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Guerra Medioriente, Israele approva i piani di battaglia per il Libano

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 "Con una guerra totale gli Hezbollah saranno distrutti", ha detto il ministro degli Esteri Israel Katz commentando il video dei paramilitari libanesi con immagini di un drone sul porto di Haifa. Almeno 17 sono morte nel campo profughi di Nuseirat dopo una notte di pesanti raid israeliani nel centro di Gaza. "Non ci saranno altri negoziati se non quelli incentrati sulla roadmap rilanciata dal presidente Joe Biden", ha detto un alto funzionario israeliano del gruppo negoziale

 

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Netanyahu:"Inconcepibile che Usa abbiano trattenuto armi"

E' inconcepibile che negli ultimi mesi l'amministrazione abbia trattenuto armi e munizioni a Israele" lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu sull'invio delle armi Usa a Israele. "Il segretario Blinken mi ha assicurato che l'amministrazione sta lavorando giorno e notte per rimuovere questi colli di bottiglia. Spero proprio che sia così. Dovrebbe essere così". "Durante la seconda guerra mondiale, Churchill disse agli Stati Uniti: Dateci gli strumenti, faremo il lavoro. E io dico: dateci gli strumenti e finiremo il lavoro molto più velocemente"

Netanyahu vedrà le famiglie degli ostaggi uccisi a Gaza

Il premier Benyamin Netanyahu incontrerà giovedì e domenica prossimi alcune delle famiglie degli ostaggi israeliani uccisi in cattività a Gaza. Lo hanno riferito i media. 

Netanyahu

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Alla Knesset è nato il Comitato per nuovi insediamenti a Gaza

Un gruppo di deputati di 'Potere ebraico' - partito israeliano di destra radicale di cui è leader il  ministro Itamar Ben Gvir - hanno fondato alla Knesset un 'Comitato per il rinnovo degli insediamenti a Gaza". "La sicurezza nazionale di Israele è stata gravemente danneggiata dal disimpegno da Gaza del 2005", ha detto la deputata Limor Son Har-Melech chiedendo di rinnovare l'insediamento ebraico a Gaza dopo la fine della guerra e la sconfitta di Hamas. Altrimenti - ha aggiunto - si "potrebbe riportare Israele in un ciclo di sofferenza. Dobbiamo impedirlo". Per la deputata senza nuovi insediamenti le città israeliane rimarranno esposte al fuoco dei razzi. 

Tajani: "Possiamo essere critici, ma Israele resta una democrazia"

"Israele, con tutti i difetti che può avere, è una democrazia. Ci sono manifestazioni contro il governo e a favore, ma non è l'Italia che può dire a un governo straniero 'dimettiti', dobbiamo rispettarlo, non è una dittatura". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un'audizione davanti alle commissioni congiunte al Senato. 

"Si può essere in disaccordo con il capo del governo - ha spiegato Tajani - ma è un governo eletto dal popolo di Israele. E questo è il tema, cioè è una democrazia, l'unica in quell'area e dobbiamo rispettarla. Poi, uno può condannare, non essere d'accordo. Abbiamo detto che la nostra posizione non è stata affatto tiepida, è stata ferma per quanto riguarda l'attacco a Rafah. Abbiamo detto, ribadito, in ogni occasione, in tutti i vertici, compreso quello del G7 esteri che ho presieduto, qual è la nostra posizione".

Corte Parigi annulla divieto aziende Israele da fiera armi

Un tribunale di Parigi ha annullato le restrizioni richieste dal ministero della Difesa francese nei confronti delle imprese israeliane alla fiera delle armi Eurosatory 2024, dalla quale erano state escluse. E' quanto riporta Times of Israel. Un funzionario della Rafael Advanced Defense Systems ha in ogni caso fatto sapere che la decisione dei giudici non cambia nulla per l'azienda che non allestira' uno stand ne' inviera' rappresentanti. Il mese scorso il ministero della Difesa francese aveva ordinato agli organizzatori della fiera, Coges Events, di vietare alle industrie israeliane di allestire stand, sostenendo che "non ci sono piu' le condizioni per ospitarle dato che il presidente francese chiede la cessazione delle operazioni dell'Idf a Rafah". La Camera di Commercio e dell'Industria Israele-Francia aveva fatto appello. 


Tajani: "Da 7/10 nessuna autorizzazione di vendita armi a Israele"

"Dal 7 ottobre non sono mai state più concesse autorizzazioni per la vendita di armi allo Stato di Israele, cosa che ha provocato anche polemica forte nei miei confronti da parte del governo israeliano e anche sulla stampa israeliana. Detto ciò, le licenze autorizzate prima del 7 ottobre sono state analizzate caso per caso e in base alle caratteristiche sono stati inviati in Israele solo materiali che non possono essere usati contro la popolazione civile, come pezzi di ricambi radio". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato. "Il ministro degli Esteri mi ha chiesto di rivedere la posizione italiana ma gli ho detto che la legge italiana non prevede la possibilità di vendere a un Paese in guerra materiale bellico. Abbiamo bloccato le vendite da quando è iniziato il conflitto, dopo non è stato autorizzato più nulla".

Tajani: "Riconoscere ora la Palestina peggiora la situazione"

"Noi siamo favorevoli al riconoscimento di uno Stato palestinese ma per esserci ci deve essere uno Stato e un'autorità nazionale, e a Gaza Hamas non riconosce l'Anp. Per esserci un riconoscimento ci deve essere l'integrità territoriale, altrimenti è teorico e significa peggiorare la situazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato. Nel suo intervento iniziale, il vicepremier ha definito "controproducenti" le scelte unilaterali di riconoscimento dello Stato palestinese assunte da diversi Paesi europei. "Siamo favorevoli a ricostruire l'integrità territoriale palestinese con una missione Onu a guida araba" e "siamo pronti a inviare militari per essere parte di questa organizzazione delle Nazioni Unite", ha spiegato, ricordando inoltre che "abbiamo approvato sanzioni contro i coloni" e "da parte dell'Italia non c'è alcuna tolleranza per i coloni violenti".

Tajani: "Preoccupati per i nostri militari Unifil in Libano"

"Ovvio che siamo preoccupati" per la situazione tra Israele e Libano. "Durante la mia missione in Israele e Libano insistetti molto per creare una frontiera con una zona blu, individuata per la parte marittima ma non terrestre. La situazione non sta migliorando affatto, siamo preoccupati anche per i nostri militari Unifil e Crosetto ha recentemente sollecitato l'Onu per avere garanzie per i nostri militari. Seguiamo con preoccupazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato. "Stiamo sostenendo l'iniziativa americana ma non è facile perché la situazione è di grande tensione. Noi abbiamo cercato anche nel sostenere l'esercito regolare libanese di far sì che ci sia presenza sempre più statuale e meno militare di Hezbollah".

Vice speaker Knesset si scusa con manifestanti anti-governo: "Mie parole inappropriate"

Il vice presidente della Knesset Nissim Vaturi si  scusato per aver paragonato i manifestanti antigovernativi ad Hamas. Dopo la bufera che le sue parola hanno provocato, il deputato del Likud ha affermato di essere rimasto "inorridito" quando ha risentito l'intervista. "Intendevo qualcosa di completamente diverso e questo e' quello che e' venuto fuori. Mi dispiace per questo. Non penso sia affatto appropriato paragonare qualcuno a Hamas o alle sue attivita'", ha sottolineato. Nell'interista stamane Vaturi aveva sostenuto che "ci sono alcuni rami di Hamas, il ramo combattente dei malvagi terroristi che uccidono bambini, e il ramo delle proteste". Davanti alle polemiche, aveva poi twittato che le sue dichiarazioni erano state "prese fuori contesto". 

Esercito Israele: bugia che Halevi voglia Hamas al potere

In una rara uscita del genere, l'Idf ha rintuzzato le affermazioni dell'opinionista di destra Yaakov Bardugo secondo cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi è a favore del mantenimento al potere di Hamas a Gaza. "Una totale bugia priva di ogni fondamento", ha denunciato l'Idf attaccando le affermazioni di Bardugo espresse in una intervista alla tv di destra Canale 14. "Il capo di stato maggiore - ha sottolineato il portavoce militare - ha affrontato questo tema infinite volte anche pubblicamente spiegando che non va accettato il continuo controllo di Hamas su Gaza". 

Inviato Usa: "Hamas deve approvare la proposta di Biden su Gaza"

"La proposta di Biden di porre fine alla guerra a Gaza deve essere approvata da Hamas se questo è ciò che intende fare ed offre un'opportunità per un cessate il fuoco alla frontiera". Lo ha detto, citato dai media,  Amos Hochstein, inviato speciale in Medio Oriente del presidente americano, incontrando a Beirut il presidente dell'Assemblea nazionale libanese, Nabih Berri. 

Hamas, il bilancio a Gaza è di 37.372 morti e 85.452 feriti

A Gaza dall'inizio della guerra sono morti in 37.372 e i feriti sono stati 85.452. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore sono rimasti uccisi almeno in 25. 


Gaza

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Egitto, scontri Hamas-Israele a Kerem Shalom: chiuso il valico

Una fonte ufficiale della sicurezza egiziana ha fatto sapere che le autorità israeliane hanno interrotto l'attività al valico di Kerem Shalom questa mattina a causa di intensi bombardamenti e scontri tra Hamas e Israele vicino al confine tra Israele, Striscia di Gaza ed Egitto, provocando il blocco dell'ingresso di aiuti umanitari. La fonte ha aggiunto che le autorità israeliane continuano a impedire l'ingresso degli aiuti e a chiudere il valico di Rafah dal lato palestinese nel terzo giorno della Festa dell'Eid al-Adha e per il 43/o giorno consecutivo dall'invasione della città di Rafah. 

Tajani: "Su Palestina no ad azioni simboliche, è tempo di fatti concreti"

"No a scelte unilaterali, è il tempo di fatti concreti" a sostegno della Palestina. E' la posizione ribadita dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'audizione dinanzi alle commissione congiunte al Senato, ricordando che "il nostro Governo è fermamente convinto della necessità di arrivare in tempi ravvicinati alla creazione di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia al contempo riconosciuto da Israele". 

"La risoluzione dell’Assemblea Generale sul riconoscimento della Palestina non aiuta a perseguire concretamente questo obiettivo", afferma il titolare della Farnesina, secondo cui "le scelte unilaterali di riconoscimento dello Stato palestinese assunte da diversi Paesi europei – che rispettiamo - rischiano addirittura di rivelarsi controproducenti". 

"La soluzione, per essere efficace e sostenibile, non può che scaturire da un negoziato con Israele.  Non è più il tempo di azioni simboliche, è tempo di fatti e risultati concreti. Il nostro impegno va in questa direzione", assicura.

Tajani: "Non sprecare l'opportunità del piano Usa"

"Il voto in Consiglio di Sicurezza con ben 14 membri a favore e una sola astensione - quella russa – evidenzia l’ampio sostegno della comunità internazionale alla proposta di accordo" presentata nei giorni dal presidente americano, "a speranza è che non venga sprecata questa opportunità e che entrambe le parti accettino la proposta". E' il monito ribadito dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'audizione davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato a Palazzo Madama. "Israele si è già impegnato ad attuarne le disposizioni. È necessario che Hamas faccia altrettanto - esorta - In questo senso va anche l’appello lanciato dal Vertice G7 di Borgo Egnazia". 

Tajani: "Contrari all'offensiva a Rafah, G7 eloquente su questo"

"Nell'ultimo mese le forze armate israeliane hanno intensificato le operazioni militari. Dal 6 maggio, data di inizio dell'offensiva via terra a Rafah, si combatte in tutta la Striscia. L'obiettivo militare di Israele è lo smantellamento delle cellule di Hamas riorganizzatesi dopo la prima offensiva israeliana di ottobre. Il governo italiano, con tutti i partner G7, ha espresso più volte contrarietà ad operazioni su vasta scala a Rafah. Le conclusioni del vertice di Borgo Egnazia sono eloquenti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato. "Lo abbiamo fatto presente alle stesse autorità israeliane in occasione dei numerosi contatti ad alto livello di questi mesi. Su mia iniziativa, 13 ministri degli Esteri hanno firmato una lettera al ministro Katz per sollecitare Israele a raggiungere un cessate il fuoco, fornire un piano per la protezione dei civili e facilitare l'afflusso degli aiuti umanitari", ha aggiunto il titolare della Farnesina. 

Tajani

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Inviato Usa: "Il conflitto Israele-Hezbollah è durato abbastanza a lungo"

“Il conflitto lungo la Linea Blu tra Israele e Hezbollah è andato avanti abbastanza a lungo. Persone innocenti stanno morendo, le proprietà sono danneggiate, le famiglie sono distrutte e l’economia libanese continua a declinare". Lo ha detto l’inviato americano Amos Hochstein parlando con i giornalisti a Beirut, dove si è recato in visita per cercare di allentare le tensioni tra Israele e Hezbollah.

"Il Paese sta soffrendo senza una buona ragione. È nell’interesse di tutti risolvere il conflitto rapidamente e diplomaticamente", ha aggiunto al termine degli incontri con i funzionari libanesi. "L’obiettivo del presidente americano Joe Biden è evitare un’ulteriore escalation verso una guerra più grande".

Harris: "Le testimonianze sulle violenze sessuali di Hamas aumenteranno"

"La violenza sessuale è sempre stata un'arma di guerra e continua ancora oggi". Lo ha detto la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, intervenendo all'evento dedicato alla questione della violenza sessuale da parte dei terroristi di Hamas e a cui ha partecipato l'ostaggio liberato Amit Soussana. 

"In Ucraina, i soldati russi hanno violentato le donne ucraine; in Iraq e Sudan, le donne sono sottoposte a terrore sessuale; e il 7 ottobre Hamas ha commesso atti orribili di violenza sessuale - ha aggiunto la Harris - Nei giorni successivi al 7 ottobre, ho visto immagini di persone insanguinate. Donne israeliane rapite. Poi è venuto alla luce che Hamas aveva commesso stupri di gruppo al Nova Music Festival. Ho sentito i racconti di un ex ostaggio, di ciò a cui ha assistito e sentito in prigionia. Queste testimonianze, temo, non potranno che aumentare man mano che verranno rilasciati altri ostaggi", ha affermato Harris. "Su questi crimini dev'essere detta la verità".

Inviato Usa, evitare guerra più grande Israele-Libano

L'inviato americano Amos Hochstein ha detto che Washington sta cercando di evitare "una guerra più grande" a seguito dell'escalation tra Hezbollah e l'esercito israeliano lungo la frontiera meridionale del Libano nelle ultime settimane. Lo riporta Haaretz. Hochstein ha descritto la situazione lungo il confine come "grave" e ha affermato che questo è il motivo per cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo ha inviato in Libano. Hochstein si trova in Libano per una giornata di incontri dopo un breve viaggio in Israele.

Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti riutilizzabili  per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e   infezioni. Le  storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale dell'igiene  mestruale. LE STORIE

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