Offensiva Kursk, Russia schiera “truppe spaziali”. Al fronte anche coscritti e prigionieri

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Introduzione

Le forze ucraine proseguono l’avanzata in territorio russo. Per contenere l’offensiva, Mosca ha schierato un reggimento delle sue forze aerospaziali a causa della carenza di personale. Ma il Cremlino continua anche a inviare in prima linea i giovani appena entrati nel servizio di leva e i prigionieri. I russi inoltre stanno concentrando le forze nell'offensiva nel Donetsk.

Quello che devi sapere

Cosa succede sul campo

  • Mentre le forze ucraine continuano la loro operazione nella regione russa di Kursk, sul proprio territorio si trovano a far fronte ad una situazione sempre più drammatica nella regione orientale del Donetsk, dove centinaia di civili vengono evacuati dalla città di Pokrovsk. Qui è in corso una veloce avanzata delle truppe di Mosca che stanno accelerando l'offensiva, facilitata dal ritiro di alcune delle migliori unità ucraine, a loro volta impiegate proprio nell'incursione a Kursk.

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La Russia schiera le "truppe spaziali" per difendere Kursk

  • Intanto Newsweek riporta l’analisi di Vazhnye Istorii, un’agenzia di stampa investigativa indipendente russa, secondo cui Mosca ha schierato un reggimento delle sue forze aerospaziali per difendere la regione di Kursk a causa della carenza di personale dovuta all’inattesa incursione ucraina nel suo territorio. Queste truppe spaziali hanno ricevuto l’incarico di respingere le forze di Kiev.

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L’unità schierata contro l’avanzata ucraina

  • Citando una fonte a conoscenza della questione, l’agenzia di stampa afferma che un reggimento temporaneo di fucilieri motorizzati delle forze aerospaziali russe è stato schierato nel Kursk, al confine con la regione ucraina di Sumy. L'unità, creata tra maggio e giugno, è composta da personale di aziende di sicurezza e logistica, ingegneri, meccanici, alcuni ufficiali e militari di uno spazioporto russo. Ci sono anche personale di magazzini speciali delle forze aerospaziali e stazioni radar nella regione russa di Voronezh, che in precedenza erano responsabili della gestione del deterrente nucleare russo

Le truppe ridistribuite

  • Inoltre l'Institute for the Study of War, un think tank statunitense, spiega che l'incursione nell’oblast di Kursk sta anche costringendo la Russia a ridistribuire le sue truppe dalla prima linea in Ucraina. L’ISW cita un articolo del Wall Street Journal, secondo il quale circa 5.000 militari erano già stati ridistribuiti dall'Ucraina nel Kursk entro il 13 agosto. Questo rapporto "è in parte coerente con un rapporto secondo cui le forze russe avevano ridistribuito fino a 11 battaglioni in prima linea nell'oblast di Kursk a partire dall'11 agosto", ha affermato l’ISW. "Le forze russe hanno ridistribuito ulteriori forze nell'oblast dalla prima settimana dell'incursione ucraina e hanno probabilmente ridistribuito più di 5.000 unità di personale nell'oblast di Kursk in totale", ha aggiunto il think tank che ha affermato che la quantità esatta di truppe e armi di cui Putin avrà bisogno nella zona dipenderà da quanto le forze di Zelensky difenderanno gli insediamenti appena catturati

Il reclutamento dei coscritti

  • Secondo il Wall Street Journal, la situazione attuale ha costretto la Russia a rafforzare la pratica di reclutare coscritti, i giovani soldati di leva di cui spesso le famiglie non ricevono più notizie perché morti al fronte o fatti prigionieri. Dopo le proteste delle madri, Putin aveva promesso che non avrebbe più inviato in prima linea i soldati appena arruolati, spesso freschi di scuola superiore e che si ritrovano a fare 12 mesi di servizio militare obbligatorio. E che poi invece vengono spediti a combattere contro l’Ucraina nella cosiddetta “operazione speciale”

La polemica interna

  • L’ISW riporta anche le parole del comandante ceceno Apty Alaudinov del battaglione delle forze speciali Akhmat. Il militare ha chiesto alle reclute di partecipare alle operazioni di combattimento nell'oblast di Kursk, ignorando le preoccupazioni dei parenti dei soldati. Alaudinov ha risposto in un videomessaggio ai "singhiozzi e sfoghi" sui coscritti russi che combattono nel Kursk, lamentandosi che i genitori delle reclute trattano i diciottenni come bambini. Alaudinov ha affermato che le reclute russe sono dipendenti del Ministero della Difesa russo (MoD) e devono difendere il Paese. Si è lamentato che le reclute stanno semplicemente "mangiando il pane dello Stato gratuitamente e poi tornano a casa". Ha concluso rispondendo alle lamentele secondo cui le reclute sono pagate poco, chiedendo loro di firmare un contratto con il MoD se vogliono ricevere stipendi più alti

In campo anche i prigionieri

  • Oltre alle giovanissime reclute, un’altra categoria mandata al fronte senza troppi problemi sarebbero i prigionieri richiusi a Sachalin. L'organo di stampa locale dell'oblast, Sakhalin Media, ha riportato che il servizio di frontiera del FSB a Sachalin e in altre zone dell'estremo oriente russo, del Nord-Ovest e del Caucaso settentrionale ha ripreso la coscrizione obbligatoria per la prima volta dopo un "lungo" lasso di tempo.

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