La proposta israeliana su cui si basano i negoziati a Doha per il rilascio degli ostaggi è stata rivelata per la prima volta durante il notiziario della tv pubblica Kan. L'inviato statunitense in Libano ha annunciato l'inizio del ritiro delle forze israeliane da Naqoura. Raid israeliani questa sera sulla città di Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza: 11 morti tra cui 7 bambini
L'inviato statunitense in Libano Amos Hochstein ha annunciato l'inizio del ritiro delle forze israeliane da Naqoura, nel Libano meridionale, oltre un mese dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco tra le due parti, esercito isreliano ed Hezbollah.
La proposta israeliana su cui si basano i negoziati a Doha per il rilascio degli ostaggi è stato rivelato questa sera per la prima volta durante il notiziario della tv pubblica Kan. Il documento è stato presentato al gabinetto ristretto e prevede tra l'altro il ritiro dell'Idf dal corridoio Netzarim nel centro di Gaza, lo smantellamento totale degli avamposti militari nella Striscia, aiuti umanitari.
Raid israeliani avvenuti questa sera sulla città di Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza, hanno provocato undici morti, tra cui sette bambini. Lo hanno riferito fonti mediche locali. Almeno venti persone sono rimaste ferite.
Approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
- Abu Muhammad al-Jolani, il ritratto del leader dei ribelli jihadisti in Siria
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Al-Jolani: "Cristiani parte integrante della Siria, ammiro il Papa"
Il leader siriano Abu Mohammed al Jolani si è espresso così nella visita del 31 dicembre con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Il loro incontro a Damasco è raccontato dallo stesso Faltas sulle pagine dell'Osservatore Romano. LEGGI QUI
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Raid su Khan Yunis, 11 morti tra cui 7 bambini
Raid israeliani avvenuti questa sera sulla città di Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza, hanno provocato undici morti, tra cui sette bambini. Lo hanno riferito fonti mediche locali. Almeno venti persone sono rimaste ferite. Le forze armate israeliane non hanno ancora commentato l'accaduto.
Siria, Ft: Germania preme per allentamento sanzioni Ue
La Germania sta premendo sugli altri Paesi dell'Unione Europea per un allentamento delle sanzioni imposte alla Siria durante il regime di Bashar Assad, caduto lo scorso 8 dicembre. Lo riferisce il Financial Times. I funzionari tedeschi hanno fatto circolare due documenti tra le cancellerie europee che segnalano le aree in cui potrebbero essere ammorbidite le restrizioni, scrive il quotidiano della City, in cambio di riforme in campo sociale che salvaguardino le minoranze e i diritti delle donne nonché di impegni a rinunciare a un riarmo, dopo che gli arsenali di Assad sono stati in parte distrutti dall'aviazione israeliana. Una fonte ha spiegato al Financial Times che l'allentamento delle sanzioni sarebbe temporaneo e verrebbe ritirato in assenza dei progressi sperati, ovvero la stessa strada che starebbero percorrendo gli Stati Uniti.
Carcere di Evin, pestaggi e 20 persone in una cella. I racconti degli ex detenuti
Una coperta utilizzata come letto, distesa sul pavimento di cemento; il chador come lenzuolo; 30 minuti d'aria in un piccolo cortile e per non più di 4 giorni a settimana. Sono solo alcune delle condizioni di detenzione a Evin, il carcere iraniano a nord di Teheran dove è trattenuta anche Cecilia Sala. Ecco i racconti diretti, di chi ci è stato, e quelli indiretti che arrivano tramite la voce di coloro che riescono a uscire dalla struttura. LEGGI QUI
Turchia minaccia operazione militare contro forze curde siriane
La Turchia ha minacciato stasera di lanciare operazioni militari contro le forze curde in Siria, a meno che queste non accettino le condizioni di Ankara per una transizione "senza spargimenti di sangue" dopo la caduta di Bashar al-Assad. "Faremo ciò che è necessario" se le Unità di Protezione Popolare (YPG) non soddisferanno le richieste di Ankara, ha dichiarato il ministro degli Esteri Hakan Fidan all'emittente televisiva CNNTurk. Alla domanda su cosa questo potrebbe comportare, ha risposto: "Operazione militare".
Siria, distrutto dalle autorità un milione di pillole di Captagon, la droga della jihad
Le autorità hanno distrutto le scorte di alcol, cannabis, captagon e hashish del regime per "proteggere la società siriana" e "tagliare le rotte di contrabbando utilizzate dalle aziende della famiglia Assad", ha detto all'Afp un funzionario delle forze di sicurezza siriane. LEGGI L'ARTICOLO
Tv: Israele offre "3 liberi a settimana, Idf via da centro Gaza"
La proposta israeliana su cui si basano i negoziati a Doha per il rilascio degli ostaggi è stato rivelato questa sera per la prima volta durante il notiziario della tv pubblica Kan. Il documento è stato presentato al gabinetto ristretto e prevede tra l'altro il ritiro dell'Idf dal corridoio Netzarim nel centro di Gaza, lo smantellamento totale degli avamposti militari nella Striscia, aiuti umanitari. "Il primo giorno rilascio di 3 rapiti, il settimo altri 4 e successivamente 3 ostaggi ogni 7 giorni. Israele, su raccomandazione del gruppo negoziale, pretende la lista dei rapiti prima dell'attuazione dell'accordo
Cantante iraniana Parastoo Ahmadi sfida regime esibendosi all'aperto senza hijab. VIDEO
L'artista si è esibita un un "concerto immaginario" senza pubblico, in un patio, accompagnata da tre musicisti uomini, con i capelli sciolti e un vestito che lasciava le spalle scoperte. Un "atto di resistenza", come lei stessa lo ha definito, condividendo il filmato della sua esibizione online. Secondo l'agenzia di stampa iraniana è stato "aperto un procedimento contro la cantante" per aver infranto la legge. LA VICENDA
Halevi: "Porteremo Hamas a capire che deve liberare gli ostaggi"
"Porteremo Hamas al punto in cui capirà che deve rilasciare tutti gli ostaggi". Lo ha detto il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi parlando da Jabaliya, nel nord di Gaza.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Onu: no comment su ultimatum Trump per liberazione ostaggi
"Un'amministrazione alla volta". Così ha risposto Stephane Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite, alla richiesta di una giornalista di commentare l'ultimatum di Donald Trump ad Hamas per la liberazione degli ostaggi entro il suo insediamento o "in Medio Oriente scoppierà l'inferno". "Noi - ha ricordato Dujarric - abbiamo sostenuto la necessità che gli ostaggi siano liberati e senza condizioni".
Capo Idf: "Porteremo Hamas a liberare gli ostaggi"
Il capo di stato maggiore dell'IDF, il tenente generale Herzi Halevi, afferma che l'esercito sta lavorando per portare Hamas "al punto in cui capirà che è necessario liberare tutti gli ostaggi", lo scrive il Times of Israel. "Guardo la situazione in cui si trova Hamas, vedono ogni giorno cosa state facendo loro e capiscono che questa situazione è vicina all'essere insopportabile", ha detto Halevi agli ufficiali a Jabalia, nel nord di Gaza. "Non ci fermeremo, porteremo Hamas al punto in cui capirà che ha bisogno di liberare tutti gli ostaggi, altrimenti il lavoro molto professionale che state facendo continuerà e continuerà, e ciò significa più prigionieri e più agenti morti".
Trump: "Se Hamas non rilascia ostaggi prima mio insediamento succederà l'inferno"
Donald Trump ha afferma che se gli ostaggi in mano di Hamas non saranno rilasciati prima del suo insediamento, prima del 20 gennaio, "succederà l'inferno in Medio Oriente".
Libano, Le Drian atteso a Beirut, giovedì il voto per l'elezione del presidente
La Francia conferma la missione in Libano del suo inviato, Jean-Yves Le Drian, a due giorni dal voto atteso al Parlamento di Beirut per la scelta di un nuovo capo di Stato. Il Paese dei Cedri è senza un presidente da oltre due anni. Dopo le anticipazioni dei media locali, il ministero degli Esteri di Parigi conferma che da oggi Le Drian, inviato speciale di Emmanuel Macron per il Libano, sarà in visita a Beirut e assisterà giovedì - su invito del capo del Parlamento, Nabih Berri - alla sessione parlamentare convocata per l'elezione del capo di Stato libanese.
Libano inizia rimozione macerie guerra, 10 volte quelle del 2006
Il Libano si prepara a rimuovere milioni di metri cubi di macerie degli edifici distrutti o danneggiati dalla guerra tra Israele ed Hezbollah, andata avanti dall'ottobre 2023 al novembre scorso. Secondo le stime del governo libanese, il volume totale varia tra 50 e 100 milioni di metri cubi, ovvero da 5 a 10 volte il volume delle macerie risultanti dalla guerra 2006, durata un mese. Il Ministro dei Lavori Pubblici e Trasporti libanese, Ali Hamiyah, ha annunciato che "il dossier di rimozione delle macerie entrerà nella fase di attuazione dopo che gli standard tecnici, scientifici e legali saranno approvati dalle autorità competenti", riferisce il portale di notizie saudita Asharq News.
Siria, coalizione armata del sud vuole rimanere autonoma
La principale coalizione di gruppi armati siriani del sud del paese al confine con la Giordania non esclude di associarsi alle forze regolari siriane ma chiede di rimanere come entità armata autonoma. Media siriani riferiscono dell'opposizione da parte dei vertici della "Cabina delle operazioni del sud", così come da anni è nota la coalizione armata della Siria meridionale, di smantellare i loro gruppi, consegnare le armi e mettersi agli ordini del nuovo governo di Damasco, rappresentato dalle milizie jihadiste filo-turche che hanno preso il potere l'8 dicembre scorso. I gruppi armati del sud, che dal 2018 hanno raggiunto accordi con la Russia e che da più di 10 anni hanno rapporti privilegiati con i servizi di sicurezza giordani, rivendicano invece una forza operativa e un'autonomia decisionale rispetto al tentativo delle forze jihadiste, fino a un mese fa basate a Idlib, nel remoto nord-ovest del paese, di imporre la loro autorità sulle regioni di Daraa.