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Guerra Israele Medio Oriente, Guterres: "A Gaza record mondiale di bambini amputati". LIVE

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L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi (Unrwa) ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Oltre 40 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un edificio residenziale che ospitava sfollati nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia

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L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, in un post su X ha scritto che la strada dal confine in poi "non è sicura da mesi". 

Oltre 40 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un edificio residenziale che ospitava sfollati nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia.


Gli approfondimenti:

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Guterres: "Spaventosa e apocalittica la situazione a Gaza"

"La situazione a Gaza è spaventosa e apocalittica": in un discorso letto a suo nome alla conferenza del Cairo, lo ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "La catastrofe di Gaza non è altro che un crollo totale della nostra umanità comune. L'incubo deve finire. Non possiamo continuare a distogliere lo sguardo. È tempo di agire", ha dichiarato ancora Guterres nel discorso letto da Amina Mohammed, la Vice-Segretaria generale dell'Onu.

Guterres: "A Gaza record mondiale di bambini amputati"

La Striscia di Gaza, dove la guerra tra Israele e Hamas infuria da oltre un anno, conta "ormai il maggior numero di bambini amputati per abitante al mondo", ha affermato oggi al Cairo il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. "Molti perdono gli arti e subiscono operazioni chirurgiche persino senza anestesia. Ciò a cui stiamo assistendo potrebbe essere uno dei crimini internazionali più gravi", ha dichiarato Guterres durante una conferenza ministeriale al Cairo per accelerare l'aiuto umanitario al devastato territorio palestinese.

Gaza: "L'Idf bombarda case nel nord, uccise 15 persone"

Le forze israeliane hanno bombardato alcune case durante gli attacchi notturni nella Striscia di Gaza settentrionale, uccidendo almeno 15 persone in uno degli edifici nella città di Beit Lahia. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi.

Diverse altre persone sono rimaste ferite nell'attacco e altre risultano disperse dopo che una casa che forniva rifugio agli sfollati è stata colpita, ha aggiunto il Servizio civile di emergenza palestinese

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Sa'ar a Barrot: "Hezbollah sta violando la tregua in Libano"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha parlato al telefono con il suo omologo francese Jean-Noel Barrot, in seguito alle affermazioni di Parigi secondo cui Israele avrebbe violato il cessate il fuoco in Libano. Nella conversazione, Sa'ar ha affermato che "Israele non viola il cessate il fuoco, ma lo applica di fronte alle violazioni di Hezbollah, che richiedono una risposta immediata in tempo reale". Sa'ar ha aggiunto che "la stessa presenza di Hezbollah a sud del fiume Litani è una violazione fondamentale. Devono spostarsi a nord". 

Libano: "Un nostro soldato ferito da un drone israeliano nell'est"

Le Forze Armate libanesi denunciano il ferimento di un soldato libanese nella regione di Hermel, nell'est del Libano, a causa di un'operazione attribuita a un drone israeliano. "Un drone nemico ha colpito un bulldozer dell'esercito in una postazione, provocando il ferimento di un soldato", denunciano a cinque giorni dall'entrata in vigore della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi.

Sara Netanyahu vede Trump in Florida: "Urgenza per gli ostaggi"

Sara Netanyahu ha incontrato ieri il presidente eletto Donald Trump, in un evento nel suo campo da golf in Florida: in un post sui social, la moglie del premier israeliano ha scritto che di aver discusso con il tycoon  "dell'importanza strategica della vittoria di Israele nella guerra" e dell'importanza del rapporto continuo tra Israele e gli Stati Uniti   "Ho parlato con il presidente delle grandi sofferenze che il nostro Paese ha attraversato il 7 ottobre... e ho sottolineato l'urgenza di agire per liberare gli ostaggi e riportarli indietro al più presto", ha aggiunto, pubblicando una foto che la ritrae insieme con Trump, entrambi sorridenti. 

Idf: "Morto ostaggio israelo-americano a Gaza"

L'ostaggio israelo-americano Omer Maxim Neutra, 21 anni, sequestrato nella zona di confine di Gaza il 7 ottobre, è stato dichiarato morto durante la prigionia nella Striscia. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che il corpo si trova ancora nell'enclave.

Sara Netanyahu vede Trump in Florida: "Vittoria di Israele strategica"

La moglie del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Sara, ha incontrato il presidente eletto Donald Trump, in un evento che ha tenuto nel suo campo da golf in Florida. In un post sui social media, Netanyahu ha scritto che i due hanno discusso "dell'importanza strategica della vittoria di Israele nella guerra" e dell'importanza del rapporto continuo tra Israele e gli Stati Uniti. "Ho parlato con il presidente delle grandi sofferenze che il nostro Paese ha attraversato il 7 ottobre e ho sottolineato l'urgenza di agire per liberare gli ostaggi e riportarli indietro al più presto", ha scritto Sara Netanyahu.

Al Jazeera: "Le forze israeliane hanno continuato a bombardare Gaza mentre i gruppi palestinesi rivali Fatah e Hamas si sono incontrati al Cairo per discutere una proposta di riapertura del valico di frontiera di Rafah"

Usa abbattono missili e droni Houthi nel Golfo di Aden

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha riferito di aver abbattuto missili e droni sparati dai ribelli Houthi dello Yemen contro navi da guerra e mercantili americane che stavano scortando nel Golfo di Aden. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. Non sono stati segnalati danni o feriti e le navi mercantili non sono state identificate. Gli Houthi rivendicano l'attacco in una dichiarazione e hanno affermato di aver preso di mira i cacciatorpediniere statunitensi e "tre navi di rifornimento appartenenti all'esercito americano nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden". Nel dettaglio, i cacciatorpediniere USS Stockdale e USS O'Kane hanno abbattuto e distrutto tre missili balistici antinave, tre droni e un missile da crociera antinave. La USS Stockdale è stata coinvolta in un attacco simile il 12 novembre. Da mesi, gli attacchi degli Houthi prendono di mira le spedizioni che transitano per quel tratto du mare, dove ogni anno transitano merci per un valore di un trilione di dollari per la guerra tra Israele e Hamas a Gaza.

Medio Oriente, regge la fragile tregua tra Israele e Libano. VIDEO

Oggi al Cairo conferenza umanitaria internazionale per Gaza

Si tiene oggi al Cairo una Conferenza umanitaria per rafforzare la risposta umanitaria a Gaza, co-organizzata da Egitto e Nazioni Unite. La riunione punta al rafforzamento del sostegno e del coordinamento internazionale sul tema degli aiuti umanitari a Gaza e mira ad affrontare le criticità relative all'accesso umanitario a Gaza e alla distribuzione degli aiuti. La "Conferenza ministeriale al Cairo per migliorare la risposta umanitaria a Gaza" intende inoltre concentrarsi sul ruolo di Unrwa nella Striscia e sul coordinamento internazionale anche sul tema della futura ricostruzione.   L'incontro odierno è anche il primo momento in cui la comunità internazionale potrà confrontarsi sul nuovo capitolo della crisi militare in Siria creata da una coalizione composta da ribelli sostenuti dalla Turchia e dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham. Al Cairo saranno presenti il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres; il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul Gheit; e molti premier e ministri di tutta la regione del Mediterraneo allargato. L'Italia è rappresentata dal  ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. Il tema del rafforzamento e del coordinamento degli aiuti umanitari per la Striscia è al centro dell'agenda della presidenza italiana del G7 e la questione è stata affrontata dalla Conferenza Umanitaria in occasione della riunione dei ministri dello Sviluppo del G7 di Pescara e dell'ultima ministeriale di Fiuggi-Anagni. "La Conferenza del Cairo sarà un'ottima occasione per rafforzare il nostro coordinamento con i partner arabi per discutere di come favorire la stabilità nella regione e pensare alla futura ricostruzione", aveva sottolineato ieri Tajani. 

Berlino: "Israele non ha scuse per bloccare gli aiuti a Gaza"

Israele non ha scuse per ostacolare la consegna degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Lo ha affermato Tobias Lindner, viceministro degli Esteri tedesco, in una dichiarazione pubblicata prima del suo viaggio in Egitto in vista della conferenza al Cairo che inizierà la prossima settimana.

Israele deve "finalmente mantenere le promesse di far passare gli aiuti umanitari a Gaza e di consentire un accesso umanitario sufficiente in qualsiasi momento", ha affermato Lindner. "Non c'è scusa per questo. Il diritto di Israele alla legittima autodifesa trova i suoi limiti nei diritti umanitari internazionali".

Unrwa: "Sospesi gli aiuti a Gaza per i saccheggi"

L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom, tra Israele e Gaza, a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. Il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, in un post su X ha scritto che la strada dal confine in poi "non è sicura da mesi". Il 16 novembre, un convoglio di oltre cento camion con aiuti umanitari è stato rubato, ieri alcuni tir carichi di cibo hanno seguito lo stesso percorso. Ma "sono stati persi. La consegna degli aiuti umanitari non deve mai essere pericolosa o trasformarsi in un calvario", ha affermato il capo dell'Unrwa senza specificare chi sono i responsabili del saccheggio. La presa di posizione dell'agenzia Onu ha irritato l'Unità del governo israeliano che coordina le attività nei territori palestinesi (Cogat), irrigidendo ulteriormente i rapporti già tesissimi con Lazzarini: "Solo il 7% degli aiuti entrati nella Striscia a novembre è stato coordinato con l'agenzia Onu", ha dichiarato il Cogat aggiungendo che "decine di organizzazioni umanitarie operano nella regione e continuano a svolgere un ruolo significativo nella distribuzione degli aiuti" alla popolazione dell'enclave. La nota del Cogat ha sottolineato che la scorsa settimana sono entrati nella Striscia oltre 1.000 camion che trasportavano aiuti umanitari, e che "l'Unità continuerà a lavorare con la comunità internazionale per aumentare la quantità di aiuti sia attraverso il valico di Kerem Shalom che attraverso gli altri quattro valichi". Kerem Shalom è l'unico passaggio tra Israele e Gaza progettato per le spedizioni di merci ed è stata l'arteria principale per le consegne di aiuti da quando il confine di Rafah con l'Egitto è stato chiuso, a maggio. Il botta e risposta tra Unrwa e Cogat va avanti da mesi, con Lazzarini che attribuisce la colpa del fallimento delle operazioni umanitarie a Israele, citando la mancanza di sicurezza lungo le rotte degli aiuti e i raid israeliani contro le forze di polizia gestite da Hamas, che in precedenza avevano garantito la sicurezza. Israele accusa l'Unrwa di non averli consegnati e di aver permesso a Hamas di infiltrarsi profondamente nei suoi ranghi, compresi decine di terroristi che hanno preso parte attivamente al massacro del 7 ottobre nel sud del Paese, e il mese scorso ha approvato una legge che rompe con l'agenzia delle Nazioni Unite. Intanto la decisione dell'Unrwa arriva dopo 24 ore dall'attacco dell'Idf che ha colpito un veicolo nel sud di Gaza uccidendo tre operatori dell'organizzazione benefica statunitense World Central Kitchen, tra cui uno che, secondo l'esercito israeliano, era coinvolto nel massacro del sabato nero. 

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