Guerra Russia-Ucraina, news. Zelensky: "Nell'attacco a Kherson 6 morti e 6 feriti". LIVE

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Sei persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell'attacco lanciato oggi dalle forze russe nel centro di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino. Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte otto droni ucraini sulla regione di confine di Belgorod, afferma il Ministero della Difesa di Mosca.  Zelensky si è congratulato con Mark Rutte, nuovo Segretario generale della Nato. ''Gli auguro ogni successo in questo nuovo ruolo"

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Sei persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell'attacco lanciato oggi dalle forze russe nel centro di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In precedenza il capo dell'Amministrazione militare regionale, Alexander Prokudin, aveva parlato di sette vittime.

Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte otto droni ucraini sulla regione di confine di Belgorod, afferma il Ministero della Difesa di Mosca. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con Mark Rutte, nuovo Segretario generale della Nato. ''Gli auguro ogni successo in questo nuovo ruolo e non vedo l'ora di lavorare insieme in modo produttivo per rafforzare la sicurezza euro-atlantica e la nostra partnership con l'Alleanza, mentre l'Ucraina continua il suo cammino verso l'adesione a pieno titolo alla Nato'', ha scritto su X.


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Media: 'Scholz valuta colloquio telefonico con Putin'

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz starebbe prendendo in considerazione l'ipotesi di un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin nelle prossime settimane, prima del G20 in Brasile a metà novembre. Lo ha riferito 'Die Zeit', citando ambienti governativi. Tuttavia, non è stata ancora avanzata alcuna richiesta ufficiale in merito.

Se Scholz dovesse effettivamente avere una conversazione telefonica con Putin, il cancelliere sarebbe il primo esponente di un governo occidentale a parlare con il presidente russo in due anni. Scholz ha sentito Putin l’ultima volta nel dicembre 2022. 

Russi entrati a Vuhledar, snodo chiave nel Donetsk

Le truppe russe sono entrate nel centro di Vuhledar,  dove si trova un'importante area fortificata delle forze armate ucraine  nel Donbass meridionale. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione  militare della regione di Donetsk, Vadim Filashkin, alla televisione  ucraina definendo la situazione in città "estremamente difficile". Nel frattempo, sui canali Telegram dei propagandisti militari russi  hanno cominciato ad apparire video che mostrano personale militare russo  che pianta bandiere russe in diverse zone di Vuhledar. Secondo la testata indipendente russa Meduza, le bandiere sono state  issate nelle parti orientale, settentrionale, occidentale e centrale  della città. Video di questo genere vengono solitamente girati per  dimostrare che la città è stata catturata. Alcuni canali di telegrammi favorevoli alla guerra ritengono che le  truppe ucraine siano ancora presenti in alcune parti della città. Il  ministero della Difesa russo non ha annunciato ufficialmente la cattura  della città. Per quasi tre anni Vuhledar è stata la base della difesa dell'Ucraina  nel Donbass meridionale, ma alla fine di settembre le truppe russe  l'avevano quasi completamente circondata. L'eventuale perdita di  Vuhledar complicherà la difesa di Pokrovsk e rafforzerà le linee di  rifornimento russe, hanno in passato avvertito le forze armate ucraine.

Attacco russo a Zaporizhzhia: 1 morto e 18 feriti

Le forze russe hanno attaccato Zaporizhzhia, uccidendo una persona e ferendone altre 18, tra cui un bambino di 12 anni. Lo ha riferito il Servizio statale di emergenza ucraino. La Russia ha lanciato almeno sei bombe aeree guidate contro la città, danneggiando condomini e case, ha aggiunto il governatore Ivan Fedorov. Negli ultimi giorni, le truppe russe hanno intensificato gli attacchi contro Zaporizhzhia, colpendone le infrastrutture civili. Una bomba aerea guidata è stata utilizzata per colpire la città per la prima volta il 23 settembre.


Russia, respinto ricorso Muratov contro inclusione in 'agenti stranieri'

Il tribunale cittadino di Mosca ha respinto in appello il ricorso del giornalista e premio Nobel per la pace Dmitry Muratov contro la decisione del ministero della Giustizia russo di inserirlo nel famigerato elenco degli "agenti stranieri". Lo riporta l'agenzia Interfax. Muratov è stato per anni il direttore di Novaya Gazeta, ma ha lasciato temporaneamente la guida della testata appunto quando è stato inserito da Mosca nella lista degli "agenti stranieri". L'elenco degli "agenti stranieri" è considerato uno strumento del Cremlino per prendere di mira persone ed enti scomodi per il potere. L'inserimento nella lista impone un severo controllo amministrativo e obbliga a presentarsi con questa etichetta, cosa che ha di fatto costretto diversi enti alla chiusura. La Corte europea dei diritti dell'Uomo ha condannato la Russia per aver promulgato nel 2012 la legge sugli "agenti stranieri" affermando che questa viola il diritto alla libertà d'associazione e quello alla libertà d'espressione.

Sanzioni Usa per cyber criminalità russa

Gli Usa hanno emesso nuove sanzioni legate alla Russia, riguardanti la sicurezza informatica: lo annuncia il dipartimento del tesoro Usa sul proprio sito.

Kiev: russi entrati nella città di Vuhledar nel Donetsk

Le truppe russe sono entrate a Vuhledar, un importante snodo logistico ucraino nel Donetsk: lo ha dichiarato il governatore Vadym Filashkin, aggiungendo che i combattimenti sono in corso dopo mesi in cui la città è stata distrutta dalle bombe e cinta d'assedio. Parlando alla televisione nazionale, Filashkin ha descritto la situazione come "estremamente difficile" aggiungendo che "il nemico ha già quasi raggiunto il centro della città". "All'interno della città si sta combattendo, quindi è quasi impossibile portare aiuti umanitari". A Vuhledar restano in totale 107 civili, anche se tutti i bambini sono stati evacuati, ha aggiunto.

Rutte: 'Autodifesa Kiev non finisce a confine, può colpire obiettivi legittimi in Russia'

L'Ucraina "ha il diritto di difendersi" e, in base al "diritto internazionale", il diritto all'autodifesa "non termina al confine", ma "è possibile colpire obiettivi legittimi in territorio nemico". Lo dice il nuovo segretario generale della Nato Mark Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles. Tuttavia, "sta agli alleati decidere" quali armi ciascuno intende fornire a Kiev e con quali limitazioni d'uso, ma deve essere anche chiaro che "nessuna singola arma consentirà di vincere la guerra".

Mosca: 39 fermati anche minori per azioni violente filo-Kiev

Trentanove elementi "radicali", tra cui anche alcuni minorenni, sono stati fermati in una vasta operazione condotta in 78 regioni della Russia dal servizio d'intelligence interno (Fsb) contro una rete accusata di spingere bambini e adolescenti a compiere atti violenti su istigazione delle autorità ucraine. Nell'operazione, ha detto il servizio stampa dell'Fsb, citato dall'agenzia Tass, sono stati fermati "39 radicali di età compresa tra i 14 e i 35 anni, sostenitori delle attività delle organizzazioni terroristiche ucraine bandite in Russia, che hanno incitato bambini e adolescenti a commettere atti violenti contro funzionari governativi, compagni di classe e insegnanti".

Mosca rivendica conquista 2 insediamenti nell'Est

L'esercito russo ha "liberato" due insediamenti nella  zona dell'operazione militare speciale, ha riferito il ministero della  Difesa di Mosca. "Le unità del gruppo di forze occidentali, a seguito di  azioni decisive, hanno liberato il villaggio di Vishnevoye, nella  regione di Kharkiv", ha affermato il ministero. Inoltre, il gruppo "Centro" ha occupato Krutoy Yar nella Repubblica popolare di Donetsk. Lo riporta Ria Novosti.

Rutte: "La Cina è un agente nella guerra della Russia"

"Il problema che abbiamo con la Cina è che è un'agente della brutale guerra d'invasione russa". Lo ha affermato il nuovo segretario generale della Nato, l'olandese Mark Rutte, nella conferenza stampa d'insediamento. "Quando ero primo ministro nei Paesi Bassi ho visitato la Cina, a metà marzo, e ho discusso con la loro leadership. Ho detto che non capisco perchè nei confronti di quelli che chiamate 'amici stretti', come me e altri in Europa, portate invece una minaccia, supportate la Russia, consegnando componenti microelettronici, materie prime, eludendo le sanzioni. Tutto ciò deve finire", ha concluso.

Ucraina pioggia di droni: morti a Kherson. VIDEO

Rutte: "Non ci sono minacce nucleari imminenti"

"Fatemi essere chiaro: non ci sono minacce nucleari imminenti". Lo ha affermato il nuovo segretario generale della Nato, l'olandese Mark Rutte, nella conferenza stampa d'insediamento. Parlando delle minacce nucleari paventate da Vladimir Putin, Rutte ha aggiunto: "Lui vuole che noi parliamo del suo arsenale nucleare. Le sue sono minacce spericolate e irresponsabili". 

Zelensky: "Auguro successo a Rutte, lavoriamo insieme per più sicurezza"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con Mark Rutte, nuovo Segretario generale della Nato. ''Gli auguro ogni successo in questo nuovo ruolo e non vedo l'ora di lavorare insieme in modo produttivo per rafforzare la sicurezza euro-atlantica e la nostra partnership con l'Alleanza, mentre l'Ucraina continua il suo cammino verso l'adesione a pieno titolo alla Nato'', ha scritto Zelensky su 'X'. ''Solo insieme, l'Ucraina e i suoi alleati, possiamo davvero garantire un'Europa pacifica, stabile e sicura'', ha aggiunto.

Rutte: "Il costo del sostegno a Kiev inferiore al costo della vittoria di Putin"

"Sono stato quattro volte in Ucraina e ho visto con i miei occhi la brutalità della guerra russa di aggressione e il coraggio del popolo ucraino nella loro battaglia per la libertà". Lo ha dichiarato il neo segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella sua conferenza stampa d'insediamento. "Sostenere l'Ucraina è la cosa giusta da fare ed è anche un investimento nella nostra sicurezza perche' un'Ucraina indipendente e democratica è per la pace e la stabilità in Europa. E il costo del sostegno all'Ucraina è di gran lunga inferiore al costo che avremmo se permettessimo a Putin di farcela", ha aggiunto. 

Armi strategiche, Cremlino: "Non è saggio insistere ora su Start"

Non è saggio insistere su un rinnovo del trattato sulle armi strategiche Start senza tenere conto del mutamento della situazione globale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Dovremmo dare un'occhiata seria alla situazione che ha preso forma, prendere in considerazione ogni nuovo aspetto e costruire il processo negoziale di conseguenza. Riteniamo che sarebbe poco saggio, per usare un eufemismo, insistere su tali negoziati, fingendo che non sia successo nulla", ha osservato Peskov commentando con i giornalisti i resoconti dei media secondo i quali la Russia non avrebbe accettato di firmare un nuovo trattato sulle armi strategiche per sostituire quello attuale. "Sebbene si tratti di informazioni anonime, la fonte, ma in generale il suo significato coincide con la dichiarazione fatta dal nostro capo di stato all'inizio di quest'anno. Ha detto che, naturalmente, sarebbe praticamente impossibile discutere di armi strategiche, arsenali, senza tenere conto dell'infrastruttura militare nucleare in Europa, coinvolgendo gli stati europei nel processo negoziale e ignorando altri elementi di sicurezza strategica. La Russia non lo farà", ha concluso Peskov.

Ucraina, Usa valutano fornitura Joint Standoff Weapon: cos’è e come può cambiare la guerra

Gli Stati Uniti starebbero valutando l'invio all'Ucraina di missili a medio raggio per la sua nuova flotta di F-16, come parte di un pacchetto di aiuti militari da 375 milioni di dollari che dovrebbe essere annunciato lunedì. Si tratterebbe del Joint Standoff Weapon, un missile già utilizzato dagli Stati Uniti e da numerosi alleati, può colpire obiettivi fino a 110 chilometri di distanza. Il pacchetto di aiuti militari Usa, ancora in fase di definizione, sarà comunque il più grande da maggio e includerà anche munizioni di artiglieria, razzi e missili di difesa aerea. I nuovi missili, pur non avendo la portata richiesta da Kiev, forniranno comunque ai piloti ucraini una nuova potente arma mentre le loro forze combattono le truppe russe nell'est del Paese, dove le truppe ucraine stanno lentamente perdendo terreno. IL PUNTO

Russia: "Conquistati due villaggi in Ucraina orientale"

L'esercito russo sostiene di aver preso il controllo di due paesini dell'Ucraina orientale: Vishneve, nella regione nord-orientale di Kharkiv, e Krutyi Yar, nella regione sud-orientale di Donetsk. Lo afferma il ministero della Difesa russo, ripreso dall'agenzia Interfax. La notizia riportata dalle autorità russe non è al momento confermabile in maniera indipendente. Krutyi Yar si trova secondo l'Afp a 13 chilometri da Pokrovsk: città verso la quale sembrano puntare le forze armate russe e dalla quale sono state evacuate migliaia di persone. Prima dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe, Pokrovsk contava circa 60.000 abitanti ed è ora considerata uno snodo logistico importante per le forze ucraine. 

Zelensky: "Nell'attacco a Kherson 6 morti e 6 feriti"

Sei persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell'attacco lanciato oggi dalle forze russe nel centro di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In precedenza il capo dell'Amministrazione militare regionale, Alexander Prokudin, aveva parlato di sette vittime. "Un attacco russo a Kherson, proprio nel centro della città. Persone che si trovavano a una fermata dell'autobus vicino al mercato centrale. Al momento, sei persone sono state uccise. Le mie condoglianze a tutte le famiglie e agli amici. Sei persone sono rimaste ferite e stanno ricevendo l'assistenza necessaria - si legge nel messaggio -. Il terrore quotidiano della Russia, i suoi tentativi quotidiani di distruggere vite umane, tutto questo può essere fermato". "Dobbiamo raggiungere una pace duratura per il nostro Paese e il nostro popolo. Per farlo, la forza dell'Ucraina e la determinazione dei nostri partner devono essere superiori al desiderio di Putin di seminare il terrore - conclude la nota -. La pressione sull'aggressore e l'assistenza all'Ucraina devono essere costanti e complete. Ringrazio tutti i nostri partner che ci aiutano a proteggere vite umane! Ringrazio tutti coloro che proteggono l'Ucraina!". 

Il Cremlino: "Con Rutte non cambierà la linea della Nato"

"La nostra aspettativa è che l'Alleanza del Nord Atlantico continui a lavorare nella stessa direzione in cui ha lavorato". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando l'insediamento di Mark Rutte come nuovo segretario generale dell'Alleanza. Lo riferisce la Tass. 

L'Onu denuncia torture ai prigionieri da parte di russi e ucraini

L'Onu denuncia torture e maltrattamenti inflitti ai prigionieri di guerra sia da parte russa sia da parte ucraina. E' quanto si legge nell'ultimo rapporto trimestrale, da giugno ad agosto, dell'Ufficio dell'Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite. "Resoconti dettagliati e coerenti di torture sistematiche e maltrattamenti nella Federazione russa sono stati forniti da 169 dei 174 prigionieri di guerra ucraini intervistati a partire dal marzo del 2023", si legge nel rapporto. "I loro racconti sono stati corroborati da altre fonti di informazione", aggiunge l'Onu, sottolineando che essi hanno riferito tra l'altro di duri pestaggi, scariche elettriche, violenze sessuali, soffocamento, privazione del sonno e finte esecuzioni. Le torture e i maltrattamenti sono stati costanti "durante gli interrogatori e tutte le fasi della prigionia", si sottolinea ancora nel rapporto. Anche 104 dei 205 prigionieri di guerra russi intervistati a partire dal marzo del 2023 "sono stati sottoposti a torture e maltrattamenti dalle autorità ucraine durante le fasi iniziali della prigionia, compresi duri pestaggi, minacce di morte, violenza fisica e, in misura minore, scariche elettriche". Tuttavia, si afferma ancora nel rapporto, "in quasi tutti i casi le torture e i maltrattamenti sono cessati quando i prigionieri sono arrivati ai luoghi ufficiali di internamento, dove le condizioni sono sembrate generalmente in linea con gli standard internazionali". 

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