Artem Uss, mandato d'arresto per lui e per i suoi fiancheggiatori

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I carabinieri di Milano hanno eseguito - in provincia di Brescia e all'estero - una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'imprenditore russo e di altre cinque persone. Arrestato nel Bresciano figlio di uomo preso in Croazia. Uss era evaso lo scorso marzo dalla sua abitazione di Basiglio, nel Milanese, dove era ai domiciliari in attesa di estradizione negli Usa

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I carabinieri di Milano hanno eseguito - in provincia di Brescia e all'estero - una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Artem Uss e di altre cinque persone accusate di aver organizzato la sua in Russia dell'imprenditore evaso lo scorso marzo dalla sua abitazione di Basiglio, nel Milanese, dove era ai domiciliari in attesa di estradizione negli Usa. A essere catturato oggi, secondo quanto si apprende, sono stati un 26enne, di Negrar, con origini bosniache, fermato in provincia di Brescia con le accuse di procurata evasione di Uss. Il giovane è il

figlio di un uomo che invece è stato arrestato in Croazia. Gli investigatori dell'Arma in collaborazione con Eurojust e le autorità americane stanno cercando anche gli altri tre destinatari della misura cautelare emessa dalla gip milanese Anna Magelli. 

Il caso Uss

L'esecuzione dei provvedimenti, si estende dal Bresciano fino in Slovenia e in Croazia. Artem Uss era stato bloccato il 17 ottobre dell'anno scorso a Malpensa su mandato Usa con l'accusa di presunti traffici illeciti di materiale civile e militare 'dual use', di contrabbando di petrolio dal Venezuela verso Cina e Russia eludendo le sanzioni, riciclaggio e frode bancaria, nell'immediatezza dell'arresto si era visto convalidare dai giudici il carcere.  L'imprenditore era rimasto in cella a Busto Arsizio fino al 2 dicembre quando, in seguito a un provvedimento depositato il 25 novembre, ma eseguito una settimana dopo, era stato posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico in una casa presa in affitto a Basiglio, in attesa che terminassero i lavori di ristrutturazione del mega appartamento acquistato dalla moglie nello stesso complesso residenziale. Il 21 marzo era stato dato il via libera all'estradizione oltreoceano, ma il giorno dopo l'imprenditore era sparito per riapparire circa due settimane dopo in Russia, con tanto di intervista e ringraziamenti a tutte quelle persone "forti e affidabili" che gli sono "state vicine" nella sua fuga.

Taglia Usa di 7 milioni su Uss

Intanto il dipartimento di Stato Usa ha messo una taglia sino a 7 milioni di dollari per chi fornisca informazioni utili all'arresto e/o alla condanna di Uss. Nel comunicato si ricorda che Uss è accusato di aver "orchestrato una frode transnazionale, operazioni di contrabbando e riciclaggio di denaro attraverso la Nord-Deutsche Industrieanlagenbau GmbH (Nda GmbH), una società di commercio di equipaggiamento industriale con sede ad Amburgo". Come titolare di questa società, l'imprenditore russo, che è stato incriminato insieme ad altre 6 persone, è accusato di "esportato in modo illegale milioni di dollari di materiale militare e tecnologia segreta a duplice uso dagli Stati Uniti alla Russia", in violazione delle sanzioni, e di "aver usato il sistema finanziario Usa per facilitare il contrabbando di milioni di barili di petrolio dal Venezuela".  Poche settimane dopo la sua evasione, il 4 aprile, Artem - che era riuscito con l'aiuto di un commando ad evadere rompendo il braccialetto elettronico il giorno dopo che la Corte d'appello di Milano aveva concesso l'estradizione negli Usa - ha annunciato di essere rimpatriato: "Sono in Russia! In questi pochi giorni particolarmente drammatici, persone forti e affidabili mi sono state accanto. Le ringrazio", aveva affermato, secondo quanto riportato da Ria Novosti accusando la magistratura italiana di "parzialità politica" e di essersi piegata "alle pressioni delle autorità statunitensi".

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