Guerra M.O., occupazione di Gaza: Italia e altri 4 Paesi respingono piano di Israele

©Ansa

Il ministro Tajani ha firmato una dichiarazione congiunta con gli omologhi di Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda per respingere "con forza" la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano di lanciare un'operazione militare su larga scala sulla Striscia. La decisione aggraverebbe "la catastrofica situazione umanitaria", metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterebbe "il rischio di un esodo di massa dei civili". Condanne anche da Onu e Ue. Almeno 27 palestinesi uccisi a Gaza

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I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno respinto "con forza" i piani di occupazione di Gaza City approvati dal Gabinetto di sicurezza israeliano perchè aggraverebbe "la catastrofica situazione umanitaria", metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterebbe "il rischio di un esodo di massa dei civili".

Ondata di condanne alla decisione israeliana di occupare Gaza anche dall'Onu all'Ue: tutti chiedono al governo Netanyahu di fermare il piano approvato che prevede di conquistare prima Gaza City, sfollando il milione di residenti entro il 7 ottobre, secondo anniversario del massacro di Hamas. Contrario fino alla fine l'Idf. 'Sarà tutto molto complesso'. Berlino sospende le forniture di armi a Israele, il Belgio convoca l'ambasciatore. Rimandata a domani la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Trump per ora tace. La fazione islamica avverte: 'Non sarà un picnic'.

Almeno 27 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani a Gaza. Lo hanno riferito ad Al Jazeera da fonti degli ospedali della zona, secondo le quali la stragrande maggioranza delle vittime odierne erano persone in cerca di aiuti.

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Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy

I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci  maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.

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Migliaia a Tel Aviv manifestano per fine guerra a Gaza

In migliaia sono scesi in piazza a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra a Gaza, il giorno dopo la decisione del governo di occupare Gaza City, rispondendo all'appello del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani. I manifestanti hanno esposto cartelli e foto degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e dei gruppi affiliati a Gaza, chiedendo al governo Netanyahu di garantirne il rilascio.

Iran-Israele, chi è più vicino a essere una potenza nucleare?

Il nuovo fronte di conflitto mediorientale si è aperto per il tentativo dello Stato ebraico di neutralizzare il potenziale nucleare iraniano. Tutta la comunità internazionale sa però che anche Israele possiede la bomba atomica, anche se non l'ha mai detto esplicitamente. Anche di questo si è parlato in una puntata di "Numeri" di Sky TG24.

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Israele, piano per occupazione Gaza: droni, evacuazioni e “città Stato”. Cosa sappiamo

Dopo l'approvazione, nella notte dell'8 agosto, da parte del gabinetto di sicurezza alla proposta del primo ministro israeliano di conquistare militarmente Gaza City, si aprono scenari fin qui inediti. I piani per l'occupazione da parte delle forze di difesa (Idf) sono infatti segreti e non è escluso che il dispiegamento dei mezzi militari abbia l'obiettivo di indurre Hamas a deporre le armi, liberare gli ostaggi del 7 ottobre 2023 ancora in vita e, infine, sciogliersi. Si affacciano tuttavia altre ipotesi.

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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.

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Proteste a Tel Aviv, 'decine di migliaia di persone alla 'piazza degli ostaggi'

Sono decine di migliaia le persone che partecipano alla manifestazione a Tel Aviv in quella che è stata rinominata 'Piazza degli Ostaggi' dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet, dopo che ieri è stato annunciato il via libera del gabinetto di sicurezza israeliano al piano del premier Benjamin Netanyahu per la Striscia di Gaza, dove restano prigionieri circa 50 ostaggi.

Cgil-Cisl-Uil a Meloni, ora tregua e assistenza a Gaza

"Onorevole Presidente Meloni, a nome delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati che rappresentiamo, Le chiediamo di fare ogni sforzo politico e diplomatico affinché si raggiunga il cessate il fuoco e sia garantita l'assistenza umanitaria alla popolazione palestinese di Gaza, ristabilendo l'agibilita' delle agenzie preposte del sistema Onu e delle Ong umanitarie". E' quanto si legge in una lettera che i segretari generali di Cgil, Cisl,

Uil, Maurizio Landini, Daniela Fumarola, PierPaolo Bombardieri hanno inviato alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Chiediamo, in particolare - proseguono i tre segretari generali - di utilizzare tutti gli strumenti previsti dagli accordi e dal diritto internazionale per contrastare i piani di annessione dei territori palestinesi e della Striscia di Gaza, annunciati nei giorni scorsi dalla Knesset e dal governo israeliano". 

Al Jazeera, 27 palestinesi uccisi oggi a Gaza nei raid d'Israele

Almeno 27 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani a Gaza. Lo hanno riferito ad Al Jazeera da fonti degli ospedali della zona, secondo le quali la stragrande maggioranza delle vittime odierne erano persone in cerca di aiuti.

Uccisi a Gaza due nipoti del capo negoziatore di Hamas

Due nipoti del leader di Hamas Khalil al-Hayya sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza, riporta al-Risala, portavoce di Hamas. Secondo quanto riferisce il Times of Israel, Ayman Abd al-Salam al-Hayya e Mu'az Abd al-Salam al-Hayya stavano tagliando legna da ardere nel quartiere Shejaiya di Gaza City quando sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani. Hayya guida il team negoziale del gruppo terroristico e ha sede a Doha. 

Abu Mazen, 'l'occupazione di Gaza è un nuovo crimine di Israele'

"La grave decisione del governo israeliano di rioccupare la Striscia di Gaza e di spostare la sua popolazione verso sud costituisce un nuovo crimine che si aggiunge alla serie di crimini israeliani in Cisgiordania, compresa Gerusalemme". Lo ha detto Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) nel corso di una telefonata con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. sottolineando allo stesso tempo "l'urgente necessità di intervenire per porvi fine immediatamente". Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Abu Mazen ha affermato che la leadership palestinese proseguirà i suoi sforzi politici a tutti i livelli, anche rivolgendosi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, alla Lega degli Stati arabi e all'Organizzazione per la cooperazione islamica, per ottenere sostegno internazionale e regionale contro questi progetti.  Abu Mazen ha poi espresso la sua profonda gratitudine e apprezzamento per le ferme posizioni politiche della Turchia a sostegno della causa palestinese e ha ringraziato Ankara per la continua assistenza umanitaria fornita al suo popolo, soprattutto alla luce delle catastrofiche condizioni umanitarie in cui versa la Striscia di Gaza. 

Media, 14enne ucciso da un pacco lanciato dal cielo a Gaza

Un adolescente di 14 anni è rimasto ucciso dopo che una cassetta di aiuti lanciata dall'aereo gli è caduta addosso nel campo di Nuseirat, nella parte occidentale di Gaza. Lo riporta Haaretz. Non è la prima volta che si verificano tragedie del genere. Nei giorni scorsi i media di Gaza avevano riferito che un uomo era stato ucciso da un pacco alimentare paracadutato sulla Striscia nell'ambito dei lanci aerei di aiuti a cui partecipano diversi Paesi, anche europei. L'uomo, un infermiere dell'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, era stato colpito alla testa. Anche lo scorso anno ci furono vittime colpite dai pacchi. 

Mosca condanna il piano di Israele di prendere Gaza City

La Russia ha "condannato e respinto" il piano di Israele per prendere il controllo di Gaza City, che promette di "peggiorare una situazione già assolutamente drammatica" che presenta le caratteristiche di "un disastro umanitario". Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri, citato dalle agenzie di Mosca. La diplomazia russa fa quindi appello alla comunità internazionale perché lavori a "una de-escalation nella zona del conflitto", sottolineando che c'è il rischio di "serie conseguenze negative per l'intera regione mediorientale".

Anche Francia e Canada condannano piano Gaza

Sindaco Teramo a Meloni, Governo riconosca lo Stato di Palestina

Riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina, come hanno già fatto 147 su 193 Stati membri delle Nazioni Unite, dando un "segnale di sostegno concreto, in termini politici e diplomatici" a un processo di Pace che sembra sempre più lontano "e che non può non passare per questo riconoscimento". È l'appello che il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, rivolge al Governo con una nota inviata al presidente del Consiglio, mentre la bandiera della Palestina sventola sulla facciata della sede municipale, come stabilito ieri da una delibera di Giunta.    "Di fronte alle gravissime dichiarazioni del Governo Israeliano e alle inaccettabili decisioni assunte da quest'ultimo, nessuno può più permettersi di rimanere indifferente - dichiara il sindaco in una nota -. Per questo ho ritenuto importante scrivere alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, eletta proprio nella circoscrizione Teramo-L'Aquila, per chiedere al Governo un gesto concreto quale il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina. Riconoscimento che trova fondamento negli accordi di Oslo, nelle diverse risoluzioni ONU, nel riconoscimento da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Palestina quale Stato osservatore permanente non membro, nella risoluzione del Parlamento Europeo del 17 dicembre 2014, con la quale si sostiene in linea di principio il riconoscimento dello Stato palestinese e la soluzione a due Stati".    Nel ribadire la ferma condanna "dell'atto di terrorismo perpetrato da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 e di qualsiasi altra azione che minacci la sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini e nel continuare a chiedere l'immediata liberazione di tutti gli ostaggi", il sindaco di Teramo sottolinea come oggi, di fronte alla politica militare del Governo Netanyahu, "nessuno possa permettersi di giustificare quello che sta accadendo a Gaza, se non diventandone complice".   

Al via una petizione contro il match Italia-Israele a Udine

Una petizione per chiedere alla Figc e al ministro dello Sport Andrea Abodi di fermare la partita di calcio Italia-Israele in programma a Udine il prossimo 14 ottobre. E' l'iniziativa lanciata da Francesca Druetti, segretaria nazionale di Possibile, e Andrea Di Lenardo, capogruppo di Avg-Possibile in Consiglio comunale a Udine, secondo i quali l'organizzazione del match viola "una norma internazionale (artt. 72 e 74 dello statuto Fifa) che serve a tutelare le nazionali di calcio di un Paese aggredito militarmente".    La petizione Stop the game, sottolineano i promotori, ha "raccolto oltre 3mila adesioni in poche ore". "Il conto delle vittime uccise in Palestina - affermano Druetti e Di Lenardo - continua a salire. Gaza è ridotta in macerie. Israele apre il fuoco sulle persone in fila per il cibo e impedisce la distribuzione degli aiuti umanitari affamando la popolazione. E intanto proseguono i piani di occupazione, tracciando la strada per il futuro". "Di fronte a eventi bellici e violazioni del diritto internazionale, di fronte alla propaganda che la nazionale di uno Stato come Israele incarna, lo sport - osservano - non può voltarsi dall'altra parte, come se niente fosse. Delle 60mila vittime palestinesi identificate, 635 erano atlete e atleti: l'ultimo in ordine di tempo, il 6 agosto, è stato proprio un calciatore, Suleiman Obeid, che era soprannominato 'il Pelé della Palestina', ucciso mentre aspettava la distribuzione degli aiuti umanitari. Giocare Italia-Israele - concludono - è un affronto alla memoria delle vittime, e a chiunque abbia a cuore lo sport e il valore della vita umana".

Media, 11 morti per malnutrizione a Gaza in 24 ore

Gli ospedali di Gaza hanno segnalato 11 decessi nelle ultime 24 ore causati dalla carestia e dalla malnutrizione, un dato che porta il numero totale di questi decessi dall'inizio delle ostilità a 212, tra cui 98 bambini: lo riporta Al Jazeera. 

'No al piano su Gaza', stasera previste manifestazioni in tutta Tel Aviv

Migliaia di israeliani protesteranno stasera a Tel Aviv, dove sono previste grandi manifestazioni contro il piano del governo di prendere il controllo di Gaza City, dopo 22 mesi di guerra contro Hamas. Le famiglie degli ostaggi hanno chiesto uno sciopero generale per opporsi al piano del premier israeliano Benjamin Netanyahu che, avvertono, "segnerà la fine per gli ostaggi". Il comitato dei famigliari degli ostaggi rapiti da Hamas di ‘Missing Families Forum’ ha esortato i decisori a porre fine alla guerra: "Raggiungete un accordo globale sugli ostaggi, riportateci indietro i nostri cari: il loro tempo è scaduto", hanno dichiarato. Le famiglie e i loro sostenitori si sono radunati più volte in questi ultimi giorni in piazza degli ostaggi a Tel Aviv, mostrando le foto dei prigionieri malnutriti e pallidi, comparsi nei video diffusi da Hamas, come ha riportato Times of Israel. I manifestanti antigovernativi si raduneranno anche a un isolato di distanza da Hostages Square, di fronte all'ingresso di Begin Road, davanti al quartier generale delle Idf

Gaza, Tajani: contrari a occupazione da parte di Israele

Fonti vicine ad Hamas: "In corso contatti con Israele"

Sono in corso intensi contatti con Israele, mediati da Stati Uniti, Egitto e Qatar, al fine di prevenire l'occupazione israeliana su larga scala della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito al quotidiano israeliano Ynet fonti vicine ad Hamas, le quali hanno affermato che la proposta all'ordine del giorno includeva la fine dei combattimenti, un ritiro completo da parte di Israele, il rilascio di tutti i rapiti, il disarmo delle fazioni palestinesi, la rimozione di membri di alto livello dell'ala militare di Hamas all'estero e l'istituzione di una leadership civile che gestisca la Striscia di Gaza insieme a una polizia professionale. Hamas ha rivendicato flessibilità nei negoziati, ma anche i preparativi per una ripresa dei combattimenti se la proposta fosse stata respinta. 

Gaza, dall'Italia primo carico di aiuti. Crosetto: "Alleviare l'emergenza"

Per una settimana seguiranno altri aviolanci per la popolazione di Gaza. Il ministro della Difesa: "Il nostro obiettivo è duplice: intervenire con tempestività per alleviare l'emergenza e continuare a sostenere lo sforzo politico e diplomatico per un cessate il fuoco duraturo".

Gaza, dall'Italia primo carico di aiuti. Crosetto: alleviare emergenza

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Iran, 20 persone arrestate per spionaggio a favore di Israele

L'Iran ha arrestato negli ultimi mesi 20 persone con l'accusa di essere agenti del Mossad israeliano, ha affermato oggi il portavoce della magistratura, Asghar Jahangir, aggiungendo che alcune di queste persone sono state rilasciate dopo gli interrogatori. "La magistratura non avrà alcuna clemenza nei confronti delle spie del regime sionista e ne farà un esempio attraverso sentenze severe", ha aggiunto Jahangir, secondo quanto riporta l'Irna. Rouzbeh Vadi, uno scienziato nucleare, è stato giustiziato mercoledì con l'accusa di spionaggio a favore di Israele e di aver passato informazioni su un altro scienziato nucleare, assassinato da Israele durante gli attacchi di giugno contro l'Iran. 

Coro di condanne internazionali per piano Israele per Gaza. VIDEO

Axios, Witkoff in Qatar per discutere cessate il fuoco

L'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff incontrerà oggi il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani, sull'isola spagnola di Ibiza per discutere una proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno detto ad Axios due fonti che hanno familiarità con l'incontro, aggiungendo che nell'incontro si discuterà anche del rilascio di tutti gli ostaggi rimasti. Il piano sarà presentato a Israele e Hamas entro le prossime due settimane, ha detto ad Axios una fonte coinvolta nei colloqui. Un anonimo funzionario israeliano coinvolto nei colloqui ha detto ad Axios che mentre Gerusalemme non ha problemi con gli sforzi per raggiungere un accordo globale, "il divario tra Israele e Hamas per quanto riguarda la fine della guerra è enorme, quindi parlare di un accordo globale è probabilmente inutile in questa fase". I colloqui arrivano dopo che il gabinetto israeliano giovedì ha approvato un piano per conquistare completamente Gaza City, una mossa che ha scatenato l'allarme internazionale sui potenziali costi umanitari. 

Venti Paesi arabi condannano piano di Israele per Gaza

Diversi paesi arabi e musulmani hanno condannato come una "pericolosa escalation" il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza City. Circa 20 paesi, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno affermato che il piano costituisce "una flagrante violazione del diritto internazionale e un tentativo di consolidare l'occupazione illegale".

Crosetto: "Il nostro obiettivo è alleviare l'emergenza a Gaza"

"L'Italia è sempre pronta e disponibile quando c'è da portare speranza e soccorrere chi ne ha più bisogno. Con questa operazione, la Difesa ribadisce il suo impegno a favore delle popolazioni civili colpite dalla guerra, contribuendo a ridurre le sofferenze e salve le vite umane. Il nostro obiettivo è duplice: intervenire con tempestività per alleviare l'emergenza e continuare a sostenere lo sforzo politico e diplomatico per un cessate il fuoco duraturo, condizione imprescindibile per l'unica pace possibile, nel rispetto del principio di due popoli, due Stati". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in merito all'arrivo dei primi aiuti aviolanciati dai C130 dell'aeronautica italiana su Gaza.

Onu: "A Gaza proseguono i lanci di cibo anche se inefficaci"

"A Gaza continuano i lanci aerei da parte di diversi Stati membri, nonostante gli avvertimenti di diversi organismi internazionali che li definiscono molto costosi e inefficaci": lo scrive su X l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Da oltre cinque mesi all'Unrwa non è consentito portare aiuti umanitari a Gaza, compresi medicinali e forniture mediche - prosegue il messaggio - Dalla fine del cessate il fuoco il 18 marzo fino al 27 luglio, le équipe sanitarie dell'Unrwa hanno effettuato oltre 1,5 milioni di visite sanitarie in tutta Gaza, comprese visite materne, visite odontoiatriche e di salute orale e riabilitazione fisioterapica". "Nella parte settentrionale della Cisgiordania, circa 30.000 residenti dei campi profughi di Nur Shams, Tulkarm e Jenin non possono tornare alle loro case a causa dell'operazione su larga scala delle forze israeliane 'Iron Wall', in corso dal gennaio 2025", conclude. 

L'Italia ha paracadutato gli aiuti su Gaza

Il primo carico di aiuti umanitari aviotrasportati dall'Italia per Gaza è stato paracadutato sulla Striscia da un C130 dell'aeronautica militare italiana. Nei prossimi giorni e per una settimana seguiranno altri aviolanci per la popolazione di Gaza, per un carico complessivo di cento tonnellate di derrate alimentari, che parte dalla base di Amman in Giordania nell'ambito della missione Solidarity Path 2, a cui partecipa anche la Difesa italiana. 

Media: "14 civili uccisi da Idf a Gaza, 8 aspettavano aiuti"

Almeno 14 palestinesi, tra cui otto mentre aspettavano gli aiuti umanitari, sono stati uccisi in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi: lo riporta Al Jazeera. Almeno 11 persone sono state uccise e trasportate all'ospedale al-Awda nel nord di Gaza, tra cui 6 mentre aspettavano la distribuzione di cibo vicino al corridoio di Netzarim. Due persone sono state uccise e trasportate al complesso medico Nasser da un centro di distribuzione della fondazione GHF nel sud. Una donna è stata uccisa e un'altra persona è rimasta ferita in un attacco aereo israeliano contro un condominio a Khan Younis (sud). 

L'Oman condanna la decisione di Israele su Gaza

Il sultanato dell'Oman ha espresso la sua condanna e il suo categorico rifiuto della decisione del governo israeliano di consolidare l'occupazione militare della Striscia di Gaza, della sua continua violazione del diritto internazionale, del suo disprezzo per le risoluzioni di legittimità internazionale e della sua violazione dei diritti legittimi del popolo palestinese: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. In una dichiarazione rilasciata oggi dal ministero degli Esteri, Muscat ha invitato tutti i Paesi del mondo, in particolare gli Stati membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ad assumersi le proprie responsabilità legali e morali per porre fine all'ingiustizia inflitta al popolo palestinese e ad adottare misure immediate e decisive per consentire loro di riconquistare i propri legittimi diritti, porre fine a questa aggressione contro di loro e porre fine all'occupazione israeliana delle loro terre in conformità con i confini precedenti al 1967. 

Idf: "Attueremo presa di Gaza nel miglior modo possibile"

Il capo di Stato Maggiore dell'Esercito israeliano (Idf), il tenente generale Eyal Zamir, si è impegnato ieri di attuare "nel miglior modo possibile" la decisione di Israele di conquistare Gaza City, che ha scatenato forti critiche sia in patria che all'estero, per il timore che possa aggravare la crisi umanitaria a Gaza e mettere in pericolo la vita degli ostaggi. Lo riporta il Times of Israel. L'Idf sta "lavorando al nuovo piano. Approfondiremo la pianificazione, ci prepareremo al massimo livello in tutti i suoi aspetti e, come sempre, porteremo a termine la missione nel miglior modo possibile", ha affermato Zamir. "Man mano che la guerra si evolve, l'Idf agirà per salvaguardare la vita degli ostaggi, consentire alle forze di riposarsi per rafforzare la resistenza e operare secondo i valori e lo spirito dell'Idf", ha aggiunto il capo di Stato Maggiore dell'Esercito. 

Tajani: "Respingiamo con forza la decisione di Israele"

Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha firmato una Dichiarazione congiunta con i ministri degli Esteri di Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda per respingere con forza la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano dell'8 agosto di lanciare un'ulteriore operazione militare su larga scala sulla Striscia. Lo riferisce la Farnesina in una nota. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, insieme ai suoi omologhi, ribadisce la necessità di un cessate il fuoco immediato e permanente, che consenta anche la fornitura di un'adeguata assistenza umanitaria. Nella dichiarazione si ribadisce altresì una visione comune "a favore dell'attuazione di una soluzione a due Stati negoziata, quale unico modo per garantire che israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e dignità". 

Tajani

©IPA/Fotogramma

L'Italia e altri 4 Paesi condannano i piani di occupazione di Gaza

I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno respinto "con forza" i piani di occupazione di Gaza City approvati dal Gabinetto di sicurezza israeliano perchè aggraverebbe "la catastrofica situazione umanitaria", metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterebbe "il rischio di un esodo di massa dei civili".

"I piani annunciati dal governo israeliano rischiano di violare il diritto internazionale umanitario. Qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale" si legge in un comunicato congiunto, "Esortiamo le parti e la comunita' internazionale a compiere ogni sforzo per porre finalmente termine a questo terribile conflitto ora, attraverso un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta la fornitura di un'assistenza umanitaria massiccia, immediata e senza ostacoli, poichè a Gaza si sta verificando lo scenario peggiore, quello di una carestia".

"Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi senza ulteriori ritardi o precondizioni e deve garantire che questi vengano trattati in modo umano e non siano soggetti a crudeltà e umiliazioni" continua la dichiarazione. Nel comunicato i ministri chiedono anche la revisione dei meccanismi decisi da Stati Uniti e Israele e che presiedono alla distribuzione degli auti. "La situazione umanitaria a Gaza rimane catastrofica" si legge, "Chiediamo al governo israeliano di trovare con urgenza soluzioni per modificare il suo recente sistema di registrazione delle organizzazioni umanitarie internazionali, al fine di garantire che questi attori fondamentali per l'aiuto umanitario possano continuare il loro lavoro essenziale, in linea con i principi umanitari, per raggiungere i civili bisognosi a Gaza. La loro esclusione sarebbe un segnale grave".

I ministri ribadiscono ancora una volta il loro sostegno alla soluzione a due Stati. "Siamo uniti nel nostro impegno a favore dell'attuazione di una soluzione a due Stati negoziata, quale unico modo per garantire che israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e dignita'" si legge nella dichiarazione, "Una risoluzione politica basata su una soluzione negoziata a due Stati richiede la totale smilitarizzazione di Hamas e la sua completa esclusione da qualsiasi forma di governo nella Striscia di Gaza, dove l'Autorità Palestinese deve avere un ruolo centrale". 

Wafa: "Tre civili uccisi dall'Idf a Gaza, due aspettavano aiuti"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che altri tre civili, tra cui due mentre aspettavano gli aiuti umanitari, sono stati uccisi oggi nella Striscia di Gaza in seguito agli attacchi dell'esercito israeliano (Idf). Fonti locali hanno riferito che l'Idf ha aperto il fuoco su un gruppo di persone vicino ad un centro di assistenza a nord della città di Rafah, nel sud della Striscia, uccidendo una donna e un giovane. Inoltre, una persona è stata uccisa e un'altra è rimasta ferita quando un drone israeliano ha bombardato un condominio a ovest di Khan Yunis, sempre nel sud della Striscia. 

Yemen, manifestazione pro Gaza a Sana'a

Venerdì 8 agosto migliaia di manifestanti yemeniti, prevalentemente sostenitori del movimento Houthi, si sono riuniti in piazza Sabeen nella capitale Sana'a per manifestare il loro sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza. Durante la manifestazione le persone hanno intonato slogan di solidarietà con Gaza sventolando le loro armi.

Yemen, manifestazione pro Gaza a Sana'a | Video Sky - Sky TG24

Yemen, manifestazione pro Gaza a Sana'a | Video Sky - Sky TG24

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Rubio: "Accordo con Hamas più difficile dopo frasi di Macron"

I colloqui per raggiungere un accordo con Hamas "si sono interrotti il giorno in cui Macron ha deciso di riconoscere uno Stato palestinese". Lo rivela Ynet riportando le dichiarazioni del segretario di Stato americano Marco Rubio, il quale ha criticato la scelta fatta dal presidente francese. Rubio ha osservato che "ci sono altri Paesi che hanno detto che 'se non ci sarà un cessate il fuoco entro settembre, riconosceremo anche uno Stato palestinese'. Ok, quindi se sono Hamas, sono giunto alla conclusione di non fare un cessate il fuoco", ha osservato il capo della diplomazia americana. "Questi messaggi hanno reso piu' difficile raggiungere la pace e un accordo con Hamas. Si sentono responsabilizzati". 

Bonelli: "L'Italia non sia complice dell'orrore a Gaza"

La decisione di Avs di segnalare il governo italiano alla Corte penale internazionale "è un'iniziativa seria per impedire che l'Italia sia complice dello sterminio in corso a Gaza". Lo spiega alla Stampa Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde e leader insieme a Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che replica così all'ex capo della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici che ieri sul quotidiano ha bollato appunto come 'boutade' l'iniziativa.   "Di fronte a quello che sta accadendo a Gaza fatico a comprendere come non si riesca a dire: 'Adesso basta, dobbiamo fare qualcosa' - evidenzia -. Sentiamo dire da ministri della destra ortodossa, come Ben Gvir, e altri, che nemmeno un grammo di farina può entrare perché i palestinesi devono scomparire. Come possiamo pensare di fronte a questo che l'Italia cooperi militarmente con Israele?". "Siamo il terzo Paese fornitore di armi a Israele, dopo Stati Uniti e Germania. L'Italia deve sospendere l'accodo di cooperazione", aggiunge. "A screditare l'immagine dell'Italia è un governo che volta spalle a quello che succede a Gaza. Noi non possiamo tollerare che anche un solo proiettile italiano uccida un bambino palestinese - spiega ancora Bonelli -. È ora di farla finita con questa vigliaccheria da parte dei governi europei e del governo italiano". Pacifici contesta anche l'uso della parola "genocidio". "Genocidio è un termine che ha anche una sua determinazione giuridica. Ora la Cpi sta indagando sulla condotta genocidaria del governo Netanyahu, che usa i punti di distribuzione del cibo come trappole, deporta le persone. Anche autorevoli esponenti della comunità ebraica cominciano a usarlo, a malincuore. Come a malincuore lo uso io. Ma quella di Netanyahu è una strategia che porta alla pulizia etnica, qualcosa di drammatico che entrerà nei libri di Storia". 

Usa, JD Vance: "No a riconoscimento dello Stato palestinese"

Il vicepresidente americano JD Vance, in visita nel Regno Unito, ha risposto alle domande dei giornalisti durante l’incontro con il ministro degli Esteri britannico David Lammy. Vance ha dichiarato che gli Stati Uniti non hanno intenzione di riconoscere uno Stato palestinese, citando la mancanza di un governo funzionante in Palestina. Pur rispettando la decisione del Regno Unito, ha sottolineato che Washington non seguirà questo esempio. Ha inoltre detto che l’amministrazione Trump è in disaccordo con Israele sulla prosecuzione della guerra a Gaza, pur condividendone gli obiettivi di fermare Hamas e affrontare la crisi umanitaria .

Usa, JD Vance: no a riconoscimento Stato palestinese | Video Sky - Sky TG24

Usa, JD Vance: no a riconoscimento Stato palestinese | Video Sky - Sky TG24

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Media, 7 civili uccisi dall'Idf a gaza: due aspettavano aiuti

Almeno sette palestinesi sono stati uccisi e altri 34 sono rimasti feriti questa mattina in due attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) a Gaza, inclusi due mentre aspettavano gli aiuti umanitari: lo affermano fonti mediche ad Al Jazeera. Almeno cinque civili sono morti e 33 sono rimasti feriti in un attacco dell'Idf a nord del campo di Nuseirat, nella zona centrale della Striscia. Inoltre, almeno altri due palestinesi sono stati uccisi e un altro è rimasto ferito dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone in attesa degli aiuti umanitari vicino all'incrocio di Netzarim, a sud di Gaza City. 

Medioriente, piano occupazione di Gaza e condanne interne

Il piano di Netanyahu per Gaza approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano è un crimine di guerra e condanna a morte gli ostaggi, questo è il duro e prevedibile commento dei miliziani di Hamas. Nella dichiarazione che dà il via libera al piano si legge, le ADF si prepareranno a prendere il controllo di Gaza City. L'obiettivo è evacuare tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 07/10/2025, secondo anniversario del massacro di Hamas nel sud di Israele. Questi i requisiti fissati per concludere la guerra, il disarmo di Hamas, il ritorno degli ostaggi israeliani, la smilitarizzazione e il controllo della sicurezza da parte di Israele sull'enclave palestinese con un'amministrazione civile alternativa che non sia né Hamas, né l'Autorità palestinese che attraverso l'ambasciatore all'ONU, ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Medioriente, piano occupazione di Gaza e condanne interne | Video Sky - Sky TG24

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La riunione del consiglio Onu su Gaza posticipata a domenica

La riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu su Gaza, dopo l'annuncio del piano di Israele sulla città, è stata posticipata a domenica, alle 10. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia Israele, attraverso una portavoce, del pericolo di "una pericolosa escalation" che "rischia di peggiorare le conseguenze già catastrofiche per milioni di palestinesi". 

Condanne per la scelta di Israele di occupare Gaza

Ondata di condanne alla decisione israeliana di occupare Gaza. Dall'Onu all'Ue, dagli arabi al Regno Unito, tutti chiedono al governo Netanyahu di fermare il piano approvato che prevede di conquistare prima Gaza City, sfollando il milione di residenti entro il 7 ottobre, secondo anniversario del massacro di Hamas. Contrario fino alla fine l'Idf. 'Sarà tutto molto complesso'. Berlino sospende le forniture di armi a Israele, il Belgio convoca l'ambasciatore. Rimandata a domani la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Trump per ora tace. La fazione islamica avverte: 'Non sarà un picnic'. 

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