Netanyahu ha candidato Trump al premio Nobel per la pace durante una cena col presidente americano alla Casa Bianca. Il premier israeliano ha poi aggiunto che Israele e Usa stanno cercando Paesi in cui i palestinesi sfollati possano vivere. Hamas vuole la tregua a Gaza, ha assicurato il tycoon. L'Iran smentisce Trump: "Nessun colloquio in programma con gli Usa"
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha candidato il presidente statunitense Donald Trump al premio Nobel per la pace, durante una cena alla Casa Bianca. Interrogato sul suo precedente piano di ricollocazione dei palestinesi, Trump ha girato la domanda al premier israeliano il quale ha affermato che Trump sostiene la "libera scelta" e che Israele sta collaborando con gli Stati Uniti per trovare altri Paesi in cui i palestinesi sfollati possano vivere.
"Da parte nostra non è stata fatta alcuna richiesta per un incontro con la parte americana". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, dopo che Donald Trump ha affermato che gli iraniani "hanno richiesto un incontro" e l'inviato Steve Witkoff ha detto che l'incontro si potrebbe tenere "la prossima settimana".
Cinque soldati sono rimasti uccisi e altri 14 feriti ieri da un ordigno esplosivo a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf).
Gli approfondimenti:
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Iran, nuovo messaggio dell'ayatollah Khamenei: "Israele schiacciato, abbiamo vinto"
"Offro le mie congratulazioni per la vittoria sull'infido regime sionista". Così in un post su X l'ayatollah Ali Khamenei, annunciando il suo terzo videomessaggio. "Anche in questo caso, la Repubblica Islamica è uscita vittoriosa e, in cambio, ha dato un duro schiaffo in faccia all'America", ha affermato la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei, in un comunicato scritto pubblicato dall'agenzia Iran e su X.

Iran, nuovo messaggio dell'ayatollah Khamenei: 'Israele schiacciato'
Vai al contenutoGuerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
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Vai al contenutoGuerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Vai al contenutoMedia: "Ritiro dell'Idf principale punto di attrito a Doha"
Il principale punto di attrito del negoziato tra Israele e Hamas in Qatar riguarda le zone di ritiro dell'Idf in caso di cessate il fuoco, riporta Channel 13 rilanciato dal Times of Israel. Israele insiste nel voler mantenere il controllo del Corridoio Morag a nord di Rafah, mentre Hamas chiede all'Idf di lasciare quel settore. Secondo quanto riferito, i colloqui si concentrano su come appariranno le mappe durante una tregua. I negoziatori hanno dichiarato che non prevedono di lasciare Doha a breve. L'inviato speciale statunitense Steve Witkoff aveva in precedenza affermato che il disaccordo tra le parti si era ridotto a una questione, e che dovrebbe volare in Qatar per partecipare ai colloqui.
Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Bruxelles ha ospitato il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Vai al contenutoConte: "Gravissime le parole di Netanyahu a Washington"
"Quello che sta accadendo è gravissimo, sono gravissime le parole che Netanyahu ha pronunciato a Washington, e' gravissimo il proposito che e' stato esplicitato dal ministro della Difesa Katz". Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, ospite a 'In Onda' su La7. "Qual e' - ha proseguito - la liberta' di scelta?" a Gaza, "morire di fame? Sotto un bombardamento nella Striscia?". Secondo Conte, "questa e' la possibilita' di scelta che e' stata offerta alla popolazione palestinese, e quando loro parlano di citta' umanitaria parlano di una deportazione in uno spazio, una prigione a cielo aperto". "Questi sono crimini contro l'umanita'", ha concluso Conte ribadendo che "c'e' un genocidio in atto" contro la popolazione palestinese di Gaza e "sta succedendo la stessa cosa in Cisgiordania".
Oggi a Gaza almeno 87 morti
Almeno 87 abitanti di Gaza sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza, secondo fonti sanitarie locali, che hanno registrato il maggior numero di vittime nel sud dell'enclave, dove l'esercito israeliano sta sempre più concentrando la popolazione in una piccola zona costiera. Una fonte del complesso medico Nasser, nella città meridionale di Khan Younis, ha confermato a EFE di aver documentato almeno 47 morti per i bombardamenti israeliani, tra cui sette nel campo degli sfollati di Sanabel, un insediamento improvvisato di tende. L'ospedale ha anche riferito di ulteriori morti nella zona costiera di Al Mawasi - senza servizi igienici o acqua potabile - e dove l'esercito israeliano sta spingendo la popolazione civile con nuovi ordini di evacuazione forzata rilasciati oggi. Questa zona, dove si accalcano piu' di 425.000 sfollati in condizioni precarie, è uno degli ultimi rifugi per gli abitanti di Gaza che fuggono dai combattimenti (anche se qui Israele ha bombardato), in una striscia con una popolazione totale di 2,1 milioni di persone. Nel centro della striscia di Gaza, gli ospedali hanno riportato 19 morti a causa degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito diverse tende e abitazioni, oltre a una giovane donna che è morta per le ferite subite in precedenza. Nella città settentrionale di Gaza, una fonte del complesso medico Al Shifa, il più grande ospedale dell'enclave, ha confermato la morte di altre 20 persone. Sono stati inoltre segnalati almeno quattro morti in prossimita' di uno dei punti di distribuzione degli aiuti umanitari nel sud della Striscia, gestito dalla Fondazione umanitaria per Gaza (GHF), un'entita' sostenuta dagli Stati Uniti e da Israele; che si oppongono al tradizionale e sicuro meccanismo di distribuzione delle Nazioni Unite. Già lo scorso novembre, l'ONG Human Rights Watch (HRW) ha accusato Israele di perpetrare una "pulizia etnica" a Gaza.
Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Vai al contenutoWizz Air riprende voli da e per Tel Aviv dall'8 agosto
La compagnia aerea low cost ungherese Wizz Air anticipera' la ripresa dei voli da e per l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv l'8 agosto. La decisione fa seguito ai colloqui avuti dal Ministro dei Trasporti Miri Regev con l'Amministratore Delegato di Wizz. La compagnia low cost lancera' inizialmente voli da Tel Aviv a Larnaca e Budapest e iniziera' a vendere i biglietti mercoledi'. Altre destinazioni saranno aggiunte in seguito. Wizz Air - e tutte le altre compagnie aeree - hanno sospeso i voli da e per Tel Aviv fino al 15 settembre, dopo la chiusura dello spazio aereo israeliano il 13 giugno, in seguito allo scoppio della guerra con l'Iran. I combattimenti si sono conclusi 12 giorni dopo con un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti. La sospensione dei voli ha lasciato decine di migliaia di israeliani bloccati all'estero.
Witkoff: "Confidiamo in un accordo entro fine settimana"
"Confidiamo che entro la fine di questa settimana si raggiunga un accordo che porti a un cessate il fuoco di 60 giorni" nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato l'inviato degli Stati Uniti, Steve Witkoff, durante una riunione del gabinetto alla Casa Bianca.
"Dieci ostaggi vivi e nove deceduti saranno rilasciati", ha spiegato Witkoff, precisando che "stiamo incontrando, su ordine del presidente, tutte le famiglie degli ostaggi per informarle e crediamo che questo porterà a una pace duratura".
Trump: “Iran vicino a bomba atomica. Niente proroga sui dazi'
In un'intervista a Fox News, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Teheran era "vicina alla bomba atomica", annunciando la possibilità di “revocare le sanzioni” all'Iran “se resterà pacifico e dimostrerà che non farà più danni”.

Trump: “Iran vicino a bomba atomica. Niente proroga sui dazi'
Vai al contenutoIsraele, esercitazione anti-terrorismo nell'area dell'ambasciata a Roma
La simulazione - spiega la questura - prevederà l'attivazione dei piani anti-terrorismo codificati per la gestione di scenari critici emergenziali e risponde "alla esigenza di testare la resilienza del sistema sicurezza dato lo scenario geo-politico internazionale, sebbene in assenza di specifici e concreti indicatori di rischio"

Israele, esercitazione anti-terrorismo in area ambasciata a Roma
Vai al contenutoWitkoff: "Fiduciosi di accordo a Gaza per fine settimana"
Gli Stati Uniti sono fiduciosi che "entro la fine di questa settimana si raggiungerà un accordo che portera' a un cessate il fuoco a Gaza di 60 giorni". Lo ha detto ai giornalisti l'inviato speciale statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff durante una riunione di gabinetto. Interpellato da Trump, Witkoff ha affermato che l'accordo garantirà il rilascio di 10 ostaggi vivi insieme ai corpi di nove ostaggi uccisi. In base a questa dichiarazione, sembra che Witkoff abbia dimezzato il numero dei corpi in lista per il rilascio, dato che la proposta sul tavolo parla di 18 corpi liberati.
Idf, eliminato "terrorista chiave" di Hamas in Libano (3)
Il portavoce dell'Idf ha riferito che il terrorista di Hamas che e' stato ucciso nel nord del Libano era Mehran Mustafa Bajur, "uno dei principali comandanti di Hamas in Libano, e come parte delle sue attivita' nel corso degli anni e' stato coinvolto nella promozione del consolidamento militare dell'organizzazione". L'Idf ha aggiunto che il terrorista era anche "uno dei leader del rafforzamento delle forze militari dell'organizzazione che promuoveva l'approvvigionamento di armi attraverso le connessioni che ha sviluppato con le varie organizzazioni terroristiche nella regione".
Netanyahu: "Spero in un accordo il prima possibile"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netayahu, ha detto di sperare in un accordo sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi alle condizioni di Israele "il prima possibile", sottolineando che ciò significherebbe il ritorno a casa di 10 ostaggi vivi.
"Abbiamo imparato, e il mondo intero ha imparato, che quando Israele e l'America sono uniti, accadono grandi cose", ha affermato a Capitol Hill, precisando che "non c'è mai stato un livello di coordinamento, cooperazione e fiducia tra America e Israele come quello che abbiamo oggi. Attribuisco al presidente Trump questo straordinario risultato".
Netanyahu ha quindi ribadito che Israele è "determinato a portare a termine tutti gli obiettivi della guerra a Gaza: liberare tutti i nostri ostaggi, distruggere le capacità militari e di governo di Hamas e garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia".
Trump: "Vedrò Netanyahu, bisogna risolvere tragedia Gaza"
Il presidente Usa Donald Trump ha confermato che avra' un secondo incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in serata che riguardera' "quasi esclusivamente" Gaza. "Dobbiamo risolvere la questione. Gaza e' una tragedia. Voglio risolverla, e credo che anche l'altra parte voglia farlo", ha affermato il capo della Casa Bianca.
Netanyahu: "Attacchi in Iran hanno cambiato Medio Oriente"
Gli attacchi statunitensi e israeliani contro l'Iran "hanno generato un notevole cambiamento in Medio Oriente". Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo aver incontrato lo speaker della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson. "Gli straordinari piloti americani del B2 hanno dimostrato una notevole perseveranza, una notevole persistenza e potenza", ha detto Netanyahu ai giornalisti a Capitol Hill, ribadendo che "i soldati israeliani hanno combattuto come leoni, i nostri piloti hanno colpito come un fulmine e l'alleanza tra Washington e Tel Aviv ha ruggito come un tuono".
Netanyahu: "Molto probabile un secondo incontro con Trump"
Dopo aver incontrato lo speaker della Camera Mike Johnson, Benjamin Netanyahu ha affermato che un secondo incontro con il Donald Trump "potrebbe essere molto probabile". Il premier israeliano ha poi detto ai giornalisti a Capitol Hill che gli attacchi statunitensi e israeliani contro l'Iran "hanno portato un cambiamento notevole in Medio Oriente". "I notevoli piloti americani dei B2 hanno mostrato una perseveranza, una tenacia e una potenza straordinarie", ha osservato Netanyahu. "I soldati di Israele hanno combattuto come leoni, i nostri piloti hanno colpito come fulmini e la nostra comune alleanza ha ruggito come un tuono, e questo sta portando un grande cambiamento nella nostra regione", ha continuato. "Ci sono opportunità di pace che intendiamo realizzare. Stiamo lavorando insieme per questo", ha aggiunto.
Witkoff: "Speriamo accordo su Gaza in settimana"
"Ci auguriamo un accordo in settimana" su Gaza. Lo ha detto Steve Witkoff, l'inviato speciale di Donald Trump, sottolineando che l'intesa prevede un cessate il fuoco di 60 giorni, il rilascio di 10 ostaggi in vita e di nove morti.
Trump conferma: "Netanyahu alla Casa Bianca, parleremo di Gaza"
Donald Trump conferma che Benjamin Netanyahu sarà oggi di nuovo alla Casa Bianca. "Parleremo di Gaza" che è una questione che va risolta. "E' una tragedia", ha detto Trump.
Netanyahu: "Finire lavoro a Gaza per un futuro diverso"
Al termine del suo incontro con lo speaker della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la necessità di "dover finire il lavoro a Gaza, per liberare gli ostaggi e distruggere le capacità di Hamas". Netanyahu, parlando con i giornalisti, ha riaffermato che Gaza "dovrà avere un futuro diverso".
Israele: "Violenza sessuale di Hamas del 7 ottobre è parte del piano genocida"
Un gruppo di esperti legali israeliani ha accusato Hamas di aver fatto ricorso alla violenza sessuale come "parte di un piano genocida" durante l'attacco del 7 ottobre 2023 contro le comunita' intorno alla Striscia di Gaza. Il Dinah Project ha pubblicato le sue conclusioni in un rapporto per il quale ha utilizzato i racconti di una sopravvissuta a un tentato stupro il 7 ottobre e di 15 ostaggi liberati che hanno subito o assistito a violenze sessuali, insieme a prove visive e audio, nonche' resoconti di soccorritori e personale dell'obitorio. Il rapporto ha rilevato che "la violenza sessuale e' stata diffusa e sistematica" il 7 ottobre e si e' verificata in almeno sei localita'. Hamas, si legge, "ha usato la violenza sessuale come arma tattica, come parte di un piano genocida e con l'obiettivo di terrorizzare e disumanizzare la societa' israeliana". Il gruppo militante palestinese ha categoricamente negato le accuse di ricorso alla violenza sessuale, senza fornire prove a sostegno delle proprie affermazioni. Un rapporto Onu del marzo 2024 ha rilevato "ragionevoli motivi per ritenere" che siano stati commessi stupri da miliziani il 7 ottobre e che anche ostaggi portati a Gaza siano stati stuprati. Nel documento si citavano persone intervistate che avevano assistito a "stupri", anche "di gruppo, in almeno tre localita'".
Netanyahu: "Mai come ora cooperazione con Usa"
Nei 77 anni di esistenza dello Stato di Israele "non c'è mai stato un coordinamento e una cooperazione come ora con l'amministrazione americana". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione ai media al Congresso degli Stati Uniti. Netanyahu ha specificato che Tel Aviv "sta lavorando a un cessate il fuoco, ma c'è bisogno di due parti per ballare il tango", con un chiaro riferimento al tavolo negoziale in corso tra Hamas e Israele. Il premier, che stasera dovrebbe incontrare nuovamente Trump, ha ribadito di "aver accettato l'offerta di Witkoff" sul cessate il fuoco e che il popolo di Israele e il popolo ebraico in generale "apprezzano il presidente Trump dal profondo del cuore".
Macron: "Serve tregua a Gaza senza condizioni"
Il presidente francese Emmanuel Macron, in visita di Stato a Londra, ha ribadito la richiesta di un cessate il fuoco a Gaza senza condizioni e una soluzione politica alla questione palestinese. "Voglio essere chiaro: chiedere oggi un cessate il fuoco a Gaza senza alcuna condizione significa solo dire al resto del mondo che per noi, in quanto europei, non esistono doppi standard", ha affermato, esprimendosi a favore della soluzione dei due Stati. "Lavorare insieme" per riconoscere lo Stato di Palestina e' "l'unica via per la pace", ha aggiunto Macron.
Macron a Westminster evoca riconoscimento Stato Palestina
Francia e Regno Unito condividono l'appello per "un cessate il fuoco senza condizioni" nella Striscia di Gaza e per "una soluzione politica" del conflitto israelo-palestinese. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron rivolgendosi in inglese a Camere riunite al Parlamento britannico nella sua visita di Stato nel Regno Unito. Macron ha poi ricordato "il riconoscimento di uno Stato" di Palestina come "prospettiva" ormai necessaria, dopo aver rimarcato la condanna dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e il sostegno dato da Parigi e Londra a Israele nella difesa "dall'Iran" e nel rifiuto dei programmi nucleari di Teheran.
Media: "Stasera secondo incontro Trump-Netanyahu"
Un secondo incontro tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è previsto per questa sera: lo ha riferito un funzionario dell'ufficio di Netanyahu al Times of Israel.
Media: "Nuovo incontro fra Trump e Netanyahu, focus su accordo tregua"
Donald Trump e Benjamin Netanyahu si incontreranno nuovamente oggi alla Casa Bianca per discutere dell'accordo per una tregua a Gaza e per lo scambio fra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi, anticipano fonti israeliane citate da Barak Ravid, inviato di Axios.
Israele, accordo procuratore-governo su nomina capo Shin Bet
Accordo raggiunto tra il procuratore generale israeliano Gali Baharav-Miara e il primo ministro Benjamin Netanyahu sulla nomina del prossimo direttore dello Shin Bet. Le parti hanno informato l'Alta Corte di Giustizia che, in base al compromesso raggiunto, il capo di governo potra' selezionare e raccomandare al governo la nomina di David Zini una volta completata l'indagine Qatargate da parte dello Shin Bet e della polizia, tra diversi mesi. Nel frattempo, S. continuera' a ricoprire la carica di direttore facente funzioni dell'agenzia di intelligence interna. La scorsa settimana, i giudici della Corte Suprema avevano incoraggiato le parti a raggiungere un accordo per evitare di dover emettere una sentenza in merito.
Iran, Araghchi: "Interessati a diplomazia, ma dubbi su dialogo"
Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha affermato che l'Iran rimane interessato alla diplomazia, ma "continua ad avere buone ragioni per dubitare di un ulteriore dialogo". Lo ha detto in un articolo di opinione pubblicato sul quotidiano Financial Times, svelando che l'Iran ha ricevuto messaggi che indicano che gli Stati Uniti potrebbero essere pronti a riprendere i negoziati.
Emirates sospende voli da e per Teheran fino al 17 luglio
Emirates ha annunciato di aver cancellato tutti i voli da e per Teheran fino al 17 luglio 2025 compreso, adducendo "ragioni operative".
Israele, ambasciata Cina smentisce il trasferimento di armi a Teheran
L'ambasciata cinese in Israele ha smentito la notizia del trasferimento di attrezzature per la produzione di missili all'Iran. Lo fa sapere il quotidiano israeliano Israel Hayom, riportando la dichiarazione dell'ambasciata: "L'ambasciata ritiene che il contenuto del rapporto non sia corretto. In linea di principio, l'Ambasciata desidera ribadire che la Cina si oppone fermamente alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e rafforza continuamente la sua capacita' di applicazione sulla questione della non proliferazione. Allo stesso tempo, la Cina non esporta mai armi a paesi in guerra".
Fonti mediche Gaza ad al-Jazeera: "Almeno 78 morti dall'alba"
Dall'alba di oggi sono almeno 78 le persone rimaste uccise nella Striscia di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas e dove proseguono le operazioni militari israeliane dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Lo denunciano fonti mediche citate dalla tv satellitare al-Jazeera.
United Airlines riprende voli per Tel Aviv dal 21 luglio
United Airlines ha annunciato che riprendera' i voli da New York a Tel Aviv a partire dal 21 luglio. "La ripresa del servizio per Tel Aviv riflette l'impegno di lunga data di United nei confronti del mercato israeliano", ha sottolineato in una nota, ricordando che "fino al 2025, United ha operato piu' voli per Tel Aviv di qualsiasi altra compagnia aerea statunitense". United ha interrotto i voli da e per lo Stato ebraico dopo la chiusura dello spazio aereo israeliano il 13 giugno a causa del conflitto con l'Iran. E' stato riaperto circa due settimane fa, ma diverse compagnie aeree europee e statunitensi non hanno ancora annunciato una data di ripresa dei voli, tra cui British Airways, Delta, EasyJet e Ryanair.
Iran, Araghchi in visita a Gedda incontra funzionari sauditi
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è in visita in Arabia Saudita per discutere con "i funzionari le relazioni bilaterali tra i Paesi, nonché la pace e la sicurezza nella regione". La visita di Araghchi a Gedda, testimoniata da una foto diffusa sui social da Iran's Today, arriva dopo il viaggio effettuato dal capo della diplomazia iraniana in Brasile.
Ministero Salute Libano: "2 morti in raid israeliano nel nord"
Il ministero della Salute di Beirut rende noto che due persone sono morte nel raid confermato dai militari israeliani nei pressi di Tripoli, nel nord del Libano. Secondo l'agenzia libanese Nna, un bilancio provvisorio parla di due morti e tre feriti a seguito di un raid aereo israeliano che ha colpito un veicolo ad Al-Ayrouniyeh.
In precedenza il sito di notizie israeliano Ynet riferiva della conferma da parte di un portavoce delle forze israeliane di un'operazione dell'Aeronautica contro una "figura chiave di Hamas" nei pressi di Tripoli.
Idf, eliminato "terrorista chiave" di Hamas in Libano (2)
Sale a due il bilancio dei morti nell'attacco dell'esercito israeliano in Libano che secondo l'esercito israeliano ha preso di mira un militante di Hamas. "L'attacco nemico israeliano su un veicolo" vicino alla città settentrionale di Tripoli "ha portato a un bilancio preliminare di due morti e tre feriti", ha detto il ministero della Salute libanese in un comunicato.
Gran Bretagna: "Senza intesa tregua Gaza altre azioni contro Israele"
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha avvertito che se non verra' raggiunto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza nel prossimo futuro, il Regno Unito intraprendera' ulteriori azioni contro Israele. Il capo della diplomazia di Londra ha puntato il dito contro le parole pronunciate ieri dal ministro della Difesa israeliano Israel KatzIn sul trasferimento dell'intera popolazione di Gaza - oltre 2 milioni di persone - in una cosiddetta zona "umanitaria" nel sud dell'enclave palestinese. "Penso che questo rappresenterebbe un grosso ostacolo per ottenere quel cessate il fuoco", ha affermato. "Sospetto che se (Katz) insistesse su questa posizione, sarebbe molto difficile capire come ottenerlo, perche' c'e' un acceso dibattito sulla misura in cui le Idf si ritireranno da Gaza". E alla domanda se prendera' ulteriori misure contro Israele se il conflitto a Gaza continuera', ha risposto: "Si'. Si', lo faremo". A maggio, Lammy ha annunciato che il Regno Unito avrebbe sospeso i negoziati per un accordo di libero scambio con Israele e adottato altre misure punitive, tra cui l'imposizione di sanzioni ai coloni della Cisgiordania, in risposta alle politiche israeliane in guerra.
Idf, eliminato "terrorista chiave" di Hamas in Libano
L'aviazione israeliana ha effettuato un attacco con droni nella citta' costiera settentrionale libanese di Tripoli, uccidendo un "terrorista chiave di Hamas". Lo ha fatto sapere l'Idf.
Netanyahu ha incontrato JD Vance a Washington
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance nell'ambito della sua visita diplomatica a Washington. L'incontro si è svolto alla Blair House - la guest house ufficiale del presidente degli Stati Uniti - e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Segretario agli Affari Strategici Ron Dermer e dell'Inviato Speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Whitkoff. Netanyahu ha incontrato ieri il presidente Donald Trump, e si prevede che incontrerà più tardi il segretario alla Difesa Pete Hasseth e i leader della comunità ebraica nella capitale americana.
Ufficiale Idf: "Raid iraniani hanno colpito siti militari"
Un ufficiale militare israeliano ha detto a Reuters che gli attacchi aerei iraniani del mese scorso hanno colpito alcuni siti militari israeliani. Questo rappresenta il primo apparente riconoscimento pubblico che tali luoghi sono stati colpiti dai raid condotti da Teheran. Il funzionario, parlando a condizione di anonimato in conformita' con le regole del briefing militare, afferma che "pochissimi" sono i siti colpiti e che sono comunque rimasti funzionanti. L'ufficiale ha inoltre rifiutato di fornire ulteriori dettagli, tra cui l'identificazione di quali localita' militari sono state colpite o la gravita' del danno alle infrastrutture militari. La testimonianza arriva dopo l'indiscrezione diffusa sabato dal Telegraph, il quale, citando dati satellitari condivisi dall'Oregon State University, aveva riferito che i missili balistici iraniani avevano colpito cinque basi militari israeliane nei 12 giorni di guerra.
Forze israeliane: "Raid contro comandante Hamas nel nord del Libano"
Un portavoce delle forze israeliane ha confermato che in un'operazione dell'Aeronautica è stata colpita una "figura chiave di Hamas" nei pressi di Tripoli, nel nord del Libano. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet. Non ci sono altri dettagli da parte dei militari israeliani.
Secondo il giornale libanese L'Orient Le Jour si è trattato di raid di droni contro un veicolo che viaggiava nei pressi del campo profughi palestinesi di Beddawi, a nord di Tripoli, la prima operazione del genere di cui si ha notizia nel nord del Paese dei Cedri dal cessate il fuoco che era stato annunciato lo scorso 27 novembre. Il giornale riferisce di un bilancio che parla di un morto e due feriti.
Lammy: "Cessate fuoco a Gaza o Gb adotterà nuove misure contro Israele"
''Dobbiamo arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza entro le prossime settimane'', ma se non venisse raggiunto e continuerà la guerra, il Regno Unito ''adotterà misure supplementari nei confronti di Israele''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Lammy intervenendo a una commissione parlamentare.
''Sì, sì lo faremo'', ha risposto Lammy a una domanda su ulteriori misure da parte del governo britannico nei confronti di Israele se ''l'intollerabole situazione a Gaza continuerà'' come ora.
Gaza, al via una raccolta fondi per i giornalisti palestinesi
È operativa la raccolta fondi a sostegno dei giornalisti palestinesi della Striscia di Gaza e delle loro famiglie nell'ambito della campagna di solidarietà ''Alziamo la voce per Gaza'' a cui ha aderito l'Ordine nazionale dei giornalisti. I fondi sono destinati ai giornalisti palestinesi attraverso il loro sindacato con sede a Ramallah e che fa parte della federazione internazionale (IFJ). Sono oltre 200 i giornalisti palestinesi uccisi dall'esercito israeliano in 21 mesi di guerra. I fondi raccolti saranno indirizzati ai colleghi attraverso le loro rappresentanze ufficiali e verranno utilizzati per le esigenze che si renderanno prioritarie nel momento in cui avverrà il loro trasferimento. I contributi possono essere versati sul conto corrente MPS intestato al Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. IBAN: IT40N0103003250000005602513 con la causale ''Alziamo la voce per Gaza''.
Boldrini: "Città umanitaria? Rafah è campo di concentramento"
"Non ci sono più parole per descrivere l'orrore di Gaza e di milioni di persone totalmente abbandonate alla disperazione. E non ce ne sono più per commentare l'ennesima sconcertante proposta del governo Netanyahu: la "Citta' umanitaria" ideata dal ministro Katz. Un enorme campo di concentramento sulle macerie di Rafah in cui rinchiudere 600mila palestinesi che da li' non potrebbero mai più uscire. Come si può solo immaginare una cosa del genere?". Lo ha detto in Aula a Montecitorio Laura Boldrini. La deputata Pd, e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ha aggiunto che "intanto, la Gaza Humanitarian Foundation è una trappola mortale. La popolazione affamata che si mette in fila sfida una vera e propria roulette russa: le persone sanno che, per di ottenere qualche pacco di cibo, rischiano di morire uccise per mano dell'esercito israeliano o dei contractors statunitensi". "La comunità internazionale resta immobile anche davanti a quello che è ormai palesemente il piano di annessione della Cisgiordania, come ha dichiarato senza nessun pudore, il ministro della Giustizia israeliano Yariv Levin appoggiato da altri 13 ministri del governo di Tel Aviv. E il governo italiano, pur di non dispiacere l'alleato Netanyahu, continua a balbettare, non esprime condanna netta, non mette le sanzioni e, cosa ancora più grave, coopera con Israele in campo di tecnologie militari e dual use. Una scelta scellerata - ha concluso - che l'opinione pubblica non sopporta piu', come dimostrano decine di mobilitazioni quotidiane che chiedono di salvare Gaza e la Palestina. Per quanto ancora il governo si rendera' complice di quello che i massimi esperti internazionali definiscono genocidio? Non nel nostro nome: noi continueremo a denunciarlo con tutta la voce che abbiamo".
Netanyahu oggi da Vance e al Congresso, domani al Pentagono
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo aver cenato ieri sera alla Casa Bianca con Donald Trump, incontrerà oggi il suo vice JD Vance e farà tappa al Congresso, dove vedrà lo speaker della Camera Mike Johnson, i leader del Senato e alcuni parlamentari dei due schieramenti. Domani invece sarà ricevuto dal capo del Pentagono Pete Hegseth, mentre in serata è in programma un ricevimento con il premier israeliano, i suoi collaboratori, dirigenti dell'amministrazione Usam, leader della comunità ebraica ed evangelica. Bibi intende ripartire da Washington giovedì.
Fratoianni: "Premio Nobel pace a Trump? Una follia"
"Il criminale di guerra Netanyahu candida Trump al Premio Nobel per la pace? E' davvero difficile trovare un paragone efficace, diciamo che e' come cercare di dare il premio per la cura dei bambini a un pedofilo. Insomma, siamo di fronte a una follia". Lo afferma Nicola Fratoianni deputato di Avs parlando con i cronisti davanti a Montecitorio. "Trump il presidente della pace? Ma se da quando si e' insediato - prosegue il leder di SI - non solo non ha fatto nulla, ma anzi ha avallato il genocidio in Palestina e ha attaccato l'Iran. Chi lo propone poi e' il protagonista di un genocidio. Una bella coppia direi".
Idf: "Eliminato terrorista che ha guidato raid 7 ottobre"
L'Idf e lo Shin Bet hanno assassinato Taha Abu Ayada, un terrorista delle forze Nukhba - l'unita' delle forze speciali delle Brigate Al-Qassam, l'ala militare di Hamas - che ha guidato l'irruzione nella stazione di servizio del Kibbutz Magen nel massacro del 7 ottobre. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano, il quale ha aggiunto che Abu Ayada ha prestato servizio come comandante del plotone Nukhba di Hamas nell'area di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l'esercito, Abu Ayada ha continuato a promuovere attacchi nelle ultime settimane contro le forze dell'Idf che operano a Khan Yunis.
Israele, prosegue boicottaggio legislativo degli ultra-ortodossi
Continua per il secondo giorno consecutivo il boicottaggio legislativo dei partiti ultra-ortodossi, costringendo la coalizione di governo a rimuovere le sue proposte di legge dall'agenda della Knesset. Come riporta il Times of Israel, da tempo, i partiti ultra-ortodossi Shas e United Torah Judaism stanno boicottando il plenum per protestare contro il mancato avanzamento della legge che esenta gli studenti delle yeshiva dal servizio militare. Il presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, Yuli Edelstein (Likud), dovrebbe presto presentare una revisione del disegno di legge sulla coscrizione, ma non l'ha ancora fatto, facendo arrabbiare fortemente gli haredim.
Fratoianni: "Volo Netanyahu su Italia viola diritto internazionale"
"L'aereo che portava il criminale Netanyahu in Usa ha attraversato lo spazio aereo del nostro Paese? Siamo ormai ad una accondiscendenza piena, siamo di fronte non solo alla violazione del diritto internazionale da parte del primo ministro israeliano, ma alla violazione del diritto internazionale da parte di molti Paesi tra cui il nostro, che non danno corso a ciò che la Corte Penale Internazionale ha stabilito. E in questo modo consentono ai criminali come Benjamin Netanyahu di fare come se niente fosse". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti davanti a Montecitorio. "Del resto non è una novità, il governo Meloni ci ha già abituato con il rilascio del torturatore e trafficante di uomini Almasri - prosegue il leader di Sinistra italiana -. Il modo con cui trattano oggi il diritto internazionale è però un'enorme questione: stracciare il diritto internazionale significa mettere a rischio il mondo intero e dunque anche il nostro Paese, perché oggi accade da una parte domani può accadere da un'altra".
Idf, eliminato a Khan Younis un comandante Nukhba di Hamas
L'Idf e il servizio di sicurezza interna israeliano (Isa) hanno annunciato di aver eliminato Taha Abu Ayadeh, comandante di una squadra d'assalto Nukhba di Hamas, durante un attacco mirato nell'area di Khan Yunis il primo luglio. Il terrorista aveva guidato l'infiltrazione nella stazione di servizio del kibbutz Magen durante il massacro del 7 ottobre. Abu Ayadeh avrebbe inoltre guidato numerosi attacchi contro le forze israeliane nel corso della guerra, compresi attentati recenti contro soldati dell'Idf a Khan Younis. Le forze della sicurezza israeliane hanno ribadito che continueranno ad agire contro tutti i terroristi coinvolti nel massacro del 7 ottobre.
Qatar boccia l'idea di una "città umanitaria" a Rafah
Il Qatar, mediatore nella tregua di Gaza con Egitto e Stati Uniti, si oppone a quella che Israele definisce la "citta' umanitaria" in cui intende rinchiudere circa 600.000 palestinesi e sottolinea che questo "piano" non rientra in alcun negoziato. "Non partecipiamo ufficialmente ai colloqui su questo piano. Abbiamo ascoltato dichiarazioni simili da altri funzionari israeliani in passato e abbiamo chiaramente espresso la nostra opposizione a qualsiasi trasferimento forzato di palestinesi o a qualsiasi trasferimento di palestinesi al di fuori del loro territorio", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari "ci opponiamo fermamente a qualsiasi trasferimento di questo tipo, a qualsiasi idea di deportazione, trasferimento o trasferimento di persone al di fuori dei loro territori. E chiediamo alla comunita' internazionale di sostenerci". Ieri, il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di aver incaricato l'esercito di preparare un piano per la costruzione di una nuova "citta' umanitaria", come l'ha definita, tra le rovine della citta' di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, dove intende concentrare l'intera popolazione di Gaza. Il ministro ha affermato che, se le condizioni lo permetteranno, la costruzione di quest'area iniziera' durante il cessate il fuoco. Al Ansari ha osservato che le delegazioni di Israele e del gruppo palestinese Hamas rimangono a Doha per il terzo giorno consecutivo, il che, a suo dire, e' un "buon segno" per lavorare nell'ambito dei colloqui indiretti.
Forze israeliane: "Via da aree Khan Yunis, allarghiamo operazioni"
Nuovo avvertimento delle forze israeliane per gli abitanti di alcune aree nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "A causa delle attività terroristiche nell'area, le Idf stanno allargando le operazioni con le truppe di terra e con fuoco intenso e a sorpresa", si legge in un post su X del portavoce Avichay Adraee. Ai palestinesi viene chiesto di spostarsi verso ovest per la loro "sicurezza", mentre a Doha, in Qatar, proseguono i colloqui con l'obiettivo di arrivare a un cessate il fuoco nell'enclave palestinese. "Le Idf - conclude il post - fanno tutto il possibile per il ritorno degli ostaggi (trattenuti nella Striscia) e amplieranno la portata delle operazioni secondo le necessità, fino all'eliminazione completa di Hamas".
Tajani: "Non si possono portare via palestinesi da loro territorio"
"Non credo si possano portare via dal loro territorio i palestinesi". Così il vicepremier azzurro e ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato a margine di un convegno alla Camera. Tajani ha ribadito che l'Italia è per la soluzione di due popoli e due stati.
Protezione Civile Gaza: 29 morti oggi in raid israeliani
I raid israeliani sulla Striscia di Gaza hanno causato oggi la morte di 29 persone. Lo riferisce Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione Civile del territorio palestinese, devastato da 21 mesi di guerra. In particolare, ha comunicato Bassal, nove persone sono morte in un campo profughi di Khan Younis attaccato da un drone.
Qatar: i colloqui Israele-Hamas "richiederanno tempo"
I colloqui in corso a Doha tra Israele e Hamas per un accordo di tregua a Gaza "richiederanno tempo". Lo ha dichiarato, nel terzo giorno di negoziati indiretti tra Tel Aviv e i miliziani palestinesi, il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Paese mediatore. "Speravamo che (la svolta) richiedesse qualche giorno, ma potrebbe richiedere piu' tempo", ha confermato ad Afp un funzionario israeliano, secondo il quale "l'accordo attuale copre l'80-90%" delle richieste israeliane.
Hamas: 52 palestinesi uccisi da Israele a Gaza in 24 ore
Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha affermato che 52 palestinesi sono stati uccisi e 262 sono rimasti feriti in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia nelle ultime 24 ore. Il bilancio dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023 è di 57.575 morti e 136.879 feriti, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram.
Idf, evacuazione dalla zona occidentale di Khan Younis
L'Idf ha ordinato l'evacuazione immediata di un'ampia area della parte orientale di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, a causa della ripresa delle operazioni di terra contro Hamas. Lo ha annunciato il portavoce militare in lingua araba su X. Nel messaggio si legge che "a causa delle attività terroristiche nella regione, l'Idf espanderà le operazioni nell'area con manovre di terra". Ai civili viene chiesto di dirigersi verso ovest per motivi di sicurezza. Secondo l'esercito israeliano, l'ampliamento delle operazioni è parte degli sforzi per liberare tutti gli ostaggi e smantellare l'infrastruttura di Hamas.
Idf: ucciso comandante elite Hezbollah nel sud Libano
Le forze armate israeliane hanno riferito di aver ucciso ieri un comandante della forza d'elite Radwan di Hezbollah a Deir Kifa, nel Libano meridionale. Secondo l'Idf, negli ultimi mesi Ali Abd al-Hasan Haidar si era impegnato nel ristabilire le infrastrutture del movimento sciita filo-iraniano, promuovendo anche attacchi terroristici contro civili e truppe israeliane. L'esercito ha aggiunto nella nota che sempre ieri ha ucciso anche un altro membro di Hezbollah a Beit Lif, nel Libano meridionale.
Due membri nave greca uccisi in attacco Houthi nel Mar Rosso
Due membri dell’equipaggio dell' Eternity C, una nave portarinfuse battente bandiera liberiana e operata da una compagnia greca, sono stati uccisi ieri sera in un attacco condotto da droni marini e motoscafi armati al largo dello Yemen. Lo ha riferito la delegazione della Liberia durante una riunione dell’Organizzazione marittima internazionale (Imo) delle Nazioni Unite. A riportarlo è il Times of Israel.
Le due vittime sono le prime da giugno 2024 e portano a sei il numero totale di marittimi uccisi in attacchi dei ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, contro navi commerciali nel Mar Rosso.
Media: incontro membro gabinetto Israele con al-Sharaa
Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha incontrato il capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. E' quanto hanno riferito media siriani, rilanciati dalla stampa israeliana. Una delle fonti ha descritto il faccia a faccia come "un passo significativo nei negoziati tra Israele e Siria", mentre secondo un'altra questo non è stato il primo incontro tra i due.
Casa Bianca, incontro Trump-Netanyahu su Gaza e Iran. VIDEO
Ministro Israele: "Sostanziali possibilità di tregua"
Il ministro Zeev Elkin, membro del gabinetto di sicurezza israeliano, afferma che vi sono "sostanziali possibilità" che venga concordato un cessate il fuoco. "Hamas vuole cambiare alcune questioni centrali, non è semplice, ma ci sono progressi", ha dichiarato Elkin all'emittente pubblica israeliana Kan.
Iran: "Nessun colloquio in programma con gli Usa"
"Da parte nostra non è stata fatta alcuna richiesta per un incontro con la parte americana". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, dopo che Donald Trump ha affermato che gli iraniani "hanno richiesto un incontro" e l'inviato Steve Witkoff ha detto che l'incontro si potrebbe tenere "la prossima settimana". Lo riporta Mehr. Dopo l'inizio dei colloqui sul dossier nucleare iraniano in aprile, Teheran ha sospeso il negoziato con Washington in seguito all'attacco di Israele in territorio iraniano e ai raid degli Stati Uniti contro i siti nucleari dell'Iran.
Idf, eliminato un comandante di Hezbollah nel sud del Libano
L'Idf ha annunciato di aver eliminato ieri Ali Abd al-Hassan Haidar, comandante della 'Forza Radwan' di Hezbollah, in un attacco mirato nella zona di Deir Kifa, nel sud del Libano. Il terrorista era coinvolto in numerosi attacchi contro civili e soldati israeliani, compreso il piano della "Conquista della Galilea", e negli ultimi mesi aveva cercato di ristabilire infrastrutture terroristiche nella regione. Secondo l'Idf, le sue attività rappresentavano una violazione palese degli accordi tra Israele e Libano. Due ore dopo, è stato eliminato un altro membro di Hezbollah nella zona di Beit Lif, sempre nel sud del Libano. L'esercito ha ribadito che continuerà a operare per rimuovere ogni minaccia contro lo Stato di Israele.
Ben Gvir e Smotrich: "Premier ritiri negoziatori da Doha"
Il ministro di ultradestra Itamar Ben Gvir ha chiesto in un post pubblicato su X al primo ministro Benyamin Netanyahu di ritirare immediatamente la delegazione israeliana dal Qatar, dove si stanno svolgendo colloqui indiretti con Hamas. "Chiedo al primo ministro di richiamare immediatamente la delegazione che è andata a negoziare con gli assassini di Hamas a Doha. Non si tratta con chi uccide i nostri soldati, bisogna schiacciarli, affamarli fino alla morte e non rianimarli con aiuti umanitari che gli danno ossigeno", ha scritto Ben Gvir. Secondo quest'ultimo "assedio totale, pressione militare, incoraggiamento all'emigrazione e insediamenti ebraici sono le chiavi per risolvere il conflitto". Il messaggio è arrivato dopo la notizia dei cinque soldati dell'Idf a Gaza. Anche il ministro Bezalel Smotrich ha chiesto di interrompere il flusso di aiuti alla Striscia di attaccando chi chiede la fine della guerra: "Coloro che, spinti dal dolore e dalla miopia, invocano la resa al nemico e la cessazione dei combattimenti prima che vengano distrutti, Dio non voglia, porteranno a molto più spargimento di sangue nei prossimi cicli di combattimenti che sicuramente si verificheranno nel prossimo futuro". Il parlamentare Amit Halevi (Likud, stesso partito di Netanyahu) ha chiesto di sospendere l'invio di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza: "I piani sconsiderati del comando dell'Idf ci condannano a una sanguinosa guerra di logoramento e non possono portare a una decisione e alla vittoria".
Fonti, ancora nessuna svolta su tregua in colloqui Doha
Nessuna svolta nei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza: lo dice una fonte a conclusione del terzo giorno di negoziati indiretti tra Israele e Hamas a Doha. "Le discussioni si sono concentrate sui meccanismi di attuazione, in particolare sulle clausole relative al ritiro e agli aiuti umanitari", ha detto la fonte.
Mo: continua attacco a nave al largo dello Yemen, subiti gravi danni
Continua oggi l'attacco iniziato ieri da parte di alcune piccole imbarcazioni che si sono avvicinate a un mercantile a 51 miglia nautiche a sudovest di Al Hudaydah nello Yemen, nel Mar Rosso, e hanno cominciato a sparare e a lanciare granate. L'imbarcazione attaccata ha risposto al fuoco, ma ha ''subito danni significativi e perso completamente la propulsione'', come spiega l'Ukmto (United Kingdom Maritime Trade Operations).
Le autorità stanno indagando e hanno avvisato le imbarcazioni a transitare con cautela e a segnalare qualsiasi attività sospetta all'Ukmto. L'azione è stata rivendicata dagli Houthi.
Fonte, ripresi a Doha i colloqui per tregua a Gaza
Sono ripresi questa mattina i negoziati indiretti a Doha tra Israele e Hamas con l'obiettivo di arrivare a un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dopo 21 mesi di guerra e ottenere il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Lo ha dichiarato all'Afp una fonte palestinese vicina ai colloqui. "I negoziati indiretti proseguono questa mattina a Doha, con una quarta riunione in corso. le discussioni si concentrano ancora sui meccanismi di attuazione, in particolare sulle clausole relative al ritiro e agli aiuti umanitari", ha detto la fonte all'Afp.
Turchia ad Hamas: accetti tregua per porre fine a genocidio
La Turchia ha chiesto ad Hamas di accettare un cessate il fuoco che ponga fine alle operazioni militari israeliane e al genocidio in corso a Gaza. Un messaggio rilanciato questa mattina dal ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, che ha confermato che Ankara ha parlato con Hamas spingendo per un accordo. "Abbiamo incontrato i vertici di Hamas diverse volte prima della loro risposta. Siamo pronti a fare tutto il possibile con i nostri alleati per trovare una soluzione. Per noi la priorita' e' fermare il genocidio e permettere ai civili di accedere agli aiuti umanitari", ha detto Fidan.
Idf, 5 militari uccisi, 14 feriti vicino Beit Hanoun
Cinque soldati israeliani sono rimasti uccisi, altri 14 sono rimasti feriti - due dei quali in modo grave - nella tarda serata di ieri durante un'operazione a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. Ad annunciarlo sono state le Forze di Difesa israeliane (Idf). L'incidente è avvenuto intono alle 22 ora locale: stando alle prime ricostruzioni, i militari stavano attraversando a piedi una strada quando è esploso un ordigno. A breve distanza stavano operando tank e altri mezzi militari. Durante le operazioni di evacuazione, le forze di soccorso sono state prese di mira da colpi di arma da fuoco. Le Idf hanno divulgato i nomi di 888 soldati rimasti uccisi nelle operazioni militari dal 7 ottobre 2023. A riferirne è il Times of Israel.
Iran, sale ad almeno 1.060 bilancio vittime conflitto con Israele
Il governo iraniano ha aggiornato il bilancio delle vittime del recente conflitto con Israele, annunciando che almeno 1.060 persone sono morte e avvertendo che il numero potrebbe salire a 1.100 a causa della gravità delle ferite riportate da molti dei coinvolti. A fornire i dati è stato Saeed Ohadi, capo della Fondazione per i Martiri e i Veterani iraniani, in un’intervista trasmessa dalla televisione di Stato e citata da Haaretz. Durante i 12 giorni di bombardamenti israeliani, Teheran avevam provato a minimizzare l’entità dei danni, ma ha progressivamente riconosciuto la distruzione di basi militari, difese aeree e impianti nucleari. Secondo l’organizzazione statunitense Human Rights Activists, le vittime totali sarebbero almeno 1.190, tra cui 436 civili e 435 membri delle forze di sicurezza, mentre i feriti ammonterebbero a 4.475.
Katz: Rafah sarà città umanitaria con 600mila palestinesi
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato di aver dato istruzioni all'esercito e al suo ministero di presentare un piano per la creazione di una nuova "città umanitaria" nella Striscia di Gaza meridionale, sulle rovine di Rafah, riporta il Times of Israel. L'idea, secondo Katz, è quella di ospitare inizialmente circa 600mila palestinesi che vivono nella zona di Mawasi, sulla costa, da quando sono stati sfollati da altre zone della Striscia. Ai palestinesi non sarà permesso di lasciare la zona, ha setto il ministro, e tutti verranno sottoposti a screening per assicurarsi che non vi siano agenti di Hamas tra loro.
Fonti Israele: tregua con Hamas concordata al 90 per cento
Un alto funzionario politico israeliano ha dichiarato alla stampa che l'80-90% dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas è stato concordato, ma che i negoziati potrebbero richiedere piu' di qualche giorno. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz.
Mo: Trump e Netanyahu in sintonia su 'migrazione volontaria' palestinesi da Gaza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito, al fianco del presidente statunitense Donald Trump, la volontà di portare avanti il controverso piano di "migrazione volontaria" dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Parlando alla Casa Bianca prima della cena ufficiale, Netanyahu ha affermato che "Gaza non dovrebbe essere una prigione, ma un luogo aperto", sostenendo che se i palestinesi vorranno andarsene, "dovrebbero poterlo fare". Trump ha espresso pieno sostegno al piano, parlando di "grande cooperazione" da parte di Paesi vicini per accogliere i gazawi. Un alto funzionario israeliano, citato dal Times of Israel, ha dichiarato dopo l’incontro: "Sono convinto che Trump sia serio su questo progetto. Il piano è vivo. Ora serve coordinamento operativo: non solo sugli obiettivi, ma su come raggiungerli. È ciò di cui abbiamo discusso. La volontà politica c’è". Il progetto, già criticato come tentativo di pulizia etnica, è stato rifiutato in passato sia dalle autorità palestinesi sia da molti governi della regione.
Fonti Israele, a Gaza transizione sotto nostro controllo
L'obiettivo finale di Israele a Gaza è che "non ci sia piu' Hamas". Lo ha ribadito un alto funzionario israeliano a Washington mentre è in corso la visita del premier Benjamin Netanyahu. "Hamas è stata smantellata. Ha deposto le armi. Il suo popolo si è arreso. I leader sono stati esiliati. Un'altra forza ha preso il controllo del territorio e impedisce l'uso delle armi", afferma il funzionario citato dal Times of Israel. "Ci deve essere un sistema che gestisca la vita quotidiana", continua la fonte, "forse per un certo periodo di tempo, saremo noi; non sono sicuro che se non saremo presenti per una certa fase, saremo in grado di passare la palla a qualcun altro".
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Cinque soldati israeliani uccisi in azione a Gaza
Cinque soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza, ha detto martedi' l'esercito israeliano. Altri due soldati sono stati gravemente feriti durante lo stesso scontro, ha detto l'esercito in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli.
Trump: gli iraniani vogliono vedersi, avremo un incontro
Gli iraniani "vogliono incontrarsi e avremo un incontro...vogliono trovare un accordo": lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti a margine della cena alla Casa Bianca con Benjamin Netanyahu. Il presidente non ha tuttavia fornito una data per la ripresa dei colloqui sul nucleare iraniano.
Netanyahu: con Usa cerchiamo Paesi per sfollati palestinesi
Interrogato sul suo precedente piano di ricollocazione dei palestinesi, Donald Trump ha girato la domanda al premier israeliano. Netanyahu ha affermato che Trump sostiene la "libera scelta" e che Israele sta collaborando con gli Stati Uniti per trovare altri Paesi in cui i palestinesi sfollati possano vivere.
Netanyahu ha presentato candidatura Trump a Nobel Pace
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver nominato Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace, consegnando al presidente degli Stati Uniti una lettera che ha inviato al comitato del premio. "Sta forgiando la pace mentre parliamo, in un paese, in una regione dopo l'altra", ha detto Netanyahu durante una cena con Trump alla Casa Bianca.
Trump: Hamas vuole la tregua a Gaza
Hamas "vuole un cessate il fuoco" a Gaza: lo ha detto il presidente americano Donald Trump, a cena alla Casa Bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Vogliono incontrarsi e vogliono raggiungere un cessate il fuoco", ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca quando gli è stato chiesto se gli scontri con i soldati israeliani avrebbero fatto fallire i colloqui.