
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe sono all'offensiva "in tutte le direzioni" per respingere le truppe d'invasione ucraine nella regione di Kursk e che hanno finora liberato 800 chilometri quadrati. Il presidente russo Putin e il suo omologo iraniano Massoud Pezeshkian firmeranno oggi in Russia una "partnership strategica globale", presentata come un nuovo passo nella crescente alleanza tra i due Paesi. Zelensky: "Grato all'Italia per tutto il suo sostegno"
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Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe sono all'offensiva "in tutte le direzioni" per respingere le truppe d'invasione ucraine nella regione di Kursk e che hanno finora liberato 800 chilometri quadrati, pari a oltre il 60% del territorio occupato. Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo iraniano Massoud Pezeshkian firmeranno oggi in Russia una "partnership strategica globale", presentata come un nuovo passo nella crescente alleanza tra i due Paesi. Negli ultimi anni, Russia e Iran, sottoposti a sanzioni internazionali che ne limitano il commercio, sono diventati stretti alleati, mentre si è intensificato il loro confronto con gli Stati Uniti e i Paesi europei. Teheran e Mosca vogliono fungere da contrappeso, insieme a Pechino, all'influenza americana. Hanno stretto legami in vari settori e si sostengono a vicenda su molte questioni internazionali, che vanno dal Medio Oriente al conflitto in Ucraina.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Russia, condannati i tre avvocati dell'oppositore russo Navalny
Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin sono stati condannati a pene dai cinque anni e mezzo ai tre e mezzo di reclusione perché riconosciuti colpevoli di aver fatto parte di un'organizzazione "estremista". Erano stati arrestati nell'ottobre 2023. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI
Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA
Attacco di droni ucraini, sito industriale a Lyudinovo in Russia in fiamme
Un attacco di droni ucraini ha causato un incendio venerdì in un sito industriale a Lyudinovo, una città della Russia occidentale situata a 170 km dal confine. Lo hanno riferito le autorità russe. "A seguito di un attacco di droni a Lyudinovo, è scoppiato un incendio nel perimetro di un'impresa industriale", sottolinea il governatore della regione russa di Kaluga, Vladislav Chapcha, in un messaggio su Telegram.
Video non verificati pubblicati sui social network russi mostrano un violento incendio in quello che viene presentato come un deposito di petrolio nella regione. Negli ultimi mesi Kiev ha intensificato gli attacchi aerei contro le strutture energetiche e militari russe, una campagna descritta come una giusta risposta all'incessante bombardamento della Russia sulle sue città e sulle sue infrastrutture energetiche.
Nelle ultime settimane l'esercito ucraino ha colpito diversi depositi di petrolio russi tra cui un deposito vicino a un aeroporto militare nella regione di Saratov
Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Governatore russo: fiamme in sito industriale dopo raid ucraino
Un drone ucraino ha provocato un incendio in un sito industriale in Russia a circa 170 chilometri dal confine. Lo riferiscono le autorità. Negli ultimi mesi, Kiev ha intensificato gli attacchi aerei contro le strutture energetiche e militari russe, una campagna che descrive come una giusta punizione per gli incessanti bombardamenti della Russia contro le sue città e la sua rete energetica. "A seguito di un attacco di droni a Lyudinovo, è scoppiato un incendio nel territorio di un'impresa industriale", ha dichiarato il governatore della regione russa di Kaluga, Vladislav Shapsha, su Telegram. Lyudinovo si trova a 170 chilometri dal confine tra Russia e Ucraina. Video non verificati sui social media russi hanno mostrato le fiamme che provenivano da quello che si diceva essere un deposito di petrolio nella regione. L'esercito di Kiev ha colpito diversi depositi di petrolio russi nelle ultime settimane, compresi due importanti attacchi a una struttura vicino a un aeroporto militare nella regione di Saratov che hanno innescato incendi durati giorni.
Drone di Kiev incendia sito industriale in Russia
Un attacco di un drone ucraino venerdì ha provocato un incendio in un sito industriale in Russia a circa 170 chilometri dal confine, hanno dichiarato le autorità. Negli ultimi mesi, Kiev ha intensificato gli attacchi aerei contro le strutture energetiche e militari russe, una campagna che descrive come una giusta punizione per gli incessanti bombardamenti della Russia sulle sue città e sulla sua rete energetica. "A seguito di un attacco di droni a Lyudinovo, è scoppiato un incendio nel territorio di un'impresa industriale", ha dichiarato il governatore della regione russa di Kaluga, Vladislav Shapsha, in un post su Telegram. Lyudinovo si trova a 170 chilometri dal confine tra Russia e Ucraina. Video non verificati sui social media russi hanno mostrato un incendio in quello che si diceva essere un deposito di petrolio nella regione. L'esercito di Kiev ha colpito diversi depositi di petrolio russi nelle ultime settimane, compresi due importanti attacchi a una struttura vicino a un aeroporto militare nella regione di Saratov che hanno appiccato incendi durati giorni.
Zelensky presiede riunione per discutere su produzione di droni
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha tenuto una riunione dello Stato Maggiore per discutere di varie questioni, tra cui la produzione di droni e un programma missilistico. "Gli argomenti sono stati vari, ma in generale si sono concentrati sul raggiungimento dell'indipendenza negli armamenti. Abbiamo discusso della produzione di droni, del programma missilistico, dei componenti tecnologici per il nostro esercito, compresi i sistemi robotici. Stiamo lavorando per espandere gli acquisti e aumentare la produzione in Ucraina. Sono grato a tutti i partner che ci stanno aiutando", ha detto Zelensky nel consueto video serale. Il leader ucraino ha inoltre ribadito che gli attacchi missilistici russi contro i civili, come quello lanciato oggi dall'esercito russo contro Kryvyi Rih, non sarebbero avvenuti se l'Ucraina avesse ricevuto tutti i sistemi di difesa aerea necessari.
Aereo francese agganciato da radar russo, Parigi: 'Inaccettabile'
Un aereo da pattugliamento francese è stato oggetto di un "tentativo di intimidazione" da parte dell'esercito russo mentre volava sul Mar Baltico. Lo ha affermato su X il ministro della Difesa di Parigi, Sebastien Lecornu, definendo l'incidente "inaccettabile". L'Atlantique-2 della Marina francese stava effettuando un volo di sorveglianza quando è stato vittima di un "tentativo di jamming" ed è stato anche agganciato dal radar di un sistema missilistico terra-aria S-400, ha riferito Lecornu. L'aereo stava operando nell'ambito dell'operazione Baltic Sentry della Nato in risposta a sospetti danni russi ai cavi sottomarini. "Questa aggressiva azione russa è inaccettabile", ha affermato il ministro, aggiungendo che l'incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA
Stop al gas russo attraverso l'Ucraina, rischio stangata sulle bollette. Gli scenari
Dall'1 gennaio 2025, il gas russo non transiterà più verso l'Europa attraverso l'Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. "L'interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina avrà un impatto drastico su tutti noi nell'Ue, non solo sulla Federazione Russa", ha detto il primo ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE
Zelensky critica alleati: 'Morti a Kryvyi Rih potevano essere evitati'
"Questi attacchi e perdite (di vite umane, ndr) avrebbero potuto essere evitati se avessimo avuto i sistemi di difesa aerea di cui abbiamo discusso a lungo con i nostri alleati, sistemi che già esistono nel mondo". Lo ha dichiarato in un video messaggio il presidente ucraino, Volodymyr Zelebnsky, commentando missilistico russo contro Kryvyi Rih, sua città natale. "Quattro persone sono state uccise in questo attacco", ha precisato.
Ucraina, Urso incontra Yermak: 'Ribadito sostegno governo a ricostruzione'
Ho ribadito a Andriy Yermak", il capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, "il mio sostegno e quello del governo italiano alle iniziative che riguardano la ricostruzione dell’Ucraina, in prospettiva di un accordo di pace che tutti auspichiamo possa giungere quanto prima". Ad affermarlo in un post su 'X' è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Russia, nuovo fronte in Siria. Gli effetti sul conflitto in Ucraina e sulle trattative
Vacilla la tenuta del sistema di potere siriano, incarnato dal presidente Bashar al-Assad e per anni puntellato dagli sforzi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. Da giorni continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. Ma questo scenario che impatto avrà sul conflitto tra Mosca e Kiev? L'ANALISI
Sale a 14 il bilancio dei morti nell'attacco russo a Kryvyi
E' salito a 14 il numero delle vittime di un attacco missilistico russo su Kryvyi Rih. Lo riferisce il Servizio di emergenza statale su Facebook, scrive Ukrinform. "Il numero dei morti a Kryvyi Rih è salito a 14 persone, tra cui 4 bambini, dopo l'attacco nemico di oggi", si legge nel comunicato. Nel raid, sono stati danneggiati quattro edifici, 17 case private, tre annessi e 11 automobili.
Russia: ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea
Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. I DETTAGLI
Guerre e disastri naturali, oltre 200mila morti nel mondo nel 2024
A lanciare l'allarme è l'organizzazione umanitaria Cesvi, che sottolinea come quest'anno sia stato caratterizzato da un drammatico paradosso: "A fronte di 300 milioni di persone al limite della sopravvivenza, è sempre più difficile e pericoloso per gli operatori umanitari portare aiuti". LEGGI L'ARTICOLO
Kallas: 'La repressione della Russia non deve essere tollerata'
"Prima hanno preso Alexei Navalny. Ora i suoi avvocati, con condanne di anni in una colonia penale. L'implacabile repressione dell'opposizione politica e la persecuzione dei prigionieri politici da parte della Russia sono orribili e non devono essere tollerate". Lo ha scritto su X l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas.
Parigi denuncia 'nuovo atto di intimidazione di Mosca'
Il ministero degli Esteri francese ha denunciato oggi "un nuovo atto di intimidazione" di Mosca nei confronti della professione di avvocato, reagendo alla condanna di tre legali difensori dell'oppositore Alexei Navalny a pene detentive. "Queste condanne - si legge in un comunicato del Quai d'Orsay - rappresentano un nuovo atto di intimidazione nei confronti della professione di avvocato nel suo insieme, che punta a dissuadere quest'ultima dall'assicurare i diritti della difesa". Il ministero francese lancia un appello al Cremlino a "liberare immediatamente e senza condizioni tutti i prigionieri politici".
Orban: è tempo di revocare le sanzioni alla Russia
"È il momento di gettare le sanzioni dalla finestra e di creare un rapporto libero da sanzioni con i russi". Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, parlando questa mattina all'emittente pubblica Kossuth Radio.
Orban ha affermato che potrebbero volerci "un paio di mesi" prima che l'Ue cambi approccio sulle sanzioni contro la Russia. L'Unione europea "dovrebbe essere nella fase di rinsavimento", ha aggiunto il premier ungherese, ma sta ancora "raddoppiando la posta" con le sanzioni.
Orban ha inoltre parlato di una "nuova era" in arrivo in conseguenza dell'insediamento di Donald Trump. "Se non ci fosse stata alcuna frode" nelle elezioni statunitensi del 2020, "cosa che dovrebbe essere impensabile in una democrazia occidentale, Donald Trump sarebbe rimasto presidente. E se ciò fosse accaduto, oggi non ci sarebbe la guerra tra Ucraina e Russia", ha aggiunto.
Ucraina, Kallas: sanzioni servono; sarebbe strano revocarle ora
"Abbiamo assolutamente bisogno di sanzioni. Sono il nostro mezzo di pressione e sarebbe molto strano rinunciarvi". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, parlando con un gruppo di giornalisti. "Il contesto non è cambiato. Putin non ha cambiato i suoi obiettivi e nulla è cambiato sul campo. Non c'è quindi motivo di revocare le sanzioni", ha spiegato. L'Unione europea ha già imposto quindici cicli di sanzioni dall'invasione russa dell'Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022. La prossima decisione sul rinnovo delle sanzioni dovrà essere presa all'unanimità dai 27 Stati membri dell'Ue entro il 31 gennaio. Ma il primo ministro ungherese Viktor Orbán, uno degli alleati più stretti di Trump nell'Ue e il leader più conciliante nei confronti della Russia, si è finora rifiutato di estendere le sanzioni. "È tempo di buttare le sanzioni dalla finestra e di stabilire un sistema di relazioni senza sanzioni con la Russia", ha affermato ancora oggi in un'intervista alla radio di Stato. Donald Trump, che lunedì presterà giuramento come presidente degli Stati Uniti, ha più volte promesso di porre fine alla guerra in Ucraina. Il miliardario repubblicano non ha presentato un piano, ma si sospetta che voglia cedere i territori ucraini ai russi in cambio della pace o di una tregua. "Qualunque siano i risultati dei negoziati, saremo inevitabilmente in una posizione molto più debole" se le sanzioni verranno revocate, ha avvertito Kallas. "Non credo nemmeno che sia nell'interesse degli Stati Uniti revocare le sanzioni adesso", ha aggiunto. La scadenza delle sanzioni potrebbe consentire a Mosca di mettere le mani su oltre 200 miliardi di euro di beni congelati in Europa.
Russia-Iran, Pezeshkian: "Accordo apre nuovo capitolo nostre relazioni"
L'accordo di partnership strategica tra Iran e Russia "aprirà un nuovo capitolo nelle relazioni tra i due Paesi in tutti i campi, soprattutto in quello economico". Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, nella conferenza stampa congiunta con il suo omologo russo, Vladimir Putin, a Mosca. "Questo documento, che si basa sugli interessi dei due Paesi, può aprire la via alla cooperazione tra Iran e Russia", ha aggiunto Pezeshkian, citato dall'agenzia di stampa Irna.
Russia-Iran, Putin su accordo strategico: "Vera svolta per sviluppo euroasiatico"
L'accordo di partnership fra Russia e Iran per la cooperazione strategica è una vera "svolta con l'obiettivo di creare le condizioni necessarie per uno sviluppo sostenibile e stabile dei nostri due Paesi e dell'intera regione euroasiatica", ha commentato Vladimir Putin dopo averlo firmato con Masoud Pezeshkian."Abbiamo l'intenzione di non fermarci al punto in cui siamo e di portare le relazioni bilaterali a un livello qualitativamente nuovo. Questo è il significato dell'accordo", ha affermato Putin.
Pezeshkian sollecita "soluzione politica"
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkain, da Mosca dove ha firmato con Vladimir Putin l'accordo di partnership strategica, ha sollecitato una "soluzione politica" per mettere fine alla guerra in Ucraina. "Condurre le ostilità e la guerra non è una soluzione ai problemi - ha affermato Pezeshkian nel corso di una conferenza stampa - Pertanto, noi accoglieremmo con favore una soluzione politica tra Russia e Ucraina". "Naturalmente, i Paesi occidentali non dovrebbero costringere gli altri a sottomettersi", ha aggiunto.
Usa con Trump verso strategia negoziale con Russia bastone carota su petrolio
La futura Amministrazione Trump sta definendo una strategia negoziale con Vladimir Putin per risolvere la crisi dell'Ucraina. Secondo Bloomberg è basata sul principio del 'bastone e della carota', laddove la carota è un allentamento delle sanzioni sul petrolio, con anche un aumento del tetto imposto alla vendita di greggio russo sui mercati internazionali, e il bastone un ulteriore inasprimento delle sanzioni, con misure secondarie per esempio contro i trasportatori europei e i principali acquirenti di petrolio in Cina e India e un maggiore controllo del traffico marittimo negli stretti in Turchia e Danimarca. A mettere a punto queste linee guida sono stati ex funzionari del tesoro coinvolti con il processo sanzionatori e i nuovi esponenti.
Putin: "Noi vicini ai siriani, rispettare sovranità e integrità"
La Russia intende fornire al popolo siriano "il sostegno necessario per normalizzare la situazione" con aiuti umanitari e per la ricostruzione, e rimane impegnata ad una "soluzione complessiva in questo Paese sulla base del rispetto della sua sovranità, indipendenza e integrità territoriale". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, dopo aver discusso dell'argomento con il presidente iraniano Massud Pezeshkian durante colloqui al Cremlino durati tre ore.
Mosca, "nessun nostro rappresentante all'insediamento di Trump"
La Russia non sarà rappresentata lunedì alla cerimonia di insediamento del presidente americano Donald Trump. Lo ha detto Yuri Ushakov, il consigliere di politica estera del presidente Vladimir Putin. "Nessuno rappresenterà la Russia all'insediamento", ha affermato Ushakov, citato dall'agenzia Tass.
Russia-Iran, firmato accordo partnership strategica
E' stato firmato l'accordo di partnership strategica tra Iran e Russia. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Tass, precisando che l'intesa è stata siglata in una cerimonia che si è tenuta al Cremlino al termine di un incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il suo omologo iraniano, Masoud Pezeshkian. L'intesa porta le relazioni tra Mosca e Teheran a un nuovo livello e, secondo la Tass, copre numerosi settori tra cui difesa, antiterrorismo, energia, finanza, trasporti, industria, agricoltura, cultura, scienza e tecnologia.
Russia, 'conquistato un altro villaggio nel sud-est ucraino'
Il ministero della Difesa di Mosca sostiene che le forze armate russe abbiano preso il controllo di un altro villaggio nella regione di Donetsk, nell'Ucraina sud-orientale: quello di Slavianka. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento confermabili.
Kallas, 'nessun motivo per non rinnovare le sanzioni a Mosca'
"Abbiamo assolutamente bisogno delle sanzioni. Questa è una leva. E sarebbe molto strano cederla. Le cose non sono cambiate. Putin non ha cambiato i suoi obiettivi. E non è cambiato nulla sul campo. Quindi non ci sono le basi per revocare le sanzioni" alla Russia. Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Kaja Kallas, in un'intervista ad un gruppo di media internazionali, tra i quali l'ANSA. Il 31 gennaio 14 pacchetti di sanzioni contro Mosca arriveranno a scadenza e l'Ungheria di Viktor Orban finora non ha dato via libera al loro rinnovo. Senza le sanzioni, "qualunque sia il negoziato, saremo in una posizione molto più debole. E non credo nemmeno che sia nell'interesse degli Stati Uniti rinunciare alle sanzioni ora. E soprattutto voglio sottolineare che non è cambiato nulla", ha insistito Kallas.
Kiev, 'sequestrato in Italia yacht di banda criminale ucraina'
Uno yacht di lusso del valore di 5,5 milioni di euro di proprietà di uno dei leader di un'organizzazione criminale guidata dall'ex capo del Fondo del Demanio ucraino è stato sequestrato in Italia nell'ambito di un'indagine di una squadra investigativa congiunta formata da membri dell'Ufficio anticorruzione ucraino (Nabu), membri della Procura ucraina specializzata nella lotta alla corruzione (Sapo) e da rappresentanti delle forze dell'ordine francesi, con l'assistenza delle forze dell'ordine italiane: lo ha annunciato il Nabu su Telegram. In precedenza, le forze dell'ordine francesi avevano sequestrato beni immobili dei sospettati per un valore di 6,5 milioni di euro, mentre le forze dell'ordine austriache avevano sequestrato auto di lusso e gioielli. Sono in corso le ricerche dei membri dell'organizzazione criminale e di altre loro proprietà, conclude il Nabu.
Pezeshkian: "Con Russia possibile accordo costruzione centrale nucleare"
Iran e Russia potrebbero concludere accordi sulla costruzione di una centrale nucleare in Iran. Lo ha dichiarato il presidente iraniano Massoud Pezeshkian durante l'incontro a Mosca con il suo omologo russo Vladimir Putin che vedrà la firma del Trattato di partenariato strategico globale tra Russia e Iran. Da parte sua, Putin ha affermato che "la visita odierna è di particolare importanza, perché non solo avremo l'opportunità di discutere di tutti gli ambiti della nostra cooperazione, ma firmeremo anche un importante trattato fondamentale tra Russia e Iran su un partenariato strategico globale".-
Orban: "Sanzioni contro Russia saranno eliminate dopo fine guerra"
Dopo la fine del conflitto in Ucraina, l'Occidente rimuoverà le sanzioni contro la Russia e ripristinerà normali relazioni con il Paese. Lo ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban a radio Kossuth. "La cosa più importante è che questi cambiamenti segnerebbero l'inizio di un nuovo periodo, soprattutto per quanto riguarda la guerra, la pace e le sanzioni, che saranno buttate dalla finestra. Verrà stabilito un sistema di relazioni con la Russia senza sanzioni", ha aggiunto il premier.
Mosca, "6 missili Atacms su Belgorod, ci sarà ritorsione"
Le forze ucraine hanno compiuto un nuovo attacco ieri contro il territorio russo utilizzando sei missili americani Atacms, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa di Mosca, che promette "misure di ritorsione". Gli obiettivi presi di mira si trovavano nella regione di Belgorod, ma tutti i missili sono stati abbattruti e non ci sono vittime o distruzioni", si afferma in un bollettino del ministero sull'andamento del conflitto.
Zelensky: "I morti a Kryvyi Rih sono quattro"
Il bilancio dei morti provocati dall'attacco russo di oggi a Kryvyi Rih è aumentato a quattro: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Kryvyi Rih. L'esercito russo ha colpito la città con missili e missili balistici. Sono stati danneggiati normali edifici residenziali, un istituto scolastico e altre infrastrutture cittadine", si legge nel messaggio. Kryvyi Rih è la città natale di Zelensky. "Purtroppo, ci sono delle vittime. Al momento, sappiamo che quattro vite sono state stroncate da questo attacco. Le mie condoglianze alle famiglie e agli amici. I soccorritori e i servizi di emergenza sono ora al lavoro sul posto. Le operazioni di soccorso sono in corso", prosegue la nota. "Ogni attacco terroristico di questo tipo ci ricorda con chi abbiamo a che fare. La Russia non si fermerà da sola: può essere fermata solo da una pressione comune. La pressione di tutti coloro che nel mondo hanno a cuore la vita", conclude.
Russia, "conquistato un altro villaggio nel sud-est ucraino"
Il ministero della Difesa di Mosca sostiene che le forze armate russe abbiano preso il controllo di un altro villaggio nella regione di Donetsk, nell'Ucraina sud-orientale: quello di Slavianka. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento confermabili.
Berlino, Mosca liberi tre avvocati di Navalny condannati
Berlino ha chiesto il rilascio dei tre avvocati dell'oppositore russo Alexei Navalny, morto in una colonia penale siberiana quasi un anno fa. Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin sono stati giudicati colpevoli di aver partecipazione a un'organizzazione estremista e condannati a pene che vanno dai 3 anni e 5 mesi a 5 anni e 5 mesi di carcere. "Nessuno è al sicuro in Russia. Il verdetto di oggi non è una sorpresa. Anche coloro che dovrebbero difendere altre persone di fronte alla legge sono soggetti a persecuzioni e dure condanne da parte dello Stato. Gli avvocati di Navalny devono essere rilasciati ", ha dichiarato la responsabile dei diritti umani del governo tedesco, Luise Amtsberg.
Scholz, 'Putin capisca che deve chiudere la guerra in Ucraina'
"È altamente auspicabile che la guerra in Ucraina adesso finisca, Putin deve capire che è arrivato il tempo di chiudere questa guerra". Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz a Berlino, in conferenza stampa con il collega svedese, dopo aver sottolineato che "una pace è possibile ma che questa non dovrà realizzarsi sulla testa degli ucraini, non dovrà essere un diktat".
Cremlino, Trump? non ci sarà cambio drastico politica sanzioni
La nuova amministrazione statunitense non apporterà alcun cambiamento drastico alla politica delle sanzioni anti-russe e non dovrebbero esserci aspettative eccessive in questo campo. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Non è un segreto per nessuno che l'amministrazione statunitense non apporterà alcun cambiamento drastico in quest'area nonostante una certa dichiarazione di volontà politica per il dialogo. Non dovrebbero esserci aspettative eccessive. Nessun cambiamento drastico può verificarsi", ha detto Peskov alla stampa.
Ucraina: mercoledì comunicazioni Crosetto alla Camera
Mercoledì 22 gennaio, alle ore 9, nell'Aula di Montecitorio hanno luogo le comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. E' possibile seguire l'appuntamento in diretta sulla webtv e sul canale satellitare della Camera anche con la traduzione nella lingua dei segni (lis).
Mosca, 'riconquistato 60% territorio occupato nel Kursk'
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe sono all'offensiva "in tutte le direzioni" per respingere le truppe d'invasione ucraine nella regione di Kursk e che hanno finora liberato 800 chilometri quadrati, pari a oltre il 60% del territorio occupato. "Il nemico subisce perdite significative e si ritira dai territori occupati, nonostante il trasferimento ad essi di riserve aggiuntive", si legge in un bollettino del dicastero, in cui si aggiunge che nelle prime due settimane di gennaio sono stati liberati quattro villaggi: Aleksandriya, Leonidovo, Russkoye Porechnoye e Kruglenkoye.
Kiev, 'nella notte abbattuti 33 droni russi su 50'
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con due missili balistici Iskander-M, 50 droni kamikaze e vari tipi di droni-esca: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 33 velivoli senza pilota Shahed nemici sono stati abbattuti. Edifici di istituzioni, aziende e residenziali nelle regioni di Kharkiv, Cherkasy e Kiev sono stati danneggiati, si legge in un comunicato. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Poltava, Sumy, Kharkiv, Cherkasy, Chernihiv, Kiev, Khmelnytskyi, Dnipro, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Odessa. Inoltre, nove droni-esca sono caduti in aree aperte e uno ha lasciato lo spazio aereo ucraino in direzione della Romania.
Ucraina, Tajani: 'voglio credere che il 2025 sia anno fine ostilità'
"Io voglio credere che quest'anno sia l'anno della fine delle ostilità. Come mi auguro possa esserlo per il Medio Oriente mi auguro che possa esserlo anche in Ucraina". A dichiararlo è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a 'Start' su SkyTg24. "Certamente deve essere una cessazione delle ostilità che non sia una sconfitta per l'Ucraina, deve essere una cessazione delle ostilità che porti ad una pace giusta, cioè l'indipendenza e una garanzia per l'Ucraina di non avere altri attacchi da parte della Russia", ha aggiunto. "Io penso anche a una conferenza internazionale di pace alla quale partecipino Russia, Ucraina ma anche Cina, India e Brasile paesi che siano in grado anche di condizionare la Russia".
Cremlino, 'non aspettiamo cambiamenti radicali da Trump'
Il Cremlino non si aspetta "cambiamenti radicali" nella posizione degli Usa verso la Russia e il conflitto ucraino con il nuovo presidente Donald Trump. Lo ha detto il portavoce, Dmitri Peskov. Nonostante le dichiarazioni di disponibilità al dialogo da parte del futuro capo della Casa Bianca, "non bisogna nutrire aspettative eccessive", ha affermato il portavoce, citato dalla Tass.
Russia: ricercati 589 mercenari stranieri in forze Kiev
Il Comitato investigativo della Federazione Russa ha inserito 589 mercenari stranieri che combattono nelle forze armate ucraine nella lista dei ricercati internazionali. In totale, 845 stranieri provenienti da 55 paesi sono coinvolti nel procedimento. Lo ha riferito alla Tass il servizio stampa del Comitato investigativo della Federazione Russa. "Finora 86 casi sono gia' stati indagati, 49 sentenze sono state emesse", afferma il rapporto. Il dipartimento ha osservato che recentemente altri 31 immigrati provenienti da 14 stati sono stati perseguiti per attivita' mercenarie, tra cui Stati Uniti, Germania, Svezia, Irlanda, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Argentina e altri Paesi.
Cavo Dragone nuovo presidente del Comitato militare Nato
L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha assunto questa mattina la carica di presidente del Comitato militare della Nato, la massima carica militare nell'ambito dell'Alleanza, e succede all'ammiraglio olandese Robert Bauer, che ha guidato il Comitato nei precedenti tre anni. Il presidente dirige il Comitato militare ed è il principale consulente del segretario generale e del Consiglio Atlantico. Inoltre ha anche un importante ruolo pubblico come rappresentante del Comitato, che lo rende il portavoce militare più alto dell'Alleanza su tutte le questioni militari.
Ucraina: 200 perquisizioni contro renitenti alla leva
La polizia ucraina ha annunciato di aver effettuato "piu' di 200 perquisizioni" in casi di "attraversamento illegale dei confini" da parte di uomini in età militare per eludere la leva. "La polizia ha iniziato a condurre perquisizioni in 19 regioni dell'Ucraina presso le abitazioni di persone coinvolte in transazioni illegali", hanno dichiarato le autorità in un comunicato. Questo tipo di operazione, che consiste in retate su vasta scala, si ripete regolarmente dall'inizio della guerra con la Russia, quasi 3 anni fa.
Russia: condannati tre avvocati di Navalny
Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin, tre ex avvocati dell'oppositore russo Alexei Navalny, morto lo scorso anno in una colonia penale artica, sono stati condannati oggi a pene dai cinque anni e mezzo ai tre anni e mezzo di reclusione perché riconosciuti colpevoli di aver fatto parte di un'organizzazione "estremista". Lo riferisce l'ong Ovd-Info, specializzata nell'assistenza legale agli oppositori.
Media, diplomatici russi entrano in area privata Parlamento Gb
Diplomatici russi sono entrati in un'area privata del Parlamento britannico durante un tour pubblico delle Camere del palazzo di Westminster poco prima di Natale: lo riporta il Guardian. La "grave violazione della sicurezza", scrive il giornale, ha allarmato le autorità e i presidenti di entrambe le Camere, che hanno espresso privatamente le loro preoccupazioni. Il piccolo gruppo di diplomatici russi si era unito al tour pubblico ma poi è staccato ed è entrato in un'area off limits della Camera dei Lord, prima di essere scoperto e allontanato dalla sicurezza. "Sospettiamo che volessero solo far sapere al Cremlino di essersi infiltrati nel Parlamento britannico. Non è l'ideale, ma sono stati catturati prima che venissero fatti danni", ha dichiarato una fonte parlamentare. I ministri del governo britannico, tuttavia, si sono detti allarmati per il tentativo di violazione della sicurezza del Parlamento.
Putin incontra oggi il presidente iraniano al Cremlino
Gli sviluppi in Medio Oriente, compresa la Siria, e il programma nucleare di Teheran, saranno tra gli argomenti in discussione oggi tra i presidenti russo Vladimir Putin e iraniano, Massud Pezeskhian, che si incontreranno al Cremlino. I due leader parleranno anche di ""altre questioni dell'agenda globale e regionale di reciproco interesse", riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Crosetto insignito da Zelensky dell'Ordine di Yaroslav il Saggio
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha conferito al ministro della Difesa Guido Crosetto l'onorificenza dell'Ordine del Principe Yaroslav il Saggio, III grado, per "l'importante contributo personale al rafforzamento della collaborazione fra i due Stati e il sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina": lo riporta Ukrinform, che cita il relativo decreto pubblicato sul sito web della presidenza di Kiev. Ieri Crosetto ha incontrato Zelensky a Kiev per discutere del rafforzamento dell'Ucraina e delle garanzie di sicurezza per il Paese.
Ucraina Russia, Mosca-Teheran firmano partnership strategica globale
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo iraniano Massoud Pezeshkian firmeranno oggi in Russia una "partnership strategica globale", presentata come un nuovo passo nella crescente alleanza tra i due Paesi. Negli ultimi anni, Russia e Iran, sottoposti a sanzioni internazionali che ne limitano il commercio, sono diventati stretti alleati, mentre si è intensificato il loro confronto con gli Stati Uniti e i Paesi europei. Teheran e Mosca vogliono fungere da contrappeso, insieme a Pechino, all'influenza americana. Hanno stretto legami in vari settori e si sostengono a vicenda su molte questioni internazionali, che vanno dal Medio Oriente al conflitto in Ucraina.
Crosetto: continueremo a impegnarci per pace giusta in Ucraina
"Importante e significativo colloquio con il mio omologo ucraino @rustem_umerov che ha ringraziato l'Italia per aver garantito all'Ucraina, in questi tre anni, un decisivo sostegno sia sul piano degli aiuti civili e umanitari che militari. Importante occasione anche per ribadire l'amicizia che lega i nostri due popoli e i nostri due governi. Resta salda e chiara la volontà del nostro Paese di supportare il popolo ucraino e le sue Istituzioni. La priorità, per l'Italia come per la #Ue e la #Nato, è la immediata cessazione delle ostilità. Le bombe russe devono cessare di cadere sulla popolazione civile. Come Italia abbiamo anche ribadito la centralità dei valori democratici propri delle democrazie liberali occidentali come il rispetto del diritto internazionale a tutela dell'Ucraina, una Nazione e un popolo colpiti e feriti da un conflitto che non hanno voluto né cercato. Come Italia, come Governo e come Ministero della Difesa continueremo a impegnarci per il rispetto del diritto internazionale e per giungere a una pace giusta e rispettosa dei diritti dei popoli". Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto nel corso della sua visita oggi in Ucraina.
Zelensky: grato all'Italia per tutto il suo sostegno
"Ho avuto un incontro con il ministro della Difesa italiano e sono grato all'Italia per tutto il supporto fornito al nostro Paese e al nostro popolo", lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un suo videomessaggio questa sera, citato da Ukrinform. "Abbiamo parlato di cosa possiamo fare insieme in futuro, prima di tutto la difesa aerea. Abbiamo anche discusso della produzione congiunta. Dobbiamo aggiungere posti di lavoro per il nostro popolo in Europa e risultati tecnologici", ha aggiunto Zelensky, ricordando inoltre che l'Italia stava preparando l'undicesimo pacchetto di aiuti a sostegno dell'Ucraina.