Un aereo militare di Kiev ha sparato per la prima volta contro un bersaglio all'interno della Russia, colpendo una "base di comando" nel territorio di Belgorod: lo riporta Sky News citando una fonte militare ucraina. Il capo dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin: "Conquistato il 60% del Donetsk, compresi Krasnoarmeysk, Dobropolye, Druzhkovka, Konstantinovka, Kramatorsk, Slavyansk e una serie di altri insediamenti più piccoli". Biden: "Tutta l'Europa è minacciata dalla Russia"
Un aereo militare ucraino ha sparato per la prima volta contro un bersaglio all'interno della Russia, colpendo una "base di comando" nel territorio di Belgorod. Lo scrive Sky News citando una fonte militare ucraina.
Il capo dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha affermato che le forze russe controllano più del 60% della regione dell'Ucraina orientale. "Più del 60% della Repubblica è stata liberata, se guardiamo solo in termini territoriali. Tuttavia, un certo numero di grandi città rimane sotto l'occupazione nemica. Sto parlando di Krasnoarmeysk, Dobropolye, Druzhkovka, Konstantinovka, Kramatorsk, Slavyansk e una serie di altri insediamenti più piccoli", ha detto Pushilin alla Tass, sottolineando che il resto del territorio entro i confini costituzionali della repubblica deve essere "liberato".
Il capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov ha detto che le forze russe hanno conquistato il villaggio di confine di Ryzhivka, nella regione ucraina nordorientale di Sumy. "A seguito delle azioni offensive pianificate su larga scala, la parte ucraina ha subito perdite significative ed è stata costretta a ritirarsi", ha aggiunto. Le forze russe hanno ottenuto le maggiori conquiste territoriali degli ultimi 18 mesi con un grande assalto di terra alla regione di Kharkiv iniziato il 10 maggio, sequestrando diversi villaggi di confine e costringendo migliaia di persone alla fuga. L'esercito ucraino, privo di munizioni e di uomini, è in difficoltà soprattutto a causa del ritardo nella consegna degli aiuti militari occidentali.
Joe Biden a Parigi incontra Macron. Alla determinazione nuovamente espressa dal presidente francese di inviare in Ucraina istruttori militari nell'ambito di una coalizione europea ancora da inventare ma con la Francia in testa, il numero uno della Casa Bianca non ha dato segnali di adesione. Ma sulla visione strategica del conflitto e la scelta di campo, ha sgomberato il campo da ogni dubbio: "Putin non si fermerà all'Ucraina, tutta l'Europa è minacciata dalla Russia, la posta in gioco è altissima", ha avvertito, ringraziando gli "alleati europei" per il loro sostegno a Kiev.
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Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma LE GRAFICHE
Ucraina, quali sono i Paesi europei che hanno donato più armi a Kiev?
Secondo indiscrezioni, gli Usa e diversi Alleati sarebbero favorevoli a concedere che il materiale militare da loro inviato a Kiev sia usato colpire il territorio russo. Le Nazioni che hanno investito di più in armamenti destinati all’Ucraina - in rapporto al loro Pil - sono Estonia, Danimarca e Lituania, mentre l’Italia si trova all’estremo opposto insieme a Spagna e Grecia I DATI
Tajani: escludo che il sostegno Ue a Kiev si incrinerà
"Io escludo che il fronte europeo" per il sostegno all'Ucraina "si incrini. Perché tutti quanti sanno bene che la difesa del diritto internazionale è un valore, come l'indipendenza dell'Ucraina è un valore". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a una domanda se ci saranno ripercussioni sul sostegno europeo all'Ucraina a seguito dei risultati elettorali alle europee in Germania e Francia.
Sindaco Kharkiv: "Servono aiuti internazionali per ricostruire la città"
Un appello del sindaco di Kharkiv perché la comunità internazionale contribuisca alla ricostruzione della città nordorientale dell'Ucraina è stato lanciato oggi dal sindaco Ihor Terekhov, intervenuto a Berlino - dove domani si apre una conferenza internazionale sugli aiuti alla ricostruzione del paese. Terekhov ha parlato di danni del valore di 10 miliardi di Euro causati dagli attacchi russi
Tajani a Berlino per conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Berlino dove domani parteciperà alla Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, appuntamento che l'Italia organizzerà nel 2025. La missione di Tajani si aprirà stasera con un evento di sistema presso la residenza dell'Ambasciatore d'Italia a Berlino intitolato "La strada verso URC 2025: l'Italia per la ricostruzione dell'Ucraina", al quale parteciperanno circa quaranta tra aziende, associazioni e istituzioni italiane particolarmente profilate verso l'Ucraina, tra le quali Ice Agenzia, Sace, Simest, Cassa Depositi e Prestiti, Confindustria. Domani si terrà la prima riunione a livello ministeriale della Piattaforma di Coordinamento dei Donatori per l'Ucraina, mentre successivamente si svolgerà la cerimonia di apertura alla presenza del cancelliere tedesco Scholz, del presidente ucraino Zelensky, della presidente della Commissione Europea von der Leyen e del Presidente del Consiglio europeo Michel. Nel corso della giornata Tajani firmerà inoltre un memorandum d'intesa bilaterale sul patronato per la ricostruzione della città e della regione ucraina di Odessa
Mosca: 'Nelle elezioni Ue non c'è stata concorrenza leale'
Le elezioni europee sono state caratterizzate da "una mancanza di concorrenza leale" e "restrizioni severe" a causa di "una campagna antirussa sfrenata". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, aggiungendo che "le forze politiche che si oppongono allo sconsiderato confronto con la Russia, dannoso per la stessa Unione Europea, sono state oggetto di discriminazioni e spesso di pressioni e vessazioni dirette".
Media: Putin in Corea Nord e Vietnam nelle prossime settimane
Il presidente russo Vladimir Putin ha in programma di visitare la Corea del Nord e il Vietnam nelle prossime settimane, tra le speculazioni in crescita sul suo viaggio a Pyongyang considerato imminente. Secondo il quotidiano russo Vedomosti, il leader del Cremlino dovrebbe recarsi nello Stato eremita già questo mese, parte di un viaggio che includerebbe anche il Vietnam. La testata, ampiamente ripresa dai media sudcoreani, ha citato l'ambasciatore russo a Pyongyang, Alexander Matsegora, per il quale la missione di Putin in Corea del Nord "avrà luogo ed è in fase di preparazione". Se realizzata, si tratterà di una visita reciproca da parte del leader russo dopo quella fatta dal rispettato maresciallo Kim Jong-un nell'Estremo Oriente siberiano a settembre 2023 per un vertice con Putin. Segnerà anche la prima visita dello zar al Nord in 24 anni, dopo quella di luglio 2000 quando il caro leader Kim Jong-il, il padre di Kim Jong-un, era al potere. Dopo il vertice tra leader di quasi un anno fa, Corea del Nord e Russia hanno intensificato i legami militari e ampliato la portata della loro cooperazione, alimentando timori e sospetti sui trasferimenti di armi tra i due Paesi: Pyongyang, in particolare, è accusata di fornire armi e munizioni a Mosca da utilizzare nella guerra russa all'Ucraina in cambio di assistenza in tecnologie militari avanzate.
Kiev: 'Colpiti sistemi di difesa Russia S-400 e S-300 in Crimea'
L'Ucraina rende noto che le forze militari hanno colpito nella notte, con un attacco missilistico, sistemi di difesa aerea della Russia S-400 in Crimea, vicino a Dzhankoi, e S-300 a Chornomorske e Evpatoria. I radar hanno smesso di funzionare "immediatamente" dopo i raid. I sistemi russi non hanno intercettato i missili di Kiev.
Ucraina: in polemica con Kiev lascia capo Agenzia ricostruzione
Il capo dell'agenzia per la ricostruzione dell'Ucraina si è dimesso alla vigilia della prima conferenza sulla ricostruzione del Paese. Mustafa Nayyem afferma di essere stato indebolito dal governo di Kiev che gli avrebbe impedito di partecipare all'evento internazionale in programma a Berlino da domani a mercoledì. Nayyem ha annunciato le sue dimissioni in un post su Facebook, dopo aver inviato un messaggio dai toni forti a una serie di partner stranieri criticando l'amministrazione ucraina per una vasta gamma di errori. Nayyem ha detto che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando gli è stato revocato il permesso di recarsi a Berlino. La "Conferenza per la ripresa dell'Ucraina" inizierà domani a Berlino dove dovrebbe recarsi anche il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. Il governo tedesco lo ha descritto come un segnale importante agli ucraini sul futuro a lungo termine del loro Paese. La conferenza comprendera' il lancio di 95 progetti di investimento per i quali si spera verranno garantiti i finanziamenti
occidentali, nonche' una serie di obiettivi di riforma. Verrà discussa anche la futura adesione del Paese all'Ue, in quella che gli organizzatori hanno definito una "quarta dimensione" dell'agenda della conferenza. Ospitati dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, i partecipanti includeranno una serie di diplomatici internazionali e ministri degli esteri di alto livello, da Dmytro Kuleba dell'Ucraina ad Antonio Tajani per l'Italia e David Cameron dal Regno Unito. Si prevede la partecipazione di numerosi sindaci ucraini di grandi città, tra cui Kiev e Leopoli.
Von der Leyen, serve continuità con i pro-Ue e pro-Ucraina
"In questi tempi turbolenti abbiamo bisogno di stabilità, responsabilità e continuità. Nella mia prima legislatura ho dimostrato cosa può raggiungere un'Europa forte. E il mio obiettivo è di continuare su questa strada con coloro che sono pro-europei, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto": lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Cdu, Friedrich Merz a Berlino. "Insieme possiamo formare e formeremo un bastione contro gli estremismi di sinistra e di destra", ha aggiunto ribadendo un'espressione già usata ieri sera.
Deputato russo, nel mirino basi Paesi da dove partano F-16 Kiev
Mosca potrebbe colpire anche basi aeree di Paesi Nato da cui dovessero alzarsi in volo i jet F-16 forniti all'Ucraina per compiere incursioni nell'ambito del conflitto. Lo ha detto Andrei Kartapolov, presidente della commissione Difesa della Duma (la Camera bassa del Parlamento russo), ribadendo quanto già affermato nel marzo scorso dal presidente Vladimir Putin. Un certo numero di caccia F-16 che l'Ucraina riceverà dagli alleati occidentali sarà tenuto in basi aeree all'estero, ha detto in precedenza un alto ufficiale del comando dell'Aeronautica militare, Sergii Holubtsov, in un'intervista a Radio Free Europe/Radio Liberty, come riporta il Kyiv Independent. Diversi Paesi della Nato - Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e Norvegia - si sono impegnati a fornire decine di F-16 di fabbricazione statunitense all'Ucraina e il primo lotto dovrebbe essere consegnato dalla Danimarca quest'estate. Se gli F-16 prenderanno parte ad azioni di combattimento, "saranno certamente un bersaglio legittimo delle forze russe, compresi gli aeroporti dove saranno basati, con tutte le conseguenze del caso", ha detto Kartapolov, citato dal quotidiano Vedomosti. Due mesi e mezzo fa Putin aveva avvertito per primo che se gli F-16 fossero utilizzati a partire da basi in Paesi terzi, per Mosca anche questi "sarebbero un obiettivo legittimo, non importa dove si trovino".
Ucraina: Schlein, 'sostegno a Kiev, serve ruolo Ue più forte'
"Io credo che la questione principale sia il ruolo dell'Ue. Noi non abbiamo messo in dubbio il sostegno" a Kiev ma "continuiamo a insistere anche sul ruolo diplomatico e politico dell'Unione europea che fino ad oggi mancato". Così Elly Schlein al Nazareno.
Ucraina: attesa per vertice pace Svizzera, presenti 90 Paesi
I leader mondiali di Paesi di tutto il mondo si riuniranno in Svizzera questo fine settimana per cercare di trovare una via verso un processo di pace per l'Ucraina, anche senza la partecipazione della Russia. L'incontro nel lussuoso resort di Burgenstock, affacciato sul Lago dei Quattro Cantoni, avverrà subito dopo il vertice del G7 in Italia, durante il quale si discuterà anche dell'Ucraina alla presenza del suo presidente, Volodymyr Zelensky. Il G7, che si svolgerà da giovedì a sabato, esaminerà le modalità per utilizzare i profitti degli asset russi congelati in Europa per fornire nuovi aiuti a Kiev. Zelensky si recherà poi in Svizzera, dove si unira' al G7 e ad altri leader per
quello che è stato annunciato come il primo "Vertice sulla pace
in Ucraina". "Vorremmo avviare un processo molto ampio con l'obiettivo di una pace giusta e duratura in Ucraina", ha dichiarato la presidente della Svizzera Viola Amherd in conferenza stampa a Berna. Amherd ha detto che l'evento getterà le basi "per un futuro vertice di pace che coinvolgerebbe la Russia". "La conferenza si concentrerà su argomenti di interesse globale: sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e aspetti umanitari", ha aggiunto.
La Svizzera ha invitato più di 160 delegazioni in rappresentanza di Paesi e organizzazioni internazionali. Amherd ha affermato che finora sono arrivate più di 90 conferme, di cui circa la metà da Paesi europei e circa il 50% dei Paesi rappresentati dai rispettivi capi di Stato o di governo. Tra i partecipanti finora confermati figurano il presidente francese Emmanuel Macron, la vicepresidente americana Kamala Harris, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Per l'Italia è prevista la presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L'esito della conferenza, organizzata su richiesta dell'Ucraina, rimane incerto, anche se la Svizzera spera in una dichiarazione finale comune.
Governatore, 4 feriti da mina nella regione russa di Belgorod
Quattro persone, tra cui un operatore della televisione Rossiya 24, sono rimaste ferite dall'esplosione di una mina a Shebekino, nella regione russa di Belgorod, confinante con l'Ucraina. Lo rende noto il governatore, Vyacheslav Gladkov. Gli altre tre feriti sono militari delle forze di autodifesa. L'operatore ha riportato ferite gravi da schegge all'addome e a una spalla e al momento viene sottoposto a un'operazione.
'Biden, c'è l'intesa con Macron sugli asset russi'
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato ieri di aver raggiunto un accordo con il presidente francese Emmanuel Macron sull'utilizzo dei profitti degli asset russi congelati per aiutare l'Ucraina, durante la visita a Parigi. Lo scrive la Reuters sul proprio sito. Alla domanda se i due leader avessero discusso del tema - in vista del G7 di Borgo Egnazia - e se avessero trovato un accordo, Biden ha risposto: "Sì e sì", senza fornire ulteriori dettagli.
Kiev: sottomarini russi nel Mar Nero a protezione navi
La Russia ha iniziato a schierare sottomarini per pattugliare il Mar Nero dopo che decine di navi della sua flotta sono state colpite dalle forze di difesa ucraine: lo ha detto il capo delle Centro di comunicazioni strategiche delle Forze di difesa del sud, Dmytro Pletenchuk, come riporta Ukrinform. "Nel Mar Nero, ora stanno svolgendo compiti con i sottomarini. Hanno già adottato una pratica secondo cui questi sottomarini si danno il cambio la mattina", ha affermato Pletenchuk. Dall'inizio del conflitto, la Marina russa ha perso 56 navi da guerra, tra cui le grandi navi da sbarco Moskva, Minsk, Yamal e altre.
Medvedev: Macron e Scholz pagano per sostegno a Ucraina
Le sconfitte elettorali per Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono una conseguenza della loro "inetta politica di fornire sostegno alle autorità banderite dell' Ucraina a spese dei loro cittadini e delle loro idiote politiche riguardo all'economia e alla migrazione". Lo afferma in un post su X l'ex presidente russo Dmitry Medvedev. "Vedrete cosa arriverà ancora", conclude Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale.
Mosca: conquistato un altro villaggio in Donetsk
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio, quello di Staromayorskoye, nella regione ucraina di Donetsk.