
Il presidente Usa annuncia l'inizio di colloqui tra i tre Paesi, ma l'Ucraina smentisce. Trump e Putin non hanno discusso di una partecipazione degli europei alle trattative sull'Ucraina, e se vogliono un ruolo, i Paesi Ue farebbero meglio a parlarne con il presidente americano. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Zelensky afferma che Kiev non accetterà "alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi"
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Donald Trump ha annunciato una riunione a Monaco, dove comincerà la Conferenza per la sicurezza, fra "rappresentati della Russia, dell'Ucraina e degli Stati Uniti". Ma la presidenza ucraina ha successivamente chiarito che non sono previste "discussioni con funzionari russi". Un giallo che si chiarirà già nelle prossime ore.
Intanto il presidente Usa e Vladimir Putin non hanno discusso di una partecipazione degli europei alle trattative sull'Ucraina, e se vogliono un ruolo, i Paesi della Ue farebbero meglio a parlarne con il presidente americano. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Le questioni europee non sono state in alcun modo affrontate nella conversazione di ieri" e "gli europei dovranno probabilmente parlare con Washington per chiedere un posto" al tavolo delle trattative, ha affermato Peskov in un'intervista alla televisione di Stato ripresa dall'agenzia Tass.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che Kiev non accetterà "alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi". Il leader ucraino ha parlato durante la visita alla centrale nucleare di Khmelnytskyi, come riporta Ukrainska Pravda. "Come paese indipendente, semplicemente non saremo in grado di accettare alcun accordo senza di noi. Lo sto dicendo molto chiaramente ai nostri partner. Qualsiasi negoziato bilaterale sull'Ucraina - non sto parlando di altri argomenti, qui sono liberi - non accetteremo alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi", ha detto Zelensky.
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Trump e Putin al lavoro per negoziati di pace Ucraina Russia. Cosa succede ora?
Svolta nei negoziati per il conflitto tra Russia e Ucraina, su iniziativa del presidente americano Donald Trump che ha parlato, in una lunga telefonata, con Vladimir Putin. I due presidenti si sono confrontati per un'ora e mezza, secondo il Cremlino, decidendo di "far iniziare immediatamente i negoziati" sull'Ucraina. Poi il tycoon ha chiamato anche il presidente ucraino Zelensky.
Kiev: non previsti colloqui con funzionari russi a Monaco
La presidenza ucraina chiarisce che non sono previste "discussioni con funzionari russi a Monaco", nell'ambito della Conferenza per la sicurezza, come invece annunciato in serata dal presidente Usa Donald Trump.
Zelensky: "Europei devono essere presenti a tavolo colloqui". VIDEO

Trump: riunione a Monaco fra esponenti Russia, Ucraina, Usa
Donald Trump ha annunciato una riunione domani a Monaco, dove comincerà la Conferenza, fra "rappresentati della Russia, dell'Ucraina e degli Stati Uniti".
Mosca libera l'insegnante americano Marc Fogel, gli Usa rilasciano cybercriminale russo
Fogel è stato accolto dal presidente Trump. Era stato arrestato con l'accusa di aver portato marijuana terapeutica in Russia nell'agosto 2021. In cambio del rilascio, l'amministrazione Trump libera Alexander Vinnik, un cyber criminale russo. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Ucraina, lUe: "Non ci siano negoziati senza noi". VIDEO

Rubio: "Accordo su terre rare per risarcire contribuenti Usa"
Raggiungere un accordo sulle terre rare con l'Ucraina compenserebbe parzialmente gli Stati Uniti per aver aiutato Kiev a finanziare la sua difesa dalla Russia. Lo ha sottolineato il segretario di Stato americano, Marco Rubio, nel corso di un'intervista radiofonica. "Parte di quel denaro servirà a risarcire i contribuenti americani per i miliardi di dollari spesi in questo Paese", ha affermato
Trump vuole parlare con Putin-Xi di tagli a spesa militare
Donald Trump intende incontrarsi con la Cina e la Russia non appena le cose si sistemeranno per parlare delle spese della difesa: "voglio dire ai presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin" che dovremmo dimezzare il budget militare, ha detto Donald Trump secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Trump: "Credo a Putin su pace, mi piacerebbe tornasse al G7"
"Credo a Putin quando si tratta della pace in Ucraina. Mi piacerebbe riaverlo al G7: la Russia dovrebbe sedersi al tavolo". Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Trump: "Kiev parteciperà ai negoziati"
L'Ucraina "farà parte" dei negoziati per mettere fine alla guerra. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando alla Casa Bianca all'indomani dei colloqui telefonici avuti con il leader russo, Vladimir Putin, ed il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Trump ha detto di essere convinto che Putin voglia "la pace", aggiungendo che "penso che me lo direbbe se non lo volesse".
Ucraina: Cremlino, 'Ue parli con Washington se vuole partecipare ai colloqui'
I Paesi dell'Ue dovrebbero discutere con Washington la possibilità di partecipare al "processo di risoluzione" della guerra in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista alla tv di Stato russa. "Gli europei dovranno parlare con Washington per riuscire in qualche modo a ritagliarsi un posto" al tavolo negoziale, ha detto Peskov.
Kiev mette in guardia contro i tentativi di dividere il mondo
Il ministro degli Esteri ucraino Andriï Sybiga ha messo in guardia oggi a Parigi da qualsiasi tentativo di "dividere il mondo" come durante la Guerra Fredda, il giorno dopo la conversazione telefonica fra Trump e Putin. "I russi stanno cercando di prolungare la mentalità post-Yalta, quando un pugno di persone attorno a un tavolo divideva il mondo", ha detto Sybiga, riferendosi all'accordo firmato a Yalta nel febbraio 1945 tra Roosevelt, Stalin e Churchill per preparare il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale.
Zelensky: "L'Ucraina ha bisogno di 100.000 peacekeeper"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che, secondo i calcoli dell'esercito ucraino, per garantire la pace in Ucraina dovrebbe essere dispiegato un contingente di mantenimento della pace composto da 100.000 persone. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.
Guerra Ucraina, Ue: non ci siano negoziati senza noi
Trump e Putin al lavoro per negoziati di pace Ucraina Russia. Cosa succede ora?
Svolta nei negoziati per il conflitto tra Russia e Ucraina, su iniziativa del presidente americano Donald Trump che ha parlato, in una lunga telefonata, con Vladimir Putin. I due presidenti si sono confrontati per un'ora e mezza, secondo il Cremlino, decidendo di "far iniziare immediatamente i negoziati" sull'Ucraina. Poi il tycoon ha chiamato anche il presidente ucraino Zelensky.
Cremlino: "Se europei vogliono ruolo ne parlino con Trump"
Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso di una partecipazione degli europei alle trattative sull'Ucraina, e se vogliono un ruolo, i Paesi della Ue farebbero meglio a parlarne con il presidente americano. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Le questioni europee non sono state in alcun modo affrontate nella conversazione di ieri" e "gli europei dovranno probabilmente parlare con Washington per chiedere un posto" al tavolo delle trattative, ha affermato Peskov in un'intervista alla televisione di Stato ripresa dall'agenzia Tass.
Zelensky: non accetteremo alcun accordo senza di noi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che Kiev non accetterà "alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi". Il leader ucraino ha parlato durante la visita alla centrale nucleare di Khmelnytskyi, come riporta Ukrainska Pravda. "Come paese indipendente, semplicemente non saremo in grado di accettare alcun accordo senza di noi. Lo sto dicendo molto chiaramente ai nostri partner. Qualsiasi negoziato bilaterale sull'Ucraina - non sto parlando di altri argomenti, qui sono liberi - non accetteremo alcun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi", ha detto Zelensky.
Kiev ammette di aver perso due terzi territorio nel Kursk
L'Ucraina ha ammesso di detenere a malapena un terzo del territorio nella regione occidentale russa di Kursk che aveva inizialmente catturato durante un'offensiva scattata lo scorso agosto. "Oggi abbiamo la nostra zona di sicurezza sul territorio della Federazione Russa, lungo il confine con l'Ucraina, che detiene circa 500 chilometri quadrati", ha scritto sui social media il comandante in capo dell'Ucraina Oleksandr Syrsky. In precedenza gli ucraini avevano rivendicato di controllare fino a 1.400 chilometri quadrati di territorio.
Il gas chiude a 51 euro con ipotesi pace in Ucraina
Il prezzo del gas chiude in calo con le mosse di Trump e Putin per mettere fine alla guerra in Ucraina da parte della Russia. Gli operatori del settore, secondo gli analisti, guardano anche alle mosse dell'Europa sul fronte degli stoccaggi. Ad Amsterdam le quotazioni registrano una flessione dell'7,7% a 51,38 euro al megawattora.
Hegseth: "2% spesa difesa non basta, neanche 3-4%, meglio 5%"
I Paesi alleati della Nato dovranno aumentare la spesa militare, ad un livello superiore al 4%, verso "il 5%" del Pil. Lo ha ribadito il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth, a Bruxelles in conferenza stampa. "I leader dei nostri alleati europei - ha detto - dovrebbero assumersi la responsabilità primaria della difesa del continente, il che significa che tutti gli alleati sono titolari della sicurezza, guidati da una chiara comprensione delle realtà strategiche". Si tratta di "un imperativo, date le realtà strategiche che dobbiamo affrontare. E tutto inizia con l’aumento della spesa per la difesa. Il 2% è un inizio, come ha detto il presidente Donald Trump, ma non è sufficiente. Neanche il 3% né il 4%. Più vicino al 5%", ha concluso.
Zelensky: "Europei devono essere presenti a tavolo dei colloqui"
Hegseth: "Non vogliamo lo scontro con la Cina"
"Non abbiamo l’inevitabile desiderio di scontrarci con la Cina". Lo sottolinea il segretario alla Difesa degli Usa Pete Hegseth, in conferenza stampa al termine della Ministeriale Nato a Bruxelles. Semplicemente, aggiunge, "si riconosce che ci sono interessi divergenti, che portano alla necessità di forza da parte americana per garantire che i nostri interessi siano portati avanti e che, in definitiva, qualsiasi aggressione sia scoraggiata". "È una cosa reale - continua - ma non riteniamo che il conflitto sia inevitabile e certamente non cerchiamo un conflitto con la Cina. Ed è per questo - conclude - che il presidente Donald Trump ha un buon rapporto con Xi Jinping".
Hegseth: non permetteremo che si approfitti dello 'Zio Sam'
"Dopo la Seconda Guerra Mondiale,il generale, poi presidente Eisenhower, fu uno dei piu' forti sostenitori della Nato. Credeva in una relazione forte con l'Europa. Tuttavia, alla fine della presidenza di Eisenhower, persino lui era preoccupato che l'Europa non si facesse carico a sufficienza della propria difesa. Quasi a diventare, secondo le parole di Eisenhower, uno sfruttatore dello 'Zio Sam'. Ebbene, come il presidente Eisenhower, questa amministrazione crede nelle alleanze, crede profondamente nelle alleanze. Ma non fraintendetemi, il presidente Trump non permettera' a nessuno di approfittarsi dello 'Zio Sam'". Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa per la Difesa, Pete Hegseth, in conferenza stampa alla fine della ministeriale Difesa Nato.
Hegseth: media disonesti a parlare di abbandono Nato
"Alcuni media con intenzioni poco oneste stanno cercando di creare una spaccatura tra alleati che in realtà non esiste. Siamo impegnati nella Nato. Comprendiamo l'importanza di questa partnership, ma non puo' durare per sempre nello status quo, alla luce delle minacce che affrontiamo e delle realta' fiscali. L'Europa deve spendere di piu'". Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa per la Difesa, Pete Hegseth, in conferenza stampa alla fine della ministeriale Difesa Nato.
Cremlino: Ucraina a colloqui pace in un modo o nell'altro
L'Ucraina "in un modo o nell'altro, ovviamente, parteciperà ai negoziati" sulla fine del conflitto, ma la Russia considera gli Usa "il suo principale interlocutore". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il giorno dopo che il presidente americano Trump ha avuto colloqui telefonici separati con i leader di Russia e Ucraina. "In un modo o nell'altro, ovviamente, l'Ucraina parteciperà ai negoziati. Ci sarà sia un percorso di dialogo bilaterale russo-americano, sia un percorso che, ovviamente, sarà collegato al coinvolgimento dell'Ucraina", ha detto Peskov in un'intervista alla TV di Stato, ripresa dall'agenzia Tass.
Hegseth: futuri aiuti a Kiev su tavolo negoziati
"Come assistenza alla sicurezza, abbiamo continuato a fornire quanto e' stato assegnato. Penso che sia giusto dire che questioni come i finanziamenti futuri, sia che siano di piu' o di meno, potrebbero essere sul tavolo dei negoziati. Qualunque cosa il presidente scelga se la carota o il bastone nei confronti di entrambi le parti per indurre un'intesa di pace duratura". Lo ha dichiarato il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth, nella conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa alla Nato.
Crosetto: pace in Ucraina tenga presente le ragioni di Kiev
Hegseth: "Valori importanti ma in certi casi serve forza bruta"
"Il 2% e' un inizio, come ha detto il Presidente Trump, ma non e' abbastanza. Ne' il 3% ne' il 4% e' piu' simile al 5% di vero investimento, vera urgenza. Possiamo parlare quanto vogliamo di valori. I valori sono importanti, ma non puoi sparare i valori. Non puoi sparare le bandiere e non puoi sparare discorsi forti. Non c'e' sostituto per la forza bruta. Per quanto potremmo non voler amare il mondo in cui viviamo. In alcuni casi, non c'e' niente come la forza bruta. Dovrebbe essere ovvio che aumentare la spesa per la difesa europea alleata e' fondamentale". Lo ha dichiarato il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth, in conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa della Nato.
Hegseth (Usa): trattare non è fare concessioni a Putin
"Gli argomenti secondo cui sedersi al tavolo delle trattative, in questo momento, equivarrebbe a fare concessioni dirette a Vladimir Putin, o che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe in qualche modo evitarlo, li respingo completamente. C'e' una ragione per cui le negoziazioni stanno avvenendo proprio ora, solo poche settimane dopo che il presidente Trump e' stato insediato come Presidente degli Stati Uniti: Vladimir Putin risponde alla forza". Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano per la Difesa, Pete Hegseth, in conferenza stampa alla fine della ministeriale Difesa Nato.
Cremlino: colloquio Putin-Trump "franco e costruttivo"
La conversazione telefonica tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump è stata "franca e costruttiva", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Molto costruttiva e piuttosto schietta", ha affermato in un'intervista alla tv di Stato russa, di cui un frammento è stato pubblicato sul canale Telegram del Cremlino. "In generale, dall'ultimo mandato del presidente Trump, hanno costruito relazioni piuttosto costruttive, che continuano ancora oggi. Permettono ai due presidenti di discutere in modo costruttivo i problemi piu' difficili", ha aggiunto Peskov.
Cremlino: Usa sono principale interlocutore negoziati
Gli Stati Uniti sono il principale interlocutore della Russia per quanto riguarda il negoziato su una possibile soluzione della crisi ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta Ria Novosti.
Rutte: garanzie sicurezza? Possono essere anche fuori Nato
"Si possono avere molte discussioni su come ottenere delle garanzie di sicurezza. Potrebbe essere la Nato, potrebbe non essere la Nato. Potrebbe essere qualsiasi altro Paese che fornisce aiuto. Ci sono molti modi per farlo, ma per entrare nel dettaglio, l'unica cosa che faremo è informare Vladimir Putin, e lui e' seduto su una sedia reclinabile ad ascoltare cosa sto rispondendo alla tua domanda". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri della Difesa.
Cremlino: "Anche Kiev sarà coinvolta in negoziati"
Il Cremlino ha affermato che Kiev sara' coinvolta nei colloqui di pace per porre fine al conflitto "in un modo o nell'altro", all'indomani delle telefonate del presidente Usa, Donald Trump, ai leader ucraino e russo Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin.
Cremlino: Ue parli con Usa per avere posto negoziati
"L'Europa deve parlare con Washington per salvare il proprio posto nei negoziati per una soluzione della situazione in Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, intervistato dal Primo canale della tv russa, all'indomani del colloquio tra i presidenti russo e americano, Vladimir Putin e Donald Trump.
Rutte: mai promesso adesione come parte accordo pace
"A Washington la Nato si è impegnata per la futura adesione dell'Ucraina, ma non è mai stato concordato che una volta che i colloqui di pace sarebbero iniziati, sarebbero finiti da qualche parte e sempre e sicuramente con l'adesione alla Nato. Non è mai stato concordato. Potrebbe esserlo, ma non è mai stato così chiaramente affermato". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri della Difesa.
Cremlino: Riad "adatta" a vertice Putin-Trump
L'Arabia Saudita é stata menzionata come possibile sede per un incontro tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump, ma non esiste ancora una decisione definitiva sulla questione, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. "Riad è adatta per entrambi i Paesi e per questo è stata nominato ma finora non sono state prese o registrate decisioni in questo senso, né a livello operativo né al livello più alto; non sappiamo se sarà Riad o un'altra capitale", ha detto Peskov in un'intervista al Primo canale russo. "Ci vorrà del tempo per preparare un incontro del genere. Potrebbero volerci settimane o anche diversi mesi", ha aggiunto.
Rutte: Putin imprevedibile ma deve essere a tavolo
"Non so cosa abbia in mente il presidente Putin. Ho avuto molti incontri con lui, tra il 2010 e il 2014, nel mio ruolo precedente. Si tratta di un negoziatore forte ed è imprevedibile. Ma alla fine, se vogliamo arrivare a un accordo di pace, abbiamo bisogno di lui, perché è stato lui a iniziare questa guerra di aggressione contro un altro Paese". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri della Difesa.
Rutte: Kiev sarà coinvolta in ogni caso in negoziati
"Quello su cui siamo chiaramente concentrati è che, prima di tutto, dobbiamo assicurarci che, quando i negoziati inizieranno, l'Ucraina si trovi nella migliore posizione possibile. E ovviamente si tratta dell'Ucraina, quindi l'Ucraina sarà coinvolta in ogni modo". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri della Difesa.
Rutte: concessioni Trump? Assicuriamoci che pace tenga
"Non sono nella posizione di commentare tutto quello che tutti stanno dicendo, ma non sarei sorpreso dalle opinioni del presidente Trump su questo. E' stato chiaro durante la campagna elettorale, e sapevamo da un paio di giorni che i colloqui erano imminenti, almeno che una telefonata con il presidente Putin era imminente, e quella telefonata ha avuto luogo ieri, e ora dobbiamo assicurarci collettivamente di fare tutto il possibile per assicurarci di arrivare a un risultato duraturo di questi colloqui". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri della Difesa, rispondendo a una domanda sulle concessioni fatte da Trump sull'Ucraina.
Alexander Vinnik, chi è il cybercriminale russo accusato di riciclaggio liberato dagli Usa
Il 45enne russo era stato arrestato in un piccolo villaggio costiero della Grecia settentrionale nel 2017 su richiesta di Washington. Accusato di riciclaggio di denaro tramite la sua piattaforma di scambio di criptovalute Btc-e, rischiava fino a 20 anni di prigione
Crosetto: spaccare Nato sarebbe grande regalo a Putin
"Spaccare l'Alleanza sarebbe il regalo piu' grande che si puo' fare a Putin. Far credere al mondo che si sia spaccata l'Europa dalla Nato, dagli Stati Uniti, che si possano avere due idee, due strade diverse in qualche modo contrapposte sarebbe un errore drammatico prima di tutto per l'Europa". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della ministeriale Difesa della Nato.
Crosetto: "Suicidio peacekeeping solo Europa, serve Onu, noi disponibili"
Tra gli alleati Nato "non è ancora iniziato il dibattito" su chi dovrà farsi carico di eventuali compiti di peacekeeping in Ucraina. "Il giorno che inizierà, dirò che sarebbe un suicidio andare solo come Paesi europei". Lo sottolinea il ministro della Difesa Guido Crosetto, a margine della Ministeriale Nato a Bruxelles, in seguito alle affermazioni sul tema del segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth, secondo il quale sul terreno dovrà essere inviata una missione non Nato e senza la tutela fornita dall'articolo 5 del trattato dell'Atlantico del Nord. Per Crosetto, non è possibile "pensare di avere, dopo una guerra come quella che c'è stata, un impegno che sia solo europeo".
Lavrov: "Trump educato con Putin, ecco come dialogare con Mosca"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato ''educato'' con il leader del Cremlino Vladimir Putin e il modo in cui si è svolto il colloquio telefonico tra i due ''è una dimostrazione di come dovrebbe avvenire il dialogo con la Russia''. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha commentato con la Cnn il colloquio telefonico tra Trump e Putin, ''due persone ben educate e istruite''.
Il buon esito del colloquio, ha aggiunto Lavrov, è anche ''una dimostrazione di quanto lo staff dell'Amministrazione Biden, guidata dal loro presidente, e i loro satelliti europei abbiano abbandonato il dialogo e la diplomazia come metodo di comunicazione con il mondo esterno, optando invece per le minacce".
Ucraina, Crosetto: "I peacekeeping dell'Ue un suicidio. Coinvolgere l'Onu"
"Il giorno che inizierà" il dibattito sulle truppe di peacekeeping in Ucraina "io dirò che sarebbe un suicidio andare solo come Paesi europei". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della ministeriale Difesa della Nato. "Tu non puoi pensare di avere, dopo una guerra come quella che c'e' stata, un impegno che sia solo europeo. Deve essere un impegno sotto l'egida delle Nazioni Unite o comunque sicuramente extraeuropeo, che veda coinvolti i Paesi arabi, che veda coinvolta l'India, che veda coinvolta le altre nazioni, perchè sicuramente non possiamo pensare di ridurre tutto a quello che è stato il maggior fornitore di aiuti alla nazione che si e' contrapposta alla Russia, che sarebbe folle", ha aggiunto. "Se vogliamo pensare a un futuro di pace dobbiamo dare forza alle organizzazioni multilaterali. Bisogna rianimare l'Onu, ridargli una forza politica che ha perso negli ultimi decenni e questa può essere l'occasione per dare all'Onu una nuova speranza di diventare qualcosa di importante per l'umanità e per il mondo", ha concluso.
Nyt, per Putin la telefonata con Trump una 'grande vittoria'
Per Vladimir Putin la telefonata con Donald Trump ha segnato un "punto di svolta tanto grande quanto qualsiasi battaglia" nella guerra in Ucraina: con il colloquio, infatti, il presidente americano certificato la visione del mondo di Putin, ovvero che la Russia e gli Stati Uniti sono due grandi nazioni che dovrebbero negoziare direttamente il destino dell'Ucraina. Lo scrive il New York Times, secondo il quale la telefonata è il "segnale più chiaro" del fatto che Putin, "nonostante i disastrosi fallimenti della Russia dall'inizio della guerra", possa ancora emergere dal conflitto con una mappa ridisegnata dell'Europa e una maggiore influenza. Complessivamente i recenti sviluppi "ripagano" la campagna di elogi condotta per mesi da Putin nei confronti di Trump, mette in evidenza il New York Times. Secondo gli osservatori, non è comunque ancora detto che Putin posa ottenere tutto ciò che vuole. Trump infatti è concentrato nella fine della guerra, mentre il leader russo vuole un accordo più ampio con gli Stati Uniti che allontani la Nato e consenta alla Russia di reclamare una sfera di influenza in Europa.
Kallas: "Quali garanzie per Kiev se non entra nella Nato?"
"Se stiamo dicendo che l'Ucraina non avrà l'adesione alla Nato, ma qualche altra garanzia di sicurezza, allora la domanda che deve trovare una risposta da parte di tutti è: quali sono queste garanzie di sicurezza?". Se lo chiede l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, parlando alla Nato. "Un accordo fatto alle nostre spalle semplicemente non funzionerà perché per qualsiasi tipo di accordo deve essere attuato dagli europei e dagli ucraini", ha aggiunto.
Trump: "Buone possibilità di mettere fine a guerra Ucraina"
"Una bella chiacchierata con la Russia e l'Ucraina ieri. Buone possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
Kallas: "Accordo rapido per Kiev sarebbe un affare sporco"
"Qualsiasi soluzione rapida sull'Ucraina è un affare sporco che abbiamo già visto in passato, ad esempio a Minsk, e semplicemente non funzionerà. Non fermerà le uccisioni, la guerra continuerà". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue alla Nato. "Se facciamo un paragone, possiamo fare un parallelo con il 1938: non è una buona tattica di negoziazione se si dà via tutto prima ancora che le discussioni siano iniziate. È appeasement, e non funziona", ha aggiunto.
Ucraina, ministro Francia: "Momento della verità, in gioco futuro Nato"
"Siamo ad un momento di verità" per l'Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu, stamani a margine della Ministeriale Nato a Bruxelles. "Per la Francia - ha aggiunto - le cose sono chiare: o ci impegniamo in discussioni che consentano di arrivare alla pace attraverso la forza, o si arriverà alla pace attraverso la debolezza". "E questo - ha avvertito - potrebbe avere delle conseguenze di sicurezza drammatiche", persino "all'allargamento del conflitto". Quella di oggi "è una riunione che pone la questione del futuro dell'alleanza. Si dice che è l'alleanza militare più robusta della storia. E' vero oggi, ma la domanda è se lo sarà ancora tra 10 o 15 anni", ha concluso.
Kiev: "Continuiamo la lotta, siamo forti, ce la faremo"
"Noi continuiamo la lotta, siamo forti, siamo capaci, ce la faremo". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov alla Nato, ringraziando i partner per l'assistenza.
Cremlino: "Putin e Trump non hanno parlato di sanzioni"
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non hanno discusso di sanzioni durante la loro telefonata di ieri, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "No, questo argomento non è stato sollevato ieri", ha detto Peskov ai giornalisti che gli chiedevano dei contenuti del colloquio. Riguardo all'atteggiamento della Russia nei confronti delle sanzioni, Peskov ha affermato: "Le consideriamo illegittime e violano tutte le regole commerciali. Naturalmente, la Russia si oppone a tali sanzioni. Ma questo argomento non e' stato ancora sollevato", ha affermato.
Ucraina, ministro Difesa: "Continuiamo, portare a termine compito"
"Il messaggio è che stiamo continuando. Siamo forti, siamo capaci, siamo in grado di portare a termine il nostro compito". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, prima dell'incontro con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. "Vediamo che tutti gli alleati ci stanno sostenendo e sono con noi nel proseguire questa assistenza. La Nato sta assumendo la responsabilita' della nostra assistenza e della formazione in materia di sicurezza. Il processo è già in corso ed è stato definito. Siamo grati alla Nato e alla sua leadership", ha aggiunto.
Ue: "No contatti con Trump sulla telefonata con Putin"
"L'Ue non è stata in contatto con il presidente Trump per quanto riguarda questa telefonata in particolare. Ci sono stati contatti, c'è stato un incontro molto recente tra la presidente von der Leyen e il vicepresidente Vance, e confidiamo che continueranno a esserci tali discussioni sul numero di temi, ma non c'è stato alcun coordinamento per quanto riguarda questa telefonata in particolare". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, in merito alla telefonata tra il presidente americano, Donald Trump, e l'omologo russo, Vladimir Putin, sulla guerra in Ucraina.
Ucraina, Croce Rossa: "50mila dispersi durante guerra"
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha annunciato di aver aperto un'indagine sulle circa 50mila persone che risultano scomparse dallo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio del 2022. Lo ha dichiarato Dusan Vujasanin, responsabile dell'attività della Croce Rossa internazionale per la ricerca dei dispersi sia in territorio ucraino, sia russo. La maggior parte delle persone scomparse sono militari, ha aggiunto.
Ue: "Telefonata Trump-Putin un inizio, vediamo come evolverà"
"La telefonata di ieri tra il presidente Trump e il presidente Putin segna l'inizio di un processo, come è stato il caso anche su altri argomenti. Ci saranno, certamente anche incontri ora, ad esempio, nel contesto della Conferenza sulla sicurezza di Monaco dove, in particolare, il presidente Zelensky sarà presente, così come la presidente von der Leyen. Quindi vediamo davvero questo come parte di un processo all'inizio, e vedremo per i prossimi passi come si evolverà". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, nel briefing quotidiano con la stampa.
Borsa di Mosca vola su notizia vertice Putin Trump, Moex a +6%
Vola la borsa di Mosca sulla notizia del vertice fra Vladimir Putin e Donald Trump. A mezzogiorno ora locale il listino Moex era salito del sei per cento e lo stesso l'indice Rts denominato in dollari. Le principali compagnie russe, incluse Novatek, Gazprom, Rostelecom e Aeroflot, sono balzate di oltre l'8 per cento. Il rublo si è rafforzato del 3,72 per cento sul dollaro, a 90,5 rubli per dollaro, e del 3,64 per cento sull'euro, a 94,04 rubli per euro.
Kallas: "Kiev non rinuncia a territori, Ue salda al suo fianco"
"Questa mattina ho incontrato il ministro della Difesa dell'Ucraina, Rustem Umerov. Mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l'Europa resterà salda e continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua lotta". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas.
Kallas: "L'Europa continuerà a sostenere la lotta ucraina"
"Questa mattina ho incontrato il Ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov. Il Ministro Umerov mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l'Europa sarà ferma e continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua lotta". Lo scrive sui social l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Cremlino: "Negoziati con Usa anche su sicurezza in Europa"
I negoziati tra la Russia e gli Usa devono riguardare anche "tutte le questioni relative alla sicurezza nel continente europeo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda se rimangano in vigore le richieste sul tema avanzate nel dicembre del 2021 agli Usa e alla Nato, compresa la garanzia che l'Alleanza atlantica non si espanderà ulteriormente verso est. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
Mosca: Cina a colloqui su Ucraina? Presto per parlarne
Il Cremlino ritiene prematuro parlare di un eventuale coinvolgimento della Cina nei colloqui sul conflitto russo-ucraino. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Per ora non è possibile dire nulla sulla configurazione delle parti, perché, ancora una volta, non ci sono stati ancora contatti sostanziali a livello operativo", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda su un' eventuale partecipazione di Pechino alle trattative.
Cremlino: "Prematuro parlare di ruolo Europa in negoziati"
"È prematuro" parlare di un ruolo dell'Europa nei negoziati per una soluzione del conflitto ucraino, perché "non c'è ancora una comprensione del formato di un possibile dialogo, del formato di un possibile processo di negoziazione". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Cremlino: "Organizzare presto un vertice Putin-Trump"
Occorre organizzare "velocemente" un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin perché i due "hanno molto di cui parlare", ma al momento è "impossibile" fornire una data perché il lavoro per organizzare il vertice "comincerà in questi giorni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Scholz: "Respinge una 'pace imposta' all'Ucraina"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz respinge una "pace imposta" all'Ucraina. "Non è ancora chiaro a quali condizioni l'Ucraina sarà pronta ad accettare un accordo di pace", ha affermato parlando a Politico, dopo l'annuncio di Donald Trump dell'avvio immediato di negoziati con Vladimir Putin.
Cina: "Soddisfatti da comunicazioni rafforzate Usa-Russia"
La Cina ha dichiarato di essere "soddisfatta" nel vedere gli Stati Uniti e la Russia "rafforzare la comunicazione", dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto di aspettarsi un incontro con la controparte russa Vladimir Putin per i colloqui di pace in Ucraina. "Russia e Stati Uniti sono molto influenti. La Cina è soddisfatta di vedere rafforzare la comunicazione e il dialogo su una serie di questioni internazionali", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun.
Zelensky dopo la telefonata con Trump: "Parlato di accordi di pace ed economia"
Hegseth: "Non stiamo tradendo l'Ucraina"
"Non è un tradimento". Lo ha detto il capo del Pentagono, Pete Hegseth, al quartier generale della Nato a Bruxelles rispondendo a una domanda sulla posizione espressa da Donald Trump. "È il miglior negoziatore del pianeta, solo lui può portare le potenze al tavolo", ha detto aggiungendo che gli Usa "riconoscono gli sforzi" compiuti dagli europei nel conflitto.
Rutte: "Kiev deve essere coinvolta nei negoziati di pace"
"Vediamo come la situazione ora evolve passo dopo passo, l'Ucraina deve essere coinvolta nei negoziati di pace". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Mosca vuole continuare dialogo con Vaticano sull'Ucraina
La Russia è aperta a continure il "dialogo costruttivo" con il Vaticano sull'Ucraina. Lo ha detto Artyom Studennikov, direttore del primo Dipartimento europeo del ministero degli Esteri, all'agenzia Ria Novosti. Dall'inizio del conflitto, ha sottolineato Studennikov, la Santa Sede "ha seguito coerentemente una linea di giustizia ed equilibrio, facendo appello a una soluzione pacifica e dichiarando la sua disponibilità a contribuire a questo in ogni modo possibile".
Rutte: "In Ucraina non ci sia Minsk 3, tutti d'accordo"
"Chiaramente ieri sono successe molte cose e si discuterà molto nei prossimi giorni e settimane. Ma c'è una convergenza: tutti vogliamo la pace e che Kiev sia nella migliore posizione possibile quando i negoziati inizieranno". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte. "C'è anche accordo sul fatto che non ci debba essere una Minsk 3, che l'accordo sia sostenibile, che Putin non possa prendere altra terra in Ucraina"
Media Cina: piano Usa su Ucraina ha natura egoistica e ipocrita
Il piano di "aiuti" degli Usa all'Ucraina espone appieno la sua natura egoistica e ipocrita: Washington "non ha contribuito in alcun modo alla risoluzione della guerra" tra Mosca e Kiev e, al contrario, ha sfruttato la situazione a proprio vantaggio dato che le risorse delle terre rare ucraine e e gli ordini di armi dell' Europa sono diventati "tutti obiettivi per lo sfruttamento da parte degli Usa". In altri termini, si legge in un pesante aritcolo di opinione sul Global Times, ecco "la trappola degli aiuti degli Stati Uniti all'Ucraina: non esiste un pranzo gratis e il conto dell'Europa". Il tabloid del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese, definisce Washington "istigatore del conflitto tra Russia e Ucraina", quando il cosiddetto "aiuto" degli Stati Uniti all'Ucraina non è altro che un gioco di scambio di interessi attentamente progettato. Il consigliere per la sicurezza nazionale americano Mike Waltz ha parlato del sostegno economico futuro Usa a Kiev affermando di recente che "dobbiamo recuperare quei costi, e questo sarà un partenariato con gli ucraini in termini di terre rare, risorse naturali, petrolio e gas". In più, gli Usa hanno in programma di spingere gli alleati europei a comprare più armi americane per l'Ucraina prima di potenziali colloqui di pace con Mosca. Da "aiuti non rimborsabili" a "scambi di risorse" e da "responsabilità condivisa" a "l'Europa che paga il conto", la strategia degli Stati Uniti per aiutare l'Ucraina mette a nudo la sua ipocrisia e riafferma senza dubbio la ferrea regola del "niente pranzo gratis" nel suo menu diplomatico.
Wsj, la Cina spinge per ruolo di pacificatore in Ucraina
Mentre i presidenti Usa Donald Trump e il russo Vladimir Putin segnalano di essere pronti per i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Cina spinge per avere un suo ruolo di pacificatore. Nelle ultime settimane, riporta il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice tra i due leader per facilitare "gli sforzi di mantenimento della pace dopo un'eventuale tregua", secondo fonti vicine al dossier a Pechino e a Washington. Tuttavia, Usa ed Europa guarderebbero alla mossa con scetticismo, dati gli stretti legami vantati dal Dragone con Mosca.
Zelensky: con gli Usa e i nostri partner spingeremo Putin a pace
"Ho avuto una lunga e dettagliata conversazione con il presidente Trump. Apprezzo il suo genuino interesse per come possiamo realizzare insieme una vera pace". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo discusso di molti aspetti, diplomatici, militari ed economici, e il presidente Trump mi ha informato di ciò che Putin gli ha detto - ha aggiunto -. Crediamo che la forza dell'America, insieme all'Ucraina e a tutti i nostri partner, sia sufficiente a spingere la Russia verso la pace".
Ucraina: 'Weimar' plus, 'pace giusta, trattare con gli Usa'
"Continueremo a sostenere l'Ucraina fino a una pace giusta, globale e duratura", auspicando di "trattare sulla strada da seguire con i nostri alleati americani": lo scrivono nel comunicato finale della riunione di stasera a Parigi i ministri degli Esteri dei paesi del gruppo "Weimar" plus (allargato), Italia, Germania, Francia, Polonia, Spagna, Gran Bretagna, Ucraina, Alto rappresentante dell'Ue per gli Esteri e Commissione europea). "Siamo pronti a rafforzare il nostro sostegno all'Ucraina - si legge nella dichiarazione finale - noi ci siamo impegnati per la sua indipendenza, la sua sovranità e la sua integrità territoriale di fronte alla guerra di aggressione della Russia". L'obiettivo resta quello di una pace giusta "che garantisca gli interessi dell'Ucraina e i nostri", si legge ancora. "Auspichiamo di trattare sulla strada da seguire con i nostri alleati americani - continuano i paesi del gruppo Weimar plus - il nostro obiettivo comune deve essere di porre l'Ucraina in posizione di forza. L'Ucraina e l'Europa devono partecipare a qualsiasi negoziato. L'Ucraina deve beneficiare di solide garanzie di sicurezza. Una pace giusta e duratura in Ucraina è una condizione necessaria ad una sicurezza transatlantica forte".
Trump: d'accordo con russi, Kiev non può entrare nella Nato
Donald Trump ha detto di condividere l'obiezione russa che l'Ucraina non può entrare nella Nato. "Personalmente non credo che sia praticabile averla. Penso che, molto prima del presidente Putin, abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere. Questo va avanti da molti, molti anni. Lo dicono da molto tempo, che l'Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d'accordo", ha detto Trump parlando con i cronisti.