
"Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate", ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell. Il premier ungherese: "Proposte sconsiderate". Tajani: "Ogni Paese decide per sé, per quanto ci riguarda l'uso delle armi italiane può avvenire solo all'interno dell'Ucraina". Fonti: possibili negoziati Kiev-Mosca prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, anche perchè "i ritardi negli aiuti forzano Zelensky a trattare"
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Tensione nell'Ue sulle dichiarazioni dell'alto rappresentante Borrell che propone di togliere le limitazioni sull'uso delle armi occidentali inviate all'Ucraina e di sanzionare i ministri di Israele che "hanno lanciato messaggi d'odio, incitazione a commettere crimini di guerra contro i palestinesi". I limiti per Kiev per quanto riguarda le armi italiane restano e l'idea di sanzionare esponenti del governo israeliano è irreale, replica il ministro degli Esteri Tajani.
Un'alta fonte diplomatica europea, intanto, dice all'ANSA che "sono possibili negoziati Kiev-Mosca prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti", anche perchè "i ritardi negli aiuti forzano Zelensky a trattare".
Gli approfondimenti:
- Perché Kiev ha attaccato Kursk e Belgorod: cosa sappiamo
- Ecco come l'esercito di Kiev è avanzato nel Kursk. LE MAPPE
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
- Ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti
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Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le peggiori stragi di civili
L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. Ecco quali sono stati gli attacchi più cruenti per la popolazione ucraina. L'APPROFONDIMENTO
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Offensiva Kursk, Russia schiera “truppe spaziali”. Al fronte anche coscritti e prigionieri
Per contenere l’offensiva ucraina, Mosca ha schierato un reggimento delle sue forze aerospaziali a causa della carenza di personale. Ma il Cremlino continua anche a inviare in prima linea i giovani appena entrati nel servizio di leva e i prigionieri. CHI VA AL FRONTE
Russia, inchiesta di Mosca su giornalisti Rai che avevano attraversato confine
La contestazione è di aver "attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk". Intanto la Rai ha "ritenuto, esclusivamente per garantire sicurezza e tutela personale, di far rientrare, temporaneamente in Italia, Battistini e Traini''. Lo ha confermato l'ad e presidente della Rai, Roberto Sergio. IL CASO
Kiev, 40 assalti russi oggi in direzione Pokrovsky
Le truppe russe hanno effettuato oggi 40 assalti e azioni offensive in direzione Pokrovsky, dove si concentrano gli attacchi delle ultime settimane. Lo sostiene lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, come riporta Ukrainska Pravda. "Qui, durante il giorno, l'aggressore ha effettuato 40 azioni d'assalto. L'attività maggiore degli occupanti russi rimane nella zona di Vozdvizhenka, Mirolyubovka, Grodovka, Novogrodovka, Karlovka, Marinovka e Mikhailovka. Nel complesso, i difensori ucraini hanno già respinto 32 attacchi in quella direzione e sono in corso altri otto scontri. La situazione è difficile, ma i nostri soldati stanno facendo di tutto per impedire al nemico di avanzare più in profondità nel territorio ucraino".
Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le peggiori stragi di civili
L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. Ecco quali sono stati gli attacchi più cruenti per la popolazione ucraina. L'APPROFONDIMENTO
Offensiva nel Kursk, ecco come le forze ucraine tentano di accerchiare i russi
L’esercito ucraino continua l’avanzata nell’oblast russo. Avrebbe conquistato oltre 1.260 chilometri quadrati di territorio e con la distruzione di tre ponti sul fiume Seim, le truppe di Kiev stanno attuando una manovra per isolare migliaia di soldati nemici e prendere il controllo di un’area che consentirebbe di avere una “zona cuscinetto” con la Russia. Ecco cosa sta succedendo
Kiev comunica all'Aiea di aver spento 4 reattori
L'Ucraina ha dovuto spegnere temporaneamente quattro reattori nucleari a seguito di un attacco aereo russo. E' quanto ha comunicato il governo di Kiev con una lettera all'Aiea, l'Agenzia atomica internazionale che, su richiesta ucraina, ha pubblicato la lettera. Durante il pesante bombardamento russo di lunedì i reattori 1,3 e 4 della centrale nucleare di Rivne sono stati sospesi dalla rete, comunicano gli ucraini.
Russia-Ucraina, Kiev diffonde le prime immagini dell’inizio dell’avanzata a Kursk. VIDEO
"Sminamento, sfondamento del confine, distruzione delle linee difensive del nemico, l’azione dell'aviazione, dell'artiglieria e i prigionieri". Le Forze d'assalto aereo ucraine hanno diffuso un filmato con alcuni momenti del loro ingresso in territorio russo, a 10 giorni di distanza dall'inizio delle operazioni. Sui social parlano di "un giorno che entrerà nella storia della guerra russo-ucraina". LE IMMAGINI
Offensiva Kursk, timori per centrale nucleare a Kurcatov: “Se colpita rischio Chernobyl”
Costruito dall'Urss nel 1971, il sito conta attualmente due unità in funzione. Secondo il fisico Dimiti Gorchacov, la centrale nel Kursk è più vulnerabile rispetto a quella di Zaporizhzhia per la mancanza di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. "Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per fare gravi danni", ha affermato l'esperto. Ecco tutti i rischi e perché il sito è diventato strategico. IL PUNTO
India, perché la visita di Narendra Modi in Ucraina è stata storica?
Narendra Modi non si è mai unito al coro dei sanzionatori di Vladimir Putin. Anche per questo, la sua visita in Ucraina è storica. Cambio di fronte, interessi economici con un occhio al corridoio India-Medioriente-Europa o costruzione di un ruolo di mediatore: cosa ha spinto il presidente indiano all'apertura? LA SPIEGAZIONE
Olanda, nostri F-16 possono essere usati in Russia
Le forze armate ucraine possono utilizzare gli F-16 forniti dall'aeronautica militare olandese per colpire obiettivi in territorio russo. Lo ha dichiarato il generale Onno Eichelsheim dell'aeronautica militare olandese in un'intervista con Nos. L'Olanda "non ha imposto alcuna restrizione all'uso o alla gittata degli F-16. L'Ucraina può utilizzare le risorse che le forniamo come desidera, a condizione che rispetti le leggi di guerra", ha sottolineato Eichelsheim.
Kursk, quali vantaggi può ottenere Putin dall'attacco ucraino
Da una parte c'è chi sostiene lo sconfinamento effettuato da Kiev in risposta all'invasione di Mosca di due anni e mezzo, dall'altra emergono dubbi sul senso di quest'azione, specie in ottica di eventuali perdite umane e di risorse militari, che potrebbero essere impiegate su altri fronti "caldi" come il Donbass. L'ANALISI
Borrell: Mosca vuole annichilire elettricità Kiev prima inverno
"La Russia vuole annichilire la capacità elettrica ucraina prima dell'inverno". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio informale Esteri.
Kiev conferma, F16 schiantato mentre respingeva attacco russo
L'F-16 di fabbricazione statunitense si è schiantato mentre respingeva un attacco russo contro l'Ucraina il 26 agosto: lo conferma lo Stato maggiore ucraino. La Cnn dice che l'esperto pilota ucraino Oleksiy Mes, noto come 'Moonfish', a bordo del caccia è morto ed è stato sepolto oggi. Secondo lo Stato Maggiore, durante la battaglia aerea, gli aerei F-16 "hanno dimostrato la loro elevata efficienza, quattro missili da crociera nemici sono stati abbattuti da armi aeree". Tuttavia, durante l'avvicinamento al bersaglio successivo, la comunicazione con uno degli aerei si è interrotta. Più tardi si è scoperto che l'aereo si era schiantato e il pilota era morto.
Wsj: F-16 Usa precipitato forse per errore pilota
Un F-16 fornito dagli Stati Uniti alle forze armate ucraine è precitato lunedì durante un massiccio attacco missilistico russo. Lo scrive il Wall Street Journal citando funzionari americani e precisando che l'F-16 ''non è stato abbattuto dal fuoco nemico'', ma si sarebbe trattato piuttosto di ''un errore del pilota''.
Questa settimana per la prima volta i militari ucraini hanno utilizzato gli F-16 americani per contrastare l'aggressione russa e per abbattere i missili lanciati dai russi, come ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky. Al momento l'aeronautica militare di Kiev non ha confermato lo schianto dell'F-16, né ha fornito notizie sul pilota.
Ungheria, da Borrell pressioni per rimuovere restrizioni a armi
Durante la riunione dei ministri degli Esteri dei Ventisette a Bruxelles, l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, insieme al ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha cercato di "esercitare pressione" sugli Stati membri per consentire l'uso di armi occidentali contro obiettivi in ;;Russia, ma "diversi ministri degli Esteri hanno chiarito di non avere il mandato per prendere tali decisioni e che si tratta di una questione strettamente bilaterale con l'Ucraina, che non ha nulla a che fare con l'Ue". Lo ha riferito il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, in conferenza stampa a margine della riunione odierna a Bruxelles. Szijjártó si è soffermato anche sul Medio Oriente, criticando la proposta di Borrell di sanzionare due ministri israeliani. "Una tale mossa - ha avvertito - minerebbe gravemente le relazioni Ue-Israele".
Ungheria contro Ue, passiva su stop a petrolio russo da Ucraina
"Il Ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha espresso serie preoccupazioni per le azioni dell'Ucraina, che minacciano la sicurezza nazionale di Ungheria e Slovacchia interrompendo il transito del petrolio russo attraverso Lukoil. Ha sottolineato che, nonostante questa minaccia, la Commissione dell'Ue è rimasta passiva, non prendendo alcuna misura per affrontare la questione". Lo scrive in un tweet il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, aggiungendo che il ministro ha criticato l'Ue per essere "troppo debole nel proteggere i suoi Stati membri o forse per aver orchestrato queste azioni dietro le quinte, usando Kiev per fare pressione su Ungheria e Slovacchia per le loro posizioni orientate alla pace". Szijjártó, scrive ancora Kovacs, ha quindi sottolineato "i negoziati in corso con i fornitori russi e gli operatori ucraini per garantire una soluzione a lungo termine, pur ribadendo che questa responsabilità dovrebbe ricadere sull'Ucraina o sull'Ue".
Putin andrà in Mongolia, per Cpi dovrebbe essere arrestato
Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in Mongolia il 3 settembre, Paese che in quanto firmatario dello Statuto di Roma dovrebbe arrestare il leader del Cremlino, nei confronti dei quali la Corte Penale Internazionale (Cpi) ha spiccato nel marzo del 2023 un mandato di arresto internazionale per la ''deportazione illegale'' di bambini ucraini.
"Vladimir Putin farà una visita ufficiale in Mongolia il 3 settembre", ha dichiarato il Cremlino in una nota. Sarà il primo viaggio del presidente russo in uno Stato firmatario da quando la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro di lui nel marzo 2023.
Esercito ucraino: "A Pokrovsk combattimenti molto duri"
"I combattimenti sono particolarmente duri" a Pokrovsk, importante polo logistico diventava simbolo della resistenza ucraina all'aggressione russa. Lo ha dichiarato il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrskyi, che ha trascorso diversi giorni sul fronte orientale. La Russia sta impiegando tutte le sue forze negli attacchi finalizzati a cercare di sfondare le difese ucraine, ha affermato, aggiungendo che l'Ucraina ha dovuto ricorrere costantemente a metodi non ortodossi per rafforzare le proprie posizioni.
Un'eventuale cattura di Pokrovsk comprometterebbe le capacità difensive e le rotte di rifornimento dell'Ucraina e avvicinerebbe la Russia al suo obiettivo dichiarato di catturare l'intera regione di Donetsk.
Wsj: un F-16 ucraino distrutto in un incidente
Un F-16 ucraino di produzione americana è stato distrutto lunedì. Lo riporta il Wall Street Journal citando un funzionario americano, secondo il quale le indagini preliminari indicano che non è stato abbattuto dal fuoco nemico anche se l'incidente è avvenuto durante un massiccio bombardamento russo. L'incidente potrebbe essere stato causato dall'errore del pilota. Kiev ha ricevuto sei F-16 prodotti dagli Usa.
Cremlino, Putin in visita in Mongolia il 3 settembre
Il presidente russo Vladimir Putin il 3 settembre sarà in visita ufficiale in Mongolia per le celebrazioni dell'85esimo anniversario della vittoria delle forze sovietiche e mongole su quelle giapponesi nella battaglia di Khalkhin Gol: lo riferisce il Cremlino, citato dall'agenzia Interfax. "Durante i negoziati, i capi di Stato discuteranno le prospettive per l'ulteriore sviluppo delle relazioni russo-mongole di un partenariato strategico globale e si scambieranno opinioni sugli attuali problemi internazionali e regionali", recita il comunicato ripreso da Interfax.
Kuleba: "Dopo 2 anni aiuti dovrebbero essere orologio svizzero"
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri si è lamentato per i ritardi nella fornitura di armi da parte degli alleati occidentali. "Questi aiuti, dopo due anni e mezzo di guerra, dovrebbero funzionare come un orologio svizzero, senza ritardi e nel modo più efficace", ha evidenziato. In particolare, ha affermato che alcuni dei sistemi di difesa aerea Patriot annunciati dai Paesi occidentali "non sono ancora stati consegnati". Ha quindi invitato a "non cercare altre scuse o giustificazioni, come le elezioni" e "consegnare ora quanto promesso".
Lavrov, 'Mosca era pronta a negoziare con Kiev prima di incursione Kursk'
La Russia era pronta ad avviare negoziati con l'Ucraina prima dell'inizio dell'incursione delle forze di Kiev nella regione di Kursk, lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una conferenza stampa dopo i suoi colloqui con la controparte del Senegal, Yassine Fall. "Ricordiamo tutti che il Presidente Putin aveva avanzato la sua ultima proposta lo scorso giugno, dopo che tutte le precedenti iniziative e accordi erano stati fatti saltare dai suoi sostenitori occidentali. La nostra disponibilità ai negoziati era oltre ogni dubbio anche se, dopo le azioni spericolate (di Kiev, ndr) nella regione di Kursk non è più all'ordine del giorno", ha spiegato.
"Possibili negoziati Kiev-Mosca prima delle elezioni Usa"
"Il ritardo nella consegna degli aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende ora necessaria una via d'uscita dalla guerra, perché i soldi stanno finendo. Ma l'Ucraina vuole una chiusura alle sue condizioni. Ecco allora l'offensiva di Kursk, per avere qualcosa da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad avviare le trattative prima delle elezioni americane". Lo dichiara all'ANSA un'alta fonte diplomatica europea.
Ungheria, 'da Borrell proposte folli, va fermato'
"Proposte sconsiderate da Bruxelles sia sull'Ucraina che sul Medio Oriente. La pericolosa furia dell'Alto Rappresentante deve essere fermata. Non vogliamo altre armi in Ucraina, non vogliamo altri morti, non vogliamo un'escalation della guerra, non vogliamo un'escalation della crisi in Medio Oriente. Oggi continuiamo ad adottare una posizione pacifica e di buon senso". Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó.
Lettonia: ex premier Karins annuncia il ritiro da vita politica
L'ex primo ministro e ministro degli Esteri lettone Krisjanis Karins ha annunciato oggi la decisione di rimettere il suo mandato parlamentare e ritirarsi dalla vita politica. Ne dà notizia la televisione del Paese baltico. Nato negli Stati uniti da immigrati lettoni nel 1964, Karins è entrato in politica due decenni fa venendo eletto deputato al Parlamento lettone (2002-2009 e 2019-2024) e al Parlamento europeo (2009-2019). Dal 2019 al 2023, Karins aveva ricoperto il ruolo di primo ministro da cui si era dovuto dimettere nel settembre del 2023. Dal 2023 all'aprile di quest'anno, Karins aveva infine ricoperto il posto di ministro degli Esteri da cui si era dimesso in seguito a uno scandalo riguardante l'utilizzo illecito di voli di stato durante gli anni della sua presidenza del consiglio dei ministri.
Lavrov: dopo Kursk "irrilevante" parlare di negoziati
Dopo l'incursione di Kiev nella regione di Kursk, "la questione dei negoziati per una soluzione non è rilevante". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta Ria Novosti.
Cremlino a Ue: 'Uso proventi asset russi per Kiev è furto'
"Un furto" che avrà "sicuramente conseguenze legali". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato l'annuncio dell'Alto rappresentante della politica estera della Ue, Josep Borrell, secondo il quale già 1,4 miliardi di euro di proventi dai capitali russi congelati in Europa sono stati destinati all'Ucraina e ai Paesi europei che la riforniscono di armi. Lo riporta la Tass.
Borrell: già usati 1,4 miliardi dei profitti dei fondi russi
L'Unione Europea "ha iniziato a trasferire all'Ucraina" i proventi dei beni russi immobilizzati e a finanziare direttamente gli Stati membri per fornire armi a Kiev. Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell. "Abbiamo già trasferito 1,4 miliardi", ha precisato.
Cremlino: 'Caso Durov non diventi persecuzione politica'
"La cosa principale qui, ovviamente, è che ciò che sta accadendo in Francia non si trasformi in una persecuzione politica": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi al caso del fondatore di Telegram, Pavel Durov. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Sappiamo che il presidente francese ha negato qualsiasi legame con la politica, ma d'altra parte vengono mosse determinate accuse. Vedremo cosa succederà dopo", ha dichiarato ancora Peskov.
Lituania: "Kiev non riceve più munizioni da giugno"
"Da giugno l'Ucraina non riceve munizioni, i Patriots promessi non sono stati ancora consegnati. Allora io mi domando: non siamo anche noi parte del problema?". Lo ha detto Gabrielius Landsbergis, ministro degli Esteri della Lituania. "Sappiamo che alcuni aiuti promessi nel 2023 saranno consegnati solo nel 2027 ma intanto i titoli di giornale sono usciti: creiamo una narrativa per dire ai nostri cittadini che combattiamo per il bene ma poi quando si tratta di andare al sodo le cose cambiano. E Putin invece ha partner affidabili, come la Corea e l'Iran", ha aggiunto.
Tajani: "Restano le restrizioni a Kiev sulle armi "
"Ogni Paese decide per sé, per quanto ci riguarda l'uso delle armi italiane può avvenire solo all'interno dell'Ucraina". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.
Kiev: "I russi controllano il 40% di Chasiv Yar"
Le forze russe controllano circa il 40% della città strategica di Chasiv Yar, nel Donetsk. Lo riferisce Andriy Polukhin, portavoce della 24a Brigata meccanizzata ucraina, citato da Rbc-Ucraina. "Al momento, il nemico controlla la parte della città fino al canale. Questa è circa il 40% della città", ha detto Polukhin spiegando che se Chasiv Yar viene catturata, le forze russe otterranno un vantaggio tattico sulle alture sopra le città di Kostiantynivka, Druzhkivka e Kramatorsk, così come sulle rotte logistiche ucraine. Secondo Polukhin Chasiv Yar è stata distrutta in modo simile a Bakhmut e Avdiivka. "Sono solo rovine", ha detto.
Kuleba: "Possiamo battere Mosca ma dateci i missili"
"Possiamo sconfiggere la Russia, lo abbiamo dimostrato una volta di più. Ma dobbiamo poter colpire gli obiettivi militari legittimi dentro la Russia, gli aeroporti da dove partono gli attacchi per l'Ucraina, se abbiamo missili sufficienti e possiamo colpire gli obiettivi, ridurremo la pressione sulla infrastrutture critiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles. "Abbiamo mostrato che le linee rosse della Russia sono vuote, non c'è paura per una escalation", ha aggiunto. "Ma ci sono troppi ritardi tra gli annunci degli aiuti militari e le consegne, sono ritardi che paghiamo con vite umane".
Borrell; "Rimuovere le restrizioni alle armi date a Kiev"
Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate, ci deve poter essere pieno utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia in linea con le regole internazionali". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles per il consiglio informale esteri.
Mosca, un morto e due feriti in raid ucraini su regione Belgorod
Una persona è rimasta uccisa e altre due sono state ferite a causa di attacchi ucraini nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Lo afferma il governatore Vyacheslav Gladkov, scrive l'agenzia Tass. "La città di Chebekino è stata presa di mira da attacchi delle forze ucraine", ha scritto Gladkov su Telegram. "Una persona è stata uccisa", ha aggiunto. Secondo la stessa fonte, altri due civili, un uomo e una donna, sono stati ricoverati in ospedale con ferite causate da schegge. Gli attacchi hanno anche danneggiato un edificio amministrativo e un sito di infrastrutture sociali, ha aggiunto. Poco prima, il ministero della Difesa russo aveva detto di aver abbattuto un drone sulla regione di Belgorod durante la notte.
Ucraina: "Kiev sotto attacco per sei ore, abbattuti 15 droni"
Le truppe russe hanno attacco Kiev per sei ore con droni, di cui 15 sono stati abbattuti. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare cittadina, Sergey Popko, aggiungendo che i detriti dei droni sono caduti in tre diversi quartieri della città': Holosiyvsky, Dniprovskyi e Desnianskyi dove è scoppiato un incendio in un edificio non residenziale. Nessuna persona è rimasta ferita. Popko ha poi assicurato che nessuno dei droni russi ha raggiunto l'obiettivo
Mosca: sei i droni ucraini abbattuti su Crimea, Bryansk e Belgorod
Sono sei i droni ucraini abbattuti nella notte sopra la Crimea e le regioni di confine di Bryansk e Belgorod. Lo afferma il ministero della Difesa russo, scrive l'agenzia Tass. "Durante la scorsa notte, le forze di difesa aerea russe hanno sventato il tentativo di attacco terroristico del regime di Kiev contro strutture nel territorio russo con l'uso di veicoli aerei senza pilota. Tre droni sono stati abbattuti sulla Repubblica di Crimea, due sulla regione di Bryansk e uno sulla regione di Belgorod", ha detto.
Zelensky: "Situazione a Pokrovsk estremamente difficile"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la situazione attorno alla città orientale di Pokrovsk, un hub logistico chiave nella regione di Donetsk, è al momento "estremamente difficile". "Pokrovsk e altre aree nella regione di Donetsk sono in una situazione estremamente difficile: gli sforzi principali deirussi e le forze maggiori sono concentrati li'", ha detto Zelensky ieri sera, citando un rapporto del capo dell'esercito Oleksandr Syrsky.
I detriti di un drone abbattuto caduti in parco giochi a Kiev
Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klychko, ha riferito su Telegram che i detriti di un drone abbattuto nella notte sono caduti in un parco giochi in una zona residenziale del quartiere Dnipro. Il primo cittadino ha aggiunto che i detriti di un altro drone hanno danneggiato le finestre di un appartamento al sesto piano di un condominio nel quartiere di Holosiiv. Non si hanno notizie per il momento di eventuali feriti o vittime.
Ucraina, esplosioni nella notte a Kiev
Esplosioni sono state udite nella notte a Kiev: lo riporta un corrispondente di Rbc-Ucraina, secondo il quale in precedenza un drone d'attacco russo si stava dirigendo verso la capitale. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 4:21 (le 3:21 in Italia). Nella città è in vigore da più di due ore un'allerta aerea per il pericolo di un attacco da parte delle forze russe.
Kursk, quali vantaggi può ottenere Putin dall'attacco ucraino
Da una parte c'è chi sostiene lo sconfinamento effettuato da Kiev in risposta all'invasione di Mosca di due anni e mezzo, dall'altra emergono dubbi sul senso di quest'azione, specie in ottica di eventuali perdite umane e di risorse militari, che potrebbero essere impiegate su altri fronti "caldi" come il Donbass. L'ANALISI