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Guerra Ucraina Russia, Trump a Putin: "Subito accordo per fine conflitto o sanzioni"

Ucraina: consenso Zelensky cala, ma nessuno vuole elezioni
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Ucraina: consenso Zelensky cala, ma nessuno vuole elezioni
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"Se non ci sarà un accordo a breve per l'Ucraina con la Russia non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti". Lo ha detto il neo presidente Usa. Intanto Zelensky in un'intervista a Bloomberg da Davos ha spiegato che gli alleati europei non hanno abbastanza soldati da rappresentare un deterrente realistico per Vladimir Putin e che quindi le forze di peacekeeping devono includere anche gli Usa

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Se non ci sarà un accordo a breve per l'Ucraina con la Russia "non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti". Lo ha detto Donald Trump. 

"Qualsiasi forza di peacekeeping in Ucraina deve includere gli Stati Uniti", ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Bloomberg da Davos, durante la quale ha spiegato che gli alleati europei non hanno abbastanza soldati da rappresentare un deterrente realistico per Vladimir Putin.

"Siamo dalla parte del popolo e non dei criminali di guerra. È quello che è successo in Ucraina: siamo dalla parte del popolo e non dei criminali. E questo non vuol dire a che abbiamo dimenticato la nostra amicizia decennale con la Russia", ha dichiarato il ministro della Difesa Crosetto nelle comunicazioni alla Camera sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti all'Ucraina: l'Aula ha poi dato il via libera alla risoluzione di maggioranza con 181 voti favorevoli. L'aula del Senato ha approvato con 123 voti favorevoli, 25 contrari e un astenuto il decreto per la proroga, fino al 31 dicembre 2025, dell’autorizzazione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina.



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Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari

Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca  insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta  militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per  la  salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad  per Putin? COSA CAMBIA

Stop al gas russo attraverso l'Ucraina, rischio stangata sulle bollette. Gli scenari

Dall'1  gennaio 2025, il gas russo non transita più verso l'Europa attraverso l'Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. "L'interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina  avrà un impatto drastico su  tutti noi nell'Ue, non solo sulla Federazione  Russa", ha detto il primo  ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE

Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace

Trump si è da poco insediato alla guida degli Stati Uniti e in   tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà   sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un   tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition   team sta lavorando per questo obiettivo. Nbcriporta che i   consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano   agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un   cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta   spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada   ai colloqui di pace. IL PIANO

Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

L'arma  è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad  oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato  Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato  nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la  produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle  truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può  colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10  dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi  missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità  di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste  armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA

Oreshnik

©Ansa

Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa

Mentre  la guerra in Ucraina procede  - con Kiev che di recente ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira  la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture  energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai  sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti  critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di  spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare  questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek,  che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi  fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno  scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI

Sanchez vede Zelenzky: "Nessun accordo su sicurezza senza Europa"

Il premier spagnolo, Pedro Sanchez,  ha incontrato a Davos il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, con il quale ha avuto "un colloquio sull'avvio del processo di adesione dell'Ucraina alla Ue" e al quale ha ribadito "l'appoggio della Spagna a fronte dell'aggressione russa". A darne notizia è stato lo stesso Sanchez in un messaggio su X. "I nostri principi sono chiari: non ci può essere un accordo sull'Ucraina senza Ucraina e non può esserci accordo sulla sicurezza europea senza Europa", ha scritto nel messaggio il leader socialista. Nel suo discorso al Foro mondiale di Davos il presidente ucraino aveva esortato la Ue a fare di più "per essere ascoltata nel mondo", ipotizzando che il presidente americano Donald Trump possa negoziare la fine del conflitto in Ucraina "con la Russia e la Cina senza la Ue" 

Russia, condannati i tre avvocati dell'oppositore russo Navalny

Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin sono stati condannati a pene dai cinque anni e mezzo ai tre e mezzo di reclusione perché riconosciuti colpevoli di aver fatto parte di un'organizzazione "estremista". Erano stati arrestati nell'ottobre 2023. LEGGI L'ARTICOLO

Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti

Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. COSA SAPERE

Guerra Ucraina, Crosetto: “Utile mandare militari sul posto per capire il conflitto”

Il ministro della Difesa ha così commentato il conflitto tra Mosca e Kiev a margine della cerimonia di assunzione dell'incarico del nuovo comandante del Covi. “Il compito della difesa è difendere", ha detto Crosetto, "se fosse possibile farlo in sicurezza e dopo l'autorizzazione parlamentare penso sarebbe utilissimo per la nostra difesa". I DETTAGLI

Crosetto

©Ansa

Zelensky: "Per la pace almeno 200mila soldati europei"

Per garantire la pace in Ucraina dopo un eventuale accordo con la Russia serviranno almeno 200mila soldati europei. E' la cifra indicata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo un video del suo intervento ieri al World economic forum di Davos diffuso oggi da Kiev. "Da tutti gli europei? Duecentomila soldati è il minimo, un minimo. Altrimenti, non è niente”, ha sottolineato il presidente, indicando per la prima volta pubblicamente il numero di militari che secondo lui dovrebbero far parte di una forza di peacekeeping

Guerra Ucraina, Mykolaiv e Sumy sotto attacco dei droni russi. VIDEO

Ucraina, Bbc: "4mila vittime nel contingente nordcoreano, mille i morti"

Il 40 per cento dei nordcoreani inviati a combattere al fianco delle forze russe nella regione di Kursk è stato ucciso, ferito o disperso o catturato in combattimento, rendono noto fonti occidentali alla Bbc. Dato che il contingente iniziale era di 11mila soldati, le vittime sono 4mila, di cui mille morti (i dati sono stati aggiornati a metà gennaio). Due i soldati catturati dalle forze di Kiev. 

I militari nordcoreani, per quanto disciplinati, motivati, e bene equipaggiati, come era emerso dalle informazioni raccolte dagli ucraini, "sono stati addestrati a malapena dalle forze russe che fra l'altro non capiscono", ha denunciato l'ex comandante britannico Hamish de Bretton-Gordon. 

Scholz: "Per nuovo pacchetto di aiuti a Kiev necessario allentare i vincoli sul debito"

Un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina può essere finanziato dalla Germania solamente sollevando i vincoli sull'indebitamento, ha affermato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, accusando i partiti all'opposizione e anche i competitori in vista delle elezioni del prossimo 23 febbraio, quindi anche con i Verdi, di "mentire all'opinione pubblica". Altrimenti il pacchetto da tre miliardi di euro in discussione ora non potrà essere finanziato nel 2025, anche dopo l'annuncio di un tesoretto da 10,2 miliardi di euro ereditato dal bilancio del 2024 annunciato ieri dal ministero delle Finanze. 

"Bisogna rispondere alla domanda su come finanziard gli aiuti. Chi lascia questa domanda senza risposta mente all'opinione pubblica. La domanda centrale di questa campagna elettorale è chi paga il debito", ha affermato a Parigi, dove si trova per incontrare il Presidente Emmanuel Macron. "Con tagli? Con aumenti delle tasse?". I partiti competitori della Spd propongono che il finanziamento sia iscritto sotto la voce "spese straordinarie". Ma Scholz continua a escludere questa possibilità. 

Scholz

©IPA/Fotogramma

Conte: "Armi a Kiev fallimento non vittoria sulla Russia"

"I costi dell'energia sono ormai alle stelle, anche a causa della guerra. Sono previsti per le imprese 10 miliardi di aumenti sulle bollette, per le famiglie vari aumenti sino a mille euro. E il governo taglia su tutto però continua a fare investimenti record su che cosa? Sulle armi. Ma almeno queste armi ci stanno portando a una soluzione in Ucraina?". E' la domanda che pone il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un video pubblicato sui social.

Trump a Putin: "Subito accordo per fine guerra o sanzioni"

Se non ci sarà un accordo a breve per l'Ucraina con la Russia "non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti". Lo ha detto Donald Trump

Zelensky: "Forze peacekeeping in Ucraina includano gli Usa"

Qualsiasi forza di peacekeeping in Ucraina deve includere gli Stati Uniti. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Bloomberg da Davos, durante la quale ha spiegato che gli alleati europei non hanno abbastanza soldati da rappresentare un deterrente realistico per Vladimir Putin. "Non può essere senza gli Stati Uniti", ha affermato Zelensky premendo su Donald Trump e Xi Jinping affinché usino la loro influenza per aiutare a mettere fine alla guerra in Ucraina.

Terzi: Russia aggressiva anche con Europa

"L'Europa è un interlocutore credibile nella sicurezza nazionale nella misura in cui sviluppa le proprie dotazioni di difesa per poter aiutare Paesi aggrediti come l'Ucraina". Lo ha detto in Aula, durante la dichiarazione di voto sul dl Ucraina, il senatore di Fratelli d'Italia Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche Ue. 

Alfieri: governo sostenga ruolo Ue non di Trump

Non c'è mai una pace giusta, probabilmente si arriverà a una tregua, a un congelamento della situazione con un compromesso capace di mettere in sicurezza quel Paese". Lo ha detto in aula intervenendo sul decreto che proroga l'autorizzazione alla cessione di equipaggiamenti all'Ucraina il senatore del Pd Alessandro Alfieri, capogruppo in commissione Esteri di Palazzo Madama. 

Guerra Ucraina, Mykolaiv e Sumy sotto attacco droni russi. VIDEO

Ucraina, da Senato via libera a decreto per proroga armi a Kiev

L'aula del Senato ha approvato con 123 voti favorevoli, 25 contrari e un astenuto il decreto per la proroga, fino al 31 dicembre 2025, dell’autorizzazione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina. 

Wsj: "Difficilmente Kellogg potrà far finire guerra"

Sarà molto difficile per il rappresentante speciale per Ucraina e Russia, Keith Kellogg, incaricato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di porre fine alla guerra in 100 giorni, elaborare un qualsiasi tipo di accordo di pace, perché non ha esperienza diplomatica, ha non ha mai avuto un'influenza significativa sulla politica e non andrà contro le idee di Trump. Lo scrive il Wall Street Journal. "Il Presidente degli Stati Uniti Trump - scrive il 'Wall Street Journal' - ha incaricato il tenente generale in pensione Keith Kellogg di porre fine alla guerra in Ucraina in cento giorni. Quasi nessuno crede che possa farlo, soprattutto i russi. Piuttosto, affermano che il ruolo di Kellogg come inviato speciale in Ucraina è un primo passo nei colloqui di pace che Trump intende supervisionare da solo. Ma raggiungere un accordo con il presidente russo Vladimir Putin sarà molto più difficile di quanto Trump aveva promesso durante la campagna elettorale, quando affermò che avrebbe posto fine al conflitto prima di entrare in carica".

Zelensky: "Per accordo pace servono 200mila soldati Ue"

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che qualsiasi accordo di pace con la Russia richiederebbe almeno 200mila soldati europei per sorvegliarlo. Zelensky ha detto che dato il piccolo numero di truppe ucraine rispetto a quelle russe, "abbiamo bisogno di contingenti con un numero molto forte di soldati" per garantire qualsiasi accordo di pace. "Da tutti gli europei? Duecentomila. E' un minimo. Altrimenti non e' niente", ha detto. Zelensky ha aggiunto che qualsiasi altro accordo sarebbe simile alla missione di monitoraggio guidata dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) nell'Ucraina orientale che si e' disintegrata quando la Russia ha lanciato la sua invasione su larga scala nel febbraio 2022. "Avevano uffici e basta" ha detto Zelensky, sottolineando la necessità dal punto di vista ucraino di una forza armata per prevenire ulteriori attacchi russi.

Mosca: "Zelensky a Davos sfacciato, ha dato lezioni all'Europa"

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha accusato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di avere "parlato in modo sfacciato" dando "lezioni all'Europa" nel suo intervento di ieri al World Economic Forum di Davos. Nel suo discorso, Zelensky ha affermato che "l'Europa deve fare di più, iniziare ad occuparsi di se stessa per essere ascoltata nel mondo", ipotizzando che sulla fine del conflitto in Ucraina il presidente americano Donald Trump possa negoziare "con la Russia e la Cina senza la Ue". Il presidente ucraino, ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram, "non solo ha dato lezioni all'Europa su come dovrebbe agire sotto Trump, ma l'ha apertamente intimidita con la prospettiva dell'oblio e di uno status di seconda classe". "Non citerò altri discorsi del filosofo di Kiev - ha aggiunto la portavoce russa - ma noterò che la maggioranza dei partecipanti difficilmente era d'accordo con un tono simile all'incontro di Davos. I modi spensierati di questo aspirante politico hanno mostrato chiaramente fino a che punto è arrivato l'attuale regime di Kiev, in bancarotta e avendo perso la fiducia nel proprio futuro". 

Ok risoluzione maggioranza su aiuti, anche militari

Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto, in merito al nuovo decreto sulla proroga degli aiuti all'Ucraina, anche militari. I voti a favore sono 181, 48 i contrari e 64 gli astenuti, tra cui Pd e Italia viva.

Mosca: "In corso preparativi per telefonata Putin-Trump"

La Russia sta facendo i necessari "preparativi interni" per una telefonata tra Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump, ha detto alla Tass il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov. "I preparativi interni continuano - ha detto il vice ministro -. Quando probabilmente sentiremo qualcosa di più chiaro e concreto da Washington, allora inizieremo a coordinare orari e questioni organizzative". 

Ucraina, Kallas: "Su Russia non sono falco, sono realista"

"La gente dice che sono un falco sulla Russia. Beh, amo dire che sono realista". Lo afferma l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, intervenendo alla conferenza annuale della European Defence Agency a Bruxelles. Kallas è stata a lungo prima ministra dell'Estonia, repubblica baltica che, nella sua lunga storia, ha subito l'occupazione sia dell'Impero russo che dell'Unione Sovietica. Sua nonna e sua madre vennero deportate in Siberia, perché componenti di una famiglia dell'élite patriottica estone.

"Per troppo tempo - continua Kallas - abbiamo offerto a Mosca alternative, sperando che scegliesse la cooperazione e la prosperità economica per il suo popolo, invece che fraudolente ambizioni imperiali. Invece, l'industria militare russa sforna carri armati, bombe plananti, proiettili da artiglieria in grandi quantità. In tre mesi possono produrre più armi e munizioni di quelle che noi possiamo produrre in un anno. E' un Paese altamente militarizzato, che costituisce una minaccia esistenziale per noi. E stiamo esaurendo il tempo", conclude.

Rubio: "Vogliamo uno stop sostenibile a guerra in Ucraina"

L'amministrazione Trump mira a porre fine alla guerra in Ucraina in modo "sostenibile", ovvero affinché non ne scoppi una nuova nel giro di pochi anni: lo ha detto il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, in un'intervista alla Cbs. "Il conflitto deve finire, e la politica degli Stati Uniti è che vogliamo che finisca, vogliamo fare tutto il possibile per far si che finisca. Ci impegneremo e faremo in modo che finisca in modo sostenibile, il che significa che non vogliamo semplicemente che il conflitto finisca per poi riprendere tra due, tre o quattro anni. Vogliamo portare stabilità", ha affermato Rubio. Il capo della diplomazia di Washington ha poi sottolineato che l'Ucraina sta pagando il prezzo più alto per le sue infrastrutture energetiche, "per le persone e le vite perse, per milioni di ucraini che sono stati costretti a lasciare il proprio Paese e vivere all'estero". Rubio ha infine sottolineato che "tutti dovrebbero essere molto contenti" che Donald Trump sia stato eletto presidente degli Stati Uniti, perché vuole "promuovere la pace nel mondo e porre fine a questi conflitti". 

Ucraina, Crosetto: "Voto compatto su aiuti sarebbe segnale valore"

"Questo non è un tema politico o di parte. Ci sono tantissimi temi su cui si può fare opposizione a questo governo. Ma ci sono temi in cui dividersi significa indebolire dei principi, delle cause". A dirlo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua replica alla Camera aggiungendo: "Lo dico con sincerità, non capisco l'astensione oggi. Sono disposto ad accettare gran parte delle risoluzioni per fare vedere un voto compatto perché, secondo me, serve un voto compatto". Poi ha sottolineato: "Non cade il Governo su questa risoluzione, non viene indebolito o rafforzato da un voto di questo Parlamento, è un segnale che però noi mandiamo di coerenza e di valore dell'Italia al di fuori di quest'Aula. Mi augurerei questo, ma lo chiedo più a titolo personale che come rappresentante di Governo". 

Ucraina, alla Camera una risoluzione maggioranza: 6 di opposizioni

Sono sette le risoluzioni presentate dai partiti sull'Ucraina nell'Aula della Camera: quella di maggioranza, una del Pd, una di Azione, una di Iv, una di Avs, una del M5s, una di Più Europa. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dato questi pareri: favorevole a quella di maggioranza e agli impegni del documento del Pd e di Azione; contrario a quelle del Movimento 5 stelle e dell'alleanza verdi sinistra; favorevole con riformulazioni agli impegni di Iv (che non le accetterà) e a quelli di Più Europa (che invece le accetterà). 

Ucraina, Kallas: "Cina guarda attentamente risposta transatlantica"

La Cina "sta guardando attentamente" la "risposta transatlantica" alla guerra di aggressione scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. "Dobbiamo essere sicuri che la lezione venga imparata: l'aggressione in politica estera non deve mai pagare". Lo sottolinea l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, parlando alla conferenza annuale della European Defence Agency, a Bruxelles.

Ucraina, risoluzione M5s: subito stop invio armi a Kiev

Il Movimento 5 stelle impegna il governo "a interrompere immediatamente la fornitura di materiali d'armamento alle autorita' governative ucraine, ferme restando le misure destinate agli aiuti umanitari" e a "relazionare alle Camere i dettagli in merito alle spese sostenute per le cessioni di forniture militari". Lo si legge nella risoluzione dei 5 Stelle presentata alla Camera per le comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto. All'esecutivo, fra l'altro nella risoluzione - che ricalca il testo presentato ieri al Senato - si chiede anche di "interpretare l'articolo 1 del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 200, nel senso che il governo comunica preventivamente alle Aule parlamentari in merito a ciascuna autorizzazione relativa all'invio di armi, anche con riferimento al loro potenziale offensivo, procedendo alla declassificazione degli allegati contenenti la lista di armamenti inviati ed eventualmente da inviare e l'eventuale autorizzazione al loro utilizzo in territorio russo, al fine di garantire un ampio coinvolgimento delle Camere in merito". I pentastellati, inoltre, chiedono un impegno del governo "a ottemperare regolarmente all'obbligo di riferire alle Camere, con cadenza almeno trimestrale, sull'evoluzione della situazione bellica in atto" e "a non dare seguito all'invito della risoluzione del Parlamento europeo del 28 novembre 2024, di revocare le restrizioni all'uso dei sistemi d'arma occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo".

Ucraina, Crosetto: "Se manca l'Ue non è perché manca l'Italia"

"Se manca l'Europa non è perché manca l'Italia. E' colpa di questo governo se manca l'Europa?". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua replica alla Camera al termine della discussione sulle sue comunicazioni in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di materiali militari all'Ucraina.

Ucraina, Kubilius: "Paga con vite frammentazione Ue"

L'Ucraina "sta sperimentando il costo della frammentazione" dell'Ue nel settore difesa "sul campo di battaglia: grossi ritardi nelle consegne e nelle riparazioni. Sono cose che possono costare territorio, che possono costare vite". Lo sottolinea il commissario europeo alla Difesa Andrius Kubilius, parlando a Bruxelles alla conferenza annuale della European Defence Agency. "E' un momento in cui - prosegue Kubilius - le carenze nelle nostre capacità di difesa sono molto gravi. le carenze di materiale militare, se paragonate a quelle dell’economia di guerra russa, sono colossali. Non possiamo più permetterci un approccio frammentato e incrementale". "Abbiamo bisogno - continua - di un vero approccio 'Big Bang', per aumentare la produzione della difesa e gli acquisti. Abbiamo bisogno anche di un approccio europeo per una maggiore cooperazione industriale, a partire dalla ricerca e sviluppo. E abbiamo bisogno di più capacità produttiva proprio qui in Europa. Dobbiamo mettere il turbo alla nostra difesa", conclude.

Risoluzione Pd: sostegno Kiev e impegno cessate fuoco

Continuare ad assicurare il pieno sostegno all'Ucraina e mettere in campo ogni sforzo diplomatico, che veda il ruolo attivo dell'Italia, per arrivare al cessate il fuoco e ad una pace giusta. E' quanto prevede la risoluzione del Partito democratico depositata alla Camera sulle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di materiali militari all'Ucraina.  La risoluzione, che è la stessa presentata ieri in Senato, "impegna il Governo a sostenere il ruolo dell'Italia nel percorso diplomatico per un rinnovato, incisivo e decisivo impegno diplomatico e politico dell'Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per mettere in campo tutte le iniziative utili al perseguimento di una pace giusta e sicura, anche favorendo le basi per lo svolgimento del secondo vertice per la pace, non lasciando ad altri attori le sorti del nostro continente". I dem chiedono, poi, di "sostenere la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, nonché il suo ammodernamento e le opportune riforme nel contesto del processo di adesione all'Unione europea; a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, anche al fine di assicurare quanto previsto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, confermando gli impegni assunti dall'Italia nel quadro dell'azione multilaterale, a partire dall'Unione europea e dall'Alleanza Atlantica, rispetto alla grave, inammissibile ed ingiustificata aggressione russa dell'Ucraina; ad adoperarsi in ogni sede internazionale per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranita' e integrità territoriale dell'Ucraina; a proseguire l'azione fattiva e costante già svolta dall'Italia per il sostegno della popolazione ucraina in patria, nonche' a implementare le misure di accoglienza adottate per le persone in fuga dalla crisi bellica, con particolare attenzione alle esigenze dei soggetti minori; ad adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal Paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra".

Crosetto: "Nessun pacchetto approvato oggi, ma proposta di approvazione"

"Ho letto sui giornali di oggi che ieri al Senato avremmo approvato l'undicesimo pacchetto. Noi non approviamo alcun pacchetto oggi. Non c'è in approvazione alcun pacchetto. C'è in approvazione la possibilità data al governo riapprovando un decreto, approvato per la prima volta nel 2022, da un'altra maggioranza rispetto a quella che adesso governa il Paese, quindi lo stesso identico decreto è stato approvato al 2022 e viene riproposto oggi in approvazione". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso del suo intervento alla Camera dei Deputati sulla proroga dell'autorizzazione di cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamento militare all'Ucraina

"Cosa consente di fare questo decreto? Di fornire aiuti di ogni tipo, anche militari, all'Ucraina nel corso dell'anno. Quindi non si approva un pacchetto, non c'è alcun contenuto in questa discussione, se non quello politico di autorizzare il Governo a eventualmente, nel corso dell'anno, se c'è la possibilità, a continuare ad aiutare l'Ucraina come abbiamo fatto negli anni scorsi. Questo - precisa Crosetto - per rimettere all'interno dei confini reali il dibattito odierno".

Crosetto: "Ho organizzato io missione pace di Zuppi"

"Ho organizzato io la missione di Zuppi per la pace. E' stato portato da un aereo della Difesa, è stato accompagnato dalla mia scorta. Sono stato io a chiedere a Zelensky di riceverlo in prima persona.". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, replicando in Aula alla Camera sulla discussione alla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all'Ucraina. "Ci sono cose che non si dicono, che si fanno" ha aggiunto. 

Kubilius: "Da Mosca guerra ibrida, poi forse azioni militari"

"Come dicono alcuni esperti, la Russia sta conducendo una guerra di nuova generazione contro di noi: propaganda, sabotaggio e aggressione militare vera e propria sono solo forme diverse della stessa guerra, della 'guerra totale'. Se non facciamo nulla, questi attacchi ibridi potrebbero essere seguiti da attacchi militari. Non ci dovrebbero essere dubbi sulle intenzioni di Putin". Lo ha detto Andrius Kubilius, Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio. "Putin - ha aggiunto - potrebbe non fermarsi all'Ucraina. Vuole riportare indietro l'orologio. Non di vent'anni. Ma di quaranta o più anni. All'Unione Sovietica. Addirittura all'impero russo. Questo è chiaro da tutto ciò che Putin e i suoi propagandisti dicono. Potrebbe significare annessione, occupazione di parti dell'Europa. Dominazione del resto. Con il primo passo: l'occupazione dei cuori e delle menti del nostro popolo. E la Russia non è sola. La Corea del Nord e l'Iran fanno parte dello stesso asse di autoritari aggressivi. La Cina non è lontana". 

Ucraina, risoluzione maggioranza: sostegno a Kiev anche militare

"Proseguire nel sostegno all'Ucraina rappresenta una priorità e la condizione fondamentale per l'avvio di un processo che possa portare a una pace giusta e aderente al diritto internazionale". Lo si legge nella risoluzione della maggioranza depositata alla Camera per le comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla guerra in Ucraina e sul ruolo dell'Italia. La risoluzione del centrodestra ricalca il testo presentato ieri al Senato. Al governo, i partiti della maggioranza chiedono di: "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sara' ulteriormente concordato in ambito Nato e Unione europea nonche' nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorita' governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari cosi' come stabilito dall'articolo 1 del decreto legge 27 dicembre 2024, n.200". E ancora: di "proseguire il ruolo di mediazione dell'Italia, lavorando per una tregua o un cessate il fuoco in Ucraina, che e' la strada obbligata per avviare una trattativa di pace riproponendo lo stile di Pratica di Mare, quello del dialogo e della ricerca della pace duratura creando le condizioni per l'avvio di una conferenza di pace analoga a quella che si è svolta in Svizzera il 15 e il 16 giugno 2024, con la più ampia partecipazione possibile dei maggiori attori internazionali", di "proseguire nel contributo alle iniziative di ricostruzione e sviluppo nonche' di assistenza alla stabilità macro-economica dell'Ucraina, intraprese a livello europeo e nell'ambito delle alleanze internazionali di cui l'Italia fa parte anche in vista della Conferenza internazionale della ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma il 10-11 luglio 2025", di "continuare a garantire un supporto concreto al popolo ucraino anche aderendo a iniziative di assistenza umanitaria internazionali" e di "perseguire ogni possibilità di cooperazione industriale per soddisfare le esigenze immediate dell'Ucraina, rilanciandone al contempo l'economia devastata dalla guerra e creando efficaci e duraturi legami in termini di catene di approvvigionamento europee e tecnologie avanzate".

Crosetto: "Conferenza di pace del 2022 era finta"

"La conferenza di pace fallita era del marzo 2022, se lei attribuisce all'ignavia dell'Italia una qualche responsabilità nel farla saltare dovrebbe attribuirla al governo di cui faceva parte". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto replicando ad un passo dell'intervento di Vittoria Baldino (M5s) nel corso dell'informativa alla Camera sulla proroga dell'autorizzazione agli aiuti militari all'Ucraina. "Glielo dico io, quella conferenza era finta - ha proseguito Crosetto - non c'era la volontà di Putin di arrivare alla pace: tocca a me difendere il governo di cui lei faceva parte, e questo solo per difendere la storia".

Crosetto: "La guerra è a 2.000 km, un missile li percorre in pochi minuti"

"Noi non difendiamo l'Ucraina, difendiamo dei principi universali, O più banalmente, più egoisticamente, difendiamo un confine. Kiev è a 1.600 km da Roma. Il confine russo è a 2.000 km da Roma. Un aereo percorre in pochissimo tempo quella distanza, un missile balistico in pochissimi minuti". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso del suo intervento alla Camera dei Deputati sulla proroga dell'autorizzazione di cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamento militare all'Ucraina.

"Stiamo parlando - prosegue Crosetto - di condizioni di sicurezza profondamente cambiate nel mondo. Non parliamo con il mondo di tre anni fa: parliamo di 10mila soldati coreani che sono andati in Russia a combattere. Parliamo di Cina e Iran che continuano a fornire in modo massiccio aiuti. Parliamo di una produzione militare russa che ha aumentato molto di più di quella occidentale. Parliamo di una possibilità tecnologica, che hanno dimostrato con dei missili intercontinentali, che cresce. Parliamo di Paesi che hanno deciso di fare dell'uso della forza uno strumento di competizione internazionale. La Corea ha più militari di tutti i paesi occidentali messi insieme,perché ha deciso che il suo modo di rapportarsi al mondo è quello di un Paese muscolare, che ha della forza uno strumento per contare nel mondo. Non la tecnologia, non la produzione industriale, ma la forza".

"Come non prendere atto di una situazione che muta? Perché parliamo di difesa e sicurezza in modo maggiore e diverso di come ne parlavano noi fa? Perché è mutato il mondo attorno a noi. Quello che succede intorno a noi determina la nostra reazione. E la nostra difesa e sicurezza dipende da come attori statuali, il cui comportamento è evidente, stanno agendo".

Zelensky: “Incontro con Merz su una pace giusta in Ucraina”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il leader della Cdu Friedrich Merz, con il quale ha "discusso di come portare una pace giusta in Ucraina, delle sfide globali e della situazione in prima linea": lo ha annunciato Zelensky su Telegram. "Ho ringraziato la Germania e l'intera società tedesca per il continuo sostegno al nostro Paese e al nostro popolo", si legge inoltre nel messaggio.

Crosetto: "Senza armi Occidente non ci sarebbe più l'Ucraina"

"Mi sono chiesto cosa sarebbe successo se l'Occidente avesse deciso di non aiutare l'Ucraina. Oggi ci sarebbe la pace. Perché non ci sarebbe più l'Ucraina. Perché non ci sarebbe più il popolo ucraino. Ci sarebbe la stessa pace che troviamo nei cimiteri". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento alla Camera sulla proroga dell'autorizzazione di cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamento militare all'Ucraina. "Ottantuno anni fa, nello sbarco di Anzio, qualcuno portò armi e scese sul suolo italiano per difendere la nostra libertà. E non si voltarono dall'altra parte, dicendo che era un problema europeo, che qualcuno aveva sbagliato - ha aggiunto -. Vennero a difendere la libertà. Noi abbiamo fatto, con molto meno sacrificio, con molto meno impegno, in minima parte della stessa cosa. Abbiamo fornito aiuto a una Nazione che non aveva neanche la possibilità materiale di difendersi, perché non aveva le armi per difendersi". Secondo Crosetto, "quelle armi non hanno alimentato la guerra. Quelle armi hanno consentito a persone che avrebbero usato anche le pietre e le fionde per difendersi, di farlo".

Zelensky: “Discussa cooperazione Ucraina-Israele con Herzog”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il presidente Israeliano Yitzhak Herzog "per discutere di importanti questioni di cooperazione ucraino-israeliane": lo ha annunciato lo stesso Zelensky su Telegram. "L'Ucraina è lieta che le persone che erano in cattività stiano tornando a casa. Le sfide comuni, la cooperazione soprattutto nella sfera della sicurezza e i modi per raggiungere una pace giusta per l'Ucraina sono stati tra i nostri argomenti principali", si legge nel messaggio.


Carrà (Lega): "Mai perdere di vista la pace giusta"

"E' essenziale che il governo mantenga un equilibrio fra gli aiuti forniti all'Ucraina e il fabbisogno interno, affinchè la difesa del nostro paese non venga mai messa in discussione. Mentre sosteniamo l'Ucraina non dobbiamo mai perdere di vista il raggiungimento di una pace giusta e duratura". Lo ha detto il deputato della Lega Anastasio Carrà (Lega) nell'Aula della Camera.


Mosca: “Conquistato un villaggio nella regione ucraina di Kharkiv”

Le forze russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore il villaggio di Zapadnoye, nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. Lo ha annunciato il ministero della Difesa, citato dalle agenzie di Mosca.

Crosetto: "Non è undicesimo pacchetto di aiuti"

"Voglio fare una precisazione. Noi non approviamo alcun pacchetto. C'è in approvazione la possibilità data al governo, riapprovando un decreto approvato per la prima volta nel 2022, lo stesso identico decreto, di fornire aiuti di ogni tipo anche militari all'Ucraina". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alla Camera sulla proroga in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di materiali militari all'Ucraina, spiegando che non si può parlare di un undicesimo pacchetto di aiuti .

Crosetto: "Nel 2024 maggior incremento vittime civili"

"Nel 2024 si è registrato il maggior incremento di vittime civili" in Ucraina. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo alla Camera in merito alla proroga dell'autorizzazione di aiuti militari all'Ucraina. "I russi hanno danneggiato in modo rilevante infrastrutture energetiche e quelle per l'erogazione del gas, servizi idrici, trasporto, riscaldamento e sono situazioni che nel rigido inverno ucraino risultano ancora più intollerabili per la popolazione civile" ha sottolineato Crosetto.

Crosetto: "Merito Zelensky non aver abbandonato il Paese"

"Zelensky guida una nazione che è stata attaccata brutalmente e ha avuto il merito di non abbandonare il Paese". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alla Camera sulla proroga dell'autorizzazione degli aiuti militari all'Ucraina. "Noi abbiamo deciso di aiutare quella resistenza" ha aggiunto.

Mulè: “A Kiev genocidio a lento rilascio, paragonabile a Hitler”

L'Italia "deve continuare ad avere un ruolo di mediazione. Fino ad allora dobbiamo continuare a guardare la realtà dura e cruda". "E' un genocidio a lento rilascio" quello in atto in Ucraina. "Questa intensità di fuoco è paragonabile solo a quella con cui sparavano i cannoni di Adolf Hitler". Lo ha detto nell'Aula della Camera Giorgio Mulè (FI) dopo l'intervento di Guido Crosetto sull'Ucraina.

Kallas: "Pechino osserva la risposta transatlantica all'Ucraina"

"La principale preoccupazione per gli Stati Uniti è la Cina. Ma la realtà è che, se non affrontiamo correttamente la questione della Russia, non riusciremo a gestire adeguatamente nemmeno quella della Cina". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, alla conferenza annuale dell'agenzia europea per la Difesa (Eda), evidenziando che Pechino "sta osservando attentamente come la comunità transatlantica risponde all'invasione russa dell'Ucraina". "Dobbiamo assicurarci che venga appresa una lezione: l'aggressione come strumento di politica estera non può mai pagare - ha aggiunto -. Una debolezza in questo caso non farebbe che alimentare la fiducia dei nostri rivali strategici".

Crosetto: “Spero non dover fare altri pacchetti di aiuti”

"Io spero di non usare questo decreto e che non ci sia mai la necessità di dover fare altri pacchetti di aiuti perché tutti noi ci auguriamo che l'Ucraina sia in pace". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alla Camera sulla proroga dell'autorizzazione degli aiuti militari all'Ucraina.

Crosetto: “Siamo con popolo ucraino e non con criminali guerra”

"Siamo dalla parte del popolo e non dei criminali di guerra. È quello che è successo in Ucraina: siamo dalla parte del popolo e non dei criminali. E questo non vuol dire a che abbiamo dimenticato la nostra amicizia decennale con la Russia". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nelle comunicazioni alla Camera sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti all'Ucraina, riprendendo un passaggio dell'onorevole Chiara Appendino del Movimento Cinquestelle intervenuta poco prima in Aula sul caso della scarcerazione del generale libico Almasri.

Il Papa: “Ricordare anziani ucraini che vivono tragedia guerra”

"In questi giorni esprimete una particolare gratitudine alle vostre nonne e ai vostri nonni celebrando la loro festa. Sia un'occasione per costruire e rafforzare una nuova alleanza tra generazioni", ha detto papa Francesco nell'udienza generale, durante il saluto ai pellegrini polacchi. "Per favore, ricordate anche nelle vostre preghiere le persone anziane dell'Ucraina che stanno vivendo la tragedia della guerra", ha aggiunto il Pontefice.

Alla Camera le comunicazioni di Crosetto sulle armi a Kiev

Sono iniziate nell'Aula della Camera le comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di materiali militari all'Ucraina. Previsto anche il voto sulle risoluzioni, come accaduto ieri in Senato, per una durata complessiva di quattro ore. Tredici i deputati iscritti in discussione generale.

Kallas: “Fare di più per Kiev, con il nostro aiuto può vincere”

"Non c'è assolutamente alcun dubbio che possiamo fare di più per aiutare l'Ucraina. Con il nostro aiuto, possono vincere la guerra. L'unica lingua che parla Putin è quella della forza. L'Ue ha forza. Le economie dei Paesi Ue insieme sono 17 volte più grandi di quella russa. Dobbiamo forzare la sua mano per mostrargli che perderà. E fermarlo prima che attacchi uno dei nostri". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, alla conferenza annuale dell'Agenzia per la difesa Ue (Eda).

Kallas: “Mosca è una minaccia esistenziale, deve pagare”

"La gente dice che sono un 'falco della Russia', allora dovremmo essere tutti falchi della Russia. Penso di essere semplicemente realista sulla Russia. E' un Paese fortemente militarizzato che rappresenta una minaccia esistenziale per tutti noi. Stiamo finendo il tempo. Gli ucraini stanno lottando per la loro libertà, e per la nostra". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, alla conferenza annuale dell'Agenzia europea per la difesa (Eda). "Dal primo giorno, l'Ue e i suoi Stati membri sono stati al fianco" di Kiev: "abbiamo fornito ben oltre 130 miliardi di euro in totale (quasi 134 miliardi). Quasi 50 miliardi di euro di supporto militare. Avremo addestrato 75mila soldati ucraini entro la fine del mese prossimo. Abbiamo adottato le sanzioni più ampie che abbiamo mai imposto", ha spiegato Kallas, sottolineando che "la Russia deve assumersi la responsabilità delle sue azioni, deve pagare".

Zelensky: "Sulla Nato quattro Paesi non ci hanno supportato"

Sull'ingresso di Kiev nella Nato "la maggior parte dei Paesi ci ha supportato, ma quattro, in particolare, no: la Germania, la Slovacchia, l'Ungheria e gli Stati Uniti. In tutti e quattro questi Paesi tutto dipende dagli Usa: penso che se Trump dicesse che è il momento per far entrare Kiev nell'alleanza, lo seguirebbero tutti". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Davos coi principali media internazionale, di cui La Stampa oggi riporta i principali concetti chiave. "L'Europa deve affermarsi come un attore forte e globale, come un attore indispensabile", ha detto Zelensky. "Abbiamo bisogno di una politica di sicurezza e difesa europea unitaria, e tutti i paesi devono essere disposti a spendere quanto è realmente necessario. Se occorre il 5% del Pil, allora sia il 5%. E non bisogna giocare con le emozioni delle persone sostenendo che la difesa vada a scapito della sanità, delle pensioni o di qualcos'altro: non sarebbe affatto giusto", insiste il presidente ucraino. Parlando delle trattative per concludere la guerra con la Russia, per il leader ucraino "non si può avviare alcun negoziato senza l'Ucraina, perché sarebbe una sconfitta. Non si può permettere a Putin di uscire indenne da questa storia: deve sapere di aver violato le regole, di aver sbagliato. Bisogna affrontarlo da una posizione di forza. Iniziare a parlare con lui, alle sue condizioni, per Kiev sarebbe inaccettabile". E quando, finita la guerra, dovrà esserci una forza di pace per proteggere l'Ucraina, essa dovrà essere composta da "duecentomila persone da tutta Europa, è il minimo. Ma penso che la Nato sia la soluzione migliore, la più conveniente. Minacce di questo tipo possono essere contrastate solo insieme".

Mosca: “Nella notte abbattuti 8 droni ucraini”

Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa otto droni ucraini: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Sei velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione di Rostov, uno nella regione di Kursk e un altro nella regione di Voronezh.

Ucraina: droni russi su Mykolaiv, due feriti e diversi danni

Due persone sono rimaste ferite stanotte nella città ucraina meridionale di Mykolaiv a seguito di un attacco di droni russi che ha distrutto una casa privata e una struttura infrastrutturale. Lo riferisce il sindaco Oleksandr Senkevych, citato dai media locali.

Ucraina, Trump: probabili nuove sanzioni se Russia non tratta

Il presidente Usa Donald Trump ha detto di considerare "probabili" nuove sanzioni contro Mosca se la Russia non aprira' a negoziati con l'Ucraina. In campagna elettorale, Trump aveva detto che avrebbe chiuso la guerra "in 24 ore". 

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