Esplora tutte le offerte Sky

Guerra Israele Medio Oriente, Ong: "Ribelli jihadisti alle porte di Hama in Siria"

©IPA/Fotogramma
Medioriente, vacilla tregua fra Israele e Libano
NEWS
Medioriente, vacilla tregua fra Israele e Libano
00:01:49 min

L'Iran è pronto a valutare l'invio di truppe in Siria se il governo di Damasco richiederà formalmente aiuto per far fronte all'offensiva dei ribelli. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Seyed Abbas Araghchi. Violata la tregua in Libano: le forze israeliane hanno colpito 6 villaggi nel sud del Paese, in risposta al lancio di razzi da parte dei miliziani islamici. I ribelli jihadisti filo-turchi sono "alle porte""di Hama, la quarta città della Siria

in evidenza

Vacilla la tregua in Libano. Le forze israeliane hanno colpito 6 villaggi nel sud del Paese, in risposta al lancio di razzi da parte dei miliziani islamici: almeno 9 i morti. Trump chiede il rilascio degli ostaggi a Gaza prima del suo insediamento, minacciando "conseguenze devastanti" per i responsabili.

L'Iran è pronto a valutare l'invio di truppe  in Siria se il governo di Damasco richiederà formalmente aiuto per far  fronte all'offensiva dei ribelli. Lo ha detto il ministro degli Esteri  di Teheran, Seyed Abbas Araghchi.  Intanto  Macron annuncia a Riad  per il 2025 una conferenza per la creazione dello Stato palestinese


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui:

Per tutti gli aggiornamenti segui il live di mercoledì 4 dicembre

Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu

Generale  in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il  primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora  ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le  pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni,  tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare,  aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in  ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due  Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a  Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una  guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Perché l’attacco ad Aleppo in Siria è legato al cessate il fuoco in Libano?

Ong, ribelli jihadisti alle porte di Hama in Siria

I ribelli jihadisti filo-turchi sono "alle porte""di Hama, la quarta città della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Per tutta la giornata ci sono stati intensi scontri tra l'esercito siriano, sostenuta da Iran e Russia, e i jihadisti anti-regime.

Onu, 75 mila persone senza acqua e cibo a Gaza Nord

Settantacinquemila persone a Gaza Nord "non hanno accesso regolare" a cibo, acqua, elettricità e cure, a causa dell'assedio ai villaggi da parte di Israele. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali.

Tregua ancora violata tra Israele e LIbano

Tregua ancora violata tra Israele e LIbano
NEWS
Tregua ancora violata tra Israele e LIbano
00:01:55 min

Israele: Feldstein ai domiciliari, "informai Netanyahu poi Bild"

Dopo più di un mese di detenzione, il tribunale di Tel Aviv ha concesso gli arresti domiciliari a Eli Feldstein, un portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyahu, insieme a un riservista dell'Idf non identificato, accusati di aver fatto trapelare informazioni di intelligence classificate alla stampa estera. Lo riferisce la stampa israeliana, precisando che i procuratori hanno chiesto di ritardare di 48 ore il procedimento e il giudice Alaa Masarwa, ha accettato, ordinando loro però di informare la corte entro le 13 di domani se faranno ricorso. In caso contrario, i due saranno rilasciati ai domiciliari. Durante l'udienza il giudice ha affermato che la procura ha presentato "prove sufficienti" a sostegno delle accuse di trasferimento illecito di informazioni classificate e pubblicazione sui media, ma "deboli" rispetto all'"intento di danneggiare lo Stato". Quest'ultima è l'accusa più grave che può comportare una condanna all'ergastolo. Secondo l'emittente pubblica Kan, Feldstein, durante l'interrogatorio della polizia, ha sostenuto di aver parlato al premier di un documento di intelligence top secret due giorni prima di passarlo al quotidiano tedesco Bild. Una dichiarazione che smentisce lo stesso Netanyahu che in precedenza aveva insistito di aver appreso dell'esistenza del documento classificato dai media


Ong; sale a 602 bilancio delle vittime nel nord della Siria

Il bilancio delle vittime dei combattimenti nel nord della Siria sale a 602. Lo afferma l'Osservatorio siriano per i diritti umani che tiene il conto delle persone uccise nei combattimenti da quando i ribelli jihadisti filoturchi hanno occupato Aleppo

Macron, nel 2025 conferenza con Riad per Stato palestinese

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che nel giugno 2025 presidierà insieme al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman una conferenza sulla creazione di uno Stato palestinese. "Abbiamo deciso di co-presiedere per il prossimo giugno una conferenza per i due Stati (uno israeliano, l'altro palestinese) con l'idea che nei prossimi mesi insieme moltiplicheremo e uniremo le nostre iniziative diplomatiche per portare tutti su questa strada", ha affermato il capo dell'Eliseo ai giornalisti nel suo secondo giorno della visita in Arabia Saudita

Media, gabinetto sicurezza Israele convocato per giovedì

I ministri israeliani del gabinetto politico e di sicurezza sono stati convocati giovedì sera per una discussione a Kirya, il quartier generale delle forze armate a Tel Aviv. E' quanto riferisce su X il giornalista israeliano Barak Ravid e il sito di notizie Yedioth Ahronoth

Siria: colloquio tra Erdogan e Putin

Gli ultimi sviluppi in Siria sono stati al centro di un colloquio telefonico tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ed il suo omologo russo, Vladimir Putin. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Anadolu, precisando che i due leader hanno discusso anche delle relazioni bilaterali.

Comandante Unifil vede responsabile Usa meccanismo tregua

Aroldo Lazaro, alla guida dei caschi blu della missione Unifil nel sud del Libano, ha incontrato l'ambasciatrice Usa a Beirut, Lisa Johnson, e il generale Jasper Jeffers, presidente del meccanismo di controllo del cessate il fuoco. "Abbiamo discusso degli sforzi per aiutare a ripristinare la stabilità e del supporto delle forze di peacekeeping al lavoro del meccanismo", ha affermato in un post su X.

Iran, 'pronti a valutare l'invio di truppe in Siria'

L'Iran è pronto a valutare l'invio di truppe in Siria se il governo di Damasco richiederà formalmente aiuto per far fronte all'offensiva dei ribelli. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Seyed Abbas Araghchi. 

Capo esercito del Libano vede inviata Onu

Il generale Joseph Aoun, comandante delle forze armate libanesi, ha incontrato la coordinatrice delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale National News Agency. I due hanno discusso degli sviluppi regionali e nazionali dopo l'attacco israeliano di ieri in Libano e degli sforzi per far rispettare l'accordo di cessate il fuoco. 

Israeliane e palestinesi tra le 100 donne dell'anno della Bbc

Einav Zangauker, la madre dell'ostaggio Matan, tenuto prigioniero da Hamas a Gaza da 14 mesi, è tra le 100 donne del 2024 della Bbc per il suo attivismo a favore di un accordo per il rilascio dei rapiti. Zangauker è una dei principali sostenitori di un accordo e contro il governo del primo ministro Benyamin Netanyahu. Nella lista della Bbc compaiono anche altre israeliane, palestinesi e una libanese che sono state colpite dalla guerra: la specialista neonatale di Gaza Shireen Abed, che si è presa cura dei neonati e ha formato altri medici durante la guerra; la giornalista, poetessa e influencer della Striscia Plestia Alaqad, l'agronoma palestinese Enas Al-Ghoul, che ha inventato un dispositivo di desalinizzazione utilizzato a Gaza, la fotoreporter libanese Christina Assi, rimasta gravemente ferita in un attacco israeliano, Danielle Cantor, attivista israeliana di sinistra per la solidarietà culturale israelo-palestinese, e Anat Hoffman, fondatrice di Women of the Wall e attivista per il pluralismo religioso.

Netanyahu, 'siamo in cessate il fuoco, la guerra non è finita'

"Al momento siamo in un cessate il fuoco, la guerra non è finita". Lo riporta Haaretz, che cita il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al termine di una riunione di governo nella città settentrionale di Nahariya.

Netanyahu ringrazia Trump per messaggio 'forte' su ostaggi

"Voglio ringraziare il presidente Trump per la sua forte dichiarazione di ieri. È stato un messaggio fermo che chiarisce che c'è una parte responsabile di questa situazione: Hamas". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, all'apertura di una riunione speciale del governo a Nahariya, nel nord dello Stato ebraico.

"Hamas deve rilasciare gli ostaggi. Il presidente Trump ha posto l'attenzione dove deve essere: su Hamas, non sul governo israeliano, come spesso accade qui", ha aggiunto Netanyahu, che ha promesso di fare "tutto il possibile per riportarli indietro e chiunque faccia loro del male ne subirà le conseguenze. Il presidente Trump lo ha sottolineato anche ieri, rafforzando il messaggio". 

Trump ha minacciato che scatenerà "l'inferno" in Medio Oriente se entro il 20 gennaio, giorno in cui si insedierà alla Casa Bianca, gli ostaggi non saranno stati rilasciati.

Governo israeliano si riunisce nel nord, al confine con Libano

Il primo ministro Benyamin Netanyahu all'inizio di una riunione simbolica del governo a Nahariya, nel nord di Israele, vicino al confine con Libano martellato per 14 mesi dai razzi di Hezbollah, ha dichiarato che il Paese "non tornerà alla situazione del 6 ottobre". "Ieri c'è stata una violazione grave della tregua (da parte di Hezbollah), in risposta abbiamo attaccato più di 20 obiettivi e siti in Libano. Siamo impegnati con la tregua, ma non tollereremo violazioni dell'altra parte", ha detto. "Siamo riuniti a Nahariya. Vogliamo inviare un messaggio chiaro al Nord: apprezziamo la determinazione dei residenti e dei leader; siamo impegnati a riportare i residenti a casa in sicurezza. Siamo impegnati a riportare il Nord a com'era, e anche di più. Vogliamo un Nord vivace, dinamico, con il recupero dei villaggi, con l'industria, con il turismo, e ancora oltre rispetto a com'era. A tal fine, il governo presenterà a breve, un programma sistematico e completo", ha aggiunto Netanyahu.

Libano, al via reclutamento per nuovi soldati da inviare al sud

Oggi fino al 3 gennaio prossimo l'esercito libanese ha lanciato una campagna di reclutamento di soldati nel quadro dell'accordo di cessate il fuoco con Israele e che prevede lo schieramento di migliaia di uomini nel sud del Libano al posto degli Hezbollah.  L'annuncio del reclutamento da parte del comando dell'esercito è stato diffuso dai media libanesi e precisa che si tratta di un reclutamento "volontario" per candidati che "soddisfano le condizioni" definite. 

Smotrich, Idf resterà a Gaza per periodo prolungato

"L'Idf rimarrà a Gaza per un periodo prolungato per garantire la sicurezza". Lo ha affermato il ministro delle Finanze israeliano e leader dell'estrema destra, Bezalel Smotrich, in un'intervista alla radio pubblica Kan. Per il leader di Sionismo religioso, il controllo operativo a lungo termine su Gaza è stato definito come un obiettivo di guerra ed è essenziale per prevenire minacce a Israele. La governance militare di Gaza, ha aggiunto, costerà "qualche centinaio di milioni di shekel" e non i 25 miliardi stimati, ha sostenuto Smotrich.

Israele: arrestato un comandante polizia Israele in Cisgiordania

E' Avishai Mualem, comandante dell'Unita' centrale della polizia israeliana in Cisgiordania, l'ufficiale di alto rango arrestato con il sospetto di corruzione. E' quanto ha rivelato il tribunale distrettuale di Gerusalemme che finora aveva tenuto coperto il nome. Oltre a lui, e' stato fermato per essere interrogato il capo della polizia penitenziaria, Kobi Yaakobi, mentre un altro ufficiale, un sovrintendente, è stato arrestato e poi mandato ai domiciliari. Anche Yaakobi è stato rilasciato ma sottoposto a misure restrittive. Molti dettagli del caso restano coperti dalla censura giudiziaria, ma riguarderebbe tentativi dei funzionari di avvantaggiare il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir con informazioni riservate in cambio di promozioni. L'accusa in particolare sarebbe di corruzione di pubblico ufficiale, abuso di fiducia, divulgazione di informazioni riservate e abuso di autorità di polizia. 

Siria: media, Israele teme che armi chimiche finiscano a ribelli

Israele teme che missili e armi chimiche possano finire nelle mani dei ribelli siriani alla luce della loro conquista di basi militari durante l'offensiva in corso in Siria contro l'esercito regolare. La stessa preoccupazione riguarda anche le milizie filo-iraniane arrivate nel Paese per combattere al fianco delle truppe del presidente Bashar al-Assad. L'accesso a simili armamenti sensibili rappresenterebbe una minaccia significativa per lo Stato ebraico. E' quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, secondo il quale l'Idf ritiene che in caso lo scenario si

avveri, lo Stato ebraico dovrà intervenire con "misure preventive" in "un'operazione che potrebbe avere un impatto sulla Siria e sull'intero Medio Oriente". Haaretz ricorda che dopo la rimozione dalla Siria della maggior parte delle armi chimiche dieci anni fa grazie a un accordo internazionale, nelle mani di Assad restano le conoscenze accumulate negli anni. Ieri, il portavoce dell'Idf Daniel Hagari, in un'intervista a Sky News Arabic, ha avvertito che le forze armate israeliane stanno "monitorando attentamente quanto sta accadendo in Siria".

Riappare ambasciatore Iran ferito in attacco cercapersone

riapparso in pubblico l'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, che era rimasto ferito nell'attacco a metà settembre con l'esplosione di migliaia di cercapersone di Hezbollah. Lo riferisce Times of Israel. Tornato nel Paese dei Cedri nei giorni scorsi dopo essersi sottoposto a cure nella Repubblica islamica, Amani ha visitato il luogo a Beirut dove il 27 settembre è stato ucciso in un raid israeliano il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, insieme ad altri alti esponenti del gruppo sciita filo-Teheran. Israele dovrebbe ricevere per il suo atto "la più alta onorificenza per sabotaggio, terrorismo, sangue e uccisione di civili", ha commentato l'ambasciatore.

Libano a Usa e Francia, fate rispettare tregua a Israele

I vertici libanesi hanno esortato Usa e Francia a fare pressioni su Israele affinché' rispetti il cessate il fuoco, dopo decine di operazioni militari sul suolo libanese che Beirut ha denunciato come violazioni. E' quanto riferisce Reuters, citando due importanti fonti politiche libanesi. Washington e Parigi fanno parte del meccanismo di controllo dell'applicazione della tregua. Il primo ministro ad interim libanese Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri, stretto alleato di Hezbollah, hanno parlato con funzionari della Casa Bianca e della presidenza francese ieri sera e hanno espresso preoccupazione per la tenuta della tregua. Ieri sia Francia che Usa hanno avvertito che ci sono state violazioni e hanno esortato tutte le parti a rispettare il cessate il fuoco.

Media: "Operazione Idf vicino Nablus, spari dentro l'ospedale" (2)

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, l'Idf ha fatto irruzione nell'ospedale di Tubas, Cisgiordania, arrestando diversi residenti palestinesi, tra cui un medico, dopo averli aggrediti. L'esercito, riferisce Wafa, ha circondato l'ospedale, dopo aver bombardato un'auto all'ingresso del villaggio di Aqaba, uccidendo due palestinesi. 

Media: "Operazione Idf vicino Nablus, spari dentro l'ospedale"

Le forze dell'Idf stanno operando a Tubas e in altri villaggi della zona di Nablus, in Cisgiordania, dove hanno arrestato presunti terroristi nelle vicinanze dell'ospedale della città. Fonti ;;palestinesi hanno riferito che c'è stato uno scontro a fuoco all'interno dell'ospedale dove una persona è stata ferita dai militari israeliani. Lo riferisce Ynet. 

Hamas: "Bilancio Gaza è di 44.502 morti e 105.454 feriti"

Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 44.502 persone sono state uccise in quasi 14 mesi di guerra nella Striscia. Il bilancio include 36 morti nelle ultime 24 ore, secondo il ministero, secondo il quale i feriti finora sono 105.454.

Katz: "Se tregua crolla penetreremo più in profondità"

Se il cessate il fuoco dovesse crollare, Israele penetrera' piu' in profondita' in Libano e non farà più distinzioni tra esercito regolare ed Hezbollah. E' l'avvertimento lanciato dal ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. "Se torniamo in guerra, agiremo con maggiore forza e penetreremo più a fondo e... non ci sarà immunità per lo Stato del Libano", ha affermato durante un tour del confine settentrionale di Israele, aggiungendo che "fino ad ora, abbiamo fatto una distinzione tra Libano e Hezbollah... non sarà più cosi'".

Tajani: "Abbiamo nominato un ambasciatore italiano in Yemen"

"Per sostenere il governo legittimo in Yemen, nell'ultimo Consiglio dei ministri abbiamo deciso di nominare un ambasciatore d'Italia per dare un segnale di vicinanza alle autorità legittime del Paese che sono alleate dei Paesi del Golfo, mentre come sapete la guerra tra Houthi e Arabia Saudita è durata molto tempo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Bruno Vespa all'Assemblea generale di Alis. "Quando l'Iran si renderà conto che non sarà conveniente continuare ad attaccare allora smetteranno anche gli Houthi", ha spiegato Tajani. 

Katz: "Se torniamo in guerra andremo più a fondo in Libano"

Se l'esercito libanese non farà rispettare la propria parte dell'accordo di cessate il fuoco si ritornerà in guerra e Israele si spingerà più a fondo in Libano: lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz. "L'esercito libanese deve far rispettare la propria parte dell'accordo di cessate il fuoco, tenere Hezbollah lontano, oltre il fiume Litani e  smantellare tutte le sue infrastrutture", ha affermato Katz. "Se non lo faranno e il cessate il fuoco finirà, allora la realtà sarà molto chiara. Se torniamo in guerra, agiremo con forza, andremo più a fondo in Libano", ha avvertito. 

Idf: "A Gaza eliminati terroristi coinvolti nell'7 ottobre"

Durante le operazioni in corso nel centro della Striscia di Gaza, l'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso diversi terroristi in attacchi mirati. "Tredici mesi dopo, stiamo ancora eliminando i terroristi che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre", ha riferito l'Idf su X. "L'Idf continuera' ad operarsi per localizzare ed eliminare i terroristi che conducono attivita' terroristiche contro i civili di Israele e coloro che sono coinvolti nel massacro del 7 ottobre", assicurano le forze armate israeliane. In base alle informazioni diffuse dall'Idf su X, con tanto di foto dei presunti terroristi, gli ultimi uccisi a Gaza sono stati Abd Abu-Awad Yusri, Maaz al-Hur, Marzouk al-Hur, Abd al-Razzeq, Maad Abu-Garboua, Ahmed Zahid e Omar Abu-Abdallah. 

Idf: "Raid contro una cellula di terroristi in Cisgiordania"

L'Idf ha riferito di aver effettuato un attacco con droni contro una cellula di uomini armati nel villaggio di Aqabah, nella Cisgiordania settentrionale. ll ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese ha reso noto che nel raid ci sono stati due morti e un ferito. 

Nyt: Mosca e Teheran pro-Assad "potrebbero non bastare"

"Russia e Iran, i più stretti alleati di Damasco, sono impegnati a sostenere il presidente siriano Bashar al-Assad, inviando aerei da guerra ed esprimendo il loro sostegno diplomatico, mentre le forze governative tentavano di respingere una sorprendente avanzata dei ribelli". Lo scrive il New York Times chiedendosi, in un'articolata analisi a firma di DiViviana Yee, se la retorica unita all'invio di armi "sarà abbastanza per fermare i ribelli, soprattutto perché nessuno dei due Paesi si e' impegnato a inviare truppe di terra". Secondo i media statali siriani e l'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra - entrambi citati dal Nyt - i jet da combattimento russi e siriani hanno finora colpito obiettivi in tutto il territorio conquistato dai ribelli nel nord-ovest della Siria, uccidendo sia civili che combattenti. "Tuttavia, prosegue la giornalista, i ribelli sembrano continuare la loro avanzata attraverso Aleppo, un tempo la più grande città della Siria, e le aree circostanti, combattendo le forze pro-Assad per conquistare altro territorio nella provincia di Hama, nella Siria occidentale" e "non è chiaro quanto supporto possano fornire gli alleati, oggi indeboliti, della Siria". Secondo il giornale, insomma, gia' il fatto che questo mosaico di forze ribelli, in pochissimi giorni, sia riuscito a prendere il controllo di una vasta distesa di territorio governativo sta confermando "le debolezze della partnership che aveva aiutato al-Assad a sopravvivere ad anni di conflitto". Russia e Siria, hanno sostenuto il dittatore siriano, con aiuti diplomatici e militari gia' dal 2011, da quando cioè la ribellione comincio' a minacciare nel 2011 il suo governo autocratico.

Tajani: "Tregua difficile da mantenere ma fare di tutto"

"La tregua regge e deve reggere. È difficile da mantenere ma dobbiamo fare di tutto affinché continui questo cessate il fuoco (in Libano) per arrivare poi a una tregua a Gaza". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto a margine dell'Assemblea Generale Alis, all'Auditorium della Conciliazione a Roma.

Katz: "No distinzioni tra Hezbollah e Libano se tregua non regge"

L'esercito israeliano ''non farà distinzione'' tra i miliziani di Hezbollah e i militari libanesi nel caso in cui l'accordo per il cessate il fuoco non dovesse reggere. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz all'emittente Channel 12 sostenendo che ''l'esercito libanese ha la responsabilità di far rispettare l'accordo sul cessate il fuoco''.

"Se il cessate il fuoco crolla, il Libano non avrà più deroghe. Faremo rispettare l'accordo con la massima risposta e tolleranza zero. Se finora abbiamo fatto distinzioni tra Libano e Hezbollah, non sarà più così", ha detto Katz.

Raid in Cisgiordania, due morti. Idf: "Erano terroristi"

Due persone sono morte e una terza è rimasta ferita in un attacco compiuto dall'IDF con un drone contro nei pressi del villaggio di Aqabah, nella Cisgiordania settentrionale. Secondo fonti palestinesi, le vittime erano a bordo di un'auto. L'esercito isareliano ha dichiarato di aver preso di mira una cellula terroristica.

Rutte: "Oggi re Giordania ospite Ministeriale Nato"

Nel quartier generale della Nato a Bruxelles "questo pomeriggio accoglieremo Sua Maestà, re Abdullah II di Giordania, nella nostra riunione. E' stato ospite molte volte alla Nato, ma è la prima volta che parteciperà alla Ministeriale Esteri". Lo dice il segretario generale della Nato Mark Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles. La Giordania, aggiunge, "è uno dei partner più importanti della Nato nel Medio Oriente: apriremo presto un ufficio di collegamento ad Amman. Si tratta di un passo importante per rafforzare le nostre relazioni nella regione. Sono grato al re per la sua presenza". 

Idf: "In attacchi a Gaza uccisi anche terroristi del 7 ottobre"

L'Idf ha fatto sapere che una recente serie di attacchi nel centro di Gaza sono stati uccisi numerosi terroristi di Hamas, di cui almeno sette che avevano partecipato all'assalto del 7 ottobre. L'esercito ha rivelato i nomi dei terroristi coinvolti nel massacro che sono stati eliminati: Abd al-Razak, della Forza Nukhba, Marzouk Alhor, Abd Abu Awd Yusri,  Omar Abu Abdullah, Ahmed Zahad, dellaa Nukhba e Maad Abu Gharbua. L'Idf ha dichiarato che sono state effettuate diverse incursioni nell'area del corridoio Netzarim, durante le quali sono stati demoliti edifici utilizzati da Hamas. Durante i raid sono state trovati arsenali. 

Media: "Raid israeliano su strada per aeroporto a Damasco"

Un attacco aereo israeliano ha preso di mira un'auto sulla strada che porta all'aeroporto internazionale di Damasco. Lo riporta l'agenzia di stampa statale siriana Sana. 

Siria, si accende il fronte est tra filo-Usa e filo-Iran

Nel contesto dell'inasprimento del conflitto siriano si è riacceso nelle ultime ore il fronte orientale dove sono presenti forze filo-Usa e forze filo-iraniane a sostegno di rispettivi clienti armati locali. Secondo fonti sul terreno, a conferma di quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, le forze filo-Usa guidate dal Pkk curdo e da tribù arabe cooptate dagli americani tentano di conquistare sette località a est del fiume Eufrate sotto controllo delle milizie filo-iraniane e di altri clan tribali vicini invece all'Iran. Gli scontri sono ancora in corso. 

Media: "Idf ha attaccato un villaggio libanese nel sud"

Il media libanese al Manar, vicino a Hezbollah, ha riferito che l'Esercito israelinao (Idf) ha attaccato con un drone il villaggio di Beit Leaf, nel sud del Paese. 

Fonti: "Pressioni Usa su Israele-Libano, non violate la tregua"

Gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Israele e affinché si astenga da "risposte non proporzionate" e sul Libano per evitare che Hezbollah intensifichi gli attacchi mettendo a repentaglio il cessate il fuoco. Lo riferiscono fonti israeliane ai media locali. Ieri sera l'Idf ha lanciato un'ondata di attacchi aerei in Libano dopo che Hezbollah ha sparato due colpi di mortaio nella zona del Monte Dov, per la prima volta da quando è entrata in vigore la tregua. 

Accordo Hamas-Fatah per governare Gaza dopo la guerra (2)

Il movimento islamico palestinese Hamas e Fatah, il partito del presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, hanno concordato di formare un comitato responsabile dell'amministrazione della Striscia di Gaza dopo la guerra, ha appreso l'Afp dai negoziatori di entrambe le parti. Dopo i colloqui al Cairo sotto l'egida delle autorità egiziane, i due gruppi palestinesi hanno approvato un progetto di accordo che dovrà essere convalidato da un decreto presidenziale di Abbas, secondo un membro della squadra negoziale di Hamas e un altro di Fatah. Secondo il testo del progetto visionato dall'Afp il comitato, composto da dieci a quindici personalità non affiliate all'uno o all'altro movimento, avrebbe autorità su tutte le questioni relative agli aiuti umanitari, all'istruzione, alla sanità, all'economia e alla ricostruzione. 

Accordo Hamas-Fatah per governare Gaza dopo la guerra

Hamas e Fatah hanno raggiunto un accordo sulla formazione di un comitato congiunto per amministrare Gaza dopo la guerra. Lo hanno riferito alcune fonti all'Afp. 

Canada inserisce gli Houthi dello Yemen in lista organizzazioni terroristiche

Il Canada inserisce gli Houthi dello Yemen, il gruppo Ansarallah, nell'elenco delle organizzazioni terroristiche. "L'inserimento di Ansarallah nella lista delle organizzazioni terroristiche contribuisce al nostro impegno per combattere il terrorismo a livello globale e ad allineare il Canada con i nostri degli alleati", afferma in una nota il ministro della Pubblica sicurezza, Dominique LeBlanc.

Gli Houthi controllano ampie aree del nordovest dello Yemen, oltre alla capitale Sana'a. Le autorità canadesi sottolineano come il gruppo dal novembre dello scorso anno abbia "contribuito al caos in Medio Oriente con numerosi attacchi" nel Mar Rosso e non solo, oltre a quelli contro Israele. "Ansarallah - si legge nella nota - è anche strettamente legato alla Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione e a Hezbollah", considerati organizzazioni terroristiche dal Canada.

Iran: "Siamo al fianco della Siria contro il terrorismo"

"Come sempre, l'Iran è al fianco del popolo siriano, del governo e dell'Esercito nella loro lotta contro il terrorismo, ed è pronto ad assistere e sostenere la de-escalation regionale attraverso il dialogo e la diplomazia". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un messaggio su X. Il ministro ha parlato di "importanti colloqui" avuti nei giorni scorsi con il presidente siriano Bashar Al-Assad a Damasco e ha definito "diretta e costruttiva" la conversazione di ieri con il suo omologo turco, Hakan Fidan, ad Ankara. "Tutti concordano: nessuno trae vantaggio da un'altra guerra in Siria. Il conflitto comporta una ricaduta del terrorismo garantita al 100% sull'intero vicinato", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran.

Media: "Delegazione Israele andrà al Cairo per colloqui su ostaggi"

Una delegazione israeliana si recherà nei prossimi giorni al Cairo per partecipare ai colloqui finalizzati al rilascio degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo scrivono i media israeliani citando il quotidiano Al-Akhbar vicino a Hezbollah.

Media: "Accordo Fatah-Hamas per comitato per amministrare la Striscia di Gaza" (2)

Al-Araby Al-Jadeed scrive di avere una copia del documento concordato al Cairo con l'accordo per la costituzione del comitato, composto da palestinesi, per il dopoguerra a Gaza.

Ieri il Cairo aveva confermato la presenza di delegazioni di Fatah e Hamas nella capitale egiziana per colloqui con l'obiettivo di "arrivare rapidamente a un'intesa" riguardo "la gestione delle attività quotidiane nella Striscia di Gaza sotto controllo totale dell'Autorità palestinese".

Gaza finì nel 2007 in mano a Hamas. Israele, che porta avanti una campagna militare contro il gruppo nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, rifiuta qualsiasi futuro ruolo per Hamas a Gaza.

Media: "Da soldati Israele detenzioni arbitrarie e abusi a Hebron"

Soldati israeliani di stanza nella città occupata di Hebron, in Cisgiordania, hanno intensificato una campagna di detenzioni arbitrarie, violenze e abusi contro i palestinesi: è quanto emerge da interviste del Guardian ai residenti colpiti e da una nuova ricerca del gruppo per i diritti umani B'Tselem. Tre persone hanno raccontato di essere state sequestrate per strada mentre svolgevano le loro attività quotidiane con dubbi pretesti, come foto di bandiere palestinesi trovate sui loro telefoni cellulari o accuse di lancio di pietre, riporta oggi il quotidiano britannico. I tre sono stati ammanettati, bendati e portati nelle vicine postazioni militari, dove sono stati sottoposti ad abusi mentali e fisici per ore. Un uomo di 60 anni, Bader a-Tamimi, ha detto di essere stato colpito al torso e sbattuto contro un muro dopo aver chiesto ai soldati di smettere di distruggere la merce nel suo negozio di souvenir. Quanto constatato dal Guardian conferma i risultati di un nuovo rapporto del B'Tselem basato su più di 20 testimonianze simili raccolte a Hebron, dove si trova una forte presenza dell'esercito israeliano, tra maggio e agosto. Secondo il gruppo, infatti, dal 7 ottobre 2023 c'è stato un cambiamento nella portata, nel tipo e nella gravità della violenza inflitta dalle forze israeliane ai palestinesi in Cisgiordania. In più di un incidente, i soldati hanno registrato o trasmesso in streaming gli abusi, apparentemente noncuranti delle ripercussioni. Il rapporto ritrae quello che il direttore esecutivo del B'Tselem con sede a Gerusalemme, Yuli Novak, ha definito un "quadro scioccante delle norme comportamentali violente dei soldati israeliani".

Media: "Accordo Fatah-Hamas per comitato per amministrare la Striscia di Gaza"

Fatah e Hamas hanno concordato l'istituzione di un comitato congiunto per la gestione della Striscia di Gaza, dopo una proposta con la mediazione dell'Egitto. Lo scrive il giornale israeliano Haaretz, secondo cui l'accordo è arrivato i colloqui al Cairo che si sono conclusi ieri e prevede che la commissione si occupi degli aiuti umanitari, anche della distribuzione, dell'amministrazione civile di Gaza e della supervisione della ricostruzione della Striscia e del valico di Rafah, al confine tra l'enclave palestinese e l'Egitto.

E' atteso un decreto da parte del leader palestinese Mahmoud Abbas per la creazione del comitato, che sarà subordinato al governo palestinese per quanto riguarda le questioni amministrative, finanziarie e giuridiche. Sarà composto, secondo la stampa araba, da dieci, quindici persone, anche tecnici.

Onu: in Siria quasi 50mila sfollati in pochi giorni

L'escalation del conflitto nel nord-ovest della Siria ha causato la fuga di quasi 50mila persone nel giro di pochi giorni. Lo ha dichiarato l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), evidenziando una situazione in rapida evoluzione. "Al 30 novembre, più di 48.500 persone erano sfollate, un forte aumento rispetto alle 14mila registrate il 28 novembre", ha dichiarato l'Ocha, il cui responsabile Tom Fletcher ha espresso preoccupazione sulla X per la situazione di 'decine di migliaia di persone' in procinto di fuggire. 



Libano, 9 morti nei raid israeliani in villaggi nel sud

Il ministero della sanità libanese ha riferito che i raid israeliani di stanotte su due villaggi del sud hanno provocato almeno nove morti. In particolare nel villaggio di Haris si contano 5 morti e 2 feriti, secondo un primo bilancio. A Tallousa altre 4 vittime e un ferito, si riporta in un comunicato. 

Onu: 580 mila persone rientrano a casa in Libano

Nelle prime ventiquattro ore seguite all'inizio del cessate il fuoco, quasi 580 mila persone hanno cominciato a rientrare a casa. Lo riporta l'International Organization for Migration. Quasi il 90 per cento degli sfollati ha lasciato i rifugi. Restano nei campi di accoglienza piu' di 22 mila persone. 

Mondo: I più letti