Elezioni Usa, il comizio di Kamala Harris: “Voglio unire il partito, vinceremo”

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La vicepresidente ha tenuto il suo primo comizio di fronte a una folla dem dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa: “Trump vuole riportare il nostro Paese indietro ma noi non indietreggeremo perché la nostra battaglia è per il futuro e la libertà”. L’ex presidente: “Pronto a dibattito, lei più facile da sconfiggere di Biden”. Sondaggio Reuters-Ipsos: Harris avanti di due punti

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Jill Biden resterà alla guida delle delegazioni Usa alle Olimpiadi

La Casa Bianca conferma che la first lady Jill Biden guiderà la delegazione degli Stati Uniti, alla cerimonia per l'inaugurazione delle Olimpiadi il 26 luglio a Parigi. L'annuncio arriva dopo le voci che erano circolate nella capitale francese secondo cui la moglie del presidente Usa avrebbe potuto rinunciare dopo il ritiro della candidatura di Joe Biden per un secondo mandato alla Casa Bianca. Si era parlato anche di una possibile sostituzione con Kamala Harris, il cui marito Douglas Emhoff guida la delegazione alla cerimonia di chiusura.

Vance e la moglie induista nel mirino dei suprematisti bianchi

Usha Chilukuri, la moglie del neo candidato vicepresidente repubblicano J.D. Vance, entra nel mirino dei suprematisti bianchi e cospirazionisti dell'estrema destra americana. Induista e figlia di due immigrati indiani, è vista da alcuni come una minaccia o un vulnus alla politica di difesa dell'identità bianca e cristiana degli Stati Uniti, cavallo di battaglia dei trumpiani. "Non mi aspetto che un tizio con una moglie indiana sostenga l'identità bianca. La grande sostituzione in America ed Europa avanza non solo con gli immigrati, ma anche con i matrimoni interrazziali: che famiglia è questa con una madre che non è cristiana?", ha accusato in un podcast Nick Fuentes, noto suprematista bianco ricevuto due anni fa da Donald Trump nella sua residenza a Mar-a-Lago. "Sta maturando un colpo di Stato indiano proprio qui nel nostro Paese, davanti ai nostri occhi", ha avvisato il commentatore ultraconservatore Stew Peters. "Uno con una famiglia così farà sicuramente una lotta dura all'immigrazione", gli ha fatto eco in modo sarcastico una nota attivista, Jaden McNeil, pubblicando una foto della famiglia Vance: JD, Usha e i tre figli, Evan, Vivek e Mirabel. Attacchi che Usha condivide con Kamala Harris, anche lei per metà di origini indiane (da parte di madre). "Stop Aapi Hate", l'organizzazione che combatte i crimini d'odio verso gli americani di origine asiatica, ha messo in guardia contro il rischio di rappresaglie violente nei loro confronti legate a questa campagne razziste e complottiste.

George Clooney appoggia Kamala Harris

George Clooney appoggia apertamente Kamala Harris e loda Joe Biden per aver "salvato la democrazia". Qualche giorno fa l'attore aveva chiesto il ritiro di Biden.

Giorgetti: "Elezioni Usa? Non so se prevarrà il voto per o contro"

"Le elezioni americane sono importantissime perché gli Usa sono una super potenza e danno traiettoria e la linea agli altri. Biden sia per l'età che per qualche acciacco di salute, avrà fatto le sue valutazioni rispetto a ciò che è richiesto per una campagna elettorale che come sapete è massacrante". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha risposto alle domande di alcuni ragazzi sulle prossime elezioni americane durante il Giffoni Film Festival. Poi una riflessione più approfondita: "Io faccio una riflessione: una delle motivazioni per cui uno dovrebbe votare è per appoggiare qualcosa o qualcuno, ma oggi spesso si vota contro. Lo abbiamo visto anche in Francia: si è votato contro Macron, poi contro Le Pen, forse se votassero ancora voterebbe contro Melenchon. Negli Usa alla fine non so se prevarrà il voto 'per' o il voto 'contro'".

Sondaggio, il 62% degli americani approva la decisione di Biden

Il 62% degli americani è convinto che Joe Biden abbia fatto la scelta giusta a ritirarsi, Lo rileva un sondaggio della Quinnipiac University, condotto fra il 19 e il 21 luglio.

La corsa di Harris sulle note di 'Freedom' di Beyoncé

A Wilmington, nella sua prima uscita al quartier generale della sua campagna per l'elezione alla Casa Bianca, Kamala Harris ha fatto il suo ingresso sulle note del brano di Beyoncé Freedom. Una fonte vicina ad Harris ha detto alla Cnn che la sua squadra ha ottenuto l'ok dai rappresentanti della cantante: c'è chi pensa che il brano possa essere la 'colonna sonora' scelta dalla vicepresidente per la sua corsa. Anche perché Beyoncé è nota per essere molto attenta nell'autorizzare l'utilizzo della sua musica. Al momento - al contrario di altre star - non ha però ancora ufficialmente appoggiato Harris.

Attentato Trump, Cheatle: ho piena responsabilità fallimento. VIDEO

Il Capo del Secret Service di fronte alla Commissione di Vigilanza della Camera: "Il 13 luglio abbiamo fallito, come Direttrice dei Servizi Segreti americani mi prendo la piena responsabilità di qualunque problema che sia accaduto".

Sondaggio Ap: "2.688 i delegati dem a favore di Harris"

Kamala Harris si è assicurata il sostegno di un numero più che sufficiente di delegati democratici per diventare la candidata del suo partito contro Donald Trump. Emerge da un sondaggio di Associated Press. Il conteggio, per quanto non ufficiale, mostra 2.688 delegati a favore di Harris (1.976 il quorum necessario alla prima votazione per conquistare la nomination) e 54 indecisi.

Harris ha raccolto oltre 100 milioni di dollari da domenica

Da domenica, quando Joe Biden ha di fatto passato il testimone alla sua vice per la corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris ha raccolto oltre 100 milioni di dollari. Sono i dati riportati dalla Cnn, che cita i responsabili della campagna per l'elezione di Harris.

Media, Trump 2 punti avanti a Harris secondo un nuovo sondaggio

Donald Trump sarebbe in vantaggio di due punti su Kamala Harris nelle prime rilevazioni dei sondaggi che arrivano al 21 luglio, il giorno in cui Joe Biden ha annunciato il ritiro dalla corsa per il secondo mandato alla Casa Bianca. Secondo quanto riportano i media americani, la rilevazione effettuata dalla Quinnipiac University da venerdì 19 luglio a domenica 21 fotografa il 49% degli elettori a favore del tycoon mentre il 47 per cento è per Harris, registrando un dato che è vicino al testa a testa, considerando che il vantaggio è entro il margine di errore. Uno scarto di due punti che resta in linea con la media nazionale dei sondaggi effettuati a partire dalla fine di giugno, prima del tentato assassinio di Trump e del ritiro della candidatura di Biden: 48,2% a favore dell'ex presidente contro il 46,2% a favore dell'attale vicepresidente americana.

Biden, i retroscena del ritiro. Le ultime ore nella casa al mare prima della lettera

La scelta di abbandonare la corsa alla Casa Bianca, spiegano fonti vicine al presidente Usa, sarebbe stata presa sabato sera, nella tenuta a Rehoboth Beach, nel Delaware, dove si era spostato in attesa di guarire dal Covid-19. L'annuncio, dopo settimane in cui prometteva di non mollare condite dalla frustrazione per il venir meno dell'appoggio di molti dem, è stato motivato dai pessimi dati sull'andamento delle donazioni al partito e sulle possibilità "praticamente inesistenti" della vittoria, presentati dal capo della strategia della Casa Bianca Steve Ricchetti e dal consigliere senior Mike Donilon. L'APPROFONDIMENTO

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Tajani: "Trump o Harris, il rapporto con Usa non cambierà"

"Noi siamo convinti che non cambierà granché nelle relazioni tra l'Italia e gli Stati Uniti con la Harris o con Trump", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani guardando al possibile esito delle elezioni Usa. Poi ha aggiunto che "abbiamo lavorato bene, come italiani, con tutti i governi degli Stati Uniti, siano essi democratici, siano essi repubblicani. Quello che conta è proprio il rapporto solido che noi abbiamo con questo Paese". Il rapporto tra l'Italia e gli Stati Uniti "è solido", ha aggiunto, "e non è legato certamente a chi vince le elezioni".

Media vaticani elogiano passo indietro Biden: "Una scelta nobile"

"Una scelta nobile, che - come diversi osservatori hanno constatato - pone il bene del Paese al di sopra dei propri interessi personali. E questo al di là delle valutazioni politiche sulla sua presidenza che volge dunque al termine". Si intitola "Saper fare un passo indietro" l'editoriale del vice-direttore dei media vaticani, Alessandro Gisotti, pubblicato dall'Osservatore Romano e dal portale Vatican News, che elogia la decisione di Joe Biden e il valore del congedarsi. "Rinunciare costa. E molto. Non bisogna necessariamente rivestire un posto di potere o un incarico di grande rilevanza", scrive Gisotti, ex direttore della Sala stampa vaticana. Ecco perché "ogni volta che una personalità di rilievo pubblico sceglie di fare un passo indietro, di congedarsi, coglie immediatamente la simpatia e la stima dell'opinione pubblica".

Chi è Douglas Emhoff, il potenziale First gentlemen

Non solo Kamala Harris, anche il marito Douglas Emhoff potrebbe fare la storia se lei in novembre riuscirà a conquistare la Casa Bianca: Sgotus (Second Gentlemen of the United States), come viene indicato nei comunicati ufficiali della Casa Bianca il consorte della vicepresidente degli Stati Uniti, sarebbe il primo uomo a occupare un ruolo detenuto da donne fin dai tempi di Martha Washington.

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Donald Trump, da “Sleepy Joe” a “Laughing Kamala”: i soprannomi che ha dato agli avversari

Nella strategia politica del tycoon rientra da sempre la prassi di attribuire agli antagonisti nomignoli crudeli o accusatori che, a forza di essere ripetuti, a volte finiscono per danneggiare concretamente il destinatario. A farne le spese sono stati sia democratici che repubblicani, ma anche leader stranieri, personaggi come Jeff Bezos e persino il coronavirus. L’ultimo bersaglio è la vicepresidente designata da Biden per la corsa alla Casa Bianca: “La chiamo ‘Laughing Kamala’, avete mai visto come ride? È pazza”. L'APPROFONDIMENTO

Oltre 30 mila volontari per la campagna di Harris

In poche ora i volontari che hanno firmato per aiutare la campagna presidenziale di Kamala Harris dopo il ritiro di Joe Biden hanno raggiunto quota 30mila, fa sapere la Cnn.

Usa 2024, Harris in cerca di vice: i nomi dei papabili. VIDEO

Harris verso la nomination, Vance: candidata delle élite. VIDEO


Media Cina: scelta Harris è frutto di situazione disperata

Non a tutti piace Kamala Harris. Sceglierla come candidata dem alla presidenza Usa è il frutto di una "situazione disperata" in cui il Partito Democratico vuole vedere "se c'è ancora una minima possibilità di vincere queste elezioni presidenziali". Così il tabloid nazionalista cinese Global Times, citando Lu Xiang, ricercatore presso l'Accademia delle scienze sociali, afferma che la mossa è un "approccio razionale, pragmatico" e corretto, "anche se è arrivata un po' tardi" rispetto a un Donald Trump lanciato a tutta velocità. Altri analisti cinesi hanno espresso dubbi sulla capacità di Harris di vincere il 5 novembre. "Guardando il suo curriculum, la prestazione da vicepresidente non è stata particolarmente eccezionale e non ha ottenuto risultati soddisfacenti", ha rilevato Sun Chenghao, a capo del programma Usa-Ue del Centro per la sicurezza e la strategia internazionale dell'Università Tsinghua di Pechino, nel resoconto del quotidiano mandarino The Paper.

Kamala Harris, dall'aborto a Gaza: le frasi che rivelano le sue posizioni politiche

La vicepresidente degli Stati Uniti dovrà convincere che ha quel che serve per fare il salto e correre come candidata nella corsa per guidare la Casa Bianca. “What can be, unburdened by what has been” – “Quello che può essere, liberato da quello che è stato” – è uno dei suoi slogan più utilizzati durante i discorsi ufficiali. Ma quali sono le sue posizioni sui grandi temi nazionali e internazionali? Ucraina, migranti, clima, armi: ecco alcune frasi che sintetizzano il pensiero di Kamala Harris.

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