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Guerra Mo, Israele ha ricevuto lista con nomi ostaggi che saranno liberati giovedì

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Almeno 300mila palestinesi tornati nel nord Striscia di Gaza
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Almeno 300mila palestinesi tornati nel nord Striscia di Gaza
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Lo ha reso noto l'ufficio del premier Benjamim Netanyahu spiegando che ulteriori dettagli saranno diffusi dopo che le famiglie saranno state informate. Più di mezzo milione di palestinesi sfollati sono tornati nei nel nord di Gaza attraverso le strade al-Rashid e Salah al-Din nelle ultime 72 ore. Lo ha riferito il governo di Gaza, come riporta Al Jazeera 

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Israele ha ricevuto la lista con i  nomi degli ostaggi che saranno rilasciati giovedì dalla Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio del premier Benjamim Netanyahu spiegando che ulteriori dettagli saranno diffusi dopo che le famiglie saranno state  informate.

In base all'accordo tra Hamas e Israele, giovedì 30 gennaio dovrebbero essere  liberati tre ostaggi. Tra loro anche la israelo-tedesca Arbel Yehud, 29 anni, in mano alla Jihad islamica palestinese. La donna, apparsa in un recente video di propaganda  doveva essere rilasciata nel primo scambio tra ostaggi e prigionieri  palestinesi, ma all'ultimo minuto era stata sostituita con la  israelo-britannica Emily Damari.

Più di mezzo milione di palestinesi sfollati sono tornati nei nel nord di Gaza attraverso le strade al-Rashid e Salah al-Din nelle ultime 72  ore. Lo afferma il governo di Gaza, come riporta Al Jazeera.

In corso in Cisgiordania l'operazione Muro di ferro lanciata da Netanyahu contro quello che definisce "l'asse iraniano”. La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che un attacco di droni israeliani in un villaggio a Nord Cisgiordania ha ucciso almeno sette persone. Il ministero della Sanità palestinese ha confermato il bilancio, mentre l'esercito israeliano ha dichiarato all'Afp di aver colpito "una cellula armata" nella zona. 


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Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine". IL PIANO

Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO

I  palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il   clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è   giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di   guerra. LE IMMAGINI

Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra. VIDEO

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Mezzaluna rossa: “7 morti in raid di Israele in Cisgiordania”

La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che un attacco di droni israeliani in un villaggio della Cisgiordania ha ucciso almeno sette persone. "Un attacco israeliano nel villaggio di Tamun, nel nord della Cisgiordania, ha ucciso sette persone", ha dichiarato il gruppo in un comunicato. Il ministero della Sanità palestinese ha confermato il bilancio, mentre l'esercito israeliano ha dichiarato all'Afp di aver colpito "una cellula armata" nella zona.

Medioriente, chi sono le quattro soldatesse israeliane rilasciate

Sono state rilasciate quattro soldatesse israeliane in ostaggio a Gaza. Come confermato dalle Brigate Al Qassam, l'ala armata di Hamas, il rilascio è parte dell'accordo di cessate il fuoco nell'enclave. Si tratta di Liri Albag, 19 anni, Karina Ariev, Daniella Gilboa e Naama Levy, tutte 20enni. La quinta, Agam Berger, rimasta nella Striscia di Gaza, non verrà rilasciata per il momento. Ecco chi sono le soldatesse. CHI SONO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

Gaza, migliaia di palestinesi sfollati tornano nel nord della Striscia. FOTO

L'apertura del valico è stata alle 7 ora locale, quando i gazawi hanno potuto iniziare il proprio esodo solo a piedi. I veicoli si sono potuti spostare verso nord dopo un'ispezione a partire dalle 9 ora locale, le 8 in Italia. "Chi è arrivato ci dice che manca l'acqua, l'elettricità, il cibo, le medicine. Le strade non esistono più e quindi mancano i punti di riferimento", racconta un palestinese. "Il ritorno degli sfollati è una vittoria per il nostro popolo", ha affermato Hamas. LE IMMAGINI

Egitto, primo attracco di aiuti per Gaza al porto di Arish

Una nave turca è attraccata mercoledì nel porto egiziano di El-Arish, consegnando il primo aiuto destinato a Gaza attraverso questo scalo da quando è entrato in vigore un fragile cessate il fuoco: lo hanno riferito un ministro turco e fonti egiziane. "Siamo pronti a curare le ferite dei nostri fratelli e sorelle di Gaza e a soddisfare le loro necessità di alloggio temporaneo", ha scritto mercoledì su X il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya. La nave trasportava "871 tonnellate di aiuti umanitari", tra cui "300 generatori di corrente, 20 toilette portatili, 10.460 tende e 14.350 coperte", secondo quanto dichiarato da Yerlikaya.  Un team della Mezzaluna Rossa Egiziana ha ricevuto gli aiuti turchi per predisporne la consegna a Gaza, ha riferito una fonte del porto, situato 50 chilometri a ovest della Striscia. Anche due membri del personale della Mezzaluna Rossa Egiziana hanno confermato l'arrivo degli aiuti.

Chi è Arbel Yehud, la ragazza che doveva essere liberata e invece è ancora a Gaza

La  29enne è stata rapita con il suo fidanzato dal kibbutz Nir Oz. Con una  dichiarazione ufficiale Hamas ribadisce di aver informato i mediatori  che l'ostaggio civile israeliano Arbel Yehud è viva "e ha fornito tutte  le garanzie necessarie per il suo rilascio". LEGGI L'ARTICOLO

La Siria avvia l'era post Assad: azzerate le istituzioni

Le nuove autorità siriane hanno annunciato formalmente la nuova fase dell'era post-Assad. In particolare, è stata sospesa la Costituzione e sono stati dissolti il Parlamento, l'esercito del regime, il partito Baath, e tutti i gruppi armati. Il leader della ribellione Jolani (Ahmed al-Sharaa) è stato nominato presidente ad interim.

Londra critica Israele per il bando anti-Unrwa: "Devastante"

Nuove critiche a Israele dal governo britannico e dalla maggioranza laburista al Parlamento di Westminster per il bando imposto all'Unrwa, l'agenzia dell'Onu impegnata nel sostegno ai profughi palestinesi nei Territori occupati bollata dalla compagine di Benyamin Netanyahu come complice di Hamas. Un bando definito "devastante per i rifugiati palestinesi" della Striscia di Gaza e pericoloso per la stessa tenuta "del cessate il fuoco" da Sarah Champion, deputata del Labour e presidente della Commissione per la Cooperazione Internazionale alla Camera dei Communi. La dichiarazione di Champion - pubblicata sul sito del Parlamento del Regno a poche ore di distanza dall'odierno diktat rivolto dall'esecutivo israeliano agli altri Paesi contro i finanziamenti all'Unrwa, equiparati addirittura a finanziamenti "al terrorismo" - fa il paio con l'impegno formalizzato ieri dal governo Starmer per bocca della viceministro degli Esteri, Anneliese Dodds, a stanziare semmai fondi aggiuntivi per gli aiuti umanitari destinati agli sfollati di Gaza di fronte a una situazione definita catastrofica. Aiuti che Londra chiede al contrario a Israele di garantire in misura maggiore, come ribadito ieri anche a Palazzo di Vetro dall'ambasciatore britannico all'Onu: secondo il quale l'Unrwa ha un ruolo "vitale" su questo fronte, che lo Stato ebraico "deve permettere" di svolgere nel rispetto dei propri obblighi sanciti "dal diritto internazionale".

Beirut, nuovo raid israeliano nel sud del Libano

Per il secondo giorno consecutivo Israele ha condotto un raid sul sud del  Libano, in violazione del cessate il fuoco. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Nna, secondo cui "un drone nemico" ha condotto un attacco contro un'abitazione che "era stata distrutta in un raid precedente" nella località di Yohmor al-Shaqeef. Si tratta del secondo giorno consecutivo in cui si è verificato un raid dell'Idf nonostante il fragile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.

Israele: "Unrwa equivale a Hamas, agenzia piena miliziani" (2)

Per il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, "Israele rimane impegnato a facilitare gli aiuti umanitari a Gaza" ma "esistono molteplici organizzazioni alternative all'Unrwa, tra cui agenzie Onu, Ong internazionali e Paesi stranieri, che stanno già operando... e il loro ruolo non potrà che aumentare". "L'impegno con Unrwa cesserà, gli aiuti umanitari continueranno", ha assicurato. Da domani l'agenzia Onu per i palestinesi deve cessare le sue operazioni ed evacuare tutti i locali in cui opera a Gerusalemme est, ha ribadito l'ambasciatore israeliano presso il Palazzo di Vetro, Danny Danon, mentre il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha chiesto a Israele di ritirare il suo ordine, definendo l'Unrwa "insostituibile".

Israele: "Unrwa equivale a Hamas, agenzia piena miliziani"

"Unrwa equivale ad Hamas. Israele ha reso pubbliche prove inconfutabili che l'agenzia Onu per i palestinesi è piena di agenti di Hamas". Lo ha affermato il portavoce del governo israeliano David Mencer alla vigilia della rottura da parte dello Stato ebraico dei legami con l'agenzia. "Israele chiarisce... se uno Stato finanzia l'Unrwa, quello Stato sta finanziando i terroristi", ha aggiunto, ribadendo l'accusa secondo la quale l'Unrwa impiega oltre 1.200 membri di Hamas, compresi i terroristi che hanno compiuto il massacro del 7 ottobre". "Questo non è un aiuto, è un sostegno finanziario diretto al terrore".

Media: "Israele chiede ad Hamas risposta definitiva su condizioni Bibas"

Israele ha chiesto a Hamas, attraverso i mediatori, di avere informazioni definitiva sulle sorti della famiglia Bibas. Lo ha riferito una fonte israeliana, citata da Ynet. Shiri Bibas venne rapita il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz insieme al marito Yarden e ai figli Ariel di cinque anni e Kfir di due, i più giovani presi in ostaggio dalla fazione palestinese..Hamas aveva fatto sapere che la famiglia Bibas era stata uccisa in un raid aereo israeliano, ma non ha mai fornito prove nonostante l'insistenza di Tel Aviv.

Israele a Hamas: "Subito risposta su madre e bimbi Bibas"

Israele ha inviato un messaggio perentorio a Hamas attraverso gli intermediari in cui chiede di avere una "risposta chiara su quello che è successo a Shiri Bibas e ai suoi figli Ariel e Kfir di 5 e 2 anni" rapiti il 7 ottobre. Il padre dei bambini e marito di Shiri è stato rapito separatamente dal resto della famiglia ed è previsto che venga rilasciato nella prima fase dell'accordo. Hamas ha dichiarato che la madre e i due piccoli sono stati uccisi durante un bombardamento israeliano più di un anno fa ma l'intelligence israeliana non ha trovato alcuna conferma. 

Tra domani e sabato liberi altri 11 ostaggi (2)

A sorpresa nel pomeriggio è arrivata la notizia che con Yehud e Berger saranno liberati anche cinque degli otto ostaggi thailandesi ancora trattenuti a Gaza insieme a un cittadino nepalese e uno tanzaniano. Due thailandesi così come il tanzaniano sono già stati dichiarati morti.

L'accordo è stato di nuovo messo in discussione oggi da uno scambio di accuse tra Israele e Hamas. La fazione palestinese aveva accusato lo Stato ebraico di ritardare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia, avvertendo che ciò avrebbe potuto mettere a repentaglio il rilascio degli ostaggi. Le autorità israeliane hanno negato le accuse, definendole "fake news". L'accordo per il cessate il fuoco, entrato in vigore il 19 gennaio, prevede il rilascio di 33 ostaggi - 25 dei quali sono ancora in vita - in cambio di circa 1.900 palestinesi detenuti da Israele durante una fase iniziale di sei settimane. Sono già state rilasciate sette donne israeliane, tra cui tre soldatesse, e centinaia di detenuti palestinesi.

Tra domani e sabato liberi altri 11 ostaggi

Saranno 11 gli ostaggi che Hamas rilascerà tra domani e sabato nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, precisando di aver ricevuto dalla fazione palestinese la lista con i nomi degli otto ostaggi - tre israeliani e cinque thailandesi - che saranno liberati domani. Altri tre uomini, tutti in vita, saranno liberati sabato.

Domani Hamas rilascerà, come ampiamente previsto, la 29enne israelo-tedesca Arbel Yehud - di cui lunedì sera la Jihad Islamica ha diffuso un video - e la 20enne Agam Berger, l'ultima soldatessa ancora nelle sue mani. Inattesa invece è stata la notizia che insieme alle due donne ritroverà la libertà l'80enne Gadi Moshe Mozes. Non verrebbe quindi liberato l'israelo-statunitense Keith Siegel, da giorni indicato da diversi media come il terzo ostaggio che sarebbe stato rilasciato.

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