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Guerra Israele Medio Oriente, Idf: Ondata di raid in sud Libano, colpiti 6 villaggi

©IPA/Fotogramma
Medioriente, vacilla tregua fra Israele e Libano
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Medioriente, vacilla tregua fra Israele e Libano
00:01:49 min

L'Idf ha annunciato il lancio di un'ondata di attacchi, colpendo sei villaggi nel sud del Libano. Ci sarebbero 9 morti. Israele: "Risposta dura all'attacco di Hezbollah su Idf". L'Unrwa ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Oltre 40 palestinesi uccisi in un attacco aereo israeliano nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia

in evidenza

L'Idf ha annunciato di aver lanciato un'ondata di attacchi, colpendo sei villaggi nel sud del Libano, in risposta al tiro di mortai da parte di Hezbollah durante il pomeriggio. Ci sarebbero 9 morti.

L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, in un post su X ha scritto che la strada dal confine in poi "non è sicura da mesi". 

Oltre 40 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un edificio residenziale che ospitava sfollati nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia.

Hezbollah ha rivendicato un attacco contro una posizione israeliana, la prima volta che dall'entrata in vigore della tregua la scorsa settimana. Il gruppo ha affermato di aver preso di mira una posizione israeliana nelle "colline occupate di Kfar Shouba", che il Libano rivendica come parte del suo territorio. Il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso una "dura risposta". "Abbiamo promesso di agire contro ogni violazione del cessate il fuoco da parte di Hezbollah, ed è esattamente ciò che faremo"


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Cosa prevede il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah
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Cosa prevede il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah
00:01:54 min

Israele, cosa prevede il cessate il fuoco con il Libano e quali incertezze rimangono

Alle 3 ora italiana (le 4 ora locale, ndr) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano, dopo due mesi di guerra tra l'esercito di Israele ed Hezbollah. L'intesa era stata annunciata poche ore prima da Benyamin Netanyahu, dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Ma in cosa consiste l’accordo? E quali sono le prospettive? COSA PREVEDE


Attacchi Israele a Beirut e nel sud del Libano

Secondo il quotidiano israeliano 'Haaretz', l'attacco delle Idf ad Haris, nel sud del Libano, ha causato 9 morti.

Guerra in Medio Oriente, perché Netanyahu e Gallant sono stati incriminati dalla Cpi

Crimini di guerra e crimini contro l'umanità, commessi nell'ambito di "un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza" tra l'8 ottobre 2023, il giorno successivo al sanguinoso attacco di Hamas nel sud di Israele, e fino ad "almeno" il 20 maggio 2024, giorno nel quale la Procura della Corte penale internazionale ha depositato le richieste di arresto. Queste le accuse attraverso le quali la Camera preliminare I della Corte dell'Aja ha emesso i mandati nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, ritenuti entrambi responsabili delle "attività degli organi governativi israeliani e delle forze armate", e in base al diritto internazionale umanitario, l'insieme delle norme che regolano la protezione dei civili durante i conflitti armati. LEGGI QUI


Onu, 580 mila persone rientrano a casa in Libano

Nelle prime ventiquattro ore seguite all'inizio del cessate il fuoco, quasi 580 mila persone hanno cominciato a rientrare a casa. Lo riporta l'International Organization for Migration. Quasi il 90 per cento degli sfollati ha lasciato i rifugi. Restano nei campi di accoglienza piu' di 22 mila persone.

Tajani: Israele ammetta che può fermare le operazioni a Gaza

"Sin dalla mattina del 7 ottobre dopo l'orrore dell'assalto di Hamas, l'Italia ha offerto sostegno a Israele, ha ribadito che lo stato ebraico ha il diritto di difendersi, di rispondere all'attacco terroristico e a debellare la minaccia a Gaza. Ma la guerra non può essere infinita. Israele deve ammettere che i suoi obiettivi militari sono stati raggiunti, e che adesso - dopo la tregua in Libano - è possibile fermare le operazioni a Gaza. Abbiamo chiesto loro una risposta militare proporzionata e non sempre è stato così, e lo abbiamo detto a chiare lettere". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Avvenire, secondo un'anticipazione dell'intervista che sarà pubblicata nel giornale di domani. Tajani, riguardo all'assistenza umanitaria ha ricordato che "abbiamo offerto con i fondi della Cooperazione 15 camion al Wfp dell'Onu per la distribuzione del cibo dentro la Striscia. Abbiamo coinvolto direttamente sia l'Autorità palestinese che il governo israeliano". Il ministro ha sottolineato che "sono due entità politiche di fatto rivali, ma dovranno essere i pilastri politici su cui rifondare un confronto e un negoziato per arrivare alla soluzione dei "due popoli due Stati". Riguardo alla nuova escalation in corso in Siria "riteniamo - ha riferito Tajani - che per ora non ci sia una intenzione di colpire direttamente chiese, istituti religiosi o gli ultimi cristiani che rimangono in quel paese, fratelli a cui guardiamo con grande attenzione. Sono in continuo contatto con il Nunzio, il cardinale Mario Zenari e ho parlato con il Custode di Terrasanta, padre Francesco Patton. La nostra ambasciatrice a Mosca è stata ricevuta al Ministero degli Esteri. Anche per chiedere al governo della Federazione russa di preservare i siti e gli edifici religiosi in tutto il paese, di non coinvolgere la popolazione. Ci auguriamo che il nostro appello venga accolto". 

Idf, colpiti milizie e siti Hezbollah in tutto il Libano

L'esercito israeliano ha reso noto che l'aeronautica ha colpito poco fa terroristi, lanciatori e siti di Hezbollah in tutto il Libano. "I lanci di Hezbollah di questa sera costituiscono una violazione dell'accordo di cessate il fuoco. Lo Stato di Israele esige che le parti interessate in Libano adempiano alle loro responsabilità e impediscano l'attività ostile di Hezbollah dall'interno del territorio libanese", dichiara l'Idf. "Israele rimane obbligato al rispetto delle condizioni dell'accordo di cessate il fuoco in Libano". 

Idf, abbattuto drone contro Israele in arrivo dall'Iraq

L'Idf ha reso noto che poco fa poco fa una nave lanciamissili della Marina israeliana ha abbattuto un drone sul Mar Rosso proveniente da est, un termine usato per descrivere gli attacchi dall'Iraq. Secondo l'esercito, il drone è stato abbattuto prima di entrare nello spazio aereo israeliano e per questo motivo le sirene non hanno suonato.

Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu

Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO


Nyt, Israele costruisce basi nella parte centrale di Gaza

L'esercito israeliano ha ampliato la sua presenza nella parte centrale di Gaza negli ultimi mesi, fortificando basi militari e demolendo edifici palestinesi, secondo funzionari israeliani e immagini satellitari, una mossa che suggerisce che potrebbe prepararsi a esercitare un controllo a lungo termine sulla zona. Lo scrive il New York Times pubblicando foto e video. Fin dai primi mesi della guerra a Gaza, le forze israeliane hanno occupato una strada di quattro miglia, nota come corridoio Netzarim, che taglia in due l'enclave, per impedire a centinaia di migliaia di sfollati di Gaza di tornare a nord. Ciò si è lentamente trasformato in un blocco di territorio di 18 miglia quadrate controllato dalle forze israeliane, secondo l'esercito israeliano e un'analisi del New York Times di immagini satellitari e filmati video. Negli ultimi tre mesi, i soldati hanno demolito più di 600 edifici lungo la strada in un apparente tentativo di creare una zona cuscinetto. Hanno anche rapidamente ampliato una rete di avamposti dotati di torri di comunicazione e fortificazioni difensive. L'operazione suggerisce un cambiamento per Israele, che aveva ampiamente evitato di mantenere il territorio di Gaza, creando un vuoto che ha permesso ad Hamas di riaffermare il controllo in alcune parti della Striscia. L'esercito ha affermato che l'espansione e' per motivi operativi ma essa ha sollevato speculazioni sui piani di Israele per il futuro di Gaza. I leader israeliani hanno promesso di mantenere il controllo della sicurezza nella Striscia anche dopo la guerra, senza dire chiaramente cosa ciò potrebbe comportare. 

Blinken incontrerà ministro Israele Dermer su Gaza

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, discuterà del cessate il fuoco a Gaza in un incontro con il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

Mo: media, raid Israele a 20 km da confine con Libano

L'esercito israeliano ha condotto questa sera ''raid aerei in profondità in Libano'', ovvero ''a 20 chilometri dal confine'' con Israele a pochi giorni dall'entrata in vigore del cessate il fuoco. Lo scrive l'agenzia di stampa libanese Nna. 

"Gli aerei da guerra nemici hanno lanciato attacchi sulla periferia della città di Jbaa", a circa 20 chilometri dal confine, così come nell'area di Deir al-Zahrani, ha affermato la Nna. In seguito sono stati segnalati "attacchi aerei" vicino a due villaggi nei pressi di Jbaa.

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE


Trump: "Rilasciare ostaggi a Gaza o conseguenze devastanti"

Donald Trump ha chiesto su Truth il rilascio degli ostaggi a Gaza prima del suo insediamento, minacciando altrimenti "conseguenze devastanti in Medio Oriente e per coloro che hanno perpetrato queste atrocità contro l'umanità". "Tutti - ha scritto - parlano degli ostaggi che vengono trattenuti in modo così violento, inumano e contro la volontà del mondo intero, in Medio oriente. Ma sono solo parole, senza azione! Che questo post su Truth serva a rappresentare che, se gli ostaggi non saranno rilasciati prima del 20 gennaio 2025, data in cui assumerò con orgoglio l'incarico di presidente degli Stati Uniti, ci saranno conseguenze devastanti in Medio Oriente e per coloro che hanno perpetrato queste atrocità contro l'umanità. I responsabili saranno colpiti più duramente di chiunque altro nella lunga e travagliata storia degli Stati Uniti d'America. Rilasciate gli ostaggi subito!". 

Figlio Netanyahu posta foto a cena con Trump in Florida

Il figlio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Yair, ha postato su 'X' una foto che lo ritrae a cena insieme alla madre Sara e al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump presso il golf resort in Florida. Un'altra foto solo di Sara Netanyahu e Trump è stata pubblicata ieri dal vice direttore delle comunicazioni del presidente eletto.

''Grazie presidente Trump per una cena così meravigliosa! Non vedo l'ora che arrivi il 20 gennaio!", ha scritto Yair Netanyahu.

Idf: "Ordine evacuazione per zone a sud di Gaza"

Le Idf hanno emesso un ordine di evacuazione per i civili che si trovano in diversi quartieri di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. I militari israeliani hanno segnalato che da queste zone di Khan Yunis vengono lanciati attacchi verso Israele. ''Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente la zona e spostarvi nell'area umanitaria", si legge nella nota.

Trump: "Su ostaggi solo parole, prezzo pesante senza rilascio prima del 20 gennaio" (2)

"Tutti - ha scritto Trump su Truth - parlano di come gli ostaggi vengono tenuti in modo tanto violento, disumano, e contro la volontà del mondo intero. Ma sono tutte chiacchiere, e nessun atto concreto". "Lasciate che Truth serva a dire - ha aggiunto - che se gli ostaggi non saranno liberati prima del 20 gennaio 2025, giorno in cui assumerò orgogliosamente l'incarico di presidente degli Stati Uniti, in Medio Oriente ci saranno gravi conseguenze". "E i responsabili - ha continuato - che hanno condotto queste atrocità contro l'umanità verranno colpiti più duramente di chiunque sia stato mai colpito nella lunga e leggendaria storia degli Stati Uniti d'America". "Liberate ora gli ostaggi", ha concluso Trump.

Idf: "Raid aerei in Libano in risposta ad attacco Hezbollah"

Le Idf hanno comunicato di aver lanciato un'ondata di attacchi aerei in Libano. Si tratta di una risposta all'attacco di Hezbollah con due mortai contro la zona del Monte Dov avvenuto oggi in violazione del cessate il fuoco, hanno spiegato i militari israeliani.

Idf: "Ondata di raid nel sud del Libano, colpiti 6 villaggi"

L'Idf ha annunciato di aver lanciato un'ondata di attacchi, colpendo sei villaggi nel sud del Libano, in risposta al tiro di mortai da parte di Hezbollah durante il pomeriggio. Secondo i media libanesi, ci sarebbero feriti nelle zone prese di mira dall'Idf. 

Trump: "Su ostaggi solo parole, prezzo pesante senza rilascio prima del 20 gennaio"

''Solo parole e nessuna azione'' è stata realmente condotta per liberare gli ostaggi trattenuti da oltre un anno nella Striscia di Gaza. Ma ''se gli ostaggi non saranno liberati prima del 20 gennaio'', quando il presidente eletto Donald Trump assumerà ufficialmente l'incarico, ''in Medioriente ci sarà un prezzo pesante da pagare''. Lo scrive lo stesso Trump su Truth social, affermando che ''tutti parlano degli ostaggi che vengono tenuti in modo così violento, disumano e contro la volontà del mondo intero in Medio Oriente. Ma sono solo parole e nessuna azione!''.

Ma ''il 20 gennaio 2025, data in cui assumerò con orgoglio la carica di Presidente degli Stati Uniti'', ''coloro che sono al comando e hanno perpetrato queste atrocità contro l'umanità dovranno pagare l'inferno''. Insomma, ''i ​​responsabili saranno colpiti più duramente di chiunque altro nella lunga e leggendaria Storia degli Stati Uniti d'America. Liberate gli ostaggi ora!''.

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI


Questore Roma: "Dopo 7 ottobre pulsioni preoccupanti odio giovani in piazza"

"Il vero problema è che tra gli effetti del 7 ottobre, in cui tanti ragazzi sono morti, c’è che sta generando pulsioni preoccupanti di odio nei tanti ragazzi che vanno in piazza. Purtroppo nelle manifestazioni che stiamo gestendo in maniera molto frequente  la libertà di pensiero viene sostituita dalla legittimazione dell’uso della violenza. E questo è da un punto di vista storico davvero inaccettabile”. Lo ha detto il questore di Roma Roberto Massucci nel corso della tavola rotonda sull’antisemitismo, nella sala della Regina alla Camera, dopo la proiezione del documentario di Claudia Conte ‘La Voce di Israele-Un anno dopo la strage’. 

Usa: "La tregua in Libano regge nonostante i razzi" (2)

Il cessate il fuoco regge", ha detto Miller dopo che il Libano ha accusato Israele di aver rotto la tregua, e Israele a sua volta ha accusato il gruppo militante libanese Hezbollah di una "violazione grave". "Quando riceviamo segnalazioni di potenziali violazioni, abbiamo un meccanismo con il governo francese per esaminarle, determinare se sono effettivamente violazioni e quindi interagire con le parti per garantire che non si ripetano". 

Casa Bianca: "Hamas principale ostacolo ad accordo per rilascio ostaggi"

Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato che non ci sono novità da offrire riguardo agli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, ma insiste che l'amministrazione Biden sta continuando a lavorare sulla questione, seppur Hamas rimanga “il principale ostacolo”. Lo riporta il Times of Israel.

Kirby sostiene che Hamas dovrebbe sentirsi isolato dopo l'accordo per il cessate il fuoco in Libano, e i suoi leader dovrebbero accettare un accordo per porre fine alla guerra. Da parte sua, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che, anche in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi rimasti, Israele non accetterà di porre fine alla guerra in modo permanente.

Usa: "La tregua in Libano regge nonostante i razzi"

"La tregua in Libano sta tenenedo nonostante il lancio di razzi". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa. 

Haaretz: domani riunione governo nel nord Israele

Il governo di Benjamin Netanyahu si riunirà domani a mezzogiorno nel nord di Israele, teatro pochi minuti fa di un nuovo attacco di Hezbollah che ha violato il cessate il fuoco. Lo ha riferito Haaretz.

Netanyahu: da Hezbollah "grave violazione" tregua

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hezbollah di una "grave violazione" del cessate il fuoco in Libano, dopo che il gruppo filo-iraniano ha preso di mira una postazione militare israeliana. "L'attacco di Hezbollah ad Har Dov è una grave violazione del cessate il fuoco e Israele risponderà con forza. Siamo determinati a rispettare il cessate il fuoco e a rispondere a qualsiasi violazione da parte di Hezbollah, non importa quanto piccola o grave", ha affermato Netanyahum riferendosi a un'area contesa al confine tra Israele e Libano, nota a livello internazionale come Shebaa. 

Pentagono, alcuni incidenti, ma tregua Libano regge

Il Pentagono afferma che, nonostante alcuni incidenti, il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah sta tenendo. "In linea generale, la nostra valutazione è che, nonostante alcuni di questi incidenti a cui stiamo assistendo, il cessate il fuoco sta tenendo", ha detto ai giornalisti Patrick Ryder, portavoce del Pentagono. I suoi commenti giungono mentre Israele promette una "dura risposta" all'attacco di Hezbollah, che il gruppo libanese ha affermato di aver lanciato in risposta alle molteplici violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele.

Al Jazeera, aerei Israele bombardano il sud del Libano

Il corrispondente di Al Jazeera in Libano afferma che gli aerei da guerra israeliani hanno bombardato la periferia della città di Yaroun e la zona di Burghaz, nel Libano meridionale. Secondo l'agenzia di stampa statale libanese National News Agency, Yaroun è stata attaccata e l'esercito israeliano ha effettuato attacchi anche contro le citta' di Shebaa, Beit Lif e Talloussa. L'attacco a Talloussa, ha affermato, ha causato feriti. Poco fa, l'esercito israeliano ha dichiarato che avrebbe reagito duramente ai "colpi di avvertimento" sparati oggi da Hezbollah in risposta a quelle che il gruppo ha definito le ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele.

Hamas: "33 ostaggi sono morti in attacchi Idf"

Almeno 33 dei 251 ostaggi rapiti durante gli attacchi del 7 ottobre sono morti negli attacchi condotti dalle Forze di difesa israeliane (Idf) sulla Striscia di Gaza. Lo ha assicurato Hamas, accusando il "criminale" primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e puntando il dito contro i bombardamenti del suo "esercito fascista" sul territorio palestinese. "Se continuano con la loro folle guerra, potrebbero perdere i loro prigionieri per sempre. Fate quello che dovete fare prima che sia troppo tardi", ha aggiunto la fazione islamista palestinese in una nota citata da 'Filastin', organo di stampa affiliato al gruppo.

Si stima che circa un centinaio di persone siano ancora trattenute da Hamas e nascoste nei tunnel sotterranei di Gaza, anche se le autorità israeliane non specificano se siano vive o morte. In questa situazione, le famiglie degli ostaggi continuano a fare pressione sul governo affinché raggiunga un accordo che includa il rilascio degli ostaggi. Proprio oggi, intanto, le Idf hanno dichiarato morto l'ostaggio israelo-americano Omer Maxim Neutra, di 21 anni.

Netanyahu: "Risponderemo con forza all'attacco di Hezbollah"

"Il lancio di Hezbollah verso il Monte Dov rappresenta una grave violazione della cessazione delle ostilità, e Israele risponderà con forza": lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una nota del suo ufficio. "Siamo determinati a continuare ad applicare il cessate il fuoco e a rispondere a ogni violazione di Hezbollah, sia leggera che grave", ha aggiunto. 

Israele: "Risposta dura all'attacco di Hezbollah su Idf"

Dopo l'attacco con mortaio di Hezbollah contro una posizione delle IDF nella zona del Monte Dov questa sera, il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso una "dura risposta". "Abbiamo promesso di agire contro ogni violazione del cessate il fuoco da parte di Hezbollah, ed è esattamente ciò che faremo", ha scritto su X. 

Ex ministro Difesa Israele: "Idf non è esercito più morale, a Gaza crimini di guerra"

Dopo aver accusato Israele di condurre "una pulizia etnica" nella Striscia di Gaza, l'ex ministro della Difesa Moshe Ya’alon afferma, in un'intervista alla radio Reshet Bet, ripresa da Nbcnews, che l'attuale governo mette le vite dei militari israeliani a rischio e li espone a denunce della Corte penale Internazionale. "Parlo a nome dei comandanti che servono nel nord di Gaza, dove sono commessi crimini di guerra", ha detto l'ex capo dello Stato Maggiore durante la seconda Intifada che poi è stato ministro della Difesa del governo di Benjamin Netanyahu tra il 2013 e il 2016, anno in cui si dimise diventando da allora un acceso critico del premier. 

In un'altra intervista con Channel 12, Ya'alon ha affermato di "non dire più che l'Idf è l'esercito più morale del mondo" a causa "delle interferenze dei politici, che stanno corrompendo le forze armate. Non è più l'esercito più morale per me è difficile dirlo", ha aggiunto il generale a riposo secondo quanto riporta Times of Israel. 

Oggi è arrivata una dichiarazione dell'Idf che rigetta le accuse di Ya'alon: "le forze armate israeliane agiscono in accordo con la legge internazionale e ordina evacuazioni della popolazione, in accordo con le esigenze operative e in modo temporaneo, per la sua protezione. L'Ifd rigetta le gravi accuse di pulizia etnica nella Striscia di Gaza - continua la dichiarazione - che mettono a rischio i suoi militari".  L'ex ministro in diverse interviste ha ribadito di considerate "accurato" parlare di pulizia etnica, affermando che "non ci sono altre parole" da usare dal momento che ministri del governo parlano di come "la Striscia debba essere ripulita dagli arabi".

Hezbollah rivendica primo attacco da inizio tregua

Il gruppo militante libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco contro una posizione israeliana, la prima volta che dall'entrata in vigore della tregua la scorsa settimana. In un comunicato, il gruppo sostenuto dall'Iran ha affermato di aver preso di mira una posizione israeliana nelle "colline occupate di Kfar Shouba", che il Libano rivendica come parte del suo territorio. 

Idf: Hezbollah ha lanciato due razzi dal Libano in Israele

Due razzi sono stati lanciati da Hezbollah verso postazioni militari israeliane al confine con il Libano, nella zona del Monte Dov. Lo riferisce lo stesso esercito israeliano. E' il primo lancio di razzi dal Libano da quando, mercoledì scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Al momento non ci sono notizie di feriti. I razzi sono esplosi in aree aperte.

Francia a Israele: rispettare il cessate il fuoco in Libano

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, nel corso di un colloquio telefonico con l'omologo israeliano, Gideon Saar, ha ''insistito sulla necessità che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco in Libano'' e ha ''sottolineato gli sforzi dispiegati in questo senso dalla Francia, in legame col partner Usa": nel corso della conversazione, si precisa in una nota diffusa dal Quai d'Orsay, Barrot ha inoltre sottolineato che ''l'accordo sul cessate il fuoco con il Libano deve aprire la via ad un cessate il fuoco immediato a Gaza, alla liberazione di tutti gli ostaggi nonché l'ingresso massiccio di aiuti umanitari".

Tajani: "L'Italia disponibile per l'intesa sugli aiuti a Gaza"

L'obiettivo dell'odierna conferenza del Cairo sulla Striscia è "quello di trovare un modo per sostenere la popolazione civile a Gaza con un accordo internazionale" e "l'Italia ha dato la sua massima disponibilità": lo ha detto a giornalisti il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine del consesso nella capitale egiziana. "Abbiamo già fatto, stiamo facendo. C'è un progetto, che si chiama Food for Gaza, apprezzato da tutti", ha aggiunto il ministro riferendo che alla conferenza è stato "ribadito l'interesse per la nostra azione anche" da parte del "primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese Mohamed Mustafa". 

Ben-Gvir: "Insediamento ebraico a Gaza? Non sarebbe cattiva idea"

"Sono assolutamente" a favore dell'occupazione del territorio a Gaza e per "incoraggiare l'emigrazione. Possiamo e dobbiamo farlo. Centinaia di migliaia di persone vogliono andarsene da lì". Lo ha detto in un'intervista radiofonica il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir. 

Alla domanda se lui e la sua famiglia si trasferirebbero in un insediamento ebraico a Gaza, Ben-Gvir ha risposto: "È sicuramente una possibilità. Quando hanno evacuato Gush Katif, mia moglie e io abbiamo lasciato Hebron, ci siamo trasferiti a Gush Katif, abbiamo preso parte alla lotta lì, finché non sono stato arrestato. Non è certamente una cattiva idea. "Dobbiamo occupare il territorio, incoraggiare l'emigrazione. Queste sono soluzioni che possono consentire una realtà diversa a Gaza".

Hamas: "Pressione internazionale su Israele per fermare la guerra"

Dopo i colloqui al Cairo con l'intelligence egiziana, Hamas ha dichiarato di aspettarsi una pressione internazionale su Israele per fermare la guerra a Gaza. Lo riferiscono i media israeliani. I colloqui hanno riguardato la cessazione delle ostilità, l'apertura del valico di Rafah per gli aiuti umanitari e uno scambio tra gli ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. Hamas ha evidenziato gli sforzi di Egitto, Qatar e Turchia per mediare un accordo, chiedendo che gli Stati Uniti e la comunità internazionale facciano pressione su Israele, come è avvenuto in Libano.

Media: "Usa avvertono Israele: state violando cessate fuoco"

Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele che sta violando i termini dell'accordo di cessate il fuoco: secondo fonti a conoscenza dei dettagli, "ci sono state violazioni israeliane della tregua, principalmente con il ritorno visibile e udibile dei droni dell'Idf nei cieli di Beirut". Lo riferisce Ynet. Le stesse fonti affermano che affinché il cessate il fuoco duri "occorre moderazione da tutte le parti". 

Gaza: "44.466 persone uccise dall'inizio della guerra"

Almeno 44.466 persone sono state uccise e 105.358 ferite negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo ha reso noto il ministero della Salute della Striscia. Di questi, 37 palestinesi sono stati uccisi e 108 feriti nelle ultime 24 ore, ha aggiunto il ministero.

Libano: "Un morto in raid israeliano sul sud"

Una persona è morta in un raid di un drone attribuito a Israele che ha colpito il sud del Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut, dopo che le Forze Armate libanesi avevano già dato notizia di un loro soldato rimasto ferito in un'operazione analoga nell'est. "Ha fatto una vittima il raid odierno del nemico israeliano su Jdeidet Marjeyoun", ha comunicato il ministero, come riporta l'agenzia libanese Nna, a cinque giorni dall'entrata in vigore della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi.

Media: Usa avvertono Israele su violazioni tregua

Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele che ci sono state violazioni della tregua in Libano da parte sua. È quanto riferisce Yedioth Ahronoth, citando fonti a conoscenza dei dettagli, secondo le quali l'inviato speciale Usa Amos Hochstein ha puntato il dito in particolare contro "il ritorno visibile e udibile dei droni israeliani nei cieli di Beirut". Le stesse fonti hanno affermato che affinche' il cessate il fuoco duri, "abbiamo bisogno di moderazione da tutte le parti". 

Beirut: un morto in raid Israele al sud

Il ministero della Salute libanese ha denunciato che una persona è morta in un attacco israeliano a Marjayoun, nel sud del Paese, vicino al confine.

Guterres: "Spaventosa e apocalittica la situazione a Gaza"

"La situazione a Gaza è spaventosa e apocalittica": in un discorso letto a suo nome alla conferenza del Cairo, lo ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "La catastrofe di Gaza non è altro che un crollo totale della nostra umanità comune. L'incubo deve finire. Non possiamo continuare a distogliere lo sguardo. È tempo di agire", ha dichiarato ancora Guterres nel discorso letto da Amina Mohammed, la Vice-Segretaria generale dell'Onu.

Guterres: "A Gaza record mondiale di bambini amputati"

La Striscia di Gaza, dove la guerra tra Israele e Hamas infuria da oltre un anno, conta "ormai il maggior numero di bambini amputati per abitante al mondo", ha affermato oggi al Cairo il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. "Molti perdono gli arti e subiscono operazioni chirurgiche persino senza anestesia. Ciò a cui stiamo assistendo potrebbe essere uno dei crimini internazionali più gravi", ha dichiarato Guterres durante una conferenza ministeriale al Cairo per accelerare l'aiuto umanitario al devastato territorio palestinese.

Gaza: "L'Idf bombarda case nel nord, uccise 15 persone"

Le forze israeliane hanno bombardato alcune case durante gli attacchi notturni nella Striscia di Gaza settentrionale, uccidendo almeno 15 persone in uno degli edifici nella città di Beit Lahia. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi.

Diverse altre persone sono rimaste ferite nell'attacco e altre risultano disperse dopo che una casa che forniva rifugio agli sfollati è stata colpita, ha aggiunto il Servizio civile di emergenza palestinese

Gaza

©Ansa

Sa'ar a Barrot: "Hezbollah sta violando la tregua in Libano"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha parlato al telefono con il suo omologo francese Jean-Noel Barrot, in seguito alle affermazioni di Parigi secondo cui Israele avrebbe violato il cessate il fuoco in Libano. Nella conversazione, Sa'ar ha affermato che "Israele non viola il cessate il fuoco, ma lo applica di fronte alle violazioni di Hezbollah, che richiedono una risposta immediata in tempo reale". Sa'ar ha aggiunto che "la stessa presenza di Hezbollah a sud del fiume Litani è una violazione fondamentale. Devono spostarsi a nord". 

Libano: "Un nostro soldato ferito da un drone israeliano nell'est"

Le Forze Armate libanesi denunciano il ferimento di un soldato libanese nella regione di Hermel, nell'est del Libano, a causa di un'operazione attribuita a un drone israeliano. "Un drone nemico ha colpito un bulldozer dell'esercito in una postazione, provocando il ferimento di un soldato", denunciano a cinque giorni dall'entrata in vigore della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi.

Sara Netanyahu vede Trump in Florida: "Urgenza per gli ostaggi"

Sara Netanyahu ha incontrato ieri il presidente eletto Donald Trump, in un evento nel suo campo da golf in Florida: in un post sui social, la moglie del premier israeliano ha scritto che di aver discusso con il tycoon  "dell'importanza strategica della vittoria di Israele nella guerra" e dell'importanza del rapporto continuo tra Israele e gli Stati Uniti   "Ho parlato con il presidente delle grandi sofferenze che il nostro Paese ha attraversato il 7 ottobre... e ho sottolineato l'urgenza di agire per liberare gli ostaggi e riportarli indietro al più presto", ha aggiunto, pubblicando una foto che la ritrae insieme con Trump, entrambi sorridenti. 

Idf: "Morto ostaggio israelo-americano a Gaza"

L'ostaggio israelo-americano Omer Maxim Neutra, 21 anni, sequestrato nella zona di confine di Gaza il 7 ottobre, è stato dichiarato morto durante la prigionia nella Striscia. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che il corpo si trova ancora nell'enclave.

Sara Netanyahu vede Trump in Florida: "Vittoria di Israele strategica"

La moglie del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Sara, ha incontrato il presidente eletto Donald Trump, in un evento che ha tenuto nel suo campo da golf in Florida. In un post sui social media, Netanyahu ha scritto che i due hanno discusso "dell'importanza strategica della vittoria di Israele nella guerra" e dell'importanza del rapporto continuo tra Israele e gli Stati Uniti. "Ho parlato con il presidente delle grandi sofferenze che il nostro Paese ha attraversato il 7 ottobre e ho sottolineato l'urgenza di agire per liberare gli ostaggi e riportarli indietro al più presto", ha scritto Sara Netanyahu.

Al Jazeera: "Le forze israeliane hanno continuato a bombardare Gaza mentre i gruppi palestinesi rivali Fatah e Hamas si sono incontrati al Cairo per discutere una proposta di riapertura del valico di frontiera di Rafah"

Usa abbattono missili e droni Houthi nel Golfo di Aden

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha riferito di aver abbattuto missili e droni sparati dai ribelli Houthi dello Yemen contro navi da guerra e mercantili americane che stavano scortando nel Golfo di Aden. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. Non sono stati segnalati danni o feriti e le navi mercantili non sono state identificate. Gli Houthi rivendicano l'attacco in una dichiarazione e hanno affermato di aver preso di mira i cacciatorpediniere statunitensi e "tre navi di rifornimento appartenenti all'esercito americano nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden". Nel dettaglio, i cacciatorpediniere USS Stockdale e USS O'Kane hanno abbattuto e distrutto tre missili balistici antinave, tre droni e un missile da crociera antinave. La USS Stockdale è stata coinvolta in un attacco simile il 12 novembre. Da mesi, gli attacchi degli Houthi prendono di mira le spedizioni che transitano per quel tratto du mare, dove ogni anno transitano merci per un valore di un trilione di dollari per la guerra tra Israele e Hamas a Gaza.

Medio Oriente, regge la fragile tregua tra Israele e Libano. VIDEO

Oggi al Cairo conferenza umanitaria internazionale per Gaza

Si tiene oggi al Cairo una Conferenza umanitaria per rafforzare la risposta umanitaria a Gaza, co-organizzata da Egitto e Nazioni Unite. La riunione punta al rafforzamento del sostegno e del coordinamento internazionale sul tema degli aiuti umanitari a Gaza e mira ad affrontare le criticità relative all'accesso umanitario a Gaza e alla distribuzione degli aiuti. La "Conferenza ministeriale al Cairo per migliorare la risposta umanitaria a Gaza" intende inoltre concentrarsi sul ruolo di Unrwa nella Striscia e sul coordinamento internazionale anche sul tema della futura ricostruzione.   L'incontro odierno è anche il primo momento in cui la comunità internazionale potrà confrontarsi sul nuovo capitolo della crisi militare in Siria creata da una coalizione composta da ribelli sostenuti dalla Turchia e dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham. Al Cairo saranno presenti il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres; il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul Gheit; e molti premier e ministri di tutta la regione del Mediterraneo allargato. L'Italia è rappresentata dal  ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. Il tema del rafforzamento e del coordinamento degli aiuti umanitari per la Striscia è al centro dell'agenda della presidenza italiana del G7 e la questione è stata affrontata dalla Conferenza Umanitaria in occasione della riunione dei ministri dello Sviluppo del G7 di Pescara e dell'ultima ministeriale di Fiuggi-Anagni. "La Conferenza del Cairo sarà un'ottima occasione per rafforzare il nostro coordinamento con i partner arabi per discutere di come favorire la stabilità nella regione e pensare alla futura ricostruzione", aveva sottolineato ieri Tajani. 

Berlino: "Israele non ha scuse per bloccare gli aiuti a Gaza"

Israele non ha scuse per ostacolare la consegna degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Lo ha affermato Tobias Lindner, viceministro degli Esteri tedesco, in una dichiarazione pubblicata prima del suo viaggio in Egitto in vista della conferenza al Cairo che inizierà la prossima settimana.

Israele deve "finalmente mantenere le promesse di far passare gli aiuti umanitari a Gaza e di consentire un accesso umanitario sufficiente in qualsiasi momento", ha affermato Lindner. "Non c'è scusa per questo. Il diritto di Israele alla legittima autodifesa trova i suoi limiti nei diritti umanitari internazionali".

Unrwa: "Sospesi gli aiuti a Gaza per i saccheggi"

L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom, tra Israele e Gaza, a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, in un post su X ha scritto che la strada dal confine in poi "non è sicura da mesi". Il 16 novembre, un convoglio di oltre cento camion con aiuti umanitari è stato rubato, ieri alcuni tir carichi di cibo hanno seguito lo stesso percorso. Ma "sono stati persi. La consegna degli aiuti umanitari non deve mai essere pericolosa o trasformarsi in un calvario", ha affermato il capo dell'Unrwa senza specificare chi sono i responsabili del saccheggio. La presa di posizione dell'agenzia Onu ha irritato l'Unità del governo israeliano che coordina le attività nei territori palestinesi (Cogat), irrigidendo ulteriormente i rapporti già tesissimi con Lazzarini: "Solo il 7% degli aiuti entrati nella Striscia a novembre è stato coordinato con l'agenzia Onu", ha dichiarato il Cogat aggiungendo che "decine di organizzazioni umanitarie operano nella regione e continuano a svolgere un ruolo significativo nella distribuzione degli aiuti" alla popolazione dell'enclave. La nota del Cogat ha sottolineato che la scorsa settimana sono entrati nella Striscia oltre 1.000 camion che trasportavano aiuti umanitari, e che "l'Unità continuerà a lavorare con la comunità internazionale per aumentare la quantità di aiuti sia attraverso il valico di Kerem Shalom che attraverso gli altri quattro valichi". Kerem Shalom è l'unico passaggio tra Israele e Gaza progettato per le spedizioni di merci ed è stata l'arteria principale per le consegne di aiuti da quando il confine di Rafah con l'Egitto è stato chiuso, a maggio. Il botta e risposta tra Unrwa e Cogat va avanti da mesi, con Lazzarini che attribuisce la colpa del fallimento delle operazioni umanitarie a Israele, citando la mancanza di sicurezza lungo le rotte degli aiuti e i raid israeliani contro le forze di polizia gestite da Hamas, che in precedenza avevano garantito la sicurezza. Israele accusa l'Unrwa di non averli consegnati e di aver permesso a Hamas di infiltrarsi profondamente nei suoi ranghi, compresi decine di terroristi che hanno preso parte attivamente al massacro del 7 ottobre nel sud del Paese, e il mese scorso ha approvato una legge che rompe con l'agenzia delle Nazioni Unite. Intanto la decisione dell'Unrwa arriva dopo 24 ore dall'attacco dell'Idf che ha colpito un veicolo nel sud di Gaza uccidendo tre operatori dell'organizzazione benefica statunitense World Central Kitchen, tra cui uno che, secondo l'esercito israeliano, era coinvolto nel massacro del sabato nero. 

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