Hamas: in raid Gaza 90 morti e quasi 300 feriti. Netanyahu: elimineremo loro leader

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Secondo Wafa decine di civili, almeno 90, sono stati uccisi e oltre 289 feriti nella regione di Al-Mawasi, che ospita centinaia di migliaia di sfollati. Una trentina sono le persone condotte in ospedale, ma si teme che molte altre siano intrappolate sotto le macerie. "Israele ha attaccato oggi a Gaza nel tentativo di eliminare Mohammed Deif, ma non c'è certezza assoluta assoluta che ci siano riusciti", ha detto il premier Benyamin Netanyahu

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Almeno 90 morti e centinaia di feriti è il bilancio di un massiccio bombardamento aereo israeliano effettuato questa mattina nella zona di Khan Younis, nel sud di Gaza. Secondo Wafa decine di civili, almeno 30, sono stati uccisi e oltre 100 feriti nella regione di Al-Mawasi, che ospita centinaia di migliaia di sfollati. Una trentina sono le persone condotte in ospedale, ma si teme che molte altre siano intrappolate sotto le macerie. Netanyahu: "Israele ha attaccato oggi a Gaza nel tentativo di eliminare Mohammed Deif, ma non c'è certezza assoluta assoluta che ci siano riusciti". Haaretz, citando fonti mediche, parla di 20 morti e 120 feriti nell'area dell'Università di Al-Aqsa a Khan Yunis. Sono 16.054 bambini uccisi dall'inizio della guerra. Lo ricordano le autorità di Gaza citate da Al Jazeera. Dei bambini uccisi 34 sono morti di fame. 


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Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA

Nasrallah: "Hezbollah ha il dovere di sostenere i palestinesi"

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah ha affermato che gli attacchi del gruppo contro obiettivi israeliani adempiono al "dovere" di sostenere i palestinesi. Nasrallah ha poi condannato il "massacro contro gli sfollati ad al-Mawasi a Khan Younis. Israele si è voluto giustificare dicendo che voleva colpire i leader di Hamas - ha precisato Nasrallah - Ma ci sono ingiustizie e oppressioni peggiori nel mondo?" Lo riporta al Jazeera

Austin a Gallant: "Ridurre al minimo le vittime civili"

Il Segretario alla Difesa americana LLoyd Austin ha discusso con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant delle operazioni a Gaza. Lo riferisce il portavoce del Pentagono Pat Ryder. Austin ha sottolineato l'importanza di ridurre al minimo i morti civili

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Usa: "Segnalazioni di vittime civili nel raid a Gaza"

La Casa Bianca ha fatto sapere di essere in contatto con Israele dopo l'attacco a Khan Yunis, nel sud di Gaza. "Israele ci ha informati di aver attaccato alti funzionari di Hamas", ha dichiarato un portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale americana ai media israeliani precisando di aver "ricevuto anche segnalazioni di vittime civili e sono in contatto con le controparti israeliane per saperne di più". 

Fonti Hamas: "Non faremo saltare i colloqui sulla tregua a Gaza"

"Fonti di Hamas che hanno parlato con Haaretz, hanno affermato che, nonostante i colloqui sulla tregua a Gaza siano stati ostacolati, il gruppo non li farà saltare e non permetterà al premier israeliano Benyamin Netanyahu di addossargli la colpa di ciò". Lo scrive Haaretz 

Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". LA TESTIMONIANZA

Razzi di Hezbollah dopo attacco israeliano in Libano

Gli Hezbollah libanesi hanno lanciato razzi contro Israele dopo un attacco aereo dello Stato ebraico che, secondo una fonte della sicurezza libanese, ha ucciso due civili nel sud del paese. L'esercito israeliano ha affermato che il suo raid aveva preso di mira due agenti del gruppo sostenuto dall'Iran. Il movimento musulmano sciita ha affermato di aver reagito lanciando dozzine di razzi contro la città di confine di Kiryat Shmona, nel nord di Israele, quattro soldati sarebbero rimasti feriti, di cui uno "gravemente".

Razzi di Hezbollah dopo attacco israeliano in Libano

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Egitto a Israele: non ostacoli i negoziati su Gaza

L'Egitto avverte Israele di non ostacolare i negoziati per la tregua a Gaza e di "aderire ai principi precedentemente concordati". Lo riportano i media egiziani. "La leadership israeliana sta temporeggiando sugli incontri formali per distogliere l'opinione pubblica dall'accordo su Gaza ed evitare il collasso della coalizione di governo" ha detto una fonte citata dal Daily News Egypt. Secondo quanto riporta Reuters, citando fonti egiziane, i negoziati con Hamas sarebbero stati congelati fin a quando Israele non dimostrerà la sua serietà nel voler raggiungere un accordo. 

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Netanyahu: "Hamas debole, avanti fino a raggiungimento obiettivi guerra"

"Stiamo vedendo crepe significative all'interno di Hamas. Vediamo debolezza". Lo ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante la conferenza stampa a Tel Aviv, la prima da marzo.
"La guerra non finirà fin quando non avremo raggiunto tutti gli obiettivi" perché "questa è la vittoria assoluta", ha ripetuto nelle dichiarazioni rilanciate dal sito israeliano Ynet. "Stiamo combattendo e stiamo vincendo", ha proseguito.

Migliaia davanti all'ufficio Netanyahu, serve accordo su ostaggi

Migliaia di persone stanno manifestando per chiedere un accordo sulla presa di ostaggi davanti all'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. Lo riporta The Times of Israel. Il raduno serale segue un'altra manifestazione coordinata da un gruppo di famiglie degli ostaggi e dai loro sostenitori, che hanno organizzato una marcia di quattro giorni da Tel Aviv a Gerusalemme, entrando in città questa mattina. Einav Zangauker, una delle leader della marcia, ha accusato Netanyahu di "aver cercato ripetutamente di separarla da Matan", il figlio 24enne tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza. "Meritiamo una leadership migliore che si assuma le proprie responsabilità - ha proseguito - Anche gli ostaggi meritano di abbracciare le loro madri e i loro padri".

Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti. LE IMMAGINI

Abu Mazen: "Hamas responsabile proseguimento guerra"

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha condannato l'attacco israeliano alla zona umanitaria di Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza, ma ha anche accusato Hamas di continuare la guerra nell'enclave. "La presidenza ritiene che Hamas - impedendo l'unità nazionale e fornendo pretesti gratuiti allo Stato occupante - sia un partner che si assume la responsabilita' giuridica, morale e politica per la continuazione della guerra israeliana di annientamento nella Striscia di Gaza, con tutte le sofferenze, le distruzioni e il massacro che provoca al nostro popolo", si legge in una dichiarazione.

Israele, soldato ferito dai frammenti dopo lancio razzi al nord

Un soldato israeliano è rimasto gravemente ferito dai frammenti di un intercettore dopo un lancio di razzi nel nord del Paese. Lo rende noto l'Idf, citato da Haaretz,

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran

La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. COSA È SUCCESSO

Netanyahu: attacco possibile perché respinte pressioni

L'attacco di oggi su Deif è stato possibile "perché abbiamo respinto le numerose pressioni in patria e all'estero per porre fine alla guerra prima che i suoi obiettivi fossero raggiunti". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nella sua conferenza stampa. Netanyahu ha anche ricordato di aver affermato fin dall'inizio della guerra che gli assassini di Hamas sarebbero stati uccisi "dal primo all'ultimo". Deif, ha aggiunto "è stato un acerrimo assassino, l'architetto del massacro del 7 ottobre e della morte di molti altri israeliani". Israele, secondo il premier, "si trova ad affrontare una minaccia esistenziale - non solo la minaccia nucleare iraniana - ma anche il tentativo di Teheran di costruire una morsa mortale attorno a Israele". La vittoria contro Hamas, ha detto, è "una prima e cruciale condizione per la vittoria sull'intero asse iraniano, l'intero asse del male".

Netanyahu: "In un modo o nell'altro elimineremo leadership Hamas"

"In un modo o nell'altro" Israele eliminerà la leadership di Hamas. E' quanto ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, come riporta il Times of Israel. Alla prima conferenza stampa da marzo, da Tel Aviv, Netanyahu ha affermato che "non è certo in modo assoluto" che Mohammed Deif, capo del braccio armato di Hamas, e il suo vice Rafa'a Salameh siano stati eliminati nell'operazione odierna delle forze israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza, martellata dai bombardamenti israeliani dall'attacco del 7 ottobre scorso in Israele

Netanyahu: "Non c'è certezza sull'eliminazione di Deif"

"Israele ha attaccato oggi a Gaza nel tentativo di eliminare Mohammed Deif, ma non c'è certezza assoluta assoluta che ci siano riusciti". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu definendo Deif un "arci-terrorista". 

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