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Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Colloqui con Putin se Trump fornirà garanzie"

Guerra Ucraina, Mykolaiv e Sumy sotto attacco droni russi
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Guerra Ucraina, Mykolaiv e Sumy sotto attacco droni russi
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Il presidente ucraino ha detto all'agenzia Bloomberg che potrebbe avere colloqui con il suo omologo russo Vladimir Putin se il presidente degli Stati Uniti fornirà all'Ucraina garanzie di sicurezza. Il Cremlino non vede nulla di nuovo nelle minacce di Trump di imporre nuove sanzioni e dazi alla Russia se non metterà fine al conflitto . Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov. È di un morto e 26 feriti, tra cui un bimbo di due mesi, il bilancio di un attacco russo su Zaporizhzhia

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto all'agenzia Bloomberg che potrebbe avere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fornirà all'Ucraina garanzie di sicurezza. La dichiarazione è stata rilanciata dalla Tass.

Il Cremlino non vede nulla di nuovo nelle minacce di Donald Trump di imporre nuove sanzioni e dazi alla Russia se non metterà fine al conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando che già durante il suo primo mandato Trump "è stato il presidente che più spesso ha fatto ricorso a metodi sanzionatori". "Questi metodi gli piacciono, o almeno gli sono piaciuti durante la sua prima presidenza", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

È di un morto e 26 feriti, tra cui un bimbo di due mesi, il bilancio di un attacco russo su Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, tornando a chiedere "più sanzioni" contro la Russia e "più armi". 

Il capo dell'amministrazione regionale, Ivan Fedorov, ha spiegato che nella notte Zaporizhzhia è stata colpita con droni kamikaze, mentre questa mattina con missili balistici: l'allarme aereo è durato oltre 6 ore. Oltre 20.000 utenti sono senza corrente elettrica e altri 17.000 senza riscaldamento a causa degli attacchi russi. 


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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI

Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare

All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"

"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022".  e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO

Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI

Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI

Zelensky: "Petrolio fattore chiave per costringere Mosca a pace"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le risorse energetiche, in particolare il petrolio, sono tra gli strumenti più critici per costringere la Russia a cercare la pace. "La pace attraverso la forza è possibile e ne siamo assolutamente fiduciosi. La chiave è mantenere lo slancio e fare pressione sulla Russia, l'unica entità che vuole questa guerra e che è colpevole di questa guerra. È la Russia che sta cercando di prolungare l'aggressione e l'occupazione. Naturalmente, le risorse energetiche, e in particolare il petrolio, sono una delle chiavi più importanti per la pace, per la vera sicurezza", ha affermato Zelensky, come riferisce Ukinform. L'Europa deve collaborare di più con gli Stati Uniti e altri partner globali, piuttosto che affidarsi alla Russia per le risorse energetiche, ha detto ancora Zelensky, aggiunge la stessa fonte. "Stiamo preparando la nostra diplomazia e le nostre comunicazioni internazionali per garantire posizioni forti non solo per l'Ucraina ma per tutta l'Europa", ha concluso il presidente ucraino.   Proprio oggi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che "se il petrolio costasse meno, la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente"  e pertanto chiederà all'Opec e a Riad di abbassare i prezzi del greggio. 

Ucraina, Putin minaccia l'escalation con il missile Oreshnik, allerta Usa. Cosa sappiamo

Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI

Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace

Tra poco più di un mese il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO

Kiev, sostegno agli sforzi di Trump per calo prezzo petrolio

L'Ucraina sostiene "pienamente" gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per fare pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra abbassando i prezzi del petrolio. "Sosteniamo pienamente il presidente degli Stati Uniti nei suoi sforzi per ridurre i prezzi del petrolio", ha affermato il capo dello staff presidenziale Andriy Yermak in un post su X. Trump ha detto al World Economic Forum di Davos che "la guerra Russia-Ucraina sarebbe finita immediatamente" se i prezzi del petrolio fossero scesi. 

Zelensky: 'su risorse energetiche Europa lavori con Usa, non con Russia'

"Stiamo coordinando i nostri sforzi internazionali - oggi abbiamo tenuto incontri importanti, soprattutto con gli Stati Uniti e i nostri partner europei. La pace attraverso la forza è possibile e noi ci crediamo fermamente. La chiave è non allentare e mantenere la pressione sulla Russia, l'unico attore responsabile di questa guerra, quello che la vuole e che sta prolungando l'aggressione e l'occupazione". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo quotidiano aggiornamento su X. 

"Le risorse energetiche, in particolare il petrolio, restano uno dei fattori più critici per una reale pace e sicurezza. L'Europa deve collaborare più strettamente con l'America e con altri partner globali sulle risorse energetiche, non con la Russia - ha detto Zelensky - Stiamo preparando la nostra diplomazia e le nostre comunicazioni internazionali per garantire posizioni forti non solo per l'Ucraina, ma per l'intera Europa". "Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando", ha concluso.

Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.

Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI

Mosca, cooperazione umanitaria col Vaticano continui

Mosca spera che la collaborazione con il Vaticano in ambito umanitario sulla situazione riguardante l'Ucraina continui: lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing. Lo riferisce la Tass. "Con la partecipazione personale attiva dell'inviato di pace papale alla soluzione pacifica in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, 16 dei nostri militari feriti sono tornati in Russia nell'ambito di due recenti scambi di prigionieri di guerra russo-ucraini. Ciò è avvenuto il 30 dicembre 2024 e il 15 gennaio di quest'anno. Speriamo di continuare questa cooperazione costruttiva e produttiva con il Vaticano sulle questioni umanitarie", ha affermato Zakharova. "In mezzo all'agenda distruttiva dell'Occidente collettivo volta a infliggerci una sconfitta strategica, come si dice, l'Occidente collettivo che, essenzialmente, ha scatenato una guerra ibrida contro la Russia e provocato un conflitto in Ucraina, spicca la posizione equilibrata e misurata del Vaticano, così come la posizione personale di Papa Francesco che aspira a contribuire personalmente alla risoluzione di questo problema", ha aggiunto. 

Trump: "Kiev pronta a fare accordo"

"L'Ucraina è pronta a un accordo per la fine della guerra. La guerra non sarebbe dovuta iniziare. Sono morte molte più persone di quanto viene detto". Lo ha affermato a Davos il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Trump: "Voglio incontrare il presidente Putin molto presto"

"Voglio incontrare il presidente Putin molto presto". A dichiararlo, intervenendo a Davos, è stato il presidente americano Donald Trump. "Per evitare ulteriori perdite di vite umane", ha aggiunto. "E' una vera e propria carneficina. Dobbiamo fermare questa guerra". 

Trump: "Cina può aiutare a fermare la guerra"

"Auspicabilmente la Cina può aiutare a fermare la guerra tra Russia e Ucraina". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo intervento in videocollegamento al World economic forum (Wef) di Davos. Trump ha quindi citato le "leve" che Pechino ha a disposizione per fermare il conflitto.

Trump: "Importantissimo fermare queste morti"

"E' importantissimo fermare queste morti". A dichiararlo, parlando del conflitto in Ucraina, è stato il presidente americano Donald Trump, intervenendo a Davos. "Milioni di russi ed ucraini dovranno essere liberati da questa guerra", ha aggiunto. 

Rutte: "Gli Usa continuino a dare armi a Kiev, pagherà l'Europa"

"Sull'Ucraina abbiamo bisogno che gli Stati Uniti rimangano coinvolti. Se la nuova amministrazione Trump è disposta a continuare a rifornire l'Ucraina dalla sua base industriale di difesa, il conto sarà pagato dagli europei, ne sono assolutamente convinto, dobbiamo essere disposti a farlo". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte partecipando ad un panel nell'ambito del World Economic Forum di Davos.

Kiev: "Indaghiamo su uccisione di 6 prigionieri di guerra da parte delle forze russe"

Le autorità di Kiev stanno indagando sulla presunta uccisione da parte delle forze russe di sei soldati ucraini fatti prigionieri sul campo. Secondo l'ufficio della procura di Kiev l'episodio sarebbe avvenuto dopo la cattura da parte delle forze russe di una postazione ucraina nella regione del Donetsk. Come in casi emersi precedentemente, il sospetto è basato su un video circolato sui social che sarebbe stato filmato dagli stessi soldati russi. 

"Sta circolando un video della presunta esecuzione di prigionieri di guerra ucraini da parte dei russi", dove è stato registrato "il colpo alla schiena di 6 prigionieri di guerra ucraini. Il video si interrompe con un settimo soldato, di cui non si conosce il destino, a terra", ha scritto su X Dmytro Lubinets, commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino. 

Mosca: "Truppe Nato in Ucraina comunque inaccettabili"

Qualsiasi schieramento di truppe della Nato in Ucraina, anche come peacekeeper, è "assolutamente inaccettabile" per la Russia e rischierebbe di provocare una escalation del conflitto a un livello "fuori controllo". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. La portavoce, citata dall'agenzia Tass, ha citato notizie di media occidentali secondo le quali la Gran Bretagna, la Francia e la Germania hanno discusso la possibilità di inviare truppe in Ucraina per operazioni di mantenimento della pace se verrà sancito un cessate il fuoco. "Ogni intervento di forze Nato in Ucraina rischia di fare aggravare il conflitto a livelli fuori controllo e questo scenario è assolutamente inaccettabile per la Russia", ha detto Zakharova in una conferenza stampa. 

Ucraina, arresti e perquisizioni contro il traffico di armi

La polizia ucraina ha annunciato di aver effettuato più di 1.000 perquisizioni e arrestato 22 persone nell'ambito di un'inchiesta sul traffico illecito di armi e munizioni, la cui circolazione è in aumento dall'inizio dell'invasione russa. La polizia ha comunicato su Telegram di aver già "effettuato circa 700 perquisizioni" sulle mille annunciate poco prima, segnalando anche 22 arresti. "Sono state sequestrate ai sospettati migliaia di cartucce di diverso calibro, fucili d'assalto, granate, mitragliatrici e lanciagranate". Le autorità hanno affermato che stavano smantellando le reti di traffico di armi sequestrate ai soldati russi sul campo di battaglia. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, la circolazione di armi nel Paese è aumentata, comprese attrezzature sequestrate ai soldati russi, eludendo i controlli normativi e alimentando il timore di un aumento del traffico internazionale di armi. Un video condiviso dalle forze dell'ordine mostra gli agenti che sfondano una porta e sequestrano munizioni e denaro. Nella dichiarazione si afferma che i sospettati rischiano fino a sette anni di carcere. A settembre, la polizia ha sequestrato a Kiev armi ed esplosivi per un valore di oltre 38.000 euro, ha annunciato sui social. Ad agosto, le autorità hanno arrestato presunti trafficanti di armi nell'Ucraina occidentale, sequestrando 20 fucili d'assalto, più di 70 pistole, decine di granate e circa 49.000 proiettili. Il ministero dell'Interno ha dichiarato che, all'inizio dell'invasione su vasta scala, quasi tre anni fa, le autorità avevano distribuito più di 25.000 armi per respingere l'attacco russo nella regione di Kiev. Sebbene le autorità abbiano da allora affermato di aver recuperato solo una parte delle armi, a giugno il parlamento ucraino ha approvato una legge per "garantire la partecipazione dei civili alla difesa dell'Ucraina". A luglio, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto che venissero adottate misure per prevenire il rischio di traffico delle armi provenienti dagli aiuti militari occidentali ricevuti da Kiev. 

Plenkovic: "Sull'Ucraina serve aprire dialogo con Mosca"

"Dovrebbe aprirsi un dialogo con la Russia sulla guerra in Ucraina perché il presidente  Vladimir Putin sa essere paziente, mentre il popolo russo ha mostrato di poter resistere al regime delle sanzioni." Lo ha dichiarato oggi, come riferisce l'agenzia di stampa  Hina, il primo ministro croato Andrej Plenković durante una colazione di lavoro nell'ambito del Forum economico mondiale di Davos.   "Non si vede nulla di drammatico in Russia, i 15, 16 o 20 pacchetti di sanzioni sembra non abbiano cambiato molto nel loro modo di pensare", ha spiegato Plenković, aggiungendo che in "in Russia non è emersa una opposizione che possa sfidare il presidente Putin".  "La Russia- ha aggiunto - ha mostrato una capacità praticamente infinita di reclutamento di nuovi soldati, sia quelli propri ma anche i nordcoreani che vengono a fare la guerra in Ucraina". Il premier croato ha comunque precisato che l'Occidente deve continuare ad aiutare e rafforzare Kiev per non permettere che un possibile futuro accordo "consolidi la presa di Mosca sui territori occupati in una sorta di conflitto congelato per poi aprire ai russi la prospettiva di un nuovo attacco contro l'Ucraina". "Un eventuale cessate il fuoco dovrebbe includere anche la reintegrazione graduale e pacifica dei territori occupati", ha concluso il primo ministro croato.

Zelensky: "Lula non è più rilevante nei negoziati di pace"

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che l'omologo brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva non è più rilevante sulla scena internazionale nell'ambito dei negoziati per la fine del conflitto con la Russia. "Penso che il Brasile abbia perso il treno. In passato ho parlato con Lula, ci siamo incontrati e gli ho chiesto di collaborare per porre fine alla guerra, ma ora non è più un player per noi e non lo sarà neanche per Trump", ha detto l'ucraino nel corso di un intervento al Forum economico mondiale in corso a Davos, in Svizzera. Da quando è tornato alla presidenza a gennaio del 2023, Lula ha cercato di svolgere il ruolo di mediatore per porre fine al conflitto in Europa, senza tuttavia ottenere successo né significativo sostegno internazionale. Inoltre,  l'aver sostenuto in diverse occasioni che per porre fine alla guerra l'Ucraina avrebbe dovuto cedere il territorio conquistato dalla Russia ha attirato le criticate di Zelensky, secondo cui "il Brasile sta dalla parte dell'aggressore". 

Ucraina ordina l'evacuazione dei bambini da città esposte

Le autorità ucraine della regione di Kharkiv hanno annunciato di aver ordinato l'evacuazione di bambini con i loro tutori da diverse città e villaggi minacciati dall'avanzata delle forze russe. "In totale 267 bambini e le loro famiglie devono essere evacuati da 16 insediamenti verso luoghi sicuri. La decisione è stata presa a causa dell'intensificarsi dei bombardamenti ostili", ha annunciato il governatore regionale sui social media. 

Germania schiera due unità Patriot in Polonia

 La Germania schiererà due unita' di difesa aerea Patriot in Polonia, al fine di proteggere un polo logistico di fondamentale importanza per la consegna di equipaggiamenti all'Ucraina. Lo ha annunciato il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius. I due sistemi Patriot sono stati schierati nella Polonia sud-orientale, in

particolare per proteggere l'aeroporto di Rzeszow, attraverso il

quale passa oltre il 90% degli aiuti militari e umanitari a

sostegno dell'Ucraina. "Abbiamo spostato qui due sistemi Patriot", ha affermato Pistorius a Rzeszow, durante una conferenza stampa con il suo omologo polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. "E' in gioco la sicurezza della Polonia e del suo spazio aereo", ha aggiunto. Si prevede che entrambe le unita' raggiungeranno la piena capacità operativa entro lunedì. Il ministro tedesco è arrivato in Polonia dopo aver visitato la Lituania, dove la Germania sta schierando una brigata di 5.000 soldati. Tra gennaio e novembre2023, la Germania aveva gia' inviato dispositivi di difesa tipo Patriot in Polonia, nei pressi di Zamosc, sempre nel sud-est del Paese, non lontano dal confine con l'Ucraina, dove avevano protetto un importante snodo ferroviario. 



Superbomba russa su Sumy nel 2022, Kiev accusa 5 generali

I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno accusato oggi in contumacia cinque generali e due colonnelli russi che nel 2022 hanno "comandato", "preparato" ed "eseguito" il primo attacco nemico "con una bomba superpesante" nella regione di Sumy. La condanna ricorda la stessa decisione annunciata dallo Sbu il 16 dicembre scorso nei confronti del generale Igor Kirillov - comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe - che venne ucciso il giorno dopo dai servizi di Kiev con oltre un chilogrammo di esplosivo Tnt nascosto in un monopattino elettrico accanto al portone della sua abitazione a Mosca. "Sono in corso misure globali per punire i colpevoli", si legge in un comunicato pubblicato oggi dallo Sbu su Telegram. "Lo Sbu ha raccolto prove contro i criminali di guerra russi che nel maggio 2022 hanno ordinato di colpire le infrastrutture civili della regione di Sumy con una bomba aerea guidata del tipo UPAB-1500B - prosegue la nota -. Questa è stata la prima volta che i razzisti hanno usato una munizione così potente per bombardare obiettivi civili nella regione di Sumy". Nell'attacco era stato colpito un complesso agricolo nella comunità di Putivl, che aveva distrutto diversi edifici di un'azienda agricola locale e aveva danneggiando gli edifici di due college. Lo Sbu punta il dito anzitutto contro l'allora "comandante del Distretto militare occidentale della Federazione Russa, il colonnello generale Alexander Zhuravlev". Sono stati "lui e il suo primo vice, il tenente generale Oleksiy Zavizion, a pianificare l'attacco aereo contro l'azienda agricola locale", scrivono i servizi. "Successivamente, il comandante dell'Aeronautica russa, il tenente generale Sergey Dronov, ha ricevuto la richiesta di Zhuravlev per un attacco aereo e ha acconsentito". Gli altri quattro sotto accusa sono "tutti subordinati di Dronov". Si tratta del primo vice comandante dell'Aeronautica, il maggiore generale Sergei Meshcheryakov; del capo del 929/mo Centro di prove di volo del ministero della Difesa, il maggiore generale Radik Bariev; del Capo di Stato Maggiore dello stesso Centro, il colonnello Viktor Mokhovikov e del vice capo del 929/mo Centro, il colonnello Maxim Stefanov. Zhuravlev è stato sostituito dal presidente russo Vladimir Putin al comando del Distretto militare occidentale nell'ottobre 2022 con il tenente generale Roman Berdnikov per i fallimenti dell'esercito nella regione di Kharkiv. 


Intelligence Kiev: Nordcorea invierà rinforzi a russi a Kursk

La Corea del Nord invierà rinforzi ai militari russi impegnati a combattere contro le truppe ucraine nella regione di confine Kursk. Lo ha dichiarato il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov nel corso di una intervista alla rivista The War Zone. Anche il New York Times, citando un funzionario statunitense a condizione di anonimato, ha scritto che nuove truppe di Pyongyang potrebbero arrivare entro due mesi. Secondo Budanov, Pyongyang invierà unità di artiglieria, armi e altri 150 missili balistici a corto raggio che i russi potranno utilizzare contro gli ucraini. Lo scorso anno la Corea del Nord aveva consegnato all'esercito russo 148 missili a corto raggio, secondo fonti di Kiev e di Seul. Budanov ritiene inoltre che Pyongyang consegnerà a Mosca altri cannoni semoventi Koksan e sistemi di lancio multiplo di razzi, ricordando che la Corea del Nord ha fornito alla Russia 120 pezzi di ciascuno di questi sistemi negli ultimi tre mesi. Inoltre ci si aspetta che i soldati nordcoreani addestrino i loro colleghi russi sui sistemi in dotazione, ha affermato. Un contingente di 12mila soldati nordcoreani si sono uniti ai militari russi per contrastare l'esercito ucraino nell'oblast di Kursk e Kiev stima che finora abbia registrato 4mila perdite.

Zelensky: "Colloqui con Putin se Trump fornirà garanzie"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto all'agenzia Bloomberg che potrebbe avere colloqui con il presidente russo Vladimir Putin se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fornirà all'Ucraina garanzie di sicurezza. La dichiarazione è stata rilanciata dalla Tass.

Cremlino: "Con Usa pronti a dialogo paritario e rispettoso"

La Russia rimane pronta a "un dialogo paritario e reciprocamente rispettoso" con gli Usa, come quello che "ha avuto luogo durante la prima presidenza di Trump". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Aspettiamo segnali, che ancora non sono stati ricevuti", ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Cremlino: "Sanzioni da Trump? Niente di nuovo"

Il Cremlino non vede nulla di nuovo nelle minacce di Donald Trump di imporre nuove sanzioni e dazi alla Russia se non metterà fine al conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando che già durante il suo primo mandato Trump "è stato il presidente che più spesso ha fatto ricorso a metodi sanzionatori". "Questi metodi gli piacciono, o almeno gli sono piaciuti durante la sua prima presidenza", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

Inviato Trump a Davos: “Ue 'al massacro' se non aumenta spesa Nato“

L'Europa andrà "al massacro in America" se c'è un segretario generale della Nato che chiede di estendere l'ombrello militare della Nato all'Ucraina mentre molti membri dell'Alleanza non pagano "la loro parte", con la conseguenza che gli americani sono i soli a pagare. Lo ha detto l'inviato speciale di Donald Trump, Richard Grenell, durante un panel del Forum economico mondiale di Davos con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Grenell ha lanciato una frecciatina proprio a Rutte, citando l'Olanda, Paese di provenienza del segretario generale, fra i Paesi che "non pagano abbastanza".

Tajani: “Non c'è cambio di linea degli Usa sull'Ucraina”

"Mi pare che non ci sia un cambio di linea da parte degli Stati Uniti" sulla guerra in Ucraina, "quindi chi diceva che" le cose sarebbero cambiate "ha visto che non lo sono". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di una conferenza al Senato, commentando le ultime dichiarazioni di Donald Trump sulla guerra in Ucraina.

Kiev: “Indagine su traffico di armi sequestrate ai russi”

In Ucraina si indaga su un traffico presunto di armi e munizioni, per lo più sequestrate ai militari russi, e ci sono già state oltre mille perquisizioni: lo fa sapere la polizia nazionale di Kiev. "L'obiettivo principale è di chiudere i canali di vendita e di stoccaggio, oltre a sequestrare le armi" sottratte ai soldati russi sul campo di battaglia, nonché "munizioni ed esplosivi provenienti da traffici illegali", ha dichiarato la polizia ucraina sul suo canale Telegram. Il comunicato afferma che i capi della banda rischiano fino a 7 anni di carcere, aggiungendo che ulteriori dettagli sull'indagine saranno resi noti in seguito. L'esercito ha anche pubblicato un video che mostra la polizia pesantemente armata che si prepara a sfondare una porta, sequestrando munizioni e denaro. I raid sono gli ultimi sforzi delle forze dell'ordine per stroncare la vendita illegale di armi nel Paese. Nel settembre dello scorso anno, la polizia ha dichiarato di aver sventato un'operazione di contrabbando nella regione di Kiev, sequestrando armi e munizioni per un valore di 40.000 euro. Un mese prima, nella regione occidentale di Leopoli, la polizia aveva sequestrato fucili d'assalto, più di 70 pistole, decine di granate e quasi 49.000 munizioni, come riportato dai media locali.

Zelensky: “Soccorritori feriti in bombardamenti russi. Premere su Mosca”

"L'esercito russo ha lanciato missili e droni su Zaporizhzhia. Gli attacchi hanno preso di mira aree residenziali e infrastrutture. Al momento, una persona è stata dichiarata morta a causa di questo terrore e 26 persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino di due mesi": lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "I nostri soccorritori sono stati feriti durante i ripetuti bombardamenti... Tutti i servizi competenti stanno lavorando sul posto, stanno facendo di tutto per aiutare il più possibile le persone", si legge inoltre nel comunicato. "Il terrore quotidiano della Russia contro l'Ucraina merita una pressione sempre maggiore sul (Paese) terrorista. Abbiamo bisogno di più sanzioni contro la Russia, di più sistemi di difesa aerea per proteggere le nostre città e comunità e di armi per i nostri soldati al fronte. Sostenere l'Ucraina è ciò che salva le vite e che non può aspettare", conclude il capo dello Stato. In precedenza il capo dell'amministrazione regionale, Ivan Fedorov, aveva parlato di due morti e 24 feriti.

Zelensky: a Zaporizhzhia 1 morto, "più sanzioni contro Mosca"

Dopo il raid russo su Zaporizhzhia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a chiedere "più sanzioni" contro la Russia e "più armi". In un post su Telegram, in cui rettifica il bilancio del raid a "un morto e 26 feriti, tra cui un bimbo di due mesi", il leader di Kiev condanna l'attacco contro "aree residenziali" che definisce come nuovo episodio "del quotidiano terrore russo". Quanto accade, scrive Zelensky, "merita una pressione sempre maggiore su questi terroristi". "Abbiamo bisogno di più sanzioni contro la Russia, di più difesa aerea per proteggere le nostre città e comunità e di armi per i nostri soldati in prima linea", conclude il presidente, "sostenere l'Ucraina è qualcosa che salva vite umane e che non può aspettare".

Kiev: a Zaporizhzhia più di 20.000 utenti senza elettricità

Più di 20.000 utenti a Zaporizhzhia sono oggi senza corrente elettrica e altri 17.000 sono senza riscaldamento a causa degli attacchi lanciati dalle forze russe contro la città ucraina durante la notte e questa mattina: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione regionale, Ivan Fedorov. Nella notte, ha spiegato Fedorov, Zaporizhzhia è stata colpita con droni kamikaze, mentre questa mattina con missili balistici: l'allarme aereo è durato oltre 6 ore.

Kiev: “Russi hanno perso 1.340 soldati in 24h, 825mila totali”

I russi hanno perso (fra morti e feriti) 1.340 soldati sul fronte nelle ultime 24 ore, secondo quanto afferma lo Stato maggiore interforze ucraino su Facebook, citato da Rbc-Ukraine e da altri media. Il totale dei soldati russi fuori combattimento dall'inizio del conflitto, secondo Kiev, è ora di 825.320.

Raid russo su Zaporizhzhia, 2 morti

È salito ad almeno due morti e 24 feriti, tra cui un bimbo di due mesi, il bilancio dell'attacco russo su Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione regionale, Ivan Fedorov, come riporta Ukrinform. In città sono state udite almeno quattro esplosioni. 

Ucraina, raid russo su Zaporizhzhia, almeno 16 feriti

Almeno 16 persone tra cui un bimbo di due mesi sono rimaste ferite in un attacco russo su Zaporizhzhia, rendono noto i media locali citando il capo dell'amministrazione regionale Ivan Fedorov. Il raid ha danneggiato diversi edifici residenziali e "cinque persone sono in gravi condizioni", viene specificato.

Trump minaccia Putin: "Accordo su Ucraina o sanzioni"

Se non ci sarà un accordo a breve con l'Ucraina "non avrò altra scelta che imporre dazi e sanzioni" contro la Russia, afferma Trump chiedendo a Putin di "patteggiare e mettere fine a questa guerra ridicola". 

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