Il presidente ucraino ha parlato al termine dell'incontro con i leader Ue: "Per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani". In Ucraina "bisogna lavorare per un cessate il fuoco tutelando l'integrità del Paese", ha detto Tajani, giudicando "un periodo ipotetico" la possibilità di inviare truppe di peacekeeping. Putin: "In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi". Caso Kirillov: l'uomo uzbeko accusato di terrorismo rischia l'ergastolo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in conferenza stampa al termine dell'incontro con i leader Ue: "Credo che le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l'Ucraina: per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la Nato e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani". In Ucraina "bisogna lavorare per un cessate il fuoco tutelando l'integrità del Paese", ha detto Tajani, giudicando "un periodo ipotetico" la possibilità di inviare truppe di peacekeeping.
Putin: "In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi". La situazione nel conflitto in Ucraina sta cambiando "drasticamente" e la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi "obiettivi prioritari". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Orban minaccia non rinnovare sanzioni: attende Trump
Al vertice Ue il premier ungherese, Viktor Orban, ha minacciato - a quanto si apprende - di non dare il via libera al rinnovo delle sanzioni Ue contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina (che scadono il 31 gennaio) prima dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in programma il 20 gennaio. Finora l'Unione europea ha adottato contro Mosca quindici pacchetti di sanzioni che si rinnovano ogni sei mesi con un voto all'unanimità.
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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo
È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI
Ucraina, von der Leyen: "2025 sarà anno decisivo"
Per l'Ucraina "sappiamo che il 2025 sarà un decisivo". Lo prevede la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo. "Saranno trascorsi tre anni dall’inizio dell’invasione russa - prosegue - Vladimir Putin sta raddoppiando gli sforzi per ottenere guadagni. Rafforzare l’Ucraina, in questo momento, è per noi un imperativo sia morale che strategico: il mondo sta guardando come continueremo il nostro sostegno all’Ucraina. E, proprio come la coraggiosa resistenza ucraina, saremo risoluti. Quindi, dobbiamo assicurarci che l’Ucraina prevalga e dobbiamo mettere l’Ucraina in una posizione di forza. L’Europa ha finora fornito all’Ucraina quasi 130 miliardi di euro", conclude.
Guerra in Ucraina, rivelazione di un disertore russo: Mosca era pronta ad attacco nucleare
All'inizio della guerra con l'Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e - forse - anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L'ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell'obsolescenza di qualche armamento d'origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Ucraina, Austin: "La follia di Putin costata 200 miliardi e 700mila soldati morti"
"Secondo il segretario alla Difesa americano, la Russia ha contato "almeno 700 mila vittime dal febbraio 2022". e ha "sperperato più di 200 miliardi di dollari", mentre gli aiuti americani a Kiev dal febbraio 2022 ammontano a 62 miliardi di dollari. LEGGI L'ARTICOLO
Sanchez: "Non prevediamo invio forze di pace"
"Qualche mese fa la Spagna ha firmato un accordo bilaterale di sicurezza con l'Ucraina. Quest'anno, stiamo stanziando un miliardo di euro per questo accordo. Si tratta di un accordo che durera' dieci anni, cioè che è destinato a essere permanente. Ma non prevediamo il dispiegamento di truppe spagnole sul suolo dell'Ucraina". Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, in una conferenza stampa al termine del vertice europeo, rispondendo a una domanda sul possibile invio di truppe spagnole in Ucraina come forze di pace.
Costa: "Non è il momento di speculare ma di rafforzare Kiev"
"Posso assicurarvi che l'atmosfera sull'Ucraina è stata di forte determinazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa al termine del vertice europeo. "L'Ue resta al fianco dell'Ucraina per vincere una pace duratura, non una capitolazione, solo l'Ucraina può dare il via alle negoziazioni: non è il momento di speculare sulle varie opzioni ma di rafforzare Kiev per qualunque scenario", ha aggiunto.
Scholz: "Sentito Trump, fiducia su sostegno Ue-Usa a Kiev"
"Ho parlato con il presidente americano e vorrei dire che sono abbastanza fiducioso che gli Stati Uniti e l'Europa continueranno a sostenere l'Ucraina, ma ovviamente con una prospettiva chiara. Questa è una pace giusta per l'Ucraina che può unire la sua sovranità e che le uccisioni finiscano. Per me è molto chiaro". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del summit Ue.
Siria, cosa cambia per la Russia con la caduta di Assad? Gli scenari
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l'asilo "per motivi umanitari". La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all'epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
Premier Belgio: "Ucraina deve vincere guerra, poi si vede"
"Prima di tutto, gli ucraini devono vincere la guerra. E non invertiamo la sequenza. Prima vincere la guerra, respingere i russi e poi ovviamente nulla è escluso". Lo ha detto il premier belga Alexander De Croo, oggi a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. "Penso - ha aggiunto - che dobbiamo essere abbastanza aperti. Se ad un certo punto la guerra verrà vinta e l’Ucraina riuscirà a respingere i russi, ognuno dovrà svolgere il proprio ruolo per mantenere la pace e fornire garanzie di sicurezza tangibili. Ma per favore, la prima discussione è come può l’Ucraina vincere la guerra, come può essere mantenuta la pace in seguito e cosa è necessario allo scopo. Discutere oggi di 'boots on the ground' significa invertire una sequenza, il che non è la cosa giusta".
Cos'è il missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa
L'arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l'emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
Ucraina, Putin minaccia l'escalation con il missile Oreshnik, allerta Usa. Cosa sappiamo
Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI
Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco più di un mese il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI
Telefonata Scholz-Trump: "Guerra in Ucraina durata troppo"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente eletto Usa Donald Trump si sono trovati d'accordo, nel corso di una telefonata, sul fatto che la guerra in Ucraina duri "da troppo tempo". Lo rende noto il governo tedesco. In un tweet su X Scholz ha aggiunto che "durante la conversazione telefonica odierna con Trump, abbiamo concordato che è importante intraprendere il percorso verso una pace giusta per l'Ucraina il prima possibile" e che "l'Ucraina può contare sulla Germania".
Zelensky: "Forti l'anno prossimo, poi pronti per diplomazia"
L’Ucraina farà "tutto il necessario" per diventare "forte" nel prossimo anno e poi essere "pronta" per la diplomazia. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky a Bruxelles, dopo l'incontro con leader, capi di governo e altri rappresentanti dei Paesi europei nella residenza del segretario generale della Nato Mark Rutte, informa la presidenza dell'Ucraina in una nota.
All'incontro hanno partecipato, oltre a Rutte e Zelensky, il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la premier danese Mette Frederiksen, il primo ministro olandese Dick Schoof, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente del Consiglio Europeo António Costa, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il segretario di Stato per gli affari esteri britannico David Lammy e il ministro degli Esteri francese ,Jean-Noël Barrot.
Il presidente ha espresso la sua "gratitudine" a tutti i presenti per il sostegno costante e globale all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa. L’obiettivo principale della discussione era come rafforzare l’Ucraina e rafforzare le sue posizioni sia sul campo di battaglia che in diplomazia. "Stiamo facendo di tutto per garantire che l'Ucraina sia forte in modo che nessuno ci imponga nulla, e credo che ci stiamo riuscendo", ha detto Zelensky. Le discussioni includevano il rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina per proteggere le città e le infrastrutture critiche.
Caso Kirillov, uzbeko accusato di terrorismo rischia l'ergastolo
Il presunto autore dell'attentato avvenuto marIl presunto autore dell'attentato avvenuto martedì scorso a Mosca in cui è rimasto ucciso il generale Igor Kirillov, rivendicato dai servizi ucraini, è stato accusato in tribunale di "atti terroristici", "possesso di esplosivi" e "fabbricazione di armi" e posto in detenzione: lo ha riferito su Telegram il servizio stampa dei tribunali della capitale russa. Il cittadino uzbeko rischia l'ergastolo. tedì scorso a Mosca in cui è rimasto ucciso il generale Igor Kirillov, rivendicato dai servizi ucraini, è stato accusato in tribunale di "atti terroristici", "possesso di esplosivi" e "fabbricazione di armi" e posto in detenzione: lo ha riferito su Telegram il servizio stampa dei tribunali della capitale russa. Il cittadino uzbeko rischia l'ergastolo.
Mosca: colloquio telefonico tra Lavrov e ministro svizzero Cassis
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo svizzero Ignazio Cassis per discutere del conflitto in Ucraina. Lo ha reso noto oggi il ministero degli Esteri russo precisando che nel corso della telefonata, che è avvenuta ieri e costituisce un raro contattato ad alto livello tra la Russia e l'Occidente, "le due parti hanno scambiato opinioni sul conflitto ucraino. Il ministro ha spiegato in dettaglio la posizione russa sulla risoluzione della situazione".
"È stata constatata l'inammissibilità dell'espansione della Nato verso est, che è diventata una delle cause profonde dell'attuale situazione - continua la nota - rA questo proposito, è stata confermata la disponibilità della Russia ad intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire la propria sicurezza"."Alla luce dei tentativi di Berna di promuovere l'idea di una soluzione basata sulla 'formula Zelensky' - si afferma inoltre - la parte russa sottolinea l'assoluta insensatezza di rivolgersi a Mosca con qualche ultimatum concordato dietro le quinte tra l'Occidente e Kiev per risolvere la questione".
Le relazioni fra la Svizzera e il Cremlino si sono deteriorate dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina nel febbraio 2022. La Svizzera, oltre ad aver adottato sanzioni nei confronti di Mosca, ha ospitato due vertici voluti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai quali la Russia non ha partecipato.