India, perché la visita di Narendra Modi in Ucraina è storica?

Narendra Modi arriva in Ucraina e la visita del primo ministro indiano, recentemente riconfermato alla guida del Paese per il terzo mandato, ha un importante valore strategico e diplomatico. Rappresenta un test per le ambizioni internazionali di New Delhi. Capitale che interpreta la diplomazia a tutto campo, non schierandosi nel braccio di ferro tra gli attori tradizionalmente di riferimento a livello internazionale. Modi non si è mai unito al coro dei sanzionatori di Vladimir Putin, partner con la Russia dell’India nel gruppo BRICS, per l’aggressione all’Ucraina, ma ha sempre optato per una posizione aperta a una risoluzione diplomatica del conflitto. La strategia indiana Attento a dialogare con i Paesi occidentali su molti fronti, Modi ha sempre ricordato che per l’India la guerra in Ucraina non è una questione di vita o di morte per la propria sicurezza nazionale, ma una crisi regionale non prioritaria. Un anno fa, a settembre 2023, il comunicato finale del G20 indiano non menzionava ad esempio la guerra in Ucraina e Zelensky non era stato invitato al summit da Modi perché lo scenario del conflitto in Est Europa appariva secondario rispetto alle priorità del summit: sviluppo economico, rivoluzione digitale, transizione green. Oggi Modi sarà il primo premier indiano a visitare l’Ucraina dalla nascita della repubblica ex sovietica nel 1992. E anche se la big picture non è cambiata, è l’ambizione dell’India a essere cresciuta. Innanzitutto, l’India sta sviluppando una serie di strategie politico-economiche che impegnano New Delhi a strutturare progetti di investimento e connettività che non possono trascurare, oramai, la presenza di focolai di crisi. L’idea dell’Imec, il corridoio India-Medioriente-Europa lanciato proprio allo scorso G20, deve in tal senso già affrontare il collo di bottiglia della crisi di Suez e al contempo, per sdoganarsi al meglio, non può non contare sui Paesi dell’Europa balcanica e orientale. L’Indian Express ha ricordato che il legame politico attivo tra India e Russia ha spesso impedito a New Delhi di espandere al meglio i rapporti con la regione, in cui la rivale Cina è stata a lungo molto più presente. Modi vuole mostrare che il vento è cambiato. La testata indiana ricorda inoltre che c’è un dato pragmatico, legato alla necessità di aumentare gli scambi bilaterali azzoppati dalla guerra tra India e Ucraina: “Il volume degli scambi commerciali tra India e Ucraina è sceso da 3,39 miliardi di dollari nel 2021-22 a 0,78 miliardi di dollari e 0,71 miliardi di dollari rispettivamente nel 2022-23 e nel 2023-24, secondo i dati del Ministero del Commercio di Nuova Delhi”. La diplomazia globale di Modi Infine, non è da sottovalutare l’ipotesi che incontrando Zelensky a sei settimane dal bilaterale con Vladimir Putin, Modi possa promuovere una visione politica che, in un prossimo futuro, saprà condizionare al meglio la posizione indiana per un futuro negoziato. Modi dimostra con la visita una grande plasticità politica: non sono molti i leader internazionali di primo piano a cui oggigiorno sarebbero aperte le porte diplomatiche tanto del Cremlino quanto della Bankova. Oltre a Modi, probabilmente solo Recep Tayyip Erdogan e i rappresentanti della diplomazia vaticana come Pietro Parolin e Matteo Maria Zuppi sono tra gli esponenti delle principali potenze diplomatiche che hanno avuto l’occasione di colloqui franchi e aperti con entrambe le parti. E per Modi questo messaggio può aiutare a creare consenso attorno alla visione indiana di una ricerca di equilibrio, pace e dialogo nei maggiori scenari di crisi. Mantenendo, al contempo, gelosamente custodita l'autonomia strategica del Paese. A suo modo, una sponda anche per il presidente ucraino, la cui causa ha spesso visto i proseliti nel “Global West” dominare in numero quelli nel “Global Rest”, decisamente più freddi, anche per comprensibili scale di priorità, verso il sostegno all’Ucraina. E che in Modi sa di poter avere quanto meno un ascoltatore interessato. Non era affatto scontato fino a pochi mesi fa.