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Guerra Israele-Hamas, nuovo raid a Gaza, colpita una scuola di sfollati: 15 i morti

La rassegna stampa di Sky Tg24: i giornali del 15 luglio
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La rassegna stampa di Sky Tg24: i giornali del 15 luglio
00:06:17 min

L'esercito israeliano aveva riferito che la sua aviazione aveva colpito dei "terroristi". I negoziati per un nuovo cessate il fuoco a Gaza in programma al Cairo e in Qatar intanto continuano, secondo quanto conferato dai media funzionari israeliani, nonostante le contrastanti dichiarazioni di Hamas su un possibile congelamento delle trattative dopo il tentato assassinio da parte dell'Idf del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif

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L'agenzia di difesa civile di Gaza gestita da Hamas ha detto che 15 persone sono state uccise da un attacco contro una scuola a Nuseirat. L'esercito israeliano aveva riferito che la sua aviazione aveva colpito dei "terroristi". L'attacco alla scuola di Abu Araban nel centro di Gaza, "che ospita migliaia di sfollati, ha ucciso 15 persone", la maggior parte dei quali donne e bambini, ha precisato Mahmoud Basal, portavoce dell'agenzia di protezione civile. I negoziati per un nuovo cessate il fuoco a Gaza in programma al Cairo e in Qatar continuano. Lo hanno confermato ai media funzionari israeliani nonostante le contrastanti dichiarazioni di Hamas su un possibile congelamento delle trattative dopo il tentato assassinio da parte dell'Idf del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif.


Gli approfondimenti:

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Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

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Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". LA TESTIMONIANZA

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Israele, liberati 4 ostaggi in mano ad Hamas: le immagini del rientro in patria

Tutti erano stati catturati il 7 ottobre 2023 dal festival di musica techno Nova. Il più giovane ha 21 anni. Tra di loro anche Noa Argamani: in un video del rapimento si vedevano i terroristi di Hamas mentre la portavano via in moto. Pesante per i palestinesi il bilancio dell'operazione: le stime vanno dai 100 ai 210 morti. LE IMMAGINI

Tv Israele: "Per l'Idf Deif è morto nel raid di Mawasi"

La valutazione unanime dell'apparato di difesa israeliano è che Mohammed Deif, capo militare di Hamas a Gaza, sia stato ucciso nel raid di sabato scorso di Mawasi nel sud della Striscia. Lo ha riferito la tv Canale 12 secondo cui l'Idf "è certo" che Deif e il comandante del Battaglione Khan Yunis di Hamas Rafaa Salameh fossero nello stesso edificio colpito. Ieri l'esercito ha confermato l'uccisione di Salameh. Per ora, tuttavia manca un annuncio ufficiale per Deif, comandante delle Brigate Qassam, che invece Hamas ha sostenuto sia ancora vivo e "operativo"

Ostaggi liberati da Israele, cosa è successo: dal blitz alle proteste di Turchia e Iran

La liberazione delle quattro persone nelle mani di Hamas ha lasciato una lunga scia di polemiche. Ankara e Teheran denunciano il "barbaro massacro di 210 palestinesi" nell'operazione sul campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, che ha preceduto il salvataggio. E anche nello Stato ebraico sono scattate manifestazioni per chiedere a Netanyahu accordi per portare a casa altri ostaggi. COSA È SUCCESSO

Gaza: "Mattarella: due Stati unica soluzione"

Gaza, Mattarella: due Stati unica soluzione
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Gaza, Mattarella: due Stati unica soluzione
00:00:36 min

Mattarella: "Immani sofferenze della popolazione palestinese"

"Per quanto riguarda il Medio Oriente, Brasile e Italia condividono la condanna degli orribili attentati perpetrati da Hamas il 7 ottobre. Anche l'Italia è fortemente preoccupata dalle immani sofferenze patite dalla popolazione civile di Gaza, che conta un inaccettabile numero di vittime, anche tra donne e bambini. I nostri paesi sostengono la soluzione 'a due Stati', l'unica in grado di dischiudere una sostenibile prospettiva di pace tanto per i cittadini di Israele quanto per il popolo palestinese". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nelledopo il colloquio con il presidente brasiliano Inácio Lula.

Libanese membro di Hezbollah arrestato in Germania

Un presunto affiliato a Hezbollah è stato arrestato in Germania con l'accusa di aver tentato di fornire attrezzature destinate alla fabbricazione di droni da utilizzare contro Israele.

Ue sanziona altri otto soggetti per violenze coloni

Il Consiglio dell'Ue ha approvato ulteriori misure restrittive nei confronti di cinque persone e tre entità nell'ambito del regime globale di sanzioni per i diritti umani dell'Unione europea. Gli individui e le entità elencati sono responsabili di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani contro i palestinesi in Cisgiordania, compreso l'abuso del diritto di tutti a godere del più alto livello raggiungibile di integrità fisica e mentale, del diritto alla proprietà, del diritto alla vita privata e familiare, alla libertà di religione o di credo e del diritto all'istruzione.

Israele, nuove sirene al nord al confine col Libano

Nell'ultima mezzora, le sirene di allarme anti razzi sono tornate a suonare per due volte nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.   

Gaza, almeno 80 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore

Dal 7 ottobre almeno 38.664 palestinesi sono stati uccisi e 89.097 sono rimasti feriti nella guerra di Israele a Gaza. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas, aggiungendo che nelle ultime 24 ore sono state uccise almeno 80 persone e 216 sono rimaste ferite.

Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 38.664 I feriti sono 89.097

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 38.664, di cui 80 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 89.097, secondo la stessa fonte.

È tornato a casa l'attivista torinese ferito in Cisgiordania

È tornato a casa Riccardo Mattone, 30 anni, attivista torinese dell'ong Mediterranea Saving Humans, rimasto ferito la scorsa settimana nella regione di Massafer Yatta, in Cisgiordania, durante un assalto di coloni israeliani contro un villaggio palestinese. A dare la notizia del ritorno in Italia di Riccardo è stato suo padre, Stefano, vicepresidente della sezione Anpi Grugliasco e componente del comitato provinciale. "Nostro figlio è ritornato a casa qualche giorno fa dalla Palestina, dove era stato ferito mentre soccorreva i civili palestinesi in un attacco di coloni israeliani - ha spiegato - Siamo contenti ed orgogliosi di quanto fatto da nostro figlio". L'attivista era rimasto ferito allo zigomo, colpito di striscio da un colpo di zappa, mentre stava aiutando i palestinesi a spegnere le fiamme appiccate nei campi dai coloni.

Israele: Shabtai lascia polizia, sfida evitare politicizzazione

La sfida da affrontare per il capo della polizia israeliana è evitare la  politicizzazione delle forze dell'ordine. E' l'allarme lanciato da Kobi  Shabtai, in occasione di un evento pubblico in vista del suo  pensionamento mercoledì. "La lotta contro la politicizzazione della polizia e il suo  indebolimento è all'apice", ha affermato, denunciando che il suo mandato  "è stato caratterizzato da una grande tensione con i politici che hanno  cercato di influenzare e governare secondo le loro  posizioni". All'appuntamento non è stato invitato il ministro per la  Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir né era presente il premier Benjamin  Netanyahu, mentre sono intervenuti la procuratrice generale Gali  Baharav-Meira e il presidente Isaac Herzog. "La maggior parte di queste lotte sono state condotte dietro le  quinte e mi hanno costretto a compiere sforzi immensi per impedire che  le forze politiche penetrassero nella polizia, solo una piccola parte  delle quali è arrivata all'attenzione del pubblico", ha proseguito.  Quanto al suo successore, lo aspetta "un compito molto duro e una lotta  quotidiana per mantenere la professionalità della polizia e prevenire  l'infiltrazione di atteggiamenti e motivazioni politiche". Candidato da Ben-Gvir a guidare le forze dell'ordine dopo Shabtai è  Avshalom Peled, che tuttavia è stato accusato di abuso di fiducia nel  2015 e non ha ancora ricevuto il via libera definitivo.

Hamas, "Usa complici di Israele nel genocidio"

Hamas ha fatto sapere di ritenere gli Stati Uniti "legalmente e moralmente" responsabili del "genocidio" che Israele compie con armi americane nell'enclave palestinese. L'amministrazione americana ha causato una grande tragedia umana e un danno enorme al nostro popolo attraverso la sua partecipazione al crimine di genocidio e la fornitura di armi vietate a livello internazionale all'occupazione (israeliana) con cui ha ucciso decine di migliaia di civili", si legge in una dichiarazione.


Media Libano, raid Israele con drone nel sud

Israele ha sferrato un attacco con drone nella città di Marwahin, nel sud del Libano. E' quanto ha riferito l'emittente tv pro-Hezbollah al-Mayadeen. Nessun commento dall'esercito israeliano. 

Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 38.664

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 38.664, di cui 80 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 89.097, secondo la stessa fonte.

Onu: ci vorranno anni per ripulire Gaza dalle macerie

Una flotta di oltre cento camion impiegherebbe 15 anni per ripulire Gaza da quasi 40 milioni di tonnellate di macerie, in un'operazione che costerebbe tra i 500 e i 600 milioni di dollari. E' il risultato di un'analisi condotta dal Programma ambientale dell'Onu, citata dal Guardian, secondo la quale nella Striscia sono stati danneggiati 137.297 edifici, piu' della meta' del totale. Di questi, poco piu' di un quarto sono stati distrutti, circa un decimo gravemente danneggiati e un terzo moderatamente danneggiati. Secondo la valutazione, per ripulire l'enclave palestinese dalle macerie sarebbero necessarie enormi discariche che coprirebbero tra 250 e 500 ettari, a seconda di quanto potrebbe essere riciclato. 



Katz a Lammy: 'Senza rilascio ostaggi nessuna tregua a Gaza'

"La Gran Bretagna e il mondo devono chiarire a Hamas che non ci sarà cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi". Lo ha detto il ministro degli esteri Israele Katz incontrando il suo omologo britannico David Lammy. "Se Hamas - ha proseguito Katz - capisce che il mondo sta facendo pressioni su Israele affinché ci sia un cessate il fuoco allora non ci sarà un accordo". Il ministro israeliano ha poi sottolineato a Lammy "l'importanza di continuare a promuovere la richiesta britannica riguardo la giurisdizione della Corte penale dell'Aja ed ha chiarito che Israele è un paese democratico impegnato nello stato di diritto con un sistema giuridico indipendente". "La richiesta del pubblico ministero dell'Aja di mandati di arresto contro i leader israeliani è - ha concluso Katz - una decisione scandalosa".

Hamas: bilancio a Gaza arrivato a 38.664 morti

Dall'inizio della guerra a Gaza ci sono stati 38.664 morti e 89.097 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas. 

Herzog vede ministro Esteri Gb: focus su negoziati e Iran

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha ricevuto a Gerusalemme il ministro degli Esteri del Regno Unito David Lammy, impegnato nella sua prima visita nella regione da quando e' entrato in carica. I due hanno anche avuto un incontro con la famiglia di Tamir Adar del Kibbutz Oz, assassinato da Hamas e il cui corpo e' ancora nella Striscia. "Spero che nei prossimi giorni si possa vedere emergere un accordo sugli ostaggi", ha affermato il capo del Foreign Office, mettendo l'accento sugli "sforzi diplomatici" in atto. Lammy ha sottolineato il "trauma del 7 ottobre" e il "dolore e l'angoscia che le famiglie degli ostaggi stanno sperimentando" ma anche "l'intollerabile perdita di vite umane" a Gaza. 



Nyt: 'Idf ha atteso per raid che Deif arrivasse da Salameh'

Israele ha sorvegliato a lungo la casa di Rafaa Salameh - comandante del Battaglione Khan Yunis di Hamas - nel sud della Striscia in attesa che vi arrivasse Mohammed Deif per poi compiere il raid a Mawasi. Lo hanno rivelato fonti della difesa israeliana al New York Times secondo cui il raid non è iniziato finchè non si è avuta la sicurezza che ci fosse anche Deif. Le stesse fonti hanno sostenuto che Israele stima che Deif abbia problemi di salute a causa delle conseguenze subite per i passati tentativi di ucciderlo da parte dell'Idf e che quindi preferisce restare fuori dalla struttura dei tunnel nella Striscia. Le fonti hanno sottolineato che Deif avrebbe riposto "una fiducia insolita" in Salameh e che per questo Israele ha atteso per il raid il momento esatto in cui i due si sarebbero incontrati.

Pezeshkian, l'Iran non abbandonerà mai la nazione palestinese

"L'Iran non abbandonerà mai la nazione palestinese". Lo ha affermato il nuovo presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian, aggiungendo che il suo governo, che verrà presentato nelle prossime settimane, metterà la questione palestinese al primo posto tra le priorità. "Faremo il nostro meglio per fermare la guerra e il genocidio e per raggiungere la soluzione desiderata, che è la fine dell'occupazione israeliana e la garanzia dei pieni diritti per i palestinesi", ha detto Pezeshkian durante una telefonata, ieri sera, con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, come riferisce Mehr. Il presidente dell'Iran, eletto dopo la vittoria al ballottaggio del 28 giugno, ha fermamente condannato l'attacco di sabato da parte di Israele contro il campo profughi palestinese di Al Mawasi. "L'attacco criminale è un segno del desiderio dei sionisti di continuare il genocidio dei palestinesi e spezzare la volontà dei gruppi di resistenza, ma falliranno", ha sottolineato Pezeshkian durante la telefonata, dove Haniyeh ha invece accusato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, di ostacolare i colloqui per il cessate il fuoco.

Iran: attacco Israele a scuola Onu rivela lato oscuro Occidente

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha condannato l'attacco israeliano di ieri contro una scuola gestita dall'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nella Striscia di Gaza. "Il crimine israeliano ha rivelato ancora una volta il lato oscuro e nascosto dei Paesi occidentali e la loro pretesa di essere difensori dei diritti umani", ha scritto ieri sera Kanani su X. "Il regime israeliano si è basato sui crimini… ma la sfortunata realtà è il silenzio e l'inazione dei governi occidentali ed europei, che rivendicano la moralità, la legge e i diritti umani, ma continuano a ingannare l'opinione pubblica sulla quantità di crimini e brutalità israeliani", ha aggiunto.

Yair Netanyahu attacca Doha, per Qatar è "irresponsabile"

Tensione tra Yair Netanyahu, figlio del premier Benjamin, e il Qatar, tra i principali negoziatori di un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Il secondogenito del capo del governo, durante una conferenza nei pressi di Miami, ha attaccato duramente Doha, definendolo "il piu' grande sponsor del terrorismo dopo l'Iran". E' quanto ha rivelato il giornalista Barak Ravid, riportando anche la reazione di un alto diplomatico del Qatar che ha bollato come "false" e "senza senso" le affermazioni di Yair Netanyahu. "Le sue dichiarazioni sono irresponsabili, soprattutto in questo momento delicato dei negoziati, cio' non puo' che complicare ulteriormente le cose", ha sottolineato Doha. Yair Netanyahu sostiene idee di destra radicale e usa i suoi account sui social media per attaccare i rivali politici del padre, i funzionari pubblici e i capi dei servizi di sicurezza israeliani. E' finito piu' volte nell'occhio del ciclone con l'accusa di fake news e diffamazione e dall'inizio della guerra ha suscitato polemiche il fatto che non si sia arruolato ma abbia preferito la residenza a Miami, da dove criticare l'Idf per la conduzione del conflitto. 



Nyt: Israele sorvegliava da settimane villa in attesa Deif

Israele per settimane ha sorvegliato la villa del comandante della brigata di Khan Younis, Rafa'a Salameh, nel sud della Striscia di Gaza, in attesa dell'arrivo del capo militare di Hamas, Mohammed Deif, prima di dare l'ordine di attaccare. E' quanto ha riferito il New York Times, citando alti funzionari della difesa israeliani, alla luce del massiccio bombardamento di sabato scorso il cui obiettivo era proprio Deif. Il destino del leader militare palestinese e' sconosciuto ma nel raid sono stati uccisi una novantina di palestinesi e circa 300 sono rimasti feriti, secondo il ministero della Salute nella Striscia gestito da Hamas. Secondo le fonti del Nyt, Israele ritiene che Deif soffra di problemi di salute a causa dei passati tentativi di ucciderlo e preferisca quindi rimanere fuori dalla rete di tunnel sotterranei. Inoltre, il capo militare di Hamas riponeva "un'insolita fiducia" in Salameh (rimasto ucciso nell'attacco) e lo Stato ebraico aspettava il momento in cui si sarebbero incontrati. Ricevuta la notizia venerdi' scorso, l'attacco e'

stato autorizzato. 

Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

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Iran: 'Coraggioso sostegno degli Houthi alla Palestina'

"L'Iran saluta il coraggioso sostegno degli Houthi yemeniti alla Palestina, mentre alcuni Paesi musulmani hanno agito in base ai loro cosiddetti interessi e si sono limitati a rilasciare dichiarazioni": lo ha detto ieri sera il presidente eletto iraniano, Massoud Pezeshkian, durante una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio politico supremo dello Yemen, Mahdi al-Mashat. Lo riporta Mehr. "La causa principale degli eventi spiacevoli nella regione è la presenza del regime sionista e le politiche distruttive dell'Occidente", ha aggiunto Pezeshkian.

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Funzionari Israele, negoziati su cessate il fuoco continuano

I negoziati per un nuovo cessate il fuoco a Gaza in programma al Cairo e in Qatar continuano. Lo hanno confermato ai media funzionari israeliani nonostante le contrastanti dichiarazioni di Hamas su un possibile congelamento delle trattative dopo il tentato assassinio da parte dell'Idf del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif. Il capo del Mossad David Barnea dovrebbe partire nei prossimi giorni per il Qatar per continuare i colloqui. Israele ieri ha fatto sapere di non aver ricevuto dai mediatori ancora alcuna comunicazione su un eventuale stop ai negoziati da parte di Hamas. Alcune fonti anonime della fazione hanno annunciato ieri il fermo dei colloqui ma altri hanno smentito le stesse dichiarazioni.

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