
Il presidente americano ha detto che i "suoi negoziatori si stanno dirigendo in Russia proprio ora" e ha auspicato che Vladimir Putin "accetti il cessate il fuoco". Intanto il presidente ucraino ha fatto sapere che Kiev "è pronta a firmare un accordo quadro sui minerali con gli Usa”. Putin in visita alle truppe nella regione di Kursk. Dopo il sì di Kiev alla proposta della delegazione americana di 30 giorni di cessate il fuoco, il portavoce del Cremlino ha esortato a "non correre troppo" sull'ipotesi di ok a tregua
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Donald Trump ha detto che i "suoi negoziatori si stanno dirigendo in Russia proprio ora". Il presidente americano ha anche auspicato che Vladimir Putin "accetti il cessate il fuoco". La svolta avvenuta ai colloqui di Gedda, dove Kiev ha accettato la proposta della delegazione americana di 30 giorni di cessate il fuoco nella guerra con Mosca. Zelensky ha dichiarato che i “30 giorni di cessate il fuoco saranno usati per redigere un piano di pace” e ha aggiunto: "l'Ucraina è pronta a firmare un accordo quadro sui minerali con gli Usa”. Secondo i media, però, Mosca sarebbe "scettica su cessate il fuoco, servono garanzie". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha esortato a "non correre troppo" sull'ipotesi di un'accettazione della tregua di 30 giorni con l'Ucraina.
La "Fuhrer Ursula sta mobilitando tutti per rimilitarizzare l'Europa", ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista a tre blogger americani ripresa dall'agenzia Tass in merito al programma per il riarmo presentato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
La Russia ha attaccato Kiev, Kharkiv e Sumy con droni, mentre un attacco missilistico sul porto di Odessa ha ucciso 4 cittadini siriani. Lo ha reso noto su Telegram il presidente della regione, Oleg Kiper, come riporta Ukrainska Pravda. L’attacco russo a Sumy ha causato una vittima, mentre a Kryvyi Rig un altro attacco missilistico ha ucciso una persona. Secondo l'Aeronautica militare di Kiev, tra la notte scorsa e questa mattina, la Russia ha attaccato l'Ucraina con tre missili balistici Iskander-M e 133 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed.
Il capo della Cia, John Ratcliffe, e quello dell'intelligence esterna russa (Svr), Serghei Naryshkin, hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno concordato di mantenere "contatti regolari" tra loro "allo scopo di contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché a ridurre lo scontro nei rapporti tra Mosca e Washington". Lo riferisce l'Svr in un comunicato ripreso dall'agenzia Tass.
Gli approfondimenti:
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G7: Tajani atterrato in Canada per riunione ministri Esteri
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è atterrato in Canada per partecipare alla riunione del G7, i cui lavori entreranno nel vivo domani. Il ministro raggiungerà in auto la regione di Charlevoix dove si trova l'hotel Fairmont Le Manoir Richelieu, che ospita la riunione. "Buone notizie vengono dal dialogo che c'è stato tra ucraini e americani. Speriamo ora che la Russia risponda in maniera positiva perché tocca a Mosca decidere se vuole la pace oppure no", ha dichiarato Tajani in un video messaggio pubblicato su X prima di volare in Canada.
Media, Kiev a corto missili Usa lunga gittata Atamcs
L'Ucraina ha esaurito la scorta di missili a lunga gittata americani Atamcs. A riferirlo è il Guardian che cita l'Associated Press. Secondo le fonti citate dall'Ap, gli Stati Uniti avevano fornito meno di 40 Atamcs, che hanno una gittata di 300 chilometri. Le forze di Kiev hanno utilizzato gli ultimi a fine gennaio.
Putin in visita alle truppe nella regione di Kursk

©Ansa
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G7, Rubio atterrato in Canada, focus su cessate il fuoco in Ucraina
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, è atterrato in Canada per partecipare ai lavori del G7 Esteri a La Malbaie, in Quebec. Si tratta della prima visita nel Paese di un rappresentante del governo americano dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Rubio, che è atterrato a Quebec City prima di dirigersi nella regione di Charlevoix, ha detto ai giornalisti durante il volo che la riunione si concentrerà sul cessate il fuoco in Ucraina e non sulle ripetute minacce di Trump di annettere il vicino settentrionale degli Stati Uniti.
Armi nucleari, quante ce ne sono in Europa e in che Paesi si trovano
Le posizioni di Trump nei confronti della Russia e della Nato hanno riportato in discussione il tema di una “deterrenza europea”. Francia e Regno Unito sono gli unici Paesi del Vecchio Continente che possiedono l’atomica. Gli Stati Uniti al momento hanno armi nucleari nelle basi dell’Alleanza atlantica in Italia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia. L'ARSENALE
Zelensky: migliorare efficacia dei nostri armamenti
Anche se si dovesse arrivare finalmente alla pace, l'Ucraina deve continuare a dotarsi di armamenti sempre piu' sofisticati che intanto servano ad affrontare la guerra. A sottolinearlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky, in un messaggio su Telegram. "La produzione ucraina di droni e il loro continuo ammodernamento sono una parte fondamentale del nostro sistema di deterrenza contro la Russia, che è cruciale per garantire la sicurezza dell'Ucraina a lungo termine", ha scritto. "Questo diventerà anche un vantaggio a livello internazionale: la nostra capacità di esportare sicurezza dopo questa guerra", ha sottolineato. Già ora, "c'è un enorme interesse dei nostri amici in tutto il mondo per gli avanzamenti dell'Ucraina, le nostre capacita' e la nostra produzione tecnologica", ha assicurato.
Guerra Ucraina-Russia, l’Ue stabilisce i 5 principi per la pace. Ecco quali sono
I 27 capi di Stato e di governo dell'Unione europea al vertice straordinario sulla difesa hanno dato il via libera al piano ReArm proposto da Ursula von der Leyen, e ora serviranno i testi legislativi. "L'Europa affronta un pericolo chiaro, dobbiamo essere in grado di proteggerci", ha detto la presidente della Commissione accanto al leader di Kiev Volodymyr Zelensky e al presidente del Consiglio Antonio Costa. "Sentiamo la vostra vicinanza, siamo contenti di non essere soli", ha ribattuto il presidente ucraino. IL PIANO
Guerra in Ucraina, la Russia avanza nel Kursk: cosa sta succedendo senza intelligence Usa
Il monito di Donald Trump a Vladimir Putin, l’invito a smetterla di “martellare” l’Ucraina, sembra non essere stato ascoltato: nei giorni scorsi infatti l’esercito russo ha continuato gli attacchi missilistici sul Paese. Nella notte tra venerdì e sabato Mosca ha lanciato diversi raid contro le regioni di Donetsk e Kharkiv, dove almeno 20 civili sono rimasti uccisi e più di 50 feriti, tra cui cinque bambini. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di azioni "intimidatorie vili e disumane". E anche la città di Odessa è stata colpita, con droni che hanno causato incendi. L'APPROFONDIMENTO
Putin: 'liberare Kursk presto e completamente'
“Il nostro compito nel prossimo futuro, nel più breve tempo possibile, è quello di sconfiggere definitivamente il nemico, che si è trincerato nel territorio della regione di Kursk e sta ancora conducendo operazioni militari qui, per liberare completamente il territorio e ripristinare la situazione lungo la frontiera”, ha affermato Putin, sottolineando la necessità di implementare una “zona di sicurezza lungo il confine russo”.
Nato; Erdogan: 'Turchia e Polonia alleati chiave su fianco est e sud'
''La Turchia e la Polonia sono due alleati chiave posizionati sui fianchi orientale e meridionale dell'Alleanza atlantica e comandano i due più grandi eserciti terrestri della Nato in Europa''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso di un punto stampa congiunto con il premier polacco Donald Tusk. ''Sottolineiamo in ogni occasione che la piena adesione all'Unione Europea è il nostro obiettivo strategico'', ha aggiunto Erdogan.
Russia: inflazione record a febbraio, top da due anni
Il tasso di inflazione in Russia è balzato oltre il 10% a febbraio, raggiungendo il livello più alto degli ultimi due anni, nonostante la banca centrale abbia aumentato i tassi di interesse. Secondo il servizio di statistica Rosstat, il tasso è salito al 10,1% rispetto al 9,9% di gennaio.
Casa Bianca: "Russi accettino piano per tregua in Ucraina"
"Invitiamo i russi a sottoscrivere questo piano. È la cosa più vicina alla pace che ci sia mai stata in questa guerra. Siamo sulla linea delle (ultime, ndr) dieci iarde e il presidente si aspetta che i russi ci aiutino a correre fino alla end zone (la linea di meta, ndr": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt parlando con una metafora da football degli sforzi Usa per una tregua in Ucraina, sulla base di un piano gia' accettato da Kiev.
Putin: "Prigionieri da trattare come terroristi"
La Russia ha catturato 430 soldati ucraini che combattevano nella regione di Kursk, ha detto a Putin Valery Gerasimov, capo dello stato maggiore russo, in un incontro televisivo. Putin ha detto che i combattenti catturati dovrebbero essere "trattati come terroristi, in conformità con le leggi della Federazione russa", suggerendo che potrebbero affrontare processi nei tribunali russi ed essere incarcerati per decenni.
Putin: "Dovremo pensare a zona sicurezza Kursk"
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la creazione di una zona di sicurezza lungo il confine di stato nella regione di Kursk deve essere presa in considerazione in futuro. "Certo, dovremo pensare in particolar modo alla creazione della zona di sicurezza lungo il confine di stato", ha affermato Putin in un incontro presso il posto di comando del gruppo di forze di Kursk.
Putin: "Battere ucraini nel Kursk il più presto possibile"
Il presidente russo Vladimir Putin ha dato ordine di sconfiggere gli ucraini nella regione di Kursk "il più presto possibile". Lo riferisce la Tass. Il presidente, in uniforme militare, ha fatto visita per la prima volta alle truppe impegnate nella controffensiva per espellere le forze ucraine presenti nella regione dall'agosto scorso. A riceverlo è stato il capo di Stato maggiore, Valery Gerasimov, secondo il quale le forze ucraine sono circondate e vengono "distrutte metodicamente". I comandi militari hanno affermato che è stato liberato finora l'86% del territorio occupato, e 24 insediamenti solo negli ultimi cinque giorni.
Putin ha visitato forze russe che combattono nel Kursk
Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato i militari che combattono contro le forze ucraine nella regione del Kursk presso uno dei posti di comando. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Usa, Waltz ha parlato con controparte russa
Il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Mike Waltz ha parlato oggi con la sua controparte russa e discusso la proposta di cessate il fuoco in Ucraina concordata ieri dalle delegazioni di Wahsington e Kiev nell'incontro di Gedda. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Casa Bianca: l'inviato di Trump a Mosca in settimana
Steve Witkoff, l'inviato di Donald Trump, volerà a Mosca in settimana. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Gb: interrogato capitano russo della nave cargo finita contro petroliera Usa
La polizia britannica ha interrogato il capitano russo della nave cargo Solong, battente bandiera portoghese, in merito alla collisione nel Mare del Nord, due giorni fa, con una petroliera, la Stena Immaculate battente bandiera statunitense. Lo riporta il Guardian sottolineando che gli inquirenti hanno affermato che non si può escludere nulla, ma al momento non c'è nulla che suggerisca un coinvolgimento dello Stato russo nell'incidente. Il marinaio 59enne è stato arrestato nell'East Yorkshire con l'accusa di omicidio colposo per la morte di un membro dell'equipaggio che ufficialmente risulta ancora disperso.
Ue, Crosetto: affrontati in modo concreto temi su difesa comune
"Abbiamo affrontare insieme alcuni temi: la difesa terra-aria, la difesa aerea e' uno, la parte di cyber e di guerra ibida può essere un altro, la parte di burocrazia a livello europeo un altro ancora, in modo tale da iniziare ad affrontare in modo concreto alcuni percorsi che ci facciano fare un passo avanti dal punto di vista della difesa. E che, in questo modo, lancino ai nostri alleati, ai nostri nemici, l'idea di un'Europa che prende atto del fatto che deve iniziare a difendersi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine della riunione a livello ministeriale in formato a 5, con Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, che si è tenuta oggi a Parigi.
Presidente di Netflix dona 2 milioni di aiuti all'Ucraina
Il co-fondatore di Netflix, Reed Hastings, ha donato 2 milioni di dollari all'Ucraina. Lo riporta il sito specializzato in spettacolo Deadline. Mentre traballa l'assistenza di Washington al Paese in guerra dall'invasione russa del 2022, il presidente della piattaforma di streaming ha preso l'iniziativa e ha versato la cifra all'organizzazione White Stork. Questo ente di beneficenza fondato tre anni fa da veterani statunitensi in supporto a Kiev userà i fondi di Hastings per acquistare sistemi di disturbo anti-drone, che costano fino a 6.000 dollari a seconda della loro potenza, e kit medici salvavita per la linea del fronte. White Stork, che prende il nome dall'uccello nazionale dell'Ucraina, ha consegnato oltre 120.000 kit di questo tipo dall'inizio delle ostilità. Sempre in aiuto al popolo ucraino, due anni fa Hastings aveva donato 1 milione di dollari all'organizzazione Razom.
Londra revoca accredito a diplomatico russo per ritorsione
La revoca dell'accredito riguarda anche la moglie del diplomatico in questione - in modo perfettamente simmetrico rispetto all'ultimo provvedimento di Mosca dei giorni scorsi - e impone alla coppia di lasciare il Regno Unito di qui a un paio di settimane. La rappresaglia costituisce una risposta a quella che in una nota del Foreign Office viene definita "la campagna di molestie contro i diplomatici britannici" imputata a Mosca. "Convocando oggi l'ambasciatore russo - prosegue il comunicato del ministero guidato da David Lammy - abbiamo voluto rendere chiaro che il Regno Unito non intende accettare l'intimidazione del personale dell'ambasciata britannica e dei familiari. E conseguentemente ha adottato un'immediata azione reciproca revocando l'accredito a un diplomatico russo e alla sua sposa". Il ministero degli Esteri di Londra alza poi ulteriormente il tono delle recriminazioni verso il Cremlino: "E' chiaro - afferma nel comunicato - che lo Stato russo sta cercando attivamente di spingere l'ambasciata britannica fino al punto di chiusura, senza considerare l'escalation pericolosa che ne deriverebbe". Il riferimento è al numero ormai elevato di espulsioni contrapposte che l'innalzamento delle tensioni bilaterali fra i due Paesi - le cui relazioni sono precipitate ai livelli più bassi dalle fasi peggiori della guerra fredda sulla scia del conflitto in Ucraina - ha portato con sé negli ultimi anni: fra accuse e controaccuse di spionaggio, azioni ostili e ingerenze varie.
Difesa, Giorgetti: 'no a riarmo a scapito sanità e servizi'
Nessun finanziamento della difesa a scapito della sanità o dei servizi pubblici, no a spese per il riarmo che rialzino in modo oneroso il debito pubblico con rischi anche per la stabilità della zona euro. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti al question time alla Camera ha fissato i paletti sulle spese per la difesa nel quadro della proposta Rearm Europe della Commissione europea. Concetti che il ministro ha chiarito anche ieri all'Ecofin nel quadro della presentazione della proposta italiana sul riarmo e che arrivano nel giorno del via libera del Parlamento europeo al Libro Bianco sul futuro della difesa europea. "L’attuale panorama geopolitico è caratterizzato da forte incertezza e complessità che non possono che essere fronteggiati articolando una risposta coerente da parte degli Stati membri dell’Unione europea", ha premesso nelle risposte al Qt a Montecitorio. "L’Italia - prosegue - ha salutato positivamente la proposta della Commissione di attivare la clausola di salvaguardia nazionale del Patto di Stabilità e Crescita (Psc), per le spese legate alla difesa" ma c'è la necessità "che la flessibilità concessa dall’attivazione della clausola nazionale di salvaguardia non comprometta la sostenibilità delle finanze pubbliche e non comporti un aumento significativo del debito pubblico". Questo, avverte Giorgetti, "lascerebbe i Paesi ad alto debito in una posizione di debolezza, aumenterebbe la frammentazione e rischierebbe di compromettere la stabilità finanziaria dell’area euro. Inoltre, come ho avuto già modo di chiarire, per il Governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori fondamentali per i cittadini, quali ad esempio la sanità e i servizi pubblici".
Trump: 'spero non necessario, posso varare misure molto negative contro Mosca'
Donald Trump ha detto di auspicare che non sia necessario esercitare pressioni sulla Russia, da cui dipende ora il cessate il fuoco accettato ieri dall'Ucraina, ma se necessario - ha aggiunto - ci sono cose che si possono fare che non sono piacevoli in termini finanziari e che per la Russia sarebbero molto negative". "Quello che ho fatto alla Russia è stato molto pesante, le misure più pesanti mai adottate. Non hanno mai ottenuto nulla da me", ha aggiunto,ricordando le sanzioni che aveva adottato contro Mosca durante il suo primo mandato. Trump ha ribadito di non voler ricorrere a misure contro Mosca "perché voglio la pace".
G7, Tajani: 'ora serve grande coesione per costruire pace'
"Sono in partenza per il Canada dove fino a venerdì sera si svolgerà il G7 dei ministri degli Esteri. Sarà la migliore occasione questa per rinforzare la collaborazione tra gli Stati Uniti, l'Italia, la Germania, la Francia, il Giappone e l'Unione europea, perché abbiamo bisogno in questo momento di grande coesione per costruire la pace". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un video messaggio pubblicato su X.
Gb convoca ambasciatore russo, protesta contro espulsioni
Il governo di Keir Starmer ha convocato oggi l'ambasciatore russo a Londra per protestare contro il recente annuncio dell'espulsione di due diplomatici britannici da Mosca, accusati di attività di spionaggio. Lo riporta il Foreign Office, precisando che il Regno Unito considera il provvedimento "infondato" e parte di una campagna di "molestie" contro il proprio personale diplomatico. L'episodio è stato l'ultimo di una serie di espulsioni e rappresaglie fra i due Paesi, sullo sfondo dell'escalation delle tensioni alimentata dalla guerra in Ucraina.
Borse europee: centrano rimbalzo su speranze Ucraina
Le Borse europee centrano il rimbalzo dopo l'accordo tra Stati Uniti e Ucraina sul potenziuale cessate il fuoco di 30 giorni in attesa della risposta della Russia. Permangono le tensioni commerciali innescate dalle politiche dell'amministrazione Trump. Francoforte guadagna l'1,56% a 22.675 punti, Parigi avanza dello 0,59% a 7.988 punti, Londra sale dello 0,53% a 8.541 punti. Maglia rosa Milano con il Ftse Mib che ha chiuso a +1,61%.
Trump: i miei negoziatori si stanno recando in Russia ora
Donald Trump ha detto che i "suoi negoziatori si stanno dirigendo in Russia proprio ora". Il presidente americano ha anche auspicato che Vladimir Putin "accetti il cessate il fuoco".
Erdogan: 'spero Russia risponda in modo costruttivo a tregua'
''L'accettazione, da parte dell'Ucraina, di un cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti è positiva''. Ora, ''la speranza è che anche la Russia risponda in modo costruttivo''. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un punto stampa congiunto con il primo ministro polacco Donald Tusk.
''La posizione della Turchia sulla guerra tra Russia e Ucraina è chiara fin dall'inizio'', ha aggiunto Erdogan, che ha poi espresso il desiderio che ''entrambi i paesi pongano fine alla guerra con una pace giusta''. ''Se gli ultimi sviluppi riporteranno Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, saremo pronti a fornire qualsiasi tipo di supporto, anche ospitando i colloqui", ha proposto Edogan.
Tusk: 'Turchia abbia ruolo attivo per colloqui Mosca-Kiev'
Il premier polacco Donald Tusk, presidente di turno dell'Ue, ha affermato di avere offerto alla Turchia di avere un ruolo attivo per avviare colloqui di pace tra Ucraina e Russia. "Ho offerto alla Turchia di avere un ruolo attivo per iniziare il processo di pace", ha affermato Tusk, riferisce Anadolu, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ad Ankara. "Nel settore della Difesa siamo partner, i colloqui di oggi sono un punto di svolta", ha aggiunto Tusk, auspicando maggiore cooperazione tra la Polonia e la Turchia nel settore della Difesa e a livello economico.
Trump: 'fidarsi di Putin? Non ci abbiamo ancora parlato'
Donald Trump risponde "no comment" ad una domanda sui colloqui con la Russia per la pace in Ucraina. "Non commenterò. Abbiamo delle persone lì", ha detto il presidente riferendosi ai sui inviati per i negoziati. Quanto alla fiducia nei confronti di Vladimir Putin il presidente americano ha risposto: "Non ci abbiamo ancora parlato".
Ucraina: sarà il polo della produzione dei droni nel mondo, in arrivo mld dagli Usa
Startup americane hanno cominciato a investire miliardi di dollari per sviluppare, insieme a realtà ucraine, droni di piccole dimensioni da vendere poi al Pentagono o ad altri Paesi europei. I risultati degli americani nello sviluppo di droni sono stati fino a ora scarsi, malgrado le risorse di cui dispongono, mentre gli ucraini sono riusciti ad avviare la produzione su vasta scala di droni malgrado le risorse limitate a loro disposizione. Le parti si sono ora messe insieme. Per capire di cosa si parla: gli Stati Uniti hanno la capacità di costruire fino a 100mila droni l'anno. Lo scorso anno, gli ucraini ne hanno costruiti più due milioni. Alcuni dei quali volano centinaia di chilometri, armati di esplosivo, che viene usato per attacchi in profondità in territorio russo, a costi di gran lunga inferiori. Sono stati provati sul campo di battaglia e possono operare anche quando le comunicazioni radio e satellitari sono disturbate.
Conte: su ReArm da M5s un no coerente, granitico e compatto
"Durante l'ultima campagna elettorale per le europee avevo garantito che i nostri candidati, una volta eletti, sarebbero stati 'costruttori di pace'. Ebbene, pochi minuti fa in Parlamento europeo è stata votata una risoluzione a favore del folle Piano di Riarmo da 800 miliardi di euro voluto da Von der Leyen e Giorgia Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha votato no, in piena coerenza, in modo granitico e compatto". Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte.
Ucraina, ministro Esteri: 'al porto di Odessa attacco a sicurezza alimentare'
"Nel porto di Odessa la Russia ha colpito un'imbarcazione civile carica di grano diretto in Algeria" e "questo è un attacco contro la sicurezza alimentare globale e la sicurezza marittima". Scrive così su X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, con le "condoglianze alle famiglie dei cittadini siriani morti nell'attacco" che "dimostra quando questa guerra sia vicina all'Algeria, alla Siria e ad altri Paesi".
Secondo il bilancio confermato dalle autorità ucraine, nell'attacco missilistico sono rimasti uccisi quattro giovani siriani, membri dell'equipaggio del mercantile battente bandiera delle Barbados MJ Pina, che stava caricando grano per esportarlo in Algeria. Altre due persone sono rimaste ferite.
Guerra Ucraina Russia, cosa prevede la tregua di 30 giorni
Un cessate il fuoco temporaneo nella guerra russo-ucraina sarà discusso "la prossima settimana", ovvero tra il 17 e il 23 marzo. Lo ha riferito ai giornalisti il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita. Ecco cosa sapere.
Cei: in Europa serve sviluppo, non tamburi di guerra
L'Europa "ha bisogno di recuperare i suoi valori fondativi - pace, libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale - facendo risuonare la propria voce di pace. In un momento storico in cui si insiste sui temi della sicurezza e della difesa, è fondamentale che tali preoccupazioni non diventino tamburi di guerra". E' quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio permanente Cei. I vescovi sottolineano "l'urgenza che gli investimenti pubblici siano indirizzati primariamente a sostenere le persone bisognose, le famiglie povere, le fasce sociali più deboli, ad assicurare a tutti adeguati servizi educativi e sanitari, a contrastare il cambiamento climatico. In quest'ottica, sarebbe opportuno riportare il tema dello sviluppo sostenibile al centro delle scelte politiche degli Stati e delle Organizzazioni internazionali, tra cui l'Unione Europea".
Media: Putin alla fine accetterà tregua ma alle sue condizioni
Vladimir Putin accetterà probabilmente la tregua ma alle sue condizioni. Il presidente russo èpotrebbe cercare di ritardare l'accordo sulla cessazione delle ostilità con l'Ucraina per assicurarsi le condizioni più favorevoli per Mosca. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Putin vuole includere le sue condizioni in un'eventuale intesa. Il Cremlino ritiene inaccettabili le condizioni concordate a Gedda e potrebbe chiedere la sospensione delle forniture di armi all'Ucraina come condizione per il cessate il fuoco.
Zelensky: "Vogliamo porre fine alla guerra"
Zelensky: "Se Mosca dice no mi aspetto misure forti da Usa"
Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato in un briefing a Kiev di aspettarsi misure forti dagli Stati Uniti se la Russia respinge la proposta di Washington di un cessate il fuoco di 30 giorni con l'Ucraina. "Capisco che possiamo contare su misure forti. Non conosco ancora i dettagli, ma stiamo parlando di sanzioni (contro la Russia) e di rafforzamento dell'Ucraina", ha affermato Zelensky.
Costa per scorporo permanente spese difesa dal Patto Ue
"Ci sono molte proposte" per aumentare la spesa europea per la difesa, "la Commissione Ue può già" agire con la sospensione "temporanea" delle regole del Patto di stabilità limitatamente alle spese per la difesa, ma "la proposta della Germania" di rendere lo scorporo permanente "è molto realistica perché il nostro sforzo non è temporaneo, va considerato a lungo termine". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, a Berlino durante un punto stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "L'Ue deve assumersi maggiori responsabilità, dobbiamo accelerare per spendere di più, più velocemente e meglio", ha aggiunto.
Zelensky: "Parleremo di garanzie di sicurezza se tregua entra in vigore"
''Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina verranno discusse con gli alleati se entrerà in vigore la tregua'' di 30 giorni concordata con gli Stati Uniti ieri a Gedda, per il quale si aspetta il via libera dalla Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un briefing a Kiev.
"Discuteremo le garanzie di sicurezza in modo più dettagliato se ci sarà un cessate il fuoco di 30 giorni. Questi 30 giorni sono pensati per mettere sulla carta i passi che abbiamo concordato con gli alleati e le garanzie di sicurezza che saranno in vigore in Ucraina dopo la fine della guerra", ha detto Zelensky
Ucraina, Zelensky: vogliamo porre fine alla guerra
Zelensky: pronto a elezioni ma solo dopo fine guerra
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito di essere pronto a indire elezioni solo "dopo la fine della guerra". "Dopo la fine della guerra, la legge marziale verrà revocata e dopo la revoca della legge marziale si terranno le elezioni in conformità con la legislazione ucraina. Nessuno rinvierà nulla di proposito", ha spiegato Zelensky durante un briefing con la stampa a Kiev, come riporta l'agenzia Unian. Il mandato di Zelensky è scaduto l'anno scorso ma non è possibile legalmente tenere elezioni mentre è in vigore la legge marziale
Forze russe proseguono avanzata nel Kursk, combattimenti a Sudzha
Prosegue l'avanzata russa nella regione di Kursk, dove Mosca ha dichiarato di aver riconquistato cinque villaggi. Sono attualmente in corso combattimenti nella città di Sudzha, dove le truppe russe sono entrate dopo aver preso il controllo di una delle principali arterie stradali provenienti dalla provincia ucraina di Sumy. Lo riferisce l'emittente nazionale ucraina Suspilne, citando una fonte militare
Zelensky: potenziale tregua base per accordi di pace
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'incontro di ieri in Arabia Saudita tra funzionari statunitensi e ucraini come costruttivo e ha detto che un potenziale cessate il fuoco di 30 giorni con la Russia potrebbe essere utilizzato per elaborare un accordo di pace più ampio. Zelensky ha parlato durante un briefing a Kiev, dove afferma che l'Ucraina sostiene lo sforzo statunitense per porre fine all'invasione russa di tre anni il prima possibile e che la ripresa degli aiuti militari e della condivisione di intelligence degli Stati Uniti è molto positiva
Il Parlamento europeo approva la risoluzione per il riarmo dell'Ue
La risoluzione ha ottenuto 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti. Bocciato, invece, l'emendamento dei Conservatori e riformisti che chiedeva il cambio del nome del piano in "Defend Europe"
Rubio: oggi contatti con Mosca, no soluzione militare
Zelensky: tregua di 30 giorni? Costringere Mosca a finire guerra
"Nessuno di noi crede ai russi, ci siamo passati, ma non giocheremo con le narrazioni che non vogliamo che la guerra finisca. Sono molto serio ed è importante per me porre fine alla guerra, voglio che il presidente degli Stati Uniti capisca questo, che l'Europa, tutti siano in un'alleanza per costringere la Federazione Russa a porre fine alla guerra". Così in un briefing da Kiev, il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha spiegato perchè Kiev ha dato l'ok ad una tregua totale di 30 giorni, proposta avanzata ieri dagli Usa a Gedda. Alla proposta Usa "la mia reazione è stata: siamo pronti per un formato di tregua di 30 giorni nel formato che la parte americana ci ha offerto", ha aggiunto
Zelensky: “Ucraina è pronta a firmare un accordo quadro sui minerali con gli Usa”
Zelensky: “30 giorni di cessate il fuoco saranno usati per redigere un piano di pace”
Media: "In questione ruolo dell'inviato di Trump per l'Ucraina"
Il ruolo dell'inviato speciale di Donald Trump per il conflitto russo-ucraino è in questione: Keith Kellogg non ha partecipato ai colloqui di Gedda e secondo fonti dell'Amministrazione sarebbe stato "messo da parte" dal presidente statunitense, anche se ufficialmente il generale in pensione "rimane una parte preziosa del team": lo scrive Politico, che cita alcuni funzionari di Washington, diversi esperti repubblicani di politica estera che consigliano informalmente il team del presidente, oltre a fonti ufficiali. Quando Trump ha scelto Kellogg come suo inviato per i colloqui di pace tra Russia e Ucraina a gennaio, "si è sentito un enorme sospiro di sollievo a Kiev e in altre capitali europee", ricorda il giornale americano. Tuttavia, due mesi dopo, le fonti di Politico affermano che Kellogg è stato "ampiamente escluso" dai negoziati mentre altri - tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e l'inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff - "sono al centro dell'attenzione nei colloqui con gli ucraini e i russi". Perché Kellogg non partecipa ai colloqui con l'Ucraina?, si chiede il giornale. "Il ruolo di Kellogg è molto in discussione", ha detto un funzionario dell'amministrazione Trump al NatSec Daily. "Non è chiaro perché il presidente non prende una decisione definitiva su questo. Ci sono già troppi dirigenti, più Witkoff, che cercano di fare gli eroi nel porre fine alla guerra. Kellogg sta arrancando, aggiungendo confusione su chi fa cosa", ha aggiunto. Di fronte all'assenza di Kellogg a Gedda, il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, James Hewitt, ha affermato che "il presidente Trump ha utilizzato i talenti di diversi alti funzionari dell'amministrazione per aiutare a portare la guerra in Ucraina a una risoluzione pacifica. Il generale Kellogg rimane una parte preziosa del team, specialmente per quanto riguarda i colloqui con i nostri alleati europei". La portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha aggiunto: "L'unica preoccupazione del generale Kellogg è quella di rispettare le chiare direttive del presidente per porre fine a questa guerra".
Pe approva risoluzione su aiuti a Kiev
Il Parlamento Europeo ha approvato a grande maggioranza, a Strasburgo, il testo della risoluzione sull'"incrollabile sostegno dell'Ue all'Ucraina, dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia". Il testo è passato con 442 voti favorevoli, 98 contrari e 126 astenuti.
Ucraina, licenziato generale, che ha guidato offensiva Kursk
Il capo del comando operativo delle Forze armate dell'Ucraina 'Nord', il generale di divisione Dmitry Krasilnikov, che ha guidato l'estate scorsa l'offensiva oltre confine nella regione russa di Kursk, e' stato rimosso dal suo incarico. Lo ha riferito lo stesso comandante parlando alla testata Suspilne. La prima a parlare del licenziamento di Krasilnikov e' stata la deputata della Verkhovna Rada Maryana Bezuglaya. Krasilnikov ha detto che non gli e' stato spiegato il motivo del suo licenziamento. L'ordine e' stato firmato il 7 marzo e Krasilnikov e' stato trasferito al battaglione di riserva. Il generale ha affermato che il collega Aleksey Shandar, che in precedenza ricopriva la carica di vice comandante delle truppe d'assalto aviotrasportate dell'Ucraina, e' gia' stato nominato al suo posto. Lo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina non ha confermato ufficialmente la rimozione di Krasilnikov. Comandante del Comando operativo 'Nord' da marzo 2023, il generale e' oggetto di un procedimento penale a suo carico aperto nel settembre 2024 dal Comitato investigativo russo. Gli inquirenti di Mosca ritengono che il generale sia "coinvolto nella commissione di crimini nella regione di Kursk". E' sospettato di reati ai sensi di nove articoli del codice penale russo, tra cui terrorismo, omicidio e attraversamento illegale del confine russo. Secondo le autorita' di Mosca, sotto la guida di Krasilnikov, il 6 agosto le truppe delle Forze armate ucraine hanno attraversato illegalmente il confine russo, lanciato attacchi missilistici e attaccato case, automobili e infrastrutture civili con droni. Secondo alcuni commentatori soprattutto in Russia, il capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha fatto di Krasilnikov il "capro espiatorio" del fallimento delle operazioni nella regione di Kursk, dove gli ucraini stanno perdendo sempre piu' terreno.
Lavrov: "La Fuhrer Ursula vuole rimitalizzare l'Europa"
La "Fuhrer Ursula sta mobilitando tutti per rimilitarizzare l'Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista a tre blogger americani ripresa dall'agenzia Tass in merito al programma per il riarmo presentato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Rubio: "Oggi gli Usa avranno contatti con i russi"
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che oggi gli Usa "avranno contatti con i russi" e che gli Usa sperano di avere una risposta positiva dalla Russia e "sollecitano fermamente i russi a porre fine a tutte le ostilità". "Non esiste una soluzione militare a questo conflitto", ha affermato Rubio, come riporta il Guardian.
Lavrov: "Trump non disposto a garanzie sicurezza sotto Zelensky"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non vuole fornire garanzie di sicurezza americane all'Ucraina guidata da Vladymyr Zelensky. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ai blogger statunitensi Mario Nawfal, Larry Johnson e Andrew Napolitano in un'intervista, ricordando le osservazioni di Trump secondo cui i paesi che soddisfano il requisito di contribuire con una quota del pil al bilancio della Nato riceveranno garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti. "Ma non vuole fornire queste garanzie di sicurezza all'Ucraina sotto Zelensky. Ha una sua visione della situazione che presenta senza mezzi termini di tanto in tanto, ovvero che questa guerra non avrebbe mai dovuto iniziare", ha osservato Lavrov.
Kiev conferma, i russi avanzano nel Kursk
Lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina ha confermato, dopo aver negato per settimane, l'avanzata delle truppe russe nella regione di Kursk. Lo riporta Rbc. Dalle mappe pubblicate dallo Stato Maggiore per il 10 e 11 marzo si nota che l'area controllata dalle Forze di Difesa nella regione di Kursk si è notevolmente ridotta. I russi erano quasi arrivati a Sudza.
Mosca: "Conquistati 2 paesini nel sud-est ucraino"
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di Novomarkovo e Dneproenergia: due paesini della regione di Donetsk, in Ucraina sud-orientale. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento verificabili.
Lavrov: "Più importante per sicurezza Russia che Groenlandia per quella Usa"
L'importanza dell'Ucraina per la sicurezza della Russia è di gran lunga maggiore dell'importanza della Groenlandia per la sicurezza degli Stati Uniti. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista con i blogger statunitensi Mario Nawfal, Larry Johnson e Andrew Napolitano. "Donald Trump ha confermato che una delle cause profonde (del conflitto ucraino) è stata l'espansione della Nato, che ha creato una minaccia per la sicurezza russa. In proposito, vorrei sottolineare che nelle nuove circostanze dopo il 20 gennaio, l'importanza dell'Ucraina per la sicurezza russa è di gran lunga maggiore dell'importanza della Groenlandia per la sicurezza degli Stati Uniti", ha affermato Lavrov.
Mosca: "Fabbrica colpita da raid ucraino nel Kursk, 4 morti" (2)
"Questa mattina, le forze armate ucraine hanno attaccato un mangimificio nel villaggio di Kozyrevka, nel distretto di Bolshoye Soldatskoye. Un'officina è stata distrutta e altre proprietà sono state danneggiate. Purtroppo, secondo le informazioni preliminari, sono morti quattro lavoratori, tra cui tre uomini e una donna", ha scritto Khinshtein secondo Interfax. "Un altro lavoratore ha riportato gravi ferite. È stato trasportato d'urgenza all'ospedale regione di Kursk. L'altra persona ferita ha ricevuto assistenza medica sul posto e ha rifiutato il ricovero in ospedale", ha dichiarato ancora il governatore russo.
Guerra in Ucraina, Russia rivendica avanzate nel Kursk
Lavrov: "Chi dice a Kiev di continuare guerra forse non vuole considerare Trump"
"Quei politici che spingono l'Ucraina a proseguire nella guerra contro la Russia potrebbero anche cercare di non considerare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista ai blogger americani Mario Nawfal, Larry Johnson e Andrew Napolitano.
Nell'aprile 2022, l'allora primo ministro britannico, Boris Johnson, ha ordinato all'Ucraina di non firmare gli accordi di Istanbul con la Russia e di continuare a combattere, ha raccontato Lavrov. "Proprio come il capo dell'intelligence tedesca (Bruno Kahl) ora dice che non possiamo fermarci fino al 2029. Forse vogliono non considerare Donald Trump?", ha chiesto retoricamente il ministro russo.
Europarlamento: "Russia accetti cessate fuoco"
Il Parlamento Europeo "ricorda che un cessate il fuoco può essere uno strumento efficace di sospensione delle ostilità" in Ucraina "solo se l'aggressore vi aderisce pienamente; si aspetta pertanto che la Russia lo accetti e lo segua, cessando tutti gli attacchi alla popolazione civile, alle infrastrutture e al territorio ucraini". E' quanto si legge in un emendamento orale presentato dal Ppe al testo della risoluzione sugli aiuti all'Ucraina, che dovrebbe essere votato oggi a Strasburgo. L'Aula inoltre "accoglie con favore la dichiarazione congiunta di Ucraina e Stati Uniti a seguito del loro incontro nel Regno dell'Arabia Saudita dell'11 marzo 2025, che comprende la ripresa dell'assistenza militare e della condivisione di intelligence da parte degli Stati Uniti, nonché una proposta per un accordo di cessate il fuoco di 30 giorni".
Media: "Anche Maxar riprende accesso a Kiev a immagini satellitari"
L'azienda aerospaziale americana Maxar Technologies sta ripristinando l'accesso dell'Ucraina alle sue immagini satellitari dopo i colloqui tra Usa e Ucraina a Gedda. Lo riportano i media ucraina. Si tratta del programma, fondamentale per l'esercito ucraino, del il programma Global Enhanced Geoint Delivery (Gegd) che fornisce l'accesso alle immagini satellitari commerciali commissionate e raccolte dal governo degli Stati Uniti.
Kiev, dettagli tregua si discutono prossima settimana
Un cessate il fuoco temporaneo di 30 giorni nella guerra russo-ucraina sara' discusso "la prossima settimana", cioe' tra il 17 e il 23 marzo. Lo ha riferito ai giornalisti il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita, riporta Ukrinform. "La prossima settimana abbiamo gia' concordato che a livello di esperti tecnici le squadre inizieranno a parlare di tutti i dettagli", ha detto Yermak sottolineando che gli Stati Uniti dovrebbero discutere con la parte russa le proposte sviluppate durante i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina. "Dopo questo incontro, ora tocca alla parte russa. E il mondo intero vedra' chi vuole la pace e chi no e ne parla soltanto", ha avvertito Yermak. Durante i colloqui tenutisi in Arabia Saudita ieri, i rappresentanti ucraini hanno accettato la proposta degli Stati Uniti di introdurre un cessate il fuoco temporaneo per 30 giorni. Le autorita' statunitensi hanno inoltre promesso di riprendere immediatamente le forniture di armi all'Ucraina, interrotte nei giorni scorsi, nonche' lo scambio di informazioni di intelligence. Gli Stati Uniti hanno promesso di comunicare i risultati dei negoziati alla Russia questa settimana.
Lavrov: "Condividiamo con Usa logica inammissibilità scontro militare"
Mosca e Washington condividono la logica dell'inammissibilità dello scontro, anche militare. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista con i blogger statunitensi Mario Nawfal, Larry Johnson e Andrew Napolitano, sottolineando che, durante i colloqui tra Russia e Stati Uniti a Riad, le parti hanno affermato che "quando gli interessi non coincidono e si contraddicono, allora i paesi responsabili devono fare di tutto per non consentire che questa contraddizione degeneri in uno scontro. Soprattutto uno scontro militare, che sarebbe disastroso per molti altri Paesi. Abbiamo detto loro che condividiamo pienamente questa logica".
Madrid: "Proposta di cessate il fuoco in Ucraina buona notizia"
"Una proposta di un cessate il fuoco è sempre una buona notizia" poiché "si tratta di un primo passo" per ottenere in Ucraina "una pace giusta, duratura e globale", Lo ha detto il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, nel commentare con i cronisti nei corridoi del Congresso spagnolo la proposta di una tregua di 30 giorni uscita ieri dai colloqui di Gedda fra la delegazione ucraina e quella statunitense. Albares ha rilevato che la proposta di un cessate il fuoco "dimostra ancora una volta che Kiev pensa sempre alla pace e non ha mai voluto questo conflitto". E ha ricordato che quella in Ucraina "è la guerra di un solo uomo", Vladimir Putin, per cui "lo stesso che l'ha iniziata può porvi fine oggi stesso". "Spero che una volta che la mano del presidente Zalenzky sia tesa, il presidente russo Putin la stringa", ha auspicato il capo della diplomazia spagnola. E ha ribadito che la Spagna resterà al fianco di Kiev "per tutto il tempo necessario".
Lavrov: "Macron ha mentito sull'incontro del 2019 a Parigi"
"Un'altra bugia che Emmanuel Macron ha detto in una sua recente e patetica dichiarazione riguardava l'incontro a Parigi nel dicembre 2019, tra Macron stesso, l'allora cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Vladymyr Zelensky". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista con i blogger statunitensi Mario Nawfal, Larry Johnson e Andrew Napolitano, sottolineando che "l'incontro fu convocato dai tedeschi e dai francesi per salvare gli accordi di Minsk".
I lavoro preparatorio - osserva Lavrov - "culminò in una bozza di documento concordata dagli esperti e dai ministri dei quattro paesi, che presentarono ai presidenti e al cancelliere", e "c'era consenso", ha continuato Lavrov, secondo cui, il documento "diceva che ci sarebbe stato un disimpegno immediato in tre aree sulla linea di contatto come inizio del disimpegno delle forze lungo l'intera linea".
"Quando è stato mostrato ai leader, tutti erano soddisfatti - prosegue Lavrov - Vladymyr Zelensky dell'Ucraina ha detto, `no, no no, posso solo accettare di provare a farlo in tre aree sperimentali, non lungo l'intera linea di contatto'. Nessuno riusciva a capire perché, ma ha insistito", ha sostenuto Lavrov. Ancora più importante, Zelensky "non si è mai disimpegnato nemmeno in queste tre aree e le attività militari sono continuate", ha detto. "Quindi quando la Nato è entrata in gioco, gli stava sicuramente fornendo armi, dati di intelligence. E continua fino ad ora".
Cremlino prende tempo: "In attesa di comunicazioni Usa su proposta tregua"
La Russia prende tempo e non esclude una telefonata "di alto livello" con gli Stati Uniti. "Assumiamo che il segretario di Stato Marco Rubio e il Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Walz ci informeranno nei prossimi giorni attraverso diversi canali dei negoziati che si sono svolti e degli accordi presi", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri a Gedda, nei colloqui con gli Stati Uniti, l'Ucraia ha dato il suo assenso a una tregua di 30 giorni condizionata ad analogo assenso della Russia.
Una telefonata fra Donald Trump e Vladimir Putin non è al momento in programma: da Washington non è arrivata alcuna richiesta, ha precisato Peskov dopo che Trump ha anticipato un suo colloquio con Putin questa settimana, in seguito ai colloqui di Gedda con gli ucraini.
Società satelliti Maxar ripristina servizi a Kiev
La societa' statunitense di tecnologia aerospaziale Maxar ha ripreso a fornire servizi ai suoi clienti ucraini dopo aver bloccato l'accesso alle immagini satellitari a causa della decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, revocata ieri, di interrompere il trasferimento di dati di intelligence a Kiev. Lo hanno confermato al portale di informazione sulla difesa ucraino Militarnyi diversi clienti ucraini dell'azienda. Le fonti hanno spiegato che Maxar aveva sospeso l'accesso in Ucraina alle immagini satellitari, che provengono dal programma ufficiale degli Stati Uniti. La ripresa del servizio avviene dopo che ieri l'amministrazione statunitense ha annunciato che avrebbe ripristinato la fornitura di dati di intelligence e di aiuti militari all'Ucraina, perche' Kiev ha accettato la proposta di Washington di dichiarare una tregua di 30 giorni se anche la Russia sara' d'accordo. I dati di intelligence, bloccati dagli Stati Uniti, vengono utilizzati dall'Ucraina, tra le altre cose, per pianificare attacchi contro obiettivi strategici all'interno della Russia e per dispiegare armi di precisione statunitensi vicino alla linea del fronte.
Missili russi su Kryvyi Rig, i feriti sono 14
E' aumentato a 14 il bilancio dei feriti dell'attacco missilistico lanciato dalle forze russe questa mattina su Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: lo ha reso noto su Telegram il capo del Consiglio di difesa della città, Oleksandr Vilkul, come riporta Ukrinform. "Il numero dei feriti nell'attacco missilistico di stamattina è salito a 14", si legge nel messaggio. Vilkul ha osservato che tra i feriti ci sono nove donne, quattro delle quali sono in gravi condizioni, mentre uno degli uomini - un 58enne - è in condizioni estremamente gravi. L'attacco ha provocato anche una vittima, una donna di 47 anni. In precedenza erano stati segnalati cinque feriti.
Mosca, 4 civili morti in raid Kiev in regione Kursk
Un attacco ucraino ha ucciso quattro operai di una fabbrica nella regione di Kursk nelle prime ore di oggi, ha affermato il governatore regionale ad interim Aleksander Khinchtein. "Purtroppo, secondo i dati preliminari, sono rimasti uccisi quattro dipendenti dell'azienda, tre uomini e una donna", ha scritto su Telegram. La fabbrica si trova nel villaggio di Kozirevka, a circa quindici chilometri dai violenti combattimenti tra gli eserciti ucraino e russo.
Mosca: "Fabbrica colpita da raid ucraino nel Kursk, 4 morti"
Il governatore ad interim della regione russa di Kursk, Aleksandr Khinshtein, accusa i soldati ucraini di aver colpito un impianto industriale per la produzione di mangimi provocando la morte di quattro persone e il ferimento di altre due. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando il canale Telegram di Khinshtein.
Lavrov: "Prima o poi arriveranno proposte partnership anche da Paesi ostili"
"Non abbiamo dubbi che prima o poi, solidi approcci per stabilire una cooperazione onesta e reciprocamente vantaggiosa con la Russia troveranno la loro strada in quei paesi i cui governi stanno attualmente adottando misure ostili o, per dirla senza mezzi termini, ostili nei nostri confronti. I primi barlumi di consapevolezza di tale necessità possono già essere visti in alcuni di questi paesi oggi". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov durante una riunione del Consiglio imprenditoriale del Ministero degli Esteri russo, sottolineando allo stesso tempo che è impossibile fare affidamento sulla buona volontà degli attuali oppositori che hanno dichiarato l’obiettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, anche “per ragioni di principio”.
"In primo luogo - ha precisato Lavrov - la nostra esperienza di comunicazione con l'Occidente ci ha già insegnato a non fidarci delle sue promesse e dei suoi messaggi, ma a giudicare esclusivamente in base a specifiche azioni pratiche. E in secondo luogo, gli ultimi anni, a mio parere, ci hanno insegnato un'ottima lezione, ovvero che non possiamo più permettere una situazione in cui settori chiave della nostra economia, delle nostre finanze, del nostro settore tecnologico dipendano dai capricci dei fornitori occidentali".
Kiev, a Gedda 8 ore di colloqui, Zelensky ha diretto a distanza
Otto ore di colloqui quasi ininterrotti sotto gli occhi del mondo e la guida a distanza di Volodymyr Zelensky. Così il portavoce del Ministero degli Affari Esteri ucraino Georgy Tykhyi racconta su Facebook l'esperienza vissuta ieri della difficile e delicata trattativa tra gli Stati Uniti e Kiev a Gedda. Tykhy ha detto che le trattative sono durate complessivamente più di otto ore, "quasi ininterrottamente, se si esclude il pranzo, durante il quale si è lavorato molto". E ha rivelato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un ruolo chiave anche non essendo presente alla riunione. Il leader ucraino ha "indirizzato le azioni della delegazione verso una difesa concreta di una serie di posizioni di principio e verso una saggia flessibilità nei confronti di altre, il che ha permesso di ottenere un risultato finale positivo".
Cremlino: "Nel Kursk la dinamica è positiva"
"La dinamica nel Kursk è positiva", ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Le informazioni dei nostri militari indicano che le nostre forze stanno avanzando con successo nella regione, liberando le zone che erano sotto il controllo dei militanti (ucraini, ndr)", ha aggiunto.
Lavrov: Con Trump Usa stanno tornando a "normalità"
Gli Stati Uniti sono tornati alla "normalita'" sotto il presidente Donald Trump, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Penso che quanto sta accadendo negli Stati Uniti sia un ritorno alla normalita'", ha detto Lavrov in un'intervista con i blogger statunitensi pubblicata sul sito del ministero degli Esteri russo. "Ma il fatto e' che un'amministrazione normale, senza idee non cristiane, sia salita al potere e la reazione sia stata un'esplosione nei media, nella politica in tutto il mondo e' molto interessante e molto significativo", ha detto Lavrov. Gli americani hanno detto al recente incontro russo-statunitense a Riad che "vogliono relazioni normali nel senso che il fondamento della politica estera americana sotto l'amministrazione di Donald Trump e' l'interesse nazionale degli Stati Uniti", ha detto.
Russia-Usa, Mosca: "Trump vuole dialogo stabilità strategica"
L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ripetutamente espresso il suo interesse nel riprendere il dialogo sulla stabilita' strategica con Mosca, quindi non bisogna perdere l'occasione di trasformare interessi comuni in qualcosa di pratico e utile, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "L'interesse nel riprendere tali discussioni e' stato espresso ripetutamente da Donald Trump. Il presidente Vladimir Putin, in risposta, ha affermato che e' l'area in cui abbiamo una responsabilita' speciale, soprattutto perche' tra un anno il nuovo trattato Start scadra'", ha affermato Lavrov in un'intervista con blogger statunitensi. "La posizione del presidente Trump, come ho detto all'inizio, e' che qualunque siano le nostre differenze, non permetteremo che degenerino in una guerra e qualunque siano gli interessi comuni, non sprecheremo l'occasione di trasformarli in qualcosa di pratico e utile", ha affermato il capo della diplomazia di Mosca. "Quindi e' un approccio molto diverso da quello che l'amministrazione di Joe Biden era solita promuovere", ha denunciato Lavrov. Parlando della richiesta di Trump di un incontro trilaterale tra Stati Uniti, Cina e Russia per discutere di armi nucleari e questioni di sicurezza, Lavrov ha detto, che Mosca e' "aperta a qualsiasi formato basato sul rispetto reciproco, sull'uguaglianza, senza soluzioni preconcette. Se i nostri amici cinesi fossero interessati, sarebbe una loro decisione".
Mosca, respinto contrattacco nemico in regione Kursk
Le truppe russe hanno respinto un contrattacco ucraino nella regione di Kursk nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero della Difesa russo in una nota. "Un contrattacco nemico e' stato respinto", si legge nel comunicato, "le forze russe hanno colpito 12 brigate e due reggimenti dell'esercito ucraino vicino a 11 comunita' nella regione di Kursk". "Aerei tattici e dell'esercito e artiglieria hanno colpito truppe e hardware nemici vicino alle comunita' di Gornal, Zamostye, Kolmakov, Martynovka, Makhnovka, Mirny, Mikhalovka e Rubanshina, cosi' come vicino a Basovka, Belovody, Vodolagi, Zhuravka, Miropolye, Yunakovka e Yablonovka nella regione di Sumy", ha aggiunto il ministero dopo che il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha salutato con favore "l'avanzata" delle truppe di Mosca nella regione.
Kiev: "Lanci ripetuti di bombe teleguidate russe sul Donetsk"
Le forze russe stanno effettuando "lanci ripetuti di bombe aeree teleguidate da aerei tattici nella regione di Donetsk": lo riporta l'Aeronautica militare ucraina su Telegram.
Cremlino sulla tregua: "Non correre troppo"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha esortato a "non correre troppo" sull'ipotesi di un'accettazione della tregua di 30 giorni con l'Ucraina. Lo riferiscono le agenzie russe.
Possibile telefonata tra Putin e Trump, il Cremlino non esclude l'ipotesi
Il Cremlino afferma che non esclude una telefonata tra Putin e Trump, che potrebbe essere organizzata molto rapidamente se necessario. Il Cremlino ha dichiarato mercoledì che necessitava di essere aggiornato dagli Stati Uniti sull’esito dei colloqui tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita prima di esprimersi sull’accettabilità per la Russia della proposta di cessate il fuoco. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha anche riferito ai giornalisti di non escludere la possibilità di una telefonata tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, precisando che questa potrebbe essere organizzata molto rapidamente, se necessario.
Mosca: "Liberati altri cinque villaggi in regione Kursk"
Le forze armate russe hanno liberato nelle ultime ore altri cinque villaggi nella regione di Kursk, secondo quanto annuncia il ministero della Difesa.
Cremlino: "Incontro Putin-Lukashenko domani in Russia"
Domani è attesa una visita ufficiale in Russia del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che avrà dei colloqui con Vladimir Putin: lo afferma il Cremlino, ripreso dalle agenzie Tass e Interfax.
Iran: “L’esercitazione con Cina e Russia mostra il nostro valore”
La partecipazione dell'Iran all'esercitazione militare congiunta con Cina e Russia, denominata 'Security Belt 2025' e avviata domenica nelle acque vicino al porto iraniano di Chabahar, "dimostra il valore della Marina iraniana nelle arene internazionali". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un messaggio al comandante della marina iraniana, dove ha sottolineato l'importanza per l'Iran di avere una "presenza autorevole" nei mari, per "mantenere e rafforzare la sicurezza del Golfo Persico, dello strategico Stretto di Hormuz, del Mar dell'Oman", riferisce Irna. È previsto che le manovre militari continuino fino a domani.
Capo intelligence Usa: "Ripresa la condivisione dei dati con Kiev"
"Grazie alla leadership di Trump, siamo un passo significativo più vicini a porre fine alla sanguinosa guerra in Ucraina. Per ordine del presidente, la pausa sulla condivisione di intelligence con l'Ucraina è terminata". Così su X la direttrice dell'intelligence Usa Tulsi Gabbard conferma la ripresa dello scambio dei dati con l'Ucraina dopo i colloqui di ieri a Gedda.
Media: "Mosca scettica su cessate il fuoco,servono garanzie"
C'è cautela mista a scetticismo a Mosca rispetto alla proposta di una tregua di 30 giorni uscita ieri dai colloqui di Gedda. Fonti russe hanno detto a Reuters, come appare sul sito, che qualsiasi accordo per porre fine alla guerra in Ucraina dovrà tenere conto dei progressi russi e rispondere alle preoccupazioni di Mosca. Una fonte russa di alto livello ha dichiarato che Vladimir Putin avrebbe difficoltà ad accettare l'idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia. "Putin ha una posizione forte perché la Russia sta avanzando", spiega la fonte russa.
Iran conferma: in settimana colloqui con Russia-Cina sul nucleare
L'Iran ha confermato che terrà questa settimana colloqui con Russia e Cina sui recenti sviluppi riguardanti il suo programma nucleare, secondo il portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei.
Varsavia: le consegne di armi Usa tornate alla normalità
Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha confermato che le consegne di aiuti statunitensi all'Ucraina tramite il polo logistico polacco di Rzeszów-Jasionka sono tornate ai livelli precedenti allo stop deciso da Donald Trump. Lo riportano i media internazionali. Sikorski ha parlato in conferenza stampa insieme al suo omologo ucraino Andryi Sybiha, che ha fatto tappa in Polonia durante il viaggio di ritorno da Gedda.
Tajani: "Colloqui a Gedda passo avanti importante"
"I colloqui di Gedda sono un passo avanti importante sulla strada di una pace giusta e duratura per l'Ucraina, una pace che l'Europa vuole contribuire a costruire. Il cessate il fuoco e la ripresa della protezione militare americana a Kiev saranno i primi temi che i ministri degli Esteri del G7 discuteranno in Canada anche con il Segretario di Stato americano Marco Rubio". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Vogliamo che l'aggressione della Russia all'Ucraina cessi il prima possibile: possiamo raggiungere questo obiettivo noi europei uniti assieme agli americani", afferma il vicepremier italiano.
Kiev: nella notte 3 missili e 133 droni russi contro l'Ucraina
La Russia ha attaccato l'Ucraina la notte scorsa e questa mattina con tre missili balistici Iskander-M e 133 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto l'Aeronautica militare di Kiev sottolineando che i tre missili, lanciati dalla Crimea occupata, hanno colpito le città di Odessa e Kryvyi Rig. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 98 droni, mentre 20 droni-esca sono caduti in zone aperte. I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Vinnytsia, Ternopil, Rivne, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhya, Odessa e Kherson. Come riportato in precedenza, in seguito all'attacco su Odessa che ha colpito il porto della città, sono morti quattro cittadini siriani, mentre l'attacco su Kryvyi Rig ha provocato una vittima.
Mosca: "La nostra posizione su tregua si crea qui,non all'estero"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando i negoziati di ieri a Gedda tra Ucraina e Usa, ha dichiarato che "la formazione della posizione" di Mosca su un eventuale cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino "non avviene all'estero a causa di determinati accordi o degli sforzi di alcune parti" ma "avviene all'interno della Federazione Russa". "Le notizie principali per noi verranno da qui", ha detto quindi Zakharova in un'intervista a radio Sputnik. Lo riporta la Tass.
Cina spera in pace sostenibile per la guerra in Ucraina
La Cina spera in una "pace sostenibile e duratura" dopo i colloqui di Gedda che hanno visto l'Ucraina sostenere la proposta Usa per un cessate il fuoco di 30 giorni della guerra con Mosca. Pechino "ha notato i rapporti rilevanti sulla vicenda", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, aggiungendo di sperare che "tutte le parti, attraverso il dialogo e i negoziati, possano trovare una pace sostenibile e duratura che faccia proprie le preoccupazioni reciproche".
Media: Mosca mette oppositore Gorinov in lista dei 'terroristi'
La Russia ha inserito l'oppositore Alexey Gorinov nella sua lista dei "terroristi e degli estremisti": lo riferisce il Moscow Times citando l'agenzia di monitoraggio finanziario della Federazione Russa (Rosfinmonitoring). Il provvedimento è considerato di matrice politica. Gorinov, ex consigliere municipale moscovita di 63 anni, è infatti in carcere per una condanna in appello a quasi sette anni di reclusione sulla base della legge bavaglio che vieta di fatto di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Mosca. Gorinov era stato arrestato nell'aprile del 2022 dopo che in una riunione del consiglio rionale di Krasnoselsky, a Mosca, aveva respinto la proposta di organizzare un concorso di disegno per bambini denunciando che in Ucraina "i bambini stanno morendo" a causa dell'aggressione delle truppe russe. Lo scorso novembre, un tribunale militare russo lo ha condannato ad altri tre anni di reclusione con l'accusa di "giustificazione del terrorismo", anch'essa ritenuta politicamente motivata. Quest'ultima condanna, impugnabile in appello, si basa sulle presunte testimonianze di alcuni detenuti con cui il dissidente avrebbe condiviso una stanza di un ospedale del servizio penitenziario. Secondo i media, i pm lo accusano di aver "giustificato" gli attacchi al ponte di Crimea e il battaglione ucraino Azov, definito "organizzazione terroristica" dal governo russo.
Missili russi sul porto di Odessa: morti 4 siriani
Quattro cittadini siriani sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti in un attacco missilistico lanciato dalle forze russe ieri sera sul porto della città di Odessa: lo ha reso noto su Telegram il presidente della regione, Oleg Kiper, come riporta Ukrainska Pravda. Kiper ha affermato che la nave MJ PINA battente bandiera delle Barbados è stata danneggiata da un missile balistico e che le vittime, tutti cittadini siriani, avevano tra 18 e 24 anni. I feriti sono un ucraino e un siriano. "Al momento dell'impatto, la nave stava caricando grano per l'esportazione in Algeria. Una nave completamente civile", ha sottolineato.
Cina: incontro con Russia e Iran su nucleare Teheran
La Cina terrà a Pechino venerdì 14 marzo un incontro Cina-Russia-Iran sulla questione nucleare di Teheran presieduto dal vice ministro degli Esteri Ma Zhaoxu. Le altre parti saranno rappresentate dal vice ministro degli Esteri russo Ryabkov e dal vice ministro degli Esteri iraniano Gharib Abadi. Le tre parti, ha riferito il ministero degli Esteri cinese, "scambieranno opinioni sulla questione nucleare iraniana e su altre questioni di interesse comune". La Cina ospiterà venerdì a Pechino le delegazioni di Russia e Iran per i colloqui trilaterali sul programma nucleare di Teheran. "Le tre parti si scambieranno opinioni sulla questione nucleare iraniana e su altre questioni di reciproco interesse", ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri in una nota, precisando che Ma Zhaoxu, il vice ministro degli Esteri cinese, presiederà i lavori, ai quali parteciperanno i vice ministri russo e iraniano, Ryabkov Sergey Alexeevich e Kazem Gharibabadi. Durante il primo mandato del presidente americano Donald Trump, terminato nel 2021, Washington decise di ritirarsi dall'accordo che aveva imposto limiti alle ambizioni nucleari iraniane in cambio dell'allentamento delle sanzioni. Teheran, che ha aderito all'accordo del 2015 per un anno ancora dopo il ritiro Usa, ha poi iniziato ad allontanarsi dagli impegni presi. Da allora, gli sforzi per rilanciare la tenuta degli accordi hanno avuto fortuna alterna.
Missili russi su Kryvyi Rig: un morto e 5 feriti
Una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite questa mattina a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in seguito ad un attacco missilistico russo: lo hanno reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale, Yevhen Sytnychenko, e il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak. Lo riporta Ukrainska Pravda. L'attacco giunge poche ore dopo l'intesa tra Usa e Ucraina su una proposta di tregua di 30 giorni, che deve essere ora sottoposta alla Russia.
Colloquio telefonico tra capi Cia e intelligence russa
Il capo della Cia, John Ratcliffe, e quello dell'intelligence esterna russa (Svr), Serghei Naryshkin, hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno concordato di mantenere "contatti regolari" tra loro "allo scopo di contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché a ridurre lo scontro nei rapporti tra Mosca e Washington". Lo riferisce l'Svr in un comunicato ripreso dall'agenzia Tass.
Trump: "È più facile trattare con la Russia che con l'Ucraina"
"E' più facile trattare con la Russia che con l'Ucraina". Lo ha detto Donald Trump.
Kiev: “Già ripristinata l'assistenza Usa all'Ucraina”
Il colonnello Pavlo Palisa, vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino, ha riferito che l'assistenza alla sicurezza da parte degli Stati Uniti all'Ucraina è già stata ripristinata. "Ho la conferma che l'assistenza alla sicurezza degli Stati Uniti è stata ripristinata. Gli accordi stanno iniziando a essere implementati. La lotta continua!", ha scritto Palisa, che faceva parte della delegazione ucraina a Gedda, su Facebook.
Kiev: 'un morto nell'attacco russo a Sumy'
Una persona è morta nell'attacco russo di questa notte sulla città di Sumy, nell'est dell'Ucraina. Lo riferiscono le autorità locali sui social, citate da Ukrainksa Pravda. La polizia regionale ha affermato che la vittima è un uomo di 32 anni.
'Attacco di droni russi sulle città ucraine, anche Kiev'
La Russia ha lanciato un attacco di droni su Kiev, Kharkiv e Sumy. Lo riferiscono i rispettivi sindaci su Telegram citati dai media ucraini. Il sindaco della capitale, Vitaly Klichko, ha affermato che le difese aeree sono in azione sulla sua città. L'attacco arriva poche ore dopo l'intesa tra Usa e Ucraina su una proposta di tregua di 30 giorni, che deve essere ora sottoposta alla Russia.