
Il presidente ucraino ha parlato al termine dell'incontro con i leader Ue: "Per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani". In Ucraina "bisogna lavorare per un cessate il fuoco tutelando l'integrità del Paese", ha detto Tajani, giudicando "un periodo ipotetico" la possibilità di inviare truppe di peacekeeping. Putin: "In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi". Caso Kirillov: l'uomo uzbeko accusato di terrorismo rischia l'ergastolo
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in conferenza stampa al termine dell'incontro con i leader Ue: "Credo che le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l'Ucraina: per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani". In Ucraina "bisogna lavorare per un cessate il fuoco tutelando l'integrità del Paese", ha detto Tajani, giudicando "un periodo ipotetico" la possibilità di inviare truppe di peacekeeping.
Putin: "In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi". La situazione nel conflitto in Ucraina sta cambiando "drasticamente" e la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi "obiettivi prioritari". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno.
Gli approfondimenti:
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- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Orban minaccia non rinnovare sanzioni: attende Trump
Al vertice Ue il premier ungherese, Viktor Orban, ha minacciato - a quanto si apprende - di non dare il via libera al rinnovo delle sanzioni Ue contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina (che scadono il 31 gennaio) prima dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in programma il 20 gennaio. Finora l'Unione europea ha adottato contro Mosca quindici pacchetti di sanzioni che si rinnovano ogni sei mesi con un voto all'unanimità.
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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
Ucraina, von der Leyen: "2025 sarà anno decisivo"
Per l'Ucraina "sappiamo che il 2025 sarà un decisivo". Lo prevede la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo. "Saranno trascorsi tre anni dall’inizio dell’invasione russa - prosegue - Vladimir Putin sta raddoppiando gli sforzi per ottenere guadagni. Rafforzare l’Ucraina, in questo momento, è per noi un imperativo sia morale che strategico: il mondo sta guardando come continueremo il nostro sostegno all’Ucraina. E, proprio come la coraggiosa resistenza ucraina, saremo risoluti. Quindi, dobbiamo assicurarci che l’Ucraina prevalga e dobbiamo mettere l’Ucraina in una posizione di forza. L’Europa ha finora fornito all’Ucraina quasi 130 miliardi di euro", conclude.
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Sanchez: "Non prevediamo invio forze di pace"
"Qualche mese fa la Spagna ha firmato un accordo bilaterale di sicurezza con l'Ucraina. Quest'anno, stiamo stanziando un miliardo di euro per questo accordo. Si tratta di un accordo che durera' dieci anni, cioè che è destinato a essere permanente. Ma non prevediamo il dispiegamento di truppe spagnole sul suolo dell'Ucraina". Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, in una conferenza stampa al termine del vertice europeo, rispondendo a una domanda sul possibile invio di truppe spagnole in Ucraina come forze di pace.
Costa: "Non è il momento di speculare ma di rafforzare Kiev"
"Posso assicurarvi che l'atmosfera sull'Ucraina è stata di forte determinazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa al termine del vertice europeo. "L'Ue resta al fianco dell'Ucraina per vincere una pace duratura, non una capitolazione, solo l'Ucraina può dare il via alle negoziazioni: non è il momento di speculare sulle varie opzioni ma di rafforzare Kiev per qualunque scenario", ha aggiunto.
Scholz: "Sentito Trump, fiducia su sostegno Ue-Usa a Kiev"
"Ho parlato con il presidente americano e vorrei dire che sono abbastanza fiducioso che gli Stati Uniti e l'Europa continueranno a sostenere l'Ucraina, ma ovviamente con una prospettiva chiara. Questa è una pace giusta per l'Ucraina che può unire la sua sovranità e che le uccisioni finiscano. Per me è molto chiaro". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del summit Ue.
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Premier Belgio: "Ucraina deve vincere guerra, poi si vede"
"Prima di tutto, gli ucraini devono vincere la guerra. E non invertiamo la sequenza. Prima vincere la guerra, respingere i russi e poi ovviamente nulla è escluso". Lo ha detto il premier belga Alexander De Croo, oggi a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. "Penso - ha aggiunto - che dobbiamo essere abbastanza aperti. Se ad un certo punto la guerra verrà vinta e l’Ucraina riuscirà a respingere i russi, ognuno dovrà svolgere il proprio ruolo per mantenere la pace e fornire garanzie di sicurezza tangibili. Ma per favore, la prima discussione è come può l’Ucraina vincere la guerra, come può essere mantenuta la pace in seguito e cosa è necessario allo scopo. Discutere oggi di 'boots on the ground' significa invertire una sequenza, il che non è la cosa giusta".
Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
Ucraina, Putin minaccia l'escalation con il missile Oreshnik, allerta Usa. Cosa sappiamo
Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI
Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco più di un mese il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI
Telefonata Scholz-Trump: "Guerra in Ucraina durata troppo"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente eletto Usa Donald Trump si sono trovati d'accordo, nel corso di una telefonata, sul fatto che la guerra in Ucraina duri "da troppo tempo". Lo rende noto il governo tedesco. In un tweet su X Scholz ha aggiunto che "durante la conversazione telefonica odierna con Trump, abbiamo concordato che è importante intraprendere il percorso verso una pace giusta per l'Ucraina il prima possibile" e che "l'Ucraina può contare sulla Germania".
Zelensky: "Forti l'anno prossimo, poi pronti per diplomazia"
L’Ucraina farà "tutto il necessario" per diventare "forte" nel prossimo anno e poi essere "pronta" per la diplomazia. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky a Bruxelles, dopo l'incontro con leader, capi di governo e altri rappresentanti dei Paesi europei nella residenza del segretario generale della Nato Mark Rutte, informa la presidenza dell'Ucraina in una nota.
All'incontro hanno partecipato, oltre a Rutte e Zelensky, il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la premier danese Mette Frederiksen, il primo ministro olandese Dick Schoof, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente del Consiglio Europeo António Costa, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il segretario di Stato per gli affari esteri britannico David Lammy e il ministro degli Esteri francese ,Jean-Noël Barrot.
Il presidente ha espresso la sua "gratitudine" a tutti i presenti per il sostegno costante e globale all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa. L’obiettivo principale della discussione era come rafforzare l’Ucraina e rafforzare le sue posizioni sia sul campo di battaglia che in diplomazia. "Stiamo facendo di tutto per garantire che l'Ucraina sia forte in modo che nessuno ci imponga nulla, e credo che ci stiamo riuscendo", ha detto Zelensky. Le discussioni includevano il rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina per proteggere le città e le infrastrutture critiche.
Caso Kirillov, uzbeko accusato di terrorismo rischia l'ergastolo
Il presunto autore dell'attentato avvenuto marIl presunto autore dell'attentato avvenuto martedì scorso a Mosca in cui è rimasto ucciso il generale Igor Kirillov, rivendicato dai servizi ucraini, è stato accusato in tribunale di "atti terroristici", "possesso di esplosivi" e "fabbricazione di armi" e posto in detenzione: lo ha riferito su Telegram il servizio stampa dei tribunali della capitale russa. Il cittadino uzbeko rischia l'ergastolo. tedì scorso a Mosca in cui è rimasto ucciso il generale Igor Kirillov, rivendicato dai servizi ucraini, è stato accusato in tribunale di "atti terroristici", "possesso di esplosivi" e "fabbricazione di armi" e posto in detenzione: lo ha riferito su Telegram il servizio stampa dei tribunali della capitale russa. Il cittadino uzbeko rischia l'ergastolo.
Mosca: colloquio telefonico tra Lavrov e ministro svizzero Cassis
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo svizzero Ignazio Cassis per discutere del conflitto in Ucraina. Lo ha reso noto oggi il ministero degli Esteri russo precisando che nel corso della telefonata, che è avvenuta ieri e costituisce un raro contattato ad alto livello tra la Russia e l'Occidente, "le due parti hanno scambiato opinioni sul conflitto ucraino. Il ministro ha spiegato in dettaglio la posizione russa sulla risoluzione della situazione".
"È stata constatata l'inammissibilità dell'espansione della Nato verso est, che è diventata una delle cause profonde dell'attuale situazione - continua la nota - rA questo proposito, è stata confermata la disponibilità della Russia ad intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire la propria sicurezza"."Alla luce dei tentativi di Berna di promuovere l'idea di una soluzione basata sulla 'formula Zelensky' - si afferma inoltre - la parte russa sottolinea l'assoluta insensatezza di rivolgersi a Mosca con qualche ultimatum concordato dietro le quinte tra l'Occidente e Kiev per risolvere la questione".
Le relazioni fra la Svizzera e il Cremlino si sono deteriorate dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina nel febbraio 2022. La Svizzera, oltre ad aver adottato sanzioni nei confronti di Mosca, ha ospitato due vertici voluti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai quali la Russia non ha partecipato.
Zelensky: "Ue e Usa si siedano al tavolo al momento opportuno"
"Alla riunione del Consiglio europeo, ho sottolineato che Europa e America devono essere al tavolo delle trattative quando sarà il momento. L'Unione europea, come l'Ucraina, deve partecipare ai colloqui da una posizione di forza. Solo sforzi coordinati possono portare una pace duratura, non una pausa che Putin sfrutterebbe per guadagnare tempo". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Zelensky: "Putin un pericolo per tutti"
"Come si può parlare di accordi quando sono solo ultimatum in cui si parla di demilitarizzazione, de-nazificazione. Il principale nazista del globo continua a parlare di de-nazificazione dell'Ucraina", ha attaccato il capo di Stato ucraino, Zelensky, riferendosi al presidente russo, Vladimir Putin.
Raid missilistico russo in villaggio vicino Kharkiv, 3 morti
Un raid missilistico russo ha ucciso tre persone nel villaggio di Shevchenkove, nella regione orientale di Kharkiv, dove le truppe russe continuano la loro avanzata. Lo ha reso noto la polizia.
“Una donna civile è morta. Un'altra donna è morta mentre veniva trasportata in una struttura medica e un uomo civile è stato ferito a morte”, ha dichiarato la polizia, aggiungendo che secondo le prime informazioni raccolte la Russia avrebbe colpito il villaggio con un missile Iskander.
Zelensky: "Vogliamo pace ma non essere spinti a burrone"
"Non vogliamo essere spinti verso un grande burrone in cui potremmo cadere. Vogliamo fermare Putin. Vogliamo fermare quella guerra e faremo del nostro meglio per farlo. E' molto importante che la voce dell'Europa sia unita e che lo sia anche con gli Stati Uniti". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa al termine del suo intervento al vertice Ue.
Leader Ue: "Aumentare fornitura sistemi difesa aerea, munizioni e missili"
Il Consiglio europeo chiede "l'urgente intensificazione degli sforzi, in particolare sulla fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, nonché sulla fornitura della formazione e delle attrezzature necessarie per le brigate ucraine". Lo scrivono i 27 leader della Ue nelle conclusioni del Consiglio europeo sull'Ucraina.
Zelensky: "Impossibile vivere con conflitto congelato"
Per quanto riguarda un eventuale "cessate il fuoco" in Ucraina, "dobbiamo capire che non possiamo convivere con un conflitto congelato nel nostro territorio". Lo sottolinea il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, a Bruxelles in conferenza stampa.
"Quando parliamo di cessate il fuoco - aggiunge - in qualsiasi conflitto, in qualsiasi guerra le persone sanno cosa succederà dopo, come dovrebbe finire. Bisognerebbe avere in mente cosa succederà domani, per un cessate il fuoco oggi, altrimenti stiamo solo congelando il conflitto e basta".
"Ecco perché l'Ucraina - continua - ha bisogno di garanzie di sicurezza: abbiamo bisogno della nostra posizione forte e di garanzie di sicurezza. Ovviamente vogliamo lavorare per porre fine alla guerra, vogliamo la pace, vogliamo una pace stabile ed è ovvio che la Russia non è interessata a questo e lo dimostra costantemente".
Ucraina, impegno Ue per ricostruzione: "Importante conferenza Italia 2025"
L'Unione europea "resta impegnata a sostenere la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, in coordinamento con i partner internazionali. La conferenza sulla ripresa dell'Ucraina ospitata dall'Italia a luglio 2025 sarà importante in tale contesto. L'Unione europea continuerà a lavorare a stretto contatto con l'Ucraina e a sostenere i suoi sforzi di riforma nel suo percorso europeo". Lo scrivono i leader dei 27 Paesi Ue nelle conclusioni del Consiglio europeo sull'Ucraina.
Tusk: "Serve relazione forte Ue-Usa per reali garanzie Kiev"
"Siamo tutti d'accordo sul fatto che l'Europa ha bisogno di relazioni più forti possibili con gli Stati Uniti per garantire reali garanzie di sicurezza" all'Ucraina. Così il primo ministro polacco, Donald Tusk, a margine del vertice europeo. Per il premier "ogni Stato membro" dell'Ue dovrebbe partecipare a tali garanzie. "La maggior parte dei paesi europei - ha aggiunto - è allineata nella sua prontezza a rafforzare il sostegno all'Ucraina. È essenziale che l'Ucraina migliori la sua posizione prima che si svolgano negoziati di pace".
Mosca: missili Usa e Gb su Rostov, risponderemo
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze ucraine hanno lanciato ieri sei missili americani Atacms e quattro missili britannici Storm Shadow sulla regione russa di Rostov, e ha aggiunto che tale attacco "non rimarrà senza risposta".
Zelensky: "Spero Trump capisca e ci aiuti a fermare Putin"
"Voglio condividere" con Trump "più dettagli: conto di avere tempo per parlare, pensare, ascoltare la sua visione e mostrargli la nostra. Spero che mi capirà, perché penso che siamo solo persone e abbiamo le stesse emozioni". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa al Consiglio europeo. "Trump è una persona forte, è importante che sia dalla nostra parte" e "ci aiuti a fermare la guerra", ha aggiunto, sottolineando l'importanza di "avere unità tra gli Stati Uniti e i leader europei".
Zelensky: "Putin è pazzo, un nazista, ama uccidere"
"Vladimir Putin è il vero nazista di oggi e parla di de-nazificare l'Ucraina, vive nella sua bolla". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell'incontro con i leader Ue rispondendo ad una domanda sui cosiddetti negoziati di pace all'inizio della guerra. "Voleva privarci del nostro futuro, delle nostra indipendenza, mantenerci nella sfera russa, toglierci l'esercito: questo non è un accordo", ha detto. "Putin è pericoloso per tutti: penso che sia pazzo e credo che anche lui sa di essere pazzo e ama uccidere".
Zelensky: "Le garanzie europee per noi non sufficienti"
"Io credo che le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l'Ucraina: per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell'incontro con i leader Ue.
Zelensky: "Nessun rinnovo dell'accordo sul gas russo"
"Non prolungheremo" l'accordo di "transito del gas russo" attraverso l'Ucraina verso l'Europa, "non daremo la possibilità" a Mosca "di guadagnare altri miliardi sul nostro sangue e sulla pelle degli ucraini". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa al Consiglio europeo, rispondendo a una domanda sul contratto tra Kiev e Mosca in scadenza il 31 dicembre. "Qualsiasi Paese del mondo che può ottenere il gas" in modo "economico" dalla Russia "diventerà, oggi o domani, dipendente al 100% dalla Federazione russa, questa è la loro politica", ha sottolineato Zelensky commentando la possibilità che alcuni Paesi Ue continuino a comprare il gas da Mosca.
Putin: "Non ci serve un cessate il fuoco ma una pace duratura"
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che a Mosca non serve un cessate il fuoco con l'Ucraina ma "una pace a lungo termine, duratura e con garanzie per la Federazione Russa e i suoi cittadini", mentre una tregua - afferma sempre Putin - potrebbe consentire ai soldati ucraini di "riposarsi, procurarsi gli equipaggiamenti e le munizioni necessarie" e "impegnarsi nella formazione, nella riqualificazione e nel rafforzamento del personale". Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax.
Zelensky: "'Tregua di Natale? Orban non ha mandato per negoziare"
"Non ho avuto alcuna conversazione con il primo ministro dell'Ungheria. Non è molto serio parlare di queste iniziative" come una tregua di Natale "legate alle vite degli ucraini e scoprirle dai media. Con tutto il rispetto, Orban non ha un mandato per negoziare e le sue relazioni con Putin sono un po' troppo calde per rimettere Putin al suo posto". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa al Consiglio europeo.
Zelensky: "Non possiamo accettare un conflitto congelato"
"Non possiamo vivere con un conflitto congelato sul nostro terreno, la gente deve sapere cosa succede dopo per avere una tregua, altrimenti significa congelare un conflitto. Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell'incontro con i leader Ue.
Zelensky: invito Nato e garanzie, e 7 condizioni per la pace
"L'Europa e l'America possono spingere la guerra verso una fine, verso una pace giusta e affidabile. Affinché gli Stati Uniti possano esercitare una pressione completa, l'Europa ha bisogno di una posizione chiara. Cosa farà sì che la Russia riconosca la necessità della pace? Primo: chiarezza geopolitica per l'Ucraina e l'Europa, invitando l'Ucraina ad aderire alla Nato. Secondo: chiari progressi nell'adesione dell'Ucraina all'Ue. Terzo: rafforzare la nostra difesa con armi e sistemi di difesa aerea promessi e dotare urgentemente le brigate. Quarto: maggiori investimenti nella produzione di armi in Ucraina e in Europa per aumentare la capacità. Quinto: mantenere e aumentare le sanzioni alla Russia fino al raggiungimento di una pace completa e duratura. Sesto: utilizzare più attivamente i beni russi congelati per sostenere gli sforzi di pace. Settimo: resilienza sociale, aiutare l'Ucraina a ricostruire scuole, ospedali, infrastrutture energetiche per garantire una vita normale. Questo dimostra che la guerra della Russia sta fallendo". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al vertice Ue.
Putin: "In questi tre anni ho quasi smesso di ridere"
I quasi tre anni di conflitto con l'Ucraina sono stati "una prova seria per tutti", ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che lui stesso ha "quasi smesso di ridere". "Ho cominciato a scherzare meno e ho quasi smesso di ridere. E ho cominciato a migliorare la mia capacità di concentrarmi sui problemi chiave e su come risolverli", ha affermato Putin, citato dalla testata Rbc, durante la conferenza stampa fiume di fine anno.
Putin: "Nonostante tutto, simpatia reciproca con l'Italia"
"Nonostante quello che succede ora, noi percepiamo nella società italiana una certa simpatia per la Russia, così come noi l'abbiamo per l'Italia". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rievocando, nella conferenza stampa di fine anno, i suoi rapporti con Silvio Berlusconi. Era una persona "molto calda nei rapporti, molto operosa, molto tenace", ha affermato il capo del Cremlino, sottolineando che il Cavaliere "ha fatto molto" per "lo sviluppo dei rapporti tra Italia e Russia".
Putin: "Pronti alla pace solo con autorità legittime a Kiev"
La Russia è pronta a firmare accordi di pace con qualsiasi autorità legittima in Ucraina, persino con Volodymyr Zelensky, ma le attuali autorità di Kiev non sono legittime: lo ha dichiarato il presidente Vladimir Putin durante la conferenza stampa di fine anno. "Se ci saranno elezioni, se qualcuno diventerà legittimo, parleremo con tutti, incluso Zelensky. Se l'Ucraina vuole davvero intraprendere il cammino verso una soluzione pacifica, può certamente farlo. Ma possiamo firmare (accordi di pace) solo con chi è legittimo. E la Rada (il Parlamento ucraino) e il presidente della Rada sono legittimi", ha affermato il presidente.
Putin: "Israele si ritiri dal territorio siriano"
Il presidente russo Vladimir Putin chiede a Israele di ritirarsi "dal territorio siriano". Parlando in conferenza stampa, il leader russo ha detto che "Israele è il maggior beneficiario" della crisi in Siria.
Putin: "L'omicidio Kirillov un grave fallimento dell'intelligence"
L'attentato in cui è stato uccisio il generale Igor Kirillov a Mosca "dimostra la natura terroristica del regime di Kiev", ha detto Putin ammettendo per la prima volta che "i servizi di intelligence non hanno colto questo aspetto, quindi il loro lavoro deve essere migliorato". Parlando nella sua annuale conferenza stampa, Putin ha aggiunto che sia l'omicidio di Daria Dugina che del generale Kirillov sono stati un "grave fallimento" delle forze dell'ordine e dei servizi di intelligence russi.
Putin: "Negoziati solo dopo elezioni presidenziali"
La Russia negozierà e firmerà accordi di pace solo con "il legittimo leader dell'Ucraina", quindi dopo elezioni presidenziali. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, spiegando che Mosca parlerà con Volodymyr Zelensky (il cui mandato e' scaduto a maggio) "solo se andrà ad elezioni e sarà rieletto". "Se il leader ucraino è illegittimo allora lo è tutta la struttura di potere", ha aggiunto parlando nella sua conferenza stampa annuale in corso a Mosca.
Zelensky: "Al lavoro per una posizione unica dell'Europa"
"Abbiamo avuto un lungo incontro che è durato quasi fino all'una di notte. Stiamo facendo di tutto per far sì che l'Europa abbia una posizione unita e forte per arrivare alla pace". Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. "La pace è possibile se siamo uniti contro la follia russa. Stiamo lavorando per delineare le garanzie di sicurezza. Insieme all'America, l'Europa ha il potere di fare pressione sulla Russia per ottenere una vera pace. La pace attraverso la forza arriverà sicuramente. Oggi continuiamo questo lavoro alla riunione del Consiglio europeo".
Metsola: "Servono più sanzioni a Mosca e più sostegno a Kiev"
"Sull'Ucraina con il quarto inverno di guerra che si avvicina dobbiamo aumentare il nostro supporto, cioè significa più sanzioni e più sostegno militare e umanitario, solo un Ucraina forte può trattare per il proprio futuro". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, parlando in conferenza stampa a Strasburgo. "Dobbiamo aumentare la presenza ed il sostegno dell'Ue nei Paesi soggetti al processo di allargamento. La Russia continua a interferire in Georgia e in Moldavia, i ritardi nel processo di allargamento creano solo spazio per gli altri per interferire e riducono la nostra credibilità nel mondo", ha spiegato Metsola.

©Ansa
Ue stanzia 18,1 miliardi a Kiev, parte dell'impegno del G7
La Commissione Ue ha deciso di mettere a disposizione dell'Ucraina un prestito di assistenza macrofinanziaria di 18,1 miliardi di euro. Verrà erogato a rate nel corso del 2025, con la prima rata versata secondo le attese a inizio di gennaio. Si tratta del contributo Ue al prestito G7 per 45 miliardi per esigenze di bilancio, militari e di ricostruzione dell'Ucraina, sostenuti dalle entrate straordinarie dei beni russi immobilizzati. Lo annuncia una nota.
Putin: "Da Kiev attacchi terroristici mai condannati dall'Occidente"
L'Ucraina ha ripetutamente compiuto attacchi terroristici contro i russi, inclusi giornalisti, ma l'Occidente non li ha mai condannati: lo ha dichiarato il presidente Vladimir Putin durante la conferenza stampa di fine anno. Per Putin, citato dalla Tass, "il regime di Kiev ha ripetutamente commesso crimini terroristici, attacchi terroristici contro molti cittadini della Russia. Questo vale ora per Kursk, per la regione di Kursk, dove sparano contro i civili, e per altri territori della Russia. Hanno ucciso giornalisti, i vostri colleghi, e commesso atti terroristici contro i giornalisti. Non abbiamo mai sentito, non mi riferisco a voi personalmente, ma non abbiamo mai sentito parole di condanna di tali attacchi terroristici dal corpo giornalistico occidentale. Vi sono grato almeno per aver ricordato questo," ha detto in risposta a una domanda di un giornalista americano.
Putin: "La caduta di Assad non è una sconfitta per la Russia"
Vladimir Putin ha dichiarato che la caduta di Bashar al-Assad, alleato stretto della Russia in Siria, non rappresenta una sconfitta per Mosca. Durante la sua conferenza stampa annuale, il presidente russo ha sottolineato che l'obiettivo principale dell'intervento militare russo in Siria, iniziato nel 2015, era quello di prevenire la formazione di una "enclave terroristica" simile a quella in Afghanistan. "Si cerca di dipingere ciò che è accaduto in Siria come una sconfitta per la Russia. Vi assicuro che non è così", ha affermato Putin. Ha inoltre dichiarato: "Siamo intervenuti in Siria dieci anni fa per evitare che un focolaio terroristico emergesse in quel paese. Nel complesso, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo".
Putin: "Tutti i Paesi della Nato sono in guerra con di noi"
"Praticamente tutti i Paesi della Nato sono in guerra con noi". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, sottolineando durante la conferenza stampa di fine anno che "la prontezza al combattimento dell'esercito russo è ai massimi livelli mondiali" e che "la Russia è diventata più forte ed è diventata uno Stato davvero sovrano".
Putin: "Pronti a negoziati e compromessi con Kiev"
"Noi siamo pronti a negoziati, ma abbiamo bisogno che gli ucraini siano pronti a negoziati e a compromessi" per mettere fine al conflitto. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che "la politica è l'arte del compromesso e i negoziati sono un compromesso".
Putin: "21.000 strutture già ricostruite in Donbass-Novorossiya"
Circa 21.000 strutture sono già state ripristinate "nel Donbass e nella Novorossiya (la definizione di Putin delle zone separatiste dell'Ucraina)", dove Russia, "ha la forza e i fondi per ricostruire". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno, citato dalla Tass.
Putin: "Pronto a incontrare Trump in qualsiasi momento"
Il presidente russo, Vladimir Putin, si è detto pronto ad incontrare il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, "in qualsiasi momento".
"Non so quando lo vedrò. Non sta dicendo niente a riguardo. Non gli parlo da più di quattro anni. Sono pronto, ovviamente. In qualsiasi momento", ha detto Putin durante la conferenza stampa di fine anno.
Ucraina, von der Leyen: "Il 2025 sarà un anno cruciale"
"Il 2025 sarà un anno cruciale per l'Ucraina e i suoi partner, ne abbiamo parlato con Volodymyr Zelensky. Sosterremo il diritto dell'Ucraina a lottare per la propria libertà e a scegliere il proprio destino. Sosterremo la stabilità economica dell'Ucraina con oltre 30 miliardi di euro di sostegno da parte dell'Ue il prossimo anno". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Ucraina, attacco danneggia raffineria al confine con Russia. VIDEO
Putin sfida a "duello" gli Usa sul missile Oreshnik
Il presidente Vladimir Putin ha sfidato gli Usa a un "duello tecnologico" relativo al nuovo missile russo balistico ipersonico Oreshnik per dimostrare che non può essere abbattuto dalle difese aeree occidentali. "Possono designare un obiettivo a Kiev, e vedere se riescono ad abbatterlo, vorremmo veramente fare questo esperimento", ha affermato Putin, aggiungendo che il missile ha ora una gittata di 5.500 chilometri. "Non ci sono possibilità di abbattere l'Oreshnik - ha detto Putin durante la conferenza stampa di fine anno -. Se gli esperti (occidentali) credono che sia possibile, propongo di fare un esperimento, un duello tecnologico. Lasciamo che loro determinino un obiettivo a Kiev, concentrino tutto i loro sistema di difesa missilistica lì, e noi lanciamo l'Oreshnik. Siamo pronti per un tale esperimento e vedremo cosa accadrà. Sarà interessante per noi. Un tale duello tecnologico sarà utile sia per noi che per loro".
Gb ipotizza futuro invio in Ucraina di militari addestratori
Il Regno Unito non esclude d'inviare in avvenire militari in Ucraina per assisterla - dichiaratamente - "nell'addestramento" delle sue forze armate. Lo ha detto al Times il ministro della Difesa, John Healey, a margine d'una visita a Kiev durante la quale ha ribadito il sostegno del governo di Keir Starmer allo sforzo bellico ucraino nella guerra contro la Russia e annunciato un nuovo pacchetto di aiuti in armamenti per 225 milioni di sterline. Per ora Londra, almeno a livello ufficiale, si rifiuta di coinvolgere direttamente propri effettivi sul suolo ucraino, nel timore d'innescare a guerra in corso uno scontro diretto con Mosca; ma addestra da tempo militari ucraini in territorio britannico. Healey ha comunque affermato che il governo sta considerando un passo del genere per un imprecisato futuro, nell'ambito di un patto post-bellico di difesa con Kiev rispetto al quale si è rifiutato d'ipotizzare alcun dettaglio concreto: "Diciamo - ha alluso - che i dettagli di un nostro Piano congiunto con l'Ucraina dovranno rimanere inaccessibili al presidente Putin".
Putin: "Non so quando riconquisteremo la regione di Kursk"
Il presidente russo Vladimir Putin ha ammesso di non sapere quando le truppe di Mosca riprenderanno il pieno controllo della regione di Kursk, al confine con l'Ucraina. La regione è stata presa d'assalto dalle forze di Kiev a inizio agosto e parzialmente occupata. "Li cacceremo fuori senza dubbio. Assolutamente. Non può essere altrimenti. Ma la questione di una data specifica, mi dispiace, non posso dirlo adesso", ha affermato Putin in una conferenza stampa di fine anno trasmessa in televisione.

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Putin: "In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi"
La situazione nel conflitto in Ucraina sta cambiando "drasticamente" e la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi "obiettivi prioritari". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno.
Crosetto: "Dissi un anno fa che Kiev aveva un problema di uomini"
"Il primo duro monito sull'impossibilita fisica di reggere un confronto a lungo termine lo ha lanciato l'Italia, lo ha lanciato il sottoscritto. Sono stato il primo a dire che c'è un problema di persone e che le guerre non si vincono con la ragione, col diritto e con l'anima, ma purtroppo si vincono anche col numero di persone che le combattono e quando il confronto è tra due Paesi che hanno bacini diversi alla fine arrivi ad avere il problema di cui ha parlato Zelensky". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto ad un convegno di Coldiretti a Roma in merito alle parole di Zelensky, il quale ha detto ieri che l'Ucraina non riuscirà a riprendersi la Crimea e il Donbass. "Questo problema l'ho posto alla Nato e all'Ue un anno fa ed è da allora che noi stiamo lavorando per la pace. Già con la missione di Zuppi eravamo convinti che dovevamo costruire le condizioni di una pace seria ed è quello che faremo", ha aggiunto.
Intelligence di Seul: "Kim si prepara ad inviare altri uomini a sostegno di Mosca"
Kim Jong-Un si starebbe preparando ad inviare nuove forze a sostegno delle operazioni militari russe in Ucraina malgrado le forti perdite subite nei giorni scorsi. A rivelarlo è l'intelligence della Corea del sud, secondo la quale sarebbero in corso preparativi per l'addestramento e il dispiegamento di un'unità aggiuntiva delle forze speciali, riporta l'agenzia di stampa di Seul, Yonhap. L'intelligence ha poi diffuso stime secondo cui almeno cento soldati nordcoreani sarebbero rimasti uccisi in azione e un migliaio sarebbero stati feriti.
Belgio: "Dalla Russia segnali di debolezza, più aiuti a Kiev"
"La cosa più importante è che come Paesi europei, insieme agli alleati americani, continuiamo a fornire sostegno. Gli europei stanno già facendo più della metà, quindi dovremmo continuare". Lo ha detto il primo ministro belga, Alexander De Croo, arrivando al vertice europeo. "Vediamo - ha aggiunto - che ci sono stati segnali di debolezza da parte russa e la loro fornitura di equipaggiamento militare, quindi dovremmo fare di tutto per continuare a fornire materiale al presidente Zelensky". Interpellato su una possibile riduzione degli aiuti a Kiev da parte della nuova amministrazione americana, De Croo ha riferito di non avere "segnali i che gli Stati Uniti si siano tirati indietro nel loro sostegno". Il premier belga ha poi sottolineato la necessità di "aumentare la nostra produzione il più velocemente possibile" nel settore della difesa. "Oltre a questo, c'è anche una grande quantità di sostegno finanziario, il fondo da 50 miliardi di dollari, che è stato creato sulla base dei proventi dei beni congelati" la maggior parte dei quali "qui, in Belgio". Quanto a possibili interventi per il peacekeeping, "non invertiamo l'ordine - ha sottolineato De Croo -. Innanzitutto dobbiamo vincere la guerra, respingere i russi e poi, ovviamente, nulla è escluso. Penso che dobbiamo essere abbastanza aperti. Se ad un certo punto la guerra verrà vinta e l'Ucraina riuscirà a respingere i russi, ognuno dovrà svolgere il proprio ruolo per mantenere la pace e fornire garanzie di sicurezza tangibili. Ma per favore, la prima discussione è: come può l'Ucraina vincere la guerra?".
Massiccio raid delle forze di Kiev contro raffineria in Russia
Le forze ucraine hanno bombardato con droni e missili la raffineria di petrolio di Novoshakhtinsk, nel sud della Russia, a dieci chilometri dal confine con l'Ucraina ma a 200 dalla postazione militare ucraina più vicina. Lo stato maggiore ucraino spiega che il petrolio che vi viene lavorato viene fornito alle forze militari. Nel sito si è sviluppato un incendio. Il governatore della regione di Rostov region, Yuri Slyusar, aveva denunciato l'impiedo di una trentina di droni e di tre missili. Il bombardamento è durato sei ore.
Putin: "L'economia avanza nonostante le minacce esterne"
"L'economia russa continua ad avanzare nonostante le minacce esterne". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin aprendo la tradizionale conferenza di fine anno a Mosca. LEGGI L'ARTICOLO SULLA CONFERENZA STAMPA

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Kallas: "Con trattative precoci cattivo accordo per Kiev"
"Parleremo di come possiamo sostenere di più l'Ucraina. Gli incontri con Zelensky riguardano anche come possiamo fornire un maggiore sostegno. Qualsiasi spinta per negoziati troppo precoci porterà in realtà a un cattivo accordo per l'Ucraina". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, all'arrivo al Consiglio europeo.
Mosca: "Conquistati altri due villaggi nell'est ucraino"
Le truppe russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore altri due villaggi nella regione orientale ucraina di Donetsk: Zelionovka e Novy Komar. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca.
Lituania: "Troppo presto per negoziare la pace in Ucraina"
"Ho sentito alcune voci nell'aria su possibili negoziati di pace e la mia opinione è che probabilmente è troppo presto, perché in questo momento la Russia è in modalità offensiva. La Russia sta andando avanti, sente di essere la parte più forte in ogni possibile negoziato. E questo non porterebbe a una pace giusta e sostenibile". Così il presidente della Lituania, Gitanas Nausėda, arrivando al vertice europeo. In questa situazione, non ci sarà una pace giusta e sostenibile, ma una "pace ingiusta e insostenibile", ha spiegato, aggiungendo che il Cremlino "non sta dimostrando alcuna volontà di negoziare". In questa situazione "dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre mani per sostenere l'Ucraina e renderla forte, e solo allora procedere e andare al tavolo dei negoziati", ha concluso.
Ucraina, Salvini: "Il piano di Orban è coraggioso, presto missione negli Usa"
"Il piano di Viktor Orban per l'Ucraina è coraggioso e plausibile, sono convinto che il 2025 grazie anche all'elezione di Trump sarà l'anno della pace". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini uscendo dal prevertice dei Patrioti a Bruxelles. "Oggi abbiamo fatto il punto sul Consiglio europeo quindi sul tema delle auto, dello stop alle ecofollie e al Green Deal, abbiamo ragionato di una missione a Washington presto, della fine della guerra e di un alleanza tra i nostri movimenti giovanili", ha spiegato Salvini.
Zelensky: "Serve unità Ue-Usa per la pace. Per l'Ue da sola è difficile"
"Per noi è molto importante, soprattutto dall'inizio del prossimo anno, che vi sia molta unità tra Stati Uniti e Ue e i Paesi d'Europa. Questo è molto importante, ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di questa unità per raggiungere la pace. Penso che solo insieme Stati Uniti ed Europa possono davvero fermare Putin e salvare l'Ucraina". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al suo arrivo al Consiglio europeo. "Penso che dobbiamo contare di nuovo sull'unità tra Stati Uniti ed Europa. E' molto difficile sostenere l'Ucraina senza l'aiuto americano, e questo è ciò di cui parleremo con il presidente Trump quando sara' alla Casa Bianca", ha aggiunto.
Rutte: "Ho discusso con i leader europei, servono più aiuti militari a Kiev"
"Ieri sera ho incontrato i leader europei e Volodymyr Zelensky nella mia residenza ufficiale. Abbiamo discusso di come rafforzare urgentemente il supporto militare ed economico per l'Ucraina". Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

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Tajani: "Peacekeeper in Ucraina? Prematuro parlarne"
In Ucraina "bisogna lavorare per un cessate il fuoco tutelando l'integrità del Paese". Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani al termine del vertice del Ppe pre-Consiglio europeo, giudicando al momento "un periodo ipotetico" la possibilità di inviare truppe di peacekeeping. "E' prematuro", ha aggiunto.
Zelensky: "Sosteniamo l'idea dei peacekeeping di Macron"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, appoggia la proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di istituire delle forze per il mantenimento della pace in Ucraina. "Abbiamo discusso l'idea di Emmanuel. Noi sosteniamo il rafforzamento dell'Ucraina. Si tratta di dettagli. Accolgo con favore il fatto che Emmanuel abbia già contattato alcuni leader e finora ci sono stati feedback positivi", ha evidenziato il capo di Stato ucraino dopo il suo incontro di ieri a Bruxelles con l'omologo francese.
Sky TG24 Mondo, il fronte coreano nella guerra in Ucraina. VIDEO
Garcia Perez: "Sostegno militare a Kiev, l'Ue sia unita"
"L'Ucraina ha bisogno del sostegno forte e unitario dell'Unione Europea per vincere questa guerra perché Putin non si fermerà. Difendere l'Ucraina significa difendere il progetto europeo e i valori europei. Kiev ha bisogno di un sostegno militare, economico, umanitario e l'Europa deve essere più che mai unita". Lo ha detto la presidente del gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez, al suo arrivo al pre-vertice del Partito Socialista Europeo (Pse) a Bruxelles.
Ucraina, Starmer parla con Trump al telefono: "Alleati procedano insieme"
I Paesi alleati procedano insieme sulla crisi Ucraina, ha chiesto il Premier britannico Keir Starmer al Presidente americano eletto Donald Trump con cui ieri ha parlato al telefono, ha reso noto Downing Street. E' necessario "lavorare insieme" anche in Medio Oriente per garantire la pace, ha sottolineato Starmer. Starmer e Trump "hanno espresso la loro ambizione comune di rafforzare la relazione stretta e storica fra Londra w Washington" impegnandosi a "lavorare insieme sulle priorità condivise, inclusa la sicurezza internazionale e la crescita economica e la prosperità".
Ucraina, Orban: "Piano per la tregua è sul tavolo, prendere o lasciare"
"Il piano di pace è sul tavolo, si può prendere o lasciare. E' molto semplice. Non è un piano complicato, burocratico. E' un piano umano molto semplice. Solo non lasciare che migliaia di ragazzi muoiano a Natale, è così semplice. E scambiare una grande quantità di prigionieri di guerra. Lasciarli andare a casa dalla loro famiglia per il giorno di Natale". Lo ha dichiarato il primo ministro ungherese, Viktor Orban, all'arrivo al pre-vertice dei Patrioti. "Non e' nulla piu' di qualche giorno di pace. Sapete, anche nella prima guerra mondiale, che è stato il più grande spargimento di sangue della nostra storia, a Natale, il primo anno c'è stato un cessate il fuoco. Quindi non è un piano complicato, politicamente motivato. Non è un gioco. E' una semplice proposta umana: non uccidetevi a vicenda per alcuni giorni la notte di Natale", ha aggiunto.
Russia, oggi la conferenza stampa di fine anno di Putin
Sono pervenute 1.539.761 domande agli organizzatori della tradizionale conferenza stampa di fine anno di Vladimir Putin, un appuntamento che nel 2020 per il covid, poi nel 2023 e quest'anno, è stato fatto coincidere con il 'call-in show' delle risposte del Presidente anche alle domande dei cittadini russi ordinari. Nel 2022, l'anno dell'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, l'evento era stato cancellato. L'inizio della conferenza, che usualmente si protrae per ore, è previsto per le 12 (le dieci in Italia) e viene trasmesso in diretta dalle televisioni russe. Da undici giorni vengono raccolte le domande del pubblico per lo zar, al telefono, via sms o i social, app. Come ogni anno, i temi proposti dal pubblico sono i più disparati, la sanità, le strade, il problema della casa e delle forniture, il personale dei servizi di emergenza che chiede aumenti del salario, e anche l'operazione militare speciale. Questioni che non potranno oscurare la caduta dell'alleato di Putin Bashar assad in Siria e l'uccisione del generale Igor Kirillov a sette chilometri del Cremlino su cui Putin fino a ora non si è espresso se non in modo laconico. Dal 2001 la sessione di domande e risposte è stata organizzata 18 volte, e la conferenza stampa 16, esclusi gli eventi combinati, riassume la Tass.
Kallas: "Non si parli a Zelensky di pace se Putin non la vuole"
Le capitali occidentali dovrebbero smettere di proporre colloqui di pace al presidente ucraino Volodymyr Zelensky e assicurarsi invece che le loro promesse di garanzie di sicurezza a Kiev non siano "vuote". E' quanto ha sottolineato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas al Financial Times in vista del summit Ue che si aprirà questa mattina a Bruxelles. "Non ha senso spingere Zelensky a parlare quando Putin non vuole parlare. Non possiamo parlare di forze di pace quando non c'è pace. E perché non c'è pace? Perché la Russia non vuole la pace", ha sottolineato l'Alto Rappresentante al quotidiano britannico.

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Attacco missilistico contro Kryvyi Rih, interi quartieri della città al buio
Un attacco missilistico delle forze di Mosca contro Kryvyi Rih, 420 chilometri a sud est di Kiev, ha lasciato interi quartieri della città ucraina al buio. Danneggiato anche un ospedale e un palazzo, hanno denunciato fonti ufficiali locali.
Zelensky: "Non ci sono forze per riconquistare Crimea e Donbass". LIVE
Un attacco danneggia una raffineria al confine con la Russia
Una raffineria situata nella regione russa frontaliera di Rostov è stata danneggiata da un incendio dopo un attacco ucraino con una trentina tra missili e droni che, secondo il governatore locale, sarebbero stati peraltro abbattuti per la maggior parte. L'incendio sarebbe stato spento rapidamente, sempre secondo la stessa fonte.
Ucraina, Seul: "Almeno cento i nordcoreani uccisi a dicembre"
Sarebbero almeno un centinaio i soldati nordcoreani uccisi a dicembre nei combattimenti al fianco delle forze russe contro l'Ucraina, stando alle informazioni fornite da un deputato sudcoreano, mentre i feriti sarebbero circa un migliaio. A pesare sarebbe l'ambiente ostile dove le forze nordcoreane sono impiegate come reparti d'assalto da sacrificare in prima linea, particolarmente esposte agli attacchi dei droni.