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Offensiva nel Kursk, ecco come le forze ucraine tentano di accerchiare i russi

Mondo
©Ansa

Introduzione

L’esercito ucraino continua l’avanzata nell’oblast russo. Avrebbe conquistato oltre 1.260 chilometri quadrati di territorio e con la distruzione di tre ponti sul fiume Seim, le truppe di Kiev stanno attuando una manovra per isolare migliaia di soldati nemici e prendere il controllo di un’area che consentirebbe di avere una “zona cuscinetto” con la Russia. Ecco cosa sta succedendo.

Quello che devi sapere

La manovra ucraina

  • I militari ucraini proseguono con l’avanzata nella regione russa di Kursk. Secondo il comandante delle forze armate Oleksandr Syrsky, l’esercito di Kiev è penetrato 28-35 chilometri nell’oblast russo, prendendo il controllo di 93 insediamenti. L'Ucraina avrebbe conquistato oltre 1.260 chilometri quadrati di territorio russo fino ad oggi. Ma gli analisti mostrano soprattutto che gli ucraini, con la distruzione di tre ponti sul fiume Seim, sembrano mirare a una manovra di accerchiamento per isolare migliaia di soldati nemici e prendere il controllo di un’area che consentirebbe di avere una “zona cuscinetto” con la Russia.

Per approfondire:

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Migliaia di soldati russi intrappolati

  • Con questa strategia, ora migliaia di soldati russi sarebbero rimasti intrappolati nell’oblast di Kursk, dopo la distruzione dei tre ponti che collegavano un’ampia area di confine tra i due Paesi. Non è chiaro quanti soldati russi si trovino attualmente nella zona a rischio di accerchiamento totale. I commentatori ucraini stimano che ci siano un totale di circa 3.000 persone nell’area di 700 chilometri quadrati che attualmente è attaccata da tutti i lati o almeno tagliata fuori dalle comunicazioni

I ponti distrutti

  • Negli scorsi giorni l’Ucraina ha distrutto i tre ponti sul Seim con l'obiettivo di ostacolare l'afflusso di truppe e armamenti impiegati da Mosca per ostacolare l'avanzata degli ucraini. I russi per evitare il rischio isolamento dell’area hanno realizzato due ponti provvisori di barche, ma uno è già stato distrutto dagli ucraini. Mosca ha inviato nuove truppe nella regione, ma per lo più si tratta di reclute con poca esperienza

L’accerchiamento

  • Questa operazione potrebbe concludersi con il più grande accerchiamento di truppe russe dall’inizio dell’invasione, spiegano alcuni esperti. In realtà non è chiaro quanti soldati russi si trovino nell’area. Alcune altre stime abbassano il numero da 3mila a un migliaio. Il comandante dell'aeronautica militare di Kiev, il tenente generale Mykola Oleshchuk, conferma che “i russi corrono un rischio piuttosto elevato di essere circondati”

L’importanza dei fiumi

  • Mykola Bielieskov, analista militare della fondazione Come Back Alive, ha spiegato che “essere circondati o bloccati contro un fiume è un esito molto temuto dai soldati. Le truppe russe potrebbero essere costrette a ritirarsi dall’area se rischiano di essere tagliate fuori dai rifornimenti o dai mezzi di ritirata”. La presenza di un corso d’acqua garantisce alle truppe ucraine una maggiore capacità di difesa

Le prossime mosse

  • Le truppe ucraine ancora non controllano tutta l’area russa a sud del fiume. Un obiettivo credibile per l’avanzata potrebbe essere la città di Rylsk, sempre sul fiume Seim, a 25 chilometri da Korenevo. Si tratta di uno snodo ferroviario delicato. La rete dei treni russa della zona è in difficoltà perché a causa degli attacchi ucraini, i rifornimenti sono molto più complicati. Gli analisti spiegano che se le truppe di Kiev dovessero avanzare ancora avrebbero gli snodi ferroviari chiave a portata di artiglieria. L’altro punto fondamentale per i trasporti è la città di Lgov, non lontana dal fronte. Catturare questa città avrebbe enormi vantaggi logistici per l’Ucraina

Per Pentagono guerra in Ucraina è a punto morto

  • Ma il conflitto, secondo il Pentagono, è giunto a un punto morto, riporta l'agenzia di stampa Bloomberg, che cita l'agenzia di intelligence del dipartimento della Difesa statunitense. Secondo gli esperti dell'intelligence militare, né l'Ucraina né la Russia hanno infatti gli asset per lanciare una grande offensiva l'uno contro l'altro. In particolare, Kiev non dispone ancora di una quantità di munizioni sufficiente per eguagliare la capacità della Russia di lanciare circa 10.000 pezzi di artiglieria al giorno, anche dopo che il Congresso degli Stati Uniti ha sbloccato nuovi aiuti militari in aprile. Le truppe ucraine sono ancora in grado di condurre operazioni difensive, ma non saranno in grado di lanciare una controffensiva su larga scala per almeno sei mesi, afferma il Pentagono. Allo stesso tempo, la Russia ha adottato una strategia che mira a stremare l'Ucraina: Mosca sarà in grado di mantenere una zona cuscinetto conquistata dalle sue truppe, ma non ha forze sufficienti "per minacciare un'avanzata più profonda nel territorio controllato dall'Ucraina, come nel caso della città di Kharkiv”.

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