Guerra Ucraina Russia, Media: arrestato cittadino uzbeko per l'omicidio di Kirillov. LIVE
Lo ha reso noto l'Fsb che ha arrestato il sospetto. Secondo il comitato investigativo russo il giovane sarebbe stato "reclutato dai servizi speciali ucraini". Per Zelensky gli aiuti dll'Europa per vincere la guerra non sono sufficienti. Intanto gli Stati Uniti fanno sapere che sarebbero "diverse centinaia" i soldati nordcoreani morti o feriti nella regione russa di Kursk nei combattimenti contro le truppe ucraine
Sarebbe un cittadino uzbeko il presunto autore dell'attentato che ieri ha ucciso il generale russo Igor Kirillov. Lo ha reso noto l'Fsb che ha arrestato il sospetto. Il comitato investigativo russo in un comunicato stampa ha aggiunto che il giovane sarebbe stato "reclutato dai servizi speciali ucraini".
Volodymyr Zelensky punta il dito contro l'Europa, giudicando i suoi aiuti "insufficienti per vincere la guerra". "Se l'Ucraina perde, la Russia attaccherà altri Paesi europei, compresi i membri della Nato", insiste in una intervista a Le Parisien.
Intanto gli Stati Uniti fanno sapere che sarebbero "diverse centinaia" i soldati nordcoreani morti o feriti nella regione russa di Kursk nei combattimenti contro le truppe ucraine, su almeno 10.000 militari dispiegati nella zona dall'inizio di agosto. I russi continuano comunque ad avanzare mentre Kiev rivendica l'attacco al generale accusato di aver usato in guerra armi chimiche proibite.
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Mosca solleverà caso Kirillov a Cds Onu di venerdì
La Russia porterà l'omicidio del generale Igor Kirillov a Mosca da parte dell'Ucraina sul tavolo del Consiglio di sicurezza dell'Onu del 20 dicembre. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta il Guardian. La portavoce del ministero Maria Zakharova ha affermato che tutte le persone coinvolte nell'omicidio saranno trovate e punite.
Mosca: usata telecamera Wi-Fi per omicidio generale Kirillov
Gli investigatori russi sostengono che per l'uccisione del generale Igor Kirillov sia stata utilizzata una telecamera di videosorveglianza installata su un'auto in car sharing e che, a loro dire, trasmetteva le immagini in Ucraina. Secondo la versione di Mosca - non verificabile in maniera indipendente - la persona sospettata dalle autorità russe avrebbe posizionato un ordigno su un monopattino elettrico. "Per monitorare il luogo di residenza del militare, ha noleggiato un'auto in car sharing, dove ha installato una telecamera di videosorveglianza. Il filmato di questa telecamera è stato trasmesso online agli organizzatori dell'attacco terroristico nella città di Dnipro. Dopo che è stato ricevuto un segnale video sui militari che lasciavano l'ingresso, l'ordigno esplosivo è stato fatto detonare da loro a distanza", sostiene il Comitato investigativo russo. Gli investigatori russi sostengono che la persona accusata abbia detto durante un interrogatorio di essere stata reclutata dai servizi ucraini e di essere arrivata a Mosca seguendo le loro istruzioni.
Avvelenava truppe per sostenere Kiev, 20 anni carcere
Un tribunale militare russo ha condannato un uomo a 20 anni di carcere per aver tentato di avvelenare le truppe a sostegno dell'Ucraina. Lo ha affermato il servizio di sicurezza dell'Fsb. Il tribunale ha ritenuto l'uomo,
residente nella citta' di Barnaul nella regione dell'Altai in
Siberia, colpevole di "tentata aggressione" e "tentato alto tradimento" e lo ha condannato a 20 anni di carcere, ha affermato l'agenzia di stampa statale Ria Novosti, citando l'Fsb in una dichiarazione. "Questo cittadino russo, nato nel 1981, è entrato in contatto con i servizi speciali ucraini tramite i social media" e ha espresso il suo "desiderio di sostenere le forze armate ucraine", si legge nella dichiarazione. "Come dipendente di una mensa, ha tentato di avvelenare i soldati che facevano parte di un contingente mobilitato nell'Altai", filmando il processo per le forze speciali ucraine, si legge.
Card. Zuppi: "Nessuno può mai pensare di controllare una guerra"
"Nessuno può mai pensare di controllare una guerra agevolmente. A un certo punto la guerra ha una logica che ci determina anche al di là della stessa volontà". Lo ha detto il il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, in un colloquio con 'Radio24' e 'Il Sole 24 Ore'.
"A un certo punto la guerra ha una logica che ci determina anche al di là della stessa volontà, perché la guerra è anche molto logica - sottolinea il card. Zuppi - La violenza ha sempre una evoluzione molto geometrica e, se non trova le altre soluzioni, evolve in genere purtroppo sempre al rialzo. Ovviamente poi la preghiera non si esaurisce mai in se stessa, la preghiera è anche il modo con cui inizia un impegno. È dalla preghiera che deve nascere sempre l’impegno per la pace, ciascuno con le proprie responsabilità, come per esempio quella della solidarietà, dell’accoglienza, della vicinanza, garantire perlomeno di poter ridurre le terribili sofferenze che la guerra produce, dall’accogliere in Italia bambini a cui vengono ricostruiti gli arti, ad andare in Ucraina a portare beni che scarseggiano".
Quanto alla bolla di indizione del Giubileo e alla grande attenzione ai carcerati, il card. Zuppi osserva: "E' come far ritrovare al carcere quello per cui è pensato, perché il carcere non è 'lasciate ogni speranza o voi che entrate', come qualcuno tempo fa ha scritto e come oggi anche qualcuno pensa. Il carcere è invece un luogo di speranza, in cui lo Stato aiuta la rieducazione e dove anche i colpevoli trovano consapevolezza ma anche futuro. Tuttavia molte volte non è così e quindi il Papa, come è noto, ha sempre avuto una grandissima attenzione per il carcere e ci ha aiutato sempre a vederlo non come un mondo a parte, ma come una parte del nostro mondo. Senza capire il carcere non capiamo il nostro mondo e viceversa. Questo potrebbe essere il Giubileo della giustizia riparativa, ecco, è come una grande riparazione il Giubileo e ci ricorda che la giustizia deve essere sempre riparativa".
Kiev, nella notte abbattuti 51 droni russi su 81
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 81 droni, 51 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e altri 30 non hanno raggiunto i loro obiettivi: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. I droni intercettati sono stati distrutti nelle regioni di Poltava, Sumy, Kharkiv, Kiev, Zhytomyr, Khmelnytsky, Cherkasy, Kirovohrad, Dnipro e Zaporizhzhia.
Fsb, a uzbeko promessi 100mila dlr e viaggio in Ue
Per l'omicidio del generale russo Igor Kirillov sarebbero stati promessi a cittadino uzbeko appena arrestato 100mila dollari e un viaggio in uno dei paesi dell'Ue. Lo ha spiegato l'Fsb secondo quanto riporta Ria Novosti. "I dipendenti dei servizi speciali ucraini coinvolti nell'organizzazione dell'attacco terroristico verranno trovati e riceveranno una meritata punizione", ha sottolineato anche l'Fsb aggiungendo che il sospettato è stato arrestato nel villaggio di Chernoye, nel distretto di Balashikha e che è accusato di omicidio, attacco terroristico e traffico illegale di armi e munizioni.
Mosca, cittadino uzbeko arrestato reclutato da Kiev
Il comitato investigativo russo ha confermato l'arresto del cittadino uzbeko, 29 anni, sospettato di essere coinvolto nell'assassinio del generale russo. "Un cittadino uzbeko, nato nel 1995, è stato arrestato con l'accusa di aver commesso l'attentato costato la vita al comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica russa, Igor Kirillov, e al suo assistente Ilia Polikarpov", ha affermato il comitato in un comunicato stampa aggiungendo che il giovane sarebbe stato "reclutato dai servizi speciali ucraini".
Mosca: nella notte abbattuti 4 droni ucraini
Le forze russe hanno abbattuto la notte scorsa quattro droni ucraini nelle regioni di Belgorod (2), Bryansk (1) e Kursk (1): lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca.
Guerra Ucraina-Russia, il piano di Trump per arrivare alla pace
Tra poco più di un mese il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbc riporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma "Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno" della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
Zelensky, aiuti da Europa per vincere la guerra non sufficienti
L'Ucraina non riceve aiuti sufficienti per vincere la guerra. Allo stesso tempo, i partner potrebbero rafforzare la capacità di Kiev di produrre e possedere armi moderne, investendo così nella difesa dell'Europa. Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky durante un colloquio diretto con i lettori di Le Parisien, scrive Ukrinform. "Se la guerra continua, questo non significa che ci siano troppi aiuti per l'Ucraina. Al contrario, significa che non ci sono abbastanza aiuti", ha detto sottolineando che l'assistenza all'Ucraina è un investimento per la difesa dell'Europa. "Se l'Ucraina perde, la Russia attaccherà altri Paesi europei, compresi i membri della Nato. È inevitabile. E avanzerà ancora più velocemente, perché si renderà conto di aver sconfitto uno degli eserciti più agguerriti del continente europeo. Dal 2014 e dalle prime occupazioni dei nostri territori, abbiamo acquisito un'esperienza militare che la maggior parte degli eserciti europei non ha", ha spiegato. Secondo Zelensky, i partner dovrebbero investire nel rafforzamento delle capacità dell'Ucraina e condividere le tecnologie. "Dobbiamo avere la difesa aerea più moderna e completa. A volte mi viene detto che l'Occidente non ha la capacità di produrre questi sistemi in tempo perché sono già schierati. Questo è normale. Dateci le licenze! Produrremo le nostre armi, compresi i missili e i sistemi di difesa", ha detto il presidente. Zelensky ha poi affermato dei suoi rapporti con il presidente francese Emmanuel Macron. "Abbiamo un ottimo rapporto. Ci siamo incontrati prima della mia elezione. All'inizio dell'invasione su larga scala, è stato uno dei pochi leader con cui ho parlato quasi ogni giorno al telefono, senza intermediari e protocolli. Parlavamo direttamente delle sfide, di ciò che era necessario fare. Emmanuel ha sempre fatto parte di questa piccola cerchia di cinque o sette leader vicini all'Ucraina", ha detto Zelensky.