Sono le stime dell'organismo umanitario delle Nazioni Unite (Ocha). C'è attesa per la liberazione dei prossimi ostaggi, giovedì: la jihad ha diffuso un video di Arbel Jehud, la cui mancata liberazione sabato scorso aveva fatto sospendere il via libera verso nord. Un altro scambio avrà luogo sabato. Morti otto dei 33 ostaggi della Jihad. Intanto, come riferito dall'ufficio del premier israeliano, Netanyahu è stato invitato dal presidente Usa a un incontro alla Casa Bianca il 4 febbraio
in evidenza
Un fiume di sfollati palestinesi, oltre 376.000 secondo le stime dell'organismo umanitario delle Nazioni Unite (Ocha), sono tornati nel nord della Striscia di Gaza, mentre ci si prepara a un nuovo scambio di ostaggi. La gioia di chi ritorna è smorzata dalle macerie che costellano la strada, sulla quale vigilano le truppe israeliane pronte a far fuoco su ogni minaccia.
C'è attesa per la liberazione dei prossimi ostaggi, giovedì: la jihad ha diffuso un video di Arbel, la cui mancata liberazione sabato scorso aveva fatto sospendere il via libera verso nord. Un altro scambio avrà luogo sabato. Morti otto dei 33 ostaggi della jihad.
A diciotto anni dalla sua sospensione, riparte la missione dell'Unione europea Eubam al valico di Rafah. Tajani: "E' una missione di grande importanza, anche simbolica".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato invitato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a un incontro alla Casa Bianca il 4 febbraio. Lo ha riferito l'ufficio del premier israeliano, sottolineando: “Sarà il primo leader straniero invitato alla Casa Bianca durante il secondo mandato di Trump. Questo sottolinea la fiducia reciproca tra i 2 leader".
In corso in Cisgiordania l'operazione Muro di ferro lanciata da Netanyahu contro quello che definisce "l'asse iraniano”. “I commando dell'esercito israeliano hanno arrestato decine di terroristi a Jenin nel corso di diverse operazioni speciali e ne hanno eliminato altri”, ha riferito il portavoce dell'Idf.
Approfondimenti:
- Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza
- Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
- Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. LE FOTO
- Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Segui il liveblog del 29 gennaio 2025
Segui il liveblog del 29 gennaio 2025 sulla tregua in Medio Oriente
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
• La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
• Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
• Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine". IL PIANO
Medioriente, chi sono le quattro soldatesse israeliane rilasciate
Sono state rilasciate quattro soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate Al Qassam, l'ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell'accordo di cessate il fuoco nell'enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il momento. Ecco chi sono le soldatesse. CHI SONO
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE
Israele-Hamas, diffuso il video dell'ostaggio Arbel Yehoud: sarà liberata giovedì
La Jihad islamica palestinese ha rilasciato un video di propaganda in cui appare la cittadina israelo-tedesca Arbel Yehud, 29 anni. Per dimostrare di essere ancora viva, nel filmato Arbel Yehud dichiara che il video è stato girato sabato 25 gennaio e afferma di stare bene
Curdi siriani, sale a 18 bilancio uccisi da attacchi turchi
È salito a 18 il bilancio dei civili rimasti uccisi in due giorni di attacchi turchi nelle aree della Siria settentrionale controllate dai curdi. Lo riferisce Farhad Shami, il portavoce delle Forze Democratiche siriane (Sdf) a guida curda. Le forze sostenute dalla Turchia hanno lanciato un'offensiva contro l'Sdf a novembre, che le ha viste conquistare diverse enclave curde nel nord, nonostante gli sforzi degli Stati Uniti per mediare un cessate il fuoco. L'Sdf, sostenuto dagli Usa, ha guidato la campagna militare che ha estromesso l'Isis dal suo ultimo territorio in Siria nel 2019, ma Ankara accusa la sua componente principale, le Unità di Protezione del Popolo (Ypg), di legami con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), fuori legge in Turchia.
Oltre 300mila sfollati rientrati a Nord Striscia di Gaza
Oltre 376.000 palestinesi sfollati a causa della guerra tra Israele e Hamas sono tornati nel nord di Gaza. Lo ha affermato l'organismo umanitario delle Nazioni Unite (Ocha). "Si stima che oltre 376.000 persone siano tornate ai loro luoghi di origine a nord di Gaza, in seguito al ritiro delle forze israeliane dalle due strade principali lungo il corridoio di Netzarim", ha precisato l'ufficio Onu
Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza
I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di guerra. LE IMMAGINI
Inviato Trump vedrà Netanyahu e Katz
L'inviato del presidente Usa in Medio Oriente Steve Witkoff, che iniziera' domani la sua visita nella regione, vedra' il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz. Lo ha fatto sapere un funzioanrio israeliano.
Idf: attaccati veicoli che trasportavano armi per Hezbollah nel sud del Libano
L'aeronautica militare israeliana ha attaccato un camion e un altro veicolo che trasportavano armi per Hezbollah nelle zone di Nabatieh e Qal'at al-Shaqif, nel Libano meridionale. Lo ha reso noto l'Idf
Scholz: "Espulsione palestinesi dalla Striscia di Gaza sarebbe inaccettabile"
L’espulsione dei palestinesi dalla Striscia di Gaza verso l’Egitto o la Giordania, come suggerito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sarebbe "inaccettabile". Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Alla luce delle recenti dichiarazioni pubbliche, dico molto chiaramente che qualsiasi piano di sfollamento - l'idea che i cittadini di Gaza siano deportati in Egitto o Giordania - è inaccettabile", ha detto Scholz durante un incontro elettorale a Berlino.
Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
Mentre continuano a emergere i dettagli sull’intesa raggiunta tra le parti, non si sono fatte attendere le reazioni dei leader internazionali sul cessate il fuoco nella Striscia. LEGGI L'ARTICOLO
Gaza, migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO
L'apertura del valico è stata alle 7 ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE IMMAGINI
Premier Mikati: "9 detenuti libanesi liberati da Israele"
Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha annunciato che Israele ha rilasciato oggi 9 prigionieri libanesi nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco con il suo Paese e ha chiesto la liberazione di altri nove ancora detenuti. Domenica Mikati aveva dichiarato di aver chiesto agli Stati Uniti di adoperarsi per il rilascio di questi prigionieri, in seguito alla proroga della scadenza per l'applicazione del cessate il fuoco che ha posto fine alla guerra tra Hezbollah libanesi e Israele. In una dichiarazione diffusa oggi, il premier ha "ringraziato il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) per gli sforzi compiuti per liberare 9 prigionieri libanesi detenuti nelle carceri israeliane", senza fornire dettagli sulle persone rilasciate o sulle circostanze della loro detenzione. Ha quindi chiesto al Cicr di lavorare per liberare "gli altri 9 libanesi detenuti in Israele".
Idf: attacco a Hezbollah in Libano. Beirut: 14 i feriti
L'Idf ha riferito che l'aviazione ha attaccato armi di Hezbollah nel sud del Libano in seguito alla violazione dell'accordo di cessate il fuoco. Nel frattempo, il quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, ha riportato un'altra esplosione nell'area di Nabatiya, secondo il ministero della Sanità libanese ci sono 14 feriti.
Gaza, le riprese dal drone delle tendopoli in attesa del ritorno dei palestinesi sfollati
La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell'accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall'offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO
Guterres: “Israele ritiri l'ordine contro l'Unrwa”
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, chiede a Israele di ritirare l'ordine all'Unrwa di lasciare Gerusalemme. Lo afferma in una lettera inviata all'ambasciatore israeliano al Palazzo di Vetro, Danny Danon. Nella missiva, Guterres ha ribadito la sua richiesta allo Stato ebraico di "rispettare il mandato" assicurato all'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi dall'Assemblea Generale.
Chi è Arbel Yehud, la ragazza israeliana che è ancora a Gaza: verrà liberata giovedì
La 29enne è stata rapita con il suo fidanzato dal kibbutz Nir Oz. Con una dichiarazione ufficiale Hamas ribadisce di aver informato i mediatori che l'ostaggio civile israeliano Arbel Yehud è viva "e ha fornito tutte le garanzie necessarie per il suo rilascio". Netanyahu: "Giovedì liberi Arbel, soldatessa e altro rapito". IL PROFILO
Palazzo Chigi: ingenti aiuti a Gaza in operazione Italia-Giordania
"Continua l'impegno dell'Italia, accanto ai partner regionali e internazionali, nella stabilizzazione del quadrante mediorientale e nel sostegno alle sue popolazioni. Oggi, elicotteri delle Forze Armate italiane e giordane hanno condotto congiuntamente un'operazione aerea che ha consentito di fornire una concreta e fattiva assistenza alla popolazione della Striscia di Gaza mediante il trasporto di ingenti quantitativi di aiuti umanitari". Lo comunica Palazzo Chigi spiegando che "nei prossimi giorni arriveranno al Porto di Ashdod 15 camion donati al Programma Alimentare Mondiale e altre 15 tonnellate di aiuti".
Crosetto: "Via a operazione umanitaria Italia-Giordania per Gaza"
Continua l'impegno della Difesa a sostegno della popolazione civile palestinese, per garantire il trasporto degli aiuti umanitari e rinforzare la tregua in atto. Oggi, infatti, con il decollo di 2 elicotteri NH 90 dell'Esercito, dalla base aerea 'King Abdullah II' di Zarqa, in Giordania, è iniziata l'operazione congiunta "Un ponte per Gaza", che vede la partecipazione di personale e di assetti aerei della Giordania e dell'Italia. "Anche se di non facile realizzazione - ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto - questa è un'altra importante dimostrazione dell'impegno a favore della popolazione civile di Gaza da parte del governo, della Difesa e dell'Italia. Il nostro obiettivo è quello di fornire un aiuto concreto e immediato per alleviare, almeno in parte, le sofferenze causate dal conflitto in atto e che solo oggi vede, finalmente, una tregua. Proprio perché sappiamo quanto sia difficile arrivare a una pace nel senso pieno del termine e proprio perché sappiamo quanto fragile e precaria possa essere una tregua, la cessazione delle ostilità, che di una vera pace sono un pre-requisito minimo, ma indispensabile, crediamo fermamente nel dialogo e nella cooperazione come strumenti essenziali per ridurre la crisi in atto e portare speranza a chi vive in condizioni di estrema difficoltà". "In questo momento - ha proseguito - è necessario consolidare la tregua, aiutare chi soffre e salvare vite umane. Fondamentale in questo contesto è anche la collaborazione con la Giordania, un partner strategico per continuare a costruire la pace". L'iniziativa umanitaria, informa la Difesa, "nasce dalla comune volontà del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e di Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania". L'operazione, coordinata per gli aspetti nazionali dal Comando operativo di vertice interforze, prevede il rischieramento in Giordania della Task Force "Levante", un'unità interforze della Difesa italiana composta da un velivolo C-130J dell'Aeronautica Militare e due elicotteri NH90 dell'Aviazione dell'Esercito. Questa operazione si inserisce in un più ampio quadro di iniziative a favore della popolazione palestinese. Tra queste, il trasporto di beni di prima necessità con velivoli dell'Aeronautica Militare, l'assistenza sanitaria fornita da Nave Vulcano della Marina Militare e i trasferimenti in Italia di bambini palestinesi bisognosi di cure mediche grazie ad assetti aero-navali messi a disposizione dalla Difesa.
Netanyahu in Usa il 4 febbraio: "primo leader da Trump"
"L'invito del primo ministro Benyamin Netanyahu alla Casa Bianca è un passo importante e simbolico per il forte legame tra Israele e gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump. Questo rappresenta anche un messaggio di supporto reciproco, specie in un periodo in cui ci sono questioni sensibili e strategiche all'ordine del giorno internazionale, come i processi in Medio Oriente e le relazioni Israele-Palestina.Netanyahu, essendo il primo leader straniero invitato alla Casa Bianca durante il secondo mandato di Trump, sottolinea la fiducia reciproca tra i 2 leader". Lo scrive l'ufficio del premier. L'invito è per il 4 febbraio.
Hannoun lancia gemellaggio tra famiglie italiane e gazawi
L'associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese - ABSPP ODV - di cui è presidente Mohammad Hannoun lancia oggi un gemellaggio tra le famiglie italiane e le famiglie gazawi "un'iniziativa straordinaria - si legge sul sito dell'associazione - di solidarietà e sostegno reciproco". L'architetto di origine giordana Hannoun, che è anche presidente dell'associazione Palestinesi d'Italia, è stato inserito, lo scorso 7 ottobre, nella "blacklist" del Dipartimento del Tesoro statunitense in quanto considerato finanziatore di Hamas. "Questo progetto, nato dalla volontà di creare un legame umano e concreto tra due realtà distanti geograficamente ma unite dall'umanità condivisa - spiega il sito - mira a fornire un supporto economico e morale alle famiglie che vivono nella Striscia di Gaza, una delle aree più densamente popolate e sofferenti al mondo". In particolare, "Il gemellaggio si basa su un impegno mensile di 200 euro da parte delle famiglie italiane, per una durata di 6 mesi. Questo contributo - si legge ancora - viene utilizzato per soddisfare i bisogni primari delle famiglie gazawi, come alimentazione, medicine, istruzione e altre necessità essenziali". L'associazione spiega che si può contribuire direttamente presso i suoi uffici di Milano, Roma e Genova, dove risiede Hannoun, o facendo un bonifico all'Associazione Benefica La Cupola d'oro. Lo scorso ottobre Hannoun aveva spiegato all'ANSA che dopo la decisione del dipartimento americano erano stati chiusi i suoi conti bancari e postali personali e quelli legati alle associazioni di cui è presidente, ma che l'Api era riuscita comunque a raccogliere 2 milioni di euro per aiuti umanitari alla popolazione palestinese.
Palestina all'Onu: “Unrwa rende la vita della gente migliore"
"Unrwa rende la vita della nostra gente migliore. Lavora per alleviare le sofferenze causate da Israele, aiuta la gente a ricostruire le loro vite e comunita' finche' non arriva una soluzione giusta". Lo ha detto l'ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, Ryad Mansour, parlando in Consiglio di Sicurezza. "Nessun altro a parte l'Assemblea Generale dell'Onu puo' cambiare il mandato di Unrwa, essenziale per milioni di persone", ha aggiunto, ribadendo che bisogna difendere l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi il cui ruolo e' "piu' necessario che mai".
Kallas sente Rubio: “Ue e Usa sono più forti insieme: stessi interessi su questioni globali”
Primo colloquio telefonico tra l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas e il segretario di Stato americano Marco Rubio. "Buona conversazione con Rubio. Abbiamo discusso di questioni globali in cui l'Ue e gli Usa hanno gli stessi interessi, tra cui la guerra della Russia in Ucraina, l'influenza maligna dell'Iran e le sfide poste dalla Cina. L'Ue e gli Usa sono sempre più forti insieme. Ci auguriamo di incontrarci presto", ha scritto su X Kallas.Entrambi i leader - spiegano fonti Ue - hanno sottolineato l'importanza di rafforzare la cooperazione su questioni globali fondamentali, tra cui la guerra della Russia in Ucraina, la situazione in Medio Oriente e le sfide poste dalla Cina. Hanno concordato sulla necessità di mantenere la massima pressione su Mosca per raggiungere una pace giusta e sostenibile in Ucraina. I due, aggiungono le stesse fonti, hanno anche affrontato il ruolo destabilizzante dell'Iran e la transizione politica della Siria. L'Alto rappresentante dell'Ue ha sottolineato i crescenti investimenti dell'Europa nella difesa e la sua disponibilità ad assumersi maggiori responsabilità, oltre all'importanza di diversificare le forniture energetiche. Entrambi i leader hanno auspicato di incontrarsi presto di persona.
Mosca: Israele abroghi leggi che tagliano contatti con Unrwa
La Russia chiede a Israele di abrogare le leggi che vietano le attivita' dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi (UNRWA). Lo ha affermato il rappresentante permanente russo presso l'Onu rganizzazione mondiale Vasily Nebenzya. "Noi sosteniamo gli appelli del Segretario generale delle Nazioni Unite e del Commissario generale dell'UNRWA a Israele e chiediamo che questo paese rispetti i suoi obblighi legali internazionali e abroghi gli atti legislativi", ha detto il diplomatico russo durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, secondo quanto riportano le agenzie russe.
Idf: "Decine di terroristi arrestati e altri uccisi a Jenin"
I commando dell'esercito israeliano hanno arrestato decine di terroristi a Jenin, in Cisgiordania, nel corso di diverse operazioni speciali e ne hanno eliminato altri. Lo riferisce il portavoce dell'Idf, aggiungendo che i militari hanno localizzato e distrutto numerosi esplosivi, armi e mezzi di guerra.
La Giordania lancia un ponte aereo umanitario verso Gaza
La Giordania ha avviato un ponte aereo di otto giorni di aiuti umanitari, medici e alimentari verso la Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa Petra. Sedici elicotteri militari - due italiani e 14 dell'aviazione giordana - sono partiti dai magazzini ad Al-Ghabawi, nel governatorato di Zarqa, a circa 30 km a nord-est di Amman. Si tratta delle prime consegne umanitarie giordane alla Striscia di Gaza da quando, il 19 gennaio, è entrato in vigore un accordo di cessate il fuoco che ha permesso la consegna di maggiori aiuti umanitari al territorio palestinese. Le spedizioni saranno trasportate al Qarara crossing nella regione di Khan Younis, nel sud-est della Striscia di Gaza. Il cibo sarà poi consegnato a squadre del Programma alimentare mondiale (Pam), che lo distribuiranno agli abitanti del territorio palestinese. "Questo ponte umanitario continuerà per otto giorni, con 16 voli giornalieri effettuati dalla Royal Jordanian Air Force in collaborazione con Paesi amici", ha dichiarato il portavoce ufficiale del governo giordano, Mohammad Momani, in una conferenza stampa prima della partenza degli elicotteri. "Oggi due elicotteri italiani partecipano all'operazione", ha aggiunto. "Questo ponte aereo coincide con il ritorno di centinaia di migliaia di persone nel nord della Striscia di Gaza e mira ad alleviare le loro sofferenze", ha aggiunto.
Usa sostengono mossa Israele di tagliare legami con Unrwa
Gli Stati Uniti "sostengono" la decisione di Israele di tagliare i legami con l'Unrwa. Lo ha detto la vice ambasciatrice americana all'Onu Dorothy Shea. In Consiglio di Sicurezza ha poi suggerito che i funzionari dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi stanno "esagerando gli effetti delle leggi".
Unrwa: l'attacco contro di noi mette a rischio futuro palestinesi
"L'attacco incessante" di Israele all'Unrwa mette in pericolo "la vita e il futuro dei palestinesi". Lo ha denunciato martedì il leader dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini davanti al Consiglio di sicurezza. La nuova legislazione israeliana, che "ostacolerà" l'Unrwa dalla sua entrata in vigore giovedì, "si fa beffe del diritto internazionale", ha aggiunto, assicurando tuttavia che l'agenzia è determinata a "rimanere e a fare il suo lavoro finché non sarà più possibile".
Zelensky a Netanyahu: "Bene rilascio ostaggi, pace sia duratura"
"Ho parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Gli ho raccontato della mia partecipazione agli eventi che hanno segnato l'80/mo anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau e ho trasmesso le mie condoglianze al primo ministro e al popolo di Israele per la tragedia dell'Olocausto. Ho accolto con favore l'inizio del rilascio degli ostaggi, sottolineando l'importanza del ritorno delle persone a casa e del ricongiungimento con le loro famiglie e ho espresso la speranza per il rapido rilascio di tutti gli ostaggi rimasti. E' fondamentale garantire una pace affidabile e duratura in modo che le persone possano vivere in sicurezza e protezione". Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo anche discusso - afferma Zelensky - di come mantenere stretti contatti con i partner in particolare con gli Usa e il presidente Trump. Abbiamo affrontato le attuali questioni bilaterali e abbiamo concordato di mantenere stretti contatti nel prossimo futuro".
Israele: tagliamo ogni contatto con l'Unrwa
Israele interromperà ogni contatto con l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unrwa) e "chiunque agisca per suo conto" a partire dal 30 gennaio: lo ha reso noto l'ambasciatore israeliano all'Onu, ribadendo che l'agenzia avrebbe dovuto lasciare Gerusalemme entro quella data. "Questa decisione non è stata presa alla leggera, né in fretta. Non è una decisione politica. È una decisione necessaria", ha detto Danny Danon ai giornalisti parlando della decisione di bandire l'Unrwa adottata dal parlamento israeliano lo scorso ottobre. Israele accusa l'agenzia di sostenere la violenza di Hamas a Gaza.
Mezzaluna Rossa, spari Idf contro ambulanza vicino a Rafah
Un'ambulanza della Mezzaluna Rossa Palestinese è stata colpita dal fuoco dei cecchini israeliani nella zona di Tal as-Sultan, a ovest di Rafah, nella striscia di Gaza meridionale. Lo ha reso noto la stessa organizzazione sanitaria, pubblicando un video su X che mostra quello che sembra un foro di proiettile sulla fiancata di un mezzo di soccorso.
Katz: "Idf resta a tempo indeterminato sul versante siriano del Monte Hermon"
L'esercito israeliano rimarrà nella zona di sicurezza dl lato siriano del monte Hermon per "un periodo di tempo illimitato per garantire la sicurezza dei residenti di Israele". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa Israel Katz.
"Non permetteremo a forze ostili di stabilirsi nella zona di sicurezza della Siria meridionale", ha dichiarato il ministro. "E non dipenderemo da altri per la nostra difesa, qui e in qualsiasi altro posto", ha affermato, aggiungendo che saranno stabiliti legami con le comunità vicine, in particolare con la popolazione drusa della zona.
Hamas: gas da cucina torna a Gaza per la prima volta dal 7/10
L'ufficio stampa del governo di Gaza - controllata da Hamas - afferma che "una quantità limitata di gas da cucina" entrerà nell'enclave oggi per la prima volta dal 7 ottobre 2023. Lo riporta Al Jazeera. Secondo la dichiarazione pubblicata su Telegram, 8 kg di gas saranno disponibili per tutti i cittadini di Gaza per l'equivalente di 15 dollari. "Il rifornimento sarà gestito tramite il distributore specificato al momento della registrazione e un messaggio verrà inviato ai telefoni cellulari dei cittadini", ha aggiunto la dichiarazione.
Idf, continuano le nostre operazioni difensive nel sud Libano
Le forze israeliane stanno "continuando le operazioni difensive" nel Libano meridionale. Lo ha affermato l'Idf, dopo che negli ultimi giorni sono cresciute le proteste per la continua presenza di truppe israeliane nell'area, mentre i residenti precedentemente sfollati a causa dei combattimenti cercano di tornare alle loro case. Almeno 26 persone sono state uccise e più di 140 sono rimaste ferite dal fuoco israeliano domenica e lunedì. In una dichiarazione rilanciata dal Guardian, l'Idf ha affermato che le sue forze stavano continuando le operazioni per "rimuovere minacce e infrastrutture terroristiche nel Libano meridionale, in conformità con gli accordi tra Israele e Libano e al fine di preservare i risultati operativi nella regione".
Iran agli Usa: deportate gli israeliani in Groenlandia
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha suggerito agli Usa di deportare i cittadini israeliani in Groenlandia, dopo le rivendicazioni di Washington sull'isola appartenente alla Danimarca e in seguito alle dichiarazioni del presidente americano, Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva menzionato un piano per "ripulire" la Striscia di Gaza. "Il mio suggerimento è un altro. Invece dei palestinesi, cercate di espellere gli israeliani, portateli in Groenlandia così possono prendere due piccioni con una fava", ha detto il capo della diplomazia di Teheran in un'intervista a Sky News, come riferisce Mehr.
Migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO
L'apertura del valico è stata alle 7 ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE FOTO
Gaza, le riprese dal drone delle tendopoli in attesa del ritorno dei palestinesi sfollati
La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell'accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall'offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO
Teheran: Trump trasferisca israeliani in Groenlandia
Invece di deportare la popolazione di Gaza durante la ricostruzione nel territorio della Striscia, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe invece "inviare gli israeliani in Groenlandia" cosi' da "prendere due piccioni con una fava". E' il suggerimento che giunge dal ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, intervistato da Sky News.
Egitto smentisce telefonata Sisi-Trump su Gaza
L'Egitto ha smentito che il presidente Abdel Fattah al-Sisi abbia parlato al telefono con Donald Trump nel fine settimana, dopo che il presidente degli Stati Uniti ha proposto di trasferire i palestinesi da Gaza in Egitto e Giordania. "Una fonte ufficiale di alto livello ha smentito quanto riportato da alcuni media in merito a una telefonata tra il presidente egiziano e quello americano", ha dichiarato il servizio di informazione statale egiziano.
Esperti Onu: "In Cisgiordania escalation contro i palestinesi"
"L'intensificarsi dell'assalto militare israeliano contro la Cisgiordania occupata segna una pericolosa escalation contro i palestinesi". E' l'allarme lanciato da esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite che hanno esortato la comunità internazionale a intraprendere azioni di principio per proteggere i diritti umani e la dignità del popolo palestinese. "Siamo costernati dall'escalation di violenza mortale che sta attraversando Jenin e il resto della Cisgiordania occupata", hanno detto gli esperti. "La repressione di Israele sembra non avere fine". E' in corso l'espansione delle colonie, con violenza armata dei coloni, sfollamento, spopolamento e confisca delle terre da parte dello Stato di Israele, anche attraverso le milizie dei coloni, rilevano gli esperti. Queste violazioni continuano anche dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha concluso che questa occupazione è illegale. "L'intensificarsi dell'assalto alla Cisgiordania occupata fa parte di un processo globale di sfollamento forzato e sostituzione palestinese e di espansione territoriale di Israele", hanno detto gli esperti. "L'impunità di lunga data concessa a Israele sta consentendo la de-Palestinizzazione dei territori occupati, lasciando i palestinesi alla mercé delle forze che perseguono la loro eliminazione come gruppo", hanno aggiunto. "La mancanza di intervento da parte degli Stati per proteggere i palestinesi, in linea con il diritto internazionale, è allarmante e ha conseguenze catastrofiche" concludono gli esperti evidenziando che "come altri popoli indigeni prima di loro, il popolo palestinese sembra essere stato abbandonato al suo destino. Non possiamo permettere che accada; Questo sarebbe il più grande fallimento del sistema dei diritti umani".
Mattarella: "Soluzione a due Stati unica a dissolvere l'odio"
" Ci auguriamo che la recente tregua in Medioriente, che ha portato alla liberazione degli innocenti ostaggi israeliani rimasti in vita e a una cessazione delle ostilità, venga davvero rispettata e regga agli eventi successivi e alle spinte estremistiche e radicali in modo da trasformarsi in un processo di vera distensione, verso la soluzione dei "due Stati, due popoli", l'unica in grado di cercare di dissolvere i giacimenti di odio che si sono ulteriormente accresciuti". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del 'Giorno della memoria' al Quirinale.
Egitto: "Presto del tutto operativo il valico di Rafah"
Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha detto che il valico di Rafah tornerà presto ad essere del tutto operativo. Come riporta il sito Egypt Today, il ministro ha detto che "l'Egitto sta fornendo tutte le facilitazioni possibili e gli aiuti stanno entrando attraverso il valico di Karem Abu-Salem (Kerem Shalom). Presto il valico di Rafah inizierà a funzionare, una volta completati i preparativi sul lato palestinese". "Il lato egiziano è pronto, ma la parte israeliana ha distrutto molte infrastrutture sul lato palestinese del valico", ha ricordato Abdel Aty nelle dichiarazioni rese ieri sera all'emittente "Al Qahera News" e riportate dal sito. Il 19 gennaio scorso, in coincidenza con l'inizio della tregua nel conflitto durato 15 mesi fra Israele e Hamas a Gaza, il valico di Rafah era stato riaperto ufficialmente (e con clamore mediatico) sul lato egiziano ma solo per far transitare camion con aiuti verso i valichi di Kerem Shalom e Nitzana (Al-Awja in arabo) controllati da Israele e senza entrare direttamente.

©Ansa
Iran: "Ripulire Gaza? Da tempo in atto la cancellazione della Palestina"
"L'idea di 'ripulire' Gaza come parte di una 'cancellazione coloniale' della Palestina è in atto da tempo con armi e munizioni americane come anche con il loro sostegno politico, a livello di intelligence e finanziario". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri dell'Iran, Esmail Baghaei, in un messaggio su X, in riferimento alle parole del presidente americano, Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva menzionato un piano per "ripulire" la Striscia di Gaza. "La campagna genocida di 15 mesi degli occupanti non è riuscita a sradicare la nazione palestinese dalla loro madrepatria né ha potuto essere efficace tramite coercizione politica e manipolazioni demografiche", ha aggiunto il funzionario, come riferisce Mehr.
Khamenei: "Gaza ha messo Israele in ginocchio"
Israele e il suo alleato americano sono stati messi in ginocchio da Gaza. Così la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha commentato l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia. "La piccola Gaza ha messo in ginocchio il regime sionista, armato fino ai denti e pienamente sostenuto dall'America", ha dichiarato Khamenei durante un incontro con alcuni funzionari a Teheran.
Il regime iraniano ha anche respinto con forza l'idea del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di trasferire i palestinesi da Gaza in Egitto o in Giordania. "La coercizione politica e le manipolazioni demografiche non potranno costringere i palestinesi a migrare", ha scritto il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, in un post su X. Gaza, ha aggiunto, è la "patria dei palestinesi che hanno pagato un prezzo estremamente alto per rimanervi".
Il Qatar ribadisce: "Sosteniamo la soluzione dei due Stati"
Il Qatar, il principale mediatore nei recenti accordi in Medio Oriente, ha ribadito il proprio sostegno alla soluzione dei due Stati fra israeliani e palestinesi. La dichiarazione costituisce una risposta alle recenti esternazioni del presidente americano, Donald Trump, su un trasferimento forzato dei palestinesi dalla Striscia di Gaza all'Egitto e alla Giordania. "La nostra posizione è sempre stata chiara sulla necessità che al popolo palestinese siano garantiti i suoi diritti e che la soluzione dei due Stati è l'unica strada percorribile", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Doha, Majed al-Ansari.
L'Egitto smentisce Trump: "Nessun colloquio con al-Sisi"
L'Egitto ha smentito che ci sia stato un colloquio telefonico tra il presidente Abdel Fattah al-Sisi e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. ''Qualsiasi colloquio tra i due verrà reso noto, in linea con il protocollo condiviso dai due capi di Stato'', ha affermato una fonte egiziana di alto livello citata dal Cairo News Channel. La fonte ha aggiunto che ''occorre fare molta attenzione a contatti di questo livello e al momento che sta attraversando la regione''.
In precedenza Trump aveva citato un suo colloquio con al-Sisi sul piano di trasferire palestinesi dalla Striscia di Gaza all'Egitto. ''Vorrei che ne prendesse un po', noi lo aiuteremo molto. E' dura, ma penso possa farcela'', aveva dichiarato Trump.
Il sindaco di Rafah agli sfollati: "Città molto pericolosa per la presenza dell'Idf"
La città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ''resta estremamente pericolosa per la presenza di militari israeliani'' lungo il Corridoio di Filadelfia e ''sarà sicura solo dopo il loro completo ritiro''. Lo ha dichiarato il sindaco di Rafah Ahmed al-Soufi in una intervista ad al-Jazeera, mettendo in guardia i palestinesi che stanno facendo ritorno in città.
"L'accesso alla parte meridionale della città, vicino al confine, non è possibile", ha affermato il sindaco di Rafah. "Sebbene le aree nordoccidentali, settentrionali e orientali siano relativamente più sicure a causa della loro distanza dal confine, sono comunque a rischio" della potenza di fuoco israeliana, ha aggiunto. Gli sfollati, secondo al-Soufi non dovrebbero tornare di corsa in città, in particolare nelle zone centrali e meridionali, che dono ''devastate'' e ''prive delle condizioni basilari per vivere''.
Anche le Idf hanno detto ai cittadini palestinesi di restare lontani 700 metri dalla zona di confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto definendola una ''zona rossa''.
Processo a Netanyahu, rimandate udienze oggi e domani
Sono state rimandate le udienze previste oggi e domani del processo che vede il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, imputato per corruzione poichè uno dei giudici competenti, Moshe Bar-am, è ammalato di influenza. Lo riferisce la corte distrettuale di Tel Aviv in un comunicato.
Media: "Il vice ministro degli Esteri russo a Damasco, vedrà al-Jawlani"
Il vice ministro degli Esteri russo e inviato speciale di Putin per il Medio Oriente e il Nordafrica Mikhail Bogdanov è arrivato a Damasco a capo di una delegazione di alto livello per colloqui con le nuove autorità siriane. Lo scrive il sito di notizie siriano Shaam News, sottolineando che quella guidata da Bogdanov è la prima missione russa a Damasco dalla deposizione di Bashar al-Assad. In programma un incontro tra Bogdanov, il leader de facto della Siria Abu Mohammad al-Jawlani e il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shibani.
Obiettivo della missione è avviare un dialogo costruttivo su un'agenda utile a entrambe le parti, si legge su Shaam News. Della delegazione russa fanno parte rappresentanti del ministero della Difesa e degli Esteri, oltre che esponenti del mondo economico.
Gaza, lunga marcia degli sfollati verso nord della Striscia. VIDEO
Israele ai libanesi: "Non tornate nei villaggi del sud"
Israele ha nuovamente avvertito i civili libanesi di non tornare nei villaggi lungo il confine meridionale". "L'Idf si è recentemente ridistribuito in varie località del Libano meridionale, in base all'accordo di cessate il fuoco, per consentire gradualmente l'efficace dispiegamento dell'esercito libanese e smantellare e rimuovere il gruppo terroristico Hezbollah dal Libano meridionale", ha scritto su X il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle forze arnate israeliane, "il periodo dell'accordo è stato
prorogato e le forze israeliane sono ancora schierate sul campo. Il processo di dispiegamento sta avvenendo gradualmente e in alcuni settori è stato posticipato e richiede più tempo per garantire che Hezbollah non possa ristabilirvi".
Trump: "Palestinesi vivrebbero meglio in posto non violento"
Donald Trump è tornato sulla sua esternazione sul trasferimento dei residenti di Gaza in Giordania ed Egitto, affermando che i palestinesi vivrebbero meglio in un luogo "non associato alla violenza". "Vorrei che andassero in un'area dove possano vivere senza sconvolgimenti, né rivoluzioni e né violenza", ha detto il presidente americano ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, secondo quanto scrive il Times of Israel.
Operazione Idf a Jenin: 2 palestinesi uccisi e 6 feriti
Due terroristi palestinesi sono stati uccisi e sei sono rimasti feriti'' nell'operazione 'Muro di Ferro' che le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno conducendo nella città di Jenin, in Cisgiordania. Lo riferiscono le Idf. Durante l'operazione, proseguono i militari israeliani, sono stati smantellati 20 ordigni esplosivi e sono stati arrestati quattro sospetti.
Trump: "Vorrei palestinesi vivessero in zona tranquilla, presto vedrò Netanyahu"
Donald Trump vorrebbe che i palestinesi della Striscia di Gaza vivessero ''in un'area senza disagi, rivoluzioni e violenze''. Così il presidente americano è tornato a spiegare il suo piano per sfollare 1,5 milioni di palestinesi dalla Striscia di Gaza alla Giordania e all'Egitto. Parlando a bordo dell'Air Force One, Trump ha riferito di aver illustrato il piano al presidente giordano re Abdallah II di Giordania e all'egiziano Abdel Fattah al-Sisi. A proposito di quest'ultimo, Trump ha detto: ''Vorrei che ne prendesse un po', noi lo aiuteremo molto. E' dura, ma penso possa farcela''. Intanto, ''in un futuro non troppo lontano'', Trump ha annunciato di voler parlare con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu della soluzione a due stati per israeliani e palestinesi. Netanyahu ''verrà qui'' e lo farà ''molto presto'', ha detto Trump senza indicare una data dell'incontro.
Wafa: attacchi israeliani a Nuseirat, morti un uomo e un bambino
Un uomo è stato ucciso e altre persone sono rimaste ferite nella tarda serata di ieri dopo che un aereo israeliano ha preso di mira un bulldozer a ovest del campo profughi di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riferisce l'agenzia Wafa che segnala anche un altro attacco che ha colpito un carretto uccidendo un bambino. Testimoni oculari hanno riferito che un aereo israeliano ha colpito il bulldozer che stava tentando di liberare un veicolo intrappolato tra i detriti nella zona. L'attacco aereo ha causato la morte dell'autista e il ferimento di altre persone. Ieri sera, aggiunge la Wafa, un bambino è stato ucciso e molti altri civili sono rimasti feriti dopo che le forze israeliane hanno bombardato un carro trainato da un animale a ovest del campo profughi di Al-Nuseirat. L'Idf segnalava ieri sera su Telegram che un aereo dell'IDF ha aperto il fuoco nella parte centrale di Gaza "per allontanare alcuni veicoli sospetti che si stavano dirigendo verso nord, in un'area non autorizzata al passaggio secondo l'accordo e senza essere ispezionati, in violazione dei termini dell'accordo stesso".
Migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO
L'apertura del valico è stata alle 7 ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE FOTO
Gaza, le riprese dal drone delle tendopoli in attesa del ritorno dei palestinesi sfollati
La tregua su Gaza descritta dalle immagini dell'accampamento di tende pronte ad accogliere le famiglie senza dimora. Centinaia di palestinesi che dovrebbero tornare nel nord della Striscia di Gaza troveranno case in rovina, distrutte dall'offensiva militare israeliana, durata 15 mesi. GUARDA IL VIDEO