Conferenza Monaco, Vance: “La censura in Europa è una minaccia più grave di Putin”

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Si è aperta oggi in Germania la Conferenza sulla sicurezza, con i riflettori puntati sui rapporti tra Bruxelles e Washington, le spese per la difesa e l'avvio dei negoziati per la pace in Ucraina. A margine della riunione, bilaterale tra Zelensky e il vicepresidente americano. La Russia non partecipa. La presidente della Commissione europea: "Nessuno vince con dazi”. Trump: "L'Europa sta perdendo libertà di parola"

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In una Monaco blindata dopo l'attacco con l’auto sulla folla che ieri ha causato decine di feriti, si è aperta oggi la Conferenza sulla sicurezza, con i riflettori puntati sui rapporti tra Ue e Usa, le spese per la difesa e l'avvio dei negoziati per la pace in Ucraina. A margine della riunione, nel pomeriggio, si è tenuto un bilaterale tra Zelensky e il vicepresidente americano Vance. Gli Stati Uniti vogliono una "pace duratura" in Ucraina, ha detto Vance. Il leader ucraino ha affermato di avere avuto un "buon" incontro, che "non sarà l'ultimo". Ha affermato che il suo Paese è pronto a muoversi rapidamente verso una pace "vera e garantita". Gli organizzatori hanno detto che non è presente alcuna delegazione russa. Ieri sera il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato che ci sarebbero stati colloqui tra funzionari americani, russi e ucraini. Kiev ha negato contatti con i russi e Mosca ha ribadito di non essere stata invitata.

Vance: “Mi preoccupa allontanamento dell'Ue da valori comuni”

Il vicepresidente degli Stati Uniti Vance alla conferenza sulla sicurezza di Monaco ha esordito dicendo: "La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell'Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno; ciò che mi preoccupa è la minaccia dall'interno, l'allontanamento dell'Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America”. Poi però ha aggiunto: "Spero di poter lavorare con voi. A Washington c'è un nuovo sceriffo. Con la leadership di Trump potremmo non essere d'accordo con voi ma vogliamo dibattere con voi”. Secondo Vance, “siamo nella stessa squadra, dobbiamo giocare insieme e i nostri valori dobbiamo viverli, e parlarci. Siamo tutti connessi”. Per quanto riguarda il conflitto nel Vecchio Continente, il vicepresidente americano sostiene che l'Europa dovrebbe "ovviamente" essere coinvolta in qualsiasi negoziato di pace sull’Ucraina.

Vance: "In Europa la libertà di parola è in ritirata"

"In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo, la libertà di parola è in ritirata", ha detto Vance. "A quanto pare, non si può imporre l'innovazione o la creatività, così come non si può forzare le persone su cosa pensare, cosa sentire o cosa credere, e crediamo che queste cose siano certamente collegate. E sfortunatamente, quando guardo l'Europa oggi, a volte non è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda". Secondo il vicepresidente degli Stati Uniti, “la censura in Europa è una minaccia più grave di Putin”. Poco dopo Elon Musk ha postato l'intervento di Vance a Monaco con il commento "Make Europe great again!. Mega, Mega, Mega", rilanciando il suo slogan, una declinazione in versione europea di quello trumpiano 'Maga' (Make America great again). Donald Trump ha dato ragione al suo vice: "Ho sentito il suo discorso. Ha parlato di libertà di parola. E penso che sia vero. L'Europa sta perdendo il suo meraviglioso diritto alla libertà di parola. Lo vedo".

Vance: “Stop ai migranti, collaborare anche con Afd”

In giornata, in un'intervista al Wall Street Journal, Vance ha anticipato che a Monaco esorta i politici tedeschi a lavorare con tutti i partiti, incluso il partito di estrema destra e anti-immigrazione Alternativa per la Germania (Afd). Vance, riporta Wsj, ha annunciato che dirà ai leader che l'Europa deve abbracciare l'ascesa della politica anti-establishment, fermare l'immigrazione di massa e frenare le politiche progressiste. Ha anche annunciato che avrebbe chiesto un ritorno ai valori tradizionali e la fine dell'immigrazione illegale. In serata il vicepresidente degli Usa ha incontrato la leader di AfD, Alice Weidel, a Monaco.

epa11810225 US Vice President-elect JD Vance waves following the electoral vote certification in President-elect Trump's election victory, which took place on the House floor of the US Capitol in Washington, DC, USA, 06 January 2025. The certification comes exactly four years after a mob of Trump-supporting insurrectionists stormed the Capitol, attempting to disrupt the certification of US President Joe Biden.  EPA/SHAWN THEW

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Von der Leyen: “Nessuno vince con i dazi, Ue risponderà”

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un punto stampa a margine della Conferenza di Monaco, ha detto: "Vogliamo continuare a cooperare con gli Usa ma le guerre commerciali e le tariffe punitive non vanno a vantaggio di nessuno. I dazi sono tasse. Fanno salire l'inflazione. Colpiscono in particolare i lavoratori, le imprese e i gruppi a basso reddito. Interrompono importanti catene di approvvigionamento su entrambe le sponde dell'Atlantico. Nessuno vince con i dazi. E come ho già detto all'inizio di questa settimana: le tariffe ingiustificate contro l'Ue non resteranno senza risposta". Le contromisure saranno “chiare e proporzionate”, ha aggiunto. "Un'Europa più forte collabora con gli Stati Uniti per minacce che abbiamo in comune come partner. Le guerre commerciali non hanno senso. Vogliamo evitare una corsa globale al ribasso. Ma, come abbiamo già chiarito, le tariffe ingiustificate nei confronti dell'Ue non resteranno senza risposta”. Poi ha detto che "c'è qualcuno che vuole costruire sfere d'influenza, l'Europa deve cambiare in questa realtà, deve essere intelligente. La buona notizia è che l'Ue si sta già riformando".

Von der Leyen: “Clausola di salvaguardia per spese difesa"

"Dovremo aumentare ancora una volta in modo considerevole questo numero. Perché passare dal 2% a oltre il 3% significa centinaia di miliardi di investimenti in più ogni anno. Quindi, abbiamo bisogno di un approccio coraggioso. Posso annunciare che proporrò di attivare la clausola di salvaguardia per gli investimenti nella difesa”, ha detto Ursula von der Leyen spiegando: "Vorrei che gli Stati membri aumentassero in modo significativo la spesa per la difesa. Presenteremo un ampio pacchetto di misure, interventi e strumenti ad hoc, adeguati alla specifica situazione di bilancio di ciascuno Stato membro. In secondo luogo, un approccio europeo richiede un ampio pacchetto di difesa".

Von der Leyen sull’Ucraina

Parlando del conflitto tra Ucraina e Russia, la presidente della Commissione Ue ha detto: "Il popolo ucraino, come noi, ha il massimo interesse a vedere una pace giusta e duratura. Questo è particolarmente vero se i Paesi europei devono garantire la sicurezza e assumersi la responsabilità della ricostruzione. Siamo fermamente al fianco dell'Ucraina. Con i nostri numerosi partner internazionali vogliamo assicurarci che possa decidere da una posizione di forza le condizioni in cui tutte le parti depongono le armi. Il futuro dell'Ucraina è anche il futuro dell’Europa. Un fallimento dell'Ucraina indebolirebbe l'Europa, ma indebolirebbe anche gli Stati Uniti. Intensificherebbe le sfide nell'Indo-Pacifico e minaccerebbe i nostri interessi comuni. Perché quello che abbiamo visto è che gli autoritari di questo mondo stanno attentamente osservando se c'è impunità se si invade il vicino e si violano i confini internazionali. O se esistono deterrenti reali. Ci stanno osservando, stanno osservando le azioni che scegliamo di intraprendere. Ecco perché è così importante che facciamo le cose per bene".

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Zelensky: “Pronti a parlare di tutto ma piano Usa non c’è"

In precedenza ha parlato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui l'Ucraina è pronta a "parlare di tutto" e a negoziati costruttivi, ma gli Stati Uniti d'America non hanno ancora predisposto un piano per porre fine alla guerra su vasta scala. "Non vedo che ci sia un piano pronto negli Stati Uniti. Sono pronto a parlare realisticamente in qualsiasi momento. Siamo pronti a parlare di tutto, dal contingente alle garanzie di sicurezza. Siamo pronti a qualsiasi costruzione per fermare Putin”. Zelensky ha ribadito che gli "Usa non ci vogliono nella Nato, contano le garanzie”. Poi ha aggiunto che l'Ucraina parlerà con la Russia solo quando Washington, Kiev e gli alleati europei avranno raggiunto una posizione comune. Infine ha lanciato un monito: senza garanzie di sicurezza, Putin potrebbe attaccare la Nato l'anno prossimo. I russi "possono andare avanti in Ucraina, oppure andranno in Polonia o nei Paesi Baltici, e credo che questa sia la sua idea. E credo che tutto quello che ho dall'intelligence... è che stia preparando la guerra contro i Paesi della Nato l'anno prossimo", ha detto secondo quanto riporta il Guardian. "Questo è quello che penso, non lo so, non ho il 100%" delle informazioni, ha ammesso.

Kallas: "Paesi Ue dicano se pronti a inviare truppe a Kiev"

L'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas intervenendo alla Conferenza di Monaco, ha detto: "I 27 Paesi Ue, o altri Paesi, che si dicono a favore delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina ora devono anche dire se sono pronti a inviare truppe e quante". Poi ha aggiunto che nella guerra in Ucraina e nelle trattative per la pace, se "verrà offerto all'aggressore tutto ciò che vuole, e anche qualcosa in più, allora inviteremo tutti gli aggressori del mondo" a cercare di "accaparrarsi" i territori vicini. "Questo è in realtà dannoso per la sicurezza mondiale". 

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