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Usa 2024, stanotte discorso di Biden. Casa Bianca: "Non si è ritirato per la salute"

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America 2024, Harris si assicura la nomination dem
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America 2024, Harris si assicura la nomination dem
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Trump si dice "assolutamente pronto" a sfidare la candidata democratica in un duello tv, ma intanto la accusa di voler “rapinare” i fondi raccolti per Biden. Alle 2 di notte, ora italiana, l'inquilino della Casa Bianca si rivolge al Paese, dopo essere guarito dal Covid 

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Kamala Harris si è ormai assicurata di fatto la nomination del partito democratico per succedere Joe Biden nella corsa per le presideziali di novembre. Il primo sondaggio (Reuters-Ipsos) dopo il ritiro dell’attuale presidente la dà avanti di due punti su Trump (44% a 42%), anche in una gara a tre (42% contro il 38% di Trump e l'8% di Robert F. Kennedy). Mentre un'altra rilevazione (Npr-PbsNews/Marist College), vede la vicepresidente al 45%, contro il tycoon al 46%. Trump intanto si dice "assolutamente pronto" a sfidare l'avversaria in un duello tv, ma accusa  Harris di voler “rapinare” i fondi raccolti per Biden. Alle 2 di notte ora italiana a parlare alla nazione sarà l’inquilino della Casa Bianca, guarito dal Covid e tornato operativo. Un deputato repubblicano, Andy Ogles, ha presentato una risoluzione per chiedere la messa in stato di accusa di Kamala Harris per presunti gravi crimini commessi da vicepresidente.


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Tajani: "Rapporto con Usa non condizionato dal suo presidente"

"Credo che per noi italiani il rapporto con gli Stati Uniti sia talmente solido e radicato nel tempo che non può essere condizionato da questo o da quel presidente, perché sarebbe miope da parte italiana non privilegiare il rapporto con l'America". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Zona Bianca.

Ok a votazione virtuale dem, Harris 'nominee' entro il 7 agosto

Il comitato preposto al regolamento della convention democratica ha approvato il processo di selezione del candidato presidenziale tramite una votazione virtuale per appello nominale che inizierà all'inizio del mese prossimo. La vicepresidente Kamala Harris, che ha raccolto abbastanza delegati per vincere, sarà probabilmente dichiarata 'nominee' entro il 7 agosto.

Casa Bianca: "Apprezziamo i ringraziamenti di Netanyahu a Biden"

"Apprezziamo Netanyahu per aver ringraziato Biden per il sostegno dato. Il presidente continuerà a sostenere una soluzione a due Stati", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

La Casa Bianca respinge le critiche: "Nessuna copertura su Biden"

"Non c'è stata alcuna copertura". Così la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha respinto le critiche mosse contro lo staff di Joe Biden per aver coperto le difficoltà e il declino del presidente.

Casa Bianca: "Biden non si è ritirato per motivi di salute"

Joe Biden "non si è ritirato per motivi di salute, né perché crede che non possa servire altri quattro anni. La decisione presa riguarda il dare la priorità al Paese, al partito e agli americani". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, descrivendo l'atteso discorso del presidente alla nazione delle prossime ore. "Siamo a un punto di svolta. L'America deve scegliere se andare indietro o avanti", ha sottolineato.

Casa Bianca: "Ridicolo chiedere a Biden di dimettersi ora"

È "ridicolo" chiedere a Joe Biden di dimettersi ora da presidente. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Fox invita Trump e Harris per un dibattito il 17 settembre

Fox invita Donald Trump e Kamala Harris per un dibattito il prossimo 17 settembre. L'ex presidente Usa aveva chiesto che il dibattito inizialmente programmato per il 10 settembre su Abc venisse spostato su Fox.

Mantovano: "Nessuna preoccupazione su elezioni in Usa"

Guardando alla sfida tra Donald Trump e Kamala Harris "non c'è nessuna preoccupazione, chiunque prevalga all'esito delle elezioni americane", ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano intervistato ad un evento della Fondazione Med-Or. "Credo che un grande Paese come l'Italia, che non è una grande potenza mondiale ma è una nazione importante, debba essere preoccupata soltanto di se stessa e della capacità di sviluppare sempre appieno le proprie potenzialità, chiunque sia l'interlocutore, perché vale a livello politico, vale anche nel rapporto tra gli Stati, a parte che potresti avere delle sorprese l'interlocutore normalmente ti viene come viene".

Kamala Harris assente al discorso di Netanyahu

"L'America e Israele devono darsi la mano. Quando ci uniamo noi vinciamo e loro perdono. Sono venuto qui per farvi capire una cosa: noi vinceremo". Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti, dove ha anche detto che Usa, Israele e mondo arabo sono minacciati "dall'asse del terrore iraniano". Assente Kamala Harris per impegni presi in precedenza. IL DISCORSO DI NETANYAHU

Kamala Harris: "Noi guardiamo al futuro, diritti e classe media"

"Siamo di fronte a due visioni contrapposte, una che guarda al futuro e una al passato: noi crediamo e combattiamo per un futuro con una sanità abbordabile, senza povertà infantile, con un'economia per la classe media, dove le donne possono decidere sul proprio corpo", ha detto Kamala Harris a Indianapolis nel suo secondo comizio come frontrunner democratica e ormai nominee de facto per la Casa Bianca.

Sondaggio Cnn: Trump avanti di tre punti su Harris

Donald Trump in lieve vantaggio su Kamala Harris. Secondo un sondaggio di Cnn condotto online il 22 e 23 luglio, l'ex presidente ha il 49% delle preferenze e Harris il 46%, con uno scarto nel margine di errore della rilevazione. La metà di coloro che sostengono la vicepresidente lo fa perché crede genuinamente in lei e non perché vuole battere Trump. Un dato che indica una svolta decisa rispetto alla candidatura di Joe Biden, al quale solo il 37% degli elettori voleva esprimere solo il sostegno: l'obiettivo della quota restante era un voto per il presidente solo per sconfiggere Trump.

Kamala Harris: "Project 2025 di Trump è un ritorno al passato buio"

La piattaforma 'Project 2025' legata a Donald Trump rappresenta "un ritorno ad un passato buio, ma noi non torneremo indietro": lo ha detto Kamala Harris a Indianapolis nel suo secondo comizio come frontrunner democratica e ormai nominee de facto per la Casa Bianca.

Le donazioni a Harris

Come riporta in New York Times, degli 1,4 milioni di americani che hanno donato alla campagna presidenziale di Kamala Harris da domenica pomeriggio, circa 900.000 hanno contribuito per la prima volta nel ciclo elettorale del 2024. I dati sono stati diffusi oggi dalla campagna di Harris. Questo è un altro segno di un nuovo entusiasmo tra i democratici, da quando il presidente Biden si è ritirato dalla corsa e ha appoggiato la vicepresidente.

March For Our Lives in supporto di Harris

Nel suo primo sostegno politico in assoluto, March For Our Lives, l'organizzazione per la prevenzione della violenza armata fondata da studenti sopravvissuti al massacro della Marjory Stoneman Douglas High School, a Parkland, in Florida, ha annunciato di sostenere Kamala Harris come presidente.

Trump oggi in Carolina del Nord

Anche Trump oggi sarà impegnato in eventi elettoriali: sarà a Charlotte, Carolina del Nord, per una manifestazione, una delle prime da quando è sopravvissuto al tentativo di omicidio il 13 luglio scorso.

Il programma di oggi di Harris

Kamala Harris oggi incontrerà la confraternita Zeta Phi Beta a Indianapolis, una delle confraternite afroamericane più antiche della nazione. L’evento arriva all'interno della rapida mobilitazione della sua campagna per la presidenza. Il presidente Biden, invece, parlerà alla nazione alle 20:00 (le 2 di notte in Italia) dallo Studio Ovale, descrivendo in dettaglio la sua decisione di rinunciare alla sua candidatura per la rielezione. Sarà il suo primo commento davanti alla telecamera da quando ha passato il testimone a Harris domenica. 

Forti misure di sicurezza a Washington per il discorso di Netanyahu

In foto, le ingenti misure di sicurezza in un Capitol blindato e in alta allerta per il discorso al Congresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu e le proteste filo palestinesi. Il Campidoglio è protetto da alte recinzioni metalliche e da migliaia di agenti - anche da Ny - con cani e bici. 

Misure sicurezza Washington

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La posizione di Elon Musk

"Semplicemente, non è vero". Elon Musk smentisce seccamente le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi secondo cui ogni mese staccherebbe un assegno da 45 milioni di dollari a favore della campagna per la rielezione di Donald Trump. "Non mi definirei un Maga (make America great again) perché non mi abbandono al culto della personalità", ha precisato il magnate. Parole che alcuni osservatori hanno letto come una presa di distanza dall'ex presidente dopo averlo appoggiato senza se e senza ma per la corsa alla Casa Bianca prima che Joe Biden si ritirasse. In un'intervista allo psicologo e commentatore conservatore Jordan Peterson, il patron di Tesla ha spiegato di aver effettuato qualche donazione ad America Pac, il super pac che ha cofondato, ma neanche lontanamente vicine alla cifra ventilata dal Wall Street Journal. Molti amici di Musk hanno già contribuito ad America Pac: si va dai gemelli Winklevoss, i nemici di Mark Zuckerberg, a Joe Lonsdale, il cofondatore di Palantir insieme a Peter Thiel, uno dei maggiori donatori del senatore dell'Ohio scelto da Trump come suo vice, J.D. Vance. America Pac ha come obiettivo quello di "promuovere i principi che hanno reso l'America grande come la meritocrazia e la libertà individuale", ha spiegato Musk, mettendo in evidenza come alcuni dei valori chiave del suo political action committee sono in linea con quelli del movimento Maga di Trump. Nonostante questo "non mi definirei Maga: io credo che l'America sia grande e mi sento più Mag, Make America Greater", ha aggiunto.

Fbi: "Drone attentatore Trump su area comizio due ore prima spari"

L'attentatore di Donald Trump ha fatto volare un drone sull'area del comizio dell'ex presidente due ore prima di aprire il fuoco. Lo ha detto il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, nel corso di un'audizione in Congresso. 

Direttore Fbi: "Le indagini sull'attentato a Trump proseguono"

"C'è molto da fare. L'attentatore è morto ma l'indagin è in corso". Lo ha detto il direttore dell'Fbi Christopher Wright in un'audizione in Congresso, definendo il tentato assassinio di Donald Trump  "spregevole" e assicurando che gli investigatori "non lasceranno nulla di intentato". Il movente dell'attentatore resta ancora un mistero dopo settimane di inchiesta. 

Capitol blindato e in allerta, in migliaia contro Netanyahu

Capitol blindato e in alta allerta per il discorso al Congresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu - il quarto, uno più di Churchill - e le proteste filo palestinesi. Il Campidoglio è protetto da alte recinzioni metalliche, come dopo l'assalto del 6 gennaio 2021, e da migliaia di agenti - anche da Ny - con cani e bici. Strade chiuse in tutta l'area circostante. Ci sono già migliaia di manifestanti che gridano slogan contro Bibi "criminale di guerra", contro il "genocidio" e a favore della Palestina libera. Una folla enorme con cartelli, striscioni, fischietti, megafoni e bandiere palestinesi. 

Harris punta alla Gen Z

La nuova associazione a Charli XCX si spiega con la strategia della 59enne numero due degli Usa - prima donna nera e prima donna di origine asiatica al timone di un ticket presidenziale - per ingaggiare un importantissimo blocco elettorale: la generazione Z dei nati tra 1997 e 2012 che, se Biden non si fosse ritirato dal ticket, il prossimo 5 novembre sarebbero rimasti in massa a casa anche a causa dell'età e delle posizioni del presidente sulla guerra a Gaza. Kamala 'regina dei meme', come la definisce Politico, potrebbe fermare questa emorragia: un diluvio di contenuti virali, molti dei quali bagnati di verde lime, hanno generato tangibile entusiasmo nei giovani per la candidatura. Il 5 novembre sarà la prima volta che l'intera Gen Z andrà alle urne. Nel frattempo l'hastag #BratSummer è stata taggato in oltre 40 mila video su TikTok e 12 mila post su Instagram. Mentre Google ha pronosticato che questa settimana le ricerche con le parole 'Brat Summer' raggiungeranno il picco.

La Bratification di Kamala Harris

Dopo il rosa al neon di Barbie, campione di incassi ai botteghini 2023, con Kamala Harris candidata alla Casa Bianca l'estate Usa si tinge di verde: il colore del lime è anche quello di Brat, l'ultimo album grunge-pop di Charli XCX che la neo rivale di Donald Trump ha adottato sul profilo social ufficiale di Kamala Headquarters dopo che la cantante britannica (che vive metà dell'anno nella Los Angeles dell'ex senatrice e vicepresidente) a sorpresa le ha dato l'endorsement. 'La Bratification di Kamala Harris', titola oggi la rivista The Atlantic, con un gioco di parole che evoca il processo di beatificazione con cui, dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa, la sua vice è stata innalzata da una relativa polvere e oscurità all'onore degli altari della politica. Brat non è solo un aggettivo ma uno stile di vita incarnato da Charli che lo ha spiegato su TikTok: "È la ragazza un po' disordinata che ama le feste, che a volte dice cose sciocche, e che quando entra in crisi le supera andando alle feste". 

Così la disinformazione online colpisce Kamala Harris

Come successo a seguito dell’attentato alla vita di Donald Trump, subito dopo l’annuncio del passo indietro di Biden, "internet pullulava di bugie, foto alterate e altre affermazioni fuorvianti su Harris”": a dirlo è la Cnn, secondo cui alcuni sostenitori del candidato repubblicano sono arrivati a suggerire che Biden fosse vittima di un colpo di Stato. E, come sottolineato da Associated Press, l’annuncio che l’attuale vicepresidente sia in corsa per la nomination del Partito democratico ha "ispirato un’ondata di false affermazioni sulla sua eleggibilità e il suo background": L'ARTICOLO.

Harris e l'allargamento dellabase

La presidente della campagna di Harris, Jen O'Malley Dillon, scrive che Kamala può vincere la corsa contro Donald Trump "espandendo il sostegno degli elettori che si sono mossi verso democratici dalle elezioni del 2020". "In molti casi, questi elettori non hanno votato per il ticket Biden-Harris nel 2020, ma si sono espressi a sostegno dei democratici nel 2022 quando il partito repubblicano di Donald Trump è diventato sempre più estremista", si legge nella nota. La gara, prosegue, è "ora più fluida", ha aumentato il segmento degli indecisi, che sono "sproporzionatamente afroamericani, latinos e sotto i 30 anni".

Harris e il memo con una roadmap per la vittoria

La campagna di Kamala Harris ha diffuso un memo in cui traccia una roadmap per la vittoria, convinta che la nuova frontrunner dem consenta l'espansione della base del 2020, soprattutto tra giovani, afroamericani e latinos negli Stati in bilico. In particolare nel Midwest, nei tre stati tradizionali  del 'Blue Wall' (Michigan, Pennsylvania e Wisconsin), e nella Sun Belt, negli Stati di Arizona, Georgia, Nevada North Carolina, dove c'è più diversità nell'elettorato. Tra i fattori trainanti l'aborto, messo al centro della campagna.

Trump minaccia attacchi contro i narcotrafficanti in Messico

Gli attacchi contro i cartelli della droga in Messico sono "assolutamente" sul tavolo: Donald Trump rilancia l'ipotesi di "strike" contro i narcotrafficanti del Paese confinante, se sarà rieletto, in un'intervista a Fox News. Una posizione condivisa anche dal suo vice J.D. Vance, che sedendo accanto a lui ha detto che "i cartelli stanno costando vite americane". (ANSA).

Musk nega donazioni da 45 milioni al mese a Trump

Elon Musk nega di esser intenzionato a donare 45 milioni di dollari al mese a un super pac pro-Trump. "Semplicemente non è vero: non sto donando 45 milioni al mese a Trump", ha detto. "Quello che ho fatto è creare un pac o super pac, chiamatelo come volete. È chiamato America Pac" e sostiene "valori chiave come la meritocrazia e la libertà individuale", ha spiegato mettendo in evidenza che "le donazioni effettuate ad America Pac sono molto inferiori" ai 45 milioni riportati dal Wall Street Journal. "L'obiettivo è promuovere i principi che hanno reso l'America grande. Non direi che sono per Maga", ha aggiunto riferendosi al Make America Great Again di Donald Trump. "Io penso che l'America è grande. Direi che sono più Mag, Make America Greater", ha osservato Musk: L'ARTICOLO.

Chi sono i finanziatori della campagna di Harris

Da quando Biden ha fatto un passo indietro dalla campagna elettorale per le presidenziali di novembre, la sua erede designata Kamala Harris ha raccolto oltre 126 milioni di dollari di donazioni. L’attuale vicepresidente ha ottenuto in pochi giorni molto più dei 95 milioni che la campagna dell’inquilino della Casa Bianca aveva in banca alla fine di giugno. Il boom di donazioni va dai grandi nomi della finanza a tantissimi piccoli donatori, spesso al loro primo sostegno economico per il partito democratico: CHI SONO I FINANZIATORI

Domani incontro Biden-Netanyahu

Joe Biden riceverà il premier israeliano Benjamin Netanyahu il 25 luglio alla Casa Bianca per parlare degli "sviluppi a Gaza e dei progressi verso un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi". Lo afferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sottolineando che i due leader incontreranno anche le famiglie americane degli ostaggi nelle mani di Hamas. "La vicepresidente incontrerà separatamente Netanyahu il 25 luglio", ha messo in evidenza Jean-Pierre.

Nuovo sondaggio: Harris-Trump testa a testa

Kamala Harris e Donald Trump sono testa a testa in un nuovo sondaggio condotto dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. In una rilevazione Npr-PbsNews/Marist College, la vicepresidente è al 45% contro il 46% del tycoon, mentre in una gara a tre è alla pari (42%), con Robert F. Kennedy al 7%. Il sondaggio è stato realizzato lunedì, il giorno dopo il passo indietro di Biden. 

Scholz: "Probabile vittoria Harris ma scelgono gli americani"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato di ritenere che sia "molto possibile" che la vicepresidente americana Kamala Harris vinca le elezioni americane. Lo riporta il Guardian. Scholz era stato insolitamente diretto nel suo sostegno al presidente degli Stati Uniti Joe Biden prima che abbandonasse la sua candidatura per la rielezione e appoggiasse Harris come candidata del partito democratico. "La campagna elettorale negli Stati Uniti sarà sicuramente entusiasmante, ora con una formazione leggermente nuova", ha detto Scholz in una conferenza stampa estiva annuale. "Penso che sia molto possibile che Kamala Harris vinca le elezioni, ma saranno gli elettori americani a decidere".

Johnson attacca Harris: "Inconcepibile assenza con Netanyahu"

Lo speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, critica Kamala Harris perché non sarà presente al discorso del premier israeliano Benyamin Netanyahu in Congresso Usa. Una decisione "inconcepibile. Il presidente Biden quando era vicepresidente saltò un discorso di Netanyahu al Congresso" nel 2015, ricorda Johnson in un'intervista al New York Post. La vice presidente sarà nelle prossime ore in Indiana e salterà l'atteso discorso di Netanyahu. 

Minimo storico per i migranti fermati al confine Messico-Usa

Sette settimane dopo l'entrata in vigore della nuova politica di immigrazione firmata da Joe Biden per limitare le richieste di asilo al confine meridionale degli Stati Uniti, la Border Patrol ha segnalato il livello più basso di arresti di migranti irregolari osservato dal 2018. L'ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, Ken Salazar, ha dichiarato che il numero è sceso a circa 1.500 in 24 ore, la cifra più bassa degli ultimi sei anni. "Credo che questi livelli non si raggiungevano dal 2018", ha detto Salazar in un incontro con i giornalisti. "Siamo sulla strada giusta, ha aggiunto il diplomatico, ma non so se riusciremo a percorrerla a lungo termine, anche se ho fiducia".

Boom di fondi per Harris, campagna ha raccolto 126 milioni

La campagna di Kamala Harris ha annunciato di aver raccolto, fino a martedì sera, 126 milioni di dollari dall'annuncio della corsa per il 2024. Lo scrive il Guardian.

Mattarella: "A Biden il grazie della comunità internazionale"

"I vincoli di condivisione di valori dei nostri due popoli rafforzano i rapporti tra gli Stati e ne consentiranno la costante crescita. Al presidente Biden va il ringraziamento della comunità internazionale per il suo apprezzato servizio e la sua leadership", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione stampa parlamentare parlando delle elezioni negli Stati Uniti.

Lisa come Kamala, i Simpson 'profeti' della politica Usa

I Simpson, popolare serie televisiva, sembra aver ancora una volta "predetto il futuro", in questo caso per Kamala Harris, ora candidata democratica alla presidenza Usa. Come riferisce la Cnn, nell'episodio intitolato Bart to the Future del 2000, Lisa Simpson cresce fino a diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti. Indossa un abito sorprendentemente simile a quello indossato dalla prima vicepresidente donna americana all'inaugurazione del 2021, compresi i suoi accessori. Non è la prima volta che un episodio dei Simpsons legge il futuro: nello stesso episodio del 2000, Lisa Simpson diventa infatti commander in chief dopo un "presidente Trump", ben 16 anni prima che il tycoon fosse effettivamente eletto.

Ronzulli: "Harris molto spostata a sinistra, voterei Trump"

La senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato Licia Ronzulli ha detto che "il salto in avanti nei sondaggi di Kamala Harris su Trump potrebbe essere dettato dall'effetto speranza dei democratici di vincere la battaglia per le presidenziali, che con Biden era ormai data per persa. Kamala Harris ha però la fortuna che il ritiro di Biden sia arrivato proprio sul fischio della fine della partita. Quindi, nonostante sia molto divisiva anche all'interno del suo partito, potrebbe trovare la maggioranza dei delegati perché non c'è il tempo di pensare ad un'alternativa. Il fatto poi che sia una donna e di colore è un elemento attrattivo da sempre per i democratici. Sarebbe una prima volta e sappiamo che gli americani si lasciano molto attrarre dalle novità. Detto questo, io non sono così convinta che fino alla fine sarà sicuramente il candidato, ma vediamo cosa succede. Nell'agonismo Biden-Trump - ha aggiunto - ero molto preoccupata, e lo sono ancora. Probabilmente io farei parte di quel partito dell'astensionismo in America perché non riuscirei a essere sicura di una scelta. Ma nel caso specifico della Harris candidata, quindi di una donna molto spostata a sinistra, con un programma sull'ambiente e sui diritti civili molto lontano da me, voterei Trump".

Il boom di donazioni per Harris

Harris continua anche a macinare fondi, elettrizzando l'elettorato dem e promettendo di mettere al centro della sua campagna l'aborto, la stretta sulle armi, l'ambiente e la middle class. Nelle prime 48 ore ha raccolto oltre 100 milioni di dollari, superando i 95 milioni che la campagna di Biden aveva in banca alla fine di giugno.

Gli appoggi

La nuova frontrunner del partito continua ad incassare endorsement. Gli ultimi sono arrivati dalla star di Hollywood George Clooney, da vari sindacati e dai leader dem di Camera e Senato, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer. Indirettamente la appoggia anche Beyoncé, che ha autorizzato in tempi record la campagna della Harris a utilizzare come inno la canzone 'Freedom' (dall'album del 2016 'Lemonade') da adesso fino al voto di novembre. Barack Obama resta in silenzio ma solo per rispetto dell'iter del partito: di fatto anche lui sosterrà Kamala. Unica voce fuori dal coro Black Lives Matter: il movimento afroamericano per la giustizia razziale ha chiesto che il comitato nazionale democratico organizzi immediatamente delle primarie informali e virtuali in tutto il Paese prima della convention di agosto, "per consentire la partecipazione del pubblico al processo di nomina, e non solo una nomina da parte dei delegati del partito".

Harris ha i numeri per la candidatura

Kamala Harris si è già assicurata l'impegno verbale di oltre 2.500 delegati, ben oltre il quorum di 1.976 per ottenere la candidatura. I delegati possono ancora cambiare idea, ma solo poche decine sono indecisi e finora non è emerso alcun rivale. Il comitato nazionale dell'Asinello annuncerà l'iter per la nomination nella giornata di oggi ma ha già fatto sapere che intende procedere ad una 'roll call' virtuale dei delegati dalla prossima settimana: per concludere l'iter entro il 7 agosto, in modo da rispettare la scadenza dell'Ohio per far comparire i nomi del ticket dem nelle schede del 5 novembre. Probabile quindi che a metà della prossima settimana Harris annunci il suo 'running mate', per poi essere incoronata ufficialmente alla convention di Chicago in agosto.

I possibili vice di Harris

Per il ruolo di vice di Kamala Harris, in pole ci sono il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, quello della North Carolina Roy Cooper e il senatore ex astronauta dell'Arizona Mark Kelly. Nomi che potrebbero spiazzare nuovamente il tandem Gop.

Harris avanti nei sondaggi

Kamala Harris ha ormai la nomination in tasca e il primo sondaggio (Reuters-Ipsos) dopo il ritiro del presidente la dà avanti di due punti su Trump (44% a 42%), anche in una gara a tre (42% contro il 38% di Trump e l'8% di Robert F. Kennedy). La tappa nella città dove si è appena conclusa la convention repubblicana era già prevista prima del passo indietro di Biden ma per Harris è diventata l'occasione per mettere a fuoco il suo messaggio e fare un reset della campagna democratica in uno Stato in bilico nella Rust Belt: il Wisconsin, che insieme al Michigan e alla Pennsylvania rappresenta il blue wall da difendere con i denti. Insieme ad Arizona, Nevada e North Carolina, Stati della Sun Belt. E' proprio da uno di questi Stati che dovrebbe uscire il nome del suo vice.

Il comizio di Harris

"So che tipo di persona è Donald Trump, ne ho conosciuti quando facevo la procuratrice in California e ho messo sotto inchiesta truffatori e predatori sessuali": Kamala Harris ieri a Milwaukee ha tenuto il suo primo comizio davanti ad una folla dem entusiasta, e rilancia gli attacchi al tycoon, che nel frattempo si dice "assolutamente pronto" a sfidarla in un duello tv. "Trump vuole riportare indietro il nostro Paese ma noi non indietreggeremo perché la nostra battaglia è per il futuro e la libertà", ha scaldato i fan in un discorso mai forse cosi' appassionato e grintoso, dove ha tirato fuori un temperamento da leader. "Non abbiamo paura di lavorare sodo, voglio unire il partito per vincere a novembre perché, quando combattiamo, vinciamo", ha promesso.

Tesla rinvia costruzione gigafactory in Messico almeno fino a dopo le elezioni

Il Ceo di Tesla, Elon Musk, ha annunciato che l'investimento dell'azienda in Messico sarà rinviato almeno fino a dopo lo svolgimento delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. "Penso che dobbiamo vedere cosa succederà. Trump ha detto che metterà dazi sui veicoli prodotti in Messico, per cui non ha senso investire molto nel Paese se ciò accadrà", ha detto l'imprenditore durante una conferenza con analisti e media. Tesla aveva annunciato la costruzione di uno stabilimento di assemblaggio nello Stato messicano di Nuevo León per produrre automobili a partire dal 2026. Musk, che ha dichiarato pubblicamente il suo sostegno a Trump e si è impegnato a donare decine di milioni di dollari alla sua campagna, ha aggiunto: "In questo momento ci opponiamo alla Giga Factory in Messico".

Secret Service: “Trump rinunci ai comizi all’aperto"

Il Secret Service ha incoraggiato la campagna di Donald Trump a non tenere più comizi all'aperto e a privilegiare eventi al chiuso. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. La richiesta segue il tentato assassinio dell'ex presidente.

Co-fondatore di Netflix appoggia Harris, donazione da 7 milioni

Il co-fondatore di Netflix Reed Hasting, uno dei maggiori donatori del partito democratico e uno dei primi a chiedere il ritiro di Joe Biden, appoggia Kamala Harris. Hastings ha donato 7 milioni di dollari a un super pac che sostiene la candidatura della vicepresidente.

Hillary Clinton: “Kamala Harris può battere Trump”

Kamala Harris "rappresenta un nuovo inizio per la politica americana. Può offrire una visione di speranza e unità. Ha il talento, l'esperienza ed è pronta per essere presidente. So che può battere Donald Trump". Lo afferma l'ex segretario di stato Hillary Clinton in un editoriale sul New York Times. "La scelta non potrebbe essere più chiara in questa elezioni: Da una parte c'è un criminale condannato a cui interesse solo se stesso e che sta cercando di portare indietro i diritti e il Paese. Dall'altra parte c'è una saggia procuratrice e una vicepresidente di successo", ha aggiunto Clinton invitando a non avere paura del fatto che sia la prima donna e la prima asiatica alla guida di un ticket presidenziale. "Credere che il progresso sia impossibile è una trappola", ha messo in evidenza lodando Joe Biden per aver fatto la cosa giusta nel fare un passo indietro.

Campagna Trump denuncia: “Harris vuole rapinare fondi Biden”

La campagna di Donald Trump denuncia alla commissione federale elettorale la "rapina da 91,5 milioni di dollari" che Kamala Harris sta cercando di perpetrare sui soldi della campagna di Joe Biden. Sarebbe una "sfacciata presa di denaro che costituirebbe la più grande violazione nella storia del Federal Election Campaign Act del 1971", si legge nella denuncia firmata da David Warrington, legale della campagna di Trump. L'azione legale punta a bloccare l'accesso ai fondi da parte di Harris. Gli esperti ritengono che Harris abbia diritto ai fondi in quanto presente nel ticket presidenziale, ma non è chiaro cosa deciderà la commissione.

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