
Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano. Nel frattempo, l'esercito libanese si sarebbe ritirato a 5 km dal confine con Israele . Hezbollah: "Colpi di artiglieria uditi vicino ai villaggi del Sud". Videomessaggio del premier israeliano Netanyahu al popolo iraniano: “Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso”
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Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano. Nel frattempo, l'esercito libanese si sta sarebbe ritirato a a 5 km dal confine con Israele . Hezbollah: "Colpi di artiglieria vicino ai villaggi del Sud". Videomessaggio del premier israeliano al popolo iraniano: “Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso”. I miliziani palestinesi hanno annunciato la morte di Fateh Sherif Abu el-Amin e di alcuni suoi familiari.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi è Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Netanyahu all'Onu: tutto quello che ha detto
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Medici Gaza, 11 uccisi in raid su campo profughi di Nuseirat
Almeno 11 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi in un attacco israeliano su una casa nel campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale della Striscia di Gaza, secondo quanto riferito da medici locali a Reuters online. Non c'è stato finora alcun commento da parte dell'Idf
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Gb organizza volo per evacuare connazionali dal Libano
Il ministero degli Affari Esteri del Regno Unito ha inviato un messaggio ai cittadini britannici registrati in Libano in merito a un volo di evacuazione per Birmingham in partenza da Beirut mercoledì. Lo riporta Sky News, secondo cui il messaggio afferma che il governo britannico ha noleggiato il volo e che i "cittadini britannici vulnerabili" saranno considerati prioritari, con ulteriori voli possibili se la domanda sarà elevata.
Ok gabinetto sicurezza a nuova fase anti-Hezbollah
Secondo quanto riportato dai media israeliani, il gabinetto di sicurezza del governo di Israele ha approvato la fase successiva della guerra contro Hezbollah in Libano, presumibilmente l'offensiva terrestre. Il sito di notizie Ynet riferisce che durante la discussione alcuni ministri hanno denunciato le fughe di notizie sull'operazione da parte di funzionari americani, dopo che questi erano stati aggiornati da Israele.
Hezbollah, abbiamo sparato contro truppe Idf al confine
Il gruppo libanese Hezbollah afferma su Telegram che i suoi combattenti hanno attaccato i movimenti dei soldati israeliani "nei frutteti di fronte alle città [libanesi] di Adaisseh e Kfar Kila", lo rileva Al-Jazeera. Il gruppo ha affermato che questo attacco ha colpito direttamente
Israele ha usato le bombe anti-bunker per eliminare Nasrallah: cosa sono e come funzionano
L’aviazione israeliana ha usato ordigni "intelligenti", in grado di penetrare metri e metri di cemento, per uccidere il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Le bombe "bunker-buster", però, non sono una novità: le Gbu-28, ad esempio, sono state usate per la prima volta dagli americani durante la Guerra nel Golfo nel 1991 per colpire Saddam Hussein. Questi ordigni sono dotati di una testata rinforzata e a volte vengono usati in sequenza, in modo tale da aumentare la loro efficacia. DI COSA SI TRATTA
'Israele approva l'operazione di terra in Libano'
Durante la riunione di Gabinetto i ministri hanno protestato per le indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti sulla manovra, dopo che avevano ricevuto un aggiornamento da Israele. Alcuni ministri - riferisce Ynet - hanno chiesto che fosse spiegato il perché il portavoce dell'Idf abbia fatto riferimento alla manovra ancor prima dell'inizio del dibattito. La risposta è stata che Daniel Hagari è dovuto intervenire a causa delle indiscrezioni sui media stranieri.
Bombardamenti israeliani a sud di Beirut
I media libanesi riferiscono di bombardamenti israeliani a sud di Beirut, dopo che le Idf hanno intimato ai civili di evacuare da tre siti di Hezbollah nella periferia meridionale della città, nota come Dahiyeh
Media, carri armati non ancora entrati in Libano
I carri armati israeliani non sono ancora entrati in Libano, ma ci sono stati potenti attacchi aerei vicino al fiume Litani e gli aerei israeliani possono essere sentiti nella parte meridionale del Paese, secondo fonti della sicurezza in Libano citate da Haaretz
Libano, 'raid aerei israeliani a tappeto nel sud'
I jet di Israele stanno bombardando con intensità diverse località nel sud del Libano, non solo la linea di demarcazione tra i due paesi ma anche a nord di Tiro. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui le aree maggiormente prese di mira dai raid aerei israeliani sono Adaisse, Qasimiye, Khardali, Rihan, Baysariye, Kawkaba, Ghaziye, Bednayel, Qusayr, Kharbet Selem, Taybe, Humin
Raid di Israele in Libano, l'Onu; oltre 200mila persone sfollate
Sono arrivati a quota "50mila" i cittadini libanesi e siriani che vivono nel Paese che sono "entrati in Siria in fuga dagli attacchi aerei israeliani", mentre "ben oltre 200 mila sono gli sfollati all'interno del Libano" a causa della guerra scatenata da Israele. L'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati: "In corso operazioni di soccorso per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno". SFOGLIA LA GALLERY
Idf ordinano ad abitanti 3 quartieri sud Beirut di andare via
L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di tre quartieri della periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, di andare via dalle proprie case per ragioni di sicurezza. “Vi trovate nelle vicinanze di interessi e installazioni appartenenti al gruppo terroristico Hezbollah e, di conseguenza, (l'esercito) agirà con forza contro di loro. Per la vostra sicurezza e quella dei vostri familiari, dovete immediatamente evacuare gli edifici e allontanarvi di almeno 500 metri”, ha dichiarato il portavoce delle Idf Avichay Adraee in un video pubblicato sui social network.
Portavoce a israeliani, 'non date notizie su movimenti truppe'
Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha fatto un appello pubblico esortando gli israeliani a non condividere alcuna informazione sui movimenti delle truppe, mentre si diffondono le notizie da diverse fonti sull'operazione terrestre israeliana nel sud del Libano. Lo scrive Times of Israel. Hagari ha sottolineato l'importanza di limitare le informazioni solo ai rapporti ufficiali, evidenziando che la diffusione di rapporti non autorizzati o speculazioni potrebbe mettere in pericolo le truppe coinvolte.
Due ore di bombardamenti ma Idf non entra in Libano
L'agenzia di stampa statale libanese ha riferito di due ore di bombardamenti continui in alcune parti del Libano meridionale, principalmente intorno a Wazzani, Marjayoun e Khiam. I residenti della citta' di confine meridionale di Rmeish hanno affermato di non aver ancora visto truppe israeliane all'interno del Libano. "Vedo solo il bagliore dei proiettili che cadono in luoghi lontani dalla mia citta'", ha affermato Najib al-Amil, il sacerdote della città
operazione in Libano, Idf chiede di non diffondere "voci irresponsabili"
“Nelle ultime ore ci sono stati molte notizie e voci sull'attività delle Idf al confine libanese. Chiediamo che non vengano diffuse notizie sulle attività delle forze. Attenetevi solo ai resoconti ufficiali e non diffondete voci irresponsabili”. Così su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane Daniel Hagari, mentre ci sarebbero indicazioni crescenti di un'imminente operazione di terra in Libano
Tajani, i militari italiani di Unifil sono al sicuro
"I militari italiani in Libano sono schierati al confine fra il territorio controllato da Hezbollah e Israele, ma sono al sicuro perchè sono fermi nelle caserme quindi non si spostano in luoghi poco sicuri", ha detto a Quarta repubblica su Rete4 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Ma lo stesso Israele ha garantito che farà tutto ciò che deve per la sicurezza dei nostri militari". "Israele sta attaccando per creare delle piccole enclave. L'obiettivo di Israele è di spingere Hezbollah oltre il fiume che segna una zona blu. Israele vuole creare una sorta di largo confine fra il Libano e il territorio israeliano, con l'obiettivo di garantire la sicurezza dei civili che vivono al nord di Israele. Quindi le operazioni militari da terra continueranno solo per colpire Hebollah e farla arretrare e testare la loro capacità di reagire"
Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
Hasan Nasrallah è morto. Un portavoce dell'Idf aveva già fatto sapere che il leader libanese del gruppo è stato ucciso durante gli attacchi israeliani contro il quartier generale di Beirut. Nato il 31 agosto 1960, diventò il capo del gruppo sciita libanese dal 1992, prendendo il posto di Abbas Moussaoui. Da tempo appariva raramente in pubblico dopo la guerra che ha contrapposto il suo movimento all'esercito israeliano nell'estate del 2006. L'APPROFONDIMENTO
Netanyahu in riunione ristretta con i militari
Benyamin Netanyahu ha tenuto una riunione del gabinetto israeliano di sicurezza. Il primo ministro, riferiscono i media israeliani, è ora in riunione ristretta nel suo ufficio nel quartier generale militare di Kirya, a Tel Aviv
Onu, le nostre truppe di pace restano in posizione
Le Nazioni Unite hanno dichiarato che le proprie truppe di pace lungo il confine israelo-libanese rimangono in posizione perche' "l'intensita' dei combattimenti impedisce i loro movimenti e la possibilita' di svolgere i compiti previsti", ha dichiarato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Idf ordina evacuazione di aree Beirut prima di attacco
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno emesso ordini di evacuazione per diverse aree nella periferia meridionale di Beirut. I civili che si trovano nei pressi di diversi edifici nel quartiere Dahiya, nella parte meridionale di Beirut, dovrebbero evacuare immediatamente, ha affermato l'IDF in una nota. Il portavoce militare israeliano di lingua araba, Avichay Adraee, ha pubblicato una mappa insieme all'annuncio, che mostra gli edifici di Dahiya.
Tajani: "Combattimenti in corso, italiani via dal Libano"
"La situazione è estremamente complicata, ci sono combattimenti in corso, per la massima garanzia è bene che i cittadini italiani se ne vadano dal Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. Il vicepremier ha citato in particolare le zone nel sud del Paese e la capitale Beirut.
Al momento l'Idf non conferma l'invasione di terra in Libano
Al momento l'esercito israeliano, nè alcuna istituzione, ha confermato che sia in corso un'invasione di terra nel sud del Libano. Lo riferiscono anche i media israeliani che stanno riportando solo notizie dall'estero in proposito.
Media Israele: "Il governo non esclude uno scontro con l'Iran"
Due settimane fa i ministri del gabinetto di sicurezza israeliano hanno approvato un obiettivo per la guerra, rimasto riservato: "Evitare una campagna militare su larga scala con il coinvolgimento dell'Iran". Ma giovedì l'obiettivo è stato segretamente modificato in "riduzione del conflitto multi-frontale", il che indica che Israele si sta preparando a possibili scontri con Teheran. Lo riferisce un servizio di Channel 13.
Guerra in Libano, la mappa dei bombardamenti israeliani contro Hezbollah
Proseguono gli attacchi dell'Idf, che hanno portato anche all'uccisione del leader di Hezbollah Nasrallah. Ecco dove sta colpendo l'esercito di Tel Aviv. LA MAPPA
"In corso raid aerei, colpiti con artiglieria siti Hezbollah"
Secondo la tv israeliana Kan, mentre tank israeliani sarebbero già entrati in Libano, sono anche in corso raid aerei e massicci attacchi di artiglieria contro postazioni di Hezbollah nel villaggio di confine di Wazzani, vicino a Ghajar. "Non è chiaro su quale fronte si stiano concentrando le operazioni", ha detto Kan.
Media: "Truppe israeliane sul lato libanese di Wazzani"
Le prime forze di terra israeliane sono state avvistate dal lato libanese nella zona di Wazzani, nel settore orientale della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui le prime azioni israeliane sono guidate da forze del genio e dalle forze speciali.
Tv Hezbollah: colpi di artiglieria Idf vicino villaggi sud
La tv libanese al Manar, affiliata a Hezbollah, ha riferito di "colpi sionisti di artiglieria" vicino ai villaggi frontalieri di Wazzani, la valle di Khiam, Alma el Chaab e Naqura nel sud del Libano. L'agenzia di stampa libanese Ani riferisce invece di "importanti colpi di artiglieria contro Wazzani". Queste località si trovano davanti alle comunità israeliane dichiarate chiuse dall'Idf dall'altra parte del confine.
Militari Unifil Italia in allarme 2, restano nella base
I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in 'allarme 2', ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. A quanto si apprende, i soldati sono in allerta all'interno della base ma non sarebbe stato al momento necessaria l'entrata nei bunker. La procedura è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil.
Erdogan: "Onu autorizzi uso forza per fermare Israele"
Il presidente islamista della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha detto che le Nazioni Unite dovrebbero autorizzare l'uso della forza per fermare gli attacchi di Israele in Libano e a Gaza, e ha anche chiesto l'unità dei Paesi musulmani a sostegno dei "fratelli" in questi Paesi. "L'Assemblea Generale dell'Onu dovrebbe applicare rapidamente l'autorità di raccomandare l'uso della forza, comeha fatto con la risoluzione del 1950 dell'Unione per la Pace, se il Consiglio di Sicurezza non è in grado di mostrare la volontà necessaria", ha detto il capo di Stato turco in un discorso televisivo.
Media: spari di carri armati e cannoni in Libano
Sono segnalati colpi di cannone e di carri armati entro il confine del Libano: lo scrive Haaretz.
Hezbollah, chi sono i leader uccisi da Israele negli ultimi mesi: da Qabisi a Shukr
Non solo Hassan Nasrallah: sono diversi i personaggi di spicco del gruppo sciita filoiraniano uccisi dall'esercito israeliano nel corso dell’anno e, più in particolare, nelle ultime settimane. Soltanto questa settimana sono morti, oltre allo storico leader, anche Nabil Kawak, Muhammad Ismail e Hussein Ismail; Muhammad Qabisi, Abbas Ibrahim Sharaf Ad-Din e Hussein Hany; Ali Karaki e Muhammed Hussein Srour. Per tutti loro la ragione dell’omicidio è la responsabilità, a vario titolo, degli attacchi a Israele provenienti dal Libano. DI CHI SI TRATTA
Media, esercito libanese ritirato a 5 km da confine Israele
L'esercito libanese è stato visto ritirarsi da diverse posizioni sul confine meridionale con Israele. Lo scrive la Reuters sul suo sito citando residenti locali e una fonte della sicurezza.
Un portavoce dell'esercito libanese non ha confermato o smentito le segnalazioni, mentre un'altra fonte della sicurezza ha affermato che le truppe libanesi si trovavano almeno cinque chilometri a nord della frontiera dopo il ritiro.
Libano, cominciata l'evacuazione dei cittadini bulgari
È giunto in serata all'aeroporto di Sofia l'Airbus governativo che ha portato in patria i primi 84 bulgari evacuati dal Libano. Il processo di evacuazione è stato deciso dal governo provvisorio di Sofia e proseguirà fino al trasporto di tutti i bulgari residenti nel Libano che hanno deciso di non restare nel Paese. L'evacuazione viene organizzata dal ministero degli Esteri di Sofia e l'ambasciata bulgara a Beirut. Si dà la precedenza alle famiglie con bambini e alle donne. Secondo il canale televisivo Btv, per ora sono circa 160 i bulgari in Libano che hanno deciso di fare ritorno in patria.
Esercito libanese: "Stiamo riposizionando le truppe a sud"
L'esercito libanese si sta riposizionando in diverse località al confine con Israele, a sud del Paese. Lo riporta Al Arabya citando fonti dell'esercito libanese. "Ci siamo riposizionati nel sud dopo le minacce israeliane di infiltrazione via terra", ha detto la fonte.
Usa, da Israele operazioni anche di terra in Libano
Il governo israeliano ha informato gli Stati Uniti di "una serie di operazioni", tra cui operazioni di terra, in Libano, ha affermato il Dipartimento di Stato americano citato dalla CNN. "Al momento ci hanno detto che si tratta di operazioni limitate incentrate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo contatto con loro a riguardo", ha affermato il portavoce Matthew Miller in una conferenza stampa. Tuttavia, gli Stati Uniti continuano a concentrarsi su un cessate il fuoco di 21 giorni tra Israele e Hezbollah nonostante l'attività militare in corso, perche' in ultima analisi vogliono "una risoluzione diplomatica a questo conflitto", ha aggiunto. Miller ha ribadito che Israele ha il "diritto di difendersi da Hezbollah", anche "prendendo di mira le infrastrutture terroristiche all'interno del Libano".
Usa, Israele sta compiendo operazioni limitate in Libano
Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano.
Perché Israele ha attaccato il Libano e il ruolo di Hezbollah: le tappe del conflitto
La nuova escalation degli attacchi israeliani in territorio libanese è culminata con il raid che ha ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Il timore è che si arrivi a una guerra aperta tra i due Paesi, con un allargamento delle ostilità anche ad altri Stati, come l’Iran. Le tensioni hanno radici profonde che risalgono alla guerra arabo-israeliana del 1948. Da allora si sono susseguite diverse fasi nel corso dei decenni. Ma quali sono i motivi del conflitto? COSA SAPERE
Media: "Spari di tank e artiglieria Idf a sud del Libano"
Le forze dell'Idf stanno sparando con carri armati e artiglieria nel sud del Libano. Lo riporta Haaretz.
Giornalista giunta da Beirut a Madrid: "Devastati dalle bombe"
"Siamo devastati: ci bombardano ogni minuto, la gente è terrorizzata, non sa dove fuggire". E' la testimonianza di Josiane Barragan, una giornalista libanese di 50 anni arrivata da Beirut oggi a Madrid, che ha raccontato ai colleghi in attesa all'aeroporto di Barajas la drammatica situazione che vive la popolazione civile in Libano.
"La situazione è drammatica. La gente ha paura, non sa cosa accadrà domani. Siamo tutti terrorizzati sotto i bombardamenti ad ogni minuto, tutti i giorni", ha spiegato Barragan, citata dall'agenzia Efe. "La gente fugge senza nulla, senza documenti e dorme in strada", ha aggiunto, descrivendo anziani di 80 e 90 anni che vagano per le strade della periferia di Beirut, senza acqua, dormendo per terra, ai margini delle strade. La giornalista si è detta sollevata per essere arrivata in Spagna ma "molto preoccupata" per i compatrioti che la lasciato là. "Tutti i giorni sotto i bombardamenti di Israele, che ancora non si sa quando termineranno".
Spari in un mall a Tel Aviv, 2 feriti. "E' criminalità"
Due uomini sono rimasti feriti da colpi d'arma da fuoco nel centro commerciale Azrieli di Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel sottolineando che l'incidente che non sembra essere correlato al terrorismo e si tratterebbe di un episodio di criminalità.
I funzionari medici hanno indicato che una guardia di sicurezza è stata aggredita e in seguito ha sparato a un trentenne, rimasto moderatamente ferito, e a un venticinquenne, anche lui ferito e in buone condizioni.
L'esercito libanese riposiziona le truppe nel sud
L'esercito libanese ha reso noto che sta riposizionando le sue truppe nel sud dopo le minacce di incursioni israeliane.
Usa, Israele ha informato di operazioni limitate in Libano (2)
"Ci hanno informato di una serie di operazioni. Finora ci hanno detto che si tratta di operazioni limitate e focalizzate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine", ha detto il ;;portavoce del Dipartimento di Stato sottolineando che "il dialogo con Israele su questo va avanti".
Usa, Israele ha informato di operazioni limitate in Libano
Israele ha informato gli Usa di operazioni di terra "limitate" in Libano. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa dopo le indiscrezioni dei media.
Idf, raid su deposito missili a 1,5 km da aeroporto Beirut
L'Idf ha annunciato di aver distrutto "in un raid aereo preciso" un deposito di missili terra-aria di Hezbollah a circa 1,5 km dall'aeroporto internazionale di Beirut. "Questa infrastruttura costituisce una minaccia per lo spazio aereo libanese e internazionale", ha aggiunto l'Idf.
L'Idf dichiara 'zona militare chiusa' il nord di Israele (2)
L'esercito afferma che la decisione è stata presa in seguito ad una nuova valutazione. L'ordine è stato firmato dal capo del Northern Command, generale Ori Gordin. "L'Idf chiarisce che l'ingresso in quest'area è severamente vietato", aggiunge.
Borrell: "Le armi devono tacere, subito tregua in Libano" (2)
"La sovranità di Israele e del Libano deve essere garantita e qualsiasi ulteriore intervento militare aggraverà drammaticamente la situazione e deve essere evitato. Siamo molto preoccupati per i rischi di un'ulteriore escalation del conflitto nella regione". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in una dichiarazione alla stampa al termine del Consiglio straordinario sulla situazione in Libano.
L'Idf dichiara 'zona militare chiusa' il nord di Israele
'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver dichiarato "zona militare chiusa" le aree di Metula, Misgav Am e Kfar Giladi, nel nord di Israele al confine con il Libano.
Borrell: "Proteggere missione Unifil, incolumità fondamentale"
"Nell'attuale situazione di emergenza, la missione delle Nazioni Unite in Libano Unifil assume un ruolo fondamentale di stabilità. La sicurezza e l'incolumità delle forze di pace delle Nazioni Unite è fondamentale. Chiediamo a tutte le parti di proteggere e sostenere l'importante missione di Unifil". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in una dichiarazione alla stampa al termine del Consiglio straordinario sulla situazione in Libano.
Onu: "L'Unifil costretto a interrompere i pattugliamenti" (2)
I peacekeeper dell'Onu in Libano "non sono in grado" di pattugliare il terreno, ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. "I nostri caschi blu Unifil rimangono in posizione nell'area di responsabilità della missione, mentre l'intensità dei combattimenti impedisce i loro movimenti e la capacità di svolgere i compiti loro assegnati", ha detto la portavoce in conferenza stampa. "Data l'intensità dei razzi, non sono in grado di effettuare pattugliamenti", ha aggiunto riferendosi alla forza delle Nazioni Unite in Libano, che conta circa 10.000 uomini tra cui circa 1.000 soldati italiani.
Onu: "L'Unifil costretto a interrompere i pattugliamenti"
Il portavoce dell'Onu ha dichiarato che l'Unifil, le forze di pace in Libano, sono state costrette a fermare le attività di pattugliamento.
Guterres contro 'qualsiasi' invasione di terra in Libano
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, e' contro "qualsiasi" invasione di terra in Libano da parte di Israele. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric, ribadendo che "non vogliamo vedere alcun tipo di invasione via terra".
Borrell: "Le armi devono tacere, subito tregua in Libano"
"Questo è il momento della verità per il Libano. L'Ue chiede un immediato cessate il fuoco e l'attuazione simultanea della risoluzione Onu. Ora le armi devono tacere e la voce della diplomazia deve farsi sentire, gli attacchi di Hezbollah devono finire, l'indipendenza del Libano deve essere rispettata e bisogna evitare altre azioni militari".
Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine dell'informale esteri.
Media Usa: "Azione di terra in Libano nelle prossime ore"
Un funzionario statunitense ha confermato a Cbs News che Israele ha notificato agli Stati Uniti la sua intenzione di lanciare un'incursione terrestre limitata in Libano che, secondo il funzionario, potrebbe iniziare nelle prossime ore.
Tajani: "Dall'Italia 17 milioni di aiuti al popolo libanese" (2)
Il vicepremier ha deciso di attivare presso la Farnesina una iniziativa di coordinamento per gli aiuti al Libano allargata alla società civile italiana. Tajani ha poi riferito ai colleghi Ue quanto emerso nel colloquio telefonico con il ministro degli Esteri israeliano Katz, in particolare con la richiesta di rispetto del ruolo e della sicurezza dei militari Onu impegnati nella missione Unifil al confine fra Israele e Libano. Il ministro ha ricordato "che l'impegno diplomatico e militare italiano per la stabilità del Libano continuerà e l'Italia è pronta a rafforzare il sostegno alla missione Unifil". Tajani ha indicato come "sia cruciale il cessate il fuoco e il ripristino della tranquillità lungo la linea Blu: in occasione della riunione G7 di New York della scorsa settimana, abbiamo invitato le parti a dare piena attuazione alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza". Secondo Tajani, l'Ue deve favorire una svolta politica in Libano per risolvere la crisi politica che da mesi impedisce l'elezione del presidente della Repubblica libanese e, di conseguenza, permettere al governo di libanese di ritornare a operare in piena efficacia.
Tajani: "Dall'Italia 17 milioni di aiuti al popolo libanese"
"Ho appena annunciato nella riunione dei ministri degli Esteri Ue sul Libano un nuovo pacchetto di aiuti umanitari di 17 milioni per alleviare le sofferenze della popolazione libanese sfollata. Siamo impegnati anche con la Ue per dare massima protezione ed assistenza ai cittadini italiani in Libano". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Secondo quanto riferito in una nota della Farnesina, alla riunione Tajani ha sintetizzato la sua posizione in 5 punti principali: nuovi aiuti umanitari alla popolazione libanese; possibilità di evacuazione coordinata dei cittadini italiani ed europei dal Libano; sostegno ed eventuale rafforzamento della missione Unifil, a fronte della richiesta fatta a Israele di salvaguardia per i militari Onu; conferma della richiesta di cessate-il-fuoco e sostegno ad un accordo politico per l'elezione del nuovo presidente in Libano.
Il ministro ha confermato la forte preoccupazione del governo italiano per le conseguenze del conflitto in corso sulla popolazione: "L'Italia è in prima linea per alleviare le sofferenze dei civili. Oltre alle iniziative in favore della popolazione palestinese, abbiamo stanziato altri 17 milioni di euro per rispondere all'esigenze della popolazione sfollata".
Tajani: "Pronti ad aiutare evacuazioni d'urgenza dal Libano"
Il vicepremier Antonio Tajani ha partecipato oggi in videoconferenza a un incontro straordinario dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea incentrato sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente. Lo riferisce una nota della Farnesina secondo cui per quanto riguarda la presenza di cittadini italiani ed europei in Libano, il ministro ha informato i colleghi del fatto che molti italiani hanno già lasciato il Paese ma che il governo è pronto ad eventuale assistenza in caso di evacuazione d'urgenza, e ha suggerito di coordinare gli sforzi a livello Ue per la protezione di tutti i cittadini dell'Unione che potessero trovarsi in difficoltà.
Israele: "Sì a sussidi per bambino nato da seme soldato morto"
L'Alta Corte israeliana ha stabilito all'unanimità che un bambino nato a seguito dell'inseminazione artificiale fatto con lo sperma di un soldato dell'Idf, prelevato dopo la sua morte, è "il figlio del defunto", e quindi ha diritto ai sussidi statali previsti per le famiglie dei militari anche nel caso in cui non sussista alcun rapporto di parentela tra il soldato morto e la madre del bambino. Lo scrive Ynet.
La questione era arrivata all'Alta Corte dopo che un tribunale aveva stabilito che il bambino non aveva diritto ai benefici secondo la legge: le corti distrettuali avevano però annullato questa decisione, e lo Stato aveva fatto quindi appello all'Alta Corte per annullare il verdetto. Che invece ha dato ragione ai genitori del bambino che avevano presentato l'istanza.
Houthi, intensificheremo gli attacchi contro Israele
Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato che intensificheranno le operazioni militari contro Israele in risposta ai suoi attacchi nel Paese, all'indomani del raid israeliano contro obiettivi Houthi che, secondo il portavoce del gruppo yemenita, ha causato cinque morti e 57 feriti.
Il Pentagono invia altri soldati in Medio Oriente
Il Pentagono ha annunciato l'invio di "poche migliaia" di truppe in Medio Oriente per rafforzare la sicurezza ed essere pronti a difendere Israele se necessario. La vice portavoce del dipartimento della Difesa Sabrina Singh ha precisato che si tratterà per la maggior parte di più squadroni di aerei da caccia. "I jet saranno lì per la protezione delle forze statunitensi", ha aggiunto.
Biden: "Incursione di Israele? Vorrei che si fermassero"
"Sono al corrente delle notizie e vorrei che si fermassero". Così Joe Biden ha risposto alla domande dei reporter della Casa Bianca se fosse informato del fatto che Israele stia pianificando un'incursione contenuta nel sud del Libano.
Gallant, presto il prossimo passo della guerra a Hezbollah
"Il prossimo passo della guerra contro Hezbollah comincerà presto". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando con i sindaci delle comunità del nord del Paese, al confine con il Libano. "Sarà un fattore significativo nel cambiare la situazione di sicurezza e ci consentirà di completare l'importante missione di far tornare i residenti alle loro case", ha aggiunto, citato da Times of Israel.
Biden: "Serve un cessate il fuoco adesso in Medio Oriente"
"Serve un cessate il fuoco adesso" in Medio Oriente. Lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca. "Sono informato della situazione" in Libano, ha aggiunto il presidente.
Usa chiedono a compagnie aeree altri voli di linea per far uscire americani da Libano
L'ambasciata americana a Beirut sta cooperando con le compagnie aeree per evacuare i cittadini americani in Libano. Washington sta lavorando per fornire voli aggiuntivi perché i voli di linea attualmente disponibili hanno una “capacità ridotta”. Il Dipartimento di Stato americano ha emesso un'allerta di livello 4 per il Libano una decina di giorni fa, invitando i propri cittadini a non recarsi nel Paese o, se già presenti, a partire il prima possibile “attraverso le opzioni commerciali finché sono disponibili”. Venerdì l'ambasciata americana a Beirut aveva negato che fosse in corso l'evacuazione degli americani dal Paese.
Cremlino: "alto rischio" di vasta guerra in Medio Oriente
E' "molto alto" il rischio di una vasta guerra in Medio Oriente come conseguenza dell'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. I raid israeliani sul Libano hanno portato a "una significativa destabilizzazione della situazione nella regione", ha aggiunto Peskov, citato da Interfax.
Parigi: "Israele si astenga da azione terrestre in Libano"
"Esorto Israele ad astenersi da qualsiasi azione terrestre" in Libano e "a cessare il fuoco", e "Hezbollah a fare lo stesso". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot in conferenza stampa a Beirut dove ha incontrato i vertici del Paese dei Cedri.
Grandi (Unhcr): 100mila in fuga da Libano a Siria
Il numero di persone che hanno attraversato la frontiera tra Libano e Siria "in fuga dagli attacchi aerei israeliani cittadini libanesi e siriani ha raggiunto quota 100.000. L'afflusso continua". Lo scrive sui scoial l'alto commisario per i rifugiati, Filippo Grandi.
Tajani: "Situazione in Medioriente molto complicata"
"La situazione in Medio oriente e' molto complicata. Speriamo di potere ottenere un cessate il fuoco sia a Gaza sia in Libano". Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con il convegno della Fondazione Craxi sulla 'Rotta transatlantica'. Tajani alle 17 si riunirà con gli altri ministri degli Esteri della Ue.
WP, Israele a Usa; imminente campagna limitata in Libano
Israele ha comunicato agli Usa che sta pianificando una "operazione di terra" "limitata" in Libano. L'operazione sarebbe "imminente". Lo scrive il Washington Post citando un funzionario statunitense. La fonte ha dichiarato al giornale che la campagna pianificata da Israele sarebbe "più piccola dell'ultima guerra contro Hezbollah nel 2006" e si concentrerebbe sullo "sgombero delle infrastrutture militanti
lungo il confine per rimuovere la minaccia alle comunita'
israeliane di confine".
Usa spingono rientro da Libano d'intesa con compagnie aeree
L'ambasciata statunitense a Beirut ha affermato su X che sta collaborando con le compagnie aeree "per soddisfare la richiesta dei cittadini statunitensi di lasciare il Libano". L'ambasciata statunitense ha affermato che fornirà voli aggiuntivi "con posti a sedere acquistabili". L'ambasciata ha inoltre esortato i cittadini americani attualmente in Libano a partire "finché sono ancora disponibili opzioni commerciali".
Netanyahu: "Successi storici ma ci attendono grandi sfide"
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha aperto la riunione di governo affermando che Israele "è in guerra per la sua stessa esistenza" e che "stiamo facendo il lavoro che il popolo di Israele e generazioni di israeliani si aspettano che facciamo". Israele, ha aggiunto, sta vivendo "giorni di successi storici, ma anche grandi sfide che ci attendono ancora". Lo riporta Haaretz. Il premier israeliano ha ringraziato i cittadini di Israele "per essere rimasti fermi" e ha detto che "se uniamo le forze e andiamo mano nella mano, sconfiggeremo i nostri nemici".
Berlino, aereo militare per evacuare diplomatici in Libano
Il governo tedesco ha annunciato l'invio di un aereo militare per evacuare il personale diplomatico e le loro famiglie in Libano.
Media: primo raid israeliano nel nord del Libano
Un raid israeliano ha colpito, per la prima volta dall'inizio della guerra, il villaggio di Ainata al Arz, nel nord del Libano, tra i distretti di Bsharre e Baalbeck. Lo riferisce L'Orient Le Jour.
Netanyahu agli iraniani: “Israele è con voi”
"Gli iraniani sappiano che Israele è con loro". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un videomessaggio rivolto al popolo iraniano. "Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso", ha proseguito il capo del governo israeliano, sottolineando che quando accadrà "i nostri due Paesi, Israele e Iran, saranno in pace". "Quando arriverà quel giorno, la rete terroristica che il regime ha costruito in cinque continenti sarà smantellata e l'Iran prospererà come mai prima" con "investimenti globali" e "turismo di massa", ha aggiunto Netanyahu, sollecitando gli iraniani a "non lasciare che un piccolo gruppo di teocrati fanatici distrugga le vostre speranze ed i vostri sogni".
Blinken: il mondo è più sicuro senza Nasrallah
Il mondo è più sicuro dopo l'uccisione da parte di Israele del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo dice il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, definendo Nasrallah un "terrorista brutale". "La regione, il mondo sono più sicuri senza di lui", aggiunge Blinken. Il segretario di Stato Usa ha ribadito la posizione di Washington e ha detto che, "la diplomazia rimane la migliore e unica via per raggiungere una maggiore stabilità in Medio Oriente": gli Stati Uniti continueranno a lavorare "urgentemente" per garantire un cessate il fuoco tra Israele e il gruppo terroristico palestinese Hamas a Gaza, ha concluso.
Idf: a Beirut ucciso comandante dell'unità razzi Hezbollah
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il comandante dell'unità dei razzi a lungo raggio di Hezbollah, Eid Hassan Nazar, in un raid a Beirut. Secondo l'Idf, era "un comandante veterano dell'organizzazione e un centro di conoscenza nel campo dei razzi". Nel raid sono morti anche un comandante dell'unità dei missili di precisione, il suo vice, e altri comandanti dell'unità responsabile del lancio di missili nel centro di Israele la scorsa settimana, aggiunge l'Idf che ha colpito anche le riserve di missili di Hezbollah. Lo riporta Haaretz.
Borrell: "In Libano la situazione umanitaria si sta deteriorando"
"La situazione umanitaria in Libano si sta rapidamente deteriorando, con circa 1 milione di sfollati in pochi giorni. Plaudo agli sforzi compiuti dalla Francia in coordinamento con l'Ue per sostenere i libanesi. È urgente aumentare l'assistenza umanitaria mentre continuano gli sforzi diplomatici per fermare la guerra". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.
Blinken: "Il mondo è più sicuro senza Nasrallah"
"Il mondo è più sicuro dopo la morte di Nasrallah": lo ha affermato il segretario di stato Usa Antony Blinken. "Gli Stati Uniti continueranno a cercare una soluzione diplomatica per il Libano: la diplomazia resta la migliore opzione per la pace in Medio Oriente", ha aggiunto.
Netanyahu a popolo Iran, presto sarete liberi e pace insieme
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato un messaggio video in inglese, rivolgendosi direttamente al popolo iraniano. "Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso. I nostri due antichi popoli, il popolo ebraico e il popolo persiano, saranno finalmente in pace. I nostri due paesi, Israele e Iran, saranno in pace", ha affermato.
Libano: 6 paramedici uccisi in raid israeliani nella Bekaa
Sei morti tra il personale paramedico in raid israeliani che hanno colpito Sohmor, nella regione della Bekaa, in Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut, come riporta la Bbc.
Forze Israele in Libano da mesi in vista del possibile attacco
Le forze speciali israeliane stanno conducendo operazioni all'interno del Libano in vista di un potenziale assalto via terra. A riferirlo è Nbc News citando un funzionario israeliano secondo cui nel Libano del sud sono state avviate operazioni di piccole forze, progettate per raccogliere informazioni e sondare le posizioni di Hezbollah. Il funzionario ha precisato che tali operazioni sono in corso da mesi e non segnalano necessariamente l'imminente inizio di un assalto via terra. Tuttavia, secondo i funzionari israeliani, un'invasione via terra resta una possibilità. Israele ha spostato migliaia di truppe verso il confine in preparazione di una possibile azione.
Esercito libanese, un soldato ucciso da drone israeliano
L'esercito libanese ha annunciato la morte di un suo soldato in un attacco di droni israeliano nel sud del Libano.
Pezeshkian visita la sede di Hezbollah a Teheran
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è stato nell'ufficio di rappresentanza di Hezbollah a Teheran per esprimere formalmente le condoglianze per la morte, in un raid israeliano, del leader del movimento sciita libanese Hassan Nasrallah. Lo riporta l'agenzia iraniana Irna. "Il mondo deve sapere che il sangue del nobile martire Seyed Hassan Nasrallah e dei suoi compagni continuerà a ribollire e a opporsi all'oppressione e tirannia", ha dichiarato Pezeshkian che ha incontrato il capo dell'ufficio di Hezbollah, Abdullah Safiuddin. Ieri, è iniziata presso l'ufficio di Hezbollah a Teheran una cerimonia commemorativa per Nasrallah, che durerà tre giorni.
Ex consigliere di Netanyahu: "Libereremo il sud del Libano"
"In Libano Israele ha due obiettivi: evitare che Hezbollah abbia la capacità di commettere un 7 ottobre, e dunque liberare il sud del Paese, e indebolire la possibilità di lanciare missili verso di noi, rimuovendo dunque l'abilità di contenimento dell'Iran". Lo ha detto l'ex generale Yaakov Amidror, ex consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro di Israele e ora collaboratore del JINSA Strategic Center di Washington DC e del Jerusalem Institute for Strategy and Security (JISS) di Gerusalemme. Amidror, a Bruxelles per la conferenza organizzata dalla Europe Israel Press Association, ha ricordato che l'Onu già impone la smilitarizzazione di Hezbollah nel sud del Libano. "Chi applicherà la direttiva? L'Idf, perché le forze Unifil non sono altro che un brutto scherzo", ha dichiarato. Per quanto riguarda poi la prospettiva della soluzione dei due Stati, Amidror è stato chiaro: "Non permetteremo che Hamas controlli Ramallah". "I palestinesi, se vogliono uno Stato, devono accettare che Hamas non ne faccia parte, che venga reso illegale, sia a Gaza che in Cisgiordania: Hamas non può vincere le elezioni, l'ho detto anche ai funzionari americani".
Beirut, 6 soccorritori Hezbollah uccisi in un raid israeliano
Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha oggi ucciso sei soccorritori del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, nella Valle della Bekaa, nell'est del Paese. "Un attacco nemico al centro di protezione civile del Comitato sanitario islamico ha ucciso sei membri del personale di emergenza e ne ha feriti altri quattro" nella città di Sohmor, ha dichiarato il ministero in un comunicato, condannando "il fatto che Israele abbia preso di mira i servizi di soccorso".
Beirut: "45 i morti nel raid israeliano di ieri vicino a Sidone"
E' salito a 45 morti il bilancio dei morti nel raid israeliano di ieri a Ain al-Delb vicino alla città di Sidone, nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese aggiungendo che i feriti sono 70. L'agenzia libanese Ani ha precisato che il raid ha colpito un edificio che, secondo un corrispondente dell'Afp, sarebbe completamente crollato.
M5s: "Netanyahu va fermato, stop armi a Israele"
"Centinaia di carri armati di Netanyahu ammassati al confine con il Libano sono pronti a invadere e ad occupare il sud del Paese per spingere Hezbollah a nord del fiume Litani creando una 'fascia di sicurezza' profonda una trentina di chilometri: ciò non garantirà nessuna sicurezza agli abitanti del nord di Israele che rimarranno comunque nel raggio d'azione dei missili di Hezbollah, ma con tutta probabilità provocherà l'intervento in guerra delle milizie iraniane con il rischio di scatenare un conflitto su vasta scala. Di fronte a tutto questo, mentre nella Striscia di Gaza prosegue senza sosta lo sterminio di civili innocenti, il mondo sta a guardare: nessuno cerca di fermare la follia bellicista del criminale di guerra Netanyahu: gli Stati Uniti, che a parole si dicono preoccupati, continuano ad armarlo e lo stesso fa l'Europa e anche l'Italia, che non ha mai interrotto il suo export di armi verso Tel Aviv. Basta parole, serve agire subito, nell'interesse dello stesso popolo israeliano che non ha tratto e non trarrà alcun beneficio dalla furia guerrafondaia del governo Netanyahu. Per questo torneremo a chiedere a Tajani di interrompere subito ogni tipo di fornitura militare come richiesto dalla risoluzione del Consiglio diritti umani dell'Onu approvata lo scorso 5 aprile. E per questo nella risoluzione parlamentare in vista del Consiglio europeo di ottobre inseriremo un impegno al governo, che ci auguriamo trovi il più ampio sostegno politico, affinché proponga a Bruxelles un embargo europeo sulle armi a Tel Aviv". Lo dichiarano i capigruppo M5S nelle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato: il vicepresidente del Movimento Riccardo Ricciardi, il senatore Bruno Marton e il deputato Marco Pellegrini.
Iran, milioni di musulmani vogliono combattere in Libano e Gaza
"Oggi, milioni di persone nei Paesi islamici chiedono di unirsi alle fila dei combattenti della resistenza in Libano e Gaza per combattere e condurre la jihad (guerra santa) contro i criminali sionisti". Lo ha affermato il capo della Magistratura iraniana, Gholam-Hossein Mohseni-Eje'i, commentando l'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, la scorsa settimana a Beirut.
"Oggi, la Repubblica islamica dell'Iran sostiene più che in passato il movimento di resistenza, e in particolare gli Hezbollah libanesi. I nemici dovrebbero sapere che la scuola della resistenza e della jihad non sarà distrutta da omicidi", ha aggiunto, come riferisce Isna, affermando che "la vendetta dei martiri di alto rango della resistenza arriverà per mano dei credenti".
Iran "non schiererà uomini", nessun aiuto chiesto
L’Iran non schiererà combattenti in Libano e Gaza per affrontare Israele: lo ha detto il portavoce della diplomazia iraniana, Nasser Kanani, durante la sua conferenza stampa settimanale. "I governi del Libano e della Palestina hanno la capacità e il potere di affrontare l'aggressione del regime sionista, e non c'è bisogno di schierare forze ausiliarie o volontarie iraniane", ha precisato la stessa fonte. Del resto, ha continuato Kanani, "non abbiamo ricevuto alcuna richiesta e sappiamo che non hanno bisogno dell'aiuto delle nostre forze di spedizione".
Germania: uccisione Nasrallah diritto autodifesa Israele
L'uccisione da parte di Israele del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah a Beirut rientra nel diritto dello Stato ebraico a difendersi. E' quanto ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. "Hezbollah è un'organizzazione terroristica e si è trattato di un incontro dei massimi dirigenti di Hezbollah, da cui si può supporre, anche da lontano, che stessero pianificando ulteriori operazioni. Quindi, a questo proposito, ci sono anche ragioni per credere che qui sia stato esercitato il diritto all'autodifesa", ha dichiarato. Quanto ai civili uccisi nell'attacco a Beirut, "ogni vittima civile è una vittima civile di troppo", ha sottolineato il portavoce.
Premier Libano: elezione presidente subito dopo tregua
Il Libano terrà una sessione parlamentare per eleggere un nuovo presidente non appena entrerà in vigore un cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. Lo ha dichiarato il premier libanese ad interim Najib Mikati, dopo i colloqui con il presidente della Camera, secondo quanto riporta Times of Israel. Il Paese dei Cedri non ha un capo di Stato dalla fine di ottobre 2022.
Gallant: useremo tutte nostre capacità contro Hezbollah
"L'eliminazione di Nasrallah è un passo molto importante, ma non è tutto. Utilizzeremo tutte le capacità che abbiamo" contro Hezbollah. Lo ha assicurato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, parlando alle truppe della 188a Brigata corazzata e della Brigata di fanteria Golani nel nord di Israele. "Confidiamo che siate in grado di realizzare qualsiasi cosa", ha aggiunto.
Gallant ai militari del fronte nord: 'Utilizzeremo anche voi'
Il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha fatto riferimento implicitamente a un'operazione di terra in Libano nel corso di un incontro con le truppe del fronte settentrionale. "L'eliminazione di Nasrallah è un passo importante, ma non è l'ultimo", ha dichiarato il ministro rivolgendosi ai militari, secondo quanto riportano i media israeliani. Poi ha aggiunto: "Per far tornare gli abitanti nel nord, presto useremo tutte le nostre capacità, voi inclusi".
Decine di razzi lanciati dal Libano contro Israele
Hazbollah continua i suoi attacchi, nonostante i raid che hanno quasi azzerato la sua catena di comando, con decine di razzi e droni che anche stamane sono stati lanciati contro il territorio israeliano. Secondo l'esercito dello Stato ebraico, un drone avrebbe preso apparentemente di mira una piattaforma israeliana per l'estrazione del gas nel Mediterraneo, ma è stato intercettato da una nave della Marina. Le sirene d'allarme sono poi nuovamente scattate a Safed, località al confine con il Libano bersagliata con diversi razzi, ma senza che ci siano stati danni a persone o cose. Le Idf sostengono che nelle scorse ore circa 35 razzi siano stati lanciati verso Israele.
Madrid: 'Gli spagnoli in Libano abbandonino il Paese'
Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha fatto appello oggi "a tutti gli spagnoli in transito in Libano per turismo o per motivi di lavoro" ad "abbandonare il Paese, con i mezzi commerciali aerei o via mare ancora operativi", dopo il bombardamento israeliano all'alba di oggi in un edificio residenziale a Beirut. In dichiarazioni a Catalunya Radio, Albares ha sconsigliato "totalmente di viaggiare in Libano in qualunque circostanza" e ha trasmesso "affetto e solidarietà" ai 700 militari spagnoli impegnati nella missione Unifil delle Nazioni Unite nel sud del Paese. Albares ha ripetuto che Madrid ha pronto un piano di evacuazione per i circa mille spagnoli iscritti al registro dei residenti nel Paese, che tuttavia non è stato ancora attivato. L'ambasciata spagnola a Beirut ha contattato per email la comunità residente, alla quale Albares ha chiesto di "restare attenta" a nuove comunicazioni da parte del ministero.
Iran: 'Non manderemo militari a Gaza o in Libano'
"L'Iran non invierà forze militari a Gaza o in Libano per combattere contro il regime sionista": lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani.
Esplosioni a Damasco
Esplosioni sono state registrate a Damasco o nei dintorni della capitale siriana da numerose fonti ancora non confermate, scrivono il Times of Israel e il Guardian.
Leader Hamas in Libano era dipendente dell'Unrwa
Fateh Sherif, capo di Hamas in Libano ucciso oggi in un raid israeliano, era un dipendente dell'agenzia Onu Unrwa, l'agenzia per i rifugiati palestinesi. Lo ha confermato la stessa Unrwa che ha anche fatto notare che era indagato per le sue attivita' politiche, riporta Times of Israel. Sherif e' stato ucciso in un attacco aereo sul campo profughi di al-Bass nella citta' di Tiro, nel Libano meridionale, insieme alla moglie e ai figli. Era stato preside della Deir Yassin Secondary School gestita dall'Unrwa ad al-Bass. "Fateh Al Sharif era un dipendente dell'Unrwa che e' stato messo in congedo amministrativo senza retribuzione a marzo ed era sottoposto a un'indagine a seguito di indagini sulle sue attivita' politiche" ha detto l'agenzia. La sospensione dal lavoro di al Sharif aveva scatenato proteste diffuse e scioperi da parte degli insegnanti in Libano.
Berlino: ambasciata aperta in Libano, 1800 i tedeschi registrati
L'ambasciata tedesca in Libano è attualmente aperta e il governo federale sta provvedendo a una registrazione dei tedeschi presenti nel Paese, senza tuttavia portarli via. "Al momento sono 1800 i cittadini registrati sul posto, ma non si è ancora in una fase di evacuazione", ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa a Berlino, rispondendo alle domande dei giornalisti della capitale.
Wsj: 'Israele potrebbe entrare in Libano già in settimana'
Le forze speciali israeliane hanno condotto piccole incursioni mirate nel Libano meridionale, raccogliendo informazioni e indagando in vista di una possibile incursione terrestre più ampia, che potrebbe avvenire già questa settimana. Lo riporta il Wsj citando fonti a conoscenza. I raid, che hanno incluso l'ingresso nei tunnel di Hezbollah situati lungo il confine, si sono verificati sia di recente che negli ultimi mesi, e rientrano nel più ampio sforzo di Israele per ridurre le capacità di Hezbollah lungo il confine che divide Israele e Libano, hanno affermato le fonti.
Premier Libano: 'Pronti a schierare l'esercito nel sud'
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha affermato che il governo è pronto a schierare l'esercito nel sud del Paese: lo riporta Al Jazeera. Allo stesso tempo, parlando ai media, Mikati ha ribadito l'impegno per un cessate il fuoco immediato.
Wsj: commando Idf entrati in tunnel Hezbollah durante blitz in Libano
Le forze speciali israeliane, negli ultimi mesi, hanno condotto brevi blitz in territorio libanese che hanno visto anche incursioni all'interno dei tunnel di Hezbollah. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo cui i raid mirati che hanno decapitato la catena di comando di Hezbollah potrebbero essere il preludio a blitz delle Idf in Libano di più ampia portata - piuttosto che una vera e propria offensiva di terra - che potrebbero scattare già questa settimana. Il quotidiano, tuttavia, sottolinea come i tempi delle operazioni potrebbero cambiare, date le forti pressioni degli Stati Uniti sullo Stato ebraico. La rete di tunnel di Hezbollah è lunga complessivamente diverse centinaia di chilometri, secondo quanto riferito dall'esperto Tal Beeri al Times of Israel. Hezbollah ha anche scavato tunnel che portano direttamente in Israele, ma quei tunnel tattici furono rivelati e distrutti dalle Idf nell'operazione 'Scudo del Nord' del gennaio 2019, secondo Beeri.
Gaza, 41.615 palestinesi uccisi e oltre 96mila feriti da 7/10
Sono almeno 41.615 i palestinesi che sono stati uccisi e 96.359 quelli che sono rimasti feriti nell'offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza iniziata lo scorso 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza.
Cremlino: 'In Libano rischio di catastrofe umanitaria'
I "bombardamenti indiscriminati su aree residenziali in Libano" porteranno "inevitabilmente a una catastrofe umanitaria come stiamo vedendo a Gaza". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Hezbollah: "Avanti col nostro piano. Vinceremo"
"Continueremo con il nostro piano. Vinceremo, proprio come abbiamo vinto nel nostro confronto con Israele nel 2006", ha ancora dichiarato in un video-messaggio il vice segretario di Hezbollah, Naim Qassem, possibile successore al leader ucciso Hassan Nasrallah. "Hezbollah continuerà con i suoi obiettivi principali nonostante gli attacchi aggressivi contro i civili in Libano e l'obiettivo di Israele di creare caos", ha sottolineato.
L'Idf conferma l'uccisione del capo di Hamas in Libano
L'esercito israeliano ha confermato l'uccisione del capo di Hamas in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin. E' quanto si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.
Esercito Iran: Israele si aspetti una risposta dopo Nasrallah
Il comandante in capo dell'Esercito iraniano, il generale Abdolrahim Mousavi, ha lanciato un avvertimento a Israele, affermando che lo Stato ebraico deve aspettarsi una risposta da parte dell'Iran dopo l'uccisione a Beirut di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah. "Aspettatela", ha detto Mousavi in riferimento ad una risposta da parte di Teheran, riferisce Mehr, commentando il raid di Israele della scorsa settimana a Beirut in cui sono stati uccisi Nasrallah e anche il generale delle Guardie della rivoluzione iraniana, Abbas Nilforoushan. "Il sangue del martire Nasrallah accelererà la caduta del regime di Israele e dei suoi leader", ha detto Mousavi, aggiungendo che "quello che dice il nemico è soprattutto basato su operazioni psicologiche" e che Israele tenta di presentare una situazione vittoriosa mentre in realtà si sta muovendo in modo rapido verso la sua distruzione.
Da Emirati arabi uniti 100 milioni di dollari per il Libano
Il presidente degli Emirati arabi uniti (Eau), lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, ha ordinato la consegna di un pacchetto urgente di aiuti da 100 milioni di dollari (89,3 milioni di euro) al Libano. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale Wam. "L'iniziativa fa parte dei continui sforzi degli Emirati Arabi Uniti per sostenere il Libano attraverso le sue sfide attuali, sottolineando l'impegno costante della nazione nell'assistere il popolo libanese", si legge in un comunicato.
Nucleare, Iran: in corso colloqui per visita di Grossi a Teheran
L'Iran ha fatto sapere che sono in corso colloqui per avere un visita a Teheran da parte del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. "Se c'è una seria volontà da parte dell'Aiea di perseguire questioni comuni all'interno del quadro professionale e specializzato dell'agenzia, c'è sicuramente la possibilità di continuare queste discussioni professionali e risolvere le questioni rimanenti tra l'Iran e l'agenzia", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riporta Mehr, aggiungendo che il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana, Mohammad Eslami, ha avuto "colloqui positivi" a Vienna e anche il capo della Diplomazia di Teheran, Abbas Araghchi, ha avuto una conversazione "costruttiva" con Grossi a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite la scorse settimana a New York.
Hezbollah: sceglieremo il segretario generale il prima possibile
Hezbollah nominerà "il prima possibile" il nuovo segretario generale dopo l'uccisione da parte di Israele del defunto leader Hasan Nasrallah. Lo ha detto poco fa in un discorso televisivo Naim Qasem, numero due del Partito di Dio.
Iran: 'I sionisti non otterranno nulla dalla morte di Nasrallah'
"Il regime sionista usurpatore non otterrà niente da crimini di questo tipo non compenserà mai la sua irreparabile sconfitta ricorrendo a questi crimini". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, parlando del raid israeliano a Beirut che ha ucciso la scorsa settimana il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. "Gli Stati Uniti non guadagneranno nulla da tutti questi crimini e non compenseranno i loro fallimenti nella regione", ha aggiunto il funzionario, come riferisce Irna, affermando che nonostante la morte di Nasrallah "la scuola di pensiero" del leader di Hezbollah è ancora viva. "Senza dubbio, il fronte della resistenza e il popolo libanese celebreranno la morte del sionismo e la liberazione della sacra Gerusalemme presto", ha detto Kanani.
Hezbollah: 'Nasrallah aveva disposto piani in caso di uccisione'
Il defunto leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ucciso venerdì scorso a Beirut da Israele, aveva predisposto piani alternativi perché Hezbollah possa continuare la sua azione di resistenza contro Israele a partire dalla sua leadership. Lo ha detto Naim Qassem, numero due del Partito di Dio in un discorso televisivo.
Media: esplosione a Damasco, attive le difese aeree
I media siriani riferiscono che le esplosioni sentite alla periferia di Damasco sono le difese aeree attive. "I suoni delle esplosioni sono la reazione dell'esercito contro un obiettivo ostile", riporta la radio filo-governativa Sham Fm, aggiungendo che l'obiettivo è probabilmente un drone. Lo riporta il Times of Israel.
Hezbollah: 'Pronti a affrontare Israele sul terreno'
Siamo pronti ad affrontare Israele sul terreno se dovessero invadere il Libano. Lo ha detto il numero due di Hezbollah Naim Qassem in un discorso tv. "Israele non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi", ha aggiunto.
Iran: "Taglieremo mani e piedi" agli aggressori
L'Iran non lascerà senza risposta nessuno degli "atti criminali" di Israele e "taglierà mani e piedi" a coloro che attaccano il Paese. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Naser Kanani. Il diplomatico ha rilasciato queste dichiarazioni in risposta ai giornalisti sulle possibili reazioni di Teheran alla morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del generale di brigata della Guardia rivoluzionaria iraniana, Abbas Nilforushan, venerdì a Beirut. "Daremo una risposta che sarà deplorevole per coloro che violano i nostri interessi nazionali", ha assicurato Kanani, promettendo una "punizione" per lo Stato ebraico. "L'Iran non lascerà senza risposta nessuna delle azioni aggressive del regime sionista contro la Repubblica islamica, e questo regime non rimarrà impunito per i crimini che ha commesso contro l'Iran", ha ancora affermato. Allo stesso tempo, ha insistito sul fatto che Teheran “adotterà qualsiasi misura basata sul diritto internazionale”.
Idf: 'In mattinata 35 razzi dal Libano in territorio Israeliano'
Circa 35 razzi hanno attraversato questa mattina il Libano per entrare in territorio israeliano, "numerosi" dei quali "sono stati intercettati e altri sono caduti in aree aperte": lo ha reso noto l'esercito israeliano (Idf) su Telegram. Il messaggio segue l'attivazione delle sirene antiaeree nelle aree delle alture meridionali del Golan, dell'Alta Galilea e della comunità di Snir.
Katz: "Hezbollah disarmi e via dal Litani"
Israele non accetterà un cessate il fuoco in Libano finché Hezbollah non si sposterà a nord del Litani e non verrà disarmato. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, secondo quanto riferito dall'emittente israeliana Kan, in un messaggio trasmesso a 25 suoi omologhi, tra cui Italia. "L'unico modo accettabile per Israele di fermare il fuoco è spostare Hezbollah a nord del Litani e disarmarlo", ha dichiarato il capo della diplomazia israeliana. Il contenuto della sua dichiarazione è stato rilanciato da Al Jazeera.
L'attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è inoltre richiesta per un cessate il fuoco in Libano. "Finché ciò non si verificherà, Israele continuerà le sue azioni per garantire la sicurezza dei cittadini di Israele e il ritorno dei residenti del nord alle loro case", ha aggiunto Katz.
In merito all'assassinio di Nasrallah, il ministro degli Esteri ha sottolineato che "è stata una delle contromisure più giustificate che Israele abbia mai attuato e che stava pianificando altri attacchi contro Israele".
Iran: 'Aiuteremo Hezbollah a rispondere dopo omicidio Nasrallah'
L'Iran non lascerà senza risposta nessuno degli "atti criminali" di Israele, compreso l'omicidio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in una conferenza stampa. Il capo del consiglio per l'informazione del governo iraniano, Elias Hazrati, citato dall'agenzia di stampa Tasnim ha aggiunto che ''mostreremo la sconfitta di Israele alla gente del mondo''. Hazrati ha aggiunto che ''le fondamenta di Hezbollah sono così solide che non c'è possibilità di interrompere il suo cammino. Hezbollah ha cacciato Israele dal Libano molte volte. Un terrorista che avrebbe dovuto essere arrestato ora ordina omicidi alle Nazioni Unite'', ha aggiunto riferendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu. ''Hezbollah non ha usato le sue armi e ora deve iniziare. La Repubblica islamica dell'Iran è a fianco del popolo del Libano e di Hezbollah, e noi usiamo tutta la nostra capacità per aiutare Hezbollah e il popolo del Libano'', ha aggiunto.
Atteso discorso vice leader di Hezbollah, il primo da morte Nasrallah
Naim Qassem, vice Segretario generale di Hezbollah, terrà a breve un discorso pubblico, il primo dall'uccisione di Hassan Nasrallah. Il discorso è atteso alle 12 ora di Beirut, le 11 in Italia.
Tajani: garanzie da Israele per nostri militari
"Ho avuto la garanzia che Israele presterà grande attenzione e prudenza alla presenza dei nostri militari" in Libano che al momento "non stanno correndo alcun pericolo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo su Rai 3 e facendo riferimento al colloquio con il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Seguiamo minuto per minuto i nostri militari che fanno parte del contingente Unifil e che si trovano in un'area molto a rischio, ma non stanno correndo pericoli e resteranno là". Tajani ha spiegato che è stata "ridotta la missione in Libano che si occupa dell'addestramento dell'esercito libanese, sono rimasti solo i militari che devono gestire la caserma".
Tajani: porta aperta a diplomazia per evitare escalation
"Sono preoccupato" per la situazione in Libano "ma stiamo lavorando per cercare di evitare una escalation". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto su Rainews. "Oggi ci sarà una riunione tra i ministri degli Esteri dell'Unione Europea, per mettere a punto una strategia per contribuire a mantenere aperta una porta per la diplomazia" ha aggiunto il ministro. Stiamo lavorando, ha proseguito il ministro, "per tenere aperta la porta della diplomazia" con la speranza che "prevalga il buon senso" e in modo che si possa "evitare una guerra regionale".
Katz: cessate il fuoco in Libano solo con disarmo Hezbollah
"L'unico modo accettabile per Israele di cessare il fuoco (in Libano, ndr) è spostare Hezbollah a nord del (fiume, ndr) Litani e disarmarlo": lo ha detto alla tv pubblica israeliana Kan il ministro egli Esteri israeliano Israel Katz, come riporta Al Jazeera. Per un cessate il fuoco in Libano è necessaria anche l'attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha aggiunto: "Finché ciò non avverrà, Israele continuerà le sue azioni per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e il ritorno dei residenti del nord alle loro case".
Hezbollah: discorso del numero 2 Naim Qassem alle 11
Il numero 2 di Hezbollah, Naim Qassem, parlerà in un discorso televisivo alle 11 italiane, le 12 in Libano. Lo ha annunciato la tv al Manar di Hezbollah.
Tajani: giusta reazione Israele al 7/10 ma troppi morti civili
"La reazione è giusta ma a noi non è piaciuto il coinvolgimento della popolazione civile palestinese, troppi morti, un dramma che è elemento di preoccupazione". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Rainews in occasione dell'anniversario del 7 ottobre. Tajani afferma che sono arrivati a Gaza i primi aiuti italiani del Food for Gaza e, ha detto, "ci siamo attivati anche per la popolazione libanese: è arrivato un primo cargo di aiuti dell'aereonautica".
Tajani: 'Da Italia aiuti per popolazione civile Gaza e Libano'
''Dal punto di vista dell'azione umanitaria, sono finalmente arrivati a Gaza gli aiuti di 'Food for Gaza' che ho fortemente voluto come ministro degli Esteri''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a ReStart su Rai 3, spiegando che l'Italua ha ''investito decine di milioni di euro per aiutare rifugiati libano e la popolazione civile di Gaza''. Proprio a Gaza, ha proseguito, sono arrivati ''beni alimentari e sanitari per la popolazione civile in collaborazione con la Fao, la Pam, la Croce rossa, la Mezzaluna rossa, con i giordani''. Tajani ha promesso che ''andremo avanti'' su questa linea di aiuti e ha spiegato che ''dalla sede dell'Onu dell'aeroporto di Brindisi e dal porto di Gioia Tauro'' sono partiti gli aiuti. ''Contemporaneamente è già arrivato un volo dell'aeronautica militare che ha portato beni di aiuto per la popolazione civile libanese'', ha aggiunto, ricordando che ''l'Italia lavora per la pace''.
Nahum: 'Scritte davanti scuola Milano frutto di intollerabile clima di odio anti ebraico'
La scritta 'Israeliani nazisti', apparsa questa mattina all'ingresso della scuola primaria Pirelli di Via Goffredo da Bussero, a Milano, è frutto di "un intollerabile clima di odio anti ebraico che si respira in modo palpabile". Lo afferma Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione ed esponente della Comunità ebraica di Milano, secondo il quale "troppe delle manifestazioni in corso nelle ultime settimane a Milano sono state dedite esclusivamente a perorare tale clima di odio antisemita in un contesto che ci riporta ad epoche che hanno segnato drammaticamente la storia di Milano e dalle quali speravamo di avere tratto lezioni definitive".
Tajani: 'Situazione Mar Rosso resta a rischio, missione Aspides continua'
''La presenza della missione militare europea Aspides, fortemente voluta dall'Italia, svolge un ruolo prezioso per proteggere la libertà di navigazione dagli Houthi, che hanno attaccato anche le navi italiane''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a ReStart su Rai 3. ''La missione europea per proteggere i mercantili che passano nel Mar Rosso continuerà'', ha aggiunto Tajani ricordando che ''l'export vale il 40% del Pil italiano e il 40% dell'export via mare passa attraverso il Mar Rosso''. Tajani ha aggiunto che ''la missione militare europea, alla quale partecipa anche la marina militare italiana, ha garantito la protezione a 250 mercantili ed è stato evitato il disastro ecologico dopo che è stata colpita la nave greca che trasportava petrolio''.
Tajani: finalmente arrivati gli aiuti italiani a Gaza
"Sono finalmente arrivati gli aiuti dell'operazione Food for Gaza, un'operazione umanitaria per inviare beni alimentari e sanitari". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a "ReStart" sui Rai3. "Già da qualche giorno sono arrivati i primi container, partono da Brindisi e dal porto di Gioia Tauro e contemporaneamente ieri è arrivato un volo dell'Aeronautica militare", ha aggiunto Tajani.
Onu: '100 mila persone fuggite dal Libano in Siria' Durante gli attacchi israeliani
Circa 100.000 persone sono fuggite dal Libano in Siria durante gli attacchi israeliani: lo ripotano le Nazioni Unite.
Tajani: "Seguiamo militari Unifil, ridotta missione a Beirut"
"Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione dei nostri militari nella missione Unifil in un'area molto a rischio ma non stanno correndo pericoli per ora, abbiamo avuto garanzie che Israele presterà grande attenzione ai nostri militari. Abbiamo invece ridotto la presenza dell'altra missione italiana presente in Libano che si occupa dell'addestramento dell' esercito libanese": lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite a Restart su Rai3. "Abbiamo invitato i nostri connazionali a lasciare il Paese: non siamo nel momento dell'evacuazione ma se fosse necessario siamo pronti a farlo", ha aggiunto Tajani, affermando che ogni giorno sente "le ambasciate a Tel Aviv, a Beirut e a Teheran" e che ieri ha informato "il presidente della Repubblica e il presidente del consiglio".
Tajani: 'Aperta porta diplomazia per evitare guerra regionale'
''Stiamo lavorando per evitare una escalation'' e per ''tenere aperta la porta della diplomazia'' con la speranza che ''prevalga il buon senso'' e in modo che si possa ''evitare una guerra regionale''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo a ReStart su Rai 3, confermando che ''oggi i ministeri degli Esteri della Ue si riuniranno per una strategia per tenere aperta la porta della diplomazia''. Dicendosi ''preoccupato'', Tajani ha aggiunto che ''continueremo i contatti con i Paesi dell'area per cercare di evitare una guerra regionale. Speriamo che il buon senso prevalga''.
Idf: intercettato drone dal Libano verso piattaforma gas Israele
Il portavoce dell'esercito israeliano (Idf) ha annunciato che questa mattina un drone è stato intercettato dopo aver attraversato lo spazio aereo delle acque economiche di Israele, nel nord del Paese. Il velivolo, lanciato dal Libano, era diretto verso una piattaforma di gas israeliana. Lo riferisce la radio militare.
Yemen: Idf, 'colpite centrali elettriche a Hodeidah e Ras Issa'
L'aeronautica militare israeliana ha attaccato ieri con "decine di aerei", sia da combattimento, sia da rifornimento, "obiettivi militari appartenenti al regime terroristico Houthi nelle aree di Ras Issa e Hodeidah nello Yemen, comprese le centrali elettriche e un porto marittimo utilizzati dagli Houthi per l'importazione di petrolio per scopi militari": lo ha reso noto l'Idf su Telegram. Ieri l'Idf aveva annunciato che gli aerei da caccia di Israele avevano volato fino a 1.800 chilometri di distanza dal confine del Paese per colpire i porti di Hodeidah e Ras Issa, usati dai ribelli per il rifornimento di armi e petrolio.
Suonano le sirene di allarme a Safed, in Galilea
Questa mattina alcuni razzi sono stati intercettati dalle batterie antimissili nell'area di Safed, in Galilea, dopo che le sirene di allarme hanno risuonato nella cittadina. Non si segnalano feriti. Lo riferiscono i media israeliani
Cnn: Usa temono attacco Iran e pianificano difesa con Israele'
L'amministrazione Biden teme che l'Iran stia pianificando un attacco in seguito all'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah da parte di Israele e sta collaborando con Israele per la difesa, ha affermato domenica sera un funzionario statunitense. Lo sostiene la Cnn citando fonti che affermano che si stanno preparando difese congiunte per respingere un attacco in seguito ai cambiamenti nell'assetto militare degli Stati Uniti, ha aggiunto il funzionario. Gli Usa hanno guidato una difesa multinazionale di Israele a metà aprile, quando l'Iran lanciò oltre 300 droni e missili contro Israele.
Oggi riunione ministri Esteri Ue su crisi in Medio Oriente
I ministri degli Esteri Ue, a quanto si apprende, terranno una riunione in videocall nella giornata di oggi sull'escalation della crisi in Libano e in Medio oriente. La riunione è prevista nel pomeriggio.
Ita: voli da e per Tel Aviv sospesi fino al 31 ottobre
Ita Airways ha deciso di estendere la sospensione di tutti i voli da e per Tel Aviv fino al 31 ottobre compreso "in virtù delle evoluzioni geopolitiche in Medio Oriente, a seguito delle raccomandazioni dell’Agenzia dell'Unione europea per la Sicurezza Aerea (Easa) e al fine di preservare la sicurezza dei propri passeggeri ed equipaggi". Lo comunica la compagnia sottolineando che "la situazione è in continua evoluzione" e invitando i passeggeri a verificare lo stato del volo nella sezione del sito Info Voli prima di recarsi in aeroporto.
Scritta 'israeliani nazisti' davanti scuola elementare a Milano
La scritta 'Israeliani Nazisti' è comparsa questa mattina a Milano davanti ad una scuola elementare. Lo ha segnalato il consigliere comunale di Azione ed esponente della Comunità ebraica Daniele Nahum, spiegando che si tratta della scuola primaria Pirelli di via Goffredo da Busserò, "frequentata da tantissimi bambini" dei quartieri Bicocca, Niguarda e zone limitrofe. "Comparsa stamattina davanti ad una scuola elementare. Questo è il clima che si respira - ha commentato Nahum -. Mi raccomando continuiamo a supportare le manifestazioni del sabato che incitano all'odio".
Israele smentisce nuovo attacco a Beirut, crollato palazzo danneggiato
Le Idf hanno smentito di aver condotto questa mattina un nuovo raid aereo contro il sobborgo di Dahiyeh alla periferia meridionale di Beirut in Libano, roccaforte di Hezbollah. La notizia del raid era stata riportata dai media libanesi, ma la stampa israeliana precisa ora che le esplosioni sarebbero state causate dal crollo di un palazzo che era stato danneggiato in un attacco precedente.
Olmert: se Israele invade il Libano fa un grande errore
"Se Israele invade il Libano fa un errore di proporzioni storiche. Perché James Bond non vince le guerre". Così, in un'intervista a Repubblica l'ex premier dello Stato ebraico Ehud Olmert. Per Olmert "non basta avere i migliori servizi segreti al mondo per vincere un conflitto di terra". "Entrare con l'esercito significa impantanarsi nella palude del Libano e perdere molti soldati - spiega - Oltretutto il lancio dei razzi sulla Galilea non si fermerà, quindi i 60-70 mila sfollati del Nord non torneranno alle loro case prima di uno o due anni". Per Olmert l'alternativa è "raggiungere un accordo con il governo libanese per la pace e il ritiro oltre il fiume".
Media: nuovo raid Idf a sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah
I caccia israeliani hanno condotto un nuovo raid aereo nel sobborgo di Dahiyeh alla periferia meridionale di Beirut in Libano, roccaforte di Hezbollah. Lo riportano i media libanesi.
Usa: 'Possibile attacco Iran, lavoriamo per difendere Israele'
L'Iran starebbe pianificando un attacco contro Israele in seguito all'uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah gli Usa sta collaborando con Israele per la sua difesa. Lo ha dichiarato alla Cnn un funzionario statunitense, spiegando che si stanno preparando difese congiunte per respingere un possibile attacco, del quale la fonte non ha specificato né di che tipo possa trattarsi e né quali preparativi l'esercito americano stia mettendo in atto.
Fplp: 'Attacco israeliano nel centro di Beirut, morti 3 nostri leader'
Tre leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp) sono stati uccisi in un attacco israeliano nel centro di Beirut avvenuto nelle prime ore di oggi. Lo ha dichiarato l'Fplp, gruppo militante che partecipa alla lotta contro Israele. E' la prima volta che l'Idf colpisce il centro della capitale libanese dal 2006. Video della scena mostrano due piani di un condominio completamente distrutti e persone che corrono verso l'edificio. Si vedono due corpi sopra un'auto, apparentemente espulsi dallo stabile per la forza dell'esplosione, che è stata udita in tutta la città.
Tajani: difesa non sia esagerata ma non dimenticare 7 ottobre
"La difesa non dev'essere esagerata, e condivido ciò che dice il Santo Padre, ma è stato catastrofico l'attacco dal quale è cominciato tutto. Mi riferisco al 7 ottobre. E' stato un atto da nazisti, e questo non va dimenticato mai". Così, in un'intervista al Messaggero, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Sento spesso parlare della reazione di Israele al 7 ottobre, con migliaia di morti e centinaia di ostaggi, ma ci si dimentica troppo di ciò che ha compiuto giusto un anno fa Hamas - aggiunge -. E non vorrei che, un anno dopo, le manifestazioni e le riflessioni su quella strage da cui è cominciato tutto risultino sbilanciate a favore di una parte e a scapito di un'altra". Quanto alla richiesta di una de-escalation da parte della comunità internazionale dice: "La stiamo chiedendo con tutta la forza che abbiamo. Noi siamo per il cessate il fuoco sia a Gaza sia nel Libano, e per la salvaguardia della popolazione civile. Stiamo facendo la nostra parte fino in fondo. E il G7 è unitissimo su questo". Per Tajani "L'obiettivo deve assolutamente restare quello" dei due popoli e due Stati. "E tutte le parti - dice -devono capire che non esistono altre soluzioni".
Katz: 'Cessate il fuoco solo quando Hezbollah sarà allontanato da confine'
Israele non accetterà un cessate il fuoco in Libano senza una serie di condizioni, fra le quali l'allontanamento di Hezbollah dal confine settentrionale. Così in un messaggio del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz trasmesso a oltre 25 suoi omologhi, come riporta l'emittente pubblica Kan. Tra i Paesi destinatari del messaggio - riferisce Kan - figurano Germania, Gran Bretagna, Italia e Canada, ma la stessa comunicazione è stata recapitata anche ai ministri coinvolti nei colloqui per una possibile tregua. Katz sostiene che l'unica situazione accettabile per un cessate il fuoco vedrebbe Hezbollah allontanato dal confine con Israele e disarmato a nord del fiume Litani. "Solo la piena attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu riguardanti il Libano porterà a un cessate il fuoco", afferma Katz. "Finché ciò non accadrà, Israele continuerà le sue azioni per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e il ritorno dei residenti del nord alle loro case".
Hezbollah: 'Comandante del sud Ali Karki morto in raid che ha ucciso Nasrallah'
Hezbollah ha ufficialmente riconosciuto che Ali Karki, comandante del Libano meridionale del Partito di Dio, è stato ucciso insieme a Hassan Nasrallah nell'attacco israeliano di venerdì.
Libano, Parigi: 'Stop immediato ad attacchi israeliani'
Parigi chiede "uno stop immediato" degli attacchi israeliani in Libano: lo ha detto il nuovo ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, che ieri sera ha incontrato a Beirut il primo ministro libanese Najib Mikati.
Gaza, Idf: 'Colpito un centro di comando Hamas in ex scuola'
L'Aeronautica militare israeliana ha reso noto di aver colpito la notte scorsa il complesso dell'ex scuola Abu Jafar Al Mansour, nel nord della Striscia di Gaza, al cui interno si trovava "un centro di comando e controllo" di Hamas. Il complesso, si legge in un messaggio pubblicato su Telegram dall'esercito israeliano (Idf), "è stato utilizzato dai terroristi per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele". "Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, compreso l'uso di munizioni precise, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence - conclude il comunicato -. Questo è un ulteriore esempio dell'abuso sistematico delle infrastrutture civili da parte dell'organizzazione terroristica Hamas in violazione del diritto internazionale. L'Idf continuerà ad operare contro Hamas in difesa dei cittadini di Israele".
Media: ucciso il capo di Hamas in Libano
Hamas ha annunciato che il suo leader in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin, è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del Paese. Il gruppo afferma che anche alcuni membri della sua famiglia sono stati uccisi nell'attacco. Lo riporta il Times of Israel.
Cisgiordania, esercito israeliano opera serie di arresti
L'esercito israeliano ha compiuto una serie di azioni a Nablus, in Cisgiordania, e nel vecchio campo Askar , dove si sono registrati incidenti. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa. Le forze israeliane hanno arrestato tre uomini a Nablus, mentre due fratelli sono stati arrestati dopo che le loro case erano state perquisite nel campo, riferisce Wafa. Le forze israeliane hanno arrestato due uomini del campo di Qalandia, a nord di Gerusalemme, mentre hanno anche preso d'assalto la vicina area del campo di Shu'fat e iniziato a demolire le strutture.
Libano, drone israeliano uccide 3 persone nel sud
Un drone israeliano ha sparato su un gruppo di persone all'incrocio tra le città di Arzoun e Chehour nel distretto di Tiro, nel Libano meridionale. Tre persone sono morte e una è ferita. Lo scrive al Jazeera.
Medioriente: frati minori portano reliquie di san Francesco
"Dopo 800 anni riportiamo San Francesco in Terra Santa per provare ad essere, come lui, capaci di attraversare confini in un luogo ferito, proprio come otto secoli fa il Poverello si recò pellegrino nei luoghi santi in un tempo altrettanto difficile, perché segnato dalle crociate, col desiderio di costruire ponti e non muri". Così fra Matteo Brena, Commissario di Terra Santa dei Frati minori di Toscana e coordinatore del Comitato per gli ottocento anni delle stimmate di San Francesco, annuncia alla Fides che da oggi 30 settembre al 5 ottobre, insieme con altre 10 persone, tra frati e laici, si troverà in Terra Santa la reliquia del sangue dei San Francesco di Assisi, mentre imperversa la guerra e mentre i popoli in questi territori travagliati sono nella sofferenza, nella paura, nel lutto, nella precarietà.
Libano, cinque le vittime dei raid nella Bekaa
Secondo notizie locali, almeno cinque persone sono state uccise in seguito agli attacchi israeliani nella città di Sahmar, nella valle occidentale della Bekaa. Tutti i decessi appartenevano al personale della protezione civile dell'Autorità sanitaria islamica.
Hezbollah, cosa può essere successo con i cercapersone esplosi. Il parere dell'esperto
Sono stati al centro di un attacco coordinato che ha causato morte e devastazione in Libano e Siria, esplodendo fra le mani dei miliziani del gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran. Lo stesso gruppo se ne serve a discapito degli smartphone per inoltrare le comunicazioni ai propri membri, anche per eludere la geolocalizzazione. Ma cosa può esser successo davvero? A cercar di far luce sull'accaduto ecco l'opinione di Riccardo Meggiato, consulente in cybersecurity e informatica forense. L'APPROFONDIMENTO
Non tutti gli israeliani sono ebrei: la popolazione d’Israele, dai coloni ai drusi
Per capire cosa succede in Israele, quali sono le divisioni politiche che lo attraversano e comprendere le conseguenze che il conflitto in corso provoca nella popolazione è necessario sapere quanto variegata sia la sua popolazione. Gli israeliani non sono tutti ebrei, non sono tutti di origine europea o occidentale, non si dividono solo in ebrei religiosi e laici. L'APPROFONDIMENTO