Guerra Israele Medio Oriente, Hamas: 70 persone uccise a Gaza in 24 ore

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Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime nella Striscia è di 46.006 morti, con 70 decessi in 24 ore. L'esercito israeliano ha ritrovato nella Striscia i corpi di due degli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023: erano padre e figlio e avevano 53 anni e 22 anni. Blinken parla di accordo "molto vicino" per una tregua nella Striscia. Oggi a Roma riunione dei ministri degli Esteri del Quintetto sulla Siria. Libano, il 60enne generale Joseph Aoun, è stato eletto presidente della Repubblica

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Hamas: 70 persone uccise a Gaza in 24 ore

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza controllata da Hamas afferma che 70 persone sono state uccise in 24 ore.

Meloni: sul caso Sala non ho lavorato sola

"Non è un lavoro che ho fatto da sola, ringrazio Mantovano, intelligence, il ministro Tajani, il corpo diplomatico e voi stampa perchè sapete che la famiglia ha chiesto una sorta di silenzio stampa ho trovato atteggiamento stranamente responsabile che ha aiutato molto". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa con i giornalisti parlando della liberazione di Cecilia Sala.

Meloni su Abedini: dialogo con Usa,lavoro non è finito ieri

"Per quello che riguarda Abedini il caso è al vaglio della ministero della Giustizia, c'è un vaglio tecnico e politico, e secondo il trattato con gli Stati Uniti. E' una vicenda che bisogna continuare a discutere con gli amici americani: avrei voluto parlarne con Biden - che è ha dovuto annullare il viaggio e a cui mandiamo la nostra solidarietà. Le interlocuzioni ci sono e ci saranno: il lavoro ancora complesso non è terminato ieri e penso si debba discutere nei dettagli nelle sedi opportune". Lo dice la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa.

Meloni: su caso Sala triangolazione con Usa e Iran

"C'è stato un lavoro di triangolazione diplomatica con Iran e Usa per quello che riguarda una svolta nel caso, non direi che c'è stato un momento di svolta perchè la questione è stata seguita dall'inizio. Le interlocuzioni con l'Iran sono di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza in questi casi. Mantovano è stato al Copasir ed è pronto a tornare nel caso in un'ulteriore audizione, ricordiamo che in Iran sono presenti altri 500 italiani e bisogna essere molto cauti".Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa con i giornalisti.

Libano, primo round elettorale concluso con fumata nera

La prima seduta parlamentare per l'elezione del presidente della repubblica libanese si è conclusa con una fumata nera. Il candidato favorito Joseph Aoun ha ricevuto 71 preferenze mentre al primo turno è necessaria una maggioranza qualificata di 86 voti (due terzi sui 128 seggi totali). Dal prossimo turno sarà sufficiente la maggioranza semplice di 65 voti. Le schede bianche sono state 37 e quelle nulle sono state 20. La prossima seduta è prevista alle 13:30 italiane (le 14:30 libanesi).

Media: Netanyahu non andrà all'insediamento di Trump

Il primo ministro Benjamin Netanyahu non si recherà a Washington per  l'insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti,  previsto per il 20 gennaio, secondo quanto dichiarato da un alto  collaboratore al Times of Israel. Secondo quanto dichiarato nelle ultime  settimane da funzionari israeliani, era previsto che Netanyahu andasse a  Washington.

Papa: non possiamo accettare bombe su civili e ospedali

"La guerra è sempre un fallimento! Il coinvolgimento dei civili,  soprattutto bambini, e la distruzione delle infrastrutture non sono solo  una disfatta, ma equivalgono a lasciare che tra i due contendenti  l’unico a vincere sia il male". Così Papa Francesco nell'udienza al  Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. "Non possiamo  minimamente accettare che si bombardi la popolazione civile o si  attacchino infrastrutture necessarie alla sua sopravvivenza. Non  possiamo accettare di vedere bambini morire di freddo perché sono stati  distrutti ospedali o è stata colpita la rete energetica di un Paese", ha  sottolineato il Pontefice nel suo discorso letto da un suo  collaboratore.

Papa: a Gaza situazione umanitaria gravissima e ignobile

"Rinnovo l’appello a un cessate-il-fuoco e alla liberazione degli  ostaggi israeliani a Gaza, dove c’è una situazione umanitaria gravissima  e ignobile, e chiedo che la popolazione palestinese riceva tutti gli  aiuti necessari". Così Papa Francesco nel suo discorso, letto da un suo  collaboratore, durante l'udienza al Corpo diplomatico accreditato presso  la Santa Sede. "Il mio auspicio è che Israeliani e Palestinesi possano  ricostruire i ponti del dialogo e della fiducia reciproca, a partire dai  più piccoli, affinché le generazioni a venire possano vivere fianco a  fianco nei due Stati, in pace e sicurezza, e Gerusalemme sia la 'città  dell’incontro', dove convivono in armonia e rispetto i cristiani, gli  ebrei e i musulmani", ha sottolineato il Pontefice ricordando che  "proprio nel giugno scorso, nei giardini vaticani" è stato ricordato il  decimo anniversario dell’Invocazione per la Pace in Terra Santa che l’8  giugno 2014 vide la presenza dell’allora presidente dello Stato  d’Israele, Shimon Peres, e del presidente dello Stato di Palestina,  Mahmoud Abbas, insieme al Patriarca Bartolomeo I. "Quell’incontro - ha  osservato Francesco - aveva testimoniato che il dialogo è sempre  possibile e che non possiamo arrenderci all’idea che l’inimicizia e  l’odio tra i popoli abbiano il sopravvento".

Il Papa: condanno le crescenti espressioni di antisemitismo

"Preoccupano molto le crescenti espressioni di antisemitismo, che condanno fortemente e che interessano un sempre maggior numero di comunità ebraiche nel mondo". Lo sottolinea il Papa nel discorso al corpo diplomatico che viene letto da un suo collaboratore, mons. Filippo Ciampanelli.

Il Papa: sempre più concreta minaccia di guerra mondiale

"Di fronte alla sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale, la vocazione della diplomazia è quella di favorire il dialogo con tutti, compresi gli interlocutori considerati più 'scomodi' o che non si riterrebbero legittimati a negoziare. È questa l'unica via per spezzare le catene di odio e vendetta che imprigionano e per disinnescare gli ordigni dell'egoismo, dell'orgoglio e della superbia umana, che sono la radice di ogni volontà belligerante che distrugge". Lo afferma il Papa nel discorso al corpo diplomatico (letto da un suo collaboratore) sottolineando che serve "una diplomazia della speranza".

Papa: Giubileo occasione per superare logica scontro per pace

"Il mio augurio per questo nuovo anno è che il Giubileo possa  rappresentare per tutti, cristiani e non, un’occasione per ripensare  anche le relazioni che ci legano, come esseri umani e comunità  politiche; per superare la logica dello scontro e abbracciare invece la  logica dell’incontro; perché il tempo che ci attende non ci trovi  vagabondi disperati, ma pellegrini di speranza, ossia persone e comunità  in cammino impegnate a costruire un futuro di pace". Così Papa  Francesco nel suo discorso, letto da monsignor Ciampanelli, ai membri  del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. "D’altronde, di fronte alla sempre più concreta minaccia di una  guerra mondiale, la vocazione della diplomazia - ha sottolineato il  Pontefice - è quella di favorire il dialogo con tutti, compresi gli  interlocutori considerati più 'scomodi' o che non si riterrebbero  legittimati a negoziare. È questa l’unica via per spezzare le catene di  odio e vendetta che imprigionano e per disinnescare gli ordigni  dell’egoismo, dell’orgoglio e della superbia umana, che sono la radice  di ogni volontà belligerante che distrugge".

Nyt: per la prima volta l'Iran ammette sconfitta con caduta Assad

Il generale iraniano Behrouz Esbati, in un discorso pronunciato la scorsa settimana in una moschea di Teheran, ha contraddetto la linea ufficiale assunta dai leader iraniani in merito alla caduta improvvisa del loro alleato Bashar al-Assad, affermando che l'Iran ha subito una grave sconfitta. Lo riporta il New York Times. Per settimane i massimi vertici politici iraniani avevano minimizzato l'entità della perdita strategica dell'Iran in Siria dopo che i ribelli hanno spazzato via Assad dal potere, ma Esbati, in modo molto schietto, ha ammesso: "Non considero la perdita della Siria qualcosa di cui essere orgogliosi", ha detto secondo la registrazione audio del suo discorso, che Abdi Media, un sito di notizie con sede a Ginevra incentrato sull'Iran, ha pubblicato lunedì. "Siamo stati sconfitti, e sconfitti molto male, abbiamo subito un duro colpo ed è stato molto difficile", ha ammesso.

Libano, al via la seduta parlamentare per eleggere il presidente

E' appena cominciata a Beirut la seduta parlamentare per l'elezione del presidente della Repubblica, carica vacante da più di due anni. Si tratta della 13/a seduta parlamentare. Le prime 12 sedute si sono svolte tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023. Da allora le forze politiche interne e i loro sponsor internazionali non hanno trovato un accordo per l'elezione consensuale del capo di Stato. Il candidato favorito all'elezione è l'attuale capo dell'esercito, il generale Joseph Aoun.

Siria, Erdogan: 'Faremo il possibile per creare uno Stato unito e libero dal terrore'

Il presidente turco Tayyip Erdogan ha discusso degli ultimi sviluppi in Siria nel corso di una telefonata con il segretario generale della Nato Mark Rutte. Lo ha reso noto su X il suo ufficio, precisando che "durante la chiamata, il presidente Erdogan ha affermato che la Turchia continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per la creazione di una Siria unita e libera dal terrore".

Hamas: 'Uccise da Idf 12 persone, fra cui 3 ragazze'

Funzionari di Hamas a Gaza sostengono che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 12 persone, tra cui tre ragazze. Secondo quanto riferito dall'agenzia di protezione civile della Striscia, tre ragazze e il loro padre sono rimasti uccisi quando un attacco aereo ha colpito la loro casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

In un altro attacco, otto persone sono state uccise quando la loro casa è stata colpita nella città di Jabalia, nel nord di Gaza. Secondo l'agenzia di difesa civile, diverse altre sono rimaste ferite in quell'attacco.

Ros trasmetteranno informativa a pm su audizione Sala

Verrà trasmessa in Procura, a Roma, una informativa con il verbale di audizione di Cecila Sala, sentita ieri dai carabinieri del Ros per alcune ore all'aeroporto di Ciampino dopo il ritorno dall'Iran. Quando l'incartamento sarà a disposizione dei pm di piazzale Clodio si valuterà un 'eventuale apertura di un fascicolo di indagine in base a quanto contenuto nell'informativa. Ad oggi non c'è alcun fascicolo a Roma in relazione alla vicenda dell'arresto del 29enne.

Tajani: 'Abedini altra vicenda, decide la giustizia che non prende ordini dal governo'

Quella di Abedini "è una un'altra vicenda che non riguarda noi, nè la presidenza del Consiglio, nè il ministero degli Esteri, nè l'intelligence ma l'autorità giudiziaria sotto il controllo di Nordio. Vedremo cosa accadrà, se verranno concessi i domiciliari. C'è una richiesta, vedremo, la giustizia è indipendente e non prende ordini dal governo". Lo ha detto Antonio Tajani ieri sera a 5 minuti, su Raiuno, a proposito della liberazione di Cecilia Sala.

Tajani: 'Da Meloni intervento diretto, visita a Trump ha avuto un effetto politico'

La situazione di Cecilia Sala si è sbloccata "definitivamente questa notte e poi il direttore dell'Aise, il generale Caravelli, è andato a Teheran per l'ultimo colloquio e poi a riprendere Cecilia Sala e accompagnarla. E' stato un grande lavoro, dal giorno dal suo fermo, del ministero degli Esteri, dell'intelligence, della presidenza del Consiglio con un intervento diretto della presidente del Consiglio che ha partecipato alle riunioni per cercare, attraverso una difficile operazione diplomatica e di intelligence, di riportare in Italia" Sala. Lo ha detto Antonio Tajani ieri sera a 5 minuti, su Raiuno.

La visita della Meloni a Mar a lago, da Trump, "ha avuto un effetto politico ma già si stava sbloccando con lavoro politico, generale, per far capire che l'Italia parlava con gli Stati Uniti, ma non una conseguenza diretta sulla liberazione di Sala", ha spiegato il ministro degli Esteri. "Da due o tre giorni avevamo capito che eravamo quasi arrivati alla conclusione di questa vicenda", ha detto poi a Porta a Porta sulla liberazione di Cecilia Sala. "Stamattina l'ambasciarice è andata al carcere per la visita consolare e le hanno detto la visita è annullata per una buona notizia, l'ambasciarice ha capito e mi ha telefonato", ha raccontato il ministro degli Esteri spiegando tra l'altro: "Anche la famiglia è stata eccezionale, la mamma e il papà ci hanno dato una mano". "La Santa Sede non ha dato una mano in maniera operativa ma c'è sempre stato sostegno. Ma non c'è stato un intervento del Vaticano", ha spiegato Tajani.


Duda: non arresteremo Netanyahu se viene per evento Shoah

Benjamin  Netanyahu non sarà arrestato se parteciperà a un evento commemorativo  chiave dell'Olocausto che si terrà in Polonia alla fine di gennaio.  Secondo Bloomberg, dopo che i media polacchi hanno riferito che il primo  ministro israeliano eviterà di partecipare alle commemorazioni per  l''80esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento  nazista di Auschwitz, temendo che possa essere arrestato a causa  dell'impegno della Polonia a rispettare un mandato di arresto della Cpi,  il presidente polacco Andrzej Duda ha chiesto al governo di  garantire che la permanenza di Netanyahu sia "senza ostacoli". Duda ha  scritto al premier polacco Donald Tusk sottolineando le "circostanze  assolutamente eccezionali" degli eventi e chiedendo di "escogitare una  formula adeguata" per garantire che Netanyahu non venga arrestato e  assicurare che il Paese rispetti il ​​diritto internazionale. Tuttavia, Bloomberg nota che Duda è stato spesso in disaccordo con il  governo polacco, il che suggerisce che quest'ultimo potrebbe non  collaborare con la richiesta del presidente. Secondo l'ufficio di  Netanyahu, il premier non è stato invitato alle cerimonie.

Meloni: 'Liberazione Sala gioco di squadra, vittoria di tutti'

"Per questo risultato voglio ringraziare di cuore i servizi di intelligence, la nostra diplomazia, tutti i funzionari e i servitori dello Stato che in questi giorni hanno lavorato con discrezione e professionalità per raggiungere questo importante obiettivo. E' stato un bel gioco di squadra che ci ha regalato la grande emozione di rivedere Cecilia Sala riabbracciare ancora i suoi genitori". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio diffuso ieri sera dal Tg1.

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