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Guerra Ucraina Russia. Meloni e Zelensky: "Ue in negoziati pace, coordinamento con Usa"

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Ucraina, bilaterale Zelensky-Vance poco produttivo
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Ucraina, bilaterale Zelensky-Vance poco produttivo
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La presidente del Consiglio ha avuto una conversazione telefonica con il presidente dell'Ucraina per discutere gli ultimi sviluppi per mettere fine al conflitto. L'Ucraina è pronta a "parlare di tutto" e a negoziati costruttivi, ma gli Usa non hanno ancora predisposto un piano per porre fine alla guerra su vasta scala, ha detto Zelensky, che spiega come gli Usa non abbiano in realtà mai visto l'Ucraina nella Nato. La Russia attacca Mattarella, dura risposta delle istituzioni italiane

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La presidente del Consiglio Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il presidente dell'Ucraina Zelensky per discutere gli ultimi sviluppi per mettere fine al conflitto: "Ue deve far parte dei negoziati, occorre un coordinamento con gli Usa".

L'Ucraina è pronta a "parlare di tutto" e a negoziati costruttivi, ma gli Usa non hanno ancora predisposto un piano per porre fine alla guerra su vasta scala, ha detto Zelensky, che spiega come gli Usa non abbiano in realtà mai visto l'Ucraina nella Nato. Incontro tra il presidente ucraino e il vicepresidente degli Stati Uniti Vance.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come "invenzioni blasfeme" le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un discorso all'università di Marsiglia la scorsa settimana aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all'Ucraina. Lo riferisce la Tass.

Volodymyr Zelensky ha riferito su X di aver avuto un colloquio telefonico con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il quale l'ha ringraziata per il supporto dell'Italia all'Ucraina. "L'Europa deve partecipare a pieno titolo ai negoziati di pace e agli sforzi per prevenire guerre future".

"Potremo arrivare a un accordo ragionevole tra Russia e Ucraina”, ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti alla conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Trump ha annunciato ieri sera anche un incontro, domani, tra funzionari americani, ucraini e russi, che dovrebbero poi rivedersi la prossima settimana in Arabia Saudita. Ma Kiev smentisce, ricordando che dal 2022, anno dell'invasione, la Russia non partecipa alla Conferenza.

Un drone d'attacco russo con una "testata altamente esplosiva" ha colpito nella notte tra giovedì e venerdì il sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl, ovvero la massiccia struttura in acciaio e cemento che copre il reattore n. 4 del sito: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Conferenza Monaco, Vance: “La censura in Europa è una minaccia più grave di Putin”

Si è aperta oggi in Germania la Conferenza sulla sicurezza, con i  riflettori puntati sui rapporti tra Bruxelles e Washington, le spese per  la difesa e l'avvio dei negoziati per la pace in Ucraina. A margine  della riunione, bilaterale tra Zelensky e il vicepresidente americano.  La Russia non partecipa, come invece aveva annunciato ieri Trump. La  presidente della Commissione europea: "Nessuno vince con dazi”. LEGGI L'ARTICOLO

A Chernobyl un missile colpisce il reattore 4, grande esplosione ed incendio

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato  che “i livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali  e stabili", ma la situazione resta sotto stretta osservazione. LEGGI L'ARTICOLO

Meloni e Zelensky: serve stretto coordinamento con Ue e Usa

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. I due leader, spiega una nota di Palazzo Chigi, hanno discusso degli ultimi sviluppi in corso per mettere fine al conflitto, con l'obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura. La presidente del Consiglio "ha riaffermato il sostegno dell'Italia all'Ucraina e al popolo ucraino anche in vista dei futuri colloqui ed entrambi hanno concordato sull'importanza di mantenere uno stretto coordinamento con i partner europei e gli Stati Uniti". 

Trump e Putin al lavoro per negoziati di pace Ucraina Russia. Cosa succede ora?

Svolta  nei negoziati per il conflitto tra Russia e Ucraina, su iniziativa del  presidente americano Donald Trump che ha parlato, in una lunga  telefonata, con Vladimir Putin. I due presidenti si sono confrontati per  un'ora e mezza, secondo il Cremlino, decidendo di "far iniziare  immediatamente i negoziati" sull'Ucraina. Poi il tycoon ha chiamato anche il presidente ucraino Zelensky.

Guerra in Ucraina, le condizioni di pace che Putin accetterebbe

Donald Trump ribadisce la sua volontà di "mettere fine alla guerra orribile" in  Ucraina. "Mi piacerebbe incontrare Putin presto", ha affermato il  presidente Usa intervenendo ieri in videoconferenza al World Economic  Forum di Davos, assicurando che anche "l'Ucraina è pronta a un accordo".  Ma le pressioni del tycoon - anche e soprattutto in tema economico - non sembrano smuovere il Cremlino. "Nulla di nuovo", ha detto il portavoce Dmitrij Peskov. "Restiamo pronti al dialogo",  ha però assicurato, purché sia "un dialogo su un piano di parità e nel  rispetto reciproco". Putin è "pronto" a eventuali colloqui, ma a precise  condizioni. COSA SAPERE

Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre  la guerra in Ucraina procede - con Kiev che di recente ha accusato le  truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete  elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e  nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è  chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine  con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina  nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è  stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato  delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in  cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a  Mosca. GLI SCENARI

Zelensky sente Meloni: "Europa sia nei negoziati"

"Ho avuto una colloquio telefonico con la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e ho ringraziato l'Italia per il suo completo supporto all'Ucraina. L'ho informata dei miei recenti contatti con l'amministrazione statunitense, incluso il mio incontro con il Vicepresidente JD Vance e la mia chiamata con il Presidente Trump". Lo riferisce Volodymyr Zelensky su X. Nel suo post Zelensky ha anche sottolineato: "L'Europa deve partecipare a pieno titolo ai negoziati di pace e agli sforzi per prevenire guerre future". "Abbiamo discusso del coordinamento con i partner su efficaci garanzie di sicurezza per l'Ucraina e possibili quadri per garantire la sicurezza a lungo termine. Ho sottolineato che la garanzia più forte e conveniente è l'adesione alla Nato. Finché l'Ucraina non riceverà un invito, è fondamentale che i nostri partner sostengano lo sviluppo del nostro esercito forte e moderno, dei sistemi di difesa aerea, delle capacità a lungo raggio e di una flotta capace. Ho anche sottolineato che prima di qualsiasi negoziazione, Europa, Stati Uniti e Ucraina devono coordinare una strategia di difesa e sicurezza unificata con un chiaro piano d'azione. L'Europa deve partecipare a pieno titolo ai negoziati di pace e agli sforzi per prevenire guerre future", ha sottolineato.

Mosca: da Mattarella invenzioni blasfeme su Russia. VIDEO

Mosca: da Mattarella invenzioni blasfeme su Russia
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Mosca: da Mattarella invenzioni blasfeme su Russia
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Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono

Il presidente americano Donald Trump punta a negoziare un "accordo" con  l'Ucraina affinché Kiev offra una "garanzia" sulle sue immense risorse  minerarie, in cambio degli aiuti statunitensi contro la Russia.  L’Ucraina è molto fornita di terre rare che nei prossimi anni saranno  molto richieste. COSA SAPERE

Russia, ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea

Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in  passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e  Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere  interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le  centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. IL PUNTO

Tajani: "Pace in Ucraina deve garantire sicurezza dell'Europa"

Quelle sulla pace "non possono essere proposte che sono finalizzate a indebolire l'Ucraina. Dobbiamo fare in modo che ci sia una pace giusta che garantisca la sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa. Questo è quello che io ritengo si debba fare, lavoreremo insieme agli europei e agli americani. Trovo veramente difficile che ognuno possa andare americani ed europei per conto proprio. Dovrà esserci comunque una sinergia. E noi non ci tireremo indietro, siamo un grande Paese. Facciamo tutto ciò che possiamo per lavorare a favore della pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Bisogna costruire una trattativa che porti al cessate il fuoco e alla pace, tenendo presente che anche con l'Ucraina bisogna parlare. Non è che si possa fare un accordo senza parlare con gli ucraini. Noi abbiamo sempre difeso l'integrità territoriale dell'Ucraina, abbiamo difeso il diritto dell'Ucraina ad esistere. Quindi continueremo a dire che la pace deve essere sottoscritta con una presenza attiva dell'Ucraina. Sulla proposta di Merz di una cessate il fuoco prima dell'avvio della trattativa, "ora siamo ancora nella fase delle diverse idee, delle diverse proposte. Prima finisce la guerra, meglio è. Tutte le proposte che vanno in direzione alla fine della guerra sono proposte positive", ha spiegato.

Giuli: 'Inaccettabili offese a Mattarella dimostrano verità sue parole Marsiglia'

"Le inaccettabili offese della portavoce del ministero degli Esteri russo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dimostrano quanto fossero centrate le parole da lui pronunciate a Marsiglia. Massima solidarietà da parte mia e del ministero della Cultura al Capo dello Stato". Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Zelensky: pronti a pace che sia giusta e garantita

L'Ucraina è  pronta a lavorare su una pace vera e con tutte le garanzie necessarie. A  sottolinearlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelenzky in un  post pubblicato su Telegram dopo il suo incontro a Monaco con il  vicepresidente americano Jd Vance. "Siamo pronti a muoverci il più rapidamente possibile verso una pace reale e garantita", ha scritto. "Apprezziamo sinceramente la determinazione del presidente Trump, che  può aiutare a fermare la guerra e fornire all'Ucraina giustizia e  garanzie di sicurezza", ha assicurato.

Vedova Navalny: non ha senso negoziare con Putin

La vedova del dissidente russo Alexei Navalny ha avvertito, nel  corso dei colloqui sulla fine della guerra in Ucraina, che "non ha senso  cercare di negoziare" con il presidente russo Vladimir Putin. "Anche se  decideste di negoziare con Putin, ricordatevi che mentirà", ha detto  Yulia Navalnaya alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, due giorni  prima del primo anniversario della morte di Navalny. "Tradirà. Cambierà  le regole all'ultimo momento e vi costringerà a fare il suo  gioco". 

Kallas: pericoloso offrire ad aggressore ciò che vuole

Nella guerra in Ucraina e nelle trattative per la pace, se "verra' offerto all'aggressore tutto cio' che vuole, e anche qualcosa in piu', allora inviteremo tutti gli aggressori del mondo" a cercare di "accaparrarsi" i territori vicini. "Questo e' in realta' dannoso per la sicurezza mondiale". Lo ha detto l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, intervenendo in un panel alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Kallas: senza Nato servono garanzie; disposti a invio truppe?

"Quando viene detto che l'ingresso della Nato e' fuori discussione, allora tutti i 27 Paesi Ue, o chiunque sostenga l'Ucraina, devono rispondere a questa domanda. Se dite che diamo garanzie di sicurezza, cosa intendete? Siete disposti a inviare le vostre truppe sul terreno? Siete disposti a fornire capacita' e munizioni e, se si', in che quantita', in modo da scoraggiare guerre e conflitti futuri?". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Zelensky: buon incontro con Vance, non sarà l'ultimo

Gli Stati Uniti vogliono una "pace duratura" in ucraina. Lo ha detto il vicepresidente Usa JD Vance incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine della conferenza sulla sicurezza a Monaco. Il leader ucraino da parte sua ha detto di avere avuto un "buon" incontro con Vance, che "non sarà l'ultimo". 

Vance all'incontro con Zelensky: "Vogliamo pace duratura"

Gli Stati Uniti vogliono "una pace duratura" in Ucraina. Ad assicurarlo e' stato il vicepresidente americano JD Vance dopo il suo incontro a Monaco con il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky. 

Zelensky incontra Vance: "Dobbiamo trovare un piano per fermare Putin"

Kallas: Vance? Sembra voglia litigare ma non lo vogliamo

"Ascoltando il suo discorso, sembra che cerchi di litigare con noi, ma noi non vogliamo litigare con i nostri amici". Lo ha detto l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco e rispondendo a una domanda sulle parole del vicepresidente degli Usa, JD Vance. 

Kallas: Paesi Ue dicano se pronti a inviare truppe a Kiev

"I 27 Paesi Ue, o altri Paesi, che si dicono a favore delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina ora devono anche dire se sono pronti a inviare truppe e quante". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas intervenendo alla Conferenza di Monaco. 

Crosetto: da Mosca insulti, falsità e propaganda

"La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, con nove giorni di ritardo, decide di attaccare il Quirinale e la persona stessa del nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la solita tecnica cui la propaganda russa ci ha abituato da decenni: mistificando e falsificando la realta' di un discorso, quello del capo dello Stato tenuto a Marsiglia, che era molto preciso, chiaro, denso di precisi riferimenti storici e geopolitici". Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Fontana: da Mattarella impegno per la pace, solidarietà

"Esprimo la mia solidarietà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le cui parole riflettono un forte impegno per la pace e per i principi di libertà e democrazia". Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, dopo le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo. 

Conferenza Monaco, iniziato incontro tra Vance e Zelensky

In corso l'incontro tra il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito ai cronisti il portavoce della presidenza ucraina, Sergiy Nykyforov. 

Meloni: attacchi a Mattarella offesa a tutta la nazione

Gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha definito "invenzioni blasfeme" le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l'intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta. Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell'intero Governo, al Presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell'aggressione perpetrata ai danni dell'Ucraina". Lo afferma in una nota la premier Giorgia Meloni. 

Tajani: solidarietà a Mattarella, da Mosca parole offensive

"Solidarietà al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le parole offensive giunte da Mosca nei suoi confronti. Rinnovo, anche a nome di Forza Italia, la piena fiducia nell'operato del Capo dello Stato, riconosciuto da tutti un autorevole uomo di pace". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando le critiche al capo dello Stato mosse dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. 

Opac: in Ucraina usati agenti tossici

L'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha rilevato la presenza dell'agente tossico Cs, un gas lacrimogeno molto potente e bandito, in proiettili utilizzati sul campo di battaglia in Ucraina. Le analisi sono state condotte su alcune granate ed esemplari di vegetazione forniti all'Opac da Kiev. L'organizzazione per il momento non ha indicato chi abbia usato questo tipo di armi bandite in guerra. E' la seconda volta che viene rilevata la presenza del Cs. 

Crosetto: serve difesa comune, Italia farà la sua parte

"L'Europa, mai come oggi, non può più permettersi di restare indietro: serve una difesa comune credibile, capace di proteggere i nostri cittadini e di garantire stabilità nel contesto geopolitico attuale. Ora è il momento di agire con determinazione e, anche, di far seguire, alle parole, i fatti". Lo ha dichiarato in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Quirinale, Mattarella sereno: si rimanda a testo su Russia

Il Presidente della Repubblica è assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia. È quanto filtra dal Quirinale. 

La Russa: inopportune dichiarazioni di Mosca su Mattarella

"Trovo inopportune e fuori luogo le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Al capo dello Stato Sergio Mattarella, custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della nazione, rinnovo la mia stima ed esprimo la vicinanza mia personale e del Senato". A scriverlo sui social è il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Pistorius: inaccettabile discorso di Vance

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha criticato il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, il cui discorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco ha accusato i governi europei di ignorare le preoccupazioni degli elettori sull'immigrazione e di limitare la liberta' di parola. "La democrazia e' stata messa in discussione dal vicepresidente degli Stati Uniti per tutta l'Europa", ha detto Pistorius dal palco principale della conferenza. "Egli parla di annientamento della democrazia. E se ho capito bene, sta paragonando le condizioni di alcune parti d'Europa con quelle di regioni autoritarie... questo non è accettabile". 

Pistorius: Ue deve fare la parte del leone sulla deterrenza

"È ormai chiaro da tempo che noi dobbiamo fare la parte del leone sulla deterrenza". Lo ha detto il ministro della Difesa, Boris Pistorius, parlando a Monaco. "Dobbiamo formare la realtà prima che la realtà formi noi", ha continuato, sottolineando che questo vada fatto anche se gli Usa hanno affermato di voler restare nella Nato. 

Kiev: "Raid russo su ex centrale Chernobyl è crimine di guerra"

''Un crimine di guerra''. Così il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha definito l'attacco condotto nelle notte dalle forze armate russe con droni contro l'ex centrale nucleare di Chernobyl. Lo Sbu ha anche annunciato che dalla Procura è stata aperta una indagine per verificare l'entità dei danni causati alla struttura di cemento, precisando che i livelli delle radiazioni restano nella norma.

Mosca aveva negato di essere coinvolta nell'attacco, ma lo Sbu ha riferito di aver trovato sul luogo dell'impatto resti di droni del tipo Shahed di fabbricazione iraniana e in dotazione dell''esercito russo. "Per provocare il massimo danno, questo drone d'attacco era dotato di una testata ad alto potenziale esplosivo", ha scritto lo Sbu su Telegram.

Musk posta il discorso di Vance: "Make Europe great again"

"Make Europe great again!. Mega, Mega, Mega": Elon Musk ha postato e commentato così l'intervento di JD Vance alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, rilanciando il suo slogan, una declinazione in versione europea di quello trumpiano 'Maga' (Make America great again). 

Zelensky: pace solo se Trump si schiera con Kiev

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha auspicato che il leader americano Donald Trump "scelga di stare dalla parte dell'Ucraina". "Solo se scegliera' il nostro lato e non una posizione di mezzo, credo che potra' spingere Putin a mettere fine alla guerra", ha dichiarato il leader di Kiev durante la Conferenza di Monaco sulla Sicurezza.

Pistorius: inaccettabili accuse di Vance su democrazia Ue

"Non posso lasciare senza commento il vicepresidente americano. Questa democrazia è stata messa in discussione dal vicepresidente Usa. E se ho capito bene, lui paragona la democrazia europea ai regimi autoritari.  Questo non è accettabile". Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Monaco.  "Io respingo in modo energico quello che ha sostenuto", ha aggiunto. 

Zelensky: "Su terre rare non firmeremo qualunque cosa"

Quello sulle terre rare con gli Usa "non è un documento di sicurezza ma un memorandum tra due parti. So che avrò un incontro col vicepresidente Vance, non so, credo stasera ma sono qui fino a domani, stasera e domattina per me è indifferente. Come mi ha detto Trump 'puoi venire quando vuoi a Washington', io dico 'puoi venire quando vuoi, io sono qui a Monaco'. Sono pronto a incontrare, ma non a firmare tutto. Io non firmerò nulla in realtà, sono i ministri a farlo, ma firmeranno un memorandum su come salvare i minerali critici se sarà pronto - lo spero -  tutto qui". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Zelensky: "Vedrò Putin solo dopo un piano con Trump"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito che incontrera' "solo un russo ed è Vladimir Putin" ma solo "dopo che avremo un piano comune con Donald Trump". "Solo in questo caso sono disposto a incontrarlo e in nessun altro formato", ha detto Zelensky durante la Conferenza di Monaco sulla Sicurezza commentando le notizie di un possibile incontro in Arabia Saudita la prossima settimana tra Russia, Usa e Ucraina. 

media: americano arrestato a Mosca con mezzo chilo droga

Un cittadino statunitense e' stato arrestato all'aeroporto Vnukovo di Mosca con mezzo chilo di marijuana nascosto in contenitori di marmellata, ha riferito il popolare canale Telegram russo Mash. Secondo il canale, che conta piu' di 3 milioni di abbonati, l'americano e' stato arrestato il 7 febbraio e in seguito sottoposto a custodia cautelare in carcere. Il cittadino statunitense, identificato come K. Byers, rischia ora una condanna da cinque a dieci anni di carcere per traffico di droga su larga scala. La notizia e' stata confermata anche dal media investigativo russo Agentstvo, anche se le autorita' non hanno ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito.

Zelensky: "Usa non ci hanno mai visto nella Nato, non è Trump"

Gli Stati Uniti non hanno mai visto l'Ucraina nella Nato, nessun Presidente americano, incluso Joe Biden ha mai visto l'Ucraina nella Nato, non è una posizione che riguarda solo Donald Trump, ha affermato il Presidente ucraino Volodymir Zelensky, in un intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, sottolineando che questo non significa che le cose non possano cambiare. Se non possiamo entrare nella Nato, dobbiamo fare entrare la Nato in Ucraina, ha aggiunto. 

Zelensky: “Su terre rare non firmeremo qualunque cosa”

Quello sulle terre rare con gli Usa "non è un documento di sicurezza ma un memorandum tra due parti. So che avrò un incontro col vicepresidente Vance, non so, credo stasera ma sono qui fino a domani, stasera e domattina per me è indifferente. Come mi ha detto Trump 'puoi venire quando vuoi a Washington', io dico 'puoi venire quando vuoi, io sono qui a Monaco'. Sono pronto a incontrare, ma non a firmare tutto. Io non firmerò nulla in realtà, sono i ministri a farlo, ma firmeranno un memorandum su come salvare i minerali critici se sarà pronto - lo spero - tutto qui". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Dobbiamo salvare questi minerali critici e sono stato felice che il Segretario al Tesoro Usa sia venuto a Kiev, ha portato i documenti e ho detto che i nostri avvocati lo avrebbero esaminato e lo avremmo restituito con alcuni cambiamenti e consigli", ha detto Zelensky. "Dobbiamo salvare quei minerali e i Paesi che ci sostengono avranno priorità sugli investimenti, lavoro e investimenti e poi divideremo i profitti con un partner o l'altro. Questo è molto importante, salvarli e non darli a Nord Corea, Cina, non so a chi la Russia voglia darli dopo l'occupazione", ha sottolineato.

Zelensky: "Gli Usa non hanno mai voluto Kiev nella Nato"

"A essere onesti, gli Stati Uniti" sia con Joe Biden che con Donald Trump "non ci hanno mai visti nella Nato, ne hanno solo parlato. Alcuni deputati o senatori sì, ma a livello di leader, di presidenti, non ho mai sentito che saremmo entrati nella Nato, mai". Lo ha detto il presidente ucraino Voldoymyr Zelensky alla conferenza di Monaco sottolineando che "non è una questione di Trump, ma è una questione di politica degli Usa". Tuttavia, ha aggiunto, "anche se la Nato non è per oggi, chiederemo domani" di poter aderire. Nel frattempo, aggiunge Zelensky, "dobbiamo rafforzare il nostro esercito: abbiamo 110 brigate, la Russia ne ha 220, il doppio di noi".

Ucraina, Mulè: "La pace passa per l'adesione alla Ue"

"Questa è una fase delicatissima, ma dobbiamo salutarla con grande giubilo perché finalmente c'è un dialogo aperto e le parti hanno la possibilità di parlarsi. Il fatto che sia stato Donald Trump a riaprire il dialogo non deve creare dibattito, l'importante è l'obiettivo, ovvero la pace. Come ha ribadito Ursula von der Leyen dobbiamo puntare ad una pace onorevole, o come spesso abbiamo ribadito, una pace giusta. La pace in Ucraina passa dal raggiungimento della consapevolezza dell'UE che l'aggressione dell'Ucraina era ed è una minaccia che non si fermerà quando finirà la guerra e chiama l'Europa a dotarsi degli strumenti necessari. Oggi la presidente von der Leyen ha detto di scorporare dal Patto di Stabilità le spese per la Difesa e questo significa che l'Europa può finalmente attrezzarsi per un potersi difendere. Il problema è che in Europa non c'è una voce univoca. La pace in Ucraina passa per un binario: l'adesione all'UE e quella alla Nato. Sulla Nato la vedo difficile, perché c'è bisogno dell'unanimità. Sull'adesione all'UE - che costituirebbe un ombrello per la sicurezza dell'intera Europa - il processo è più avanzato". Lo ha detto Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera dei Deputati, ospite a Tagadà su La7.

Il passaggio del discorso di Mattarella criticato da Mosca

Ecco parte del lungo intervento dedicato ai nuovi equilibri mondiali del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciato all'università di Marsiglia lo scorso 5 febbraio. Dopo un'analisi dedicata alla situazione determinatasi in Europa a partire dalla crisi del 1929 si arriva al passaggio che ha provocato, a quasi dieci giorni di distanza, alla dura critica di Mosca veicolata dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Ecco uno stralcio del discorso del capo dello Stato: "La storia, in particolare quella del XX secolo, ci ha insegnato che quest'ordine è un'entità dinamica, subordinata a equilibri che, ovviamente, non sono immuni dall'essere influenzati da tensioni politiche, cambiamenti economici. Spesso, gli squilibri che affiorano hanno radici remote: negli strascichi lasciati dai conflitti del passato. Oppure corrispondono a pulsioni, ad ambizioni di attori che ritengono di poter giocare una partita in nuove e più favorevoli condizioni, con l'attenuarsi delle remore rappresentate dalle possibili reazioni della comunità internazionale e l'emergere di una crescente disillusione verso i meccanismi di cooperazione nella gestione delle crisi. Quegli strumenti nati per poter affrontare spinte inconsulte dirette a riaprire situazioni già regolate in precedenza sul terreno diplomatico. Del resto, la generosa fatica delle istituzioni sorte nei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, costellata da bruschi arresti e delusioni, purtroppo non è stata in grado di manifestare tutta la sua potenziale efficacia. I veti incrociati in Consiglio di Sicurezza hanno ripetutamente impedito all'ONU di dispiegare la sua azione di pace, e, tuttavia, quanto è riuscito a esprimere è stato un grande successo. I detrattori dell'Organizzazione dimenticano, comunque, tra l'altro, il suo ruolo cruciale nel processo di decolonizzazione, o nella costruzione di un impianto normativo per arginare l'escalation militare e favorire il disarmo. Una riflessione sul futuro dell'ordine internazionale non può prescindere da un esercizio di analisi che, guardando alle incertezze geopolitiche che oggi caratterizzano il nostro mondo, richiami alla memoria la successione di eventi, di azioni o inazioni, che condussero alla tragedia della Seconda Guerra Mondiale. La storia non è destinata a ripetersi pedissequamente, ma dagli errori compiuti dagli uomini nella storia non si finisce mai di apprendere. La crisi economica mondiale del 1929 scosse le basi dell'economia globale e alimentò una spirale di protezionismo, di misure unilaterali, con il progressivo erodersi delle alleanze. La libertà dei commerci è sempre stata un elemento di intesa e incontro. Molti Stati non colsero la necessità di affrontare quella crisi in maniera coesa, adagiandosi, invece, su visioni ottocentesche, concentrandosi sulla dimensione domestica, al più contando sulle risorse di popoli asserviti d'oltremare. Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura. Oggi assistiamo anche a fenomeni di protezionismo di ritorno. La Presidente della Commissione Europa, a Davos, pochi giorni fa, ricordava che, solo nel 2024, le barriere commerciali globali sono triplicate in valore. Crisi economica, protezionismo, sfiducia tra gli attori mondiali, forzatura delle regole liberamente concordate, diedero un colpo definitivo alla Società delle Nazioni sorta dopo la Prima guerra mondiale, già compromessa dalla mancata adesione degli Stati Uniti che, con il Presidente Wilson, ne erano stati fra gli ispiratori. Si trattò, per gli Usa, del cedimento alla tentazione dell'isolazionismo. Ma il lavoro della Società non fu comunque vano se pensiamo che ad essa dobbiamo, ad esempio, il Trattato contro il commercio di schiavi e la schiavitù, e siamo nel 1926".

Zelensky: “Per Trump Putin vuole la pace, ma è un bugiardo”

"Con il presidente Trump ho avuto una buona conversazione. Mi ha detto che Putin vuole mettere fine alla guerra. Ma io gli ho detto che è un bugiardo: io spero che possa succedere ma non mi fido di Putin". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla conferenza di Monaco. "Le telefonate sono telefonate, quello che conta sono gli incontri. Ma non accetteremo decisioni sull'Ucraina senza l'Ucraina", ha ribadito aggiungendo che Trump lo ha invitato a Washington.

Putin a Vucic: “Rafforziamo la collaborazione fra Russia e Serbia”

Il presidente russo Vladimir Putin, in un messaggio di felicitazioni al collega Aleksandar Vucic per la Festa nazionale serba del 15 febbraio, ha auspicato un ulteriore rafforzamento della collaborazione e del partenariato strategico fra i due Paesi. "I rapporti di partenariato strategico tra i nostri Paesi si sviluppano in modo dinamico nonostante le non facili condizioni internazionali", ha scritto Putin nel suo messaggio. "Sono convinto che, alla luce dei legami secolari di amicizia fraterna e vicinanza spirituale che collegano i popoli russo e serbo, potremo continuare a rafforzare la collaborazione reciprocamente vantaggiosa in vari campi, realizzando progetti comuni", ha aggiunto il presidente russo.

Wang: "Su Kiev trattative siano leali e l'Europa sia coinvolta"

"Le trattative vanno svolte lealmente". Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, rispondendo a Monaco a una domanda sulle trattative sulla pace in Ucraina. "Gli Usa hanno sviluppato un'intesa con la Russia", ha affermato. Wang ha detto di ritenere che "anche l'Europa dovrebbe essere coinvolta in questo processo. E dovremmo confrontarci su come garantire pace e stabilità in Europa nel lungo periodo", ha concluso.

Mosca contro Mattarella, paragone Russia-Nazismo "blasfemo"

Durante una lezione all'Università di Marsiglia, afferma Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, Mattarella ha "fatto paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e, come ha detto, con la Germania nazista, chiedendo che venga tenuto in considerazione il fallimento della politica occidentale dell'appeasement degli anni '30 per la risoluzione della crisi ucraina". Poi, premettendo che una tale cosa "non può essere nemmeno pronunciata", la portavoce cita le parole del presidente, secondo il quale le azioni della Russia in Ucraina "sono di natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa". "E' strano - prosegue Zakharova - sentire tali invenzioni blasfeme dal presidente dell'Italia, un Paese che conosce per esperienza diretta cos'è il fascismo. Soltanto, lo conosce in modo diverso dal nostro Paese. Il nostro Paese è stato soggetto ad un attacco mostruoso della Germania di Hitler. Il nostro Paese non solo è riuscito a cacciare il nemico dal suo territorio, ma lo ha anche riportato indietro fino a casa, distruggendolo. E allo stesso tempo ha liberato l'Europa dal nazismo e dal fascismo". La portavoce della diplomazia russa afferma inoltre che, per qualche ragione, Mattarella non ha ricordato da quale parte stava il suo Paese durante la Seconda guerra mondiale e quale "contributo" vi ha dato. "Non lo sapeva, non conosce bene la sua storia? Non credo", aggiunge Zakharova. Secondo la portavoce, Mattarella "dovrebbe pensare al fatto che oggi l'Italia, con gli altri Paesi della Nato, sta pompando con moderne armi letali il regime terrorista neonazista di Kiev, sostenendo così in modo incondizionato il regime criminale in tutti i suoi crimini". Zakharova conclude affermando che le parole di Mattarella insultano la memoria non solo degli italiani che combatterono il fascismo durante la Seconda guerra mondiale e i loro discendenti sia in Russia sia in Italia, ma anche "tutti coloro che conoscono la Storia e non accettano queste analogie inammissibili e criminali".

Castellone: “Bene che tacciano le bombe, ma è tardi”

"Quando le bombe lasciano il posto alla diplomazia è sempre una buona notizia, soprattutto per i civili". Lo scrive la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone (M5S), sui social in merito alle recenti notizie circa le trattative tra Trump e Putin per la fine della guerra in Ucraina. "Resta però il rammarico di averlo fatto troppo tardi. Molti in Europa non hanno voluto sentire la voce di chi, come noi, chiedeva da tempo una soluzione diplomatica. Adesso - aggiunge - oltre alle tante vite sprecate, cosa ci ritroviamo? Un'Ucraina devastata, un'Europa messa ai margini e Trump e Putin a decidere tutto secondo i loro desideri e interessi".

Wsj critica Trump: “Pace attraverso la debolezza?”

"Pace attraverso la debolezza in Ucraina?" Con Putin, a differenza di qualunque altro, Trump fa prima delle concessioni". E' il titolo di un duro editoriale del Wall Stree Journal sulla strategia negoziale del presidente Usa per mettere fine al conflitto in Ucraina. "Il presidente Trump - si legge - ha iniziato lo sforzo che aveva promesso per negoziare la fine della guerra in Ucraina, e i primi segnali sono scoraggianti. Sta facendo delle concessioni a Vladimir Putin senza nulla in cambio, e sta informando l'Ucraina dopo il fatto. Trump vuole negoziare una pace con onore che duri, o una pace attraverso la debolezza che ricompenserà il Cremlino?", si chiede il quotidiano capovolgendo lo slogan del tycoon "pace attraverso la forza". Secondo il Wsj la deterrenza non e' divisibile: "Trump si sbaglia se pensa che lasciare che la Russia domini l'Ucraina si tradurrà in un minore coinvolgimento degli Stati Uniti in Europa o aumenterà la deterrenza nel Pacifico. Gli Stati Uniti finiranno per spendere molto di più per la difesa e schierare più truppe in Europa per difendere la Polonia, gli stati baltici e gli impegni della Nato. Se abbandona l'Ucraina, scoprirà presto che la Cina è ancora più incoraggiata a prendere Taiwan". "A Trump - prosegue l'editoriale - piace negoziare da una posizione di forza, ma sull'Ucraina sembra uno che vuole di più un accordo. Nel frattempo, Putin continua a bombardare le città e le centrali elettriche dell'Ucraina e a prendere territorio a est, anche se a un costo umano enorme". "Se Trump vuole porre fine alla guerra a condizioni onorevoli - suggerisce la testata - potrebbe dover dimostrare di poter aumentare la pressione su Putin. Gli Stati Uniti possono aumentare il sostegno militare all'Ucraina, rimuovere i limiti all'uso delle armi e intensificare la pressione sulla Russia altrove nel mondo. Perché il Wagner Group ha ancora carta bianca in Africa? Trump deve decidere se vuole una pace onorevole in Ucraina o rischiare il suo Afghanistan o Vietnam".

Riad: "Accogliamo con favore di ospitare summit Trump-Putin"

L'Arabia Saudita ha accolto con favore l'idea di ospitare un summit tra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo spiega in una nota il ministero degli Esteri di Riad in cui si sottolinea l'impegno saudita negli sforzi per arrivare ad una pace tra Russia e Ucraina. "Il Regno dell'Arabia Saudita ha accolto la telefonata tra Putin e Trump del 12 febbraio e l'annunciata possibilità di tenere un vertice con i due presidenti in Arabia Saudita. Il regno esprime il suo favore nell'ospitare questo summit", si legge nella nota, in cui non si parla di una data dell'incontro.

Mosca: da Mattarella “invenzioni blasfeme” sulla Russia

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato oggi come "invenzioni blasfeme" le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un discorso all'università di Marsiglia la scorsa settimana aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all'Ucraina. Lo riferisce la Tass.

Vance: “Potremo arrivare a intesa ragionevole tra Russia e Ucraina”

"Potremo arrivare a un accordo ragionevole tra Russia e Ucraina". Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Vance: "Mi preoccupa allontanamento dell'Ue da valori comuni"

"La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell'Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; ciò che mi preoccupa è la minaccia dall'interno, l'allontanamento dell'Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d'America". Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Hegseth: "La presenza Usa in Europa non durerà per sempre"

Il capo del Pentagono Pete Hegseth ha detto che l'Europa deve investire nella sua difesa ora perché la presenza americana non durerà "per sempre". "Adesso è il momento di investire perché non si può dare per scontato che la presenza americana durerà per sempre", ha dichiarato Hegseth in una conferenza stampa a Varsavia dopo un incontro con il ministro della difesa polacco, riferisce il Financial Times. Washington riconosce l'importanza delle truppe statunitensi in Europa come deterrente e come parte dell'unità dell'alleanza, ma il futuro dipende dalle esigenze americane e dalla capacità dell'Europa di "farsi avanti", ha aggiunto.

Von der Leyen e Costa: "Per Kiev pace con forti garanzie"

"L'Europa è al vostro fianco per una pace giusta e duratura, con forti garanzie di sicurezza. Continueremo a fornire un sostegno costante e stabile all'Ucraina. E accelereremo i lavori per la vostra adesione all'Ue." Lo hanno sottolineato Ursula von der Leyen e Antonio Costa nell'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky: "Russia prepara guerra a Nato anno prossimo"

Il presidente russo, Vladimir Putin, sta preparando una guerra contro i Paesi Nato l'anno prossimo. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine dei lavori della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Vance: "Europa dovrebbe ovviamente partecipare ai colloqui"

Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha dichiarato che l'Europa dovrebbe unirsi ai colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina, dopo che una telefonata diretta tra il presidente Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin ha fatto temere che ne sarebbero esclusi. Parlando ai giornalisti, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Vance ha detto che "certo che l'Europa dovrebbe, ovviamente", essere coinvolta nei negoziati insieme a Stati Uniti, Russia e Ucraina.

Zelensky: "Putin prepara attacco alla Nato l'anno prossimo"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ai giornalisti a Monaco, ha affermato che, senza garanzie di sicurezza, Vladimir Putin potrebbe attaccare la Nato l'anno prossimo. I russi "possono andare avanti in Ucraina, oppure andranno in Polonia o nei Paesi Baltici, e credo che questa sia la sua idea. E credo che tutto quello che ho dall'intelligence... è che stia preparando la guerra contro i Paesi della Nato l'anno prossimo", ha detto secondo quanto riporta il Guardian. "Questo è quello che penso, non lo so, non ho il 100%" delle informazioni, ha ammesso. "Ma Dio ci benedica, fermeremo questo pazzo".

Zelensky: "Colloqui con Mosca dopo posizione comune con gli alleati"

L'Ucraina parlerà con la Russia solo quando Washington, Kiev e gli alleati europei avranno raggiunto una posizione comune. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Monaco. "Siamo pronti a qualsiasi conversazione con l'America e i nostri alleati. Se ci forniranno risposte specifiche alle nostre richieste specifiche, e una comprensione comune del pericoloso Putin, allora, con la nostra posizione unitaria, saremo pronti a parlare con i russi", ha affermato Zelensky.

Kellogg: "Putin non potrà evitare negoziati diretti con Zelensky"

Il presidente russo Vladimir Putin non potrà evitare negoziati diretti con il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky: lo ha detto l'inviato speciale di Donald Trump per la Russia e l'Ucraina, Keith Kellogg, alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, come riporta Ukrainska Pravda. Kellogg ha inoltre sottolineando la necessità di porre fine al conflitto. 

Zelensky: "Pronti a parlare di tutto ma piano Usa non c'è"

L'Ucraina è pronta a "parlare di tutto" e a negoziati costruttivi, ma gli Stati Uniti d'America non hanno ancora predisposto un piano per porre fine alla guerra su vasta scala. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa con i giornalisti alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Lo riportano i media ucraini. "Non vedo che ci sia un piano pronto negli Stati Uniti. Sono pronto a parlare realisticamente in qualsiasi momento. Siamo pronti a parlare di tutto, dal contingente alle garanzie di sicurezza. Siamo pronti a qualsiasi costruzione per fermare Putin", ha detto Zelensky. 

Zelensky: "Il drone su Chernobyl volava basso,sfuggito ai radar"

Il drone russo che la notte scorsa ha colpito il sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl volava a un'altitudine di 85 metri ed è sfuggito per questo ai radar: lo ha detto ai giornalisti alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Rbc-Ucraina. "Oggi c'è stato un attacco di droni e... abbiamo parlato con il comandante, con l'Aeronautica Militare. È interessante notare che il drone volava a un'altitudine di 85 metri. Penso che sia importante capire che i radar non possono vedere questa altitudine", ha affermato Zelensky. 

Cremlino nega il raid su Chernobyl: "Provocazione di Kiev"

Le affermazioni secondo cui la Russia avrebbe lanciato attacchi contro gli impianti nucleari ucraini sono l'ennesima provocazione da parte di Kiev, ha denunciato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Non si può parlare di attacchi condotti su alcuna infrastruttura nucleare. Pertanto, qualsiasi affermazione che questo sia accaduto non corrisponde alla realtà", ha affermato come riporta Ria Novosti. Secondo il portavoce, si tratta dell'ennesima provocazione e manipolazione. "Questo è esattamente ciò che il regime di Kiev ama e talvolta non esita a fare", ha aggiunto. 

Mosca, conquistati altri due villaggi nell'est dell'Ucraina

Le truppe russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore altri due villaggi nell'est dell'Ucraina: Zelenoe Pole e Dachnoe, nella regione di Donetsk. Lo afferma il ministero della Difesa citato dalle agenzie di Mosca. 

Media: "Kiev finalizza il testo dell'accordo con gli Usa sulle terre rare"

Il governo ucraino ha finalizzato una bozza di accordo per garantire agli Stati Uniti l'accesso alle proprie riserve di terre rare e l'ha trasmessa ai funzionari statunitensi. Lo riportano i media ucraini. Ora si aspetta la risposta degli Usa.   L'accordo è stato discusso mercoledì dai presidenti Volodymyr Zelensky e Donald Trump e, secondo quanto anticipato dal New York Post nei giorni scorsi, l'Ucraina ha accettato di fornire agli Stati Uniti terre rare per un valore di 500 miliardi di dollari come pagamento per l'assistenza militare di Washington. 

Mosca: "Non siamo invitati alla Conferenza di Monaco"

"La Russia non è stata invitata alla conferenza di Monaco" e quindi "non vi prenderanno parte rappresentanti del ministero degli Esteri né di altri organi". Lo ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, citata da Tass. 

Cremlino: "Il G20 ci interessa più del G7"

La Russia "è molto più interessata" a lavorare nel G20 piuttosto che nel G7, perché quest'ultima organizzazione "ha perso significativamente la sua rilevanza". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che il presidente americano Donald Trump ha auspicato un ritorno di Mosca nel G7. Lo riferisce la Tass.

Kallas: "Incauto l'attacco a Chernobyl, Mosca non cerca la pace"

"La Russia ha attaccato di nuovo incautamente il sito nucleare di Chernobyl. Attacchi di questo tipo contro siti nucleari civili sono inaccettabili e dimostra ancora una volta che la Russia non è alla ricerca della pace". Lo scrive sui social l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. 

Media, posticipato alle 16 l'incontro Vance-Zelensky

L'incontro tra il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il vicepresidente Usa JD Vance alla Conferenza di Monaco è stato posticipato alle 16. Lo sostengono fonti della delegazione ucraina, come riportano i media ucraini. Secondo una fonte della delegazione ucraina, il motivo sarebbe l'approvazione di un memorandum di partenariato tra Ucraina e Stati Uniti. 

A Chernobyl un missile colpisce il reattore 4, grande esplosione ed incendio

L'Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che “i livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili", ma la situazione resta sotto stretta osservazione. COSA E' SUCCESSO

Gb: "L'Ucraina è in un percorso irreversibile verso la Nato"

L'Ucraina è in un "percorso irreversibile" verso la Nato, "come concordato dagli alleati al vertice di Washington dello scorso anno". Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer nel corso di una telefonata col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il primo ministro ha inoltre ribadito il "sostegno concreto" a Kiev "per tutto il tempo necessario". 

Guerra in Ucraina, vincitori e vinti

Trump è entrato nel conflitto, o meglio nella fine del conflitto. E le prospettive cambiano radicalmente per tutti. LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24 INSIDER

Trump: "Kiev parteciperà ai negoziati"

L'Ucraina "farà parte" dei negoziati per mettere fine alla guerra. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando ieri sera alla Casa Bianca all'indomani dei colloqui telefonici avuti con il leader russo, Vladimir Putin, ed il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Trump ha detto di essere convinto che Putin voglia "la pace", aggiungendo che "penso che me lo direbbe se non lo volesse".

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando con i giornalisti durante una visita a una centrale nucleare nell'Ucraina occidentale ieri sera, mentre si rincorrono le notizie su un vertice fra Vladimir Putin e Donald Trump, aveva ribadito: "Non accetteremo nessun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi".

Trump

©Ansa

Kiev: "Nella notte abbattuti 73 droni russi su 133"

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 133 droni di vario tipo, di cui 73 sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina, aggiungendo che 58 droni-esca nemici sono caduti in zone aperte. I velivoli senza pilota distrutti, inclusi gli Shahed kamikaze di fabbricazione iraniana, sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Odessa.

Aiea: "A Chernobyl radiazioni nella norma dopo l'incendio"

L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha affermato che dopo l'incendio scoppiato in un hangar della centrale di Chernobyl, provocato secondo Kiev da un raid russo, "i livelli di radiazione all'interno e all'esterno rimangono normali e stabili". Su X l'Aiea sostiene che il suo team sul campo ha udito un'esplosione durante la notte, all'1.50 locale, proveniente dal "Nuovo Confinamento Sicuro, che protegge i resti del reattore 4 ", lo scudo protettivo della centrale, e poi è scoppiato un incendio. "Al momento, non ci sono indicazioni di una violazione nel contenimento interno dell'Nsc. L'Aiea monitorare la situazione". 

Ucraina, Vance: "Invio di truppe Usa se Mosca non negozia la pace"

Gli Stati Uniti non escludono la possibilità di imporre sanzioni alla Russia o di inviare le proprie truppe in Ucraina se Vladimir Putin non accetterà un negoziato di pace che garantisca l'indipendenza a lungo termine di Kiev, ha affermato il vicepresidente statunitense J.D. Vance in un'intervista al Wall Street Journal. "Ci sono leve di pressione economiche e, naturalmente, leve di pressione militare", ha affermato Vance. L'opzione di inviare truppe statunitensi in Ucraina resta "all'ordine del giorno" nel caso in cui Mosca si rifiuti di negoziare, ha affermato. Secondo il vicepresidente degli Stati Uniti, i negoziati con la Russia potrebbero sfociare in un "accordo che sconvolgerà molti". Allo stesso tempo, ha osservato che Trump potrebbe cambiare idea su alcune questioni durante i negoziati. L'obiettivo attuale della sua amministrazione è convincere Putin che può ottenere di più attraverso la diplomazia che sul campo di battaglia. Vance ha aggiunto che è troppo presto per dire quale parte dell'Ucraina potrebbe rimanere sotto il controllo russo o quali garanzie di sicurezza gli Stati Uniti e gli altri paesi occidentali potrebbero offrire a Kiev. Questi dettagli, ha affermato, dovranno essere elaborati durante i negoziati di pace. "Ci sono molte formulazioni e configurazioni, ma siamo preoccupati per l'indipendenza sovrana dell'Ucraina", ha detto il vicepresidente Usa. Vance ha anche proposto di ripristinare le relazioni con la Russia dopo il successo dell'accordo di pace in Ucraina. Secondo il vicepresidente degli Stati Uniti, l'attuale isolamento di Mosca dai mercati occidentali la rende "il partner minore di Pechino". 

Vance

©IPA/Fotogramma

Macron: "Una pace che equivalga alla capitolazione sarebbe una cattiva notizia"

"Una pace che equivalga a una capitolazione sarebbe una cattiva notizia per tutti". Ad affermarlo, in un'intervista al 'Financial Times' realizzata dopo la telefonata tra Trump e Putin è stato il presidente francese Emmanuel Macron, per il quale "la sola questione a questo punto è se in modo sincero, continuativo, sostenibile, il presidente Putin sia pronto ad una tregua su questa base", ha aggiunto. 

Per Macron, il ritorno di Trump alla Casa Bianca equivale ad una scossa che spinge l'UE a investire nella propria difesa e nel rilancio economico e tecnologico. Ciò significa abbandonare un quadro fiscale e monetario, concordato per la prima volta dall'UE nel 1992, che ha definito "obsoleto". "Questo è il momento per l'Europa di accelerare e attuare", ha detto, avvertendo del rischio di fallimento per l'UE. "Non ha scelta. Non ha più spazio da percorrere".

Mentre molti leader europei hanno reagito furiosamente ai colloqui di Trump con Putin sulla fine della guerra in Ucraina, Macron è apparso più ottimista. Ha detto di non essere "sorpreso" dalla mossa del Presidente americano, che - ha affermato - ha creato "una finestra di opportunità" per una soluzione negoziata, in cui "ognuno deve svolgere il proprio ruolo". Il ruolo degli Stati Uniti è quello di "riavviare il dialogo" e prendere l'iniziativa. Spetterà "solo" a Zelenskyy discutere "le questioni territoriali e di sovranità". E "spetta alla comunità internazionale, con un ruolo specifico per gli europei, discutere le garanzie di sicurezza e, più in generale, il quadro di sicurezza per l'intera regione. È qui che abbiamo un ruolo da svolgere".

Zelensky: "Ieri sera un drone d'attacco russo dotato di una testata ad alto potenziale esplosivo ha colpito il rifugio antiatomico che proteggeva il mondo dalle radiazioni presso la quarta unità nucleare distrutta della centrale nucleare di Chornobyl"

Vance: "Portare il conflitto ad una risoluzione negoziata"

Il vicepresidente americano Vance a margine del bilaterale con Zelensky: "Parleremo del conflitto Ucraina-Russia e di come portarlo ad una risoluzione negoziata. Vogliamo assicurarci che la Nato sia realmente costruita per il futuro".

Organizzatori: "Nessuna delegazione russa a Monaco"

Gli organizzatori affermano che alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco non è presente alcuna delegazione russa. Ieri sera il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che oggi a Monaco ci sarebbero stati colloqui tra funzionari americani, russi e ucraini. Ieri Kiev ha negato contatti oggi con i russi e la Bbc aggiunge che, secondo loro fonti, è improbabile che il governo tedesco abbia concesso i visti ai russi. 

Zelensky: "Drone russo su copertura dell'impianto di Chernobyl"

Un drone d'attacco russo con una "testata altamente esplosiva" ha colpito la notte scorsa il sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl, ovvero la massiccia struttura in acciaio e cemento che copre il reattore n. 4 del sito: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aggiungendo che è scoppiato un incendio ma che non è stato segnalato un aumento delle radiazioni. Zelensky ha sottolineato che il sarcofago colpito "protegge il mondo dalle radiazioni del reattore n. 4 distrutto della centrale nucleare di Chernobyl". "L'Ucraina ha costruito questa protezione insieme ad altri Paesi d'Europa e del mondo, insieme all'America - con tutti coloro che vogliono una vera sicurezza per le persone - ha ricordato -.. La Russia di oggi è l'unico Stato al mondo che può attaccare tali strutture, occupare il territorio delle centrali nucleari e condurre ostilità senza considerare le conseguenze. E questa è una minaccia terroristica per il mondo intero". Il sarcofago della centrale nucleare di Chernobyl "è stato danneggiato da questo drone. Un incendio è stato spento. Il livello di radiazione non è aumentato e questo viene costantemente monitorato. Secondo le prime stime i danni alla struttura di protezione rifugio sono ingenti". "La Russia effettua attacchi di questo tipo ogni notte contro le infrastrutture ucraine e le nostre città. La Russia continua ad espandere il suo esercito. La Russia non cambia la sua folle retorica statale antiumana. E questo significa che (il presidente russo Vladimir, ndr) Putin sicuramente non si sta preparando ai negoziati - conclude Zelensky -. Si sta preparando a continuare a ingannare il mondo. Ecco perché abbiamo bisogno della pressione unitaria di tutti coloro che danno valore alla vita: pressione sull'aggressore. La Russia deve assumersi la responsabilità di ciò che fa".

Mosca: "No danni a centrale di Zaporizhzhia dopo l'attacco all'impianto termoelettrico"

La centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona "normalmente" dopo un "attacco dell'artiglieria ucraina" contro una vicina centrale termoelettrica a Energodar. Lo ha detto all'agenzia russa Tass la responsabile per le comunicazioni della centrale, Yevgeniya Yashina. "La centrale nucleare di Zaporizhzhia non è stata danneggiata dall'attacco dell'artiglieria ucraina della scorsa notte contro la centrale termica di Zaporizhzhia - ha affermato - La centrale nucleare funziona normalmente".

Ha puntato il dito contro le forze ucraine il sindaco di Energodar, Maxim Pukhov, che su Telegram ha riferito di "15 attacchi dell'artiglieria contro la centrale termoelettrica" e confermato che non ci sono vittime.

Vance: "Truppe Usa in Ucraina se Putin non è in buona fede"

Gli Usa colpiranno Mosca con sanzioni e potenzialmente con azioni militari se il presidente russo Vladimir Putin non accetterà un accordo di pace con l'Ucraina che garantisca l'indipendenza a lungo termine di Kiev: lo ha detto il vicepresidente JD Vance al Wall Street Journal. Vance ha affermato che l'opzione di inviare truppe Usa in Ucraina se Mosca non negozia in buona fede rimane "sul tavolo". L'Ucraina deve avere "indipendenza sovrana", ha aggiunto. Il Wsj commenta che Vance ha usato "un tono molto più duro" rispetto al segretario alla Difesa Pete Hegseth, il quale aveva suggerito che gli Usa non avrebbero impegnato le forze. 

Podolyak: "Le nostre garanzie? Missili che raggiungano Mosca"

"Per noi resta l’interesse prioritario di porre fine alla guerra in modo equo per un lungo periodo", ma serve "tempo" e "non dobbiamo farci prendere dalla fretta". Lo dice al Corriere della Sera Mykhailo Podolyak, uno dei più noti consiglieri del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "E' estremamente importante che i nostri partner capiscano che è impossibile fermare la Russia senza che comprenda che la vittoria militare è impossibile o addirittura stimolandola ad aggredire - afferma -  Putin non appartiene alla categoria di persone che rispettano l’impegno o la parola data". Il leader russo, incalza, "vuole ridefinire il diritto internazionale per legittimare l’intervento militare di alcuni Paesi nelle aree sotto la loro influenza".

"Di Putin non ci si può fidare - rimarca - La risposta non è il compromesso territoriale". "Dopo la prima fase dell’aggressione, dal 2014, hanno sequestrato parte del territorio e dal 2022 si sono allargati. Per la Russia questa espansione sarà eterna", afferma ancora, convinto che tutto questo possa venire meno con "garanzie di sicurezza che possano impedire nuovi attacchi" e che "non devono essere documenti legali, ma azioni concrete, come basi con un gran numero di missili di una certa gittata e con obiettivi specificati sul territorio della Russia e la presenza dell’Ucraina in varie alleanze militari".

"Kiev deve avere la garanzia di difese militari comparabili con le risorse miliari della Russia", dice, aggiungendo di attendersi dall'Europa, che "sicuramente sta già facendo molto", ancor "più integrazione europea, maggiori sforzi per la difesa comune, più iniziativa, più cooperazione bellica con l’Ucraina".

Ucraina, Macron: "Elettroshock Trump, l'Europa riprenda forza"

Il ritorno di Donald Trump è stato come un "elettroshock" che dovrebbe costringere l'Europa a garantire il proprio futuro e quello dell'Ucraina. Lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, in un'intervista al Financial Times commentando il colloquio tra il presidente americano e il leader russo Vladimir Putin e la loro volontà di tenere dei colloqui di pace che potrebbero escludere l'Ue. Secondo Macron l'Europa ora "si deve far forza" perche' consentire "una pace che è una capitolazione sarebbe una cattiva notizia per tutti", compresi gli Stati Uniti. "L'unica domanda in questa fase e' se il presidente Putin sia realmente, in modo sostenibile e credibile disposto ad accettare un cessate il fuoco su questa base. Dopodichè, spetta agli ucraini negoziare con la Russia", ha affermato Macron, aggiungendo: "Dobbiamo tutti rimanere vigili". Il leader francese sostiene da tempo che l'Europa dovrebbe assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza, cosa possibile solo aumentando l'indipendenza economica e riducendo la sua dipendenza dagli Stati Uniti e dalla Cina. "Questo è il momento per l'Europa di accelerare ed eseguire", ha detto Macron, pur mettendo in guardia dal rischio di fallimento per l'Ue. "L'Europa non ha scelta. Sta uscendo fuori strada".

Vance al Wsj: "Strumenti economici e militari per fare leva su Putin"

Gli Stati Uniti potrebbero imporre sanzioni contro la Russia e ci potrebbe essere un'azione militare se il leader russo Vladimir Putin non accetterà un accordo di pace con l'Ucraina che garantisca l'indipendenza di Kiev sul lungo periodo. E' il messaggio, sintetizza il Wall Street Journal, arrivato dal vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, che in un'intervista al giornale ha detto che resta "sul tavolo" l'opzione dell'invio di truppe Usa in Ucraina se Mosca non dovesse negoziare in buona fede.

"Ci sono - ha affermato - strumenti economici per fare leva, ci sono certamente strumenti militari" a cui gli Stati Uniti potrebbero fare ricorso contro Putin. E, dopo le parole del presidente americano Donald Trump determinato a porre fine al conflitto in Ucraina, Vance ha affermato di ritenere che "ne uscirà un accordo che sconvolgerà molte persone". "Il Presidente non ha intenzione di andarci con i paraocchi - ha osservato - Dirà che è tutto sul tavolo e 'facciamo un accordo'".

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 14 febbraio 2025"

Guerra in Ucraina, Trump: "Putin vuole la pace". VIDEO

Mosca, fuoco ucraino su centrale termoelettrica di Zaporizhzhia

Le autorità filorusse nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, hanno reso noto che ieri notte la centrale termoelettrica di Zaporizhzhia (Tpp) è stata gravemente danneggiata da un attacco delle forze ucraine che ha lasciato più di 50.000 residenti senza elettricità. Lo riporta la Tass. "Le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco di artiglieria contro la centrale termoelettrica di Zaporizhzhia. Non ci sono vittime o feriti tra il personale o tra i civili - si legge in un comunicato del  ministero regionale dell'Energia -. In seguito al bombardamento, le apparecchiature elettriche hanno subito danni critici e c'è stata un'interruzione di corrente per più di 50.000 utenti nella città di Energodar e nei distretti di Kamensko-Dneprovsky e Veselovsky". La Tpp si trova a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia ed è occupata dalle forze russe dal maggio del 2022. 

Guerra Ucraina, l'Ue: "Non ci siano negoziati senza di noi". VIDEO

Mosca, un morto in un attacco ucraino con drone a Belgorod

Le autorità russe hanno fatto sapere che una persona è stata uccisa nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, durante un attacco da parte di droni ucraini, una cinquantina dei quali sono stati abbattuti durante la notte in tutto il Paese. "L'episodio più grave è avvenuto nel villaggio di Kukuyevka: un uomo è stato ucciso dall'esplosivo sganciato da un drone su una casa", ha scritto il governatore regionale Vyacheslav Gladkov su Telegram. Secondo lui, anche altre dieci case e diverse auto in due villaggi locali sono state danneggiate dai droni. Il Ministero della Difesa russo ha annunciato di aver abbattuto queta mattina un totale di 50 droni ucraini in varie regioni della Russia, di cui 41 sopra Belgorod.

Vance: "Sanzioni a Mosca se non garantisce indipendenza di Kiev"

Gli Stati Uniti potrebbero colpire Mosca con sanzioni e potenziali azioni militari se il presidente russo Vladimir Putin non accettera' un accordo di pace con l'Ucraina che garantisca l'indipendenza a lungo termine di Kiev. Lo dice Il vicepresidente statunitense JD Vance intervistato dal Wall Street Journal. "Ci sono strumenti economici con cui fare leva e ci sono ovviamente strumenti militari" che gli Stati Uniti potrebbero usare contro Putin, afferma Vance. "Verrà fuori un accordo che sconvolgerà molte persone", ha detto Vance, secondo quanto riportato dal giornale. "Il presidente Trump non ci andrà con i paraocchi", dice Vance. "Dirà: 'Tutto e' sul tavolo, facciamo un accordo'".

Kiev, attacco con droni russi a Sumy: un ferito

Un attacco di droni russi ha innescato un incendio in una dependance alla periferia di Sumy, ferendo una persona, secondo le prime informazioni fornite dal consiglio comunale su Telegram. Lo riferisce Ukrinform. I servizi di emergenza sono sul posto e stanno lavorando per valutare la situazione. "Le conseguenze dell'attacco sono in fase di determinazione", ha aggiunto il consiglio comunale. 

Mosca, le forze di Kiev colpiscono la centrale di Zaporizhzhia

Le forze armate ucraine hanno colpito la centrale termoelettrica di Zaporizhzhia danneggiando le attrezzature e lasciando 50 mila persone a Energodar e in altre aree della regione senza elettricità. Lo ha riferito il Ministero dell'energia regionale secondo quanto riportano le agenzie russe. Non ci sono state vittime o feriti tra il personale operativo o i civili" fa sapere il ministero dell'energia secondo cui "a seguito del bombardamento, le apparecchiature elettriche sono state gravemente danneggiate, provocando l'interruzione di corrente per oltre 50 mila abbonati. Si è  verificata un'interruzione di corrente a Energodar e nei distretti municipali".

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