Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Medioriente, Hamas smentisce congelamento trattativa sulla tregua a Gaza

©Ansa

Secondo una dichiarazione ufficiale del gruppo terroristico citata dai media ebraici, Hamas afferma che la notizia diffusa dall'agenzia di stampa AFP in base a cui i colloqui sulla tregua per la presa degli ostaggi sarebbero congelati è falsa: lo scrive il Times of Israel. Le forze armate israeliane hanno riferito che "sono stati attaccati alcuni siti di Hezbollah in 5 aree nel sud del Libano, grazie ad aerei combattimento". Secondo la Wafa almeno 90 civili sono stati uccisi nella regione di Al-Mawasi

in evidenza

Secondo una dichiarazione ufficiale del gruppo terroristico citata dai media ebraici, Hamas afferma che la notizia diffusa dall'agenzia di stampa AFP secondo cui i colloqui sulla tregua per la presa degli ostaggi sarebbero congelati è falsa: lo scrive il Times of Israel. "Uno degli obiettivi dell'escalation contro la nostra nazione da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu e del suo governo è quello di bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo, e questo è chiaro a tutti", si legge nella dichiarazione.

Le forze armate israeliane hanno reso noto in serata che "sono stati attaccati alcuni siti di Hezbollah in cinque aree nel sud del Libano, grazie ad aerei combattimento". Tra questi ci sono "un'infrastruttura terroristica nella zona di Eyta al-Sha'ab, un posto di osservazione nella zona di Al-Adaisa e un'altra struttura terroristica nella zona di Kfar Kila accanto a un edificio militare nell'area di Khula". 

Almeno 90 morti e centinaia di feriti è il bilancio di un massiccio bombardamento aereo israeliano effettuato nella zona di Khan Younis, nel sud di Gaza. Secondo la Wafa decine di civili sono stati uccisi e centinaia feriti nella regione di Al-Mawasi, che ospita centinaia di migliaia di sfollati. 


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

LIVE

Questo liveblog termina qui

Per tutti gli aggiornamenti segui la diretta del 15 luglio

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA

Israele e Egitto studiano sistema anti contrabbando armi a Gaza

Israele e Egitto starebbero studiando, nell'ambito dei negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, "un sistema di sorveglianza elettronica" lungo il confine con la Striscia per impedire il contrabbando di armi ad Hamas. Lo hanno riferito, citando fonti egiziane, media internazionali ripresi da quelli israeliani. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito ieri tra le 'linee rosse' per un accordo il controllo del 'Corridoio Filadelfia' e del valico di Rafah, con l'obiettivo di evitare che Hamas si riarmi di nuovo. L'ufficio di Netanyahu ha definito "una completa fake news" che Israele, come riportato da alcuni media internazionali, stia discutendo la possibilità di ritirarsi dal 'Corridoio Filadelfia', al confine tra Gaza e l'Egitto e di cui l'esercito israeliano ha preso il controllo nelle scorse settimane. L'ufficio ha ricordato che "il premier insiste affinché Israele rimanga nel Corridoio Filadelfia', che così ha dato istruzioni ai negoziatori", dopo "averlo spiegato questa settimana ai rappresentanti degli Usa e dopo aver informato ieri sera il governo".

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Hamas: 15 morti in nuovo raid aereo su scuola

L'agenzia di protezione civile nella Striscia di Gaza gestita ha confermato la morte di 15 persone sono in un attacco contro una scuola a Nuseirat, dove l'esercito israeliano ha detto di aver colpito con un raid aereo un gruppo di "terroristi". L'attacco alla scuola di Abu Araban nel centro di Gaza, "che ospita migliaia di sfollati, ha ucciso 15 persone", la maggior parte dei quali donne e bambini, ha detto Mahmoud Basal, portavoce dell'agenzia di protezione civile

Israele, domani mattina esercitazione dell'Idf nel nord

L'esercito israeliano ha annunciato che domani mattina si svolgerà un'esercitazione militare a Emek HaYarden, nel nord di Israele, aggiungendo che saranno udite delle esplosioni nella regione ma non costituiranno un problema di sicurezza. Lo riporta Haaretz.

Israele, attaccati siti di Hezbollah nel sud del Libano

"Aerei da combattimento israeliani hanno attaccato alcune infrastrutture terroristiche di Hezbollah nelle aree di Mis al-Jabal, Bani Hayyan e Aita al-Sha'ab nel sud del Libano". Lo riporta Ynet citando l'Idf, secondo il quale è stata anche "attaccata una struttura militare dell'organizzazione terroristica nella zona di Hula". 

Hamas annuncia: "Deif è vivo". Negoziati in salita

Hamas ha annunciato che il capo militare Mohammed Deif è vivo e operativo dopo il raid aereo di Israele che ieri ha causato 90 morti a Mawasi. Israele ha però confermato l'uccisione del suo braccio destro, il comandante Rafaa Salameh, che ieri era con il capo delle Brigate Qassam nell'aerea umanitaria a sud di Gaza. "Il comandante Mohammed Deif sta bene e supervisiona direttamente le operazioni delle Brigate Qassam e della resistenza", ha detto all'Afp, sotto la copertura dell'anonimato, un alto funzionario della fazione islamica. Israele, che ieri aveva sostenuto di non avere "certezza assoluta sull'eliminazione" non solo di Deif ma anche di Salameh, oggi ha reso noto che il comandante della Brigata Khan Yunis è stato ucciso nell'attacco. "Salameh - ha sottolineato l'Idf - era uno dei più stretti collaboratori di Deif e una delle menti del massacro del 7 ottobre". Se sulla sorte di Deif resta il mistero, appare più chiaro l'effetto politico che il raid potrebbe avere sull'andamento delle trattative in corso al Cairo e in Qatar per un nuovo cessate il fuoco nella Striscia e i rilascio degli ostaggi. 

L'ultranazionalista Ben Ari incriminato per razzismo

Il politico ultranazionalista israeliano ed ex parlamentare della Knesset Michael Ben Ari è stato incriminato per incitamento al razzismo per "decine" di dichiarazioni pubbliche rilasciate tra il 2017 e il 2023, nelle quali ha incitato l'odio contro gli arabi israeliani. Lo ha annunciato l'ufficio del Procuratore di Stato. Il fondatore di Otzma Yehudit ha rilasciato le sue dichiarazioni in discorsi pubblici, interviste ai media e sui suoi account sui social media, che contano decine di migliaia di follower, e sui quali ha invitato i suoi follower a condividere e promuovere i suoi sfoghi razzisti. L'atto d'accusa contro Ben Ari, studente e seguace del defunto leader razzista di estrema destra, il rabbino Meir Kahane, fa riferimento all'essersi ripetutamente riferito ai cittadini arabi di Israele come "nemici", "quinta colonna", "occupanti" e "nazione di assassini" durante quegli anni.

Gaza, più di 38.500 morti dal 7 ottobre

Sono circa 38.584 i morti e quasi 88.881 i feriti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre dello scorso anno. E' questo il bilancio della guerra secondo quanto riferisce 'Al Jazeera' che cita i dati del ministero della Salute palestinese, della Mezzaluna rossa e dell'esercito israeliano. Il numero di morti israeliani, dal 7 ottobre, secondo il canale all news del Qatar, si attesterebbe a 1.139 mentre ci sarebbero 8.730 israeliani feriti. In Cisgiordania ci sarebbero circa 575 morti e 5.300 feriti.

Gallant ai piloti raid di ieri: "Caccia ai membri di Hamas continuerà per molti anni"

Le capacità di Hamas vengono intaccate ogni giorno ma "la caccia ai terroristi di Hamas continuerà per molti anni, dai più importanti, come è successo ieri, fino ai terroristi sul campo", compresi tutti quelli che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre. Ad affermarlo è il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant incontrando i piloti di caccia dell'Idf coinvolti nell'attacco di ieri che hanno preso di mira i vertici di Hamas Mohammed Deif e Rafa'a Salameh a Khan Younis. "Le vostre azioni sono precise, di alta qualità e i risultati sono quelli che ci permettono di continuare a fare le cose", ha sottolineato Gallant ai piloti nella base aerea di Nevatim. "Ci permettono anche di avere libertà d'azione per raggiungere i nostri obiettivi". Questi obiettivi includono la liberazione degli ostaggi. "Le vostre azioni, comprese quelle di ieri, ci danno la flessibilità per raggiungere questo obiettivo". Oggi, ha aggiunto, "Hamas non ha la capacità di riarmarsi, di organizzarsi o di curare i propri feriti".

Netanyahu denuncia minacce esplicite contro lui e la famiglia

"Stiamo assistendo a un'ondata di minacce esplicite di omicidio e violenza contro il premier e i membri della sua famiglia, contro i ministri, contro i funzionari eletti". Questa la denuncia di Benyamin Netanyahu durante la seduta del governo a Gerusalemme prendendo spunto dall'attentato subito dall'ex presidente Donald Trump. "Questi non sono solo chiari reati penali ma costituiscono anche una minaccia diretta ed esplicita alla democrazia", ha aggiunto trasferendo la denuncia al consulente legale del governo e alla procura dello Stato. Subito dopo il suo intervento, il segretario di gabinetto di governo Yossi Fox ha presentato ai ministri un video che raccoglie una raccolta di appelli "incendiari" nei confronti dello stesso premier. 

Idf, 4 soldati israeliani feriti in attacco vicino a base militare Tzrifin

Quattro soldati dell'Idf sono stati feriti in attacco nel centro di Israele. Lo riferisce Tashal, l'esercito israeliano spiegando che l'attacco è avvenuto all'incrocio di Nir Tzvi, adiacente alla base militare di Tzrifin. Un ufficiale e un soldato dell'Idf sono stati gravemente feriti, un altro soldato è stato ferito moderatamente mentre un cadetto è stato ferito leggermente. Il terrorista, riferisce l'Idf, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da agenti della polizia di frontiera.

Idf conferma, in raid di ieri ucciso comandante brigata Khan Yunis Salameh

L'Idf lo Shin Bet in una dichiarazione congiunta hanno confermato ufficialmente l'uccisione nell'attacco israeliano di ieri di Rafa'a Salameh, il comandante della brigata Khan Yunis di Hamas. Salameh era uno dei più stretti collaboratori di Mohammed Deif, il comandante dell'ala militare di Hamas, ed è stato uno degli ideatori del massacro del 7 ottobre. Salameh è entrato a far parte dell'organizzazione terroristica di Hamas nei primi anni '90 ed è stato nominato comandante del battaglione Khan Yunis - Al Qarara di Hamas, sotto il comando di Mohammed Sinwar. Salameh ha svolto un ruolo significativo nel rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit. Durante l'operazione Margine di protezione nel 2014, Salameh era al comando del supporto al combattimento e dei piani difensivi di Hamas. Nel 2016, sottolineano Idf e Shin Bet, ha sostituito Mohammed Sinwar come comandante della brigata Khan Yunis. In questa posizione, Salameh era al comando degli agenti terroristici della Brigata Khan Yunis ed era responsabile di tutti gli attacchi che venivano sparati dall'area di Khan Yunis verso il territorio israeliano. Salameh era anche al comando di due tunnel terroristici offensivi che sono stati neutralizzati a Khan Yunis nell'operazione Guardiano del muro nel maggio 2021. Durante questa operazione, 18 terroristi che hanno tentato di infiltrarsi in territorio israeliano sono stati eliminati. "L'eliminazione di Rafa'a Salameh ostacola in modo significativo le capacità militari di Hamas", sottolineano l'Idf e lo Shin Bet.

Bombe Israele su scuola Unrwa a Nuseirat, 15 morti

Almeno 15 persone sono morte nel bombardamento israeliano contro una scuola dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) nel campo di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo ha annunciato il governo della Striscia, controllato da Hamas. Inoltre, circa 80 feriti sono arrivati all'ospedale Al Awda di Nuseirat dopo l'attacco, che ha colpito la scuola Abu Arban, nella quale centinaia di sfollati si rifugiano dai combattimenti che terrorizzano il territorio palestinese, dove oltre 38.500 persone hanno perso la vita dall'inizio della guerra. In un comunicato, l'esercito israeliano ha giustificato il bombardamento contro la scuola assicurando che questa "serviva come nascondiglio e infrastruttura di operazioni da cui sono stati pianificati e condotti attacchi contro le forze armate". Queste hanno inoltre affermato di aver cercato di "mitigare il rischio di ferire i civili" utilizzando munizioni di precisione e altre misure di intelligence.

Netanyahu vedrà Biden il 22 luglio a Washington

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà alla Casa Bianca a Washington il presidente Joe Biden il prossimo 22 luglio, due giorni prima del suo discorso al congresso Usa. Lo hanno riferito i media israeliani. 


Israele, nella scuola Unrwa a Nuseirat operavano terroristi

Nell' area della scuola Abu Oreiban dell'Unrwa colpita a Nuseirat, nel centro della Striscia, "stavano operando una serie di terroristi" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare riferendosi alle notizie riportate da Gaza dalla Wafa che parlano di 12 morti e decine di feriti. "Il posto - ha aggiunto la stessa fonte - serviva come nascondiglio e infrastruttura operativa da dove erano progettati e condotti attacchi contro le truppe che operano nella Striscia". "Prima del raid - ha concluso - sono stati intrapresi numerosi passi per mitigare il rischio di danneggiare i civili, incluso l'uso di armi mirate. Hamas sistematicamente sfrutta le strutture civili e usa la popolazione come scudo umano". 

Israele, ucciso a Mawasi Salameh che era con Deif

L'esercito israeliano ha annunciato che nel raid di ieri a Mawasi "è stato colpito e ucciso il comandante della Brigata Khan Yunis di Hamas Rafaa Salameh" che si trovava nello stesso luogo del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif, anche lui obiettivo dell'attacco. Fino ad oggi la sorte di Salameh non era data per certa e lo stesso premier Benyamin Netanyahu non aveva potuto confermare la sua morte nel raid. "L'eliminazione di Salameh - hanno aggiunto l'Idf e lo Shin Bet - danneggia in modo significativo le capacità militari di Hamas". Le stesse fonti hanno poi ricordato che Salameh si era unito ad Hamas all'inizio degli anni '90 ed è stato nominato comandante del battaglione Khan Yunis di Hamas  sotto il comando di Sinwar. A lui - hanno aggiunto - è spettato "un ruolo significativo nel rapimento del soldato Gilad Shilat". Nel 2016 diventato comandante della Brigata Khan Yunis, Salameh "è stato responsabile di tutti i razzi lanciati dall'area di Khan Yunis verso il territorio israeliano".

Israele, approvata l'estensione della leva da 2 a 3 anni

Il governo israeliano ha approvato all'unanimità l'estensione del servizio militare obbligatorio per donne e uomini da 2 a 3 anni in modo da incrementare le forze dell'Idf. La decisione varrà per i prossimi 5 anni e si applicherà anche a chi ha già cominciato la leva. La decisione ha inasprito le tensioni sull'obbligo del servizio militare degli ortodossi non ancora in vigore. E infatti l'avvocato generale dello Stato, Gali Baharav-Miara, ha informato i ministri che la legalità della misura adottata dipende da come questa si incastra con l'arruolamento dei religiosi, visto che altrimenti l'onere del servizio militare non sarebbe egualmente distribuito tra i vari settori della società. 

Attacco israeliano su una scuola a Gaza: morti e feriti

Secondo funzionari sanitari, ci sono diversi morti e feriti dopo un'attacco aereo israeliano su una scuola nella striscia di Gaza.

Mondo: I più letti