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Medio Oriente, Israele blocca la fornitura di elettricità a Gaza. Nuovi colloqui a Doha

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Medioriente, Israele blocca fornitura di elettricità a Gaza
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Medioriente, Israele blocca fornitura di elettricità a Gaza
00:01:53 min

Una mossa che sembra voler aumentare la pressione su Hamas, che ha in mano ancora 59 ostaggi israeliani. L'esercito israeliano ha reso noto di aver condotto un attacco contro militanti che piazzavano un ordigno esplosivo nel nord della Striscia. Alcuni funzionari di Hamas avrebbero incontrato il capo dell'agenzia di intelligence generale egiziana al Cairo per discutere dei progressi nell'attuazione del cessate il fuoco. I miliziani sostengono la proposta guidata dall'Egitto per la ricostruzione

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Il ministro dell'Energia israeliano Eli Cohen ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza, una mossa che sembra voler aumentare la pressione su Hamas, che ha in mano ancora 59 ostaggi israeliani. 

L'esercito israeliano ha reso noto di aver condotto un attacco aereo oggi contro militanti che piazzavano un ordigno esplosivo nel nord di Gaza. Alcuni funzionari di Hamas avrebbero incontrato il capo dell'agenzia di intelligence generale egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, al Cairo per discutere dei progressi nell'attuazione del cessate il fuoco. "La delegazione ha sottolineato la necessità di aderire a tutti i termini dell'accordo, di procedere immediatamente all'avvio dei negoziati per la seconda fase, di aprire i valichi di frontiera e di consentire l'ingresso di materiali di soccorso a Gaza senza restrizioni o condizioni", ha affermato il movimento, come riporta al Jazeera. 

Hamas sostiene la proposta guidata dall'Egitto per la ricostruzione di Gaza, inclusa la richiesta di un governo di transizione per gestire il territorio fino a quando non si potranno tenere le elezioni. talia con Francia, Germania e Gran Bretagna: "Bene piano arabo per Gaza".

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Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA

Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno  firmato un "trattato di partenariato strategico globale" con cui è  stata potenziata la cooperazione militare e d'intelligence. Un accordo  definito "una vera svolta" che amplierà la proiezione russa nel settore  dell'energia nucleare iraniana. LEGGI L’ARTICOLO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente   offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione  che  va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una  soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di  distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per  la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il  completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas,  sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà  ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e  Israele e sulla conta dei danni. PER SAPERNE DI PIÙ

I curdi siriani condannano i "crimini contro i civili"

L'amministrazione curda semi-autonoma della Siria ha condannato le violenze contro i civili sulla costa mediterranea del Paese, dove si sono verificate uccisioni di massa ai danni della comunità alawita. L'amministrazione curda nel nord e nell'est della Siria "condanna fermamente i crimini commessi contro il nostro popolo sulla costa e sottolinea che queste pratiche ci riportano a un periodo oscuro che il popolo siriano non vuole rivivere", ha affermato in una dichiarazione in cui si chiede che i responsabili siano perseguiti. 

Medioriente, Israele blocca fornitura di elettricità a Gaza. VIDEO

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La situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti

Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la  situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza  nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla,  la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia  rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è  parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di  Sky TG24. LEGGI QUI

Hamas: "Da Israele inaccettabile ricatto con lo stop della fornitura elettrica"

La decisione di Israele di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza nel tentativo di fare pressione su Hamas per liberare gli ostaggi ancora detenuti "è un ricatto inaccettabile". Ad affermarlo è Izzat al-Rishq, membro dell'ufficio politico di Hamas. "Condanniamo con fermezza la decisione dell'occupazione di tagliare l'elettricità a Gaza, dopo averla privata di cibo, medicine e acqua", afferma Izzat al-Rishq. Si tratta, aggiunge, "di un tentativo disperato di fare pressione sul nostro popolo e sulla sua resistenza attraverso tattiche di ricatto a buon mercato e inaccettabili".

Siria, oltre 1000 morti nella resa dei conti contro alawiti. VIDEO

Effie Defrin nuovo portavoce delle Idf

L'esercito israeliano ha annunciato la nomina di un nuovo portavoce per sostituire il contrammiraglio Daniel Hagari, diventato il volto dello sforzo bellico del Paese e che dovrebbe dimettersi. In una nota si precisa che il capo di Stato maggiore, Eyal Zamir, "ha nominato (il generale di brigata) Effie Defrin come portavoce delle Idf".

Defrin "ha combattuto ed è stato ferito nella seconda guerra del Libano" nel 2006, si legge nella nota, aggiungendo che ha continuato a servire in "ruoli chiave" dell'esercito e più di recente come capo della Divisione per la cooperazione internazionale.

Siria, scontri tra islamisti e alawiti: oltre mille morti, strage di civili

Da giovedì in alcune zone del Paese sono in corso scontri armati fra le forze di sicurezza di Damasco e i miliziani alawiti, minoranza sciita che sosteneva il regime di Bashar al Assad, accompagnati da stragi di civili. "Quello che sta succedendo è fra le sfide che erano prevedibili. Possiamo vivere insieme", ha detto il presidente ad interim Ahmad al-Sharaa (al-Jolani). Dopo le pressioni internazionali, annunciata la creazione di una "commissione d'inchiesta" indipendente per indagare sui massacri di civili. LEGGI L'ARTICOLO

Siria, al-Sharaa: chiederemo conto ad autori violenze su civili

Il presidente siriano ad interim Ahmed al-Sharaa ha promesso che chiedera' conto ai responsabili delle violenze contro i civili avvenute durante la sanguinosa repressione della minoranza alawita, che sosteneva il deposto regime di Assad, avvenuta nei giorni scorsi nell'Ovest del Paese. "Chiederemo conto, con fermezza e senza clemenza, a chiunque sia coinvolto nello spargimento di sangue di civili o abbia ecceduto i poteri dello Stato", ha affermato in un video pubblicato dall'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana.

Difesa, 40mila soldati in più. Crosetto: no aumento organici, numeri fissati da legge

Secondo l'anticipazione riportata da La Stampa e La Repubblica l’aumento sarebbe da attuare nell'arco temporale di cinque/otto anni, arrivando a circa 135 mila soldati ordinari. Il ministro Crosetto ha smentito: "La consistenza delle Forze Armate è fissata da una legge. Non ho problemi a dire, come ho già detto più volte che quel modello ormai è inadeguato e va cambiato. Lo si farà in Parlamento. LEGGI QUI

Jolani: "Nessuna clemenza per chi ha ucciso i civili"

Il presidente ad interim della Siria Al Jolani ha giurato che il suo governo riterrà responsabile chiunque è coinvolto nelle uccisioni dei civili, dopo giorni di violenza nel paese. "Riterremo responsabile, con fermezza e senza clemenza, chiunque è coinvolto nello spargimento di sangue di civili... o che ha oltrepassato i poteri dello Stato", ha detto in un video pubblicato dall'agenzia di stampa statale Sana, aggiungendo che sarebbe stato formato un comitato per "proteggere la pace civile". 

Media: "Lo stop all'elettricità di Gaza bloccherà solo l'impianto di desalinizzazione"

La decisione di Israele di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza avrà effetto solo su una sola struttura, l'impianto di desalinizzazione vicino a Deir el-Balah, nella parte centrale dell'enclave palestinese. Lo ha sottolineato un funzionario israeliano, commentando al Times of Israel la decisione del ministro dell'Energia, Eli Cohen.

Siria, capo Idf visita truppe israeliane nella zona cuscinetto

Il capo di stato maggiore dell'Idf, il tenente generale Eyal Zamir, ha effettuato una visita alle truppe israeliane nella zona cuscinetto, all'interno della Siria meridionale. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. Secondo la stessa fonte, il generale Zamir ha visitato l'area e ha tenuto una valutazione con gli ufficiali, tra cui il capo del comando settentrionale, Ori Gordin, e il comandante della 210ma Divisione regionale Bashan, Yair Peli. La visita del generale Zamir in Siria avviene mentre il controllore dell'Idf, Ofer Sarig, sta effettuando un'ispezione della prontezza, della disciplina e delle attività di routine del comando nord. L'Idf ha descritto la sua presenza nella zona cuscinetto della Siria meridionale come una misura temporanea e difensiva, anche se il ministro della Difesa, Israel Katz, ha dichiarato che le truppe rimarranno dispiegate in nove postazioni dell'esercito nell'area "a tempo indeterminato". In Israele, il livello di allerta è molto alto per la situazione in Siria, a maggior ragione ora, per le gravi violenze esplose nelle province di Latakia e Tartus, con un bilancio di 1.300 morti, per lo più militari e civili della minoranza alawita del presidente deposto Bashar Al-Assad.

Tel Aviv, famiglie ostaggi protestano davanti base militare. VIDEO

Stop elettricità a Gaza: Israele minaccia conseguenze se non tornano tutti gli ostaggi

Questa decisione arriva dopo che Israele ha annunciato il blocco dell'ingresso degli aiuti umanitari e altre merci a Gaza, accusando Hamas di rifiutare una proposta per prolungare la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi. Israele ha inoltre minacciato "ulteriori conseguenze" e un possibile ritorno alla guerra. Il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva dichiarato la scorsa settimana di essere pronto ad aumentare la pressione su Hamas e non aveva escluso un'interruzione totale dell'elettricità se il gruppo non cambierà posizione nei negoziati.

Israele blocca la fornitura di elettricità a Gaza

Il ministro dell'Energia israeliano Eli Cohen ha ordinato alla Israel Electric Corporation di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza, una mossa che sembra voler aumentare la pressione su Hamas, che ha in mano ancora 59 ostaggi israeliani. Lo scrive il Times of Israel. "Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione affinché tutti gli ostaggi tornino e ci assicureremo che Hamas non sia a Gaza nel 'giorno dopo'", ha dichiarato Cohen in un videomessaggio. 

Hamas, non sono cambiate le condizioni per seconda fase

Scambio di ostaggi-prigionieri, ritiro completo di Israele dalla Striscia di Gaza e garanzia di non tornare alla guerra: sono sempre queste le condizioni poste da Hamas per avviare la seconda fase del cessate il fuoco con Israele. Lo ha detto il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, in un'intervista trasmessa da al Jazeera, in cui ha sottolineato che le condizioni poste non sono cambiate. Qassem ha ribadito, inoltre, che Hamas "rifiuta di estendere la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco". Alcuni passaggi dell'intervista vengono ripresi dal quotidiano Times of Israel, in particolare quello in cui Qassem afferma di non "escludere la possibilità di un incontro con i rappresentanti dell'amministrazione statunitense". Un'apertura che il portavoce attribuisce al fatto che "Hamas comprende che Washington ha la capacità di fare pressione" su Israele a queste condizioni.

Auto a Tel Aviv esplosa per un ordigno, ma non è terrorismo

L'esplosione dell'auto a Tel Aviv è stata causata da un ordigno. Lo scrive Ynet mentre diversi resoconti sui media israeliani affermano che uno dei feriti dell'autobomba è Shlomo Lahiani, ex sindaco di Bat Yam, un sobborgo a sud della città. Secondo quanto riferito, Lahiani - sindaco dal 2003 al 2014 - è rimasto leggermente ferito quando la sua auto è esplosa sull'autostrada. La polizia ha concluso in ogni caso che l'esplosione non è correlata al terrorismo, secondo Channel 12. L'ex sindaco, 58 anni, è stato incarcerato nel 2015 dopo essersi dichiarato colpevole di reati fiscali e di aver accettato tangenti, ed è stato preso di mira con autobombe già nel 2021 e 2024, entrambe scoperte prima che esplodessero, secondo quanto riferisce Kan.

Auto esplode in autostrada a sud di Tel Aviv, due feriti

Due persone sono rimaste ferite per l'esplosione di un'auto sull'autostrada Ayalon a Tel Aviv, all'altezza dello svincolo La Guardia. Lo riporta Haaretz secondo cui i due feriti hanno circa 35 anni, hanno riportato ferite da moderate a lievi e sono stati trasportati al Wolfson Hospital per le cure. La polizia ha annunciato che molti agenti si stanno recando sul posto per indagare sulle circostanze dell'incidente. Secondo Ynet, l'auto esplosa apparteneva a un ex sindaco del centro di Israele.

Domani alla Knesset dibattito su possibile uscita da Oms

Anche Israele valuta la possibilità di uscire dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) dopo l'annuncio del ritiro da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo il sito web della Knesset, riporta il Times of Israel, domani la commissione Salute del Parlamento terrà un dibattito sul "ritiro di Israele dall'Organizzazione mondiale della sanità". Il sito di notizie Walla precisa che il dibattito si terrà su richiesta dei membri del Likud, il partito conservatore del primo ministro Benjamin Netanyahu e dei parlamentari dei partiti di estrema destra Sionismo religioso e Otzma Yehudit.

"La politica dell'Oms è spesso macchiata da antisemitismo e chiara discriminazione nei confronti di Israele e costituisce una grave violazione della legittimità dello Stato di Israele come Stato sovrano", hanno dichiarato i deputati che sostengono l'uscita del Paese dall'Oms, che è stata molto critica nei confronti delle azioni israeliane a Gaza, in particolare a proposito degli attacchi agli ospedali.

Smotrich: "Stiamo creando amministrazione per esodo da Gaza"

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato che il governo, sotto la guida del primo ministro Benyamin Netanyahu e del ministro della Difesa Israel Katz, sta lavorando per creare un'"amministrazione per la migrazione" che sovrintenderà all'esodo dei residenti palestinesi dalla Striscia di Gaza.  Lo scrivono i media israeliani.  Rivolgendosi al Caucus della Terra di Israele alla Knesset, Smotrich ha affermato che la questione del bilancio per il piano "non sarà un ostacolo" e ha definito il compito logisticamente "complesso":  "Se facciamo uscire 5.000 gazawi al giorno, ci vorrà un anno", ha spiegato.

Katz: 'al-Jolani è un terrorista di al-Qaida'

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha attaccato i nuovi governanti islamisti della Siria, dopo la violenta offensiva contro combattenti della setta alawita dell'ex presidente Bashar al-Assad, definendo il nuovo presidente del paese "un terrorista di al-Qaida".  Le forze di sicurezza siriane e i gruppi a loro affiliate avrebbero ucciso centinaia di civili secondo l'Osservatorio per i diritti umani in Siria. "[Abu Mohammed] al-Jolani ha cambiato la sua tunica con un abito e si è presentato con un volto moderato", ha detto Katz in una dichiarazione. "Ora ha tolto la maschera e ha mostrato il suo vero volto: un terrorista jihadista della scuola di al-Qaida che sta commettendo atti orribili contro la popolazione civile."   "Israele si difenderà da qualsiasi minaccia proveniente dalla Siria", ha aggiunto Katz, promettendo che l'esercito continuerà a occupare una zona cuscinetto lungo il confine e a lavorare per mantenere il sud della Siria demilitarizzato. 

Domani nuovi negoziati Doha, obbiettivo preservare tregua

Salvo complicazioni, riprenderanno domani a Doha i negoziati sull'accordo di tregua siglato a metà gennaio da Israele e Hamas. In Qatar e' atteso anche l'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, con Washington ormai parte attiva anche grazie ai colloqui bilaterali che ha avviato con il movimento plaestinese. Witkoff sarebbe intenzionato a condurre negoziati a oltranza fino a quando non si arriverà a un accordo. Quale sarà l'esito finale delle trattative, sempre che vi sia una conclusione positiva, e' ancora un'incognita. Israele, con l'appoggio degli Stati Uniti, continua a premere per un prolungamento di due mesi della fase uno dell'intesa, scaduta già domenica scorsa. Hamas, sostenuta dai paesi arabi, finora ha insistito nel richiamare Israele a tenere fede ai patti di gennaio e avviare la fase due, che prevede il ritiro delle forze israeliane da Gaza. Ma anche se ieri ha parlato di "segnali positivi" per l'avvio di discussioni sulla nuova fase, potrebbe cedere alle pressioni americane.

Futuro Medioriente, Hamas apre a rilascio altri ostaggi

Idf: raid contro militanti che piazzavano esplosivi a Gaza

L'esercito israeliano ha reso noto di aver condotto un attacco aereo oggi contro militanti che piazzavano un ordigno esplosivo nel nord di Gaza. "Stamattina, diversi terroristi sono stati identificati mentre operavano in prossimità delle truppe dell'Idf e tentavano di piazzare un ordigno esplosivo nel terreno nel nord di Gaza", ha affermato l'esercito in un comunicato, aggiungendo che un aereo da guerra israeliano "ha colpito i terroristi".

Attacco esercito israeliano a Gaza, due morti

Due persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un attacco delle forze israeliane nel quartiere di Shujaiya, a est della città di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Salute dell'enclave palestinese A quanto riportato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, sempre oggi un drone israeliano ha preso di mira obbiettivi nella zona di Zafarana, a est del campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia.

Witkoff atteso a Doha nel quadro dei nuovi sforzi per ripresa negoziato su Gaza

L'inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff è atteso a Doha nei prossimi giorni nel quadro degli sforzi per rilanciare i negoziati per estendere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha reso noto Axios dopo l'annuncio, da parte di Israele, dell'invio lunedì nel Qatar di una delegazione "su invito dei mediatori sostenuti dagli Stati Uniti". Hamas ha parlato di segnali "positivi" della possibilità di negoziare la seconda fase dell'accordo. Sempre secondo Axios, l'Amministrazione Trump, sulla scia delle intenzioni manifestate da Israele, auspica l'estensione della prima fase dell'accordo sulla tregua, terminata sabato della scorsa settimana, fino alla fine del Ramadan (fine marzo) e della Pesach il 20 aprile.

Jolani: "Siriani facciano pace, possiamo vivere insieme"

"Possiamo vivere insieme", ha dichiarato il presidente ad interim della Siria, Ahmad Sharaa (al-Jolani), in un appello a tutti i siriani perché ritrovino la pace e l'unità nazionale, dopo i sanguinosi scontri e le stragi di alawiti degli ultimi giorni, che hanno lasciato sul terreno circa 1.000 morti.

Idf, test a sorpresa per prontezza a possibili infiltrazioni

Il capo di Stato maggiore israeliano, il generale Eyal Zamir, ha ordinato un test a sorpresa per le forze dell'esercito (Idf) volto a testare la loro prontezza a possibili scenari di infiltrazione in basi e postazioni: lo ha annunciato l'Idf questa mattina, come riporta il Jerusalem Post. L'esercitazione, coordinata dalla Divisione Operazioni in collaborazione con il Centro nazionale di addestramento terrestre e il Controllore dell'Idf, simulerà scenari di infiltrazione nella base aerea di Ramat David da diverse direzioni. L'Idf ha avvertito che ci sarà un movimento delle forze di sicurezza e dell'aeronautica durante il test e che si sentiranno anche delle esplosioni. La base di Ramat David si trova a 20 km a sud-est di Haifa, nel nord di Israele.

Media: inviato Trump a Doha per spingere su nuovo accordo

L'inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sarà a Doha martedì per tentare di raggiungere un nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco fra Israele e Hamas. Lo riporta Axios, citando alcune fonti. Le trattative saranno le prime da quando il presidente statunitense Donald Trump ha assunto l'incarico e da quando è scaduto l'accordo iniziale di 42 giorni di cessate il fuoco a Gaza. Witkoff volerà a Doha dopo aver partecipato all'incontro fra i funzionari americani e quelli ucraini in Arabia.

Media: Hamas chiede negoziati immediati sulla seconda fase

Hamas ha reso noto che i suoi funzionari hanno incontrato il capo dell'agenzia di intelligence generale egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, al Cairo, per discutere dei progressi nell'attuazione del cessate il fuoco a Gaza. "La delegazione ha sottolineato la necessità di aderire a tutti i termini dell'accordo, di procedere immediatamente all'avvio dei negoziati per la seconda fase, di aprire i valichi di frontiera e di consentire l'ingresso di materiali di soccorso a Gaza senza restrizioni o condizioni", ha affermato il movimento, come riporta al Jazeera. Hamas ha inoltre sostenuto la proposta guidata dall'Egitto per la ricostruzione di Gaza, inclusa la sua richiesta di un governo di transizione per gestire il territorio fino a quando non si potranno tenere le elezioni. Da parte sua, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel di non essere a conoscenza di alcun progresso nei colloqui relativi alla seconda fase. 

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