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Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Usa alleato indispensabile, mondo ha bisogno di Ue"

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Guerra in Ucraina, a Trump i messaggi di Zelensky e Putin
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Guerra in Ucraina, a Trump i messaggi di Zelensky e Putin
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"Quando guardiamo agli Usa dall'Europa come nostri alleati è chiaro che si tratta di alleati indispensabili e in tempi di guerra tutti siamo preoccupati del sostegno degli Usa. Ma qualcuno negli Usa si preoccupa che l'Europa possa abbandonarli un giorno? La risposta è no". Così il presidente ucraino al Forum di Davos. Xi a Putin: la Cina "è disponibile a collaborare per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell'ambiente esterno"

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"Dobbiamo essere onesti: quando guardiamo agli Usa dall'Europa come nostri alleati è chiaro che si tratta di alleati indispensabili e in tempi di guerra tutti siamo preoccupati del sostegno degli Usa. Ma qualcuno negli Usa si preoccupa che l'Europa possa abbandonarli un giorno? La risposta è no". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando al Forum di Davos, in Svizzera.

La Cina "è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell'ambiente esterno". Così il presidente Xi Jinping nell'incontro in videconferenza avuto nel pomeriggio all'indomani dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

L'esercito ucraino ha annunciato di aver colpito un deposito di carburante e uno stabilimento di produzione di aeromobili nella Russia occidentale con droni d'attacco, confermando una notizia diffusa ieri da Mosca. Intanto via libera dell'Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza seguita alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull'Ucraina.


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Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca  insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta  militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per  la  salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad  per Putin? COSA CAMBIA

Stop al gas russo attraverso l'Ucraina, rischio stangata sulle bollette. Gli scenari

Dall'1  gennaio 2025, il gas russo non transiterà più verso l'Europa attraverso l'Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. "L'interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina  avrà un impatto drastico su  tutti noi nell'Ue, non solo sulla Federazione  Russa", ha detto il primo  ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE

Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace

Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in   tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà   sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022.   Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un   tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition   team sta lavorando per questo obiettivo. Nbcriporta che i   consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano   agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un   cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta   spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada   ai colloqui di pace. IL PIANO

Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma  è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad  oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato  Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato  nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la  produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle  truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può  colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10  dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi  missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità  di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste  armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA

Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre  la guerra in Ucraina procede  - con Kiev che nei giorni scorsi  ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira  la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture  energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai  sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti  critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di  spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare  questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek,  che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi  fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno  scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI

Duro attacco del presidente bulgaro all'Ue su guerra Ucraina

Duro attacco oggi del presidente della Bulgaria Rumen Radev contro i leader dell'Ue per la loro politica nei confronti della guerra in Ucraina. "Perché l'Ucraina sta perdendo la guerra, nonostante i colossali aiuti finanziari e militari? Fino ad ora volevano farci credere che sarebbe successo esattamente il contrario e la maggior parte dei leader europei istigavano l'Ucraina a lanciare una controffensiva con l'utopica certezza di una vittoria contro la Russia. Chi si assumerà ora la responsabilità e pagherà il prezzo per le centinaia di migliaia di vittime di questa controffensiva nel 2023?", ha dichiarato il presidente Radev nel suo intervento a una conferenza a Sofia organizzata dal Forum economico di Delfi. "Da tempo si parla di un collasso dell'economia russa ma intanto cadono governi di paesi Ue, mentre le sanzioni Ue contro Mosca stanno diventando incongruenti in quanto le risorse energetiche russe trovano mercato in altri paesi del mondo", ha aggiunto il presidente bulgaro. A suo giudizio "all'epicentro dell'ampio spettro di problemi che l'Europa deve affrontare c'è la crisi della leadership, che ha due dimensioni principali: competenza e onestà. "Competenza su temi strategici per l'Europa e onestà nei confronti dei cittadini europei". "A questo proposito - ha concluso Radev - si stanno diffondendo e alimentando dei timori riguardo al ritorno del presidente Trump alla Casa Bianca. Al contrario, penso che possa essere un catalizzatore per una serie di processi di guarigione dell'Ue, a condizione che lo consideri un'opportunità per svegliarsi e assumersi la responsabilità non solo della propria sicurezza, ma anche per lanciare un'economia dinamica e competitiva".

Russia, condannati i tre avvocati dell'oppositore russo Navalny

Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin sono stati condannati a pene dai cinque anni e mezzo ai tre e mezzo di reclusione perché riconosciuti colpevoli di aver fatto parte di un'organizzazione "estremista". Erano stati arrestati nell'ottobre 2023. LEGGI L'ARTICOLO

Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti

Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. Ecco COSA SONO, LE DIFFERENZE CON LE STRATEGICHE

Guerra Ucraina, Crosetto: “Utile mandare militari sul posto per capire il conflitto”

Il ministro della Difesa ha così commentato il conflitto tra Mosca e Kiev a margine della cerimonia di assunzione dell'incarico del nuovo comandante del Covi. “Il compito della difesa è difendere", ha detto Crosetto, "se fosse possibile farlo in sicurezza e dopo l'autorizzazione parlamentare penso sarebbe utilissimo per la nostra difesa". I DETTAGLI

Rubio: “Promuovere pace è la nostra missione, è nostro interesse”

"Siamo il volto dell'America. La nostra politica estera deve riflettere i nostri interessi nazionali. Promuovere la pace è la nostra missione nel mondo, è nel nostro interesse nazionale". Lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio rivolgendosi per la prima volta ai funzionari del Dipartimento di stato. "Ci saranno cambiamenti, non saranno punitivi", ha assicurato Rubio spiegando che le modifiche che saranno decise "puntano a trasformaci in un'agenzia del 21mo secolo. Pensate quanto è cambiato il mondo negli ultimi cinque anni, e quanto cambierà nei prossimi 25 anni", ha affermato Rubio. "Siamo pronti a lavorare", ha aggiunto fra gli applausi.

Via libera del Senato a risoluzione di maggioranza sull'Ucraina

Via libera dell'Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza seguita alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull'Ucraina. I sì sono stati 97, i no 26 e 40 gli astenuti. Precluse le altre risoluzioni, quelle di Avs ed M5s che avevano avuto parere contrario così come le altre di opposizione sulle quali erano state proposte riformulazioni che non sono state accettate.

Ucraina, Lega: "Nostro impegno si evolva, serve pace realistica"

Sull'Ucraina è necessario "trasformare l'impegno in un percorso che ci veda non più solo come sostegno alla resistenza ma come promotori della risoluzione, il nostro impegno deve evolversi in questo". Lo ha detto la senatrice Stefania Pucciarelli intervenendo a nome della Lega nell'ambito delle dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni del ministro Crosetto in Aula a Palazzo Madama. "Si è parlato spesso - ha aggiunto - di una pace giusta che rischia di restare irraggiungibile se non si è ancorati alla realtà: credo sia giusto parlare di una pace realistica che non significa cedere alla prepotenza ma riconoscere che la diplomazia non può prescindere dal realismo". Con l'avvento dell'amministrazione Trump, ha detto ancora c'è un "mutamento di prospettiva significativo che non possiamo ignorare: l'Europa deve essere parte attiva per uno stop alle ostilità e l'Italia ha una responsabilità particolare" in questo.

Ucraina, maggioranza: "Continui sostegno anche con cessione armi"

Un impegno al governo a "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito NATO e Unione europea, nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari". E' quanto si legge nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull'Ucraina. Il documento firmato da tutto il centrodestra impegna inoltre il governo a "proseguire il ruolo di mediazione dell'Italia, lavorando per una tregua o un cessate il fuoco in Ucraina, che è la strada obbligata per avviare una trattativa di pace riproponendo lo stile di Pratica di Mare, quello del dialogo e della ricerca della pace duratura creando le condizioni per l'avvio di una conferenza di pace analoga a quella che si è svolta in Svizzera il 15 e il 16 giugno 2024, con la più ampia partecipazione possibile dei maggiori attori internazionali". Si chiede inoltre di "proseguire nel contributo alle iniziative di ricostruzione e sviluppo nonché di assistenza alla stabilità macro-economica dell'Ucraina" e di "continuare a garantire un supporto concreto al popolo ucraino anche aderendo a iniziative di assistenza umanitaria internazionali". Il documento indica inoltre la necessità di "perseguire ogni possibilità di cooperazione industriale per soddisfare le esigenze immediate dell'Ucraina, rilanciandone al contempo l'economia devastata dalla guerra e creando efficaci e duraturi legami in termini di catene di approvvigionamento europee e tecnologie avanzate".

Crosetto: "Senza gli aiuti oggi non ci sarebbe più l'Ucraina"

"Se tutti smettessimo di aiutare l'Ucraina cosa succederebbe? Che i quattromila colpi di artiglieria che cadono ogni giorno sarebbero caduti sui loro bersagli. Che oltre le 300 bombe di aereo sganciate ogni giorno, che gli oltre 12 mila droni, avrebbero raggiunto i loro obiettivi. Sì, forse avremmo raggiunto la pace perché non ci sarebbe più l'Ucraina, senza più alcuna persona viva. Avremmo raggiunto la pace che si trova anche nei cimiteri". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all'Ucraina.

Crosetto: "Continuiamo a sostenere Kiev per arrivare a pace"

"Finora la posizione è sempre stata chiara, riteniamo di continuare a dare sostegno all'Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per un cessate il fuoco e aprire un confronto diplomatico necessario per raggiungere una pace duratura". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all'Ucraina. "A nessuno di noi piace la guerra - ha sottolineato Crosetto -. Abbiamo dato fin dall'inizio la nostra disponibilità a essere presenti quando ci sarà la pace, ad appoggiare in qualunque modo il percorso di pace e siamo qui a ribadirlo. Tutta l'Italia non vede l'ora di appoggiare il percorso di pace". "Abbiamo deciso - ha ribadito - di non stare a guardare, di non voltarci dall'altra parte. Quello che portiamo in Parlamento è un modo per aiutare l'Ucraina a difendersi, non un modo per aiutare la guerra a proseguire. Noi vogliamo che la guerra finisca domani mattina. Qui in gioco c'è il futuro delle nostre nazioni. Nessuno di noi si sente in guerra con la Russia, ma in guerra con la guerra ed è tutto un altro discorso". "Al Senato - ha concluso Crosetto - chiedo di continuare a fare quello che abbiamo fatto per due anni e mezzo, aiutare a difendersi un popolo che come il nostro ha il diritto di difendere la propria libertà e la propria vita".

Crosetto: “In Ucraina non emerge una soluzione semplice”

"Non emerge una soluzione semplice o immediata. C'è stato un incremento notevole degli attacchi russi, colpendo indiscriminatamente obiettivi militari e civili in Ucraina". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all'Ucraina.

Ucraina, risoluzione Avs: stop a cessione di mezzi e armi

"Interrompere la cessione di mezzi e materiali d'armamento in favore delle autorità governative dell'Ucraina, sollevando in sede di Consiglio europeo la necessità di interrompere anche il ricorso all'European Peace Facilty a questo fine, concentrando le risorse sull'assistenza umanitaria e sulla ricostruzione dei territori colpiti dal conflitto, anche attraverso il finanziamento dei progetti dei corpi civili di pace". E' quanto si chiede nella risoluzione di Avs in vista delle comunicazioni del ministro Guido Crosetto in Aula al Senato. La risoluzione prevede anche di "opporsi ad ogni ipotesi di rimozione delle restrizioni sull'uso delle armi donate dai Paesi dell'Ue al governo ucraino" e a "promuovere in sede Ue e in ogni consesso internazionale un'azione politica e diplomatica che raggiunga l'obiettivo di un immediato cessate il fuoco tra Russia e Ucraina e che costruisca le basi per l'avvio di un processo di pace in un contesto multilaterale in evoluzione, di cui l'Italia e l'Unione europea siano protagonisti, per la risoluzione del conflitto su un terreno non militare".

Azione: "Proseguire con il sostegno militare a Kiev"

"L'abbandono dell'Ucraina alla mercè delle truppe di Mosca rappresenterebbe da parte dei paesi europei una scelta moralmente vergognosa e strategicamente autolesionistica, perché renderebbe più probabili le provocazioni e gli attacchi militari russi all'interno dei confini orientali dell'Ue". È quello che si legge nelle premesse della risoluzione presentata al Senato da Azione, con la prima firma di Carlo Calenda, in vista del dibattito che si terrà a Palazzo Madama nel pomeriggio, dopo le comunicazioni del Ministro Crosetto. Nella parte dispositiva la risoluzione di Azione chiede al Governo di "continuare a sostenere la difesa della libertà e della sovranità dell'Ucraina entro i confini riconosciuti dal diritto internazionale e di rafforzare, attraverso la prosecuzione degli aiuti militari, finanziari e umanitari, l'effettivo potere negoziale dell'Ucraina nelle trattative finalizzate a un'eventuale tregua del conflitto, finora peraltro escluse da parte della Federazione russa". La risoluzione chiede inoltre al Governo di "sostenere in sede Ue e Nato e presso tutti i Paesi alleati dell'Italia, a partire dagli Stati Uniti, che qualunque accordo riguardante l'Ucraina non può essere realizzato contro le decisioni delle autorità e la volontà della popolazione del Paese e non può essere estorto con la minaccia dell'abbandono degli ucraini all'aggressione militare russa".


Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno firmato un "trattato di partenariato strategico globale" con cui è stata potenziata la cooperazione militare e d'intelligence. Un accordo definito "una vera svolta" che amplierà la proiezione russa nel settore dell'energia nucleare iraniana (LEGGI L’ARTICOLO)

Zelensky: “La Russia produce il doppio delle armi dell'Ue”

"La Russia ha più di 30 fabbriche nel settore militare, l'Europa ne ha 45, ma Vladimir Putin produce quasi due volte in più dell'Europa. Quindi capite che sta puntando tutto, sta investendo tutto in questo settore, ma l'Europa non sta investendo a sufficienza ed è un dato di fatto". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos.

Xi invitato a Mosca in maggio, Putin a Pechino in settembre

Il presidente cinese Xi Jinping è stato invitato oggi dal suo omologo russo Vladimir Putin a Mosca per partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni per l'80/o anniversario della vittoria contro il nazifascismo nella Grande guerra patriottica. Putin è stato invitato a sua vota per il 3 settembre a Pechino per l'80/o anniversario della vittoria sul Giappone. Lo ha detto Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera di Putin, citato dall'agenzia Interfax. 

Generale russo Gerasimov visita truppe sul fronte di Pokrovsk

Il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, generale Valery Gerasimov, ha compiuto oggi una visita alle truppe schierate nella regione ucraina di Donetsk che conducono l'offensiva per conquistare la strategica città di Pokrovsk. Gerasimov, ha fatto sapere in un comunicato il ministero della Difesa, "ha visitato la divisione carri armati e la brigata di fucilieri motorizzati del gruppo di truppe Centro che svolgono missioni di combattimento" in quest'area. Il capo di Stato maggiore ha conferito onorificenze a militari che si sono "particolarmente distinti" durante l'avanzata nella regione di Donetsk e ha ascoltato i rapporti del comandante del gruppo di truppe Centro, dei comandanti delle formazioni e di altri funzionari sullo stato di avanzamento dei compiti nell'area di responsabilità.

Zelensky: "Ue alzi la voce con Trump, capisca i rischi"

"Intorno a Donald Trump sono in molti, trasmettono messaggi di disinformazione o a favore della Russia. Per noi è molto importante che l'Europa faccia sentire la sua voce affinché ci siano più voci intorno a Trump, in modo che capisca chiaramente i dettagli e i rischi che possono esserci in futuro e molto velocemente". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos a proposito della fine della guerra in Ucraina. "Noi vogliamo chiudere il conflitto quest'anno, ho detto a Trump che siamo suoi partner, ma deve essere una pace giusta".

Risoluzione Pd in Senato, "confermare impegni ma incisivo ruolo per pace giusta"

Confermare ''gli impegni assunti dall'Italia nel quadro dell'azione multilaterale, a partire dall'Unione europea e dall'Alleanza Atlantica'', rispetto all'''inammissibile'' aggressione russa dell'Ucraina, sostenere un ''incisivo e decisivo impegno diplomatico e politico dell'Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per mettere in campo tutte le iniziative utili per una ''pace giusta e sicura'' e ''adoperarsi in ogni sede internazionale per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe''. E' quanto si legge nella risoluzione del Pd presentata al Senato in vista delle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell'Ucraina. Risoluzione che è stata all'ordine del giorno stamattina di una riunione congiunta dei gruppi dem di Camera e Senato a cui ha partecipato anche Elly Schlein. 


Zelensky: "Sosteniamo nuovo potere a Damasco, Europa si unisca a cooperazione"

"L'Ucraina sostiene la nuova Siria", ha affermato il Presidente Volodymir Zelensky nel suo intervento al Forum economico di Davos, invitando l'Europa a "unirsi" ai progetti di cooperazione già lanciati "per porre fine alle preoccupazioni che arrivano da questa direzione", vale a dire l'Iran che, con la Corea del Nord, ha stretto accordi con la Russia "diretti contro di noi, in Europa". Ministri ucraini sono stati a Damasco, Kiev ha inviato aiuti alimentari e si è impegnata a costruire impianti per la produzione di cibo, ha precisato Zelensky. 

Zelensky: "Soldati Nordcorea più vicini a Davos che a Pyongyang"

"I soldati nordcoreani sono più vicini a Davos che non a Pyongyang", ha ricordato Volodymir Zelensky di fronte alla platea del Forum economico mondiale sollecitando l'Europa a consolidarsi come "global player forte", uno sviluppo "indispensabile, dal momento che non c'è un Oceano a separare i Paesi europei dalla Russia". Dal momento che c'è il rischio che Trump non prenda neanche nota dell'Europa. E che già la precedente amministrazione aveva come priorità strategiche la regione dell'Indo Pacifico, il Medio oriente e il Golfo e infine l'Europa che invece "non può permettersi di essere seconda o terza" in questa classifica di priorità. "L'Europa ha bisogno di competere per il primo posto". 

Zelensky solleva dubbi su impegno Trump nella Nato

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha soolevato dubbi sull'impegno del suo omologo statunitense Donald Trump nei confronti della Nato e della sicurezza europea in un discorso al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. "Il presidente Trump notera' l'Europa? Ritiene che la Nato sia necessaria? E rispettera' le istituzioni dell'Ue?", ha chiesto Zelensky nel suo discorso che e' stato una sorta di appello all'unita' e a una maggiore autosufficienza dell'Europa.


Zelensky: "Europa si svegli e non stia solo a guardare gli Usa"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando dal Forum di Davos, ha chiesto al pubblico in sala di non chiedersi "cosa fara' Trump?", ma di capovolgere la domanda e chiedersi cosa dovrebbe fare l'Europa per affermarsi come attore globale?. "La maggior parte del mondo ora sta pensando: cosa succedera' al nostro rapporto con l'America, cosa succedera' alle alleanze, al commercio? Come vuole porre fine alla guerra il presidente Trump?", ha notato Zelensky, "ma nessuno si pone questo tipo di domande sull'Europa".


Zelensky propone a europei coprodurre armi: "Ue ha bisogno suo Iron Dome"

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky propone all'Europa di produrre insieme sistemi di difesa, dal momento che le imprese ucraine già sono in grado di costruire droni, "alcuni dei quali nessun altro Paese al mondo ha", artiglieria "che già Kiev produce in modo più veloce ed economico che altrove nel mondo". Nel suo intervento al Forum di Davos, Zelensky sollecita i partner europei anche a "costruire insieme i nostri sistemi di difesa aerea, da missili da crociera e balistici. La nostra versione di Iron Dome (il sistema israeliano, ndr). L'Europa ha bisogno della sua versione dell'Iron Dome". 


Zelensky: "Europa deve aver posto a negoziati e non solo su questo conflitto"

"L'Europa deve avere un posto al tavolo dei negoziati. E non solo sull'Ucraina. L'Europa si merita di meglio che non fare da spettatore", ha affermato il Presidente ucraino Volodymir Zelensky, nel suo intervento al Forum di Davos. "L'Europa deve dare forma ai termini di questi accordi. Dobbiamo fare in modo che l'America" ci consideri così, che abbia bisogno di noi come di altri "global player". Per questo "L'Europa deve imparare a difendersi da sola".

Zelensky: "L'Europa si dia una mossa se vuole contare"

"Adesso non è nemmeno certo se l'Europa avrà un posto al tavolo quando finirà la guerra in Ucraina. Donald Trump ascolterà l'Europa o negozierà con la Russia e la Cina senza l'Ue? L'Europa deve fare di più, iniziare ad occuparsi di se stessa, perché sia ascoltata nel mondo. Abbiamo bisogno di una politica di sicurezza comune con una spesa militare dedicata: se serve il 5% allora sarà il 5%. Non bisogna giocare con le emozioni delle persone, ospedali o difesa, non è giusto". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos. 

Mosca: "Il mondo non è interessato all'età dell'oro dell'America"

Il mondo non è interessato all'"età dell'oro dell'America", ma allo sviluppo di tutta l'umanità, ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev in risposta alle parole di ieri del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Commentando il colloquio di oggi tra i presidenti di Russia e Cina all'indomani dell'insediamento di Trump, Medvedev ha osservato che questa è la migliore prova della multipolarità del mondo moderno e del partenariato strategico tra la Federazione Russa e la Cina. "E ancora una volta è diventato evidente a tutti che il mondo moderno non e' interessato all'"età dell'oro dell'America', come ha affermato Trump, ma allo sviluppo e alla prosperità di tutta l'umanità", ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.

Zelensky, Usa "alleati indispensabili" per Europa

"Dobbiamo essere onesti: quando guardiamo agli Usa dall'Europa come nostri alleati è chiaro che si tratto di alleati indispensabili e in tempi di guerra tutti siamo preoccupati del sostegno degli Usa. Ma qualcuno negli Usa si preoccupa che l'Europa possa abbandonarli un giorno? La risposta è no". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando al Forum di Davos, in Svizzera. 

Ue-Usa, Dombrovskis: "Continuare il sostegno a Kiev"

Sul sostegno all'Ucraina, "è importante che l'Ue si impegni a stretto contatto con l'amministrazione statunitense" affinchè sia mantenuto "uno sforzo collettivo dei Paesi democratici" nel supporto all'Ucraina. Lo ha dichiarato il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine della riunione dell'Ecofin, rispondendo a chi faceva notare come nel discorso di inaugurazione della presidenza Trump non fosse stato menzionato il conflitto in Ucraina. "Innanzitutto, è chiaro che stiamo ancora operando in un periodo di incertezza, poichè il presidente Trump e la sua amministrazione stanno adesso svelando i loro piani e, mentre abbiamo visto i principali orientamenti politici dal discorso inaugurale e da altre dichiarazioni, molti dettagli ed elementi importanti restano ancora da definire. Per questo è importante che ci impegniamo attivamente anche dall'esterno e che troviamo il modo di cooperare in modo costruttivo", ha detto Dombrovskis. "Sull'Ucraina, al momento non ci sono indicazioni chiare da parte della nuova amministrazione Trump sull'approccio che intende adottare, ma da parte dell'Ue siamo impegnati a continuare a sostenere Kiev con tutto ciò che è necessario. Ci impegneremo a stretto contatto con la nuova amministrazione statunitense per assicurarci che rimanga uno sforzo collettivo dei Paesi democratici in questa situazione geopolitica, in cui le autocrazie stanno sfidando il sistema globale basato su regole consolidate. E' importante che i partner e le democrazie che condividono gli stessi principi lavorino insieme", ha concluso.

Presidenza Ue: "Impegno sull'Ucraina finché necessario"

"Questa mattina abbiamo ospitato il ministro delle Finanze dell'Ucraina Serhiy Marchenko per discutere del sostegno europeo all'Ucraina. La vostra valutazione dei ministri delle finanze quest'anno, 2025, è finanziariamente sicura, il che è rassicurante per tutti noi perché rafforza l'Ucraina nel negoziato. I ministri hanno espresso un impegno fermo e stabile a sostenere l'Ucraina finché sarà necessario, poiché è nel nostro interesse comune che l'aggressore non prevalga". Lo ha detto il ministro delle Finanze polacco Andrzej Domański, alla presidenza di turno dell'Ue, nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin a Bruxelles.

Scholz: "Putin non deve vincere la guerra di aggressione"

"Putin non deve vincere la guerra di aggressione contro l'Ucraina". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, intervenendo al Forum economico di Davos, in Svizzera. Putin, ha proseguito, "finora non ha avuto successo, voleva dividere Ucraina ed Europa e ora l'Ucraina è candidata" membro dell'Unione. Scholz ha indicato nella "inviolabilita' dei confini" uno dei principi chiave dell'ordine internazionale da difendere. 

Scholz

©IPA/Fotogramma

Mosca: "Pronti a negoziare se arrivano segnali da Usa"

La Russia e' pronta a negoziare con gli Stati Uniti sull'Ucraina se ricevera' segnali da Washington, ha detto ai giornalisti l'assistente presidenziale russo Yuri Ushakov." "Leggiamo sui media e vediamo in televisione che, dicono, l'amministrazione Usa si sta preparando a un dialogo con la Russia (sull'Ucraina) e che ci sono addirittura notizie secondo cui Trump ha dato istruzioni ai suoi dipendenti di contattare i rappresentanti russi nei prossimi giorni. Siamo pronti ad accettare questi segnali, ma finora, come ho gia' notato, non ci sono stati contatti specifici con noi o con i rappresentanti russi", ha dichiarato alla stampa Ushakov, citato da Ria Novosti. 

Zelensky arrivato al Forum di Davos

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato nella città svizzera di Davos per partecipare al World Economic Forum (Wef), ha annunciato il suo portavoce. "Alle 15:30 circa ora di Kiev parlerà al Wef. L'agenda include anche colloqui bilaterali con leader di diverse parti del mondo, dall'America Latina al Sud-est asiatico", ha detto il portavoce Sergiy Nykyforov. 

Xi a Putin: "Collaborare contro le incertezze esterne"

La Cina "è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell'ambiente esterno". Lo ha detto il presidente Xi Jinping nell'incontro in videconferenza avuto nel pomeriggio all'indomani dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Cina e Russia "dovrebbero continuare ad approfondire la cooperazione strategica, a sostenersi con fedeltà a vicenda, a salvaguardare gli interessi legittimi dei due Paesi e a consolidare ed espandere le relazioni bilaterali", ha aggiunto Xi secondo il network statale Cctv. Xi ha ricordato a Putin che nel 2024 i tre incontri bilaterali avuti nel 2024 durante i quali sono stati "raggiunti molti consensi importanti" sulla scia "della stabilità e della resilienza delle relazioni Cina-Russia". Il presidente cinese, inoltre, ha espresso la sua disponibilità a collaborare con il capo del Cremlino nel corso dell'anno "per portare le relazioni Cina-Russia a nuovi livelli, affrontare le incertezze esterne con relazioni bilaterali stabili e resilienti". In questo contesto sono prioritari anche gli obiettivi finalizzati alla "promozione dello sviluppo e del rafforzamento di entrambi i Paesi e nel sostegno dell'equità e della giustizia a livello internazionale". 

Putin - Xi

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Inauguration Day, cosa si aspettano gli ucraini da Donald Trump

Come farà Donald Trump, da cui l'Ucraina e il mondo si aspettano che faccia sedere Putin al tavolo delle trattative, a portare la pace che ha promesso? LEGGI SU SKY TG24 INSIDER

Von der Leyen: "Noi continueremo a sostenere Kiev senza dubbi"

"Per noi è molto chiaro che continueremo a sostenere l'Ucraina. Abbiamo sostenuto l'Ucraina finora con quasi 130 miliardi di euro, ma continueremo a sostenere l'Ucraina senza alcun dubbio. Qualunque cosa accada dopo per noi è importante che l'Ucraina resti un paese indipendente e che sia l'Ucraina a decidere sul proprio territorio, e quindi l'affermazione e' sempre valida: restiamo al fianco dell'Ucraina finchè sarà necessario". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum economico mondiale di Davos.

Von der Leyen

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Kiev conferma attacco ad un deposito di carburante in Russia

L'esercito ucraino ha annunciato di aver colpito un deposito di carburante e uno stabilimento di produzione di aeromobili nella Russia occidentale con droni d'attacco, confermando una notizia diffusa ieri da Mosca. "I droni delle forze armate ucraine hanno colpito il deposito di petrolio di Liskinskaya nella regione di Voronezh per la seconda volta in una settimana", ha precisato su Facebook lo Stato maggiore ucraino, aggiungendo di aver colpito anche "l'infrastruttura della fabbrica di aerei di Smolensk" nell'omonimo regione "dove vengono ricondizionati e costruiti aerei da combattimento". 

Ucraina, arrestato per corruzione il capo psichiatra dell'esercito

Il capo psichiatra dell'esercito ucraino è stato arrestato per aver acquisito beni per un valore di 1 milione di dollari senza dichiararli, ha annunciato il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), che sospetta un caso di corruzione. L'Ucraina è impegnata in una campagna anti-corruzione spinta dall'Unione europea in vista della sua integrazione, ma anche a causa dei molteplici scandali di tangenti pagate da civili che vogliono sfuggire alla mobilitazione al fronte. "Gli ufficiali dell'Sbu, con l'assistenza del ministro della Difesa e del comandante in Capo delle Forze armate, hanno arrestato il capo psichiatra delle Forze Armate", ha affermato l'Sbu in una nota. Si tratta della persona che ricopre anche il ruolo di "vice capo della commissione centrale di qualificazione militare", l'organismo che decide sull'idoneità a prestare servizio nell'esercito. 

Russia-Cina, Putin: "Sosteniamo la costruzione di un ordine mondiale più equo"

Russia e Cina sostengono la costruzione di un "ordine mondiale multipolare più equo". Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante una video-call con il suo omologo cinese, Xi Jinping.

"Sosteniamo congiuntamente la costruzione di un ordine mondiale multipolare più equo e lavoriamo nell'interesse di garantire la sicurezza indivisibile nello spazio eurasiatico e nel mondo nel suo insieme", ha detto Putin, sottolineando come il lavoro congiunto di Mosca e Pechino svolga "un importante ruolo stabilizzante negli affari internazionali".

Guerra in Ucraina, a Trump i messaggi di Zelensky e Putin. VIDEO

Mosca: conquistato un altro villaggio nell'est ucraino

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina: quello di Volkovo, nella regione di Donetsk. Lo riferiscono le agenzie russe.

Kiev: 4 missili balistici e 131 droni russi sull'Ucraina

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con quattro missili balistici Iskander-M e 131 droni di vario tipo: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, sottolineando che 72 droni nemici - inclusi velivoli kamikaze Shahed - sono stati abbattuti. L'attacco ha provocato danni a edifici di istituti, proprietà commerciali e abitazioni nelle regioni di Poltava e Cherkasy. Inoltre, 59 droni-esca sono caduti in aree aperte. I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Poltava, Sumy, Kharkiv, Cherkasy, Chernihiv, Kiev, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Vinnytsia, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Donetsk, Mykolaiv, Odessa, Zaporizhia e Rivne.

Mosca, 'nella notte abbattuti 55 droni ucraini'

Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 55 droni ucraini che hanno attaccato, in particolare, un deposito petrolifero già in fiamme da diversi giorni in seguito ad un attacco precedente: lo hanno reso noto il ministero della Difesa di Mosca e il governatore della regione di Voronezh.   "La scorsa notte, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 55 droni aerei ucraini" in sei regioni russe, ha affermato in un comunicato stampa il ministero, precisando che sei droni sono stati abbattuti nella regione di Voronezh (ovest), al confine con l'Ucraina. La caduta di un drone su un deposito petrolifero locale ha provocato un "nuovo incendio", che era già in fiamme da sei giorni dopo essere stato colpito da un simile attacco ucraino, ha scritto su Telegram il governatore della regione di Voronezh, Alexandre Goussev, aggiungendo che non ci sono feriti.

Trump: parlerò molto presto con Putin, senza un accordo distrugge la Russia

Donald Trump ha detto che "parlerà molto presto" con Vladimir Putin anche se non sa ancora quando. Il presidente ha ribadito che la guerra in Ucraina "deve finire". "Senza un accordo, Putin distruggerà la Russia".

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