La Russia, ha detto il presidente, è pronta a un cessate il fuoco se Kiev si ritirerà completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e se si impegnerà a non aderire alla Nato. La replica del portavoce presidenziale Podolyak: "Tutta una farsa". Le proposte di pace del presidente Vladimir Putin non dovrebbero essere trattate come un ultimatum, precisa il Cremlino
La Russia è pronta a un cessate il fuoco e all'avvio di negoziati se le truppe ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e Kiev si impegnerà a non aderire alla Nato. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. La replica del portavoce ucraino Podolyak: "Naturalmente non vi è alcuna novità, nessuna reale proposta di pace e nessun desiderio di porre fine alla guerra. Ma c'è il desiderio di non pagare per questa guerra e di continuarla in nuove forme. E' tutta una farsa".
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato l'accordo di sicurezza tra Usa e Ucraina affermando che si tratta "solo di pezzi di carta". "Questi accordi non riguardano nulla, non hanno valore legale", ha detto Zakharova stando a quanto riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass.
Proprio l'Ucraina è stato al centro del primo giorno del vertice dei Grandi in Italia. Oltre all'accordo di sicurezza tra Biden e Zelensky si è trovata intesa anche sugli asset russi con 50 miliardi di dollari di aiuti a Kiev. "Non è una confisca", ha detto la premier Meloni. "Solo con il nostro sostegno l'Ucraina può resistere", ha sottolineato il presidente americano, che ha aggiunto: "Accordo che dimostra a Putin che restiamo uniti". E il numero uno di Kiev confida che l'intesa apra la strada "all'integrazione dell'Ucraina nella Nato".
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Zelensky a Sky TG24: "Da Putin ultimatum, è nuovo nazismo"
Il presidente ucraino ha parlato della proposta di Vladimir Putin per far finire la guerra, affermando che “non possiamo credere in questi messaggi”. “Oggi parla di 4 regioni, prima c’erano solo Crimea e Donbas”, ha aggiunto Zelensky nell’intervista con il direttore di Sky TG24, Giuseppe De Bellis. LEGGI
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I Rappresentanti permanenti dei 27 Paesi membri hanno raggiunto un accordo di principio sui quadri negoziali per i negoziati di adesione dell'Ucraina e della Moldavia. E' quanto annuncia, su X, la presidenza belga mentre è in corso la riunione del Coreper II. La presidenza belga convocherà le prime conferenze intergovernative il 25 giugno.
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Cremlino: proposte Putin non siano trattate come ultimatum
"Le proposte di pace del presidente Vladimir Putin non dovrebbero essere trattate come un ultimatum". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, aggiungendo che "le condizioni per i colloqui di pace fissati dal presidente sono aperte, ma le condizioni al fronte cambiano rapidamente". Lo stesso portavoce ha poi affermato che "l'illegittimità di Zelensky non ostacola i colloqui " e che "la sua reazione, come quella di Stoltenberg alla proposta di Putin era prevedibile". Secondo la stessa fonte "l'illegittimo Zelensky ha la possibilità di considerare la proposta di Putin e di porre fine al conflitto". Lo scrive la Tass
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Putin: "Quasi 700mila soldati russi combattono in Ucraina"
"Ci sono quasi 700mila soldati russi nella zona delle operazioni militari speciali", in Ucraina. Lo ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, scrivono le agenzie russe Tass e Interfax. "Se il nemico non ferma gli attacchi sulle nostre comunità, penseremo a come agire per respingere questa minaccia", ha precisato il presidente in un incontro con i partecipanti al programma Time of Heroes.
L'intervista integrale al presidente ucraino Zelensky
Berna: 100 delegazioni al vertice di pace per l'Ucraina
Alla Conferenza di Pace per l'Ucraina in Svizzera parteciperanno 100 delegazioni, tra cui 57 capi di Stato e di governo di tutto il mondo. Lo ha fatto sapere il governo svizzero pubblicando per la prima volta la lista completa dei partecipanti. Oltre al G7, l'Ue e i Paesi europei, si nota la presenza del Brasile e del Sud Africa (con un inviato), dell'India (ministro degli Esteri), dell'Arabia Saudita (ministro degli Esteri), del Qatar (lo sceicco Al Thani), la Turchia, l'Indonesia e il Vaticano. "L'obiettivo è quello di stimolare il futuro processo di pace e di identificare elementi e passi pratici", nota Berna. Pechino è assente.
Zelensky arrivato in Svizzera per il vertice sull'Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è appena giunto in Svizzera dove da domani si terrà la conferenza di pace sull'Ucraina. Lo annuncia lo stesso leader ucraino su X. "Saranno due giorni di lavoro attivo con Paesi di tutte le parti del mondo, nazioni diverse ma unite dall'obiettivo comune di avvicinare una pace giusta e duratura in Ucraina. Il Summit per la Pace offrirà l'opportunità di intraprendere passi specifici in aree che contano per tutti nel mondo: la sicurezza nucleare e alimentare e il ritorno dei prigionieri di guerra e di tutte le persone deportate, compresi i bambini ucraini", ha aggiunto.
Peskov, proposte Putin sono iniziativa di pace
Le nuove proposte di Putin per porre fine al conflitto in Ucraina "non sono un ultimatum ma un'iniziativa di pace". Lo ha affermato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. "Le interpretazioni date sono sbagliate", ha aggiunto commentando anche le osservazioni di Zelensky. "La situazione era diversa nella primavera del 2022, ed era stato preparato un progetto di trattato di pace, ma la parte ucraina lo ha poi respinto su comando dei britannici", ha detto. "La situazione oggi è ovviamente diversa de facto e de jure, dove, come ha detto il presidente, non si possono ignorare i quattro nuovi territori che sono diventati parte della Federazione Russa in linea con il diritto internazionale e sono ormai parte inseparabile della Federazione Russa", ha detto. "Si tratta di una proposta completa, molto profonda e costruttiva", ha concluso Peskov.
Cremlino: proposte di Putin riflettono l'attuale situazione
Le condizioni poste dal presidente russo Vladimir Putin per la fine del conflitto in Ucraina "non sono un ultimatum" ma un'iniziativa di pace che riflette l'attuale situazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale Kiev dovrebbe tenere presente che le circostanze potrebbero cambiare. Lo riferisce la Tass.
Governatore russo: "Un morto nei raid ucraini vicino Kursk"
Il governatore ad interim della regione russa di Kursk, Alexey Smirnov, accusa le forze armate ucraine di aver bombardato la cittadina di Sudzhi provocando la morte di una persona. Lo riporta la Tass. Precedentemente, Smirnov aveva riferito di due persone ferite e una casa colpita da una granata nei raid sulla regione.
Zelensky al Papa: "Grazie per le preghiere per la pace"
"Ho incontrato il papa e l'ho ringraziato per le sue preghiere per la pace in Ucraina, la sua vicinanza spirituale al nostro popolo e gli aiuti umanitari per gli ucraini". Lo scrive su X Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato Francesco a margine del G7 di Borgo Egnazia. "Ho informato il Papa delle conseguenze dell'aggressione russa, del suo terrore aereo e della difficile situazione energetica. Abbiamo discusso della Formula della Pace, del ruolo della Santa Sede nello stabilire una pace giusta e duratura e delle aspettative per il Vertice sulla Pace Globale", ringraziandolo per la partecipazione della Santa Sede al summit.
Zelensky: "Putin è come Hitler, non ci si può fidare"
Volodymyr Zelensky respinge la proposta di Vladimir Putin per la pace sostenendo che "non ci si può fidare". "È la stessa cosa che faceva Hitler, quando diceva 'datemi una parte di Cecoslovacchia e finisce qui'", ha detto il leader ucraino a Skytg24. "Ma no, sono bugie, bugie storiche. Dopo c'è stata la Polonia, poi l'occupazione di tutta l'Europa. Ecco perché non dobbiamo fidarci di questi messaggi, perché Putin fa lo stesso percorso. Oggi parla di 4 regioni, prima parlava di Crimea e Donbass". "A lui non importa nulla di quello che accade alle persone, è questa la faccia nuova del nazismo".
Zelensky a Sky TG24: "Da Putin ultimatum, è nuovo nazismo"
“Lui vuole una parte dei nostri territori occupati, ma vuole anche quelli non occupati. Parla di regioni del nostro Paese. E non si fermerà. Non ci sarà un conflitto congelato”, ha detto il presidente ucraino nell’intervista con il direttore di Sky TG24, Giuseppe De Bellis. INTERVISTA ESCLUSIVA
Austin: "Putin non può decidere per Kiev"
Il presidente russo, Vladimir Putin, non è nella posizione di dire all'Ucraina cosa deve fare per raggiungere la pace. Lo ha sottolineato il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, commentando le dichiarazioni del leader russo, secondo cui Mosca sarebbe pronta per i colloqui di pace anche "domani" se l’Ucraina accettasse le sue richieste. Queste includono il ritiro immediato delle truppe ucraine dalle regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk e l'assicurazione che Kiev rinunci al suo piano di adesione alla Nato.
Putin "non è nella posizione di dettare all'Ucraina cosa deve fare per portare la pace", ha detto Austin ai giornalisti presso il quartier generale della Nato a Bruxelles. Il segretario alla Difesa ha quindi sottolineato che il presidente russo potrebbe mettere fine alla guerra oggi stesso e lo ha esortato a ritirare le truppe dal territorio ucraino.