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Ucraina Russia, Usa: 1,7 mld di armi a Kiev. Distrutti 4 missili in regione di Kursk

©Getty

Le difese aeree russe hanno abbattuto quattro missili a poca distanza dal confine con l'Ucraina. Vladimir Putin promette rappresaglia alle intenzioni americane di schierare missili in Germania o in altri Paesi europei. E lo fa minacciando di riavviare la produzione russa di armi nucleari a raggio intermedio. Meloni a Pechino: “Noi chiari con Cina. Smetta di aiutare la Russia”

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Le difese aeree russe hanno abbattuto quattro missili sulla regione di Kursk, a poca distanza dal confine con l'Ucraina. Lo ha riferito - come riporta la Tass - il governatore Alexey Smirnov. "La notte scorsa quattro missili ucraini sono stati abbattuti sui distretti di Oktyabrsky e Kurchatovsky", ha scritto su Telegram. Gli Usa annunciano l'invio di un pacchetto di armi per un totale di 1,7 miliardi di dollari all'Ucraina. Lo riferisce il Pentagono in una nota. Vladimir Putin promette rappresaglia alle intenzioni americane di schierare missili in Germania o in altri Paesi europei. E lo fa minacciando di riavviare la produzione russa di armi nucleari a raggio intermedio. Meloni a Pechino: “Noi chiari con Cina. Smetta di aiutare la Russia”.


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F-16 all’Ucraina, dai radar di precisione all’addestramento dei piloti: tutte le incognite

L’imminente arrivo degli aerei di fabbricazione statunitense nelle basi di Kiev, dovrebbe nei piani aiutare a coprire dal punto di vista numerico le perdite subìte dall'inizio delle ostilità con la Russia. Ma la fornitura di caccia a questo punto del conflitto interroga gli analisti, divisi tra chi crede possibile una svolta nella controffensiva e chi vede troppi ostacoli ad una reale efficacia dei velivoli. Un mese fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dalla Moldavia aveva ringraziato gli Alleati Nato parlando di un'offerta "seria e potente". L'ANALISI

Sergei Shoigu, chi è l'ex ministro della Difesa russo

Dopo una carriera nel Partito comunista, con il presidente Eltsin divenne ministro della Protezione Civile. Dal 2012 al 2024 ha ricoperto l'incarico alla Difesa diventando uno dei "fedelissimi" di Putin. Per poi essere nominato al vertice del Consiglio di Sicurezza russo. Il 25 giugno 2024 la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto per lui, per "crimini di guerra" e "crimini contro l'umanità". LA FOTOSTORIA

Caso Ucraina sul gas, Kiev dà ok all’acquisto dagli Usa, ma non vieta transito a Gazprom

Kiev ha firmato un accordo con la società statunitense Venture Global per l'importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Louisiana fino al 2026. Al contempo sta collaborando per consentire al colosso russo dell'energia di passare nel suo territorio anche dopo la scadenza del contratto. Sullo sfondo la battaglia tra Washington e Mosca per il dominio nel mercato europeo del gas. LE NOVITÀ

Guerra in Ucraina, Russia sgancia la bomba planante FAB-3000: cos’è e come funziona

Pochi giorni fa l’esercito russo ha sganciato l'ordigno su un obiettivo in Ucraina. Lo sgancio è avvenuto da un bombardiere Sukhoi Su-34, e aveva come obiettivo un edificio Lyptsi - una cittadina pochi chilometri a nord di Kharkiv - che secondo l’intelligence di Mosca era utilizzato come punto di raccolta dall’esercito ucraino. DI COSA SI TRATTA

Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le peggiori stragi di civili

L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. Ecco quali sono stati gli attacchi più cruenti per la popolazione ucraina. ECCO QUALI SONO

Guerra in Ucraina, Kiev ristruttura oltre 20 miliardi di dollari di debito

Arriva un - parziale - sospiro di sollievo per le casse dell’Ucraina: Kiev ha infatti raggiunto un accordo di principio con alcuni dei suoi creditori privati per ristrutturare parte del suo debito. Secondo quanto emerge, l’accordo prevederebbe la ristrutturazione di oltre 20 miliardi di dollari di debito estero: una simile mossa potrebbe consentire a Kiev, ormai da oltre due anni in guerra a seguito dell’invasione russa, di evitare il default e investire risorse per finanziare le spese belliche. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. Molti di questi hanno stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin e alcuni sono anche stati colpiti dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, che è ormai entrata nel terzo anno di combattimenti. L'APPROFONDIMENTO

Mosca, l'attacco a Beirut viola il diritto internazionale

Gli attacchi di Israele in Libano costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo alla Tass. "Questo attacco è una palese violazione del diritto internazionale", ha denunciato il ministero.

Ucraina: Ungheria, Ue sblocchi transito petrolio russo

Il governo ungherese ha esortato la Commissione europea ad adottare misure immediate affinché l'Ucraina consenta nuovamente il transito del petrolio greggio dalla compagnia russa Lukoil all'Ungheria e alla Slovacchia, chiedendosi perche' Bruxelles non abbia agito durante l'ultima settimana. "E' più di una settimana che, insieme alla Slovacchia,  chiediamo alla Commissione europea di adottare misure contro l'Ucraina per il suo veto sul transito del petrolio", ha denunciato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, su Facebook. Secondo Szijjarto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dovrebbe rispondere alla domanda: "Perché non ha fatto un solo passo per più di una settimana?". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso il 24 giugno di includere Lukoil nell'elenco delle entità sanzionate per i suoi legami con il regime di Vladimir Putin e ha chiuso il flusso del suo petrolio greggio attraverso l'Ucraina, che colpisce principalmente i due paesi dell'Europa centrale. Sia il governo di Viktor Orban che quello slovacco di Robert Fico hanno criticato la decisione di Kiev. Ungheria e Slovacchia sono i due Paesi europei piu' dipendenti dalle importazioni di petrolio russo e acquistano quantità significative da Lukoil.

Tajani: "Opportunità con Cina, ma chiediamo non sostenga Mosca"

 Ci sono "delle opportunità da cogliere nel rapporto con un grande Paese come la Cina, ma chiediamo contemporaneamente di non sostenere la Federazione Russa e di fare in modo che i russi si ritirino dall'Ucraina e si siedano al tavolo della pace": lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'assemblea annuale dei delegati 2024 di Fondazione Enasarco. "L'accordo della Via della Seta non produceva effetti positivi per la nostra economia, abbiamo quindi cominciato a lavorare per rafforzare un rapporto che era già frutto di un accordo con il governo Berlusconi del 2004", ha sottolineato

Mali: intelligence Kiev rivendica ruolo in sconfitta Wagner

L'intelligence militare ucraina ha rivendicato un ruolo nella prima sconfitta subita in Mali dai combattenti del gruppo Wagner. Il portavoce dei servizi segreti ha detto che i ribelli maliani hanno avuto da Kiev le informazioni utili a combattere il gruppo paramilitare russo nella zona settentrionale del Paese al confine con l'Algeria. Un canale Telegram collegato al comando di Wagner ha ammesso ieri che il gruppo aveva subito pesanti perdite durante i combattimenti in Mali la scorsa settimana, in "feroci battaglie" durate cinque giorni e conclusesi sabato contro una coalizione di forze separatiste tuareg e gruppi jihadisti, che avevano utilizzato armi pesanti, droni e attentatori suicidi. Numerosi combattenti tra cui il comandante Serghei Shevchenko, sono stati uccisi. Andrei Yusov, portavoce dell'agenzia di intelligence militare GUR dell'Ucraina, ha sostenuto che "i ribelli hanno ricevuto le informazioni necessarie, e non solo informazioni, che hanno consentito un'operazione militare di successo contro i criminali di guerra russi". Il governo del Mali, che combatte varie insurrezioni nel nord del paese da oltre un decennio, ha chiesto aiuto a Wagner dopo che una giunta militare ha preso il potere nel 2020; il gruppo russo è intervenuto alla fine del 2021. Ieri il Kyiv Post ha pubblicato una fotografia che mostrava ribelli maliani sventolare una bandiera ucraina: secondo la testata ucraina, l'immagine è stata autenticata da una fonte della difesa a Kiev. Il gruppo Wagner è stato creato da Yevgeny Prigozhin, una vecchia conoscenza di Vladimir Putin che ha creato la forza combattente come un modo per Mosca di intervenire nei conflitti senza l'uso ufficiale dell'esercito russo. Ha portato avanti gran parte dei combattimenti più feroci in Ucraina, spesso utilizzando ex prigionieri che sono stati graziati in cambio di un periodo in prima linea. Il gruppo è attivo anche in tutta l'Africa e continua a esserlo anche dopo che Prigozhin è morto dopo aver tentato un colpo di Stato in Russia. 

Zelensky, rafforziamo il confine con Russia e Bielorussia

L'Ucraina continua a rafforzare il proprio confine nelle aree adiacenti alla Russia e alla Bielorussia: lo scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. "Costruzione di fortificazioni e riunione di sicurezza nelle nostre regioni settentrionali. L'attenzione si concentra sulla protezione del nostro confine di Stato nelle aree confinanti con la Russia e la Bielorussia - si legge nel messaggio -. Continuiamo a rafforzare il confine ucraino. Sono grato a tutti coloro che lavorano per proteggere e rafforzare l'Ucraina". 

Ucraina: allarme aereo in varie regioni, Zelensky a confine nord

Un allarme aereo in diverse regioni ucraine è stato lanciato poco fa, secondo quanto riferisce la stampa russa che cita una mappa online di Kiev. L'allarme riguarda le regioni di Dnepropetrovsk, Kirovograd, Poltava, Nikolaev, Cherkasy, Odessa e Kharkov. Intanto, nella regione nord-occidentale di Volinia, è in corso un rafforzamento dei confini a Nord del Paese: lo ha scritto su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky, che ha partecipato a una riunione sull'argomento sul posto. "L'obiettivo principale - secondo il leader di Kiev - e' la protezione dei nostri confini statali nelle regioni confinanti con Russia e Bielorussia. Continuiamo a rafforzare il confine ucraino". 

Russia, conquistato un altro villaggio nel sud-est ucraino

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che i suoi soldati hanno conquistato un altro paesino nel sud-est ucraino: Pivdenne, nella regione di Donetsk. Lo riporta la Tass. Mosca nel suo comunicato usa per il paesino il vecchio nome di Leninskoye.

Mosca, fiamme in deposito petrolio spente 2 giorni dopo il raid

Un incendio in un deposito di petrolio della regione russa di Kursk è stato spento circa due giorni dopo che era divampato in seguito a un raid di droni ucraini: lo sostiene il governatore ad interim dell'oblast, Alexey Smirnov, ripreso dalla Tass. "I nostri soccorritori hanno spento un incendio in un deposito petrolifero nel distretto di Kursky. Era scoppiato nella notte del 28 luglio a seguito di un attacco da parte di un veicolo aereo senza pilota ucraino. Tre serbatoi di carburante erano in fiamme. L'area dell'incendio era in totale di oltre 500 metri quadrati", ha dichiarato Smirnov secondo la Tass. (ANSA).     


Kiev, ieri abbattuti 7 droni da ricognizione russi

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto nella giornata di ieri sette droni da ricognizione russi nel sud e nell'est del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev

Russo si unisce a milizia pro-Kiev, condannato a 14 anni

Un tribunale militare russo ha condannato oggi un uomo a 14 anni di carcere con l'accusa di tradimento per aver presumibilmente pianificato un attentato dopo essersi unito a una milizia pro-ucraina messa al bando da Mosca. Artem Sanzharaev è stato accusato di far parte della Legione della Libertà della Russia, un'unità pro-Kiev composta da cittadini russi che ha rivendicato la responsabilità di incursioni armate nelle regioni russe di confine. Un tribunale della regione siberiana di Krasnoyarsk ha emessa la condanna affermando che l'uomo è un "convinto oppositore ideologico" della Russia, "insoddisfatto dell'attuale regime politico". I pubblici ministeri lo hanno accusato di aver acquistato i materiali necessari per preparare una molotov "per minare la sicurezza economica e la capacità di difesa della Russia", ha dichiarato il tribunale. I servizi di sicurezza hanno sventato un tentativo di attacco ad un sito di una infrastruttura elettrica, ha aggiunto. La Russia ha arrestato decine di suoi cittadini con l'accusa di aver collaborato con l'Ucraina da quando ha invaso il Paese nel febbraio 2022. (

Russia, iniziate mega esercitazioni con 300 navi e imbarcazioni

La Marina russa ha iniziato esercitazioni navali su larga scala nelle quali ci si aspetta che vengano impiegati "circa 300 navi, imbarcazioni, sommergibili e vascelli di rifornimento" e "oltre 20.000" tra militari e civili: lo afferma il ministero della Difesa russo, ripreso dall'agenzia Interfax. "Le unità e le formazioni della Marina russa hanno iniziato un'esercitazione prevista, nelle zone operative delle flotte del Nord, del Pacifico e del Baltico e nella zona di responsabilità della flottiglia del Caspio", annuncia il dicastero, secondo il quale "l'obiettivo principale dell'esercitazione è verificare le prestazioni dei comandi navali di tutti i livelli e la preparazione delle navi, delle unità dell'aviazione navale e delle forze costiere della Marina russa per portare a termine le loro missioni". 

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