Guerra Ucraina Russia, news. Scholz: "Conferenza di pace su Kiev anche con Mosca"

I russi sono quasi alle porte della città di Pokrovsk, in territorio ucraino. Le truppe di Mosca, infatti, si trovano a soli otto chilometri dal centro, considerato da Kiev e dalle truppe comandate dal generale Syrsky uno snodo cruciale per il fronte sud-orientale della guerra. La città, infatti, è un hub logistico fondamentale per i soldati ucraini: ospita una ferrovia e un'arteria autostradale per gli spostamenti di personale e mezzi. E, cosa più importante, è la porta d'accesso al Donbass. I POSSIBILI SCENARI

Mentre la battaglia continua a infuriare nella regione russa di Kursk, le forze di Mosca proseguono l'avanzata nell'Ucraina orientale e non cessano i bombardamenti, che solo nelle ultime ore hanno provocato quattro morti e altrettanti feriti secondo le autorità di Kiev. Ma agli echi dei combattimenti si accompagna la voce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che invoca iniziative per arrivare "più rapidamente" a una pace negoziata. Scholz, che venerdì ha ricevuto a Francoforte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha detto di essersi trovato d'accordo con lui sulla necessità di organizzare una nuova "conferenza di pace", ma questa volta con la partecipazione di Mosca a differenza di quella organizzata in giugno dalla Svizzera. Questa conferenza "ci sarà sicuramente", ha affermato Scholz in una intervista alla Zdf, sottolineando che è "giunto il momento di discutere su come uscire da questa situazione di guerra e raggiungere la pace più rapidamente".

Due Stati della Nato hanno registrato violazioni del loro spazio aereo da parte di sospetti droni russi. Il Ministero della Difesa lettone ha dichiarato oggi che si sta indagando su un incidente che ha visto un sospetto drone russo schiantarsi sulla città orientale di Rezekne. "I dati preliminari indicano che si tratta di un UAV militare della Federazione Russa e, secondo le informazioni a disposizione delle Forze Armate Nazionali, ha volato all'interno nel nostro spazio aereo proveniente dalla Bielorussia”, ha riferito un comunicato delle Forze Armate Nazionali. 

La Lettonia è uno dei Paesi della NATO che ha aumentato la spesa per la difesa dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. 

Sempre oggi, il Ministero della Difesa rumeno ha dichiarato che un drone russo ha sorvolato brevemente il suo territorio prima di rientrare nello spazio aereo ucraino. Bucarest ha inviato messaggi di testo per avvertire i residenti delle città di confine di Costanza e Tulcea, mentre i jet da combattimento rumeni F-16 sono decollati per osservare il volo del drone. L'esercito ha anche avviato una ricerca di possibili detriti vicino alla città di confine di Periprava. "La NATO condanna la violazione notturna dello spazio aereo russo nello spazio aereo rumeno. Anche se non abbiamo informazioni che indichino un attacco intenzionale da parte della Russia contro gli alleati, questi atti sono irresponsabili e potenzialmente pericolosi", ha dichiarato il vice segretario generale della NATO Mircea Geoan.

L'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, ha intenzione di recarsi in Ucraina un'altra volta prima di passare il testimone all'estone Kaja Kallas. Lo fa sapere lo stesso capo della diplomazia Ue sul suo blog. "L'Ucraina è stata una priorità assoluta per tutto il mio mandato" e, ora che "si avvicina alla fine, intendo usare questi ultimi mesi per continuare a far progredire la nostra cooperazione e rafforzare il nostro sostegno politico e militare all'Ucraina", sottolinea lo spagnolo. Nel suo articolo, l'Alto rappresentante Ue rende omaggio all'ex ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, "amico e collega". "Ha svolto un lavoro straordinario nel rappresentare l'Ucraina in un periodo molto difficile e nel promuovere le relazioni con l'Ue - scrive -. Sulla base di questa stretta relazione, continueremo a sostenere la lotta di Kiev per la sua libertà e sovranità finché sarà necessario e con qualsiasi mezzo". 

Tre persone rimaste ferite durante l'attacco russo alla città di Poltava, nell'Ucraina centrale, la scorsa settimana, sono morte, portando il bilancio di quell'attacco delle vittime a 58. Lo riferiscono le autorità regionali. "Purtroppo altre tre persone ferite nell'attacco russo a Poltava del 3 settembre sono morte in ospedale. Il bilancio delle vittime è ora salito a 58", ha dichiarato il governatore dell'oblast di Poltava, Filip Pronin, in un messaggio su Telegram.
La Russia ha affermato che l'attacco a Poltava, uno dei più letali degli ultimi mesi, aveva come obiettivo un "centro di addestramento" dell'esercito ucraino e che l'attacco ha "distrutto" i suoi "obiettivi". Le autorità ucraine non hanno specificato se le vittime fossero militari o civili. Oltre 300 persone sono rimaste ferite.

"Un drone militare russo si è schiantato ieri nella parte orientale della Lettonia. E' in corso un'indagine. Siamo in stretto contatto con i nostri alleati". Lo scrive su X il presidente lettone Edgars Rinkevics, sottolineando che "il numero di questi incidenti sta aumentando lungo il fianco orientale della Nato" e facendo appello ad "affrontarli collettivamente".
Nelle ore scorse la Romania ha denunciato la violazione notturna del suo spazio aereo da parte di un drone russo, a ridosso della frontiera con l'Ucraina.

Il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere che nelle ultime ore sono stati effettuati attacchi su una serie di obiettivi in Ucraina. Sono state colpite, riferisce l'agenzia Interfax, una struttura che assembla droni e una base temporanea di uno dei centri operativi speciali delle forze armate ucraine. "Nelle ultime 24 ore sono stati colpiti una base temporanea del centro operativo speciale meridionale delle forze armate ucraine, strutture che producono, assemblano ed equipaggiano veicoli aerei senza pilota, nonché concentrazioni di truppe nemiche e attrezzature militari in 127 distretti", afferma il ministero, "Le forze di difesa aerea hanno abbattuto quattro Hammer di fabbricazione francese, quattro razzi Himars di fabbricazione statunitense e 23 veicoli aerei senza pilota".

"Sulla questione delle armi, tra l'Italia e l'Ucraina è tutto chiarissimo. Non è chiaro forse a chi fa polemica qua, ma come hanno dimostrato le dichiarazioni di Zelensky il rapporto e'  chiarissimo". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine delle celebrazioni per l'8 settembre a Roma. "Gli ucraini - ha aggiunto - sono molto contenti per ciò che l'Italia ha fatto finora, capiscono quanto è costato l'aiuto che abbiamo dato ma hanno capito anche lo spirito con cui totalmente li abbiamo aiutati. Capiamo, anche in giornate come oggi, che la difesa della libertà e della democrazia sia un valore non solo nazionale ma su cui vogliamo fondare la convivenza internazionale". 

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con quattro missili guidati X-59 e 23 droni kamikaze, 15 dei quali - oltre a uno dei missili - sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Inoltre, due droni russi sono stati presumibilmente bloccati con i sistemi di difesa elettronica, mentre i tre missili X-59 rimanenti non hanno raggiunto i loro obiettivi a causa di "contromisure" non meglio specificate adottate da Kiev. La difesa aerea ucraina è stata impegnata nelle regioni di Odessa, Kharkiv e Dnipro.

L'esercito ucraino sta testando sulle postazione russe in Ucraina un nuovo tipo di drone, soprannominato 'drone drago' o 'drone lanciafiamme', che lancia al suo passaggio una pioggia di metallo fuso incandescente capace di incendiare immediatamente il suo obiettivo: lo riporta la Cnn, che pubblica un video di uno di questi velivoli in azione diffuso dal ministero della Difesa di Kiev. Nel video si vede il drone mentre sorvola a bassa quota una zona boschiva e lancia getti di fuoco sulla vegetazione formati da una miscela che provoca un incendio istantaneo sul terreno colpito. La Cnn spiega che la miscela incendiaria utilizzata è la termite, una sostanza costituita da un metallo in polvere e un ossido metallico che brucia a temperature fino a 2.200 gradi. Il drone è stato anche soprannominato 'Fuoco di Peurn', dall'antica divinità slava del tuono. Nei giorni scorsi erano circolati sui social media video di droni simili utilizzati dalle forze russe in Ucraina. 

I russi sono quasi alle porte della città di Pokrovsk, in territorio ucraino. Le truppe di Mosca, infatti, si trovano a soli otto chilometri dal centro, considerato da Kiev e dalle truppe comandate dal generale Syrsky uno snodo cruciale per il fronte sud-orientale della guerra. La città, infatti, è un hub logistico fondamentale per i soldati ucraini: ospita una ferrovia e un'arteria autostradale per gli spostamenti di personale e mezzi. E, cosa più importante, è la porta d'accesso al Donbass. Ma analisti intervistati dal Kyiv Independent non sono affatto certi che la città possa cadere, almeno nel breve periodo, sotto il controllo russo. L'APPROFONDIMENTO

Nella regione ucraina di Zaporizhia è iniziata la costruzione della settima "scuola sotterranea". Lo riferisce - come riporta Ukrinform - il capo dell'amministrazione regionale Ivan Fedorov. La struttura dovrebbe essere completata entro la fine dell'anno. Il progetto costerà oltre due milioni di euro. "Quasi 10.000 residenti in tutta la comunità - ha detto Fedorov - vivono in prossimità di posizioni nemiche: sulla riva destra del Dnipro sono soggetti ad attacchi russi provenienti dall'altra parte del fiume. Più di 500 bambini hanno un disperato bisogno di uno spazio di apprendimento sicuro. La nuova scuola sotterranea è progettata per ospitare 1.000 studenti in due turni, coprirà le esigenze degli studenti di più di una struttura educativa".