la pulizia etnica, i piani di deportazione, fermiamo il Sionismo! - si legge in un volantino del centro sociale Vittoria - E mobilitiamoci per andare tutte e tutti alla grande manifestazione per Gaza prevista per il 4 ottobre a Roma". Sul posto anche le forze dell'ordine. Non si segnala, al momento, alcuna tensione. 

Idf, indagine su nuovi missili Houthi

La radio dell'esercito israeliano riferisce che l'esercito sta indagando per verificare se un missile balistico lanciato ieri sera dagli Houthi nello Yemen trasportasse testate separabili che causano più danni e sono più difficili da intercettare rispetto a un proiettile a testata singola. L'esercito israeliano aveva affermato ieri che il missile si e' "disintegrato in aria" e che sono stati lanciati intercettori per contrastare i frammenti. I video che circolano sui media israeliani mostrano il missile volare nel cielo notturno e poi

alcuni frammenti cadere su alcune zone di Tel Aviv.L'esercito

sta ora valutando se il missile trasportasse piu' testate. L'Idf starebbe anche valutando se l'Iran possa aver trasferito la tecnologia per le armi al gruppo yemenita, dopo che i media statali iraniani hanno confermato l'uso di missili balistici multitestata durante la guerra di 12 giorni con Israele a giugno. I notiziari statali iraniani hanno anche condiviso video degli attacchi degli Houthi di ieri.

Smotrich, 'chi non lascia Gaza City muoia o si arrenda'

In un recente incontro, il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir si è scontrato con i ministri di estrema destra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, affermando che le Idf non sono sicure di quanto tempo ci vorrà per evacuare la popolazione civile di Gaza City. "Vi abbiamo ordinato un'operazione rapida. Secondo me, potete assediarli. Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità, può morire di fame o arrendersi. Questo è ciò che vogliamo e voi siete in grado di farlo", avrebbe dichiarato Smotrich, secondo quanto riportato da Channel 12 e rilanciato dal Times of Israel. 

Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza

Imprenditore ed ex alto funzionario dell’Autorità nazionale palestinese, Hulileh è tra le possibili figure che potrebbero guidare Gaza al termine del conflitto. Figura considerata accettabile sia da Israele sia dagli Stati Uniti, guiderebbe con l’avallo della Lega Araba. Il piano, sostenuto dal lobbista Ari Ben-Menashe, prevede ricostruzione, ristabilimento dell’ordine e sfruttamento dei giacimenti di gas, con investimenti per la ricostruzione stimati in 53 miliardi di dollari.

Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza

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Al Jazeera, salgono a 51 palestinesi uccisi a Gaza oggi

Sale ad almeno 51 morti il bilancio dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani a Gaza oggi. Lo scrive Al Jazeera citando fonti degli ospedali locali. Di questi, almeno 16 persone sono state uccise mentre cercavano di ricevere aiuti. 

Israele, uno o due ostaggi in pericolo di vita per gravi condizioni salute

Sono ''in pericolo di vita'' almeno ''uno o due ostaggi'' trattenuti nella Striscia di Gaza e le cui condizione di salute sono giudicate ''molto gravi''. Lo riporta l'emittente N12 citando una valutazione fatta dalle autorità in Israele.

First lady turca scrive a Melania Trump, 'protegga bimbi a Gaza'

La first lady turca ha esortato Melania Trump a parlare a nome dei bambini che soffrono nella guerra israeliana a Gaza. In una lettera indirizzata alla first lady americana, Emine Erdogan ha elogiato il sostegno di Melania ai bambini colpiti dall'invasione russa dell'Ucraina, chiedendo a Trump di "estendere la difesa" ai palestinesi. Nel documento pubblicato sabato dalla presidenza turca, Emine Erdogan ha affermato che Gaza è diventata un "cimitero dei bambini": "Dobbiamo unire le nostre voci e la nostra forza contro questa ingiustizia". "La frase 'bambino sconosciuto' scritta sui sudari di migliaia di bambini di Gaza apre ferite irreparabili nelle nostre coscienze", ha scritto ancora la first lady turca. La lettera invita Melania Trump a "mostrare la stessa sensibilità verso Gaza che avete dimostrato verso i bambini ucraini che hanno perso la vita in guerra". All'inizio di questo mese, Melania Trump ha inviato una lettera al presidente russo Vladimir Putin per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dei bambini colpiti dalla guerra in Ucraina. Emine Erdogan ha quindi incoraggiato la first lady Usa a fare appello direttamente al premier israeliano Benjamin Netanyahu affinché "ponga fine alla crisi umanitaria a Gaza". La first lady turca di solito non si occupa di politica, preferendo impegnarsi in questioni ambientali, cosa che le è valsa gli elogi del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Ma ha scritto lettere ai partner dei leader mondiali in passato, nel 2016 a nome dei siriani coinvolti nella guerra civile e condannando le azioni di Israele a Gaza a marzo. 

Un altro giornalista ucciso a Gaza, in tutto sono 270

Il Sindacato dei giornalisti palestinesi ha confermato che il giornalista Khaled al-Madhoun è stato ucciso dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza settentrionale. E' stato preso di mira nei pressi del valico di Zikim, a nord della città di Gaza assediata, mentre attendeva di documentare l'arrivo di un numero limitato di camion di aiuti umanitari. Secondo un conteggio di Shireen.ps, un sito web di monitoraggio che prende il nome dalla giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh, uccisa a colpi d'arma da fuoco dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata nel 2022, dall'inizio della guerra circa 270 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi dagli attacchi israeliani, ovvero circa 13 giornalisti al mese.

Gaza, '8 i bambini uccisi oggi nei raid israeliani'

E' salito a sei bambini uccisi e diversi altri rimasti feriti nell'attacco di stamani dell'artiglieria israeliana sulle tende degli sfollati nell'area di Asdaa - a nordovest di Khan Younis. Altri due bambini sono tra le vittime in un raid a Jabalia an-Nazla. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche.

Gaza freestyle, aperta cucina a Khan Younis, assalto affamati

"Dopo giorni difficilissimi, siamo riusciti ad aprire la nostra cucina popolare a Mawasi di Khan Younis", raccontano gli attivisti di Gaza Freestyle, che stanno intervenendo in aiuto ai gazawi con la campagna Sos Gaza. Nella cucina del campo profughi "c'è stato l'assalto delle persone affamate. Dal campo alle prime ore della mattina centinaia di bambini, anziani e donne si sono messi in coda, sperando di ricevere del cibo". Il campo di Khan Younis "è strapieno, decine di migliaia di persone in fuga da Gaza city nord, precisamente dal quartiere Zaitun, sono scappate verso il sud, fermandosi a Khan Younis. I nostri compagni e compagne sono al lavoro tutti i giorni, gli spazi si stringono e muoversi oggi nella striscia di Gaza - raccontano gli attivisti - è pericolosissimo". Gli attivisti di Gaza freestyle conoscono bene i gazawi, con cui collaborano da anni: " 'Due minuti ti salvano la vita' - raccontano - ci ha scritto questa notte Khash, un amico skaters che questa notte è riuscito a salvarsi per miracolo dalle bombe a tappeto sulle aree di civili". Mohammad, invece, "è stato sfollato da Gaza city insieme a tutta la sua famiglia. Gli israeliani li hanno avvisati 'avete 5 minuti per andare via, poi il vostro rifugio verrà raso al suolo' queste le parole e l'arroganza di uno stato criminale che nessuno ha avuto il coraggio di fermare". "C'è disperazione, c'è fame, c'è voglia di scappare - continua il post accompagnato dalle foto della cucina popolare con i bambini in coda per mangiare - dall'inferno. Le telefonate dei nostri compagni sono martellanti, ad ogni ora si contano i morti, i feriti e le persone che rimangono intrappolate, senza mezzi per fuggire. Stiamo mandando tantissime risorse, i soldi vengono usati per i taxi, carrette e qualunque mezzo troviamo per scappare. Per salvarsi la vita".

Centinaia in piazza a Tel Aviv: stop al genocidio a Gaza

Centinaia di persone hanno protestato a Tel Aviv sabato pomeriggio, chiedendo la fine della guerra e la lotta alla crescente fame nella Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz, secondo cui i manifestanti, radunati in piazza Habima, hanno esposto cartelli con la scritta "Fermiamo il genocidio" e foto di bambini palestinesi malnutriti. Tra gli slogan: "Da Gaza a Jenin, basta uccidere i bambini" e "Non moriremo al servizio degli insediamenti".    La protesta è stata organizzata dall'Alto Comitato di Monitoraggio per i Cittadini Arabi di Israele, un organismo ombrello che rappresenta i cittadini arabi, con la partecipazione dei partiti politici arabi Hadash, Balad e Ta'al. Hanno aderito anche decine di organizzazioni per la pace, tra cui Peace Now, Breaking the Silence, Looking the Occupation in the Eye e l'Israeli-Palestinian Bereaved Families Forum. 

Bindati Idf nel quartiere di Sabra a Gaza City

I carri armati delle Forze di difesa israeliane (Idf) sono entrati nel quartiere di Sabra, a Gaza City, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riferiscono i media locali, ripresi da quelli israeliani, tra cui Ynet.

Kiev: "Teheran cerca aiuto Minsk per riparare difese colpite da Israele"

L'Iran starebbe cercando l'aiuto della  Bielorussia per tentare di riparare i danni ai suoi impianti di difesa  subiti durante la guerra di 12 giorni con Israele lo scorso giugno. Lo  riporta l'intelligence estera ucraina in una nota. "A differenza della  Russia, la Bielorussia è meno limitata dalle sanzioni in ambito  tecnico-militare e potrebbe diventare un canale per ripristinare le  capacità di difesa dell'Iran", si legge nella nota. Il  presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha incontrato a Minsk  all'inizio della settimana il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Al  centro dei colloqui, ufficialmente, sono stati i rapporti economici tra  l'Iran e la Bielorussia, ma secondo l'intelligence ucraina Teheran ha  chiesto aiuto per riparare i suoi sistemi di difesa aerea e di guerra  elettronica.

Media: "Oltre mille morti in Cisgiordania da inizio guerra"

Sono oltre mille i morti in Cisgiordania dall'inizio del conflitto nella Striscia di Gaza, all'indomani delle stragi compiute da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo stima un bilancio pubblicato da al Jazeera da cui risultano 1.031 uccisi, inclusi 210 bambini, e 9.684 feriti. Il bilancio tiene conto sia degli attacchi dell'Idf sia degli assalti compiuti dai coloni israeliani.

Grimaldi (Avs): "Italiani bloccati. Subito visti ingresso"

"L'Onu ha parlato chiaro: atti genocidari, violenza sessuale sistematica, distruzione del sistema sanitario, tortura di detenuti. Gaza e' diventata il simbolo di una tragedia che il mondo non puo' piu' ignorare. Sono trascorsi giorni dalla mia lettera indirizzata al ministro dell'Interno e al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la quale ho sollecitato il rilascio urgente di visti d'ingresso per i familiari di una delle cittadine italiane e l'attuazione dei decreti del Tribunale di Roma che autorizzano l'ingresso in Italia di cinque nuclei familiari provenienti dalla Striscia di Gaza". Lo afferma Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. "A oggi - prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi - nonostante la gravissima emergenza umanitaria in corso e i provvedimenti giudiziari gia' emessi, le autorita' competenti non hanno ancora dato seguito agli obblighi imposti dalla legge e dalla giustizia. I beneficiari dei decreti - tra cui minori e persone in condizioni di estrema vulnerabilita' - continuano a vivere sotto i bombardamenti, privati di cibo, cure e sicurezza. Non si tratta di una richiesta politica, ma di un dovere giuridico e umanitario. La Direttiva 2004/38/CE e la normativa nazionale impongono il rispetto del diritto all'unita' familiare e alla protezione umanitaria. Ignorare i decreti del Tribunale di Roma significa calpestare quei diritti e voltare le spalle a chi rischia la vita. Chiedo al Governo di agire immediatamente. Non c'e' piu' tempo. L'Italia deve dimostrare che la solidarieta' istituzionale non e' solo una parola, ma un impegno concreto. L'evacuazione dei nuclei familiari da Gaza e il rilascio dei visti non sono solo atti di giustizia - conclude Grimaldi - sono atti di civilta'". 

Meeting Rimini, domani Tajani: intervento su cristiani in Siria

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sara' presente domani al Meeting di Rimini. Lo rende noto la Farnesina. Tajani partecipera' la mattina alla Santa Messa presieduta dal presidente della CEI, il cardinale Matteo Zuppi, e interverra' nella seconda parte della giornata a un dialogo su "La presenza della comunita' cristiana in Siria e la liberta' religiosa" insieme a monsignor Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo (Siria). Nel pomeriggio il ministro incontrera' i giornalisti per un punto stampa alle 15:45 circa. Nell'attuale contesto internazionale, la Farnesina ha deciso di dedicare il suo padiglione internazionale al tema "Nessuna crisi e' lontana", evidenziando in particolare l'impegno dell'Italia a sostegno delle popolazioni vittime di crisi umanitarie. Tajani visitera' anche l'area espositiva dedicata all'Unita' di crisi, appositamente ricreata all'interno del padiglione per illustrare gli interventi di tutela dei cittadini italiani all'estero in situazioni di emergenza e di assistenza per i bambini palestinesi che sono stati accolti per essere curati in Italia. Particolarmente significativa, a testimonianza dell'impegno italiano per salvare la vita e tutelare la dignita' delle persone, la scelta di ospitare all'interno del padiglione della Farnesina anche uno spazio del Programma Alimentare Mondiale (PAM). L'Italia collabora strettamente con le Nazioni Unite per portare avanti l'iniziativa "Food for Gaza", avviata a marzo 2024 da Tajani e dalla direttrice esecutiva del PAM insieme a FAO e Federazione Internazionale della Croce Rossa per far fronte all'emergenza umanitaria nella Striscia. La presenza del Ministero degli Esteri a Rimini si arricchisce, inoltre, grazie alle opere della Collezione Farnesina, che per il suo 25mo anniversario fa tappa al Meeting con una selezione di pezzi dalla mostra itinerante "Identita' oltre confine".  

Huckabee attacca l'Onu: "Corrotta" e "incompetente"

L'Onu dovrebbe dichiararsi "corrotta e incompetente" e i media internazionali non capiscono la vera storia della "carestia" a Gaza. Lo ha affermato l'ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee, attaccando l'Onu dopo la dichiarazione secondo cui a Gaza sarebbe in corso una carestia. Su X Huckabee ha scritto che mentre gli ostaggi "muoiono di fame, Hamas sta ingrassando". "Nel frattempo il cibo delle Nazioni Unite marcisce al sole", ha concluso l'ambasciatore.

Ben Gvir contestato da sostenitori di un accordo sugli ostaggi

Alcuni manifestanti che sostengono un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas hanno contestato il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir e suo figlio, che si trovano a Kfar Malal, nel centro del Paese, gridando "vergogna" e mostrando foto di persone ancora trattenute a Gaza. Lo riporta Times of Israel. Ben Gvir, a cui non è stato permesso di prestare servizio nell'esercito a causa delle sue attività estremiste quando era adolescente, ha detto a suo figlio Shoval: "Questi sono dei renitenti alla leva", accusa che un manifestante gli ha rimbalzato.

Un altro dei manifestanti si è rivolto a Shoval, che gli racconta di prestare servizio nell'esercito con il figlio di un suo amico: "Lo so benissimo, lui è con te nella tua unità. Tu sei al servizio del Paese, e tuo padre lascia morire gli ostaggi". "Guarda le loro facce" - ha continuato mostrando le foto -. "Se fossi rapito, tuo padre ti lascerebbe morire". Ben Gvir si è opposto a stringere accordi con Hamas per liberare gli ostaggi e si è vantato di aver ripetutamente ostacolato accordi proposti in passato. Ha lasciato il governo per la durata dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi tra gennaio e marzo, tornando a farne parte dopo la ripresa delle operazioni militari contro Hamas.

Ostaggi vivi meno di 20? Familiari chiedono informazioni

Le parole del presidente Usa Donald Trump, secondo il quale "probabilmente" gli ostaggi in vita nelle mani di Hamas sono meno di venti, hanno suscitato la reazione del Forum dei familiari dei rapiti, che ha chiesto informazioni ufficiali. "Se (il ministro degli Affari Strategici Ron) Dermer, che parla solo con gli americani e non si preoccupa di parlare o incontrare le famiglie degli ostaggi, sa qualcosa di diverso, avrebbe dovuto informare prima le famiglie", si

legge nella nota. A rispondere è stato Gal Hirsch, l'inviato israeliano per gli ostaggi. "Secondo le informazioni in nostro possesso, non vi è 

alcuna variazione nel numero di ostaggi in vita. Venti sono vivi, altri due sono in grave pericolo, 28 non sono più vivi e sono stati dichiarati deceduti", ha scritto alle famiglie.

Hamas: "8 morti per fame a Gaza tra cui due bimbi"

Otto persone, tra cui due bambini, sono morte di malnutrizione nelle ultime 24 ore a Gaza. Lo ha riferito il ministero della Salute palestinese nella Striscia guidata da Hamas. In totale 281 persone, tra cui 114 bambini, sono morte a causa della fame. Ieri le Nazioni Unite hanno dichiarato ufficialmente la carestia nella Striscia, attribuendola all'ostruzionismo sistematico degli aiuti da parte di Israele. 

Ben Gvir contestato da sostenitori di un accordo sugli ostaggi

Alcuni manifestanti che sostengono un accordo per il  rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas hanno contestato  il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir e suo figlio, che  si trovano a Kfar Malal, nel centro del Paese, gridando "vergogna" e  mostrando foto di persone ancora trattenute a Gaza. Lo riporta Times of  Israel. Ben Gvir, a cui non è stato permesso di prestare servizio  nell'esercito a causa delle sue attività estremiste quando era  adolescente, ha detto a suo figlio Shoval: "Questi sono dei renitenti  alla leva", accusa che un manifestante gli ha rimbalzato. Un altro dei  manifestanti si è rivolto a Shoval, che gli racconta di prestare  servizio nell'esercito con il figlio di un suo amico: "Lo so benissimo,  lui è con te nella tua unità. Tu sei al servizio del Paese, e tuo padre  lascia morire gli ostaggi". "Guarda le loro facce" - ha continuato  mostrando le foto -. "Se fossi rapito, tuo padre ti lascerebbe morire".  Ben Gvir si è opposto a stringere accordi con Hamas per liberare gli  ostaggi e si è vantato di aver ripetutamente ostacolato accordi proposti  in passato. Ha lasciato il governo per la durata dell'accordo di  cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi tra gennaio e marzo, tornando a  farne parte dopo la ripresa delle operazioni militari contro Hamas. 

Papa Leone XIV: "Nessuno può costringere i popoli a esilio forzato"

"Tutti i popoli, anche i più piccoli e i più deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nelle proprie terre; e nessuno può costringerli a un esilio forzato". Così Papa Leone XIV ricevendo in udienza la delegazione del "Chagos Refugees Group" di Port Louis (Isole Maurizio), che opera "con perseveranza da molti anni per il ritorno del popolo chagossiano nelle sue isole". Il Pontefice ha ricordato che la restituzione delle Isole Chagos alla Repubblica di Mauritius è stata sancita di recente dalla firma di un trattato, "passo significativo verso il vostro ritorno a casa". "Condivido la vostra gioia e le vostre speranze", ha detto Leone nel suo discorso in francese ringraziando "tutte le persone delle parti coinvolte che, aprendo il loro cuore, hanno compreso la sofferenza del vostro popolo e sono giunte a questo accordo".

Papa Leone XIV: 'Nessuno può costringere i popoli a esilio forzato'

Papa Leone XIV: 'Nessuno può costringere i popoli a esilio forzato'

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Media: "Israele impedisce a 2 medici stranieri ingresso a Gaza"

Israele, su indicazione dello Shin Bet, ha impedito a due medici stranieri, provenienti da Stati Uniti e Francia, di entrare nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito Haaretz, precisando che si tratta dell'americana Mimi Syed e della francese Catherine Le Scolin-Quere. le due dottoresse sarebbero dovute tornare nell'enclave palestinese giovedi' scorso per svolgere attivita' di volontariato negli ospedali locali, ma il Cogat ha comunicato loro all'ultimo minuto che non sarebbe stato loro consentito l'ingresso. A contribuire alla decisione, secondo Syed, sono state le sue interviste a media israeliani e stranieri che ha dato dopo aver lasciato Gaza lo scorso dicembre, in cui criticava lo Stato ebraico per la guerra nella Striscia. 

Olanda, maggioranza deputati chiede la distruzione di Hamas

La maggioranza dei parlamentari olandesi alla  Tweede Kamer ha dichiarato che "l'organizzazione terroristica islamica  Hamas deve essere completamente distrutta" e non deve "avere alcun  ruolo" nel futuro di Gaza, chiedendo inoltre di esercitare la massima  pressione sui Paesi che proteggono i leader di Hamas, così come chiesto  dal partito di estrema destra PVV guidato da Geert Wilders. Lo riporta  NLTimes. La mossa è arrivata al termine di una giornata che ha visto  acuirsi la crisi politica in Olanda, con le dimissioni del ministro  degli Esteri uscente Caspar Veldkamp. La Camera ha poi approvato una  mozione che esorta Israele a consentire l'accesso a Gaza ai giornalisti e  agli osservatori internazionali e nazionali. Le proposte dei partiti  dell'opposizione di boicottare i prodotti provenienti dagli insediamenti  israeliani, riconoscere lo Stato palestinese o vietare l'acquisto di  armi olandesi da Israele non sono state invece approvate. 

Sondaggio: 62% israeliani ha perso la fiducia nel governo

Il 62% degli israeliani ritiene che il governo  Netanyahu abbia perso la fiducia della popolazione, e la maggioranza è  favorevole a una qualche forma di accordo sugli ostaggi. Lo rivela un  sondaggio realizzato dal quotidiano israeliano Maariv.  "Indipendentemente da come avete votato alle ultime elezioni, credete  che il governo goda ora della fiducia della nazione?", chiedeva il  sondaggio. Solo il 27% degli intervistati ha risposto che il governo  gode della fiducia della maggioranza della popolazione, mentre l'11% ha  risposto di non saperlo. Misurando il sostegno a un accordo per la  liberazione degli ostaggi, il sondaggio rileva che il 26% degli  intervistati ritiene che il governo debba firmare un accordo  immediatamente, anche se si limitasse a riportare indietro alcuni degli  ostaggi, a causa del deterioramento delle loro condizioni di prigionia.  Il 46% ha risposto che il governo dovrebbe firmare un accordo globale  che ponga fine alla guerra a Gaza, mentre il 18% si è opposto, ritenendo  che l'esercito dovrebbe continuare a combattere Hamas anche a rischio  della vita degli ostaggi. Il 10% ha risposto "non so". Il sondaggio è  stato condotto da Menachem Lazar e Panel4All tra il 20 e il 21 agosto,  con 509 intervistati, e ha un margine di errore del 4,4%. 

Guerra Medioriente, uccisi 4 bambini in raid IDF a Khan Younis. VIDEO

Guerra Medioriente, uccisi 4 bambini in raid IDF a Khan Younis | Video Sky - Sky TG24

Guerra Medioriente, uccisi 4 bambini in raid IDF a Khan Younis | Video Sky - Sky TG24

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Papa: "Nessuno può costringere i popoli a esilio forzato"

"Tutti i popoli, anche i piu' piccoli e i piu' deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identita' e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nelle proprie terre; e nessuno puo' costringerli a un esilio forzato". Cosi' Papa Leone XIV ricevendo in udienza la delegazione del "Chagos Refugees Group" di Port Louis (Isole Maurizio), che opera "con perseveranza da molti anni per il ritorno del popolo chagossiano nelle sue isole". Il Pontefice ha ricordato che la restituzione delle Isole Chagos alla Repubblica di Mauritius e' stata sancita di recente dalla firma di un trattato, "passo significativo verso il vostro ritorno a casa". "Condivido la vostra gioia e le vostre speranze", ha detto Leone nel suo discorso in francese ringraziando "tutte le persone delle parti coinvolte che, aprendo il loro cuore, hanno compreso la sofferenza del vostro popolo e sono giunte a questo accordo".  "Sono lieto che il dialogo e il rispetto delle decisioni del diritto internazionale, come aveva auspicato il mio predecessore al ritorno dal suo viaggio a Mauritius, abbiano potuto finalmente porre rimedio a una grave ingiustizia", ha aggiunto rendendo omaggio "alla determinazione del popolo chagossiano, e in particolare a quella delle donne, nella rivendicazione pacifica dei propri diritti". "La rinnovata prospettiva del vostro ritorno nel vostro arcipelago natale e' un segno incoraggiante e ha forza simbolica sulla scena internazionale: tutti i popoli, anche i piu' piccoli e i piu' deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identita' e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nelle proprie terre; e nessuno puo' costringerli a un esilio forzato". L'auspicio del Papa e' che le autorita' di Mauritius e anche la comunita' internazionale "si impegnino affinche' il vostro ritorno, dopo 60 anni, avvenga nelle condizioni migliori possibili". "La Chiesa locale non manchera' di apportare il suo contributo, soprattutto spirituale, come ha sempre fatto nei giorni di prova". "Questi anni di esilio hanno causato molte sofferenze tra voi. Avete conosciuto la poverta', il disprezzo e l'esclusione. Possa il Signore, nella prospettiva di un futuro migliore, guarire le vostre ferite e concedervi la grazia del perdono verso quanti vi hanno fatto del male. Vi invito a guardare risolutamente al futuro", ha poi concluso Leone.

Manifestanti contro Ben-Gvir: "Criminale, saboti accordo"

Urla e insulti contro il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir: il leader di estrema destra e' stato intercettato dai manifestanti a Kfar Mala, nel centro di Israele, mentre si stava recando in sinagoga con il figlio, ed e' stato criticato duramente per la sua opposizione a un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi. Ben-Gvir e' stato accolto in strada con cori di "vergogna" e foto dei rapiti ancora detenuti a Gaza. "Stai sabotando un accordo", gli ha detto un manifestante, mentre un altro gli ha gridato, "terrorista, criminale". Uno si e' rivolto al figlio del ministro, Shoval, che sta prestando servizio nell'esercito, e gli ha mostrato le foto degli ostaggi: "Guarda le loro facce. Se fossi rapito, tuo padre ti lascerebbe morire". 

Iran: "Compiuti progressi nei colloqui con l'Aiea a Vienna"

"Venerdì sera a Vienna si è tenuto un nuovo round  di colloqui tra l'Iran e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica  (Aiea). Presenti una delegazione iraniana e Massimo Aparo, vice capo  dell'Aiea, per discutere della ripresa della cooperazione di Teheran con  l'agenzia, dopo la guerra Iran-Israele di giugno, durante la quale  Israele e Stati Uniti hanno attaccato i siti nucleari iraniani": lo ha  fatto sapere l'ambasciatore iraniano presso l'Aiea, Reza Najafi.    "Durante i colloqui sono stati compiuti progressi e abbiamo deciso di  proseguire i negoziati per finalizzare una modalità per le future  interazioni", ha aggiunto, secondo Mehr. Il primo round di colloqui  Iran-AIEA si è tenuto a Teheran l'11 agosto, durante una visita di  Aparo.

Media: "Almeno 34 uccisi oggi a Gaza"

E' di almeno 34 morti palestinesi il bilancio degli attacchi israeliani  nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad al Jazeera,  precisando che tra le vittime ci sono 8 persone che cercavano aiuti  alimentari e diversi bambini. 

Israele chiude valico di Kerem Shalom, aiuti fermi in Egitto

Dopo aver aperto il valico di Kerem Shalom e aver  consentito l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza per quattro settimane  consecutive, le autorità israeliane hanno chiuso da ieri questo  passaggio tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo riferisce all'ANSA una fonte  ufficiale della Mezzaluna rossa egiziana. "Le autorità israeliane hanno  inoltre mantenuto la loro intransigenza, impedendo l'ingresso di aiuti  umanitari a Gaza e chiudendo il valico di Rafah sul lato palestinese",  ha aggiunto la fonte.

Fonti Idf: "Sopravvivenza governo dipende da occupazione Gaza City"

Il primo ministro israeliano,  Benjamin Netanyahu, è consapevole che la sopravvivenza del suo governo  dipende dall'attuazione dei piani per l'occupazione di Gaza City. E'  quanto hanno sottolineato fonti interne alle Idf citate dal quotidiano  israeliano Maariv. "L'impressione  è che il primo ministro stia portando avanti l'operazione perché  comprende di non poter mantenere il controllo del suo governo senza di  essa: crollerebbe", ha affermato una fonte della Difesa. Gaza  City, cuore politico e militare di Hamas, resta uno degli ultimi rifugi  nel nord della Striscia, ospitando centinaia di migliaia di sfollati.

Idf sradica ulivi in villaggio palestinese in Cisgiordania

Militari israeliani sono impegnati, per il secondo giorno consecutivo, a sradicare alberi nel villaggio palestinese di al-Mughayyir, in Cisgiordania dopo un attacco avvenuto giovedi' nei pressi dell'insediamento israeliano illegale di Adei Ad, in cui un colono ha riportato ferite lievi. E' quanto riporta Haaretz, sottolineando che gia' ieri l'esercito aveva sradicato 3.100 alberi. Un'operazione - aveva precisato l'Idf - condotta nell'ambito della ricerca dell'aggressore, che si era dato alla fuga. L'uomo successivamente e' stato arrestato. Tutti i villaggi della Cisgiordania devono "sapere che se commettono un attacco terroristico, pagheranno un prezzo elevato e subiranno coprifuoco e assedio", aveva sottolineato il capo del Comando Centrale, Avi Bluth, recatosi in visita nei pressi del luogo della sparatoria. 

Israele, sondaggio: governo ha perso la fiducia della popolazione

Cala la fiducia degli israeliani nel governo Netanyahu. O almeno questo e' quello che pensano gran parte degli intervistati in un sondaggio del quotidiano Maariv, il quale mostra che il 62% dell'opinione pubblica ritiene che l'attuale esecutivo abbia perso la fiducia della maggioranza della popolazione. La domanda posta agli intervistati e' stata la seguente: "Indipendentemente da come avete votato alle ultime elezioni, credete che il governo abbia la fiducia della nazione ora?". La risposta e' stata chiarissima e non lascia spazi a chissa' quali dubbi. Solamente il 27% degli intervistati ritiene che il governo gode della fiducia della maggioranza della popolazione e l'11% risponde di non saperlo. Per quanto concerne il sostegno a un accordo sugli ostaggi, il sondaggio rileva che il 26% degli intervistati ritiene che il governo debba firmare immediatamente un accordo. Il 46% risponde che il governo dovrebbe firmare un accordo globale che ponga fine alla guerra a Gaza, mentre solamente il 18% si oppone a un accordo, ritenendo che l'esercito debba continuare a combattere Hamas anche a rischio della vita degli ostaggi.

Unrwa: "Israele deve permetterci di portare aiuti a Gaza"

"La carestia a Gaza City puo' essere fermata. Invertire la catastrofe in corso: inondare Gaza con un massiccio aumento degli aiuti attraverso le Nazioni Unite, inclusa l'Unrwa. Solo i magazzini dell'Unrwa in Giordania ed Egitto sono pieni. Ci sono abbastanza cibo, medicine e prodotti igienici pronti per riempire 6.000 camion. Lo Stato di Israele deve permetterci di portare aiuti a Gaza". E' l'appello lanciato dall'agenzia Onu per i palestinesi con un messaggio su X, all'indomani della dichiarazione ufficiale di carestia nella Striscia da parte delle Nazioni Unite. 

Al-Jazeera: "Raid israeliani a Gaza, 19 morti dall'alba"

Sono almeno 19 i palestinesi uccisi dall'alba di oggi a Gaza dai raid israeliani. Lo rende noto al-Jazeera. Diciassette persone sono state uccise nel quartiere meridionale di Gaza di Asdaa, mentre altre due sono state uccisi in un altro attacco israeliano che ha colpito una casa nel campo profughi di Maghazi. 

Wafa: "Assalti israeliani alle città della Cisgiordania"

Le forze israeliane hanno condotto diverse incursioni  in varie città della Cisgiordania, effettuando diversi arresti, secondo  quanto riportato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. Due persone  sono state arrestate nella città di Attil, a nord di Tulkarem e diversi  uomini palestinesi sono stati arrestati nella parte orientale di Jenin. I  soldati israeliani - scrive Wafa - hanno assaltato le città di  el-Bireh, Nablus e al-Khader.

Indagine ong Usa e Gb: "Almeno 64 attacchi a centri aiuti Gaza"

Un'indagine congiunta condotta da Forensic  Architecture, un gruppo di ricerca di Londra, e dalla World Peace  Foundation, affiliata a una università del Massachusetts, ha rilevato  almeno 64 casi di civili palestinesi aggrediti dall'esercito israeliano  mentre cercavano aiuti a Gaza. Il rapporto, ripreso da Al Jazeera,  afferma che di questi episodi, 25 sono stati registrati vicino ai punti  di distribuzione alimentare della controversa Gaza Humanitarian  Foundation (Ghf), una società no profit con sede nel Delaware di fatto  gestita da Stati Uniti e Israele. Il rapporto afferma, inoltre, che i  palestinesi sono costretti a camminare in media 6 chilometri per  raggiungere un punto di razionamento del Ghf. "A dispetto di consolidati  principi umanitari che impongono che gli aiuti umanitari non vengano  utilizzati impropriamente per fini militari o politici, Israele sta  strumentalizzando gli aiuti", afferma il rapporto. 

Bollen (Unicef): "A Gaza crisi provocata dal blocco degli aiuti"

La certificazione dello stato di carestia provocata  dall'uomo a Gaza "è la conferma crudele delle nostre peggiori paure,  perché da mesi lanciamo appelli e imploriamo il mondo di aprire gli  occhi sulla catastrofe che sta avvenendo proprio sotto al nostro naso".  Lo ha detto la portavoce di Unicef per Gaza Rosaria Bollen, in  un'intervista a La Repubblica. A provocare l'impennata (+500% tra  febbraio e luglio) della malnutrizione dei minori, spiega Bollen, è  stato il blocco totale degli aiuti umanitari imposto da Israele da marzo  a maggio: "Sì, al cento per cento. Questa non è una catastrofe  naturale, ma una crisi provocata dall'uomo, dalla carenza progettata di  cibo, medicine, pannolini, assorbenti igienici. Però anche prima del  blocco, che è stato disastroso, non avevamo un afflusso massiccio di  aiuti umanitari. Già nell'ottobre del 2024 ho incontrato tanti bambini  gravemente denutriti". La malnutrizione acuta, sottolinea la portavoce  di Unicef per Gaza, "è particolarmente pericolosa per i più piccoli, il  loro sistema immunitario viene indebolito e sono più vulnerabili alle  malattie. Ci sono conseguenze anche a lungo termine perché potrebbero  avere ritardi nella crescita fisica. Se pure riescono a riguadagnare  peso, è possibile che rimangano più bassi della norma e incorrano in  disturbi dello sviluppo cognitivo". Bollen commenta anche le parole del  premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui i bambini scheletrici  di cui sono circolate le foto sono ridotti così dalle malattie: "Non è  una confutazione della carestia, anzi il contrario. Sono infatti i  soggetti più vulnerabili - gli anziani, i malati, i bambini piccoli - i  primi a mostrare i segni della malnutrizione acuta". 

Iran, ministro Difesa: "Costruite fabbriche di armi in diversi Paesi"

Teheran ha istituito "infrastrutture per l'industria della difesa e fabbriche di armi in diversi Paesi". Lo ha annunciato il ministro della Difesa iraniano Aziz Nasirzadeh, aggiungendo che "saranno ufficialmente aperte e annunciate nel prossimo futuro". 

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

Il  gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il piano di conquista   della Striscia, con le Forze di difesa israeliane che si stanno   preparando a prendere il controllo di Gaza City. Vediamo numeri e   obiettivi del progetto di occupazione voluto dal premier israeliano   Benjamin Netanyahu e criticato dalla comunità internazionale.

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

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Al Jazeera: "Quattro bambini uccisi in attacco israeliano a Khan Younis"

Fonti mediche dell'ospedale del Kuwait a Gaza hanno  riferito ad Al Jazeera che quattro bambini sono stati uccisi e diversi  altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano nelle prime ore  del mattino nel sud di Khan Younis. Secondo le fonti, le vittime sono  state uccise dal fuoco israeliano mentre si riparavano in tende per i  palestinesi sfollati. Intanto il Ministero della Salute di Gaza ha fatto  sapere che almeno 71 persone sono state uccise dagli attacchi  israeliani nelle ultime 24 ore nel territorio palestinese. 

Trump: "Forse meno di 20 ostaggi ancora vivi". Israele: "Non è vero"

Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato ieri che probabilmente meno di 20 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono ancora vivi: lo riporta la Cnn. Durante un annuncio sulla Coppa del Mondo nello Studio Ovale, Trump ha detto di aver "fatto uscire molte persone" da Gaza, attribuendosi il merito di un accordo di cessate il fuoco negoziato dall'amministrazione Biden. "Quindi ora hanno 20 (ostaggi vivi), ma probabilmente i 20 non sono effettivamente 20 perché un paio di loro forse non ci sono più", ha aggiunto.   Le dichiarazioni di Trump hanno subito suscitato una risposta indignata da parte del Forum delle famiglie delle vittime di rapimenti e dispersi, che ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede un aggiornamento. "Signor Presidente, ci sono 50 ostaggi. Per noi, ognuno di loro rappresenta un mondo intero", ha affermato il forum nella dichiarazione diffusa ieri sera. "Se il ministro (israeliano per gli Affari strategici Ron, ndr) Dermer, che parla solo con gli americani ma non parla né incontra le famiglie degli ostaggi, sa qualcosa di diverso, dovrebbe prima aggiornare le famiglie. È nostro sacro dovere impedire ulteriori sacrifici e riportare tutti a casa". Dermer è uno dei più stretti collaboratori del primo ministro Benjamin Netanyahu e il forum ha chiesto ripetutamente un incontro con lui.   Dopo le dichiarazioni di Trump, il coordinatore per gli ostaggi di Netanyahu - Gal Hirsh - ha inviato un messaggio alle famiglie insistendo sul fatto che le informazioni di Israele non sono cambiate. "Secondo le informazioni in possesso di Israele, non vi è alcun cambiamento rispetto alle informazioni che avete ricevuto in precedenza da noi: 20 degli ostaggi sono vivi. Due sono in condizioni critiche, con gravi preoccupazioni per la loro vita", si legge nel messaggio di Hirsh, ottenuto dalla Cnn. 

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