Gaza, i raid dell'Idf fanno più di 100 morti. Siria, accordo per cessate il fuoco

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Ancora attacchi israeliani sulla Striscia. Il cardinale Parolin sul bombardamento alla chiesa della Sacra Famiglia di venerdì: "è legittimo dubitare che non sia stato voluto, fare chiarezza". Intanto, Israele e la Siria hanno "concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i Paesi vicini. Ma nonostante la tregua ordinata dal governo, proseguono gli scontri ta i beduini siriani e i combattenti drusi a Sweida, nel sud del Paese

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Ancora raid israeliani su Gaza. Nelle ultime 24 ore 95 palestinesi sono morti negli attacchi, secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas: 32 mentre aspettavano gli aiuti umanitari vicino ai centri di distribuzione nella Striscia meridionale. Intanto quello che il cardinale Pizzaballa in visita alla parrocchia ferita di Gaza non si era spinto a dire ieri, lo dice il cardinale Parolin: è legittimo 'dubitare' che il raid alla Sacra Famiglia non sia stato voluto, 'fare chiarezza'. Israele e la Siria hanno "concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i Paesi vicini. "Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini". Lo afferma l'ambasciatore americano in Turchia Tom Barrack.  Ma nonostante il cessate il fuoco ordinato dal governo, proseguono gli scontri ta i beduini siriani e i combattenti drusi a Sweida, nel sud della Siria. Lo riferiscono i corrispondenti dell'Afp, mentre uomini armati tribali provenienti da altre parti della Siria si sono aggiunti a sostegno della comunità dei beuidini.

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Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi.

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

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Fondi da Estonia per linea assistenza psicologica a ucraini

Il Consiglio estone per i rifugiati (Cer) e l'Associazione nazionale di psicologia (Ans) dell'Ucraina hanno riattivato con fondi propri una linea telefonica di assistenza per la salute mentale rivolta agli ucraini residenti in Ucraina e sfollati altrove in Europa a causa della guerra, precedentemente sostenuta dai fondi americani dell'Usaid.    Il Cer e l'Ans hanno a tal fine stanziato un finanziamento di 250.000 euro che sostituisce nella sua totalità il supporto americano.    "Gli ucraini vivono in costante incertezza da oltre tre anni. Questo ha un impatto non solo sul benessere fisico delle persone, ma anche sulla loro salute mentale. Oltre all'aiuto umanitario materiale, è molto importante garantire l'accesso a un sostegno psicosociale affidabile e culturalmente sensibile. Sostenere la salute mentale aiuta le persone a riprendersi più velocemente dalla crisi e a ricostruire le loro vite", ha dichiarato il direttore del Cer, Eero Janson.

Scontri in Siria, chi sono i drusi e cosa sta succedendo nel Paese

La caduta del regime di Bashar al-Assad dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, non sembra aver portato - almeno per il momento - la pace in Siria. Nel Paese oggi guidato da Ahmed al-Sharaa, in precedenza noto come al-Jolani, si sono registrati scontri negli ultimi giorni tra gruppi leali al nuovo governo e la minoranza dei Drusi, in particolare nella zona della città di Sweida a sud della Siria.

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Damasco: Sweida evacuata dai beduini, stop scontri

La città di Sweida e' stata evacuata dai combattenti tribali beduini e gli scontri si sono fermati. Lo fa sapere Reuters, riportando una dichiarazione del ministero dell'Interno siriano, in cui è stato ribadito che forze governative sono state dispiegate nella citta' del sud della Siria per far rispettare il cessate il fuoco. 

Odeh accusa: polizia di Ben Gvir è rimasta a guardare

Dopo l'aggressione subita, il presidente del partito israeliano Hadash, Ayman Odeh, ha commentato il suo attacco a Ness Ziona, scrivendo un post su X: "Una settimana fa, cittadini coraggiosi che stanno organizzando la manifestazione settimanale contro la guerra e contro il governo mi hanno invitato a parlare nella citta' di Ness Ziona. Questa mattina abbiamo appreso che gli estremisti fascisti hanno minacciato di attaccarci se fossimo arrivati, ma abbiamo deciso di non tirarci indietro". Odeh, ricostruendo quanto accaduto ha aggiunto: "Abbiamo deciso che nessuno avrebbe messo a tacere la nostra voce. Sono stato attaccato da dozzine di teppisti. Hanno attaccato me e la mia ciurma con pietre, bastoni e qualsiasi cosa riuscissero a trovare. Per tutto il tempo, la polizia di Ben Gvir è rimasta a guardare e non ha fatto nulla".

Gaza Cola, cos'è e come è nata la bevanda venduta da Coop Alleanza 3.0

Questa bibita è il risultato di un progetto di proprietà palestinese che, grazie al ricavato delle vendite, contribuisce alla ricostruzione dell’ospedale Al-Karama nel governatorato di Gaza Nord.

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A Tel Aviv manifestanti chiedono a Trump accordo per Gaza

Da tempo i familiari degli ostaggi tenuti a Gaza da Hamas, manifestano per le strade di Tel Aviv per chiedere il ritorno a casa dei loro cari e al contempo protestano contro il modo in cui il primo ministro Benjamin Netanyahu sta gestendo la guerra a Gaza. Anche questa sera, migliaia di persone hanno marciato verso la filiale dell'ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv. Ci sono l'ex ostaggio Yocheved Lifshitz, la vedova di Oded Lifshitz ucciso a Gaza, e altri parenti degli ostaggi, tra cui Tal Kuperstein, costretto su una sedia a rotelle, padre di Bar Kuperstein. Fuori dall'ingresso degli uffici diplomatici statunitensi, i manifestanti, dietro un grande striscione, hanno esortato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a raggiungere un "grande, bellissimo accordo". Sulla sabbia - riporta il Times of Israel - c'è un enorme cartello che recita: "Salvate gli ostaggi, mettete fine alla guerra". 

Katz incontra Hegseth: 'Focus su temi regionali e strategici'

"Un incontro importante al Pentagono con il mio amico, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth". Lo annuncia su X il ministro israeliano della Difesa Israel Katz precisando che si è discusso "di un'ampia gamma di questioni regionali e strategiche e si sono concordate misure concrete per garantire che Israele prosperi e che il Medio Oriente diventi un posto migliore e più sicuro per gli interessi sia israeliani che americani".    Katz ha poi espresso "la profonda gratitudine di Israele per la storica Operazione Midnight Hammer, che ha inferto un colpo devastante al programma nucleare iraniano. Un ringraziamento speciale al presidente Donald Trump per la sua coraggiosa decisione e la sua incrollabile leadership nell'autorizzare l'operazione. Il legame tra Israele e Stati Uniti non è solo un'alleanza: è una missione condivisa. Insieme, siamo più forti".

Guerra dei 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano

Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Scomparso studente iraniano dell'Università di Pavia

Mostafa Eftekhari Moghaddam, studente iraniano dell'Università di Pavia, è sparito da tre giorni. A lanciare l'allarme è stata la sua famiglia: "Siamo molto preoccutati, chiunque abbia notizie di lui, per favore, ce lo comunichi". Il giovane non è in casa e il suo telefono risulta spento. Mostafa ha conseguito una laurea triennale in Ingegneria meccanica. Come spiega in un social, attualmente sta conseguendo all'Ateneo pavese la laurea magistrale in ingegneria dell'automazione industriale. Le sue passioni principali sono la progettazione meccanica, dinamica e controllo di sistema e settori quali l'intelligenza artificiale e la robotica. 

Siria: "Nonostante il cessate il fuoco, proseguono gli scontri"

Nonostante il cessate il fuoco ordinato dal governo, proseguono gli scontri ta i beduini siriani e i combattenti drusi a Sweida, nel sud della Siria. Lo riferiscono i corrispondenti dell'Afp, mentre uomini armati tribali provenienti da altre parti della Siria si sono aggiunti a sostegno della comunità dei beuidini. Il ministero dell'Interno siriano ha annunciato che le forze di sicurezza hanno iniziato a dispiegarsi nella provincia di Sweida, mentre i posti di blocco cercano di impedire ad altre persone di unirsi ai combattimenti. 

Padre Romanelli: "A Gaza la situazione è molto grave"

La situazione a Gaza "continua a essere molto grave". E' l'allarme lanciato tramite i media vaticami dal parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, ferito due giorni fa in un attacco alla chiesa della Sacra Famiglia, l'unica cattolica della Striscia. "Salve a tutti, quello che è successo è terribile, come sapete due giorni fa è esploso, è stato il colpito il frontone della nostra chiesa, della Sacra famiglia, quella croce che si vede ha quasi 2 metri e quindi è grande e le schegge - non soltanto le schegge - delle rocce che sono cadute su quelle due anziane che erano sotto la chiesa sotto una tenda e che sono decedute, ma le schegge di metallo hanno ferito tanti", ha raccontato il religioso, "Ci sono stati quindici feriti tre dei quali sono morti, pure il portinaio Saad è morto e due anziane, Foumia e Najwa. E poi tra il resto dei feriti, io sono stato ferito a una gamba, una ferita non grave e al fianco, e poi due si', feriti sono gravi, che sono fuori pericolo di vita però comunque una condizione molto grave: Najeeb, che è ancora ricoverato all'ospedale anglicano, ha un polmone forato; e Suhail, il nostro postulante, il nostro religioso, che molti di voi conoscono. Doveva essere in seminario ma è cominciata la guerra e non è potuto uscire da qui e viaggiare per cominciare ufficialmente il suo noviziato ed è molto attivo qui in parrocchia".

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto.

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Media: "Entro 2 settimane accordo Israele-Hamas su ostaggi"

Fonti che hanno familiarità con i dettagli dei negoziati per l'accordo sulla liberazione degli ostaggi affermano che c'è un cauto ottimismo per i progressi che si stanno registrando. Lo riferiscono i media israeliani, sottolineando che la valutazione tra le fonti è che entro due settimane sarà possibile raggiungere un accordo. Hamas starebbe creando problemi riguardo al numero di prigionieri da rilasciare per ogni rapito, ma a causa dell'influenza del Qatar - riferiscono le fonti - si stanno facendo progressi sulla questione. 

Katz incontra Hegseth: "Grazie Usa per operazione in Iran"

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha incontrato al Pentagono il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth. "Abbiamo discusso una vasta gamma di questioni regionali e strategiche e concordato passi concreti per garantire che Israele prosperi e che il Medio Oriente diventi un luogo migliore e più sicuro per gli interessi israeliani e americani". Lo ha scritto su X Katz, sottolineando di aver espresso ad Hegseth "la profonda gratitudine di Israele per la storica Operazione Martello di Mezzanotte, che ha inferto un colpo devastante al programma nucleare iraniano". "Un ringraziamento speciale al Presidente Donald Trump per la sua decisione coraggiosa e la sua incrollabile leadership nell'autorizzare l'operazione. Il legame tra Israele e gli Stati Uniti non e' solo un'alleanza, è una missione condivisa. Insieme, siamo piu' forti", ha concluso il ministro israeliano. 

Gaza, il cardinale Pizzaballa visita la chiesa della Sacra famiglia dopo l'attacco

Il patriarca latino di Gerusalemme cardinale Pierbattista Pizzaballa, insieme al patriarca ortodosso di Gerusalemme Teofilo III, hanno visitato la parrocchia della Sacra famiglia di Gaza, dopo l’attacco militare dell’esercito israeliano avvenuto ieri.

Gaza, cardinale Pizzaballa visita la Sacra famiglia dopo l'attacco

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Medio Oriente, cessate il fuoco tra Siria e Israele. VIDEO

Idf: "Due militari israeliani gravemente feriti a Gaza"

Un ufficiale di riserva ed un soldato di riserva israeliani sono rimasti gravemente feriti a seguito dell'impatto del loro mezzo con un ordigno esplosivo a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo scrive Ynet citando il portavoce dell'Idf. L'ufficiale e il soldato sono stati ricoverati in ospedale e le loro famiglie sono state informate. 

Mattarella: "Basta stragi di civili a Gaza ed in Ucraina"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato su due temi che gli stanno particolarmente a cuore: la tutela dell'ambiente e la difesa dei civili nelle "tristi" azioni di guerra, come sta accadendo in Ucraina o a Gaza, con un forte monito contro le stragi di cittadini inermi. Due temi cari al capo dello Stato perché intrecciano la difesa del diritto internazionale con il suo desiderio di assicurare un futuro alle giovani generazioni. Mattarella è voluto recarsi prima a Tesero, in val di Fiemme, in Trentino in occasione delle celebrazioni del quarantesimo anniversario per ricordare la strage di Stava, in cui perirono in 4 minuti 268 persone, travolte da una onda di fango generata dal crollo di un bacino di decantazione di un impianto minerario posto a monte dell'abitato anziché a valle: "una ubicazione che non poteva essere peggiore" ha osservato Mattarella che ha stigmatizzato l'atteggiamento di chi pensa "di poter bombardare i civili nelle loro abitazioni o quando assistiamo al massacro di giovani intenti a festeggiare ascoltando musica", come avvenne il 7 ottobre da parte di Hamas. "In questa condizione - ha proseguito il Capo dello Stato - non ci si limita più neppure al pur triste compito di colpire soldati contrapposti, ma si spara e si uccide sui luoghi di preghiera, sui luoghi in cui si distribuisce acqua a chi ha sete e pane a chi ha fame, si colpiscono soccorritori che prestano aiuto ai feriti", come sta avvenendo a Gaza. "Tutto questo crea un contrasto radicale - ha sottolineato Mattarella - non soltanto con le attese dell'umanità ma anche rischia di introdurre una spirale di risentimento, di odio, di contrapposizioni che genera a sua volta costantemente altre violenze". Per spezzare tale "spirale" occorre dunque "rilanciare un messaggio che da qui 100 anni fa è partito. Una condizione di speranza a cui l'umanità aspira e che deve prevalere su quanto avviene e su quanto con tristezza registriamo".

Il collaboratore dell'Osservatore Romano ferito a Gaza: "L'amore è più forte"

E' stato portato nell'ospedale di Ashdod, nel sud di Israele giovedì sera, dopo le insistenze e le pressioni del Patriarcato latino di Gerusalemme, Suahil abu Dawood, 21 anni, uno dei feriti gravi dopo il raid che ha coinvolto la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza. Oggi Suahil, che è anche un giornalista collaboratore dell'Osservatore romano, il quotidiano della Santa sede, ha rilasciato una breve testimonianza video in cui ringrazia per il suppoorto, per le preghiere e tutti i messaggi che ha ricevuto. "Sto molto meglio ora, grazie - dice-, spero di poter portare avanti la mia vocazione in Italia, l'amore è sempre più forte della guerra". 

Israele, attivisti di destra aggrediscono leader del partito Hadash

Attivisti di destra hanno assalito l'auto del deputato Ayman Odeh, leader del partito Hadash, mentre quest'ultimo passava davanti a una manifestazione anti-governativa a Ness Ziona, nel centro di Israele. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo i resoconti dei media, i contro-manifestanti hanno urlato contro Odeh e danneggiato la sua auto. In un video, si vedono teppisti sputare, calciare e picchiare sull'auto mentre chiamavano Odeh "terrorista" e alcuni hanno cantato "morte agli arabi". 

Al Jazeera, 104 morti negli attacchi israeliani oggi a Gaza

Almeno 104 palestinesi, tra cui 37 persone nei pressi dei siti di aiuti alimentari a Rafah, sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani a Gaza. Lo scrive al Jazeera citando fonti locali. 

Save the Children: "5 bambini uccisi e due feriti a Gaza"

"Siamo profondamente addolorati per la morte di 5 bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, sostenuti attraverso i nostri programmi, e il ferimento di altri 2, ieri, a seguito dei raid aerei israeliani su Gaza. Ci appelliamo ai Paesi impegnati a fornire aiuto umanitario sottolineando che, benché il supporto economico sia fondamentale, non basta: i bambini hanno bisogno di una risposta diplomatica forte e di un cessate il fuoco immediato. È tempo di agire, senza esitazioni". Lo ha dichiarato Ahmad Alhendawi, direttore regionale di Save the Children per il Medio Oriente, Nord Africa ed Europa orientale. 

Media, oltre 100 morti a Gaza nei raid israeliani

Almeno 104 palestinesi sono stati uccisi durante raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall'alba di oggi. Lo dicono fonti ospedaliere ad Al Jazeera. Di questi, secondo le fonti, 37 erano in attesa di aiuti umanitari.

Amb. Usa: "Profanare sito religioso crimine contro umanità"

L'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Mike Huckabee ha fatto una visita insolita al villaggio palestinese di a-Taybeh, a est di Ramallah, recentemente attaccato dai coloni israeliani. Al termine della visita, Huckabee ha twittato il seguente post: "Al-Taybeh è un tranquillo villaggio cristiano palestinese a sud di Gerusalemme, con molti cittadini americani, colpiti da atti di vandalismo, compresi incendi appiccati in un'antica chiesa. Ci sono stato oggi. Profanare una chiesa, una moschea o una sinagoga è un crimine contro l'umanità e contro Dio". 

Parolin: "Legittimo dubitare che il raid sulla chiesa di Gaza sia un errore"

Quello che il cardinale Pierbattista Pizzaballa ancora in visita alla parrocchia ferita di Gaza non si era spinto a dire ieri, lo dice il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin: è legittimo "dubitare" che il raid alla Sacra Famiglia non sia stato voluto. La Santa Sede, dopo la telefonata di scuse del premier Benjamin Netanyahu direttamente a papa Leone, gesto di per sé "positivo" annota Parolin intervistato dal Tg2post, esige chiarezza: "Diamo tempo per quello che è necessario perché ci dicano effettivamente cosa è successo: se è stato veramente un errore, cosa di cui si può legittimamente dubitare, o se c'è stata una volontà di colpire direttamente una chiesa cristiana, sapendo quanto i cristiani sono un elemento di moderazione proprio all'interno del quadro del Medio Oriente e anche nei rapporti tra palestinesi ed ebrei".  "Quindi - osserva il segretario di Stato vaticano -, ci sarebbe ancora una volta una volontà di far fuori qualsiasi elemento che possa aiutare ad arrivare ad una tregua perlomeno e poi ad una pace". 

Idf, ucciso un militante di Hezbollah nel sud del Libano

L'Idf afferma di aver ucciso un militante di un'unità d'élite di Hezbollah a Khiam, nel Libano meridionale, vicino al confine con Israele. Lo scrive Haaretz. Secondo l'esercito israeliano, il militante era "coinvolto negli sforzi per ristabilire i siti terroristici di Hezbollah", il che "costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano". 

Hamas: "Nelle ultime 24 ore uccise 95 persone a Gaza"

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha annunciato che nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno ucciso 95 persone e ne hanno ferite 511.  Il bilancio delle vittime da quando Israele ha ripreso gli attacchi il 18 marzo è di 7.938 morti, mentre dall'inizio della guerra è salito a 58.765, si precisa. Lo scrive Haaretz. 

Gaza, bombe sull’ultimo rifugio e simbolo dei cristiani

La chiesa è stata costruita in tempi recenti, nel 1974, con l'edificazione della Scuola della Sacra Famiglia ad opera del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Da allora è stata l'unica Chiesa per il culto della piccola comunità cristiana di Gaza, che conta circa un migliaio di persone, meno dell'1% della popolazione, prima della guerra. Oggi in missione il patriarca di Gerusalemme Pizzaballa che assicura che la popolazione "non sarà dimenticata né abbandonata".

Gaza, bombe sull’ultimo rifugio e simbolo dei cristiani

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Media: "Un morto in raid con drone nel sud del Libano"

Una persona è stata uccisa in un attacco con drone su un'abitazione nel villaggio di Al-Khiam, nel Libano meridionale. Lo ha riferito l'emittente libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah. 

Trump: "I siti nucleari iraniani sono stati completamente distrutti"

"Tutti e tre i siti nucleari in Iran sono stati completamente distrutti e o cancellati. Ci vorranno anni per rimetterli in servizio e, se l'Iran volesse farlo, farebbe meglio a iniziare da capo in tre luoghi diversi". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth. Secondo alcune indiscrezioni riportate dai media americani, le ultime valutazioni dell'intelligence segnalerebbero che il sito di Fordow è stato in gran parte distrutto dai bombardamenti americani del mese scorso. Gli attacchi a Natanz e Isfahan hanno invece causato più danni limitati e gli impianti sarebbero stati degradati solo al punto che l'arricchimento dell'uranio potrebbe riprendere nei prossimi mesi se Teheran lo desiderasse. 

Ghf: "Nessun incidente vicino a nostri centri aiuti a Gaza"

La Gaza Humanitarian Foundation ha smentito che ci siano stati attacchi israeliani nei pressi dei suoi siti di distribuzione di aiuti nella Striscia, come riportato dai media. "Non si sono verificati incidenti. Le attività dell'Idf che hanno causato vittime sono avvenute ore prima dell'apertura dei nostri siti e, a quanto ci risulta, la maggior parte delle vittime si è verificata a diversi chilometri di distanza dal sito Ghf piu' vicino", si legge in una nota dell'organizzazione su X. Secondo la protezione civile a Gaza, 26 palestinesi sono stati uccisi e oltre 100 sono rimasti feriti da fuoco israeliano nei pressi di due centri di distribuzione aiuti nella Striscia. "Queste notizie sono false. Se i giornalisti si fossero presi la briga di contattarci, glielo avremmo detto. Media come Ap e Sky News continuano a fungere da portavoce di Hamas giorno dopo giorno", ha sostenuto Ghf. 

Medio Oriente, cessate il fuoco tra Siria e Israele

I governi di Israele e Siria hanno concordato un cessate il fuoco tra i propri eserciti. Tel Aviv aveva bombardato le forze governative e l'edificio del Ministero della Difesa a Damasco. Secondo Israele l’attacco è stato motivato dalla volontà di proteggere la minoranza drusa siriana, coinvolta in scontri nella provincia di Sweida.

Medio Oriente, cessate il fuoco tra Siria e Israele | Video Sky - Sky TG24

Medio Oriente, cessate il fuoco tra Siria e Israele | Video Sky - Sky TG24

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Ministero Salute Gaza: "58.765 in morti nella Striscia da inizio guerra"

La guerra di Israele a Gaza ha causato la morte di almeno 58.765 persone e il ferimento di 140.485, dal 7 ottobre 2023. Lo ha reso noto il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas nel suo ultimo bollettino.

Gaza

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L'Ue loda il cessate il fuoco in Siria: "Ora sia rispettato"

"L'Unione Europea accoglie con favore l'accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Siria e Israele, con il sostegno degli Stati Uniti e dei partner regionali. Il cessate il fuoco deve ora essere pienamente rispettato. Esortiamo tutte le parti a cessare immediatamente ogni atto di violenza, a proteggere tutti i civili senza distinzioni e ad adottare misure immediate per prevenire l'incitamento e i discorsi settari". Lo afferma un portavoce del Servizio esterno della Commissione europea. "Invitiamo inoltre Israele e tutti gli altri attori stranieri a rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale della Siria. Siamo sconvolti dalle centinaia di vittime delle violenze degli ultimi giorni, e in particolare dalla violenza che, a quanto si dice, sarebbe perpetrata da diversi gruppi armati contro civili disarmati. Chiediamo che tutti gli autori di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario siano chiamati a rispondere delle loro azioni e processati, anche con il supporto dei pertinenti meccanismi internazionali. Ora è il momento del dialogo e di promuovere una transizione realmente inclusiva. Le autorità di transizione siriane, insieme alle autorità locali, hanno la responsabilità di proteggere tutti i siriani senza distinzioni e di adottare le misure necessarie per il disarmo, la smobilitazione e la ristrutturazione delle forze di sicurezza nazionale, in linea con gli standard internazionali". "L'Ue - conclude il portavoce - è pronta a contribuire a questi sforzi e a sostenere una transizione pacifica e inclusiva, guidata e gestita dalla Siria". 

Idf: "Sparati colpi d'avvertimento a Rafah", Hamas denuncia vittime

L’esercito israeliano ha reso noto di essere a conoscenza di segnalazioni riguardanti vittime" a seguito di un episodio avvenuto nella notte a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo la ricostruzione militare, riportata dal Times of Israel, "dei palestinesi si sono avvicinati alle forze israeliane nell’area di Rafah in modo tale da costituire una minaccia". L’Idf ha spiegato che "i soldati hanno operato per impedire ai sospetti di avvicinarsi, hanno intimato loro di allontanarsi e, poiché non hanno obbedito, le truppe hanno sparato colpi di avvertimento". Il portavoce ha aggiunto che "l’incidente si è verificato a un chilometro di distanza dal punto di distribuzione più vicino e durante la notte, quando il sito non era aperto per la raccolta degli aiuti".

Secondo la protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, almeno 26 palestinesi sono stati uccisi e oltre 100 feriti nei pressi di punti di distribuzione di aiuti umanitari. In un contesto segnato da numerosi incidenti simili negli ultimi mesi, che hanno causato centinaia di vittime, l’episodio ha suscitato ulteriore allarme tra la popolazione civile. L’Idf ha annunciato che "l’incidente è oggetto di ulteriori verifiche".

Ong, bilancio violenze in Siria sfiora i mille morti

Il bilancio complessivo degli scontri intercomunitari nel sud della Siria è salito a 940 morti da domenica scorsa: lo afferma la Ong Osservatorio siriano per i diritti umani, che questa mattina aveva riportato 718 vittime. 

Hamas: 32 palestinesi uccisi mentre aspettavano gli aiuti

Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas afferma che 32 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani contro i centri di distribuzione degli aiuti statunitensi nella Striscia meridionale.    Da parte sua, l'emittente tv Al Jazeera riporta che da questa mattina nel complesso sono stati uccisi nella Striscia di Gaza almeno 50 palestinesi.

Parolin: "Legittimo dubitare raid a chiesa Gaza sia errore"

"Per quanto riguarda questo episodio, è uno sviluppo drammatico, diamo tempo, quello che è necessario, perchè ci dicano che cosa è effettivamente successo, se è stato veramente un errore, cosa di cui si può legittimamente dubitare, o se c'è stata una volontà di colpire una chiesa cristiana sapendo quanto i cristiani sono un elemento di moderazione nel Medio Oriente". Lo dice il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, in un'intervista al Tg2 rilanciata da media vaticani.

Siria: presidente annuncia cessate il fuoco "immediato"

l presidente siriano ha annunciato un cessate il fuoco "immediato" nella provincia di Sweida, nel sud del Paese.

Fonti mediche: raid israeliani a Gaza, i morti sono 41

Almeno 41 palestinesi sono stati uccisi da questa mattina nei raid israeliani nella Striscia di Gaza: lo hanno reso noto fonti negli ospedali locali, secondo quanto riporta Al Jazeera.    Almeno 29 delle vittime stavano aspettando gli aiuti umanitari vicino ai centri di distribuzione, sottolinea l'emittente, aggiungendo che almeno 100 persone sono rimaste ferite.

Siria, Ong: salito a 718 bilancio morti a Sweida

È salito a 718 il bilancio dei morti negli scontri nella provincia drusa siriana di Sweida. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) sul suo sito.

Media: raid Israele vicino a centro aiuti a Gaza, 12 morti

Almeno 12 palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco israeliano vicino a un centro di distribuzione di aiuti a Rafah, nella striscia di Gaza meridionale: lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che decine di persone sono rimaste ferite.

Inviato Usa: accordo Israele-Siria per cessate il fuoco

"Il primo ministro israeliano  Netanyahu e il presidente siriano Ahmad al-Chareh, con l'appoggio del segretario di stato americano Rubio, hanno accettato un cessate il fuoco", scrive Barrack sui social. "Invitiamo i drusi, i beduini e i sunniti a deporre le armi e, insieme alle altre minoranze, a costruire una nuova identita' siriana unita, in pace e prosperità con i suoi vicini", prosegue l'emissario americano. 

Usa: Israele e Siria hanno concordato il cessate il fuoco

Israele e la Siria hanno "concordato un cessate il fuoco, sottoscritto da Turchia, Giordania e i paesi vicini. Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini". Lo afferma l'ambasciatore americano in Turchia Tom Barrack. 

Trump: a breve altri 10 ostaggi saranno rilasciati da Gaza

"Abbiamo recuperato la maggior parte degli ostaggi. A breve ne arriveranno altri 10". Lo ha detto Donald Trump augurando che la guerra a Gaza finisca presto. Trump ha parlato, secondo quanto riportato dai media americani, a una cena con i repubblicani alla Casa Bianca. 

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