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Guerra Ucraina Russia, dagli Usa nuovo pacchetto di armi da 725 milioni per Kiev

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Ucraina, Scholz incontra Zelensky a Kiev
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Ucraina, Scholz incontra Zelensky a Kiev
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Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina da 725 milioni di dollari che comprende una seconda tranche di mine antiuomo e razzi di precisione e altre munizioni. La Germania fornirà all'Ucraina nuovi aiuti militari per un valore di 650 milioni di euro: lo ha reso noto Scholz, giunto a Kiev per una visita non annunciata. Anche il presidente del Consiglio Europeo Costa e l'alto commissario Ue Kallas sono stati a Kiev nelle scorse ore

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Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina da 725 milioni di dollari che comprende una seconda tranche di mine antiuomo e razzi di precisione e altre munizioni. Il Segretario di Stato, Antony Blinken, ha detto in una dichiarazione che il pacchetto fa parte degli sforzi "per garantire all'Ucraina le capacita' necessarie per difendersi contro l'aggressione russa".

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato in Ucraina per una visita a sorpresa per riaffermare il sostegno di Berlino a Kiev nella sua lotta contro la Russia. Confermando che la Germania fornirà all'Ucraina nuovi aiuti militari per un valore di 650 milioni di euro.

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e l'alto commissario Ue Kaja Kallas sono entrati in carica sul suolo ucraino, recandosi nelle scorse ore in visita a Kiev. Costa, nel corso della sua prima conferenza stampa da rappresentante dei 27 Paesi membri dell'Ue, è stato chiaro: "Saremo al vostro fianco fino a quando sarà necessario". 

Volodymyr Zelensky, ora che la parola tregua ha iniziato a fare capolino nel discorso pubblico, ha messo le cose in chiaro: "Il cessate il fuoco sarà possibile solo se riceveremo prima le armi necessarie per difenderci e l'invito ad entrare nella Nato, che è fondamentale per la nostra esistenza". 


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Guerra, quale sarebbe la possibile risposta Usa a un attacco nucleare russo

È dal 24 febbraio 2022, giorno d’inizio dell’invasione russa in Ucraina, che ciclicamente si torna a parlare del possibile peggioramento del conflitto con l’utilizzo di armi nucleari. Negli ultimi giorni i toni si sono alzati ancora una volta. Prima Mosca ha lanciato il missile balistico ipersonico Oreshnik sul suolo ucraino, poi ne ha annunciato “la produzione in serie”, con il presidente russo Vladimir Putin che continua a parlare di una guerra ormai diventata “globale”. Resta però sempre la speranza che il Cremlino stia solo cercando di spaventare i suoi avversari. Ma se così non fosse? Quale potrebbe essere la risposta all’utilizzo di armi nucleari da parte della Russia? LE IPOTESI


Cos'è il nuovo missile ipersonico russo Oreshnik e dove può colpire in Europa

Una nuova arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, ad oltre mille giorni dall'inizio del conflitto. È il missile balistico ipersonico Oreshnik, di medio raggio. Lo ha annunciato Vladimir Putin, che ha poi confermato come il missile verrà testato nuovamente in combattimento e che non può essere intercettato, definendola un'arma unica. Il leader russo ha anche annunciato la produzione in serie dell'Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe ha confermato che questa nuova arma può colpire "in tutto il territorio europeo". Vediamo le caratteristiche del missile Oreshnik e quando è stato utilizzato. DI COSA SI TRATTA


Guerra Russia-Ucraina: chi è Kim Yong-bok, il generale nordcoreano al servizio di Mosca

Sono quasi 11mila i soldati nordcoreani che sono stati schierati nel Kursk, in Russia. A dirlo è la Bbc, che cita il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha dichiarato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre, dopo aver completato l'addestramento di adattamento nella Russia nordorientale. Ha anche confermato che la Corea del Nord ha spedito altre forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. IL PROFILO


Ucraina: da Usa nuovo pacchetto di aiuti militari da 725 milioni di dollari

Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari dal valore di 725 milioni di dollari. Secondo fonti del Dipartimento di Stato Usa, tra gli aiuti sono previsti sistemi anti-droni e munizioni per il sistema di razzi di artiglieria ad alta mobilità. Sul campo di battaglia questo potrebbe tradursi in un maggior numero di missili a lungo raggio.

Il nuovo pacchetto di aiut comprende anche un numero maggiore di mine antiuomo su cui l'Ucraina conta per rallentare le forze di terra russe e nordcoreane nella regione russa di Kursk.

Ucraina, 20 anni dalla Rivoluzione Arancione del 2004: cosa accadde

Vent’anni fa scoppiava la Rivoluzione arancione nelle piazze di Kiev: la causa era il contestato risultato elettorale che aveva visto vincere alle elezioni presidenziali il candidato filorusso Viktor Janukovich ai danni del leader dell’opposizione Viktor Juščenko. Le proteste incendiarono il Paese per 13 giorni fino alla mancata convalida del voto da parte della Corte Suprema ucraina. LEGGI QUI


Guerra Ucraina, cosa sono e come funzionano le mine antiuomo in arrivo dagli Stati Uniti

Mentre ancora si discute del via libera di Biden all'utilizzo di missili ATACMS da parte di Kiev sul suolo russo, scoppia una nuova polemica sulla decisione degli Stati Uniti di procedere con la fornitura all'Ucraina di mine antiuomo, capaci di uccidere e mutilare indiscriminatamente militari e civili. COSA SONO


Russia, nuovo fronte in Siria. Gli effetti sul conflitto in Ucraina e sulle trattative

Vacilla la tenuta del sistema di potere siriano, incarnato dal presidente Bashar al-Assad e per anni puntellato dagli sforzi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. Da giorni continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. Ma questo scenario che impatto avrà sul conflitto tra Mosca e Kiev? COSA SAPPIAMO

Ucraina, Scholz incontra Zelensky a Kiev
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Kosovo: mai un simile attacco in Europa al di fuori di Ucraina

"Un attacco così grave contro l'infrastruttura di uno Stato democratico non c'era ancora mai stato al di fuori dell'Ucraina in Europa. La Serbia non è la Russia, ma la Serbia copia le strategie russe e le traspone nel contesto regionale". Lo ha detto la vicepremier e ministro degli Affari Esteri kosovara, Donika Gërvalla-Schwarz, in un'audizione della Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo convocata per discutere dell'attacco alle infrastrutture critiche nel nord del Kosovo nei giorni scorsi.  La ministra ha poi ricordato il fallito attentato del settembre dello scorso anno nel nord del Kosovo, accusando Belgrado di aver cercato di "operare un intervento militare in un Paese con una forte presenza Nato". "Una decisione così grave è difficile che sia avvenuta senza un coordinamento con la Russia", ha detto, aggiungendo che Mosca è "profondamente coinvolta nelle strutture della Serbia, non soltanto nell'economia, ma anche nei servizi di intelligence e nel ministero della Sicurezza". "Quattrocento soldati Nato hanno permesso che non ci fosse un intervento come avvenuto in Crimea", ha spiegato. "Questa non è tensione etnica, non è una lotta tra serbi e kosovari. Ciò che avviene da anni - ha concluso - è una continua escalation, un continuo confronto volto a testare ciò che l'Occidente è disposto ad accettare".

Fonti: capitali europee riflettono su truppe in Ucraina

"È logico che in molte capitali sia in corso una pianificazione militare perché sappiamo tutti che se dovesse esserci un accordo per il cessate il fuoco, la prima cosa che l'Ucraina chiederà saranno le garanzie di sicurezza".

Lo fa sapere un'alta fonte diplomatica alleata. "E potrebbe prendere la forma con la presenza di truppe sul terreno. Bene. Di quali Paesi? C'è una buona possibilità che, alla luce della condivisione del peso con gli Usa, siano europee. Quindi sì, le capitali stanno riflettendo perché è prudente pianificare. Ma non c'è alcuna discussione in corso nelle comunità della Nato", afferma. 

Fonti Nato, nessun invito all'Ucraina nei prossimi giorni

Alla ministeriale Esteri della Nato non ci sarà "nessun accordo" per invitare l'Ucraina nell'Alleanza. Lo afferma un'alta fonte diplomatica alleata. L'ipotesi di un primo ok da parte dei ministri è stata evocata anche dal presidente Volodymyr Zelensky. "Ma non funziona così", ha detto la fonte. "Perché se tutti i ministri degli Esteri dei 32 Paesi decidono di raccomandare ai leader d'invitare l'Ucraina allora la decisione è già stata presa. Ed è una decisione davvero storica. Penso però che nel periodo che precede il vertice dell'Aia la discussione si intensificherà e si discuterà se farlo o meno", aggiunge. 

Fonti: Kiev chiede 120 miliardi per la guerra nel 2025

L'Ucraina ha indicato agli alleati che per il 2025 ha bisogno di "almeno 120 miliardi di dollari" per poter continuare la resistenza contro la Russia e iniziare a costruire una "forza di deterrenza strategica" per evitare che Mosca invada di nuovo il Paese in futuro. Lo dice all'ANSA una fonte militare qualificata che ha richiesto l'anonimato per discutere di questioni riservate. La cifra è molto superiore ai 40 miliardi di euro concordata - ma senza vincoli - al summit della Nato di Washington. Non è chiaro, al momento, se Kiev consideri i 50 miliardi erogati grazie all'accordo del G7 all'interno del perimetro o si tratti di fondi aggiuntivi. La questione potrebbe essere discussa al prossimo Consiglio Nato-Ucraina, che si terrà domani a Bruxelles e al quale parteciperà il ministro degli Esteri Andrii Sybiha. 

Kiev: la Russia ha lanciato almeno 60 missili nordcoreani

Un portavoce militare ucraino ha detto oggi a Radio Free Europe/Radio Liberty che la Russia ha lanciato almeno 60 missili balistici forniti dalla Corea del Nord durante la guerra, lanciati da Mosca nel febbraio 2022. "La loro precisione, in linea di principio, non è molto elevata. Sappiamo che la tecnologia con cui sono stati fabbricati è obsoleta", ha detto Andrii Cherniak, portavoce dell'intelligence militare, rispondendo alle domande sulla probabilità che la Russia utilizzi missili balistici Kn-23.

Zelensky a Scholz: "Sua telefonata a Putin non ci rafforza"

Volodymyr Zelensky torna a criticare Olaf Scholz, questa volta di persona, per la telefonata fatta a Vladimir Putin il mese scorso, dopo quasi due anni di assenza di contatti.  E lo fa nella conferenza stampa congiunta a Kiev, dove il cancelliere tedesco è arrivato a sorpresa questa mattina. "Penso che dopo la prima conversazione arriva la seconda, la terza, la quinta, perché ogni leader vuole assumere l'iniziativa - ha denunciato il presidente ucraino - Non penso che questo rafforzi l'Ucraina".


Zelensky chiede a Scholz missili lungo raggio tedeschi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di stare ancora parlando con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in visita a Kiev, della consegna di missili Taurus in grado di colpire il territorio russo, cosa che Berlino si rifiuta di fare per paura di
un'escalation da parte di Mosca.

Premier Georgia: la protesta è finanziata dall'estero

Il premier georgiano Irakli Khobadidze ha affermato che non ci sarà "nessuna rivoluzione", accusando la protesta di essere finanziata "dall'estero".

Scholz: "Putin vuole ucraini congelino, non lo permetterò"

Vladimir Putin vuole che "la gente in Ucraina congeli, ma la Germania non lascerà che questo accada questo inverno". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Kiev in conferenza stampa con Volodymyr Zelensky.

Zelensky a Scholz: "Grati per il sostegno della Germania"

"Il Cancelliere federale Olaf Scholz è in Ucraina e questa è la prima visita bilaterale di un Cancelliere tedesco in più di due anni", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Siamo grati alla Germania per tutto il sostegno che ci ha fornito. La Germania è leader in Europa nell'aiutare l'Ucraina e questo ci aiuta a difenderci dall'aggressione e dal terrore russo. Abbiamo iniziato il nostro incontro visitando i nostri soldati che sono stati feriti nelle battaglie contro l'occupante e che sono in cura e in riabilitazione. Insieme, stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare al più presto una pace giusta per l'Ucraina e quindi la sicurezza per l'intera Europa".

Cremlino a Trump: "Controproducente minaccia dazi a Brics"

I tentativi di Washington di costringere altri paesi a utilizzare il dollaro potrebbero spingerli a passare ai pagamenti nelle valute nazionali, lo ha detto ai giornalisti il portavoce presidenziale Dmitry Peskov commentando le minacce del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi al 100% ai paesi Brics se non abbandoneranno il progetto di creare una valuta alternativa. "Se gli Stati Uniti usassero la forza, come si suol dire, a livello economico, o qualche tipo di influenza per costringere i paesi a usare il dollaro, ciò probabilmente rafforzerebbe ulteriormente queste tendenze verso la transizione alle valute nazionali", ha detto Peskov citato da Ria Novosti. Ha osservato che non si tratta solo dei Brics: sempre più stati stanno iniziando a passare alle valute nazionali. Per questi paesi il dollaro perde la sua attrattiva come valuta di riserva, ha aggiunto il portavoce. "Si tratta di un processo di erosione dell'attrattiva del dollaro, che sta realmente proseguendo e guadagnando forza", ha concluso Peskov. Il presidente Vladimir Putin ha definito un compito urgente incoraggiare i paesi Brics a utilizzare le loro valute nazionali per il commercio e gli investimenti. Ma secondo lui è troppo presto per parlare di creazione di una moneta unica comunitaria.

Zelensky: "Con Scholz onorati i soldati caduti"

"Insieme al cancelliere Olaf Scholz abbiamo onorato la memoria di tutti i nostri soldati la cui vita e' stata portata via dall'aggressione russa", scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky postando un video. "Un ricordo luminoso per tutti gli uomini e le donne ucraini, per tutti i nostri eroi che sono morti a causa delle azioni criminali della Russia".

Ministro degli Esteri ungherese a Mosca, vede Lavrov

Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó è in missione ufficiale a Mosca, dove ha incontrato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. La visita cade mentre l'Ungheria è presidente di turno dell'Ue. "È chiaro che la guerra in Ucraina non può essere risolta sul campo di battaglia. La soluzione va cercata al tavolo dei negoziati. Manteniamo il dialogo perché è l'unica strada per il successo della missione di pace", ha sottolineato Szjjarto in un post su Facebook.

Afp: i russi sono avanzati di 725 km quadrati a novembre

L'esercito russo è avanzato di 725 chilometri quadrati a novembre in Ucraina, il massimo dal marzo 2022: è quanto sostiene un'analisi dell'Afp basata sui dati dell'Isw (Institute for the Study of War).

Cremlino: "In Georgia si tenta un nuovo Maidan"

"C'è un tentativo di aggravare la situazione. Abbiamo visto eventi simili in diversi paesi. Il parallelo più diretto che si può tracciare è con gli eventi del Maidan in Ucraina. Tutti segni di un tentativo di realizzare una rivoluzione arancione". Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato le proteste in Georgia contro la decisione del governo di rinviare i colloqui di adesione all'Unione europea e gli scontri tra polizia e manifestanti. Lo riporta l'agenzia Interfax.

Il Cremlino: "Nessun messaggio a Zelensky attraverso Scholz"

Il presidente russo Vladimir Putin non ha inviato alcun messaggio a quello ucraino attraverso il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che oggi è in visita a Kiev, e non si attende nulla da questa missione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe. "La Germania continua sulla sua linea di sostegno incondizionato all'Ucraina", ha aggiunto Peskov. 

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 2 dicembre 2024"

Kuleba: "Non abbiamo mezzi per ribaltare la guerra, così perdiamo"

L'Ucraina non ha i mezzi per "ribaltare la situazione" nella guerra e perderà se continuerà così: lo ha affermato l'ex ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista al Financial Times affermando che la situazione sul campo di battaglia "si presenta male". "Abbiamo oggi i mezzi e gli strumenti per capovolgere la situazione e cambiare la traiettoria di come stanno andando le cose? No, non li abbiamo. E se continua così, perderemo la guerra", ha detto. "Tutti si chiedono cosa l'Ucraina è pronta ad accettare. E io dico prima trovate la risposta alla domanda su cosa Putin è pronto ad accettare", sostiene l'ex ministro.

Media: "Putin potrebbe visitare l'India all'inizio del prossimo anno"

Vladimir Putin potrebbe visitare l'India all'inizio del 2025. Lo ha riferito l'emittente indiana Cnn-News18, citando il Cremlino, secondo cui è probabile che il presidente russo visiti l'India all'inizio del 2025 su invito del primo ministro indiano Narendra Modi.

Putin

©Ansa

Attacco russo con 110 droni, un morto e tre feriti

L'Ucraina ha annunciato di essere stata colpita durante la notte da 110 droni russi, in una serie di attacchi che hanno provocato un morto e tre feriti nella città di Ternopil, nell'ovest del paese. "Una persona è morta, tre sono rimaste ferite e circa un centinaio di residenti sono stati evacuati", hanno riferito i servizi di emergenza ucraini su Telegram.

L'aeronautica ucraina ha riferito che 52 dei 110 droni sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea e 50 di loro sono scomparsi dai radar. Da parte sua, la difesa russa ha dichiarato di aver distrutto 15 droni ucraini, tutti nelle aree confinanti con l’Ucraina.

Ucraina, Baerbock: "La guerra sarà parte dei colloqui durante la visita in Cina"

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha detto che la guerra della Russia contro l'Ucraina sarà parte dei colloqui con la sua controparte a Pechino, Wang Yi, durante la sua visita in Cina. Il conflitto colpisce gli interessi fondamentali della Germania in materia di sicurezza e rappresenta un'enorme sfida per la pace in Europa, ha dichiarato la Baerbock alla presenza di Wang, aggiungendo che il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto rende molto chiaro come la sicurezza in Europa e in Asia sia strettamente collegata.

Russia, nuovo fronte in Siria. Gli effetti sul conflitto in Ucraina e sulle trattative

Vacilla la tenuta del sistema di potere siriano, incarnato dal presidente Bashar al-Assad e per anni puntellato dagli sforzi militari, politici e diplomatici di Iran e Russia. Da giorni continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che dopo Aleppo hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib. Ma questo scenario che impatto avrà sul conflitto tra Mosca e Kiev? L'ANALISI

Scholz: "Nuovi aiuti militari a Kiev per 650 mln di euro"

La Germania fornirà all'Ucraina nuovi aiuti militari per un valore di 650 milioni di euro: lo ha reso noto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, che si trova a Kiev per una visita non annunciata.  "Nel mio incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, annuncerò ulteriori attrezzature militari per un valore di 650 milioni di euro, che saranno consegnate a dicembre", ha affermato Scholz. "L'Ucraina può contare sulla Germania: noi diciamo quello che facciamo. E noi facciamo quello che diciamo", ha aggiunto. "Mi sono recato a Kiev: in treno attraverso un Paese che da oltre 1.000 giorni si difende dalla guerra di aggressione russa", ha scritto il Cancelliere tedesco in un post su X, aggiungendo in una dichiarazione che "l'Ucraina si sta difendendo eroicamente dalla spietata guerra di aggressione russa". "Con la mia nuova visita qui a Kiev, vorrei esprimere la mia solidarietà all'Ucraina", ha concluso: "Vorrei chiarire qui sul posto che la Germania rimarrà il più forte sostenitore dell'Ucraina in Europa". 

Scholz: "L’Ucraina può contare su di noi. Diciamo quello che facciamo. E facciamo quello che diciamo. Per renderlo ancora una volta chiaro, sono andato a Kiev: in treno attraverso un Paese che da oltre 1.000 giorni si difende dalla guerra di aggressione russa"

Berlino: "Scholz a Kiev per una visita non annunciata"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato in Ucraina per una visita a sorpresa per riaffermare il sostegno di Berlino a Kiev nella sua lotta contro la Russia. "Stanotte ho raggiunto Kiev in treno, attraverso un paese che si difende dalla guerra di aggressione russa da oltre 1.000 giorni", ha detto Scholz in un post su X. 

Guerra in Ucraina, vertici Ue a Kiev: "Siamo al vostro fianco". VIDEO

Ucraina: "Droni russi a ovest, un morto e tre feriti"

Una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite la notte scorsa a Ternopil, nell'Ucraina occidentale, in seguito ad un attacco russo con droni che ha danneggiando un condominio e una scuola: lo ha reso noto su Telegram Servizio di emergenza statale, come riporta Ukrainska Pravda. "Nella notte, un condominio è stato danneggiato da un attacco di droni nemici a Ternopil, che ha causato un incendio su vasta scala - si legge nel messaggio -. Una persona è morta, tre sono rimaste ferite e circa 100 residenti sono stati evacuati. L'onda d'urto ha danneggiato le finestre degli edifici vicini, una scuola e 20 automobili". 

Kiev: "Attacco russo a Ternopil, 2 morti"

Un attacco con drone russo a Ternopil, avvenuto nella notte, ha causato un incendio in un edificio residenziale e causato vittime. Lo ha riferito il sindaco di Ternopil, Serhiy Nadal, precisando che il drone ha colpito l'ultimo piano di un edificio alto, procurando fiamme che hanno avvolto diversi piani. L'attacco ha causato almeno due vittime e diversi feriti. 

Le squadre di emergenza e di soccorso hanno lavorato tutta la notte per spegnere l'incendio e prestare soccorso ai feriti, mentre venivano allestiti rifugi temporanei per gli sfollati. "I medici stanno facendo tutto il possibile per salvare i feriti", ha detto Nadal .

Ternopil è una città nell'Ucraina occidentale con una popolazione di circa 225.000 abitanti. Situata a centinaia di chilometri dalla linea del fronte, la città non è un obiettivo frequente degli attacchi russi.

La Russia schiera altri 30mila droni contro l'Ucraina

Il Centro per i sistemi e le tecnologie senza pilota ha fornito più di 30mila nuovi droni e oltre 4mila attrezzature per la guerra elettronica per la guerra contro l'Ucraina. Lo ha detto il capo dell'organizzazione, Andrei Bezrukov, in un'intervista alla TASS. "Un gruppo di persone che la pensano allo stesso modo oggi si è trasformato in una comunità professionale patriottica, unendo più di 200 aziende high-tech. L'attrezzatura fornita dal Centro viene utilizzata da molte unità, compresa l'intelligence, lungo l'intera linea di contatto di combattimento: da Lugansk alla regione di Kherson. Sono già stti forniti oltre 4mila strumenti per la guerra elettronica e oltre 30mila droni.

Costa-Kallas a Kiev. Zelensky, tregua solo con la Nato

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e l'alto commissario Ue Kaja Kallas sono stati in visita a Kiev. Costa, nel corso della sua prima conferenza stampa da rappresentante dei 27 Paesi membri dell'Ue, è stato cristallino: "Saremo al vostro fianco fino a quando sarà necessario". Volodymyr Zelensky, ora che la parola tregua ha iniziato a fare capolino nel discorso pubblico, ha messo le cose in chiaro: "Il cessate il fuoco sarà possibile solo se riceveremo prima le armi necessarie per difenderci e l'invito ad entrare nella Nato, che è fondamentale per la nostra esistenza". La situazione sul campo resta difficile, senza dubbio, ma l'obiettivo è tagliare la testa al serpente una volta per tutte. "Perché se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l'Ucraina, Putin tornerà all'attacco e cercherà di distruggerci totalmente", ha spiegato Zelensky. Ecco perché la sequenza è fondamentale. Prima le garanzie di sicurezza - e la capacità di potersi difendere - e poi i negoziati, eventualmente con la tregua. Da un lato la Russia - "non mi interessa quale assassino si siederà al tavolo, per me sono uguali", ha sottolineato aspramente Zelensky - e dall'altro l'Ucraina affiancata dalla Nato e dall'Ue. 

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